Ed.3 C

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NORMA DI

Fiat Group CLASSIFICAZIONE, INDICAZIONE A DISEGNO PROGETTO


E COSTRUZIONE DEI PUNTI DI RIFERIMENTO
Automobiles PER L'ASSEMBLAGGIO, LA MISURA E LA 00285
NORMAZIONE COSTRUZIONE DEL VEICOLO E DEI SUOI
COMPONENTI Pagina: 1 di 19
BARONCELLI CESARE
DELLA CASA MARCO

Data: 17/01/2012

TFO
Norma valida per i disegni LEGACY realizzati prima dello Standard ASME

Classe
UTILIZZATORI :
P&PE
B.U.

C
Qualità
Suppliers

Mod.
Supervisore
Gestore

3
FINALITA’ DELLA NORMA
Definire la classificazione, la funzione e l'identificazione a disegno dei punti di riferimento del veicolo e

Edizione
deiloroderivaticommerciali.
Definire le caratteristiche dimensionali e le tolleranze di fori, asole e superfici su scocca per riferimenti
primari e complementari.

Modifica Data Descrizione della modifica

AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A. IN CASO DI CONTENZIOSO L’UNICO RIFERIMENTO
ADVANCED ENGINEERING - INNOVATION & METHODOLOGIES

VALIDO E’ L’EDIZIONE ITALIANA.. NEL CASO IN CUI L’EDIZIONE ITALIANA SIA ASSENTE O NON AGGIORNATA IL
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A CONOSCENZA DI TERZI SENZA
= 19/06/03 Edizione 1 - Nuova. (Annulla e Sostituisce le Norme 00219, 00220 e 00221). (FD)

RIFERIMENTO VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.


A 12/09/03 Modificato § 2.2.2 ed aggiunto §§ 6 e 7. (FD)

= 12/09/03 Edizione 2 - Aggiunto § 2.4. Modificato Prospetto 4 e §§ 2, 2.2.1 e 2.2.2. (FD)

= 19/01/07 Edizione 3 - Modificato § 5.1 e titolo ai §§ 6 e 7. (FD)


RISERVATO

A 11/05/07 Variato riferimento normativo da Norma 00218 a 07243 ai §§ 2.1, 2.1.1 e 2.2.1. (FD)
MANUFACTURING - *

B 10/06/10 Variato § 5, 6, 7 - aggiunto § 8. (LL)

C 17/01/12 Inserita nota validità norma. (LL)


Ente Supervisore

IN CASO DI STAMPA LA COPIA E' DA RITENERSI NON CONTROLLATA, PERTANTO, E' NECESSARIO VERIFICARE L'AGGIORNAMENTO NELL'APPOSITO SITO WEB
Ente gestore

REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI FGA - NORMAZIONE


Pag. 2
00285 Modif. C
Foglio 1

1
GENERALITÀ

Scopo dei punti di riferimento (fori o superfici) è quello di consentire un corretto posizionamento del
componente o della scocca completa, al fine della sua costruzione, assemblaggio e controllo
dimensionale (sia in produzione che in assistenza).
I punti di riferimento si suddividono in: primari (§ 2.1), complementari (§ 2.2) ed ausiliari (§ 2.3).
Qualora la scelta tra due riferimenti possibili sia indifferente, il riferimento più importante sarà:
-- sul lato destro
-- il più basso
-- quello anteriore.

