Pirelli
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ABSTRACT: The Pirelli tower, one of the most representative buildings in the city of Milan, is now at the end of its service
life, as many other iconic pieces of modern architecture. Today, commitment in the research of new solutions in the construction
field has to be dedicated, to the same extent, to the knowledge and conservation of the existing architectural heritage. In order to
keep the historical memory of the Pirelli building, the purpose of this work is to connect it to the present situation and, in particular,
to the current codes, which are more restrictive than those applied in the past, both for verification methods and loading conditions
acting on the structure. For these reasons, a linear-elastic structural check was carried out for the main structural elements of the
tower and this showed that some of them are not fulfilling the current requirements. Therefore, a non-linear analysis was also per-
formed, in order to evaluate the redundancy of the structure and , if possible, to exclude the need of any strengthening measure. / Il
grattacielo Pirelli, simbolo della Milano del Novecento, è ormai giunto al termine della sua vita utile, come molti altri edifici simbo-
lo della storia dell’architettura moderna. In questo contesto, oggi, con lo stesso impegno dedicato alla ricerca di soluzioni innovati-
ve nell’ambito delle nuove costruzioni, è necessario guardare al patrimonio esistente per conoscerlo e preservarlo. Proprio al fine di
conservare la memoria storica del grattacielo, questo lavoro si propone di metterlo in relazione con la realtà presente ed, in partico-
lare, con le norme attuali, che risultano assai più restrittive rispetto a quelle relative agli anni della sua costruzione, sia per quanto
riguarda i metodi di verifica, sia in relazione ai carichi agenti sulla struttura. Per questo motivo, è stata svolta una verifica strutturale
in campo lineare sui principali elementi del grattacielo, da cui è emerso che alcune porzioni della struttura non soddisfano le richie-
ste delle norme attuali. Per questi elementi l’analisi è stata approfondita, svolgendo una verifica strutturale in campo non lineare, al
fine di valutare una eventuale capacità redistributiva della struttura ed escludere la necessità di interventi di consolidamento.
KEYWORDS: skyscraper; tower; tall buildings; Pirelli; structural verification; limit states; redundancy; robustness; redistribution
analysis; aircraft impact / grattacielo; Pirelli; verifiche strutturali; stati limite; capacità redistributiva; robustezza strutturale; analisi
di redistribuzione; impatto aereo
1 INQUADRAMENTO GENERALE
1.1 Il grattacielo Pirelli tra passato e presente 1.2 Il progetto architettonico
Il grattacielo Pirelli, progettato e costruito a Milano Nel 1960, a lavori ultimati, il Pirelli è uno dei primi
tra il 1956 e il 1960 per conto dell’omonima fami- grattacieli europei: alto 31 piani, per un totale di
glia, si pone fin da subito come uno degli edifici più 127,10 m, si staglia come una figura isolata nel cuo-
rappresentativi della città. Esso assume infatti un re della zona destinata a ospitare il Centro Direzio-
ruolo fondamentale nell’Italia della ricostruzione, in nale di Milano, in un lotto pentagonale compreso tra
quanto si propone come manifesto programmatico le attuali via Galvani, via Filzi e piazza Duca
dell’industria lombarda e come baluardo della civiltà d’Aosta, su cui si affaccia anche la stazione Centra-
industriale, della quale incarna e celebra i principi le.
fondamentali, come il progresso tecnologico, la fi- La poetica del progettista architettonico del Pi-
ducia nel futuro, la modernità e l’efficienza del relli, Gio Ponti, si traduce in una pianta simmetrica
committente. Oggi, il grattacielo è uno degli edifici ma irregolare, sfaccettata, con due valve accostate e
più noti di Milano e simbolo della storia, delle istitu- socchiuse ai lati. Il disegno della facciata ricalca in
zioni e del carattere dinamico e moderno della città. mo- do preciso la struttura portante, interponendo
ai setti centrali e alle punte laterali porzioni vetrate
alternate ad altre opache. I materiali che costituisco- 2 LA VERIFICA DEL GRATTACIELO:
no la facciata sono l’alluminio per montanti e traver- PERCHÉ E COME
si ed il vetro. Le parti opache sono invece pannelli
sandwich in lamiera. Gli elementi strutturali, eviden- 2.1 Il concetto di vita utile
ti in facciata, sono rivestiti a mosaico con tesserine Il grattacielo Pirelli, ultimato nel 1960, risulta oggi
di ceramica che smaterializzano le superfici, confe- giunto al termine della sua vita utile.
