MUSIC IN N. 6

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PERIODICO DI INFORMAZIONE, ATTUALITÀ E CULTURA MUSICALE A CURA DEL SAINT LOUIS COLLEGE OF MUSIC

OLALA COLONNA SONORA GAZZÈ LADRA


Luglio-Agosto-Settembre 2008

VICTORIA METROPOLITANA
di Corinna Nicolini
ABRIL! di Valentina Giosa
Questa recensio-

Periodico di informazione, attualità e cultura musicale a cura del Saint Louis College of Music
di Romina Ciuffa Penetranti e seducenti, notturni e metropoli- ne è dedicata a tutti
tani, ipnotici e straordinariamente raffinati, i voi che storcete il
Come dire, una Massive Attack sono una band decisamente naso alla parola pop
vittoria in Aprile. E sopra le righe, un esempio eccellente di un lin- (mentre io lo alzo in
in tutti gli altri giorni guaggio innovativo su per intonare i
dell’anno. La stoffa e affascinante che è miei ritornelli prefe-
della vincitrice c’è, è riuscito ad esprime- riti). Sì, perché con
tutta davanti ai nostri re al meglio lo spiri- Max Gazzè è tutto
occhi, nelle grandi to di un’epoca nuova un altro pop. La car-
interpretazioni cult, nel mistero grottesco dei senza mai ricorrere a riera alle sue spalle
suoi personaggi, nell’almodovariana ricerca del- schemi precostituiti. è già lunga. Nel
l’anima. Si fa legare da Antonio Banderas in Tutto ha inizio a 1998 Max notava
Legami!, ammazza il suo amante in Tacchi a Bristol, una cittadina una leggera flessio-
Spillo, è una ninfomane con Javier Bardem in a un’ora di treno da ne del senso sociale
Tra le gambe e un angelo mandato a salvare Londra, che fino a e rideva di chi credeva ancora nella Favola di
un’anima – ma si innamora del diavolo poco tempo prima Adamo ed Eva, mentre lui credeva solo nella
(Penelope Cruz) – in Nessuna notizia da Dio. era quasi ignorata da musica, pensava che un li li li la la la (minore)
Eppure, quando ancora di cognome faceva tutti e che invece si potesse salvarlo sull’orlo del precipizio, e anda-
Mérida Rojas questa ragazzina di Malaga sapeva rivelerà presto la va in giro con il suo amico Niccolò Fabi e con
di voler ballare: danza classica. Poi puf, improv- fucina musicale più fertile dell’Inghilterra di il Vento d’estate fra i capelli, raccontando di
visamente oggi: esce il suo secondo album, dopo fine millennio (vedi Portishead, Tricky), patria quell’Amore pensato come di un bacio non
Putcheros Do Brasil. Perché canta pure. (...) del B-sound, più tardi chiamato trip-hop. (...) dato. (...)
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SPECIALE FESTIVAL
J A&ZbluZes KEITH JARRETT
Ppop&rock
OPCK MADONNA

Editore
STEFANO MASTRUZZI

Direttore Responsabile
SALVATORE MASTRUZZI

Direttore
ROMINA CIUFFA

Redazione
Romina CIUFFA [email protected]
Flavio FABBRI [email protected]
Rossella GAUDENZI [email protected]
Corinna NICOLINI [email protected]
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Valentina GIOSA [email protected]

Progetto grafico
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&further LUCA BUSSOLETTI ED
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Via del Boschetto,106 - 00184 Roma
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Marketing e Pubblicità Brindiamo. Alla salute di quell’insana cultura musicale che predilige dinamiche di finanziamenti, politica, moda, bancarelle.
Mail [email protected] Brindiamo a chi, dei Festival, non si è svenduto al miglior (s)offerente. Mandiamo giù questo vino per tutti coloro che sanno
Tipografia
Litografica Iride Srl scegliere con cuore e cultura. Per coloro che promuovono il nuovo. Per coloro che incontrano gli stranieri. Io brindo alla
Via della Bufalotta, 224 - Roma musica vera con il mosto più raffinato, che è quello calpestato con piedi affaticati su vie impervie.

Contributi di Rubrica Puntuale al via l’estate romana, fra consuete polemiche da parte degli esclu- filoculturale rispetto alle precedenti amministrazioni, e che pure manten-
Giosetta CIUFFA per No Comment si, poche novità sostanziali e un sistema che da anni plagia se stesso. Resta ga le figure professionali emerse per capacità e meriti; al tempo stesso,
Rita COLEINE per Musicall poco di culturale in quelle manifestazioni che costituiscono solo il pretesto, però, rimuova quelle di dubbio valore culturale – vecchi volponi della
per i locali invernali, ad aprire modaiole bancarelle e servire ristorazione raf- forchetta e della poltrona – per dar spazio a generazioni più vive, vitali e
Contributi fazzonata all’aperto. Ci si aspetta dai Festival, dopo il mare, cultura, novità colte. Meno ristoratori, più rappresentanti di cultura (senti)mentale.
Elisa Angelini, Manuele Angelucci della stagione e anteprime di progetti artistici. Magari anche un azzardo con Nonostante l’afa estiva che è responsabile di questa insofferenza, rie-
Marzia Bagli, Lorenzo Bertini, Nicola Cirillo la produzione di nuove forme di comunicazione artistica. La realtà è più sco però ancora a vedere i fautori romani di una stagione romantica – fatta
Stefano Cuzzocrea, Gianluca Gentile magra, a guardarla, e dimagrisce ancora ogni volta che certi raduni blasonati, di notturni musicali sotto gli alberi – e dotta nel contempo – i notturni
Emilio Merone, Paolo Romano
Maria Luisa Tagariello, Alessandro Tognolo forti di anni di attività, con immani colpi di coda restano a galla e propongo- musicali oltre gli alberi –. Leopardiana ma possibile. Tanto di cappello
Ersilia Verlinghieri, Eugenio Vicedomini no un calendario sul nulla musicale, prolisse ripetizioni di progetti di poco alla programmazione del Luglio suona bene dell’Auditorium, ma anche
spessore, personaggi ritriti e nessun richiamo alla novità cui un Festival vero prezioso il Festival franco-italiano di jazz e musica improvvisata Striscia
Anno II n. 6 dovrebbe puntare: l’arco punta là dove fallisce la missione di creare avanguar- di terra feconda creato da Paolo Damiani e Armand Meignan, che divie-
Luglio-Agosto-Settembre 2008 dia, originalità, occasioni di incontro fra artisti lontani – non solo fisicamente. ne luogo deputato al puro incontro della nostra cultura con quella d’oltral-
Nel mare nostrum di proposte estive dobbiamo distinguere, allora, pe; ed anche, coerentemente, il Jazz’s Cool del Saint Louis College of
Registrazione presso il Tribunale di Roma quelle che ricercano un contenuto musicale da quelle che son pretesto per Music, dove ad incontrarsi alla Casa del Jazz sono formazioni inedite di
n. 349 del 20 luglio 2007
vendere vino (abitudine ultramillenaria per Roma), per giunta di qualità artisti italiani e jazzisti americani e inglesi.
mediocre ma dal maggior ricavo. Di fronte, in fila, un pubblico che inse- Chissà che il pubblico non impari a scegliere in base all’offerta musi-
STEFANO gue la ricerca di progetti musicali di spessore e un altro che prende il fre- cale come fa con la carta dei vini. A quel giorno: prosit.
MASTRUZZI sco in un posto alla moda. Poi, la politica: da un punto di vista istituzio- Stefano Mastruzzi
EDITORE nale è auspicabile che la nuova giunta capitolina persegua un intento più Romina Ciuffa
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NC
OOMMENT Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008

attualità STRADIVARI Edvin NELSON MANDELA Il 27 giugno MEDIA La radio Uno studio rivela che è
a cura di GIOSETTA CIUFFA Marton Suona il violino di 90 anni e un concerto Attraversare il ancora in ottima salute nonostante la rivolu-
Antonio Stradivari. Ma bene mondo con l’anima e non morire mai zione digitale. E continuiamo ad ascoltarla

STRADIVARIUS EDVIN di Giosetta Ciuffa

Quattro secoli fa questo violino è stato intagliato da un liutaio cremonese, oggi lo può suonare solo Edvin Marton.
E lui ci si sollazza: ci fa Puccini, Vivaldi, Bach ma pure O Sole Mio e Il Padrino. Perché è talmente bravo che non teme il nuovo

I mmaginiamo di avere una possibilità che


normalmente viene concessa solo a pochis-
sime persone, come ad esempio suonare uno
un’epoca tanto veloce? Può riuscire l’abbina-
mento di uno strumento tanto prestigioso con
una musica moderna? Se si cerca di coniugare
portare in tourneé mondiale lo spettacolo
Stradivarius Show, rivisitazione in chiave pop
della musica classica, accompagnato sul palco
strumento raro e famoso. Non uno strumento emozione e ritmo, probabilmente sì. da cinque musiciste della Monte Carlo
qualunque, ma uno che da quando è stato crea- È quanto può permettersi il trentaquattrenne Orchestra e dalla prima ballerina dell’Hungarian
to ha attraversato lo spazio e il tempo, i secoli e violinista ungherese Edvin Marton, che nel National Opera House, anche sostenendo il
le mode, e del quale il geniale creatore ha 1996 ha partecipato a una gara vincendo la pos- Progetto Chifundo in Malawi per la prevenzione
lasciato solo pochi esemplari a raccontarci la sibilità di suonare lo Stradivari messo a sua della trasmissione dell’Hiv e in favore dell’assi-
sua storia. Immaginiamo la nostra vita giorno disposizione per tutta la vita dalla banca svizze- stenza a domicilio dei malati di Aids.
per giorno, ora dopo ora, momento dopo ra HBS. Non uno a caso, ma uno che – unico Anche all’Auditorium di Roma è spiccata la
momento, e pensiamo che sono ormai quasi musicista europeo – ha vinto un Emmy Award vivace giovinezza del suono del violinista
quattro secoli che un tale violino è stato inta- per la miglior composizione dell’anno e due ungherese capace di rendere accessibile a tutti il
gliato dal suo liutaio, e attraverso corde e legno Golden Violin Award. Un lusso quello di esibir- patrimonio di Paganini, Vivaldi, Puccini, Bach
regala musica ai fortunati ascoltatori. Pochi si con un prezioso violino di Antonio Stradivari e Tchaikosky, mischiato in un’alchimia unica
sono coloro che possono permettersi di ammi- del 1698, anche appartenuto a Nicolò Paganini, con il repertorio della canzone popolare come
rarne uno da vicino o di suonarlo stabilmente. del valore stimato di quattro milioni di dollari. «O Sole Mio», del pop contemporaneo con
Cosa si prova quindi a suonare uno strumen- Ed è proprio per porre in risalto la particolari- «C’est La Vie», con un occhio alla musica per
to così antico quale un violino Stradivari in tà dello strumento che Marton è impegnato a film con «The Godfather». Pure.

MANDELA IN MUSICA di Manuele Angelucci


Il suo nome voleva dire Portaguai. Oggi lo celebrano i più grandi artisti della nuova generazione.
Era un galeotto e un presidente, smuoveva ideali, sensibilizzava il mondo. Come la musica.