Qualora il riferimento sia un foro, ricavato da un elemento di lamiera stampata, il suo asse dovrà
essere parallelo alla direzione di stampaggio o inclinato di un angolo "a" definito sugli standard, in
mancanza dei quali deve essere : -3 ≤ α ≤ 3.
La presente norma ha altresì lo scopo di definire il tipo di esecuzione e le dimensioni dei fori/asole e
relative tolleranze utilizzati come riferimenti primari e complementari.
Qualora non sia possibile utilizzare fori/asole, le caratteristiche delle superfici e dei profili da utilizzare
per materializzare su carrozzeria i punti di riferimento primari e complementari, sono definite al § 2.1
della presente.
VALIDO E’ L’EDIZIONE ITALIANA.. NEL CASO IN CUI L’EDIZIONE ITALIANA SIA ASSENTE O NON AGGIORNATA IL RIFERIMENTO
AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A. IN CASO DI CONTENZIOSO L’UNICO RIFERIMENTO
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A CONOSCENZA DI TERZI SENZA

2
INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI RIFERIMENTO, PRIMARI, COMPLEMENTARI ED AUSILIARI
Per ogni vettura di nuova progettazione, in anticipo rispetto alla progettazione dell'attrezzatura, ed in
collaborazione con le tecnologie interessate dalle quali si dovrà ottenere visto di approvazione,
devono essere emessi dall'U.T. Progettazione un complessivo schematico generale od una serie di
VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.

schemi che riportano i principali gruppi di scomposizione fisica della scocca e, per ciascuno di essi, la
posizione dei punti di riferimento per il collaudo e per il posizionamento nell'attrezzatura e la terna
orientata degli assi cui sono riferiti; i disegni costruttivi dei pezzi sui quali sono ricavati i riferimenti
RISERVATO

saranno richiamati mediante le rispettive matricole.

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Fiat Group Automobiles Foglio 1 Modif. C
00285
2.1
Punti di riferimento PRIMARI
I punti di riferimento primari sono tre, materializzati nella parte inferiore della scocca (fori e superfici),
di cui due sulla parte anteriore ed uno sulla parte posteriore, riferiti al sistema di riferimento
tridimensionale (Norma 07243) in modo da renderlo solidale alla scocca; essi sono definiti dall'Ente
progettativo in collaborazione con le tecnologie interessate e Qualità Manufacturing.
Possono essere utilizzati per la misurazione della scocca completa, che viene posizionata nel sistema
di riferimento tridimensionale per mezzo di questi tre punti. Possono essere inoltre utilizzati per
definire la relazione esistente tra il piano di appoggio (terreno) ed il veicolo nelle differenti condizioni di
carico.
Devono essere impiegati come riferimenti per il componente al quale appartengono.
La saldatura non deve interessare l'area di appoggio.
Su ogni singolo punto primario devono poter insistere almeno i 2/3 del peso totale della vettura in
ordine di marcia.

I punti di riferimento primari, salvo impedimento contrario, si devono materializzare sulla scocca con
fori/ asole o superfici riportate ai §§ 4 e 5.
Devono essere definiti come indicato nei punti seguenti e devono essere utilizzati preferibilmente i dia-
metri 16,3 mm e 25,4 mm.
2.1.1
Individuazione su disegno
In Fig. 1 è riportato il simbolo da utilizzare per individuare sul disegno i punti di riferimento primari
necessari al corretto posizionamento del componente o della scocca completa, al fine della sua
costruzione, assemblaggio e controllo dimensionale.

AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A. IN CASO DI CONTENZIOSO L’UNICO RIFERIMENTO
VALIDO E’ L’EDIZIONE ITALIANA.. NEL CASO IN CUI L’EDIZIONE ITALIANA SIA ASSENTE O NON AGGIORNATA IL
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A CONOSCENZA DI TERZI SENZA

RIFERIMENTO VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.


Il simbolo deve essere completato con la inscrizione delle lettere X e/o Y e/o Z che vincolano la
posizione del punto rispetto al sistema di riferimento tridimensionale (Norma 07243) .
Qui è riportato un esempio di designazione di un punto di riferimento primario vincolato rispetto agli
assi X e Z (Fig.2):
RISERVATO

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00285 Modif. C
Foglio 1
2.1.2
Superfici utilizzate per costruire i riferimenti
Le superfici utilizzate per costruire i punti di riferimento primari devono sempre essere piane ed
orizzontali.
La tolleranza di planarità ammessa è di 0,2 mm.
2
L'area non deve essere inferiore a 1100 mm .
La superficie che costituisce il punto di riferimento primario è individuata a disegno con un contorno
tratto-punto (Fig. 3) e con il simbolo di cui al § 2.1.1 .
VALIDO E’ L’EDIZIONE ITALIANA.. NEL CASO IN CUI L’EDIZIONE ITALIANA SIA ASSENTE O NON AGGIORNATA IL RIFERIMENTO
AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A. IN CASO DI CONTENZIOSO L’UNICO RIFERIMENTO
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VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.