rendo alle parti cieche lo stesso effetto che trasmet- Le Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008 de-
tono quelle vetrate. finiscono la vita utile (o vita nominale) VN di
Il grattacielo ha l’aspetto di un prisma, di un cri- un’opera strutturale come il numero di anni nel qua-
le la struttura, purché soggetta alla manutenzione or-
stallo piantato nel terreno e proteso verso il cielo, al dinaria, deve poter essere usata per lo scopo al quale
centro di un piazzale rialzato (la collina) dalle linee è destinata. Per la categoria “Opere ordinarie, ponti,
irregolari. A completamento del lotto e a servizio opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenu-
dell’edificio principale, verso via Filzi è presente te o di importanza normale”, VN viene considerata
anche il cosiddetto corpo basso posteriore, un insie- in genere pari a 50 anni. In quest’ottica, il grattacielo
Pirelli, pur rientrando nell’ordinarietà in termini di
me di fabbricati a 3 o 4 piani fuori terra progettati dimensioni e di carattere non infrastrutturale della
dallo stesso Gio Ponti. opera, si allontana dalla categoria sopra definita per
la sua rilevanza come monumento e come simbolo di
una città e della sua storia, analogamente a numerosi
1.3 Il progetto strutturale altri edifici a Milano e in Italia, per i quali non si
pone il dubbio della conservazione (Nervi, E. M., Chio-
La soluzione strutturale elaborata per il Pirelli da rino, C., Romeo, F., Salvatore, M., Baglioni, L., & Fallavollita,
Pier Luigi Nervi, con la collaborazione di Arturo F. 2011. Le geometrie strutturali di Pier Luigi Nervi: letture
Danusso, è notevolmente influenzata dalle scelte ar- attraverso modelli. L’industria del costruito, 417: 79-90). Es-
chitettoniche di Gio Ponti, che richiedono la presen- si, infatti, rappresentano opere talmente significative
za di pochi elementi strutturali verticali, al fine di che, al termine della loro vita utile, anche nei casi in
realizzare grandi luci. Da ciò deriva una concentra- cui la soluzione meno onerosa dovesse risultare la
demolizione, la rappresentatività ed il significato
zione dei carichi dei solai sul minor numero possibi- storico-artistico dell’edificio risultano tali da sce-
le di strutture portanti verticali. glierne senza alcun dubbio un’opera di conservazio-
Oltre alle fondazioni, perciò, gli elementi struttu- ne, al pari di monumenti celebri di età precedenti,
rali principali del grattacielo sono: quattro nuclei ma con l’ulteriore criticità di avere armature deterio-
centrali “a farfalla”, evidenti in facciata, che si bi- rabili e di essere stato progettato in assenza di una
piena consapevolezza sulla sua durata. Per questa
forcano gradualmente a partire dal solaio del primo ragione occorre procedere al più presto nell’intento
piano fuori terra e si rastremano verso l’alto, parten- di conoscere lo stato di conservazione e monitorarlo,
do da una larghezza alla base di 2 m fino a raggiun- al fine di favorirne l’estensione della vita utile. Per
gere i 50 cm in sommità; due nuclei laterali (o pun- questi motivi, per gli edifici della modernità che
te) alle estremità, a sezione triangolare variabile con hanno già assunto una notevole rilevanza all’interno
l’altezza, che racchiudono i vani scala, gli ascensori del patrimonio storico-culturale, si può parlare di
“archeologia del calcestruzzo armato”.
