222 - Statistica-Economica - NO Alfa
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58 L'indagine SCI:
a Fornisce stime significative a livello territoriale
Consente di analizzare le dinamiche di medio-lungo periodo e di cogliere i
b
movimenti congiunturali
c Fornisce informazioni tratte dallo stato patrimoniale per le grandi imprese x
d E' un'indagine totale
59 Le banche dati aziendali:
a Contengono informazioni inerenti solo i principali indici di bilancio
b Contengono anche indicatori di natura macroeconomica
c Rispettano i requisiti essenziali per la qualità dei dati
Consentono confronti nel tempo e nello spazio tra società apaprtenenti ad uno
d x
stesso settore
60 L'indagine Istat sul consumo delle famiglie:
E' utile alle imprese per adeguare l'offerta ai mutamenti nel comportamento di
a x
spesa dei consumatori
b E' utile per conoscere i gusti dei consumatori stranieri
c Rileva il comportamento di spesa del consumatore una sola volta
d E' sempre rappresentativa nel tempo dei campioni di consumatori scelti
61 L'indagine campionaria viene effettuata da un'azienda:
a Quando i risultati del Censimento dell'Industria e dei Servizi risultano "vecchi"
Quando si ha la necessità di reperire nuove informazioni sul comportamento
b
dei consumatori
Quando i dati secondari non sono sufficienti a soddisfare la domanda di
c x
ricerca
d Perché è meno costosa dell'indagine totale
62 L'indagine totale:
a Presenta l'errore campionario
b E' più affidabile come stime di qualsiasi altra indagine x
c E' meno costosa di qualsiasi altra indagine
d Si svolge in tempi relativamente brevi
63 L'indagine campionaria:
a Prevede solo il campionamento probabilistico
b E' solo di tipo quantitativo
Utilizza sempre metodologie appropriate per la stima dei parametri di
c
interesse
d Prevede che sia identificata la popolazione obiettivo x
64 La popolazione obiettivo:
a E' identificata dalla popolazione di selezione
b E' identificata dalla popolazione di indagine
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105 Nel circuito reale del reddito, nello schema semplificato di un'economia
chiusa:
A fronte della cessione dei fattori produttivi primari ai produttori, gli
a
utilizzatori finali ricevono salari e stipendi
Gli utilizzatori finali acquistano i beni di consumo e di investimento
b
assicurando i relativi ricavi ai produttori
Gli utilizzatori finali cedono i fattori produttivi primari lavoro e capitale ai
c x
produttori
d Si possono cogliere i flussi di scambi tra produttori
106 Dallo schema del circuito reale e monetario emerge quanto segue:
La produzione finale, il reddito e la spesa che emergono in fasi diverse del
a
processo economico assumono diversi valori monetari
Dalle identità contabili risultanti derivano le tre note equazioni keynesiane
b x
che costituiscono il nucleo della contabilità nazionale in un'economia chiusa
E' descritta la prima equazione contabile denominata conto della formazione
c
delle risorse
E' descritta la seconda equazione contabile denominata conto del reddito che
d
si riferisce allo stadio di accumulazione
107 In un'economia chiusa:
a Il risparmio corrisponde al reddito non speso in beni di consumo x
b Le famiglie non prestano i beni capitali alle imprese
c La contabilità nazionale è costituita da un insieme scollegato di conti
d I consumi costituiscono l'aggregato principe della contabilità nazionale
108 Un sistema economico chiuso:
Può essere visto come l'insieme di tre aziende integrate, ovvero agricoltura,
a x
industria e servizi
Non consente attraverso lo studio del circuito reale e monetario di dimostrare
b
l'uguaglianza tra produzione e reddito partendo dai dati aziendali
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Comprendono anche non residenti che per motivi di lavoro effettuano visiting
d
nel Paese
123 La produzione di beni e servizi non destinabili alla vendita:
a Comprende prodotti agricoli autoconsumati dalle famiglie
b Comprende le abitazioni costruite o ampliate in proprio dalle famiglie
c Comprende la produzione offerta a prezzi non economicamente significativi x
d Comprene la produzione destinata all'autoinvestimento
124 La produzione non venduta:
a Aumenta le scorte di prodotti finiti x
b Aumenta la consistenza dei beni ancora in corso di lavorazione
c E' rappresentata da beni intermedi reimpiegati nel processo produttivo
d E' quella per la quale non esiste un prezzo di mercato
125 Il prezzo di mercato:
a E' il prezzo di acquisto x
b E' il prezzo percepito dal produttore
c Non comprende l'IVA
d Comprende i contributi alla produzione
126 I contributi ai prodotti:
a Rientrano tra i costi dei produttori
b Rientrano nel prezzo di acquisto degli acquirenti
c Servono a non far aumentare i prezzi di mercato x
d Non riguardano i beni importati
127 Nel metodo reale:
a Il Pil può essere determinato a partire dai dati aziendali x
b Il Pil è la somma delle remunerazioni dei fattori produttivi
c Il Pil è la somma delle spese finali sostenute dagli operatori
d Il valore aggiunto è valutato ai prezzi di mercato
128 Il metodo personale:
a E' sempre applicabile
b Dipende dall'affidabilità dei dati fiscali di ciascun paese x
c Deriva le informazioni dalle indagini statistiche sulle imprese
d Ha la stessa affidabilità del metodo reale
129 Nel metodo del bilancio:
a Bisogna apportare delle modifiche al Pil
b Gli aggregati sono valutati ai prezzi base
c Si valutano le stime degli aggregati della domanda x
d Le stime delle componenti della domanda sono tra loro dipendenti
130 Il Pnl:
E' il Pil inteso come somma dei redditi pagati ai diversi fattori della
a x
produzione
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E' costituita dal valore dei beni e servizi acquistati sul mercato e ceduti dalle
b
PA
Riguarda sempre i consumi finali sebbene alcuni servizi prodotti possono
c x
avvantaggiare le imprese nel loro processo produttivo
d Riguarda solo i consumi collettivi
138 La variazione delle scorte:
a Rientra tra i consumi intermedi
b E' valutata in termini monetari
Per la sua valutazione i prezzi medi da applicare devono essere coerenti con
c x
quelli applicati per la valutazione della produzione e dei consumi intermedi
d Per la sua valutazione si applicano i prezzi di acquisto
139 Le acquisizioni meno cessioni di oggetti di valore:
a Fanno parte degli investimenti fissi
b Riguardano beni di rifugio utilizzati nei processi produttivi