RISERVATO

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Fiat Group Automobiles
Foglio 1

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Pag.
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5

SCHEMA DI INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI PRIMARI


00285

RISERVATO
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RISERVATO
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SCHEMA DI INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI PRIMARI
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Fiat Group Automobiles Foglio 1 Modif. C
00285

2.2
Punti di riferimento COMPLEMENTARI
Sono punti, materializzati sul componente con fori, asole o superfici, riferiti al sistema di riferimento
tridimensionale, che hanno lo scopo di consentire un corretto posizionamento del componente al fine
della sua costruzione, assemblaggio e controllo dimensionale.

I punti devono essere scelti tenendo in evidenza che, nel flusso produttivo, le misurazioni devono
essere eseguite con lo scopo primario di controllare se il componente formato in una stazione è
idoneo ad essere montato in quella successiva.

Le zone da controllare a questo scopo sono quelle nelle quali il componente sarà unito ad altri
elementi nella successiva operazione.

In tal modo si assegna al mezzo di controllo (MDC) una doppia funzione:

a) di controllo che il componente venga fornito in condizioni di tolleranza tali, nelle parti di
accoppiamento, da poter essere sicuramente accettato dalle attrezzature successive, senza
compromettere il ritmo di produzione,

b) di controllo del componente al fine di una messa a punto dell'attrezzatura che lo forma.

A tale scopo è necessario che i riferimenti e le chiusure dei mezzi di controllo (MDC) siano nella
medesima posizione di quelli impiegati nell'attrezzatura successiva nel ciclo di fabbricazione.

Ogni riferimento deve essere mantenuto, nelle successive operazioni di assemblaggio, fin quando
risulti tecnicamente utile e possibile mantenerlo.

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Ogni foro di riferimento primario deve sempre essere indicato nei suoi sottogruppi/elementi, con il sim-
bolo identificativo del primario anche se è utilizzato come riferimento "complementare".

VALIDO E’ L’EDIZIONE ITALIANA.. NEL CASO IN CUI L’EDIZIONE ITALIANA SIA ASSENTE O NON AGGIORNATA IL
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A CONOSCENZA DI TERZI SENZA
I punti di riferimento complementari, salvo impedimento contrario, si devono materializzare sulla
scocca con fori/asole o superfici riportate ai §§4e5utilizzando preferibilmente i diametri contrassegnati
con un'asterisco (*) e sono rappresentati a disegno come indicato nei punti seguenti.

RIFERIMENTO VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.


2.2.1
Individuazione su disegno
In Fig. 4 è riportato il simbolo da utilizzare per individuare sul disegno i punti di riferimento
complementari necessari al corretto posizionamento del componente o della scocca completa, al fine
della sua costruzione, assemblaggio e controllo dimensionale.
RISERVATO

Il simbolo deve essere completato con la inscrizione delle lettere X e/o Y e/o Z che vincolano la
posizione del punto rispetto al sistema di riferimento tridimensionale (Norma 07243).
Qui è riportato un esempio di designazione di un punto di riferimento primario vincolato rispetto agli
assi X e Z (Fig. 5):

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00285 Modif. C
Foglio 1

2.2.2
Superfici utilizzate per costruire i riferimenti
Le superfici ed i profili dei componenti di carrozzeria utilizzati per materializzare i punti di riferimento
complementari/ausiliari devono essere, per quanto possibile, superfici piane o profili rettilinei.

La tolleranza di planarità ammessa è di 0,2 mm.