E sattamente 90 anni fa, il 18 luglio 1918, nel piccolo villaggio di Mvezo sulle rive del fiume
Mbash, Sud Africa, il capo della tribù Gadla Henry Mphakanyiswa uscì dalla soglia alzando
verso il cielo il nuovo membro della famiglia. Guardandolo, minuscolo tra le sue braccia, notò forse
Ma la prigione non lo
uccise, non ne piegò lo spi-
rito. Anzi proprio da quel
già allora gli occhi di un capo, conformemente alle sue origini aristocratiche: ma quegli occhi, unica momento, ormai leader
e prima forma di contatto col mondo su cui era appena giunto, tradivano qualcosa in più, qualcosa mondiale, la sua voce si
che solo un padre avrebbe potuto saper vedere quel giorno: il suo nome, allora, sarebbe stato fece più forte e chiara. Nei
Rolihlahla, «porta guai» nel linguaggio Xhosa; per l’anagrafe bianco Nelson: Nelson Mandela. 28 anni di prigionia gli
La sua capacità di portare guai, di sovvertire, la sua fermezza nell’inseguire la libertà, nel lotta- venne spesso in mente l’in-
re contro tradizioni, consuetudini e status quo, la costanza nel perseguire convinzioni e ideali sareb- contro da ragazzo con un
bero state così forti da cambiare il destino di un popolo e di un intero Paese fino a diventarne il sim- cantastorie Xhosa, Krune
bolo. Le prime tradizioni che Portaguai attaccò furono proprio quelle del suo popolo, scappando a Mqhayi, che gli aveva inse-
Johannesburg per sfuggire al matrimonio combinato per lui dal re Thembu. gnato la potenza della
Nella metropoli sudafricana, regno di luce, grattacieli, ricchezza, il ragazzo cominciò a prendere musica e delle parole nel
coscienza della condizione di estremo sfruttamento e disagio in cui versava la popolazione nera, raggiungere i cuori e le
avvicinandosi e avviandosi presto alla scalata dell’African National Congress. I suoi occhi parlava- coscienze, scavalcando
no alla gente, come avevano parlato a suo padre quel giorno: Portaguai aveva carisma, coraggio, ogni limite e confine: e dalle sbarre di una cella fece crollare la fortezza del potere bianco, parlan-
capacità di leadership. I suoi discorsi profondamente civili e non-violenti smuovevano i sentimen- do ai neri e ai bianchi, ai sudafricani e al mondo. Proprio per questo il 27 giugno si è deciso di
ti dei neri e ponevano davanti agli occhi dell’opinione pubblica internazionale la segregazione raz- festeggiare il 90simo compleanno di Rolihlahla in musica, con un gran concerto nel cuore di
ziale e le ingiustizie perpetrate nei confronti dei neri sudafricani. Note sono le vicende: dal 1948 Londra, Hyde Park.
Partito Nazionale di Daniel Malan, salito al potere procedette all’istituzionalizzazione dell’apar- A rendergli omaggio una serie di artisti della nuova generazione negra (Leona Lewis, Amy
theid. L’Anc fu messo al bando e i suoi membri fuorilegge. Accusato di tradimento Portaguai visse Winehouse, Jamelia, Eddy Grant, Shirley Bassey) ma non solo: Queen&Paul Rodgers, Annie
alla stregua di un fuggitivo, clandestino sotto le stelle della sua Africa: si muoveva di notte, per Lennox, Simple Minds, Zucchero, The Corrs; interventi di Bill Clinton, Gordon Brown, Robert De
tenere le fila di un movimento che non voleva morire. Niro, Will Smith, Lewis Hamilton e molti altri. L’evento è stato organizzato in sostegno dell’orga-
Ogni incontro poteva essere quello fatale: non c’era poliziotto nel Paese che non desiderasse cat- nizzazione umanitaria di Mandela 46664 (dal numero di cella e dall’anno dell’arresto), che racco-
turare «Black Pimpernel». Finché una chiara notte d’inverno del 1964 una Ford si accostò intiman- glie fondi per la Fondazione Nelson Mandela impegnata nella lotta contro l’HIV, piaga del
dogli di fermarsi. Il Rivonia Trial lo condannò all’ergastolo. Fu rinchiuso nella cella 466 della pri- Sudafrica sopravvisuta all’apartheid. La musica, ancora una volta, per smuovere idee, sentimenti e
gione più dura, Robben Island, sezione distaccata per prigionieri politici. Isolato dal mondo. lotta di libertà dai mali dell’uomo.

LA RADIO È QUELLA
DEL FUTURO DEL PASSATO
Nato da una crescente esigenza informativa e rappresentativo di 750 persone tra i 15 e i 35 per la Next Generation la fruizione dei media
formativa, avvertita da utenti e addetti ai lavori, anni, la cosiddetta generazione «born digi- non si evolve secondo la logica tradizionale
è stato presentato, alla sua seconda edizione, lo tal» formatasi sui nuovi mezzi digitali, è di un degli aut-aut (il paradigma dell’or), bensì in
studio «RadioLab.Next: il futuro presente» al mezzo in buona salute, che sta vivendo una logica di complementarietà (il paradigma del-
fine di studiare come la radio stia generando seconda giovinezza dalla rivoluzione digitale l’and). L’avvento dei lettori MP3 ha offerto
nuovi ascoltatori e quanto efficace sia associata dei media e che riesce ad articolare e sviluppa- sicuramente i benefici della personalizzazione
a tv, stampa e internet, promosso dal Centro re la sua presenza pur nella frammentarietà ine- della propria playlist di ascolto unitamente alla
Studi GroupM insieme alle principali otto con- vitabile delle piattaforme di ascolto. La radio ha portabilità della musica. Ma si riconoscono
cessionarie radio in Italia: Il Sole 24 Ore, una presenza pervasiva nella vita di tutti i gior- almeno 5 benefici aggiuntivi ed esclusivi della
Manzoni, Mondatori, NoveNove Pubblicità, ni della Next Generation ed esprime al meglio radio: la capacità di informare e veicolare le
Radio e Reti, Rds, Rtl, Sipra. la fortissima domanda di portabilità dell’ascol- novità musicali (la radio come shop window),
«R adioLab è soprattutto un progetto che
ha come obiettivo principale la valoriz-
zazione delle qualità e delle unicità del mezzo
to del mezzo, tendenza oggi comune a tutti i
media.
Il radicamento funzionale ed emozionale della
la maggiore varietà di offerta attraverso il mix
di musica e programmi, il valore di intratteni-
mento dei conduttori, l’importanza dell’aggior-
Radio all’interno dell’attuale panorama dei radio nelle abitudini di consumo risiede, inoltre, namento e dell’offerta di notizie, il senso di
media in continua evoluzione e ridefinizione», nel fatto che non c’è nessun mezzo come la community.
dichiara Matteo Cardani, Chief Strategic radio in grado di presidiare il territorio della Il paradigma dell’and si applica anche al rap-
Officer del gruppo, e prosegue: «Il momento musica e, nel contempo, di offrire intrattenimen- porto tra internet e radio: il web ha aggiunto un
positivo della Radio si inserisce in un contesto to «attivo», giacché essa è un mezzo capace di canale ulteriore di ascolto (la radio in streaming
in cui il media mix è in continua evoluzione, far compagnia per antonomasia. In tal senso le è fruita da un terzo della Next Generation e cre-
con segnali sempre più chiari di contaminazio- esperienze di radio in tv sono accolte favorevol- sce nella fascia 25-35 come occasione di ascol-
ne e ibridazione tra i mass media classici e i mente da oltre i due terzi della Next Generation, to durante le ore di lavoro) e ha offerto la pos-
nuovi media digitali». sia come possibilità di estendere l’ascolto in altri sibilità di visitare i siti web delle proprie radio
La prima parte della ricerca, Radio Next luoghi, tempi e occasioni di consumo, sia come preferite e svolgervi almeno 3,4 attività aggiun-
Generation, valuta come la radio generi nuovi riprova dell’autenticità del mezzo che aggiunge tive all’ascolto (es: partecipazione a giochi,
ascoltatori nella Y Generation digitale 15-35 questa possibilità agli ascoltatori. concorsi, forum, chat, ricerca di informazioni,
attraverso la multimedialità: il profilo generale In merito alla questione «radio & iPod», visione via webcam della radio).
della radio, emerso da una consumer survey nonostante l’avvento dei lettori MP3 abbia fatto Insomma, la radio del futuro è sempre la stes-
condotta a febbraio 2008 su di un campione presupporre una minaccia per la radio, in realtà sa, quella che è in salotto.
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Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008


NC OOMMENT
PREMI Venice Music INTERVISTA Aram Quartet POLITICA Estate
attualità
Awards Torna il gran Dalla X di X-Factor alla C di LIBRI Dead City Radio Per chi ha un Togliere i soldi alla
galà della musica leggera cover. E di concreto diavolo in corpo e non può dormire musica per darli a...?

TI PREMIO A VENEZIA
Anche quest’anno torna a Venezia la musica del «Venice Music Awards», il gran galà della musica leg-
gera italiana che da tre edizioni si svolge nella prestigiosa cornice del Palazzo del Cinema del Lido di
Venezia. Nel corso della cerimonia, in onda su Raidue nella prima serata di lunedì 21 luglio,
la consegna di un riconoscimento d’eccellenza a tutti gli artisti che si sono distinti nel pano-
rama della musica leggera italiana. I cantanti premiati sono stati scelti da una giuria presie-
duta dal direttore artistico del premio Elio Cipri e composta da direttori d’orchestra e pro-
duttori musicali della musica leggera: i maestri Renato Serio, Fio Zanotti, Bruno Santori e
Adriano Pennino. Dodici le categorie premiate, e premi – fra gli altri – per Ron, Finley (nella
foto in alto a destra), Tricarico, Fabrizio Moro (nella foto in basso a destra), Paola e Chiara.
Nel corso della serata si esibiranno altri artisti musicali con brani di successo: tra gli altri la
vincitrice del Festival di Sanremo 2008 Lola Ponce (nella foto a sinistra). Ma anche gli
Aram Quartet, freschi di X-Factor con tutta l’intenzione di cambiare lettera: da X alla C di
cover. E di concreto.

ARAM RAPSODY a cura di Corinna Nicolini

Sono quelli che hanno stupito tutti perché nessuno avrebbe pensato che si potessere rifare Di solito le radio guardano con un po’ di snobbismo gli artisti che nascono dalle trasmis-
Bohemian Rapsody dei Queen con tale modestia. Leccesi, televisivi, reali più che reality; sioni televisive, ma per voi è stato diverso. Da cosa credete che dipenda?
fanno cover – che è pericoloso – ma interpretano con tale personalità pezzi ritriti da renderli Dal lavoro che hanno fatto tanto gli autori quanto i concorrenti. Temevamo molto la «svolta
nuovi. Senza aver paura del precotto (scuoce, annoia, fondamentalmente non vince sulla pasta reality» del programma, che sostanzialmente non amiamo, e ci siamo impegnati per dare uno
fresca). Degli Aram Quartet, il gruppo vincitore del programma televisivo X-Factor e premia- spessore alla trasmissione e farne un vero spettacolo musicale.
to dai Venice Music Awards 2008, e delle loro quattro Non è facile capire che musica vi piace fare, visto che vi abbiamo conosciuto come inter-
anime - Raffaele Simone anima leggera italiana, Antonio preti di pezzi altrui. Provi a raccontarcelo tu?
Ancora anima funky-jazz, Antonio Maggio anima pop, Ce lo chiedono in tanti e ci dispiace molto non essere riusciti a dare una risposta all’interno
Michele Cortese anima rock – abbiamo incontrato que- del programma. Purtroppo non ce n’era il tempo materiale. Noi ci siamo formati attraverso
st’ultimo, il rock. l’ascolto di ogni genere musicale, dal Rock al Pop al Jazz e l’abbiamo espresso nelle nostre
Il Venice Music Awards è un gran bel palco, soprat- interpretazioni di X-Factor… in qualche modo ci conoscete già.
tutto per chi, come voi, ne ha calcati ancora pochi… Progetti per il futuro?
Sì, è vero. Ne siamo davvero onorati. Avevamo voglia A metà luglio uscirà un disco di sole cover. Si intitolerà Chiaramente, che ha un sacco di
di tornare in TV, il mezzo che ci ha fatto nascere, perché significati. Si può leggere Chi Aram Ente, Chiara Mente, Chi Ara Mente, ma fondamentalmen-
crediamo sia anche importante cavalcare l’onda del suc- te vuole simboleggiare la spontaneità con cui cantiamo, perché per noi fare musica significa
cesso che abbiamo avuto grazie a X-Factor. Ricevere un innanzitutto divertirci e sfogarci. Il disco sarà prodotto da Morgan e Lucio Fabbri, sotto la dire-
premio così importante e condividere il palco insieme ad zione artistica di Roberto Rossi.
artisti come Ron, i Nomadi, Loredana Bertè sarà stupen- Fra qualche mese, poi, uscirà un disco di inediti. Su quello lavoreremo principalmente noi
do. Che dire? Faremo il possibile per essere all’altezza. quattro e accetteremo i consigli della Sony.