Nei processi di compravendita contribuiscono all'aggregato solo i margini
c x
degli intermediari
d Non concorrono alla formazione lorda del capitale
140 Le importazioni e le esportazioni:
a Rientrano nel processo di formazione ed impiego delle risorse x
b Comprendono le spese delle famiglie residenti per viaggi all'estero
c Escludono le spese nel Paese dei turisti stranieri
d Sono valutate ai prezzi base
141 Il conto della generazione del reddito:
a Consente di calcolare a saldo il risultato di gestione x
b Consente di calcolare a saldo il reddito nazionale
Consente di calcolare il Pil al netto dei rediti primari che le unità residenti
c
corrispondono al Resto del mondo
d Consente di calcolare a saldo il reddito nazionale lordo disponibile
142 Le retribuzioni lorde:
a Comprendono compensi solo monetari
b Comprendono anche compensi in natura come ad esempio i buoni pasto x
c Comprendono gli assegni famigliari
d Non comprendono i servizi degli asilo nidi aziendali
143 Il reddito misto è:
a Percepito solo dai liberi professionisti
b Percepito da tutti quei soggetti classificati tra le famiglie produttrici x
E' percepito da soggetti che riassumono nella stessa persona più di un fattore
c
produttivo tra loro complementari
d Assimilabile al reddito da capitale-impresa
144 Nei conti della distribuzione primaria del reddito:
a I membri delle "quasi società" percepiscono redditi da capitale x
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169 Tra le diverse rivalutazioni delle stime degli aggregati economici nel Sec
2010:
a La spesa per consumi finali delle famiglie ha avuto la maggiore rivalutazione
La spesa per consumi finali delle istituzioni sociali private ha avuto
b
l'incremento maggiore
c La spesa per consumi finali ha avuto l'incremento maggiore
La rivalutazione della spesa per consumi finali è dovuta all'integrazione di
d x
nuove fonti tra cui quelle censuarie
170 Negli scambi con il Resto del mondo, secondo le modifiche introdotte dal
Sec 2010:
Le importazioni illegali di droga e tabacco hanno avuto un forte impatto ai
a
fini della rivalutazione delle risorse
b Le esportazioni illegali dei beni non sono state conteggiate
Sono stati osservati i medesimi criteri di valutazione della versione precedente
c
relativa al Sec 95
La spesa per consumi finali delle famiglie è aumentata grazie anche al
d x
consumo di beni illegali prodotti all'estero
171 L'indagine sulle forze lavoro è un'indagine:
a Eseguita dall'ILO
b E' un'indagine totale sulle famiglie residenti armonizzata a livello europeo
c Rileva le persone in cerca di occupazione x
d Rileva anche i lavoratori irregolari
172 Il tasso di occupazione:
E' pari al prodotto del complemento a 1 del tasso di inattività moltiplicato per
a
il tasso di attività
b E' l'indicatore più utilizzato a livello europeo
Comprende nel tasso di attività i lavoratori che risultano residenti dal punto
c
di vista economico nel Paese dove lavorano
d Non comprende gli occupati interni x
173 La misura ottima per calcolare il livello di occupazione:
a E' il tasso di attività
b Prevede come input di lavoro gli occupati interni
Prevede come unità di misura dell'input di lavoro l'unità di lavoro equivalenti
c
a tempo pieno
Non esiste una misura adeguata a causa della presenza dell'economia
d x
sommersa
174 Il metodo dell'inventario permanente:
a Riproduce realmente il processo di accumulazione del capitale
b Si base sull'ipotesi che i beni capitali non si invecchiano e diventano obsoleti
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Si basa sull'ipotesi che nella stima del capitale lordo l'eliminazione dei beni
c x
capitali avviene tramite un'uscita distribuita
d Gli ammortamenti sono stimati tramite i dati contabili delle imprese
175 Nella determinazione dell'entità della perdita di valore dello stock di
capitale fisso:
a Gli ammortamenti sono stimati secondo il metodo dell'inventario permanente x
b Il Sec consiglia di utilizzare la legge dell'ammortamento non lineare
I dati contabili delle imprese non sono utilizzabili perché registrati non
c
sempre disponibili
L'ammortamento complessivo è pari alla media geometrica degli
d
ammortamenti dei singoli anni
176 Il modello di stima dell'input di lavoro secondo il Sec 2010:
a Comporta nuovi stime più robuste x
b E' limitato solo alla revisione e ampliamento delle fonti informative
Non produce miglioramenti significativi rispetto al Sec 95 per quanto
c
riguarda la componente dell'economia irregolare
Non produce stime statisticamente significative rispetto al Sec 95 per quanto
d
rigaurda il monte ore lavorate
177 L'integrazione a livello micro di informazioni provenienti da indagini
campionarie e da fonte amministrativa:
Ha consentito di verificare che la retribuzione oraria degli irregolari è
a
superiore al salario dei regolari
Ha consentito di verificare che i lavoratori irregolari lavorano più ore dei
b
lavoratori regolari
Ha confutato l'ipotesi precedente su cui si basavano le stime del Sec 95 ovvero
c che le retribuzioni dei lavoratori dipendenti irregolari e regolari erano le x
medesime
Non ha modificato la stima del monte ore lavorate rispetto alla versione
d
precedente del Sec 95
178 Nella stima dell'input di lavoro nel Sec 2010:
Vengono eliminati, tramite l'introduzione di modelli probabilistici, le
a
coperture contributive deboli
Sono stati riscontrati problemi di distorsione associati alle singoli fonti che
b x
misurano l'occupazione
Si è evidenziata la tendenza degli intervistati a dichiarare le attività lavorative
c
effettivamente svolte per le quali figurano coperture contributive significative
L'assenza di versamenti contributivi è stata interpretata come segnale di non
d regolarità dell'attività lavorativa, ovvero omissione di contributi da parte del
datore di lavoro
179 La stima delle posizioni regolari nel Sec 2010:
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b Gl input intermedi
c Gli impieghi finali x
d Gli impieghi sia finali che intermedi
186 La lettura corretta di una tavola input-output è:
a Per riga le vendite, per colonna gli acquisti x
b Per colonna le vendite, per riga gli acquisti
c Non c'è un verso definito
d Dipende da cosa si vuole analizzare
187 Nella tavola input-ouput a livello di singola branca è possibile riscontrare:
a Il conto della produzione e della generazione dei redditi primari
Il conto della produzione, della generazione dei redditi primari e il conto di
b x
equilibrio dei beni e servizi