La superficie che costituisce punto di riferimento complementare/ausiliario viene individuata a


disegno con un contorno tratto-punto delimitante un'area non superiore a 10x20 mm; mentre il
profilo viene individuato con una linea tratto--punto affiancata alla linea dello stesso profilo
(Fig. 6). Per entrambi i casi, superficie e profilo, sono individuati con il simbolo di cui ai §§ 2.2.1
e 2.3.1 così come esemplificato in Fig. 6 .
VALIDO E’ L’EDIZIONE ITALIANA.. NEL CASO IN CUI L’EDIZIONE ITALIANA SIA ASSENTE O NON AGGIORNATA IL RIFERIMENTO
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VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.


RISERVATO

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Pag. 9
Fiat Group Automobiles Foglio 1 Modif. C
00285
2.3
Punti di riferimento AUSILIARI
Sono quei punti che si rendono necessari per posizionare il componente sulla MDC o sull'attrezzatura,
quando non siano sufficienti i punti primari e complementari.

Questi riferimenti ausiliari sono indispensabili per componenti di grandi dimensioni o contenenti parti
facilmente deformabili.

Nella fase di controllo dovranno essere specificati quali punti possono essere bloccati o quali solo
usati come appoggio specificando a fianco del simbolo le coordinate e l'indicazione di solo
contenimento.

I punti di riferimento ausiliari, salvo impedimento contrario, si devono materializzare sulla scocca
come appoggi o contenimenti e sono rappresentati a disegno come indicato nei punti seguenti.

2.3.1
Individuazione su disegno
Devono essere contrassegnati con il simbolo indicato in Fig. 7
solo i punti di riferimento ausiliari necessari per assicurare l'uni-
vocità del posizionamento del componente o della scocca com-
pleta su calibro ed attrezzatura.

Qualora il punto di riferimento primario o complementare, per


particolari esigenze, sia riferito ad altro sistema tridimensionale,
il simbolo che lo individua dovrà essere completato con le lettere
munite di apice (X' e/o Y' e/o Z').

2.3.2
Superfici utilizzate per costruire i riferimenti
Vedere §2.2.2 .

2.4

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Indicazioni a Disegno dei Punti di Riferimento

VALIDO E’ L’EDIZIONE ITALIANA.. NEL CASO IN CUI L’EDIZIONE ITALIANA SIA ASSENTE O NON AGGIORNATA IL
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N.B. : - Per ogni punto di riferimento deve essere eseguita la relativa sezione.
- Ogni punto di riferimento deve riportare le tre coordinate per la sua corretta posizione.

2.4.1
Definizione Punti di riferimento su elemento sciolto

RIFERIMENTO VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.


Nei limiti concessi dalla forma dell'elemento, la localizzazione
del punto di riferimento deve essere determinata in modo che
almeno due delle tre coordinate sia un numero intero.
La condizione ottimale si ottiene avendo delle coordinate
determinate con un passo di 5 mm (Fig. 8).
RISERVATO

2.4.2
Definizione Punti di riferimento utilizzati per controllo
Quando viene definito che un punto di riferimento è utilizzabile anche
come sistema di azzeramento per il controllo dell'elemento (sia
elemento sciolto che sottogruppo o complessivo), questo deve essere
riportato graficamente sul disegno aggiungendo un asterisco (Fig. 9).
Sopra il cartiglio del disegno dovrà essere riportataladicitura"I punti
individuati con il simbolo suddetto servono per il controllo". Nei casi in
cui per motivi tecnici si renda necessario definire un Punto di riferimento
specifico solo per il controllo.

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Pag. 10
00285 Modif. C
Foglio 1
2.4.3
Definizione Punto di riferimento su elemento Completo
Nel caso di sottogruppo formato da più elementi sciolti i punti di riferimento riportati su di esso devono
essere esclusivamente quelli degli elementi sciolti necessari per il vincolo dei medesimi nella fase di
assemblaggio dell'elemento completo. Dovranno riportare l'identificativo dell'elemento di apparte-
nenza, in esteso, o come riferimento della tabella caricamenti.

