Cellula Vegetale

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Modello

di Cellula vegetale
Membrana nucleare
nucleolo
vacuolo nucleo

Re4colo endoplasma4co
cloroplasto
citoplasma Apparato di Golgi
mitocondrio
Parete cellulare
Membrane cellulari
Prof. Antonella Canini, [email protected] , ricevimento mercoledì 11-13

Test in i4nere: 2, media superiore a 26 può essere verbalizzata come esame finale

Esame finale: orale
La cellula vegetale

vacuolo

Cloroplasto

parete cellulare
Nelle cellule non ancora differenziate si trovano i
PROPLASTIDI piccoli e con sistema interno di
membrane poco sviluppato.

Dai proplastidi si differenziano i plastidi che si


dividono a seconda della loro funzione, del loro
colore, dello sviluppo delle membrane interne e del
contenuto dello stroma, in tre diversi tipi:

CLOROPLASTI,
LEUCOPLASTI
CROMOPLASTI
Tipi di Plas4di
PLASTIDI

I plastidi sono organuli specifici delle cellule vegetali.

I plastidi sono costituiti come i mitocondri da un involucro fatto da

due membrane bistratificate la MEMBRANA ESTERNA e la

MEMBRANA INTERNA all’interno delle quali si trova lo

STROMA o MATRICE, fluido contenente vari metaboliti ed

intermedi di reazione, ioni, proteine, ribosomi, DNA, lipidi.


CLOROPLASTI
I proplastidi esposti alla luce si differenziano in cloroplasti di colore
verde a causa della presenza di un pigmento fotosintetico la
CLOROFILLA: i cloroplasti rappresentano infatti la sede del
processo fotosintetico.

CLOROPLASTI all’interno di una cellula vegetale


cloroplasto

Reazioni
luminose
4lacoide

Il cloroplasto è la sede in cui avviene la fotosintesi


Reazioni luminose à membrane 4lacoidali
Reazioni in cui non è necessaria la luce____>>> stroma
Gli enzimi che partecipano alla FOTOSINTESI sono localizzati

nelle membrane altamente elaborate: i cloroplasti presentano

infatti ripiegamenti interni detti TILACOIDI che si

sviluppano nello stroma e presentano uno spazio interno detto

LUMEN.

In alcune regioni i tilacoidi formano i GRANA, dischi appiattiti

impilati come una fila di monete.


Lo spazio all’interno dei tilacoidi, il LUMEN, è fondamentale

durante il processo fotosintetico in quanto consente di

accumulare intermedi e ioni.


fotosintesi
Nel processo di fotosintesi, le piante
convertono l’energia radiante del sole in
energia chimica soRo forma di glucosio
(zuccheri)

Acqua + anidride carbonica + energia solare >>> glucosio + ossigeno


Gruppo di pigmen4
inclusi nella
membrana

Granum
(pila di 4lacoidi) Anello
porfirinico
Membrana
4lacoidale

cloroplasto

Coda
idrocarburica
SCHEMA di base della FOTOSINTESI
Quando i cloroplasti fotosintetizzano rapidamente, producono

una grande quantità di zuccheri superiore alle necessità della

cellula e l’eccesso viene temporaneamente polimerizzato a

formare granuli d’amido (AMIDO PRIMARIO) all’interno

dei cloroplasti stessi.


I cloroplasti sono presenti in tutti gli organismi fotosintetici (alghe e

piante) e sono di solito localizzati nei tessuti esposti alla luce (es.

foglie, fusti erbacei, giovani rami, giovani boccioli di fiori, gemme

etc).

La forma dei cloroplasti può variare molto e soprattutto nelle alghe si

possono avere forme varie (es a nastro, ellissoidali).

Anche il numero può variare da uno a molti.


Organismo fotoautotrofi SCHEMA di base della FOTOSINTESI
La principale, ma non unica, funzione del cloroplasto è la fotosintesi, cioè la
riduzione del biossido di carbonio a glucosio usando come fonte di energia la luce.
CO2 + 2 H2O → (CH2O) + O2 + H2O

La fotosintesi si ar4cola in due fasi.
La prima, deRa fase luminosa, compie la conversione dell’energia luminosa in
energia chimica (soRo forma di ATP e NADPH). La fase luminosa ha sede nei
4lacoidi e ad essa partecipano direRamente i pigmen4 fotosinte4ci .

Nella seconda fase, deRa


fase oscura, L’ATP e il
NADPH sono usa4 per
ridurre il biossido di
carbonio a glucosio.

La fase oscura è catalizzata
da enzimi presen4 nello
stroma.
Fissazione del carbonio

Ciclo di Calvin

Dal cloroplasto per


formare glucosio
AMIDO

L’amido è un polimero ad alto peso molecolare del

GLUCOSIO.