c Il conto della produzione e il conto di equilibrio dei beni e servizi
Il conto della produzione, della generazione dei redditi primari, il conto di
d
equilibrio dei beni e servizi e il conto economico delle risorse e degli impieghi
188 Nell'analisi strutturale:
Per una valutazione rigorosa dei coefficienti di spesa i flussi delle tavole
a x
devono essere espressi ai prezzi della produzione
b Si utilizza la matrice di attivazione
c Si possono costruire due matrici dei coefficienti di spesa
d Non si introduce l'ipotesi di tecnologia lineare
189 I coefficienti tecnici o di spesa derivati dai flussi della tavola input-output:
a Sono calcolabili solo in termini di risorse totali
b Sono calcolabili solo in termini di produzione
c Sono calcolabili in termini di produzione e di importazione
d Sono calcolabili in termini di produzione, di importazione e di risorse totali x
190 I coefficienti tecnici o di spesa si calcolano sulla base di un rapporto in cui
al denominatore:
a Figura sempre la produzione x
b Figura sempre l'importazione
c Figura sempre il complesso delle risorse totali
d In un caso figura l'importazione
191 Nell'analisi di impatto, l'obiettivo è:
a Determinare il livello di produzione interna x
b Determinare il livello dei consumi finali
c Studiare l'integrazione complessiva del sistema
d Misurare l'intensità a monte e valle tra i settori produttivi
192 Nell'equazione di bilancio scritta in forma matriciale compatta:
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216 L'indice dei prezzi al consumo (con base 1995=100) nel 2008 è risultato
pari a 125.8 a Roma e 122.9 a Milano. Ciò significa che:
a A Roma la dinamica dei prezzi tra il 1995 e il 2008 è risultata più accelerata x
A Roma nel periodo osservato i prezzi sono stati mediamente più cari rispetto
b
a Milano
Roma nel 2008 ha riscontrato un livello più elevato dei prezzi rispetto a
c
Milano
Milano ha subito un incremento dei prezzi di 2.9 punti percentuali in meno
d
rispetto a Roma
217 Il numero indice calcolato per il periodo base vale 1. Questo è vero in virtù
della proprietà della:
a Commensurabilità
b Transitività delle basi
c Reversibilità delle situazioni
d Identità x
218 Quando si opera un cambiamento di base devono essere rispettate le
proprietà della:
a Reversibilità delle basi
b Transitività delle basi
c Identità
d Reversibilità delle basi, transitività delle basi, identità x
219 Fissata la base (uguale a 100) nel 2003, la serie dei numeri indici
elementari di prezzo per un determinato prodotto è pari a 0.87 nel 2004 e a
1.08 nel 2005.:
Nel 2005 il prezzo del bene ha registrato una diminuzione del 6% rispetto al
a x
2003
Nel 2005 il prezzo del bene ha registrato una diminuzione del 9% rispetto al
b
2003
c Nel 2005 il prezzo del bene ha registrato un aumento dell'8% rispetto al 2003
d Nel 2005 il prezzo del bene era più basso del 2003
220 Il tasso medio semplice:
a Ricava il tassso come media delle variazioni relative di indici a base mobile
b Ricava il tassso come media delle variazioni relative di indici a base fissa x
c Si basa su una progressione geometrica
Conduce a risultati sostanzialmente simili a quelli ottenuti con il tasso medio
d
composto
221 Nella costruzione dell'indice sintetico dei prezzi si ricorre:
a Alla media aritmetica degli indici elementari delle quantità
b A un rapporto tra aggregati in valore x
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Per calcolarlo non bisogna necessariamente disporre dei dati sui prezzi e
d
sulle quantità sia al tempo base che al tempo di calcolo (corrente)
228 Gli indici di Laspeyres e di Paasche soddisfano:
a La proprietà di scomposizione delle cause in senso debole x
b La proprietà della transitività
La proprietà di scomposizione delle cause in senso debole è soddisfatta solo
c
dall'indice di Paasche
La proprietà di scomposizione delle cause in senso debole è soddisfatta solo
d
dall'indice di Laspeyres
229 Utilizzando la proprietà di transitività delle basi, è possibile calcolare la
variazione subita dal prezzo di un bene tra due diversi istanti temporali
operando un cocatenamento degli indici a base mobile:
a Ciò vale per l'indice di Laspeyres
b Ciò vale per l'indice di Paasche
c Ciò vale per l'indice di Fisher
d Ciò vale per i numeri indici elementari x
230 L'indice di Laspeyres:
Il passaggio da indici a base fissa a indici a base mobile conduce a numeri
a
indici privi di significato economico
b Utilizza una quantità minore di informazioni rispetto all'indice di Paasche x
Gode di maggiori proprietà rispetto all'indice di Paasche e per questo è più
c
utilizzato nel contesto della statistica ufficiale
d Presenta valori minori dell'indice di Fisher
231 All'interno della variazione di un aggregato, si vuole scorporare il
contributo della variazione dei prezzi rispetto a quella delle quantità:
a E' possibile effettuarlo utilizzando l'indice di Laspeyres
b E' possibile effettuarlo utilizzando l'indice di Paasche
c E' possibile effettuarlo utilizzando l'indice di Fisher x
E' possibile effettuarlo utilizzando indifferentemente gli indici di Laspeyres, di
d
Paasche o di Fisher a seconda dell'obiettivo prefissato
232 Per i confronti spaziali internazionali:
a Si ricorre all'indice di Laspeyres
b Si ricorre all'indice di Laspeyres o di Paasche
c Si ricorre all'indice di Fisher
d Si devono costruire altri numeri indici sintetitici x
233 Concatenando gli indici di Laspeyres:
Si ottiene un numero indice uguale a quello che si otterrebbe calcolandolo in
a
via diretta
b Si ottiene un numero indice privo di significato economico
Si ottiene un numero indice diverso da quello che si otterrebbe calcolandolo
c x
in via diretta
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E' dato dal rapporto tra un indice di valore e un indice di quantità di tipo
c x
Laspeyres, ossia è un indice di prezzo di tipo Paasche
E' dato dal rapporto tra un indice di quantità e un indice di valore di tipo
d
Laspeyres, ossia è un indice di prezzo di tipo Paasche
247 Il processo di deflazione può essere applicato:
a Direttamente all'aggregato produzione x
b Indirettamente all'aggregato investimenti
c Indirettamente all'aggregato consumi
d Non può essere applicato ad aggregati ottenuti a saldo come il valore aggiunto
248 La doppia deflazione:
a Consente di calcolare la deflazione implicita
b Si ottiene moltiplicando i prezzi dell'anno-base per le quantità dei diversi anni