Se per motivi tecnici risultasse necessario definire uno o più punti di riferimento specifici per la
riferimentazione di un sottogruppo (pertanto non comuni con quelli sciolti), procedere come descritto
al § 2.4.1 aggiungendo l'indicazione dell'elemento di appartenenza.

Per definire dei punti di riferimento da utilizzare per il controllo, vale quanto espresso al § 2.4.2 .

2.4.4
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Definizione Punto di riferimento su Complessivo


Nel caso di complessivo formato da più elementi sciolti e sottogruppi i punti di riferimentori portati su di
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esso devono essere esclusivamente quelli degli elementi sciolti e sottogruppi necessari per il vincolo
dei medesimi nella fase di assemblaggio del complessivo, dovranno riportare l'identificativo dell'ele-
mento di appartenenza, in esteso, o come riferimento della tabella caricamenti.
VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.
RISERVATO

Se per motivi tecnici risultasse necessario definire uno o più punti di riferimento specifici per la
riferimen-tazione del complessivo (pertanto non comuni con quelli sciolti), procedere come descritto al
§ 2.4.1 aggiungendo l'indicazione dell'elemento di appartenenza.

Per definire dei punti di riferimento da utilizzare per il controllo, vale quanto espresso al § 2.4.2 .

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Fiat Group Automobiles Foglio 1 Modif. C
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3
CARATTERISTICHE DI CONTROLLO/PROGETTO
Le caratteristiche di controllo/progetto riportate nel presente punto, valgono per tutti i tipi di fori di riferi-
mento Primari e Complementari: Fori Tondi, Asole e Fori Quadri.

• La bavatura ammessa sulla faccia uscita punzone max. 0.5 mm

• La dimensione deiforidiriferimento deve rientrare tra le caratteristiche chiave ( ).

• I riferimenti di un elemento/complessivo non possono essere due fori ma sempre foro e asola per
evitare tensionamenti ed incastri

• I fori di riferimento dei seguenti elementi:

- Puntone - Pavimento centrale


- Pedana cruscotto - Pavimento posteriore
- Cruscotto superiore - Longheroni laterali
- Cruscotto inferiore - Rivestimento posteriore
- Longheroni posteriori - Rivestimento esterno fiancata

o o
devono essere tranciati a 90 ±1 rispetto alla superficie e giacere su piani paralleli ai reticoli.

Eventuali deroghe e/o violazioni alla norma dovranno essere gestite secondo la procedura 07200.

Per gli elementi sopra elencati, se in violazione, necessita riportare a disegno l'inclinazione dell'asse di
stampaggio, la posizione della superficie interessata rispetto al reticolo e la dimensione reale del foro.
Tali informazioni consentono la realizzazione di perni di riferimento attrezzatura adeguati ai fori
realizzati.

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4
FORI TONDI DI CARROZZERIA "CLASSE R" (RIFERIMENTI PRIMARI E COMPLEMENTARI)

4.1
Caratteristiche dimensionali
Le caratteristiche dimensionali sono specificate in Fig. 10 e prospetto 1.

DIMENSIONE FORO DIMENSIONE PERNO


d di riferimento lastratura
Nom. Toll. (Classe R) Nom. Toll.
6.2 6.05
6.7 (*) 6.55
7.2 7.05
8.2 (*) 8.05
9.2 9.05
10.2 (*) 10.05
11.3 11.15
12.3 (*) 12.15
14.3 14.15
± 0.1 ± 0.01
16.3 (*) 16.15
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18.3 18.15
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A CONOSCENZA DI TERZI SENZA

20.4 (*) 20.25


22.4 22.25
25.4 (*) 25.25
30.4 (*) 30.25
35.4 35.25
VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.

40.4 40.25
(*) : Diametri consigliati
RISERVATO

NOTA: Per fori primari su lamiera con spessori inferiori a 1,5 mm è consigliabile l'utilizzo di fori risvoltati
con risvolto min. di 2 mm.

