Isbn6736-7 Capitolo6
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Per un’impresa non sempre è necessario formalizzare la sua strategia in piani scritti. Nelle PMI, per
esempio, la strategia spesso rimane implicita nella mente dell’imprenditore, che, avendo a
riferimento una sua formula imprenditoriale, guida con flessibilità l’impresa, prendendo parte
direttamente a ogni decisione importante. Invece, nelle imprese fortemente innovative che
operano in contesti ad alto tasso di cambiamento, si preferisce dichiarare e fare riferimento a una
visione sul futuro e ad alcuni valori guida, anziché ricorrere a documenti formali che indicano
obiettivi quantitativamente definiti e piani che indicano le azioni concrete da compiere per
raggiungerli. Quand’anche implicita, è importante però avere una strategia chiara in mente e
sforzarsi di perseguirla con coerenza. Tuttavia, formalizzare la strategia risulta necessario quando
l’impresa è complessa o in casi di discontinuità che richiedono all’organizzazione una riflessione e
progettazione esplicita del suo futuro.
3. Come è strutturato di solito un business plan per l’avvio di una nuova impresa?
Non esiste uno schema fisso per redigere un business plan, tuttavia le sezioni che più spesso
ricorrono sono le seguenti: una sezione di apertura, chiamata executive summary, dedicata a
presentare in forma sintetica i punti chiave del progetto imprenditoriale; la presentazione del
gruppo imprenditoriale; l’analisi del mercato a cui intende rivolgersi l’impresa (clienti, concorrenti,
canali distributivi); la descrizione del sistema prodotto (cosa si intende offrire al mercato e su cosa
si intende basare il vantaggio competitivo dell’impresa); l’analisi degli aspetti operativi e
organizzativi (il “come” si intende fare tutto ciò). L’ultima sezione, infine, è dedicata alle proiezioni
economico finanziarie, il cui scopo è quantificare, su un orizzonte pluriennale, gli effetti economici
dell’intera formula imprenditoriale.