DEAD CITY RADIO di Valentina Giosa

Per chi ha un diavolo in corpo e non può dormire - Prima edizione maggio 2008 © 2008 Arcipelago Edizioni

F ra il Rimbaud più decadente e maledetto e il Bukowski più underground e disi-


nibito, Luca Salvatore è una penna unica e rara che ci regala versi densi di
pathos e ispirazione in bilico fra il teatro e la narrazione. Non solo: oltre ad uno stile
e una tecnica di scrittura impeccabili con Dead City Radio (secondo capitolo dello
scrittore lucano dopo Fumisteria Ermeneutica pubblicato nel 2006, per le Edizioni
Joker di Novi Ligure, finalista al Premio Camaiore come proposta opera prima) ci
troviamo davanti ad un linguaggio che va al di là della scrittura e accoglie l’espres-
sione insostituibile della musica. La musica di ultima generazione, quella che va dai
Joy Division ai Cure, da Nick Cave ai Nirvana, dai Jane’s Addiction ai Tool, dai Pearl
Jam ai Nine Inch Nails, Motorpsycho, Alice in Chains, Pj Harvey, Velvet
Underground, David Bowie e tanti altri.
Così eccoci davanti ai versi che hanno fatto da colonna sonora alla nostra vita come
quelli indimenticabili di Shiny, Shiny, Shiny Boots of Leather, Whiplash, Girlchild in
the Dark (da Venus in Furs dei Velvet Underground) che introducono uno dei tanti
piccoli capolavori di Dead City Radio dal titolo Kurt and Courtney (The Day Seattle
died) o ancora quelli di Eleven and she was gone/Eleven is when we waved good-
bye/Eleven is standing still, waiting for me to free him by coming home (da Jimmy dei
Tool) che fanno da incipit a The Soft Machines che scorre lenta fra morbide macchi-
ne e fasti funebri.
Dead City Radio (titolo preso in prestito da una collezione di readings di William
S. Burroughs con accompagnamento musicale di John Cale, Donald Fagen, Sonic
Youth e altri, cd pubblicato nel 1990) è stato premiato con Segnalazione nella sezio-
ne Raccolta inedita del Premio Lorenzo Montano - XXI edizione. Sul sito www.dead-
cityradio.it è possibile leggere qualche passo del libro ascoltandone piacevolmente la
colonna sonora. Come recita l’incipit del libro, Dead City Radio: per chi ha un dia-
volo in corpo e non può dormire.

GRATTACHECCA di Elisa Angelini

T rent’anni. Sono più di trent’anni che Roma d’estate s’illumina di cul-


tura. La serie di eventi e di piccoli show che coprono i vari palchi
intrattengono nelle notti italiane quei cittadini che, volenti o nolenti, deci-
dono di trascorrere un’afosa estate in città. Trent’anni. A Roma sono tren-
t’anni di gelide fette di cocomero, di grattachecche all’ombra del Colosseo,
di bancarelle di libri ma soprattutto di musica dal vivo.
È proprio la musica che nel corso degli anni ha subito i maggiori cam-
biamenti: l’aumento dei costi della Siae e il disarmante disinteresse del
pubblico e delle istituzioni ha fatto si che anche questa piccola branca del
settore musicale, dopo quella discografica, entrasse in crisi.
E allora si mettono in discussione festival decennali come quello di
Spoleto o un neonato come la Notte Bianca, perché l’aspetto commerciale
prevale su quello artistico. Chi è sicuro di voler privare gli appassionati di
musica della possibilità di ascoltare un emozionato Capossela sullo sfondo
di un’alba romana? La vera essenza di queste manifestazioni corali dovreb-
be essere il coinvolgimento del pubblico, unire la periferia al centro della
città e trasformare la platea da semplice spettatrice a reale protagonista.
Chi è certo del contrario?
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J A&ZbluZes MILES & JULIETTE Io JARRETT-PEACOCK-DEJOHNETTE


Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008

GAY BURTON
a cura di ROSSELLA GAUDENZI c’ero, quindi abbandonati al Un Foolish Behaviour, sempre. Perché ha QUARTET Sono
mio racconto dato a Perugia della “damn city” quattro monumenti

NON TEMERE GLI ERRORI: JARRETT


NON CE NE SONO di Rossella Gaudenzi PEACOCK
WALTER MAURO, Miles e Juliette, Giulio Perrone Editore, 10 euro nimano, dei profumi che irrompono in una quotidianità finalmente godi-
DEJOHNETTE:
bile, di un euforico ed incredulo ritorno alla pienezza della vita, i tempi
«Quando mangio, mangio, quando faccio l’amore, faccio l’amore,
quando suono, suono.»
sono maturi per l’esistenzialismo di Jean Paul Sartre, così come per l’ap-
prodo, direttamente da New York, della musica jazz.
VIAGGIO IN ITALIA
«Sentire Dizzy e Bird: la sensazione più bella che abbia mai provato. Poi, lentamente, il gioco di contrasti che farà da filo conduttore al
Con i vestiti ovviamente.» romanzo fa capolino.
«Non temere gli errori. Non ce ne sono.» Dapprima il nero. Della pelle del trombettista Miles Davis, una «black
Miles Davis beauty» degna del suo genio, del suo eccelso talento, ma anche specchio
della crepa che scinde la sua anima. Miles testimonia la condizione dei
embra di sentirla echeg- neri d’America, delle lotte per un’emancipazione che non si è mai del
S giare la voce narrante,
quella di Walter Mauro, profon-
tutto realizzata e che ha acuito la loro rabbia, l’orgoglio, l’estraneità. Per
questo passerà la vita a fare e disfare, per poi di nuovo creare, senza posa.
do conoscitore della musica Il nero si nutre del suo opposto, del bianco. Che è sì il bianco dell’in-
jazz-blues e testimone oculare carnato di una giovanissima militante Juliette Greco, alla ricerca dell’au-
della Parigi del 1949, con toni toaffermazione e parallelamente della rielaborazione del dolore di lutti e
caldi quasi paterni. Come a di mesi trascorsi in mano agli aguzzini. Ma è bianco che richiama purez-
dire: io c’ero, quindi abbando- za e innocenza. E l’innocenza, una volta perduta, non la puoi riacciuffare My Foolish Hearth - Live at
nati al mio racconto poiché sto per i capelli; lo sa bene Miles, lo sa bene Juliette. Montreux è considerato un capolavo-
per narrare una storia, ma non Sono destinati ad essere disperatamente attratti l’uno dall’altra, l’uomo ro, all’unanimità. Questo meraviglioso
una storia qualunque. dalla pelle nera e la donna dalla pelle bianca. Si toccano, i due corpi si disco doppio dello Standard Trio, data-
La storia del senso della fondono e si confondono, poiché solo con una passione ossessiva riusci- to ottobre 2007 ed edito dalla Ecm,
musica, dell’arte, della passione ranno ad arginare quel mal de vivre che li possiede. Miles e Juliette fatti esce tre soli mesi prima di Setting
e dell’ossessione. Dei tempi della stessa pasta: candore frammisto a disillusione, zone di luce a zone Standards: The New York Sessions
d’oro dell’intellettualismo euro- d’ombra. Fino a che la macchina da presa delicatamente impugnata da (gennaio 2008, ECM). Elementi che
peo del secolo scorso. E si pro- Walter Mauro si focalizzerà sul musicista, che ruberà a tutti la scena, non possono che confermare Keith
cederà per tappe. È la Ville insieme alla sua tromba e all’invisibile quanto inarrestabile presenza della Jarrett, Gary Peacock e Jack
Lumière la protagonista prima droga. Dejohnette il trio jazz più longevo e
della vicenda, che risolleva il Ancora su Miles Davis. Attraverso un racconto forte della familiarità fruttuoso della storia. Ebbene, il gran-
capo con fierezza all’indomani con personaggi e luoghi che non perde per un attimo toni incantati e quasi de pianista & Co. faranno tappa
della fine del giogo nazista, ingenui, da far pensare che conoscere Miles Davis abbia coinciso con all’Auditorium Parco della Musica di
donando una nuova primavera l’amarlo. Impossibile non sentirne la mancanza, per il sapiente narratore, Roma dopo una lunga attesa, quale
alla sua popolazione. Tra le pie- se ha voluto immortalarlo nella sua opera prima. Quasi a dire che, dopo meta della tournée partita da Parigi il
ghe dei fumi dei café che si ria- Miles, è stato inevitabile assistere alla caduta degli dei. 5 luglio.
My Foolish Behaviour - potrebbe
replicare il pubblico italiano. Pubblico
memore dell’episodio poco edificante
avvenuto lo scorso luglio in una

BRAD MEHLDAU Perugia gremita da più di quattromila


spettatori infreddoliti, in attesa dell’esi-
bizione del grande pianista, con in

NON È BILL EVANS mano un biglietto dal prezzo non pro-


prio irrisorio. Aver dato della «damn
city» alla fedele Perugia dopo aver
mantenuto con essa equilibri quasi
Perché è se stesso sin dalla sua postura al piano. Perché che suoni Coltrane o i perfetti dal 1974 in poi, è sembrato a
Radiohead, si ripiega su se stesso comunque. Soprattutto a Roma qualcuno disdicevole. La vicenda è
nota; sull’irritabilità e sull’allergia di
arà meglio non paragonare Brad Mehldau a Bill Evans né quindi con- sembra far fatica a Keith Jarrett ai flash (e a molto altro)
S siderarlo suo erede. Il giovane pianista del Connecticut che dagli anni
Novanta ad oggi, in continua ascesa, instancabilmente, ammalia il pubbli-
stare lontano da
Roma. Con passaggi
si parla ormai da tempo.
Eppure, tralasciando i recenti fatti di
co di ogni palco che lo accolga, ha una fisionomia ben definita e ricono- repentini dall’una cronaca, lo spettacolo del 12 luglio
scibile. Identificabile a partire dalla sua postura al piano, a un ripiegarsi all’altra formazione, sceglie sempre la città della Dolce Vita per numero- presso la Sala Santa Cecilia
su se stesso che è di per sé preambolo allo spettacolo. Che sarà un gran- se esibizioni. All’interno dell’ormai celebre rassegna dell’Auditorium dell’Auditorium ha i numeri per esse-
de spettacolo. Parco della Musica Luglio suona bene 2008, tornerà a grande richiesta re annoverato tra i migliori concerti
Il ricercato pianista si è avvicinato al jazz, dopo studi classici, all’età di in seguito al lavoro discografico Brad Mehldau Trio Live: il doppio album dell’anno.
dodici anni grazie all’influenza di John Coltrane e, poco più tardi, di realizzato insieme a Lenny Grenadier al basso e a Jeff Ballard alla batte- Jarrett, Peacock e Dejohnette suo-
Keith Jarret. Il trio viene fondato nel 1994 ed il primo album appare nel ria, datato marzo 2008. (Rossella Gaudenzi) nano insieme dal 1983 e possiedono
‘95 (Introducing). Presto Brad Mehldau sente la necessità del suo spazio un’abilità inesauribile di trovare e rida-
da solista, incide il minimale Elegiac Cycle (1999) per tornare in trio con
l’album Places (2000). Sarà poi la volta di Largo (2002), di Live in Tokio
DOMENICA 20 LUGLIO
Un evento di Luglio suona bene 2008: / ore 21:00 re al pubblico l’«anima» degli stan-
dards interpretati, impreziosendoli nel-
con conseguente consacrazione, nell’anno 2004 dalla rivista Down Beat, BRAD MEHLDAU pianoforte l’esecuzione ed eccellendo nelle
a migliore pianista jazz, Nel proprio repertorio, accanto ai brani originali LARRY GRENADIER contrabbasso improvvisazioni. Colori tonali, dialoghi,
e agli standard jazz, aggiunge pian piano brani meravigliosi di gruppi JEFF BALLARD batteria soli. Ad un livello superiore, e il pubbli-
quali i Radiohead, i Beatles, Nick Drake, con maestria e gusto. AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA - Cavea co lo sa, solo il Trio Jarrett saprà far-
Che si esibisca da solo, in duo (basta qui citare l’ultima fatica in tal Viale Pietro De Coubertin, 30 cene dono.
senso, quella accanto a Pat Metheny) o in trio, il pianista Brad Mehldau Info e Biglietti 199.109.783 (servizio a pagamento)