di servizio e alcuni locali tecnici; due nuclei ascen- Questo lavoro che è il risultato di una tesi di lau-
sore, di forma parallelepipeda, collocati in posizione rea in Ingegneria Edile-Architettura al Politecnico di
centrale, dietro i setti “a farfalla”. In questo modo, la Milano, si pone come obiettivo lo studio approfondi-
pianta tipo risulta suddivisa in tre grandi campate, le to degli elementi strutturali del grattacielo Pirelli e la
due laterali di circa 14 m di luce e quella centrale di loro verifica all’interno di questa particolare pro-
circa 24 m. I solai delle tre campate sfruttano un si- spettiva.
stema a graticcio costituito da cinque travi a sezione
variabile di altezza pari a 67 cm, sormontate da una
soletta collaborante di 8 cm e irrigidite trasversal- 2.2 Ricerca, catalogazione e digitalizzazione del
mente da traversi. Questo sistema strutturale è parti- materiale in archivio
colarmente adatto a resistere alla spinta data Una fase preliminare fondamentale per svolgere cor-
dall’azione del vento, opponendosi alle sollecitazio-
rettamente il processo di verifica, è rappresentata
ni orizzontali in senso trasversale. Infine, l’elemento
di copertura è costituito da una struttura “a cavallet- dalla ricerca e dalla digitalizzazione di tutto il mate-
ti” che sostiene una sottile vela che si rastrema dal riale accessibile esistente sul grattacielo Pirelli. Tutti
centro verso il perimetro, conferendo al coronamen- gli elaborati disponibili sono stati reperiti in diversi
to dell’edificio un carattere aereo e leggero. archivi, quali:
- Archivio della Regione Lombardia, Direzione
Generale Culture, Identità e Autonomie della Lom-
bardia, Milano;
- Archivio di Stato, Milano;
- Archivio Storico Pirelli, Milano;
- Cittadella degli Archivi, Milano;
- CSAC, Centro Studi e Archivio della Comuni- ammissibile che si adotta per le armature (σs,adm) non
cazione, Parma. deve superare il 50% del valore di snervamento fy.
Nei diversi archivi è stato possibile consultare e La normativa attualmente vigente, invece, impo-
fare copia degli elaborati grafici originali di progetto ne l’uso del metodo semiprobabilistico agli stati li-
redatti da Gio Ponti e dallo studio di progettazione mite e i relativi coefficienti parziali di sicurezza, che
di Pier Luigi Nervi e Arturo Danusso e le varie rela- operano, come noto, sulla resistenza caratteristica
zioni prodotte dall’impresa Bonomi, che ha eseguito dei materiali e sull’intensità dei carichi.
i lavori di costruzione.
L’operazione successiva è stata la catalogazione e
la digitalizzazione di tutto il materiale reperito, co- 3 LA VERIFICA STRUTTURALE IN CAMPO
stituito da più di 100 tavole disegnate a mano. Tutti LINEARE: LE IPOTESI DI VERIFICA
gli elementi strutturali sono stati ricostruiti digital-
3.1 Il modello e i carichi agenti
mente e, laddove le informazioni risultavano man-
canti, sono state avanzate alcune ipotesi plausibili e In primo luogo, viene svolta un’analisi strutturale in
coerenti con il materiale a disposizione. Dagli elabo- campo lineare, trascurando, solo in sede di verifica
rati grafici di progetto, perciò, è stato possibile de- sezionale, la resistenza a trazione del conglomerato,
sumere tutte le caratteristiche geometriche degli di tutti i principali elementi del grattacielo, al fine si
elementi strutturali (ad esclusione della copertura) e verificare la rispondenza ai criteri prescritti dalla
i particolari costruttivi, tra cui la geometria e la po- normativa attualmente in vigore.
sizione dei ferri di armatura. Per quanto riguarda le Per questo motivo, ogni elemento strutturale del
caratteristiche meccaniche dei materiali, le informa- grattacielo è stato modellato all’interno di un soft-
zioni sono derivate dalla consultazione delle varie ware a elementi finiti (Midas Gen 2015), assegnando
relazioni prodotte dall’impresa costruttrice in merito le proprietà meccaniche ed elastiche dei materiali e i
alle prove eseguite sui materiali e alle prove di col- carichi verticali e orizzontali che gravano sulla strut-
laudo finali. tura.