4.2
Caratteristiche di controllo/progetto
Valgono le prescrizioni riportate al § 3 .

NOTA: Eventuali deroghe e/o violazioni alla norma dovranno essere gestite secondo la procedura 07200.

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Pag. 13
Fiat Group Automobiles Foglio 1 Modif. C
00285

4.3
Indicazioni a disegno
Sulla linea di quota (o suo prolungamento) del diametro del foro devono essere riportate nell'ordine: il
simbolo "Ø", la dimensione del diametro "d", la lettera che identifica la classe di tolleranza e separato
da un trattino "-" il riferimento alla presente norma.

Esempio di indicazione a disegno


Foro tondo con diametro d = 10,2 mm e classe di tolleranza R:
Ø 10,2 R - Norma 00285

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Pag. 14
00285 Modif. C
Foglio 1
5
FORI QUADRI DI CARROZZERIA “CLASSE R” (RIFERIMENTI PRIMARI E COMPLEMENTARI)

5.1
Caratteristiche dimensionali
Le caratteristiche dimensionali sono specificate in Fig. 11 e Prospetti 3 e 4

Fig. 11
Prospetto 3

DIMENSIONE FORO DIMENSIONE PERNO


a di riferimento lastratura
Nom. Toll. (Classe R) Nom. Toll.
10,3 10,15
12,3 (*) 12,15
14,3 14,15
16,3 (*) 16,15
18,3 18,15
20,4 (*) ± 0,1 20,25 ± 0,01
22,4 22,25
25,4 (*) 25,25
28,4 (*) 28,25
VALIDO E’ L’EDIZIONE ITALIANA.. NEL CASO IN CUI L’EDIZIONE ITALIANA SIA ASSENTE O NON AGGIORNATA IL RIFERIMENTO

30,4 (*) 30,25


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35,4 35,25
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A CONOSCENZA DI TERZI SENZA

(*) : Diametri consigliati

Prospetto 4

R
Scostamenti Limite
Nom. Toll.
VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.

1 ± 0,1

NOTA : Per fori primari è consigliabile l’utilizzo su lamiere con spessori non inferiori a 1,5 mm

5.2
RISERVATO

Caratteristiche di controllo/progetto
Ved. § 4.2 .

NOTA : Eventuali deroghe e/o violazioni alla norma dovranno essere gestite secondo la procedura
07200

5.3
Indicazioni a disegno
Sulla linea di quota (o sul suo prolungamento) della dimensione del foro devono essere riportate
nell’ordine : il simbolo, la dimensione del lato (a), la lettera che identifica la classe di tolleranza e
separato da un trattino ( - ) il riferimento alla presente norma.

Esempio di indicazione a disegno


Foro quadro con dimensione a = 28,4 di classe R :
28,4 R – Norma 00285

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Pag. 15
Fiat Group Automobiles Foglio 1 Modif. C
00285

6
ASOLE DI CARROZZERIA "CLASSE R" (RIFERIMENTI PRIMARI E COMPLEMENTARI)

6.1
Caratteristiche dimensionali
Le caratteristiche dimensionali sono specificate in Fig. 12 e prospetto 5.

Fig. 12
Prospetto 5

DIMENSIONE ASOLA DIMENSIONE PERNO


axb di riferimento lastratura

Nom. Toll. (Classe R) Nom. Toll.

a b
Utilizzo a 2 vie
6.7x10.2 (*) 6.55
7.2 x 11.3 7.05
8.2x12.3 (*) 8.05
10.2 x 14.3 10.05

AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A. IN CASO DI CONTENZIOSO L’UNICO RIFERIMENTO
12.3x18.3 (*) 12.15

VALIDO E’ L’EDIZIONE ITALIANA.. NEL CASO IN CUI L’EDIZIONE ITALIANA SIA ASSENTE O NON AGGIORNATA IL
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A CONOSCENZA DI TERZI SENZA
14.3x20.3 ± 0.1 +2 14.15 ± 0.01

16.3x22.4 (*) 0 16.15

18.3x24.4 18.15

RIFERIMENTO VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.