c Procede deflazionando gli aggregati che conducono al saldo in questione x
d Cosnente di stimare gli aggregati a prezzi concatenati
249 La valutazione a prezzi costanti:
a Tiene conto della rappresentatività del paniere nel corso degli anni
b E' indifferente alla mutata tecnologia e alla qualità dei prodotti x
c E' la tecnica di stima più utilizzata dall'Istat
d La ponderazione è a base variabile
250 Il calcolo dei sub-indici:
Consente di evidenziare la dinamica dei prezzi dei vari gruppi di beni e servizi
a x
rispetto al periodo base
b E' applicabile solo al Numero Indice dei prezzi al consumo
c La loro somma è pari all'indice generale dei prezzi
d Consentono di cogliere la variazione nominale di un aggregato monetario
251 La variazione nominale:
Si ottiene moltiplicando le quantità (vendute, prodotte, consumate ecc.) al
a
tempo t per i corrispondenti prezzi in vigore al tempo 0
b Si ottiene utilizzando numeri indici sintetici di prezzo o quantità
c E' definita a prezzi correnti x
d E' sempre maggiore della variaizone reale
252 La variazione nominale:
a E' misurata da un indice della quantità di Lapseyres
b E' misurata da un indice dei prezzi di Paasche
c E' miurata da un indice di valore x
d Si ottiene per deflazione
253 La variazione reale:
a Si ottiene utilizzando solo metodi diretti
b Si ottiene utilizzando solo metodi indiretti
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Per la sua stima si può riccorere all'utilizzo di numeri indici sintetitici dei
c x
prezzi o delle quantità
Si ottiene moltiplicando le quantità (vendute, prodotte, consumate ecc.) al
d
tempo 0 per i corrispondenti prezzi in vigore al tempo t
254 La variazione reale:
Si calcola solo se si conoscono i dati sui prezzi e le quantità dei beni nei
a
periodi 0 e t
b Si ottiene solo attraverso la deflazione
c Si ricava solo per estrapolazione
Indica il mutamento temporale registrato dalla componente volume
d x
dell'aggregato
255 L'inflazione:
Esiste un solo indice che miusra il processo di aumento generalizzato dei
a
prezzi assoluti dei beni e servizi
Misura la dinamica dei prezzi dei consumi finali delle famiglie originati da
b
transazioni reali attraverso l'IPC
Misura le variazioni nei prezzi di beni e servizi di consumo acquistati dalle
c x
famiglie attraverso l'IPC
I prezzi si riferiscono a un paniere di beni e servizi rappresentativo dei
d
consumi delle famiglie
256 L'inflazione strisciante:
a E' superiore all'inflazione galoppante
b E' un residuo dell'inflazione ereditata
c E' uguale all'inflazione propria
d Riguarda un aumento dei prezzi inferiore al 3% x
257 L'inflazione propria:
a E' inferiore all'inflazione ereditata
b E' uguale all'inflazione ereditata
c E' pari all'inflazione finale x
E' uguale all'inflazione finale se il coefficiente dell'inflazione ereditata è
d
uguale a 1
258 Il tasso di inflazione normale:
a E' il tasso che non tiene conto di eventuali variazioni anomale x
b Oscilla intorno al tasso effettivo
c Si calcola solo su base annuale
Serve per attuare provvedimenti di politica economica utili a combattere
d
l'inflazione
259 Nel contesto dell'Analisi Shift and Share:
La componente strutturale misura la parte di variazione dovuta alla struttura
a x
produttiva di partenza dell'area geografica considerata
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La parità economica coincide con l'indice semplice delle quantità nel caso di
b
dati spaziali
c Il confronto basato su un solo bene è palesemente fuori dalla realtà x
E' il tasso di cambio, tra le monete dei due paesi, che garantisce lo stesso
d
potere di acquisto in termini beni considerati
266 Se l'indice della parità economica elementare di un certo bene tra due
paesi A e B è pari a 0,70:
Ciò vuol dire che il prezzo del bene in questione per il paese A è minore del
a x
30% rispetto al paese B, scelto come base
b Ciò vuol dire che è più conveniente acquistare il bene presso il paese B
Ciò vuol dire che il prezzo del bene in questione per il paese A è superiore del
c
30% rispetto al paese B, scelto come base
Il paese B registra una dinamica dei prezzi maggiore rispetto a quella del
d
paese A
267 Il passaggio da un indice di prezzo elementare ad un indice sintetico
complesso:
a Si pone per i confronti multilateriali
Prevede l'esistenza di un paniere di beni rappresentativo di un intero
b x
aggregato
Avviene utilizzando indici diversi da quelli noti come Laspeyres, Paasche e
c
Fisher
d Avviene utilizzando solo l'indice di Fisher
268 Gli indici complessi utilizzati nei confronti spaziali:
a Non prevedono rilevanti questioni metodologiche da affrontare
b Soddisfano la proprietà di reversibilità delle basi
c Non presentano problemi di tendenziosità
Conducono a risultati non univoci, a seconda del sistema di ponderazione
d x
utilizzato
269 Nei confronti spaziali, la scelta del paese come base è:
a Insensibili ai fini della tendenziosità
b Insensibile ai fini del calcolo dell'indice
Rende inutilizzabili gli indici di Laspeyres e di Paasche anche nei confornti
c x
binari
d E' rilevante solo nei confronti multilaterali
270 Nei confronti spaziali, per questioni metodlogiche:
a Si utilizza l'indice di Fisher perché soddisfa la proprietà di transitività
b Si utilizza l'indice di Fisher perché conduce a risultati univoci
Si utilizza l'indice di Fisher come media degli indici di Laspeyres e Paasche
c
anche se non soddisfa la proprietà di reversibilità delle basi
Si utilizza l'indice di Fisher solo nei confronti binari perché soddisfa la
d x
proprietà di reversibilità delle basi
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Ciò significa l'Indice generale dei prezzi al consumo di gennaio 2000 rispetto
a
all'analogo indice calcolato dall'Istat nel gennaio 1999 è cresciuto del 23%
Ciò significa che l'Indice generale dei prezzi al consumo (fonte ISTAT) è
b
aumentato rispetto a dicembre 1999 dello 2,3%
Ciò significa che il tasso di variazione dei prezzi al consumo è stato pari a
c x
+0.023
Ciò significa che il tasso di variazione dei prezzi al consumo è stato pari al
d
2,3%
284 L'incremento relativo medio di un fenomeno:
a E' indifferente rispetto alla metodologia seguita per il suo calcolo
Produce risultati non distorti se il calcolo viene effettuato utilizzando la media
b
geometrica
Produce risultati non distorti se il calcolo viene effettuato utilizzando la media
c
aritmetica
L'utilizzo di un determinato metodo di calcolo dipende dall'ipotesi di sviluppo
d x
