0.00920 Giunti SLD o Brasati Ind A Disegno
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FINALITA’
TFO
La presente norma fornisce un orientamento di massima nella scelta del tipo di saldatura o brasatura,
Classe
delle caratteristiche dimensionali e di forma in funzione delle condizioni di impiego e delle esigenze di
progetto dei giunti saldati in materiali metallici.
-
Mod.
Supervisore
Gestore
3
Edizione
Modifica Data Descrizione della modifica
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A.
C.R.F. - Group Materials Labs Metals & Anticorrosion
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Ente gestore
1
DEFINIZIONI
Per saldatura si intende il processo mediante il quale si uniscono pezzi metallici sotto l’azione del
calore, con o senza apporto di un materiale metallico, in modo da realizzare nei tratti di collegamento
la continuità tra i pezzi stessi.
Si suddivide in:
Saldatura autogena: saldatura che si realizza con la partecipazione attiva dei materiali da unire.
Saldatura eterogenea: quando l’unione dei due materiali avviene con un metallo d’apporto diverso e
caratterizzato da una temperatura di fusione inferiore a quella dei pezzi da unire.
2
TIPI DI SALDATURA
2.1
La saldatura può essere eseguita mediante diversi procedimenti, che in primo luogo si distinguono in:
Saldatura autogena:
a) saldatura per fusione
b) saldatura a pressione
Saldatura eterogenea
a) saldobrasatura
b) brasatura per capillarità
3
CRITERI DI SCELTA
3.1
La scelta del tipo di saldatura dipende dai materiali impiegati, dalla funzionalità e dalle dimensioni del
particolare.
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3.2
La saldabilità dei diversi materiali metallici è indicata dalle tabelle dei singoli materiali.
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A
3.3
La descrizione dettagliata dei vari tipi di saldatura e le loro applicabilità è riportata sulle norme:
00920/01, 00920/02 e 00920/03.
4
CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE DEI GIUNTI
Conformemente alle norme 9.01102 e 9.01102/10, si definiscono le seguenti Classi di Importanza per
RISERVATO
le
saldature:
REPORT e CRITICA : saldature la cui mancata oppure difettosa esecuzione è correlabile con la
sicurezza o la conformità a vincoli legislativi (ex. Classe 1);
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RISERVATO
5.1
Rappresentazione schematica delle saldature
Sui disegni, la zona da saldare deve essere indicata chiaramente nel modo seguente:
A resistenza
Di testa A scintillio
Ad attrito
Questa rappresentazione schematica può essere usata anche per i punti di saldatura ottenuti mediante arco elettrico
schermato
in gas inerte con elettrodo con consumabile
(nota 1) per punti di saldatura a due spessori
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Ad attrito (frizione e inerzia)
Saldobrasatura
- Quando è ritenuto necessario asportare il materiale di riporto in eccesso onde ottenere una
superficie piana, porre a disegno, con l'ausilio di una freccia rivolta verso la zona interessata, la
seguente nota "Spianare la superficie"
RISERVATO
- Detta dimensione è riferita allo spessore più sottile dei lembi da unire, ogni lembo da accoppiare
va preparato in base al relativo spessore
- Per questi tipi di saldatura è sufficiente riportare il simbolo schematico di cui
al § 5.1
- Allo studio
6
TRATTAMENTI TERMICI PRE-SALDATURA (PRERISCALDO)
Limitatamente alla saldatura ad arco e a gas, nel caso di saldatura di acciai altamente legati, acciai
con tenore diC≥0,29% e nell’unione di materiali diversi, può rendersi necessario effettuare un adatto
trattamento di preriscaldo, prima della saldatura, da concordare con il Laboratorio e la Sperimenta-
zione.
7
TRATTAMENTI TERMICI POST--SALDATURA
7.1
Particolari in acciaio
Il criterio di scelta per i vari materiali in funzione della composizione, stato e trattamento termico è
indicato nel seguente prospetto.
Qualora siano richieste, le diverse soluzioni devono essere specificate a disegno.
Condizioni di materiali Trattamento termico
da saldare
Indicazione da NOTE
Tipo
riportare a disegno
a quella di rinvenimento.
L'indicazione del trattamento termico può essere completata, se è ritenuto necessario, da una norma di produzione riferita
ad un certo particolare o gruppo di essi. La temperatura ed i tempi di permanenza a regime sono stabiliti dal Laboratorio
poiché sono funzione del materiale e della forma del particolare.
Per gli acciai inossidabili di tipo austenitico la temperatura di distensione può essere uguale od inferiore a quella di
solubilizzazione compatibilmente con la deformabilità del pezzo.
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L'indicazione del trattamento termico può essere completata, se è ritenuto necessario, da una norma di produzione
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INDICAZIONE A DISEGNO
8.1
Prescrizioni tassative
RISERVATO
8.2
Prescrizioni aggiuntive, quando necessarie (Concordate da Progettazione con Laboratori e Tecnologie)
1) Rappresentazione schematica (§5.1)
2) Forma del giunto (§ 5.2)
3) Materiale d'apporto e relative tabelle
4) Preriscaldo (§ 6)
5) Trattamento termico dopo saldatura (§ 7)
6) Valori massimi o minimi di durezza consentiti nelle zone termicamente alterate.