Le stratigrafie considerate per la stima dei cari-
chi, sono il frutto di una ricostruzione condotta a
2.3 La verifica strutturale e la normativa partire da un’approfondita ricerca bibliografica e da-
Una volta terminate le fasi di ricerca e di ricostru- gli elaborati grafici relativi al progetto originario del
zione dettagliata degli elementi strutturali, si è pro- grattacielo Pirelli. Per quanto riguarda le informa-
ceduto ad una verifica del grattacielo Pirelli sulla ba- zioni non disponibili in questi documenti, sono state
se della normativa attuale, con la quale l’edificio avanzate alcune ipotesi, con il criterio di rimanere,
deve poter essere confrontato nell’ottica della sua in tutti i casi, a favore di sicurezza.
salvaguardia futura e di una piena funzionalità.
La normativa vigente in materia di verifica strut-
3.2 I fattori di confidenza
turale, il DM 14 gennaio 2008, Norme Tecniche per
le Costruzioni, risulta molto più restrittiva rispetto al Nel caso degli edifici esistenti, la conoscenza della
Regio Decreto Legge 16 novembre 1939, n°2229, struttura e dei materiali che la costituiscono è un
Norme per l’esecuzione delle opere in conglomerato aspetto cruciale, in quanto spesso affetti da un certo
cementizio semplice od armato e alla Circolare 23 grado di incertezza. Per questa ragione, la normativa
maggio 1957 n°1472, Armature delle strutture in impone l’impiego di metodi di verifica basati sulla
cemento armato, su cui Pier Luigi Nervi ha basato la completezza e l’affidabilità dell’informazione di-
progettazione strutturale del grattacielo negli anni sponibile e l’uso, nelle verifiche di sicurezza, di
Cinquanta. adeguati fattori di confidenza, che modificano i pa-
L’unico criterio di verifica prescritto dalla norma- rametri di capacità in funzione del livello di cono-
tiva vigente negli anni di costruzione del Pirelli, in- scenza, relativo a geometria, dettagli costruttivi e
fatti, è il metodo delle tensioni ammissibili, che non materiali.
richiede alcuna distinzione tra carichi permanenti Nel caso del grattacielo Pirelli, il materiale a di-
(strutturali e non strutturali) e carichi variabili, in sposizione consiste principalmente nei disegni origi-
quanto ciascuno di essi è moltiplicato per un coeffi- nali di progetto, dai quali è possibile ricavare la
ciente unitario. Il Regio Decreto, inoltre, non defini- geometria e le caratteristiche dei dettagli costruttivi
sce alcun coefficiente di sicurezza sui materiali, ma di quasi tutti gli elementi strutturali dell’edificio.
impone semplicemente di considerare, ad esempio, Tutte queste informazioni risultano però affette da
per il calcestruzzo, un valore della resistenza a com- un certo grado di incertezza, relativo soprattutto alle
pressione pari a σadm = (σr,28 / 3), dove σr,28 è la resi- proprietà meccaniche dei materiali. Per questo moti-
stenza cubica del materiale a 28 giorni. Per quanto vo, il livello di conoscenza che è stato assunto è il
riguarda l’acciaio, invece, in base alle prescrizioni livello LC2, per il quale si adotta un valore del fatto-
della Circolare 23 maggio 1957 n°1472, la tensione re di confidenza FC pari a 1,2.
* il valore di Rcm deriva dal Verbale di collaudo delle opere in
Table 1. Knowledge level achieved and confidence factor conglomerato cementizio armato del grattacielo pirelli di
applied / Livello di conoscenza raggiunto e fattore di confiden- piazza duca d’aosta in milano, redatto dal prof. Ing. Guido
za utilizzato oberti in data 15/11/1958.