del fenomeno
285 L'incremento relativo medio di un fenomeno:
Nel caso di sviluppo esponenziale del fenomeno nel tempo è pari al tasso di
a
capitalizzazione semplice
Nel caso di sviluppo lineare del fenomeno nel tempo è pari al tasso di
b
capitalizzazione composta
c E' calcolato solo per dati rilevati con cadenza annuale
d Esprime l'evoluzione del fenomeno tra due istanti temporali di rilevazione x
286 Il tasso di inflazione tendenziale:
a E' superiore al tasso di inflazione media
b E' inferiore al tasso di inflazione media
c E' una componente dell'inflazione propria
d Offre una visione prospettica del fenomeno x
287 Il tasso di inflazione media:
a E' superiore al tasso di inflazione tendenziale se l'inflazione è in fase calante x
b Non dipende dall'inflazione ereditata
c Al tempo t è uguale a zero se al tempo t-1 non c'è stata inflazione
d E' indipendente dal trascinamento del tasso di inflazione
288 L'inflazione propria:
a E' una componente della variazione media annua dell'indice dei prezzi x
b E' sempre diversa zero
c Non è legata all'andamento della variazione congiunturale
d E' sempre maggiore dell'inflazione ereditata
289 L'inflazione propria dell'anno t:
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E' ottenuta come differenza percentuale tra l'indice medio dell'anno t e quello
a x
di dicembre dell'anno precedente
E' calcolata come differenza percentuale tra l'indice dei prezzi di dicembre
b
dell'anno t
E' la variazione media dell'indice nell'anno considerato, che si avrebbe
c nell'ipotesi che il valore dell'indice stesso resti nel resto dell'anno, lo stesso
dell'ultimo dato mensile disponibile
d Non risente di eventuali variazioni anomale
290 L'inflazione di fondo:
Corrisponde al tasso di inflazione osservato attorno al quale oscilla
a
l'inflazione normale
b Corrisponde al tasso di inflazione acquisito
c Non risente di eventuali variazioni anomale dei prezzi x
d Corrisponde all'indice generale dei prezzi
291 I rapporti di rinnovo:
a Corrispondono ai rapporti di durata
Individuano il tempo necessario perché la popolazione si rinnovi
b
completamente
Rappresentano la quota parte della popolazione osservata che si è rinnovata
c x
nel periodo considerato
d Rappresentano la permanenza media delle unità nella popolazione
292 I rapporti di durata:
a Sono definiti come il doppio dei rapporti di rinnovo
b Sono indipendenti dai rapporti di rinnovo
c Stimano il tempo necessario affinchè una parte della popolazione sia rinnovata
d Sono costruiti a apartire dai tassi di entrata e di uscita x
293 I tassi di turnover:
Se presentano valori elevati segnalano una buona efficienza dell'azienda nella
a
gestione del personale
La disaggregazione per caratteristiche dei dipendenti non aiuta a interpretare
b
i dati medi
c Sono cosi definiti i rapporti di entrata, di uscita e di rinnovo x
d Non sono calcolabili quando a ogni entrata corrisponde un'uscita
294 I rapporti di rinnovo:
a Sono sempre calcolabili x
La quota rinnovata tra il tempo 0 e il tempo 1 è pari al rapporto tra uscite al
b
tempo 1 ed entrate al tempo 1
La quota rinnovata tra il tempo 0 e il tempo 1 è pari al rapporto tra uscite al
c
tempo 1 e consistenze al tempo 1
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320 Il trend:
a Può essere utilizzato sempre per fini previsivi
I comportamenti strutturali possono modificarsi sensibilmente e quindi la
b x
funzione specificata può risultare poco adatta per fare previsioni
c E' utilizzabile per previsione anche lontane nel tempo
d Può essere utilizzato per effettuare previsioni nel breve periodo
321 La stagionalità:
a Si presenta sempre
b Non interviene se i dati hanno cadenza annuale x
c Il suo andamento è irregolare
d Non oscura l'effetto trend-ciclo
322 La stagionalità:
E' una componente esterna da cui si intende prescindere per l'analisi della
a x
struttura del fenomeno
La sua eventuale depurazione ovvero la destagionalizzazione è un problema
b
non particolarmente complesso
La sua conoscenza non è richiesta per diagnosi congiunturali di medio e breve
c
periodo
d Presenta massimi o minimi non sempre negli stessi mesi
323 Quale delle seguenti affermazioni è corretta:
a La stagionalità non è vista come un fenomeno di disturbo
b Gli effetti della stagionalità non si annullano nell'ambito dell'anno
Se osserviamo durante il periodo estivo un aumento del numero di auto
c
vendute, tale dinamica è dovuta principalmente alla componente stagionale
Le variazioni stagionali delle serie storiche si ripetono con una certa
d x
regolarità ad intervalli fissi, pari al periodo di osservazione della serie
324 Per destagionalizzare una serie:
a Si utilizza una funzione lineare nei parametri x
b Non si utilizza una funzione non lineare nei parametri
c Si ricorre sempre al metodo di regressione lineare semplice
d Si utilizza il metodo delle medie mobili perché restituisce risultati non distorti
325 Nel metodo di regressione lineare:
a Si introduce una variabile dummy di tipo dicotomico x
b Le variabili dummy sono tante quante sono gli anni
c La variabile dummy coglie l'effetto relativo a uno specifico anno
Non necessariamente si deve introdurre una variabile dummy nel processo di
d
destagionalizzazione di una serie
326 Il modello di regressione:
a Serve per spiegare la stagionalità una volta eliminato il trend x
b Serve per spiegare la stagionalità
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Esiste solo se le due variabili correlate direttamente sono correlate anche con
b
una terza variabile
E' definita da un funzione di autocorrelazione con media nulla e varianza
c
unitaria
Nel contesto delle serie storiche, buona parte della correlazione tra una
variabile osservata al tempo t e un'altra osservata al tempo t-k può essere
d x
dovuta alla correlazione che tali variabili hanno con altre variabili osservate
al tempo t-1, t-2,...,t-k+1
358 Nell'approccio moderno delle serie storiche:
Un processo stazionario può essere definito come un fenomeno che evolve
a
seguendo delle leggi probabilistiche
Un processo stocastico è stazionario se le oscillazioni intorno a zero dei
b valori delle autocorrelazioni sono erratiche senza presentare specifici x
andamenti o pattern
c Il white noise è un esempio di processo stocastico non stazionario
d Un processo stocastico è stazionario se non presenta stagionalità
359 Nel modello autoregressivo:
L'obiettivo è determinare fino a quanti tempi prima si osserva un impatto della