20.4x26.4 (*) 20.25
22.4x28.4 22.25
25.4x31.4 (*) 25.25
30.4 x 40.4 (*) 30.25
Utilizzo a 4 vie
RISERVATO

6.7x10.2 (*) 6.55 x 10.05


7.2 x 11.3 7.05 x 11.15
8.2x12.3 (*) 8.05 x 12.15
10.2 x 14.3 10.05 x 14.15
12.3x18.3 (*) 12.15x 18.15
14.3x20.3 ± 0.1 ± 0.1 14.15x20.15 ± 0.01

16.3x22.4 (*) 16.15x22.25

18.3x24.4 18.15x24.25
20.4x26.4 (*) 20.25x26.25
22.4x28.4 22.25x28.25
25.4x31.4 (*) 25.25x31.25
30.4 x 40.4 (*) 30.25 x 40.25
(*) : Diametri consigliati

REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI FGA - NORMAZIONE


Pag. 16
00285 Modif. C
Foglio 1
NOTA: Per fori primari su lamiera con spessori inferiori a 1,5 mm è consigliabile l'utilizzo di fori risvoltati
con risvolto min. di 2 mm.

6.2
Caratteristiche di controllo/progetto
Ved. § 4.2 .

6.3
Indicazioni a disegno
Sulla linea di riferimento che termina con una freccia sul contorno dell'asola devono essere riportate
nell'ordine: la dicitura "Asola", tra parentesi la dimensione maggiore "b", il segno "x" e la dimensione
minore "a", dopo le parentesi la classe di tolleranza (riferita alla dimensione "a") e separato da un
trattino "-" il riferimento alla presente norma.

Esempio di indicazione a disegno


Asola con dimensioni b = 10.2 , a = 6.2 mm e classe di tolleranza R:
Asola (10.2 x 6.2) R - Norma 00285
VALIDO E’ L’EDIZIONE ITALIANA.. NEL CASO IN CUI L’EDIZIONE ITALIANA SIA ASSENTE O NON AGGIORNATA IL RIFERIMENTO
AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A. IN CASO DI CONTENZIOSO L’UNICO RIFERIMENTO
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A CONOSCENZA DI TERZI SENZA

VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.


RISERVATO

REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI FGA - NORMAZIONE


Pag. 17
Fiat Group Automobiles Foglio 1 Modif. C
00285

7
FORI TONDI DI CARROZZERIA "CLASSE ASKF" (RIFERIMENTI PRIMARI E COMPLEMENTARI)
PER MODELLI NUOVI IN COMUNE CON GM/OPEL
7.1
Caratteristiche dimensionali
Le caratteristiche dimensionali sono specificate in Fig. 13 e prospetto 6

Fig. 13

Prospetto 6

DIMENSIONE FORO d DIMENSIONE PERNO di riferimento lastratura

Nom. Toll. (Classe ASKF) Nom. Toll.


8.1 8
10.1 10
13.1 13
14.1 14
16.1 16
18.1 + 0.1 18 + 0.0
- 0.0 - 0.01
20.1 20
25.1 25
30.1 30

AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A. IN CASO DI CONTENZIOSO L’UNICO RIFERIMENTO
35.1 35

VALIDO E’ L’EDIZIONE ITALIANA.. NEL CASO IN CUI L’EDIZIONE ITALIANA SIA ASSENTE O NON AGGIORNATA IL
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A CONOSCENZA DI TERZI SENZA
40.1 40

NOTA : Per fori primari su lamiera con spessori inferiori a 1,5 mm è consigliabile l'utilizzo di fori risvoltati
con risvolto min. di 2 mm.

RIFERIMENTO VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.


7.2
Caratteristiche di controllo/progetto
RISERVATO

Valgono le prescrizioni riportate al § 3 .