Geometria: da disegni di carpenteria origi- ** il valore di fcm da prove ultrasoniche e di pull-out eseguite
nali con rilievo visivo a campione. negli anni 2000 sotto la supervisione del prof. M. Acito.
Dettagli costruttivi: disegni costruttivi in-
completi con limitate verifiche in situ.
Lc2 1.2 4 LA VERIFICA STRUTTURALE IN CAMPO
Proprietà dei materiali: dalle specifiche
originali di progetto o dai certificati di prova LINEARE: NUCLEI CENTRALI, NUCLEI
originali con limitate prove in situ. LATERALI E FONDAZIONI
Metodo di analisi: tutti 4.1 Verifica dei nuclei centrali o setti
La verifica di sicurezza di tutti gli elementi struttura-
3.3 Le proprietà meccaniche dei materiali li è stata eseguita allo S.L.U. (che risulta essere la
Alcune informazioni in merito alle proprietà mecca- condizione più critica per gli elementi strutturali
niche dei materiali (calcestruzzo e acciaio) sono sta- studiati), considerando le azioni in campo lineare,
te ricavate dal Verbale di collaudo delle opere in amplificandoli con i coefficienti di sicurezza, an-
conglomerato cementizio armato del Grattacielo Pi- dando poi a confrontare il momento e il taglio agenti
relli di Piazza Duca d’Aosta in Milano, redatto dal così calcolati ed il momento ed il taglio resistenti
prof. ing. Guido Oberti in data 15/11/1958 e da al- nelle sezioni più sollecitate, avvalendosi dei modelli
cune prove ultrasoniche e di pull-out eseguite negli conosciuti che esprimono le non linearità meccani-
anni 2000 sotto la supervisione del prof. M. Acito, in che dei materiali tenendo conto dei coefficienti di si-
seguito all’incidente aereo avvenuto nel 2002. Nelle curezza e dei fattori di confidenza. Questo tipo di
tabelle 2 e 3 sono riportati i valori delle resistenze di approccio consente di sfruttare l’iperstaticità sezio-
progetto utilizzati in fase di verifica, sia per nale e quella strutturale in campo elastico, ma non
l’acciaio, sia per il calcestruzzo dei nuclei centrali, considera il contributo dovuto alla capacità redistri-
dei nuclei laterali e dei solai. butiva dell’intera struttura, che si attiva in campo
plastico.
Table 2. Mechanical properties of steel and concrete in Tra gli elementi portanti verticali, sono presenti
beams and slabs / Proprietà meccaniche di acciaio e calce- due setti a farfalla, visibili anche in facciata, che ri-
struzzo per le travi e solai mangono pieni fino a quota + 3,65 m, svuotandosi
CALCESTRUZZO
poi progressivamente per creare un passaggio ad
Rcm [MPa]* 26,89
ogni piano; dunque ciascun setto risulta diviso in
due porzioni, una anteriore e una posteriore.
fcm [MPa]** 27,20
I due nuclei centrali, inoltre, si rastremano, par-
fcd [MPa] 10,78
tendo da una larghezza di 2 m a quota - 7,55 m, fino
ACCIAIO
ad arrivare allo spessore di 50 cm in sommità, a quo-
fym [MPa]* 443,01
ta + 116,50 m.
fum [MPa]* 658.80 Il calcolo delle azioni agenti è stato eseguito con
fyd [MPa] 318,84 l’utilizzo del software Midas Gen 2015, attraverso
fud [MPa] 435 cui è stato costruito un modello tridimensionale
dell’intero edificio con elementi bidimensionali e
monodimensionali, a cui sono stati applicati i carichi
Table 3. Mechanical properties of steel and concrete in cen- verticali e orizzontali (vento) agenti sullo stesso.
tral and lateral cores / Proprietà meccaniche di acciaio e calce- Per svolgere le verifiche, viene selezionata una
struzzo per le i nuclei centrali e laterali serie di sezioni a quote differenti e per ciascuna
CALCESTRUZZO vengono confrontate le azioni agenti e le capacità re-
Rcm [MPa]* 38,09 sistenti: in particolare, trattandosi di sezioni presso-
fcd [MPa] 18,30 inflesse, per valutare il valore del momento resisten-
ACCIAIO te si è fatto uso dei consueti diagrammi di interazio-
fym [MPa]* 398,24 ne M-N. Questi ultimi vengono calcolati per ciascu-
fum [MPa]* 563.33 na sezione con il medesimo software.