a x
variabile x sul dato corrente
b L'obiettivo è stimare il trend-ciclo
Per evitare di specificare male il modello, si devono inserire tutte le variabili
c
che riteniamo siano significative
d Bisogna isolare gli effetti iterati
360 Nel modello autoregressivo:
I valori recenti hanno un minore impatto e mano a mano che ci allontaniamo
a
da t
La stima del modello avviene in modo analogo a quanto avvine nella
b x
regressione semplice
I residui devono avere media nulla, essere distribuiti secondo una normale ed
c
essere tra loro correlati
I residui devono essere tra loro incorrelati, distribuiti normalmente con media
d
non nulla
361 Il time plot:
a E' un grafico per osservare la componente di lungo periodo
b E' un grafico per osservare la componente stagionale
c E' un grafico per osservare la stazionarietà della serie sotrica x
E' un grafico per osservare la correlazione tra le componenti della serie
d
storica
362 Il time plot:
a Consente di evidenziare le singole componenti della serie
b Consente di evidenziare l'evoluzione nel tempo di una serie x
c Consente di osservare la stagionalità
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dell’intervallo in questione:
a Non potrà che diminuire
b Non potrà che aumentare x
c Rimarrà la stessa
d Non è determinabile perché non si dispone di tutti i dati del problema
416 Sia data la popolazione P = {3,6,9}.a) Calcolate la media: µ e la varianza
σ^2 della popolazione P
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a µ = 6 e varianza = 36
b µ = 3 e varianza = 6
c µ = 6 e varianza = 5
d µ = 6 e varianza = 6 x
417 Quando si stima la media della popolazione:
Si costruisce un intervallo di confidenza ipotizzando che la popolazione si
a
distribuisca come una normale
Si costruisce un intervallo di confidenza ipotizzando che la popolazione si
b
distribuisca come una normale solo se è nota la varianza della popolazione
Si costruisce un intervallo di confidenza ipotizzando che la popolazione si
c distribuisca come una normale anche se la varianza della popolazione non è x
nota purchè la numerosità del campione sia maggiore di 30
Si costruisce un intervallo di confidenza: se la varianza della popolazione non
d
è nota si ricorre alla distribuzione della t di student
418 Nel test sulle medie:
a La statistica test è distribuita come una normale
b La statistica test è distribuita come una t di student
La statistica test è distribuita come una normale anche se la varianza è non
c
nota
La distribuzione della statistica test dipende dalle informazioni che abbiamo
d x
sui parametri della popolazione
419 In un test di ipotesi quale delle seguenti affermazioni è vera:
Si accetta l'ipotesi alternativa se il valore della statistica empirica è maggiore
a
del corrispondente percentile della normale
Si accetta l'ipotesi alternativa se il valore della statistica empirica è maggiore
b
del corrispondente percentile della t di student
Un test statistico è una regola per discriminare i campioni che, se osservati,
c x
portano al rifiuto o all'accettazione dell'ipotesi nulla
La regione di rifiuto di un test statistico è formata dai campioni che
d
contengono “abbastanza” evidenza contro l'ipotesi alternativa
420 Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
a Il test di ipotesi può essere solo unilaterale
La regola di decisione che lega il campione al parametro su cui si vuole
b x
eseguire il test si chiama statistica test
c Quando si rifiuta l'ipotesi nulla H0, si accetta l'ipotesi alternativa H1
Si utilizzano i dati della popolazione per stabilire se accettare o rifiutare
d
l'ipotesi nulla H0
421 Quale delle seguenti affermazioni non è corretta nell'ipotesi di un modello
di regressione lineare:
a Gli errori hanno media nulla
La presenza del termine di errore è dovuta alla possibilità di commettere degli
b
errori di rilevazione
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La presenza del termine di errore è dovuta fatto che i dati osservati sono tratti
c
da un campione
d Gli errori possono distribuirsi non normalmente x
422 Quale delle seguenti affermazioni è corretta nell'ipotesi di un modello di
regressione lineare:
a Gli errori sono eteroschedastici
Gli errori devono avere media nulla e raggrupparsi in cluster sotto e sopra la
b
media
La presenza del termine di errore è dovuta al fatto che la relazione tra la
c x
variabile dipendente e indipendente potrebbe non essere lineare
Il residuo i-esimo è la determinazione di una variabile casuale con media
d
nulla e con varianza che indipendente da i
423 Nell'analisi dei residui:
In presenza di autocorrelazione positiva degli errori, i residui si dispongono
a
in modo casuale intorno alla media
In presenza di mal specificazione del modello i residui si dispongono in
b
maniera casuale intorno all'asse delle ascisse
In presenza di omoschedasticità, il modello di regressione non ha intercetta e i
c
residui hanno media non nulla
In presenza di cambiamento strutturale nella relazione tra variabile
d x
dipendente e variabili esplicative, i residui risultano clusterizzati
424 Nell'analisi dei residui in un modello di regressione lineare:
In presenza di mal specificazione del modello si è in presenza di
a x
eteroschedasticità
In presenza di mal specificazione del modello il modello di regressione non ha
b
intercetta e i residui hanno media nulla
In presenza omissione di una variabile esplicativa, il modello di regressione
c
non ha intercetta e i residui hanno media non nulla
In presenza di mal specificazione del modello, i residui tendono a disporsi
d
lungo una parabola
425 Nella verifica delle ipotesi fondamentali alla base del modello di
regressione lineare:
Se l'assunzione sull'incorrelazione dei residui non è soddisfata, il metodo dei
a
minimi quadrati ordinari è sempre applicabile
Se l'assunzione sull'omoschedasticità dei residui non è soddisfata, il metodo
b
dei minimi quadrati ordinari conduce sempre a risultati non distorti
c Il primo passo consiste nell'analisi grafica dei residui
Se l'ipotesi di normalità dei residui non è soddisfatta, l'assunzione di linearità
d x
del modello non è valida
426 Nel modello di regressione lineare:
Se vale l'assunzione di eteroschedasticità, i residui si dispongono vicino alla
a
retta di regressione
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sono quelli che hanno minima varianza per qualsiasi valore dei parametri
c La varianza di bj è omoschedastica