SABATO 12 LUGLIO
/ore 20:00
Un evento di Luglio suona bene 2008:
KEITH JARRETT pianoforte

MONUMENTI DI JAZZ GARY PEACOCK contrabbasso


JACK DEJOHNETTE batteria
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

CONTEMPORANEO
Sala Santa Cecilia - Viale Pietro De
Coubertin, 30 - Info e Biglietti
SABATO 19 LUGLIO 199.109.783 (servizio a pagamento)
Sono Gary Burton, Pat Metheny, Steve Swallow e Antonio Sanchez. In un quartetto

N omi così non richiedono nessuna presentazione: Gary Burton, Pat Metheny, Steve Swallow
e Antonio Sanchez, insieme il 19 luglio a deliziare le fortunate orecchie degli spettattori pre-
senti nella bella cornice della Cavea dell’Auditorium.
Giusto per memoria: a parte Sanchez che si sta sempre più conquistando una meritatissima celebri-
tà per il suo drumming pressoché perfetto e per il suo tocco sensibilissimo, carico di interplay, gli altri
tre monumenti del jazz contemporaneo ripropongono un quartetto fortunato che ormai più di trent’an-
ni fa iniziò a muovere i primi passi. Fu Burton il leader di quel quartetto che convocò un ancora poco
conosciuto Metheny a illuminare con il suo suono elettronico nient’affatto acerbo, anzi personalissi-
mo, i brani che sono finiti in album da collezionisti come Dreams So Real e Passengers, editi dalla
Ecm, l’etichetta che contemporaneamente si accaparrò un bel contratto d’esclusiva con Metheny.
Cosa sia successo, invece, nel corso di questi trent’anni appartiene in gran parte alla storia della
musica, certo è che i due hanno spesso incrociato le rispettive strade ospitandosi reciprocamente in
vari album, forse il più meritevole di essere segnalato fu Reunion del 1989 dove il grado di speri-
mentalismo meglio aveva saputo trovare una propria coniugazione nel gusto armonico e melodico.
Lo stile di Burton si è sempre più raffinato e temperato, se possibile, ad un gusto contrappuntistico
sfociato in molte collaborazioni in duo, recentemente con lo stesso Swallow, le cui linee di basso
continuano a stupire per la precisione e per le soluzioni mai convenzionali con le quali lascia spazi
aperti ai suoi musicisti.
Metheny non è certo più il ragazzo prodigio del Missouri, ma il chitarrista più talentuoso e semi-
nale che ci sia attualmente sul mercato. Il resto accade a Roma, oggi, mentre suona con gli altri due.

Paolo Romano
MusicIn_ok.QXP 9-09-2008 12:06 Pagina 5

Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008

MASSIMO NUNZI Strati di lettura per il libro (più


J A&ZbluZes
dvd) sui generis di un artista poliedrico che crede nella SIENAJAZZEYE Le copertine dei vinili fanno la storia
condivisione. Quasi un romanzo di Umberto Eco del jazz. A Siena si incontrano gli alfabeti Arte e Musica

JAZZ. ISTRUZIONI PER L’USO


DI MASSIMO NUNZI
In un momento di crisi per la musica, il jazz rimane un genere puro del quale fare una valutazione «al netto», poiché se ne
coglie un’espressione immediatamente musicale. Non «al lordo», come avviene nel pop: molta immagine ma poca sostanza
assimo Nunzi è artista compo- avviene per il pop, nel quale c’è molta immagi- Un palleggio. Uno scambio continuo, con il
M sito, eclettico, con fiuto da
talent scout. Nell’ordine, potremmo
ne e poca sostanza.
«Jazz. Istruzioni per l’uso» nasce per quel
clima familiare che si potrebbe respirare a casa
mia davanti a un piatto di pasta. I giovani musi-
dire che è trombettista, arrangiatore, pubblico potenziale attratto da questa purezza, cisti inviano musica e progetti, ed hanno venti
compositore per il teatro, per il ballet- che difficilmente ritroverebbe in un libro con minuti a disposizione, una quantità di tempo non
to, per la musica contemporanea. diversa impostazione: qui ci sono le domande irrisoria. Generalmente c’è diffidenza nell’apri-
Inoltre scrittore, autore e conduttore più comuni. È esattamente la storia del jazz re spazi ai giovani musicisti. Aprire e aprirsi agli
radiofonico, creatore di progetti didat- attraverso le domande più comuni. altri, in generale. Quasi a temerli. Io provo un
tici, da essere addirittura riuscito ad Inoltre, la visione del jazz di un musicista è piacere purissimo nello scoprire talenti, della
avvicinare, con successo, i bambini differente da quella di un musicologo. Qui den- musica e dell’arte in generale. Potrebbe chia-
alla musica jazz. tro c’è materiale ricco di spunti sconosciuti ai marsi una spinta di amore. Credo di dare molto
La vera novità è rappresentata in musicologi. È indubbiamente un libro agevole, e sento una forte circolazione di energia.
questo momento dall’uscita del suo più di qualsiasi libro analogo scritto fino ad Si arriva ai progetti che coinvolgono la lette-
libro, Jazz. Istruzioni per l’uso, con oggi. Ma voglio sottolineare che non è un testo ratura, che da anni lo legano al genio trentacin-
annesso dvd di Elena Somaré (Editore per neofiti: è storia completa, dettagliata, per quenne Yann Apperry, musicista e letterato che
Laterza, pagine 444, euro 18). nulla paragonabile a una guida o a un sa infondere fiducia nello scegliere alcuni per-
Possiamo sistemarci comodi dove Bignami. Si può paragonare ad un libro di corsi, aiuta a vincere le paure. L’opera di Italo
più preferiamo, perché sia che noi Umberto Eco: c’è un’immediata narrazione e Calvino è stata riscritta, musicata, mantenendo-
siamo profondi conoscitori di jazz, ci sono zone recondite, più nascoste. ne lo spaesamento che ha connotato il celebre
appassionati che vogliono approfon- Non solo letteratura. Anche la radio assorbe il scrittore. La band musicale è eccezionale,
dire le proprie conoscenze, lettori che tempo e le energie vivificatrici di Massimo Fabrizio Sferra è co-leader del progetto e del
del jazz ignorano tutto o quasi ma ne Nunzi. Da un anno e otto mesi Massimo è alla trio che darà ampio spazio all’improvvisazione.
sono sempre stati incuriositi e affasci- conduzione, su Tele Radio Stereo, del program- Tutto ciò avverrà a fine agosto, in occasione del
nati, l’opera che andremo a leggere ma Jazz a nota libera. Basta citare un dato: il Roccella Jazz Festival.
sarà un’opera completa, esaustiva. E programma è partito con un’ora di diretta, e a A proposito di festival...
niente affatto breve. meno di due anni dagli esordi regge ben tre ore Nel libro ci sono anche consigli per divinco-
Tre buoni motivi per comprare di musica jazz in diretta - una sorta di miracolo. larsi tra le migliaia di possibilità. Anche per
Jazz. Istruzioni per l’uso. E Massimo Il tutto nasce per volontà del giovane editore non rimanere deluso dalle aspettative. Ho un
Nunzi, dà esattamente tre buoni moti- dalle ampie vedute, con un nuovo modo di fare appunto da fare: i festival dovrebbero commis-
vazioni per leggere il suo libro. radio in testa, che contatta Massimo Nunzi sionare più opere originali. Mancano le produ-
Innanzitutto, in un momento di crisi dopo aver assistito ad un suo spettacolo al zioni. Occorre uno spazio creativo nuovo.
per la musica, e in particolare per la Teatro Sistina. D’altronde, non dobbiamo dimenticare che tutti
musica pop, il jazz rimane un genere Questo programma riesce a dare visibilità a i grandi musicisti, per citarne uno su tutti
puro, del quale si fa seduta stante una giovani talentuosi che non avrebbero altrimenti Charles Mingus, hanno dato il meglio di sé
valutazione «al netto», poiché ne puoi modo di mostrarsi e confrontarsi. Con una spin- componendo su commissione.
cogliere un’espressione immediata- ta alla condivisione degli obiettivi che ricorda
mente musicale. Non «al lordo» come quella di missionario. a cura di Rossella Gaudenzi

LÀ, DOVE WARHOL INCONTRA GRIFFIN


Cosa accomuna Andy Warhol, Guido Crepax, Jim Flora, Roberto Masotti, Michelangelo Pistoletto, Ugo Nespolo,
Giuseppe Pino, Roberto Masotti a Miles Davis, Larry Coryell, Alphonse Mouzon, Johnny Griffin? IL JAZZ.

C osa accomuna Andy Warhol, Guido Crepax, Jim Flora, Roberto Masotti, Michelangelo
Pistoletto, Ugo Nespolo, Giuseppe Pino, Roberto Masotti a Miles Davis, Larry Coryell,
Alphonse Mouzon, Johnny Griffin? Per la prima volta in Italia una grande mostra promossa dalla
L’illustrazione di Klarwein, che aveva già suscitato scandalo nella metà degli anni Sessanta con la
sua controversa Crocifissione, è un potente aiuto alla visualizzazione della musica di quello che
viene considerato il disco della «svolta rock» del grande jazzista.
Fondazione Monte dei Paschi di Siena attraverso Vernice Progetti Culturali in occasione del tren- Divertenti e curiose le copertine che hanno come soggetto personaggi buffi riproposti in chiave
tennale della nuova come nel caso di Humpty Dumpty, protagonista della filastrocca di Mamma
Fondazione Siena Oca rappresentato come un grosso uovo antropomorfizzato, che nell’album Back
Jazz, che riunisce i Together Again di Larry Coryell & Alphonse Mouzon non è seduto sulla cima di un
linguaggi della muretto, ma piuttosto su un portauovo con un grosso cucchiaio accanto. Notevole
musica e dell’arte, inoltre, l’influenza esercitata dai grandi movimenti artistici del Novecento, secolo
espressioni sempre tanto contraddittorio quanto meravigliosamente ispirato, come dimostrano le atmo-
più interscambiabili sfere surrealiste ricreate in alcune copertine o l’irrompere della pop art anche sulla
nella nostra intricata scena grafica dei dischi.
civiltà multimediale, A questo proposito la mostra espone i numerosi tributi in copertina alle opere di
due alfabeti differen- Pollock, Matisse e De Chirico, che figurano accanto alla copertina di The
ti nel medium ma Congregation di Johnny Griffin firmata proprio da Andy Warhol.
portatori di un unico Oltre a concerti dal vivo, a integrazione della mostra, che si avvale dell’allesti-
e solo messag- mento dell’architetto Giovanni Mezzedemi, saranno posizionati due touch screen
gio: comuni- con i filmati dei maggiori jazzisti della storia e saranno direttamente i visitatori a
cazione. decidere cosa vedere sullo schermo con una semplice pressione sul menù.
Dal 21 giu-
gno al 15 set- Valentina Giosa
tembre presso
il Complesso
museale di SIENA COMPLESSO MUSEALE SANTA MARIA DELLA SCALA
Santa Maria dal 21 GIUGNO al 15 SETTEMBRE
della Scala a tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 10. 30 alle ore 19. 30
Siena, «Siena- Info: 0577 224811
JazzEye» è
un’esposizio-
ne interamente
dedicata alle
copertine del
jazz, che rac-
coglie oltre 500 pezzi provenienti dall’ar-
chivio Arrigo Polillo della Fondazione
Siena Jazz, per riscoprire il jazz attraverso
la storia del disco in vinile a 33 e 45 giri.
Ma la mostra, a cura di Enzo Gentile e
Francesco Martinelli, oltre a raccontare l’evoluzione del jazz,
vuole piuttosto porre un occhio di riguardo alla trasformazione
dell’immagine che influenza le arti visive, una trasformazione che ha visto in pochi anni il passag-
gio dalla semplice copertina in carta neutra ad una ricchezza ed una varietà di forme e contenuti che
hanno accompagnato e tuttora accompagnano la ricerca musicale segnando una vera e propria rivo-
luzione in campo iconografico.
Segno tangibile delle trasformazioni del gusto e della società, le copertine diventano lo specchio
dei tempi che cambiano e, grazie alla loro grande forza evocativa, un mezzo di espressione e di con-
testazione. Ne è un esempio la copertina di We insist! di Max Roach, nella quale è possibile rintrac-
ciare temi sociali forti come l’apartheid. Sulla stessa scia si inserisce la grafica del doppio album
Bitches’ Brew di Miles Davis, realizzata da Mati Klarwein, artista di rottura cresciuto in Israele,
dove ha aggiunto Abdul al suo nome in segno di tolleranza verso il popolo musulmano.
MusicIn_ok.QXP 9-09-2008 12:06 Pagina 6