NOTA - Eventuali deroghe e/o violazioni alla norma dovranno essere gestite secondo la
procedura 07200.

7.3
Indicazioni a disegno
Sulla linea di quota (o suo prolungamento) del diametro del foro devono essere riportate nell'ordine: il
simbolo "Ø", la dimensione del diametro "d", la lettera che identifica la classe di tolleranza e separato
da un trattino "-" il riferimento alla presente norma.

Esempio di indicazione a disegno


Foro tondo con diametro d = 10,1 mm e classe di tolleranza ASKF:
Ø 10,1 ASKF - Norma 00285

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Pag. 18
00285 Modif. C
Foglio 1

8
ASOLE DI CARROZZERIA "CLASSE ASKF" (RIFERIMENTI PRIMARI E COMPLEMENTARI) PER
MODELLI NUOVI IN COMUNE CON GM/OPEL

8.1
Caratteristiche dimensionali
Le caratteristiche dimensionali sono specificate in Fig. 14 e prospetto 7.

Fig. 14

Prospetto 7

DIMENSIONE ASOLA DIMENSIONE PERNO


axb di riferimento lastratura
Toll. (Classe ASKF)
Nom. Nom. Toll.
a b
Utilizzo a 2 vie
8.1 x 9.7 8
10.1 x 13.7 10
VALIDO E’ L’EDIZIONE ITALIANA.. NEL CASO IN CUI L’EDIZIONE ITALIANA SIA ASSENTE O NON AGGIORNATA IL RIFERIMENTO
AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A. IN CASO DI CONTENZIOSO L’UNICO RIFERIMENTO

13.1 x 16.7 (*) +0.1 +0.5 13 +0.0


IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A CONOSCENZA DI TERZI SENZA

16.1 x 19.7 -0.0 -0.0 16 -0.01


20.1 x 23.7 20
25.1 x 39.7 25
Utilizzo a 4 vie
8.1 x 10.1 8x10
VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.

10.1 x 14.1 10x 14


13.1 x 17.1 (*) +0.1 +0.1 13x 17* +0.0
16.1 x 20.1 -0.0 -0.0 16x20 -0.01
RISERVATO

20.1 x 24.1 20x24


25.1 x 40.1 25x40

NOTA : Per fori primari su lamiera con spessori inferiori a 1,5 mm è consigliabile l'utilizzo di fori risvoltati
con risvolto min. di 2 mm.

(*) Valori richiesti da Fiat in sostituzione alle specifiche ASKF OPEL; da condividere per utilizzosu progetti
comuni. I valori originali richiesti sulle specifiche ASKF sono 13.1 x 15.7 per l'asola a due vie e di 13.1 x 16.1 per
l'asola a4 viecon perno 13x16.

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Pag. 19
Fiat Group Automobiles Foglio 1 Modif. C
00285

8.2
Caratteristiche di controllo/progetto
Ved. § 4.2 .

8.3
Indicazioni a disegno
Sulla linea di riferimento che termina con una freccia sul contorno dell'asola devono essere riportate
nell'ordine: la dicitura "Asola", tra parentesi la dimensione maggiore "b", il segno "x" e la dimensione
minore "a", dopo le parentesi la classe di tolleranza (riferita alla dimensione "a") e separato da un
trattino "-" il riferimento alla presente norma.

Esempio di indicazione a disegno


Asola con dimensioni b=13.7 , a=10.1 mm e classe di tolleranza ASKF:
Asola (13.7 x 10.1) ASKF - Norma 00285

AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A. IN CASO DI CONTENZIOSO L’UNICO RIFERIMENTO
VALIDO E’ L’EDIZIONE ITALIANA.. NEL CASO IN CUI L’EDIZIONE ITALIANA SIA ASSENTE O NON AGGIORNATA IL
IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A CONOSCENZA DI TERZI SENZA

RIFERIMENTO VALIDO E’ RAPPRESENTATO DALL’EDIZIONE INGLESE.


RISERVATO

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