fyd [MPa] 240,99
fud [MPa] 362,66
Figure 2. Diagrams of axial force (left) and bending moment
Figure 1. Central cores: front view and longitudinal section / (right) on central cores / Diagrammi delle sollecitazioni dovute
Pilastri centrali: vista frontale e sezione longitudinale all’azione assiale (sinistra) e al momento flettente (destra) sui
nuclei centrali
Per tutte le sezioni considerate, la verifica struttu-
rale in campo elastico risulta soddisfatta. 4.2 Verifica dei nuclei laterali o punte
Per i nuclei laterali si è utilizzato lo stesso procedi-
mento usato per i setti centrali, e, anche per essi, tut-
te le verifiche strutturali allo S.L.U. risultano soddi-
sfatte.
Figure 14. Qualitative deformed shape and displacements of Figure 17. Rotation in X direction at the middle section of the
the slab at the end of the analysis / Deformata qualitativa del beams at each analysis step / Grafico di rotazione delle travi in-
graticcio al termine dell’analisi e andamento degli spostamenti torno a X ad ogni istante di tempo dell’analisi nella sezione di
mezzeria
Dalle analisi emerge in primo luogo che la trave
soggetta a maggiore deformazione è quella diretta-
mente colpita dal velivolo, come facilmente intuibi-
le.
Si può costatare altresì che gli spostamenti in di-
rezione Y sono ridotti per la presenza dei nuclei
ascensori, che vengono sollecitati per l’effetto dia-
framma della soletta.
Si rileva che, all’aumentare dell’abbassamento
della trave di bordo, le restanti travi tendono ad al-
zarsi grazie alla presenza dei traversi, a testimonian-
Figure 15. Displacement diagram in Z direction at the middle za del fatto che il sistema a graticcio funziona cor-
section of the beams at each analysis step / Grafico di sposta- rettamente nella redistribuzione delle sollecitazioni.
mento delle travi in direzione Z ad ogni istante di tempo
dell’analisi nella sezione di mezzeria
utile, e di metterlo a confronto con la normativa at-
tualmente in vigore.
La valutazione della capacità redistributiva oltre
l’elasticità conferma un corretto comportamento del-
le strutture, compreso il solaio se si considera la sua
capacità redistributiva in campo non lineare. A que-
sto proposito, lo studio della robustezza strutturale,
svolto attraverso le simulazioni di impatto con di-
versi tipi di velivolo, con un approccio a carichi
equivalenti, mostra un buon funzionamento
dell’edificio a fronte di eventi inattesi e conseguenti
sollecitazioni eccezionali. I risultati ottenuti mettono
in evidenza la necessità della valutazione del com-
portamento delle strutture in campo non lineare, co-
me metodo di verifica e di progettazione, al fine di
comprendere e di sfruttare appieno le reali potenzia-
lità degli elementi strutturali in opera dimostrando
come in tali casi sia opportuno spendere risorse e
tempo nel processo di conoscenza, monitoraggio e
analisi come alternativa all’intervento diretto sulle
Figure 18-19. Deformed shape at the impact poin before and strutture. L’esperienza vissuta in questo lavoro di ri-
after the formation of plastic hinges in the trasverlas beam / cerca fa emergere la necessità di provvedere al più
Deformate nel punto di impatto del velivolo prima e dopo la presto alla creazione di un archivio storico dove rac-
plasticizzazione del traverso cogliere con cura tutte le informazioni relative alla
costruzione di strutture simbolo dell’archeologia del
calcestruzzo armato, al fine di provvedere con studi
finalizzati al loro mantenimento con la minima spe-
sa, estendendo per quanto possibile la loro vita utile.
REFERENCES