PO PCK
pop&rock Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008

MAX GAZZÈ Perché, cari scettici, il suo pop


a cura di CORINNA NICOLINI SINEAD O’CONNOR Theology è colta poesia ma anche scaltra ironia, in
Ha fatto pace con un dio personale un’urgenza comunicativa che non può frenare BEN HARPER Io a calcetto non ci gioco

SUOR SINEAD GAZZÈ LADRA


Fluttua nella poesia cullato da un soffice tappeto pop
che arriccia le frange al vento delle sperimentazioni sinth e sobbalza ai ritmi rock
U na donna sull’orlo di una crisi di nervi, ma che ha trovato la propria dimensione spi-
rituale. Sarà questa la prerogativa del concerto di Sinead O’Connor dell’8 luglio
all’Auditorium Parco della Musica.  SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
La controversa cantautrice irlandese sembra aver fatto pace con un dio personale tra
le tracce del doppio album intitolato Theology, in cui presenta 13 brani in due versioni: (...) Nel 2000 ci presentava l’Uomo più È questo il primo singolo del suo sesto
quelle acustiche del primo disco e quelle accompagnate da un’intera band nel secondo furbo del mondo che fumava tre pacchi di siga- lavoro, ricco di episodi che ipnotizzano e,
cd. Ben 8 canzoni inedite a cui si aggiungono 3 cover: We People Who Are Darker Than ri al giorno e un Timido ubriaco che alla sua allo stesso tempo, danno spunti per pensare
Blue di Curtis Mayfield, il tradizionale spiritual reggae Rivers Of Babylon, con il testo sposa offriva solo le sue parole, come fossero a tante cose: alla situazione musicale dei
riscritto da Sinead, e un’interpretazione feroce del pezzo I Don’t Know How To Love Him, una rosa. Nel 2004 intimava ad Annina di nostri giorni, all’amore da vivere e all’amore
composto per il musical Jesus Christ Superstar da Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. Il starsi zitta, e chiedeva alla sua lei di andare da ricordare, alla donna da contemplare e da
nesso è la ricerca della pace, dopo l’11 settembre che ha sconvolto il mondo, ma anche via con lui, che le avrebbe reso splendida custodire come un’opera d’arte, alla vita da
un’idea di divinità sentita e profonda quanto al di fuori degli schemi canonici. quella vita che era Pallida. sudare e alla morte da meritare.
È la continuità ad ispirarla. Una logica che ritrova la ribellione, come il folk e il reggae, Max Gazzè fluttua nella poesia, cullato da Mi sembra di vederlo, sul prestigioso
ma anche quella trascendenza manifesta fin dall’esordio solista. un soffice tappeto pop, che arriccia le frange palco dell’Auditorium di Roma, la sua città,
Già The Lion And The Cobra, il suo primo album, evoca chiari rimandi al Salmo 91 della al vento delle sperimentazioni synth e sob- nella calda sera del 14 luglio, con quella sua
Bibbia. È il 1987, Sinéad ha 20 anni, un look sfrontato incentrato su un taglio di capelli balza ai ritmi rock. Perché, cari scettici, il suo aria stralunata, quel suo modo gentile di
skinhead e un’attitudine post punk. Ma ciò che colpisce è la voce, capace di improvvise pop è colta poesia ma anche scaltra ironia, è inchinarsi, un completo (scuro) elegante e
escursioni di registro, acrobazie e acuti gutturali che mettono i brividi. Niente è parago- originale sperimentazione seppure elegante quella sua voce che, forse, all’inizio tremerà
nabile a lei. Lo si comprende a pieno dal melodia. un po’ per l’emozione, ma che presto si scal-
suo secondo disco. Quando ancora più E la sua arte consiste anche nel sapersi sce- derà e saprà scaldare.
matura rilascia I Do Not Want What I gliere i migliori collaboratori. Il fratello
Haven’t Got, in cui rilegge quella Nothing Francesco, poeta e scrittore, che gli regala Corinna Nicolini
Compares 2 U scritta da Prince e rimasta splendidi versi da mettere in musica, i colle-
incompresa, che regalerà il successo alla ghi cantautori, come Daniele Silvestri,
O’Connor. Ma se pure l’indole ribelle colti- Niccolò Fabi, Carmen Consoli, Paola Turci,
vata sotto il cielo di Irlanda e nei riformato- Marina Rei, con cui ha diviso pentagrammi
ri sembra ormai lontana, l’indipendenza da riempire, testi da inventare, tracce da inci-
morale, artistica e riflessiva di Sinead dere e arrangiare, teatri e piazze da colmare.
esploderà solo più in là. Qualche disco, è vero, è passato in sordina,
Se il successivo I Do Not Want What I ma lui è ancora qui, oggi vivo più che mai, a
Haven’t Got salda folk e rock dei luoghi spendere le sue riflessioni Tra l’aratro e la
natii ad una prospettiva che aprirà nuove radio, in un’urgenza comunicativa che anco-
strade alla musica dell’isola, i guai seguo- ra una volta non può frenare.
no il successo, perché il desiderio di liber- Ancora col suo vecchio basso Fender del
tà è difficile da sedare. L’America è terra ‘67, un po’ con i suoi testi criptici e difficili e
di scontro: prima Sinéad si rifiuta di pren- un po’ con le sue romantiche favole, sempre
dere parte allo show Saturday Night Live con le sue scivolose acrobazie.
con il comico Andrei Clay, a causa degli A San Remo, che sembra essere diventato
atteggiamenti xenofobi e antifemministi di il Santo protettore di quelli che di protettori
quest’ultimo, poi, nel New Jersey, al ne hanno già tanti e potenti, lui c’è arrivato
Garden State Arts Center, s’impunta con- in punta di piedi anche quest’anno e, chiuso
tro la proposta di aprire il concerto con il sipario, la gente è andata a digitare il suo
l’inno americano, come tradizione impor- nome su YouTube e a skippare le stazioni
rebbe, facendo infuriare, tra gli altri, Frank radiofoniche in cerca di quell’irresistibile
Sinatra, che dichiara di volerla prendere a ritornello che fa «ancora Il solito sesso» e che
calci nel sedere. racconta della conversazione con una donna
Ma è al Saturday Night Live che culmina misteriosa, attraverso quella cornetta che,
la polemica, quando la cantautrice strac- maledetta, la divide dalla sua bocca.
cia in diretta una foto del papa Giovanni Paolo II, mentre interpreta una versione rivisita-
ta della marleyana War. Da allora inizia un boicottaggio ai danni della O’Connor. Lei però
non rinuncia ad essere l’esasperata versione, elevata potenza, di Eddie Virago, personag-
gio descritto nei libri di suo fratello Joseph. Del resto, i veri credenti sono battaglieri.
Am I Not Your Girl esce nel’92 e Peter Gabriel la porta con sé in tour. Poi Universal
Mother e Gospel Oak. Intanto la O’Connor esautora Mtv, imputandole di decapitare la
poesia, diviene suor Bernadette-Marie dell’ordine Latin Tridentine, non riconosciuto dal
Vaticano, vende la sua villa holliwoodiana devolvendo 750 mila dollari in favore della
Croce Rossa, si scaglia contro la «mafia musicale» perpetuata dagli U2, e chiede scusa
a Giovanni Paolo II. Pubblica My Special Child, poi Faith And Courage, reinterpreta i clas-
CREDO NEI COLORI
sici irlandesi in Sean-Nos Nua, ed arriva She Who Dwells In the Secret Place Of The Most «Quando scrivo e canto le mie canzoni, non penso a nessuna differenza
High Shall Abide Under The Shadow Of The Almighty. Il 2005 è l’anno di Throw Down fra pubblico bianco o nero».
Your Arms, un disco reggae in cui si respira un’aria di spiritualità rastafariana. Infatti suona con un collettivo di ciechi ultra ottantenni
Adesso è il momento della pace e della redenzione personale intonate tra i brani di
Theology. Un credo vivo come l’anima di un live imperdibile.
Stefano Cuzzocrea C he Benjamin Chase Harper fosse un pre-
destinato, lo si era già capito prima della
sua nascita, nel 1969, da una famiglia di origini
pubblico bianco e nero. Credo solo nei colori».
Convinzione che lo porterà a sperimentare sem-
pre nuove soluzioni sonore. Per la sua fiducia
afro-americane che si occupava di musica da tre nei valori dell’umanità, nella pace e nella riuni-
generazioni. Uno che da piccolo, a Claremont ficazione dei popoli viene visto da molti come
in California, invece di giocare a pallone nel il prosecutore di una missione divina già intra-
cortile con gli altri bambini suonava i pezzi di presa da artisti quali Bob Dylan, Joni Mitchell e
DA MY WAY A YESTERDAY Ry Cooder, Bob Dylan, Sam Cooke e Robert
Johnson con la sua chitarra acustica nel negozio
Bob Marley.
Nel 2003 arriva quello che, forse, è il suo
«(...) L’International Chamber Ensemble di di strumenti musi- lavoro migliore
Roma, ha portato un programma splendidamen- cali del nonno (tut- per ricercatezza
te diverso... l’eccitazione e la creatività esplo- t’oggi gestito dalla sonora e profondi-
devano in tanti diversi momenti!»: così ha scrit- madre e trasforma- tà delle liriche,
to, di recente, il Los Angeles Time. E, pensan- to in museo di stru- Diamonds on the
do alle serate del 12 e 15 luglio, sembra che la menti musicali Inside.
magia si ripeta: «Da My Way a Yesterday - tipici di diversi Dopo l’entusia-
Frank Sinatra e i Beatles in 30 leggendarie can- Paesi); uno che a smante esperienza
zoni» è un percorso nella musica «leggera» del 12 anni si esibiva di There will be a
nostro tempo che vede protagonista dal vivo con risul- Light (2004) con i
un’Orchestra con alle spalle quasi 30 anni di tati straordinari e Blind Boys of
professionalità ed «eclettica attività». Un che proprio grazie Alabama (un col-
omaggio a Frank Sinatra diretto da Francesco al nonno liutaio si lettivo di cantanti
Carotenuto con la sua International Chamber avvicinava alla sua ciechi ultraottan-
Ensemble, formazione musicale unica nel suo fidata ed insepara- tenni) e il doppio
genere, nel Cortile della bellissima S. Ivo alla bile slide (o steel) disco Both Sides of
Sapienza in Roma. guitar, una the Gun (2006),
Weissenborn degli Ben Harper torna
Ersilia Verlinghieri anni 20. nel 2007 con
Il ragazzo talen- Lifeline; disco che
tuoso non tarda ad essere notato dalla Virgin per non fa altro che affermare tutte le peculiarità del
la quale inizierà a pubblicare dischi dal 1993. suo sound sinora espresse.
Welcome to the Cruel World (1993), Fight for Dopo il grande concerto dell’anno scorso
your Mind (1995), The Will to Live (1997) e l’attesissimo bis quest’anno il 26 luglio
Burn to Shine (1999) mostrano tutte le sue all’Ippodromo Capannelle, per il Roma
caratteristiche: un eclettismo musicale smisura- Rock Fest 08 accompagnato dalla sua band di
to e un’attenta visione del mondo e della realtà. sempre, The Innocent Criminals: imperdibile
La musica black gli scorre nelle vene ma Ben occasione per poter entrare ancora una volta
è anche un grande ammiratore delle tradizioni nella sua Babele musicale.
blues, jazz e rock: «Quando scrivo e canto le
mie canzoni, non penso a nessuna differenza fra Gianluca Gentile
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Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008 PO PCK


pop&rock
MADONNA Gli anni 80 erano i suoi. Si è presa LEONARD COHEN Rifugge l’illusione lisergica BAUSTELLE È difficile resistere al
tutto di noi. Ci ha rubato la nostra adolescenza dei campi di fragole di Haight Ashbury, non è interes- Mercato, amore mio, di conseguenza andia-
ed ora ci vuole fregare pure l’età adulta. sato a diventare un capo-popolo. Punta dritto al cuore. mo in cerca di rivoluzioni e vena artistica

MADONNA, IL MONDO
SOTTO AI PIEDI
Libri di favole per bambini e nuove religioni in cui buttarsi. Lei che ha preso per prima le difese delle ragazze-madri stanche
di sentirsi sporche, che si è messa le borchie ed è andata a fare l’icona dei gay. Che ha baciato in bocca un prete di colore e
Britney Spears davanti al mondo e che si è messa un nome da vergine, moglie, santa, bugiarda. E noi qui, ai suoi piedi.