Se la dipendenza della variabile risposta dalle variabili esplicative non è
d lineare ma è ad esempio quadratica, logaritmica,il grafico dei residui rispetto x
ai valori predetti non rileverà questa dipendenza non lineare
439 Quale delle seguenti affermazioni non è corretta:
a Nella regressione lineare multipla non si parla piu
b Le variabili indipendenti sono quantitative o dicotomiche
La varianza degli errori deve essere costante per qualsiasi valore delle
c
variabili indipendenti
Nel modello di regressione si assume che le osservazioni della variabile
d x
risposta siano correllate
440 Quale delle seguenti affermazioni non è corretta:
Il coefficiente di regressione relativo alla stessa variabile è diverso a seconda
a che si tratti di una regressione univariata o ci si trova nel contesto di una
regressione multivariata
b 1-y = ab^(x1 + x2) è un modello di regressione lineare multiplo
c Y = ce^(-d(x1+x2)) è un modello di regressione lineare multiplo
Se il modello di regressione multipla non presenta la costante le intepretazioni
d del coefficiente di determinazione R^2 come rapporto di varianza continuano x
ancora a valere
441 In un modello di regressione lineare multipla:
a Per studiare la bontà del modello si utilizza l'indice di determinazione R^2
L'inserimento di una variabile esplicativa ulteriore non incrementa il valore
b
della devianza di regressione
E' indifferente utilizzare l'indice di determinazione R^2 o l'indice di
c
determinazione corretto per studiare la bontà del modello
Quando si confrontano modelli di regressione lineare con un diverso numero
d x
di variabili esplicative, l'indice R2 deve utilizzato con cautela
442 In un modello di regressione lineare multipla:
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d Perroux
474 Quale delle seguenti affermazioni è corretta:
Il caso di successo di un'impresa in una determinata area è replicabile
a
ovunque
I fattori esterni, ovvero le esternalità, sono la prima causa di localizzazione di
b
un'impresa in una determinata area
La creazione di un nuovo spazio economico produce effetti che non
c x
riguardano solo le imprese ma anche i territori circostanti
La prossimità geografica crea interdipendenze positive comuni tra gli agenti
d
economici
475 Quale tra le seguenti affermazioni non rientra nel concetto di cultura di un
territorio:
Flessibilità reciproca tra produttori specializzati in una serie di tecnologie tra
a
loro correlate
b Apprendimento attraverso canali di comunicazioni informale
c Collaborazione mediante la creazione di gruppi di lavoro interaziendali
d Vicinanza geografica dei competitors x
476 La competitività delle imprese in una data area è dovuta a:
a Fattori tecnologici
b Fattori dimensionali
c Fattori organizzativi x
d Fattori istituzionali
477 Le misure classiche della concentrazione non si basano:
a Sui cluster methods
b Sul numero degli addetti
c Sul concetto di distanza x
d Su dati aggregati
478 Quale delle seguenti affermazioni è corretta:
Gli indici classici di concentrazione distinguono tra concentrazione
a
geografica e concentrazione industriale
Secondo l'approccio di Ellison e Glaeser un settore può definirsi agglomerato
b
se l'occupazione si concentra in pochi impianti di notevole dimensione
L'indice di Herfindal permette di comparare la concentrazione di un settore
c rispetto all'omogeneità spaziale e rispetto alla concentrazione degli altri
settori
L'indice di Ellison e Glaeser non tiene conto della distanza tra gli impianti
d x
industriali
479 Quali delle seguenti critiche non riguarda l'approccio di Ellison e Glaeser:
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495 L'intensità:
E' stimata mediante una funzione kernel che è indipendente dal parametro
a
definito ampiezza di banda
Per valori grandi dell'ampiezza di banda la stima dell'intensità tenderà a
b
mostrare dei picchi
Per valori piccoli dell'ampiezza di banda la stima dell'intensità tenderà ad
c
essere piatta
La stima dell'ampiezza di banda tende a evidenziare gli effetti locali del
d x
processo di localizzazione delle imprese
496 Quale delle seguenti operazioni non rientra in un'operazione di geocodifica
dei punti:
Il punto è la tipologia di dato spaziale più idonea a rappresentare oggetti di
a x
dimensione trascurabile rispetto all'estensione dell'area di studio
Ogni azienda, identificata dalle sue coordinate geografiche, viene codificata
b
mediante un codice identificativo anonimo
Ad ogni punto identificato mediante un codice anonimo vengono attribuite
c
delle etichette che rappresentano delle caratteristiche del punto
Ogni punto identificato mediante un codice anonimo sintetizza sia
d
l'informazione geografica che economica
497 Quale delle seguenti informazioni non è corretta circa l'individuazione di
fenomeni di concentrazione spaziale dei punti:
Si utilizza la funzione L(t) piuttosto che la funzione K(t) perché presenta il
vantaggio di linearizzare il grafico e consente quindi l'identificazione delle
a
mappe di punto mediante l'esame del suo andamento rispetto all'inviluppo di
casualità
b E' necessario costruire delle bande di confidenza per la funzione L(t)
c Per la significatività delle stime si esegue un test di casualità completa
d Il grafico della funzione L(t) è sempre lineare x
498 Nell'applicazione nell'area urbana di Roma si evince:
I processi di aggregazione delle imprese non sono visibili a basse distanze,
a
ovvero per distanze inferiori a 1 km
Il processo di aggregazione delle imprese è più evidente per l'intera provincia
b
piuttosto per la singola area urbana
Il processo di aggregazione delle imprese si evidenzia quando la curva
c x
empirica (la L stimata) cresce più velocemente della curva teorica
Il processo di aggregazione delle imprese di evidenzia quando la curva
d
empirica (la L stimata) giace sempre al di sopra dell'inviluppo di casualità
499 Nell'esempio della stima della funzione L:
Scostamenti significativi dalla casualità completa a favore delle forze di
a inibizione tenderanno a spingere la funzione sopra l'inviluppo di simulazione
costruito
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Il tasso di rifiuto cresce in misura più che proporzionale alla difficoltà delle
a x
domande
Di fronte a domande personali o imbarazzanti l'intervistato può opporre il
b
rifiuto a rispondere
c L'intervistatore deve incoraggiare l'intervistato a fornire tutte le risposte
d Non si devono mai preparare questionari lunghi