La sua sintesi avviene nei cloroplasti (speciali organuli presenti

solo nelle cellule vegetali in cui avviene la fotosintesi).

L’AMIDO è l’unione di due diversi polimeri:

l’AMILOSIO e l’AMILOPECTINA entrambi formati da

GLUCOSIO.
L’amilosio è LINEARE e il legame tra le
molecole di glucosio viene chiamato a-1,4
glucosidico:
l’-OH legato al carbonio in posizione 1 della
prima molecola di glucosio reagisce con l’-OH
legato al carbonio in posizione 4 della molecola di
glucosio seguente.
L’amilopectina è un polimero del glucosio
RAMIFICATO: ad alcune molecole di amilosio
vengono attaccati in posizione 6 altre molecole
di glucosio (legame a-1,6).

Da tali molecole la polimerizzazione proseguirà


mediante legami a-1,4 costruendo catene laterali
costituite da circa 25 residui di glucosio.
Le percentuali dei due polimeri variano a seconda
dell’organismo vegetale:

maggiore concentrazione di AMILOPECTINA


causa la maggiore tendenza a trattenere acqua e
quindi il rigonfiamento delle cellule.
Es. patata 78% di amilopectina
AMIDO PRIMARIO
cloroplas4
LEUCOPLASTI

Sono plastidi incolori, adibiti alla funzione di riserva. Si trovano

nei tessuti di riserva della parti della pianta non esposte alla

luce es. midollo dei fusti (parte centrale del fusto), radici e organi

sotterranei, e nei frutti e nei semi.

Sono formati da un involucro esterno costituito da due membrane e

da uno stroma ricco di sostanze di riserva e da un sistema di

membrane molto ridotto.


Tra i LEUCOPLASTI si distinguono:

1) gli AMILOPLASTI dove la sostanza di riserva è


l’AMIDO SECONDARIO o di RISERVA.

L’amido primario che si forma durante la fotosintesi nei


cloroplasti dove è deposto in piccoli granuli, durante la
notte quando non si ha fotosintesi viene idrolizzato in
dimeri di saccarosio (un glucosio + un fruttosio) i quali
vengono poi trasferiti negli organi di riserva dove si
ripolimerizzano nei leucoplasti a formare l’amido
secondario costituito da amilosio ed amilopectina.
I granuli di amido secondario vengono deposti all’interno

degli amiloplasti a partire da un centro proteico detto ILO

attorno al quale l’amido viene deposto in strati concentrici.

Hanno una forma diversa a seconda delle varie piante e

possono essere semplici o composti e vengono per questo

motivo anche utilizzati nel riconoscimento delle sofisticazioni

alimentari delle farine.


(percezione dello stimolo
gravitropico)
CROMOPLASTI

Sono plastidi colorati per la presenza di abbondanti pigmenti


chiamati CAROTENOIDI (idrocarburi privi di ossigeno) o
XANTOFILLE (idrocarburi che contengono ossigeno) che
conferiscono loro i colori giallo, arancione e rosso. Non
sono fotosintetici.

Nei cromoplasti è presente un sistema esteso di membrane,


non ci sono grana ed i pigmenti possono essere associati alle
membrane o essere nello stroma sotto forma di cristalli, corpi
filamentosi o goccioline.

Sono presenti in fiori, frutti in maturazione (pomodori,


peperoni), foglie senescenti e radici.
La foto riprodotta mostra una cellula di epidermide di peperone rosso
ingrandita 400 volte. I numerosi corpi di colore rosso aranciato sono appunto
i cromoplasti.
I cromoplasti possono derivare o direttamente dai proplastidi

oppure possono rappresentare la fase senescente dei cloroplasti.

Nel secondo caso la colorazione di caroteni e xantofille

(arancione-rossa ) appare solo a seguito della degradazione

delle clorofille (verdi) del cloroplasto che mascherano il colore

degli altri pigmenti quando il cloroplasto è ancora funzionale.


3) ELAIOPLASTI: accumulano i lipidi, possono contenere una

goccia di olio.

4) PROTEOPLASTI: (proteinoplas4 o aleuroplas4) accumulano

proteine; le inclusioni sono chiamate corpi proteici e sono

circondati da una membrana. Contengono corpi proteici cristallini.


granuli di aleurone dell'endosperma (= tessuto nutri4vo) dei semi di ricino.
Nel ricino, i granuli di aleurone contengono uno o più "cristalloidi" (= cristalli
proteici) e un "globoide", sferico, cos4tuito da fi4na (= inositolo esafosfato di
calcio e magnesio).
Corpo oleoso
(oleosoma, elaioplasto)

Semi di girasole

oleosomi

Corpo proteico

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