G li anni Ottanta erano suoi. Si è presa la


nostra infanzia e i nostri sogni proibiti,
che alimentava a sospiri e bustini imbottiti, e poi
qualche pozione magica andata perduta, che met-
teva nello stesso calderone la normalità di alcuni
suoi talenti alla genialità di comunicarli sempre e
trasgredisce ancora scegliendo
una vita borghese. Si prende un
marito britannico, con la faccia pulita, e
è andata oltre. Ha lasciato alle spalle Nick comunque nel modo più giusto. Madonna fun- due bambini da partorire e crescere. Poi si
Kamen e gli Spandau Ballett ed ha fatto un salto zionava e funziona ancora. prende una bella casa a Londra da famiglia
negli anni Novanta, in cui ha dimostrato a tutti i Ci voleva testa per cantare negli anni Ottanta benestante e altri bambini da adottare e accudi-
bacchettoni che il cervello, quello fino, ce l’ave- Papa Don’t Preach perché ci voleva qualcuno re. Il mondo, ancora una volta, incassa il colpo e
va lei. Ha fondato la Maverick Records che, oltre che prendesse le difese delle ragazze-madri risponde con amore. Il suo ultimo album, l’undi-
ai suoi dischi, ha lanciato qualche nomuncolo ormai stanche di doversi per forza sentire spor- cesimo in studio, Hard candy è ancora una volta
tipo Alanis Morissette e Prodigy. che. E se ci voleva anche coraggio, lei non ebbe un successo planetario e la signora Ciccone esce
Quando noi eravamo ancora impelagati tra il difficoltà ad andare contro la Chiesa baciando un dal suo salotto griffato per un bel tour mondia-
ricordo del Desert Storm e le bricconcellate di finto prete di colore in Like a Prayer. le, lo Sticky and Swet tour. Anche i romani
Clinton lei ci ha salutato ancora ed è andata Vaticano contro ma il resto del mondo a favore: potranno godersi il passaggio di questa divi-
avanti di un’altra casella, il 2000. Libri di favole fu il singolo più venduto negli anni Ottanta con nità moderna nella loro città. Il 6 settem-
per bambini e nuove religioni in cui buttarsi. quattro milioni di copie. E la storia, quella del pop, bre, allo stadio Olimpico, Madonna
Madonna, l’artista. Madonna, l’icona. continua di anno in anno tra uscite geniali e pezzi torna dopo due anni dalla sua discesa nel
Madonna, l’icona dell’artista. semplicemente bellissimi. Continua tra tour sem- regno di Cesare per cantare a note pop
Stiamo parlando di una che il «Guinness dei pre pieni e vendite da capogiro in tutto il mondo. la sua incredibile vicenda.
primati» ha riconosciuto come artista femminile La vita dà e la vita toglie e così il bicchiere del- Ballerini, luci, scenografie
di maggior successo di tutti i tempi, stimando in l’amore per vent’anni rimane sempre mezzo immense: questo è un concerto di
oltre 405 milioni il numero dei dischi venduti vuoto. Madonna rimbalza tra mille amori e quasi- chi non canta bene, non balla bene
(sommando album e singoli). matrimoni sciupandone un paio veri, tra cui quel- e non è poi così bella. Ballerini,
Non è stata la sua voce a far impazzire, perché lo con Sean Penn nel 1986. «Non si può aver luci, scenografie immense: questo
di gente più brava a cantare di lei ce n’era tanta tutto», pensarono di certo le nostre nonne. Questa, è un concerto di chi ha il mondo
e ce n’è ancora adesso. Non è stato neanche il però, è saggezza popolare e Madonna con la gente sotto ai suoi piedi.
suo aspetto, perché di donne più belle di lei ce comune ha poco a che fare.
n’erano tante e ce ne sono ancora. Madonna fun- E così l’ultimo grande scandalo arriva nel Corinna Nicolini
zionava come mix, come miscela antica di una nuovo millennio. L’immagine della trasgressione

LEONARD COHEN
MALINCONICA VOCE RASOIO
L eonard Cohen è uno dei più grandi interpreti del nostro tempo. Le
sue canzoni hanno influenzato intere generazioni di cantautori: da
De Andrè a Nick Cave, da Morissey a Jeff Buckley. A distanza di ben 15
duti. Spesso è solo la chitarra ad accompagnare la profonda voce di
Cohen, che non ha bisogno di sovrastrutture musicali per regalarci emo-
zioni dal sapore di rugiada invernale.
anni dal suo ultimo tour, il 28 luglio si esibirà all’Auditorium di Roma. Pubblica dischi col contagocce, seguendo la sola logica dell’ispirazio-
Poeta, romanziere, cantautore, Cohen ha fatto sua la tradizione degli ne. Dopo la malinconia del disco d’esordio ed il dolore di Songs for a
chansonnier francesi (come Brel e Brassens) per fonderla con il folk ame- Room e Songs of Love and Hate, il cantautore canadese esplora la sfera
ricano. Nato a Montreal nel 1934, Cohen ha avuto una vita contrassegna- religiosa con l’album Various Positions (1984) nel quale è inclusa
ta da una certa irrequietezza e da contraddizioni interiori: poeta in Europa Halleluja, canzone senza tempo. Nel 1988 I’m your man raggiunge il
nei primissimi Sessanta, fervido professante dell’Ebraismo in qualsiasi primo posto delle classifiche di molti Paesi europei proiettando l’ex asce-
posto si trovasse, eremo buddista in un monastero californiano, voyer in ta canadese nello stardom vellutato del rock’n’roll. The Future (1992) e
quel di Cuba durante la revolution e tossico nei gironi di quel Chelsea Ten New Songs (2001) segnano l’ennesimo ritorno. Dear Heather (2004)
Hotel che segnò molte pagine buie della storia del rock. è, per il momento, l’arriveduar.
Il parnassiano del Quebec pubblica il suo primo disco proprio quando
il movimento rock raggiungeva il suo apice. Siamo nel 1968, il positivi- «E seppellirò la mia anima in un album,
smo del flower power sta per lasciare il posto alla lotta ed all’impegno con le fotografie e il muschio.
politico. Ed è uno dei più grandi debutti della storia del rock con autenti- E mi arrenderò alla piena della tua bellezza,
che perle quali Suzanne, So Long, Marianne e Sister of Mercy. consegnandoti il mio violino da quattro soldi e la mia croce»
Come i newyorkesi Velvet Underground, il giovane Cohen rifugge l’il- (Take This Waltz )
lusione lisergica dei campi di fragole di Haight Ashbury né tantomeno è
interessato a diventare un capo-popolo e denunciare che «i tempi stanno Arrivederci alla prossima, «menestrello dalla voce di rasoio».
cambiando». Punta dritto al cuore dell’individuo per divenire il cantore
della malinconia, della solitudine, dell’emarginazione e degli amori per- Eugenio Vicedomini

BAUSTELLE:
ALL’INFINITO TENDERE Gianluca Gentile

«È difficile resistere al Mercato, amore mio, di conseguenza andiamo in cerca di rivoluzioni e vena artistica».
Proprio quello che i Baustelle hanno sempre cercato di fare durante l’ormai quasi decennale carriera. Una linea
evolutiva che inizia con le canzoni indie-pop e i testi visionari e bizzarri del primo album autoprodotto Il sussidiario illu-
strato della giovinezza (2000); storie illustrate di un’adolescenza tutta italiana che, nonostante il sound lo-fi, rendono il
disco rappresentativo di una generazione che non si riconosce più nelle classifiche nazionali. Si continua con le atmosfe-
re elettroniche, raffinate e quasi cinematografiche di La moda del lento (2003) per approdare nel 2005 alla definitiva
maturità con La malavita.
Il gruppo toscano si orienta definitivamente verso la canzone pop d’autore, regalandoci pezzi indimenticabili che
cominciano a circolare in radio (La guerra è finita, Il corvo Joe, etc), complice anche un contratto con la Warner. L’ultimo
disco, Amen (2008), conferma la propensione verso il pop melodico della band; gli ottimi arrangiamenti dei brani e i duet-
ti di Francesco Bianconi e Rachele Bastreghi continuano ad emozionare rendendo i Baustelle gruppo di culto dell’indie-
rock italiano.
Sulla scia del successo, tornano in concerto a Roma per la terza volta nel 2008 dopo l’entusiasmante esibizione al con-
certo del primo maggio con Irene Grandi (per la quale Bianconi ha scritto le parole del successo Bruci la città). Non sap-
piamo per quali altri sentieri ci condurranno nei prossimi anni i Baustelle, ma una certezza l’abbiamo: «È necessario vive-
re, bisogna scrivere, all’infinito tendere».

25 LUGLIO - Villa Ada


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Eand
DGback
E Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008