522 La tecnica dell'intervista telefonica:
a Presenta gli stessi limiti evidenziati nell'autocompilazione
b E' economica più delle altre tecniche di rilevazione dei dati
c Ha un basso tasso di non risposta
d Ha un basso tasso di copertura della lista di campionamento x
523 Per ottenere una risposta corretta:
a L'intervistato deve essere in grado di comprendere la domanda x
L'intervistato deve avere la possibilità di esprimersi liberamente su ciò che
b
ritiene più opportuno
Le domande devono indurre uno schema mentale che il rispondente può
c
ritenere utile anche per le risposte successive
d Le domande devono essere suggestive
524 Nella struttura di un questionario:
E' preferibile utilizzare più domande aperte che chiuse per cogliere fedelmente
a
il pensiero del rispondente
L'intervistatore deve conoscere l'intervistato e aiutarlo nel fornire le
b
informazioni rilevanti ai fini dell'indagine
c Le domande filtro servono a ridurre il tempo necessario per l'intervista x
L'ordine degli argomenti deve essere casuale in modo da evitare che risposte
d
successive siano condizionate da quelle precedenti
525 L'errore non campionario:
a Non è presente in una rilevazione censuaria
b Esiste sempre in qualsiasi tipo di rilevazione dei dati x
E' inversamente proporzionale alla radice quadrata della numerosità
c
campionaria
Deriva dalla presenza di fonti di distorsione insite nei disegni campionari di
d
tipo non probabilistico
526 Il requisito di qualità di un'indagine in un questionario:
a E' inversamente proporzionale all'errore di rilevazione x
b Verifica se sono state rilevate le informazioni di effettivo interesse
c Classifica i questionari in strutturati e non strutturati
d Interviene solo se il campionamento scelto è di tipo probabilistico
527 Quale delle seguenti affermazioni non è corretta:
Gli errori non campionari sono quegli errori o distorsioni presenti nei dati
a
rilevati e non dovuti a problemi di campionamento
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c L'intervistato è favorito nel senso che può decidere quando e dove rispondere x
d Ha le stesse difficoltà dell'intervista diretta
565 Quale dei seguenti errori non si commette in un'indagine postale:
a Autoselezione dei rispondenti
Non si è certi che chi risponde è proprio colui al quale è stato inviato il
b
questionario
c La selezione dei rispondenti x
Difficoltà di realizzazione dell'indagine, specie quando il campione è
d
costituito da individui di basso livello di scolarizzazione
566 Quale dei seguenti vantaggi in realtà può essere un limite per l'indagine
postale:
L'utilizzo di fax per inviare il questionario quando la popolazione di
a
riferimento è costituita dalle aziende o dai liberi professionisti
L'utilizzo della posta elettronica per inviare il questionario quando la
b
popolazione di riferimento è costituita dalle aziende o dai liberi professionisti
La possibilità di raggiungere un'elevata rappresentatività del campione,
c intervistando le unità statistiche disperse sul territorio implica una minore x
distorsione del campione stesso
d Il ruolo secondario dell'intervistatore, presente nelle indagini di tipo misto
567 In un'indagine postale:
a I costi generalmente bassi non sono facilmente prevedibili
b Il questionario può prevedere un numero elevato di quesiti
c Le caratteristiche dell'indagine sono le stesse dell'indagine diretta
d Si può controllare la persona che ha fornito le indicazioni x
568 Nelle interviste online:
a La partecipazione dei rispondenti è frutto di una selezione a priori
b Il campione è stato programmato
c I risultati ottenuti sono statisticamente validi
d Il campione è distorto x
569 Quale dei seguenti vantaggi non è ascrivibile all'intervista telefonica:
a Il campione selezionato è rappresentativo dell'universo delle famiglie italiane x
b Risparmio dei costi
c Controllo dell'intervistatore
d Rapidità di esecuzione
570 L'intervista telefonica:
a E' da preferire all'intervista diretta x
b Presenta le stesse difficoltà di realizzazione dell'intervista postale
c Per motivi di privacy, le interviste non vengono svolte in orari serali
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La quota di vendite della marca k è pari al rapporto tra le vendite della marca
a k nel periodo considerato e le vendite del prodotto p sempre nel medesimo nel x
periodo
La quota di vendite della marca k è pari al rapporto tra le vendite in negozi
b che trattano la marca k nel periodo considerato e le vendite del prodotto p
sempre nel medesimo nel periodo
La quota di vendite della marca k è pari al rapporto tra le vendite della marca
c k nel periodo considerato e le vendite in negozi che trattano la marca k nel
periodo considerato
L'indice di diffusione della marca è pari al rapporto tra il numero di negozi
d che trattano il prodotto p nel periodo e il numero di negozi che trattano la
marca k sempre nel periodo considerato
577 A parità di quota di mercato, un indice di diffusione pari a 0.5, indica:
a La necessità di avviare campagne pubblicitarie
b La necessità di intervenire a livello della distribuzione x
La necessità di cambiare strategie che mirino ad aumentare la quantità
c
acquistata del prodotto
La necessità di cambiare strategie che mirino ad aumentare il numero di
d
acquirenti
578 La mortalità spontanea del panel:
a Non comporta la sostituzione delle unità con altri elementi di pari numerosità
b Colpisce in egual misura le diverse componenti del campione
Il ricercatore costruisce un panel di riserva, ridotto rispetto a quello effettivo
c x
e non proporzionale a quest'ultimo
d Si verifica generalmente nelle prime settimane di avvio del panel
579 Quale delle seguenti affermazioni non è attinente direttamente o
indirettamente alla mortalità indotta del panel:
Color che fanno parte del panel manifestano nelle prime settimane
a
comportamenti e atteggiamenti meno rispondenti a quelli abituali
Il ricercatore costruisce un panel di riserva, ridotto rispetto a quell effettivo e
b
non proporzionale a quest'ultimo
c La rotazione o effetto panel
Incentivi offerti dagli Istituti di ricerca a coloro che accettano di far parte del
d x
campione
580 Quale dei seguenti elementi non è rilevato nell'indagine Ismea:
a L'area geografica
b I canali distributivi all'ingrosso
c I canalisi distributivi al dettaglio
d Il livello socio-economico delle famiglie acquirenti x
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