BJORK Fuori dalla Cina Perché ha cam-


a cura di VALENTINA GIOSA MASSIVE ATTACK A dominare, biato le parole di «Declare Independence» SIGUR ROS Nudi, oscuri e mag-
un forte senso di alienazione urbana per inneggiare all’indipendenza del Tibet matici come parentesi. Tonde.
 SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
IL FOLLETTO
COLONNA SONORA ISLANDESE
METROPOLITANA CONTRO
Da Bristol, un’elettronica fredda ed elegante che lascia spazio
GLI ELEMENTI
a sospensioni oniriche e ad immagini allucinanti ed evocative
Quando si fa il 1996, quando a
nome di Bjork ci si Bangkok, in preda
(...) È qui che nasce il collettivo The Wild Dopo le sonorità techno e lounge dei primi aspetta qualcosa di ad una crisi di nervi,
Bunch (Il Mucchio Selvaggio), una sorta di fac- due dischi (Blue Lines e Protection) segnati da eccezionale, sicura- assale una troupe
tory di rapper, strumentisti, disc jockey, balleri- una particolare ricerca sul ritmo, ecco con mente non convenzio- televisiva che stava
ni, graffitari, tecnici del suono e delle luci che si Mezzanine sopraggiungere tinte oscure e crepu- nale e che faccia parla- riprendendo il
ritrovano a suonare negli scantinati dei quartie- scolari, figlie del miglior dark-rock degli anni re. Soltanto qualche figlio. A distanza di
ri popolari di Bristol uniti dalla sola volontà di 80. «Abbiamo voluto puntare soprattutto su mese fa l’abbiamo poco tempo riceverà
esprimersi. profondità e prospettiva - spiega Robert Del vista bandita dalla un pacco bomba,
Nel 1990, tre fra i ragazzi di questo «muc- Naja - in un album che dà la sensazione del Cina per aver inneg- miracolosamente
chio» fondano i Massive Attack, non una band viaggio e si può ascoltare a vari livelli di coin- giato all’indipendenza intercettato dalla
in senso tradizionale ma un sound system, una volgimento: se si tiene alto il volume, acquista del Tibet, durante lo show a Shangai, modifi- polizia, inviato da un fan in preda alla pazzia
formazione mobile composta da collaboratori in immediatezza; se lo si abbassa, diventa più cando le parole della sua canzone Declare che si suiciderà poco dopo. Sono esperienze
fidati ma che accoglierà sempre nuovi artisti imprevedibile». Indipendence. Ma quando si parla di un suo che segnano nel profondo la sensibilità della
(Tricky, Horace Andy, Sarah Nelson, Mos Def, Seguiranno 100th Window (2003), prodotto concerto la curiosità aumenta a dismisura; se cantautrice che decide di tornare a vivere su
Elizabeth Fraser, Tracey Thorn, Sinéad solamente da Del Naja, la colonna sonora di poi il concerto in questione è a Roma, a una montagna in Islanda, a stretto contatto
Danny Dog, film del 2004 di distanza di ben 7 anni dalla sua ultima appa- con la natura, per ritrovare la serenità.
Luc Besson e la raccolta rizione nella capitale, allora l’attesa diventa «Per me, cantare è sempre stato qualcosa di
Collected dove spicca il snervante. Ebbene sì, la cantante islandese puro, il mio modo di dialogare con le cose; mi è
capolavoro inedito, Live with torna in Italia in occasione del Volta Tour sempre piaciuto cantare nel vento, sotto la piog-
me, cantato da un superlativo europeo; la cornice romana che ospiterà il gia, in una tormenta di neve, su un torrente di
ed emozionante Terry Callier. suo concerto del 25 luglio, nell’ambito della lava. Io contro gli elementi». Da lì in poi la stra-
Del Naja e Grant Marshall manifestazione «Luglio suona bene», è la da sarà di nuovo in discesa. Nel 1997 sforna
hanno annunciato per que- suggestiva Cavea dell’Auditorium Parco il suo capolavoro Homogenic, oscuro e
st’anno l’uscita del nuovo della Musica. Chiunque sa che un concerto romantico nello stesso tempo, intriso di
album Weather di Bjork è qualcosa che trascende qualsivo- arrangiamenti d’archi spesso anche disso-
Underground. Il disco glia definizione di «normalità». nanti e i soliti beats elettronici. Nel 2000 reci-
dovrebbe avvalersi di diverse Durante la sua carriera si è rivelata una ta nel film Dancer in the Dark, di Lars Von
collaborazioni tra cui Horace cantante sopraffina diventando icona del Trier, il ruolo della protagonista Selma, con
Andy (usuale collaboratore nuovo pop di stampo elettronico. Una car- una sensibilità, un pathos e un dolore quasi
della band), Damon Albarn, riera iniziata a soli 11 anni con un disco di reali dove l’interpretazione tra musical e
Tunde Adebimpe dei TV On canzoni islandesi per bambini che vende melodramma vale la palma d’oro a Cannes
The Radio, Hope Sandoval 7000 copie in Islanda e diventa disco di pla- come miglior attrice. Dopo Vespertine (2001)
(ex cantante dei Mazzy Star), tino. Trasferitasi a Londra, dopo diverse nel quale concede più ampio spazio all’elet-
Mike Patton, Mos Def e le esperienze in gruppi punk anche di successo tronica intraprendendo un viaggio nella
straordinarie voci di Liz (vedi Sugarcubes) e l’esperienza jazz/bebop sfera dei suoi sentimenti più intimi e tor-
Fraser e Dot Allison. di Glin Glò (1990) in trio, inizia la sua carrie- mentati, arriva Medulla (2004); album straor-
O’Connor). La band, impegnata in un lungo tour estivo ra da solista. Debut (1993) e Post (1995) rac- dinario per la sperimentazione vocale, inte-
Ecco così arrivare nel 1991 l’esordio disco- che toccherà in Italia Napoli, Roma, colgono consensi di critica e pubblico. ramente composto da registrazioni vocali
grafico della band, Blue Lines, che racchiude Ravenna e Padova, ha da poco firmato uno dei La sua musica, sempre in continua evolu- sue e di alcuni collaboratori (vedi Mike
tutte le esperienze del collettivo e getta già le brani della colonna sonora del film Gomorra di zione, fonde dance, pop, trip-hop, house, Patton). L’ultimo lavoro Volta (2007) è un
basi di un sound unico ed inconfondibile che si Matteo Garrone. Una collaborazione casuale punk, industrial, funk, soul-jazz, per citare ritorno alle sonorità del passato e alle tema-
esprimerà al meglio in uno dei capolavori degli nata con la complicità di Max Passante, dj e soltanto alcune delle etichette sfornate dai tiche a lei tanto care: il rapporto con la natu-
ultimi anni: Mezzanine (1998) album profondo, producer napoletano da anni in Inghilterra dove critici. Ma in verità il suo sound è indescrivi- ra, il dialogo con le persone amate, i temi
intenso e maturo, nonché il disco più «rock» collabora attivamente con il gruppo di Bristol. bile: campionature, elettronica, sinfonie d’ar- politici di libertà. Bjork è tutto questo e molto
della band. chi su cui si innesta una voce ora soltanto altro. E allora non resta altro che attendere
Hip-hop di matrice nera, bassi dub, ritmi Valentina Giosa sussurrata, ora sensuale, ora urlata a squar- che il folletto venuto dai ghiacci ci regali un
dance, l’ossessività ipnotica del rap, il linguag- ciagola; il tutto accompagnato da atmosfere altro dei suoi spettacoli indimenticabili.
gio reggae, sonorità ambient, soul e musica da oniriche, scenografie spettacolari, costumi di Gianluca Gentile
film: queste le influenze della band. A domina- scena vari che non fanno altro che sottolinea-
re, un forte senso di alienazione urbana, grazie
all’utilizzo di un’elettronica fredda ed elegante
VENERDÌ 18 LUGLIO
Roma Rock Festival /ore 21.30 re l’eccentricità della principessa dei ghiacci.
Del resto Bjork è sempre stata amante degli
SABATO 25 LUGLIO
Luglio Suona Bene
ore 21:00
/
che lascia spazio a sospensioni oniriche e ad IPPODROMO DELLE CAPANNELLE eccessi, recitando spesso la parte della diva al AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA - Cavea
immagini allucinanti ed evocative da perfetta Via Appia Nuova, 1245 centro dell’attenzione e rischiando, per que- Ingresso: da 60 a 120 euro
colonna sonora metropolitana. Ingresso: 30 euro + d.p. - Info: 899500055 sto, di finire in frantumi. Accade tutto nel Biglietteria: 199.109.783

APRI E CHIUDI PARENTESI Lorenzo Bertini

U n distillato di Islanda nel caldo dell’estate romana. «Luglio suona bene


2008» porta i Sigur Ros, di scena il 12 nella suggestiva cornice della cavea
dell’Auditorium Parco della Musica, nell’ambito del tour che li vedrà toccare
di Kid A (per cui apriranno molti concerti), lungo la linea madre dei precursori Can.
La struttura nuda perseguita dal gruppo continua nel seguente ( ), senza titolo e indi-
cazioni per le relative otto tracce, a loro volta intervallate da trenta (cageani) secon-
anche Milano e Firenze dopo quasi due anni di assenza dai palchi italiani. di di silenzio, cantate esclusivamente
Un rientro atteso per la band islandese, tra le più amate e seminali degli ultimi dieci in hopelandic. ( ) è un disco se possi-
anni, dal loro album di esordio, Von del ‘97, fino a Takk, ultima prova «inedita» ad bile ancora più oscuro e magmatico
oggi, datata 2005. Eterei, evanescenti e glaciali, la musica dei Sigur Ros sembra sgor- del precedente Agaetis Byrjun fatto
gare dalle profondità della loro terra in lente e dense volute, calibrata in quattro dischi di lunghe spettrali suite di ascenden-
che li hanno imposti sulla scena internazionale, fautori, insieme a Mum e Gus Gus za floidiana.
della nouvelle vague islandese a cavallo tra Novanta e Duemila, sulla scia della più Il 2005 è l’anno dell’approdo a una
celebrata Bjork. Ma come Bjork e Mum prediligono dissonanze e virate sull’elettroni- major, la Emi, con Takk (grazie),
ca, la musica dei Sigur Ros si stabilizza invece su atmosfere rarefatte e ossessive, litur- l’album forse più debole e meno
gie nordiche giocate spesso sul vonlenska o hopelandic, sorta di linguaggio esperanto carico di suggestioni.
astratto inventato dal cantante-chitarrista Jonsi Por Birgisson che gli consente di usare Le undici tracce segnano il ritorno
la voce come strumento puro. «In fin dei conti è quello che accade con le canzoni ingle- al cantato in islandese, e l’oscurità
si nei paesi non anglosassoni: chi non sa l’inglese percepisce suoni, non significati», ci di ( ) è abbandonata per un ritorno a
scherza Kjartan Sveinsson, tastierista della band. Una sorta di dilatato una psichedelia in stile Mercury
«Prisencolinensinainciusol» celentaniano. Rev/Flaming Lips (vedi, tra tutte, la
Scoperti proprio da Bjork nel ‘94, in seguito al loro primo singolo Fljugou, partorito in fiabesca Saeglopur con ouverture
appena sei ore e inserito in una raccolta per i cinquant’anni dell’indipendenza islande- iniziale di campanelli e pianoforte o
se dalla Danimarca, il quartetto - composto da Jon Thor Birgisson (voce e chitarra), la sognante Hoppipolla).
Kjartan Svensson (tastiere), Georg Holm (basso) e Orri Pall Dyrason - ci mette tre O, più semplicemente, in puro stile
anni a dare forma al loro primo album, Von (speranza), tra le quali spiccano l’omoni- Sigur Ros. A più di dieci anni di
ma Sigur Ros (rosa della vittoria) e Myrkur. Von rimarrà misconosciuto fino al suc- distanza dal loro esordio, i Sigur Ros
cessivo Agaetis Byrjun (un buon inizio), del 2000, disco della svolta, per l’etichetta tirano le fila della loro carriera, riper-
inglese Fat Cat. Giocata su lunghe tessiture sospese tra noise, archi e elettronica, correndo in un doppio cd,
percorse dalla voce (quasi) bianca e tagliente di Jonsi, la psichedelia minimalista Hvarf/Heim, il loro repertorio in formato elettrico-unplugged, con aggiunta di un
dei Sigur Ros raccoglie consensi a livello internazionale, mentre i nostri fanno vecchio demo, Salka e di due inediti (Hljómalind e Í Gær). Il disco esce in contem-
incetta di premi in patria (miglior album, miglior gruppo, etc.), assestandoli tra gli poranea con il film Heima, un prezioso documentario in cui è possibile ammirar-
alfieri più acclamati del post-rock, accanto a Mogwai e ai Radiohead cacofonici li in dimensione live. Per chi non potrà esserci all’Auditorium il 12 luglio.

SABATO 12 LUGLIO - ore 21:00 >> Luglio Suona Bene


AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA - Cavea - Ingresso: da 30 a 60 euro - Biglietteria: 199.109.783
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Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008

PORTISHEAD Un punto di vista di cui non si


Eand
DGback
E
STOMP! Dentro un metaballetto
SIOUXSIE Ipnotica, ammaliante, che è percussioni, acrobazia, estro- potrà più fare a meno, la cui bellezza va al di là
dark-punk-e-gothic. Strana insomma. vaganza. E pulizie di primavera dell’estasi estetica tanto da divenire obbligo

GOTICA REGINA SIOUXSIE


Vive in una casa del XIV secolo in un tranquillo villaggio nei dintorni di Tolosa, dove nessuno la conosce se non come «quella strana
cantante che viene all’Inghilterra». Praticamente fa la parte della vicina stramba, e invece è la madre della scena gothic britannica. Questi francesi.

La regina del affascinante, trucco pesante, colorito cadaverico, abiti provocanti per diversi anni suo
dark punk bri- spesso tipicamente sadomaso. La sua immagine ha influenzato marito), Siouxsie
tannico, leader più di una generazione consacrandola come uno dei pilastri del pubblica il suo
storica dei rock di tutti i tempi. primo album come
Siouxsie and Ed è proprio nel fermento punk londinese che Siouxsie si pre- solista, intitolato
The Banshees e senta sul palco con i Banshees, una formazione improvvisata in Mantaray disco
madrina della occasione del festival 100 Club, che comprende Steve Severin al dalle tinte «roman-
scena gothic, basso, Sid Vicious alla batteria e Marco Pirroni (poi negli Adam tiche» di una son-
ritorna in Italia And The Ants e nei Rema Rema) alla chitarra. Ed oltre all’imma- gwriter ormai ricca
dopo anni di gine già perfetta è evidente che c’è qualcosa di più: Honk Kong di esperienza e
assenza per tre Garden è una meravigliosa danza macabra giapponese arricchita matura. L’ex regina
date imperdibili da una voce con reverse gate reverbe, effetto che Siouxsie aveva della notte, lontana
(il 12 luglio al sentito nella indimenticabile Holy Holy di David Bowie. anni luce dal vec-
Teatro Romano Il successo comincia presto ed ecco arrivare un contratto con la chio tumulto del
di Ostia Antica Polydor con il nome definitivo: Siouxsie and The Banshees (for- punk e dall’ aspetto
di Roma, il 14 a mazione che vedrà la sostituzione di John Mc Kay alla chitarra e di riot-girl, oggi
Villa Arconati di Milano, il 15 allo Spaziale Festival di Kenny Morris alla batteria). vive in un tranquillo villaggio nei dintorni di Tolosa in una casa
Torino). Il canto selvaggio, i tamburi tribali, l’approccio teatrale e misti- del XIV secolo.
Siouxsie Sioux, all’anagrafe Susan Janet Dallion dalla voce co, gli inserti elettronici, i rimandi al krautrock, gli innumerevoli «Quasi nessuno da queste parti sa chi sono – dice –. Qualcuno
ammaliante e ipnotica, con il primo album dei Banshees ha riferimenti letterari a Baudelaire, Blake, Redcliffe, Edgar Allan tutt’al più mi definisce quella cantante un po’ strana che viene
sostanzialmente dato il via al movimento dark che avrebbe domi- Poe e le citazioni cinematografiche costituiscono subito elementi dall’Inghilterra».
nato buona parte del decennio degli anni 80, aprendo la strada a del tipico Siouxsie-sound. L’urgenza e la violenza del punk diven- Valentina Giosa
gruppi indimenticabili come Joy Division, Cure, Bauhaus, Killing gono con i Siouxsie and The Banshees meno dirompenti e più
Joke, Sisters of Mercy. Ma non solo. Il suo stile vocale e le sue ricercati aprendo le porte ad una musicalità suadente e spesso
sonorità tetre e malinconiche sono rintracciabili anche oggi, basti visionaria, capace di arrangiamenti raffinati e complessi. Dopo
pensare a Portishead, Dead Can Dance, Garbage, Cocteau Twins capolavori come Scream, JuJu, Nocturne, nel 1996 il gruppo SIOUXSIE - SABATO 12 LUGLIO ore 21.30
(la Frazer ha raccontato di aver avuto da ragazzina un tatuaggio di decide di sciogliersi, in polemica risposta al revival punk che sta COSMOPHONIES - Teatro Romano di Ostia Antica di Roma -
Siouxsie). Miss Dallion fa i suoi primi passi nel mondo musicale prendendo forma in quel periodo. Via dei Romagnoli, 717 Ingresso: 26 euro + d.p. - Info: 06
come fan dei Sex Pistols seguendoli nelle loro performances con Nel 2007 dopo anni di pubblicazioni a nome The Creatures 4827915 orario 10-13 / 16-19 escluso sabato e festivi
un gruppo di sostenitori ed è già un’icona di stile: alta, eterea, (duo formato da Siouxsie e da Budgie, batterista dei Banshees e Cosmophonies: 333.200.34.29

BATTE L’IMMONDIZIA di Romina Ciuffa

M i vende un pianoforte, sulla 14th


Street di New York, un tipo che è
un commesso qualunque e che tra riffe
Steve McNichola, gli Stomp danno vita a una performance unica che nasce
dalla strada. Suonano scope, manici, pneumatici, spazzolini, fogli di giornale,
scatolette di cerini, tubi di gomma, lavabi interi della cucina che si attaccano al
e raffe mi invita a vederlo ballare quel- collo. Si arrampicano, strofinano, percuotono e il ritmo è incessante, arrivano
la sera o qualunque altra. Il tempo che su in alto a metri da terra attaccati agli spalti e nessuno di loro, ancora, ha sba-
il pianoforte sia già dentro la mia casa gliato.
di Chelsea per accettare il suo invito e Ripetono tutto ogni sera, da anni, per le strade ed anche nei teatri: quello di Roma,
ritrovarmi all’Orpheum Theatre sulla 2nd ad esempio, l’Olimpico, che assiste a un concerto anomalo, al senso rapido del tempo
Avenue, in mezzo alle botteghe del tatuag- che scorre, alla visualizzazione della musica in un’opera che è metropolitana nel senso di
gio e del piercing, in una Manhattan che qui ad est città e nel senso di subway, stare sotto l’asfalto in attesa di un treno, rumori compulsi-
della City è sporca e confusa come tutti gli est del vi e il piede che batte, topi nei binari. L’immondizia seduce gli Stompers, e il disordine
mondo. L’East Village che sta nascendo solo in que- urbano che è tutto ciò che fa arte. Un «metaballetto», la furia ritmico-sensuale del fla-
sti ultimi anni ospita il mio venditore di pianoforti e menco unita al gioco percussivo del tip-tap, l’umorismo del cinema muto dato in pre-
qualche amico suo, stabilmente. Non suonano, ma stito alla Pop-Art.
sbattono. Non cantano, ma fanno rumore. Non recita- Si ricicla tutto perché tutto è arte, suono, ritmo incalzante di cerini prima che venga-
no, ma fanno gag. Sono Stompers, niente più. Quasi no accesi, di immondizia prima che venga lacerata, di confusione prima che diventi
una filosofia. Una setta. Nati a Brighton nell’esta- emozione.
te del 1991 da un’idea di Luke Cresswell e Non oso pensare cosa avrebbe fatto il mio pianoforte in mano a lui.

RE PORTISHEAD THIRD
Cogliere l’occasione ne del sistema musicale, al di là del tempo e ca armonia di The Rip, l’inquietudine disturban- Una spinta sperimentatrice e innovatrice inva-
di vedere il live dei delle mode, un incipit rinnovato per tanta nuova te di Plastic, che preannuncia la rivolta di We de questi brani. Non è più tempo di campiona-
Portishead racchiude in ispirazione. Un disco dove ogni scelta formale Carry On, dalla base paranoica e alienante, menti, sonorità lo-fi e scratch. Nessun autorefe-
sé e sintetizza l’unicità acquisisce un senso: nella disposizione, nella momento di perdizione estrema e scatenante, da renzialismo. Bastano l’orchestrazione sapiente
di un avvenimento raro e durata, nella ripetizione, nell’interruzione e fossilizzare il battito cardiaco nella sua inces- di batteria, chitarra, basso, elettronica pungente
prezioso che, nel nella ripresa. Ma laddove, nell’insieme dei sante compulsione. C’è tempo per un malinconi- e minimale, e la voce, che non smette mai di stu-
momento stesso della brani, si intuisce un progetto articolato e concre- co e tenero respiro acustico dai sentori blues con pire e impressionare per quali evoluzioni sia in
sua esecuzione, permette to, nella realizzazione degli stessi, nel loro esse- Deep Water, prima della inesorabilità della grado di mostrarci. Si percepisce la sofferenza,
di essere detentori di una re musica e parole, è evidente la loro minuziosa drum machine di Machine Gun, e della rugosità l’intensità del complesso processo creativo, l’as-
memoria storica. Il tour scorso ha previsto pur- e sorprendente diversità. Un’ora di ascolto divi- di Small, esemplari di cupezza e psichedelia che soluta necessità di compiersi. Perché siamo di
troppo solo due tappe in Italia (il 30 marzo sa, ancora una volta, come è sempre stato, in sperimentano nuove traiettorie dell’udito. C’è fronte, o meglio, dentro, a un mutamento di cui
all’Alkatraz di Milano e il 31 allo Saschall di undici tracce. Cifra costante di un enigma irri- tempo per il compromesso e la convivenza con è difficile ancora comprendere il peso. Un punto
Firenze). Il tenore dello spettacolo è perfetta- solvibile e rinnovato, riavvisabile da subito in la ritrovata melodia in Magic Doors, e la finale di vista di cui non si potrà più fare a meno, la cui
mente fedele a quello del disco: sobrio, lineare, quella breve lezione in portoghese (Esteja aler- sospensione lynchiana di Threads, che certifica bellezza va al di là dell’estasi estetica tanto da
potente, oscuro. Paralizzante. ta para a regra dos 3...) che sancisce il nostro in maniera indelebile l’impossibilità di qualun- divenire obbligo.
Nessuna via di fuga per occhi e orecchie. ascolto e l’inizio di Silence. Ecco dunque basso, que risposta ai nostri dubbi: What do I know?
L’immaginazione è resettata al suo punto d’ori- batteria e chitarra secchi e incessanti in riveren- and how do I go? I’m always so unsure. Alessandro Tognolo
gine, pura e sensibile. Emerge solo il rigore di te dialogo con la voce di Beth, atmosfera da noir
una visione che è frutto di una necessità, di metropolitano e una fine che non esiste, labile e
(riba)dire e porre nuove basi di concezione drammatica come quella dei film dei fratelli
sonora. Un’incombenza ontologica, che richiede Dardenne.
tempo per trovare la giusta espressione, lontana È solo l’inizio. C’è tempo per scandagliare
da meccanismi commerciali. abissi e sommità di rimembranze e passioni con
Non sorprende quindi che il disco arrivi anar- Hunter e Nylon Smile, i ritmi si intersecano
chicamente dopo tanti anni dal precedente. E si variabili e mutevoli e i suoni si aggiungono e
chiami Third. Nessuna intenzione così di can- arrivano sempre abbaglia(n)ti di luce scura,
cellare il passato, anche perché lo stile, l’innova- ambigua e inaspettata, dall’esito immobilizzan-
zione, l’intelligenza, la sorpresa, la lucidità, te per ogni tentativo esplicativo: I can’t say
l’accuratezza, non sono smarriti e l’ascolto del- nothing good / Nothing is so bad / I never had
l’opera ribatte incessantemente questo assunto. the chance to explain exactly what I meant. C’è
È l’aggiunta di un nuovo pilastro nell’evoluzio- tempo per la delicatezza e la sublimità e la magi-
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CLA&opera
SSICA Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008

ALESSANDRO BARICCO I barbari Secondo DANTE Gli dedicano


a cura di FLAVIO FABBRI NIETZSCHE Ma non era un filosofo? lui Beethoven è l’antesignano dei barbari moder- una sagra intera. In
No. ni. Proprio il più romantico dei pianisti Umbria

FRIEDRICH NIETZSCHE BEETHOVEN


IL MUSICISTA IL BARBARO
P ensare che la musica che si sta per ascol-
tare è quella di Friedrich Nietzsche mal
dispone. Chiunque si aspetterebbe qualcosa di
Maestri cantori, finisce per rappresentare una
chiave di volta nella formazione della persona-
lità del giovane musicista. Lied romantici, evo-
B eethoven, l’antesignano dei barbari
moderni? Molti saranno saltati sulla sedia
alla seconda pagina del libro di Alessandro
tuato un’operazione di marketing moderno, di
business musicale, di quella che oggi definiamo
musica creativa? Aveva inconsciamente mutato
estremamente particolare, perlomeno di bizzar- cativi e mossi da strofe schubertiane: toni ampi Baricco, I barbari (Feltrinelli, 2006) perché si è un pezzo di mondo e di storia? Chissà, l’unica
ro. Da una prima, attenta analisi dei brani in e fluttuanti, articolati in accordi dissonanti, andati un po’ pesanti con le parole. Nel libro si cosa certa è che questo atteggiamento creativo
realtà si rimane un po’ smarriti, quasi in attesa. ritardi, appoggiature, modulazioni improvvise. fa riferimento alla Nona sinfonia in Re minore, oggi, oltre alla musica, fagocita tutti i campi
Si pensa inconsciamente: Tutto qui?. Poi, tor- Ma anche motivi declamatori con la funzione di Op. 125, cioè l’ultima sinfonia pubblicata da espressivi. Anche il tempo e lo spazio, lascian-
nando all’ascolto - un gesto che lo stesso drammatizzare l’impianto, richiamare i grandi Ludwig van Beethoven. La somma vetta creati- doci senza futuro e con l’ombra nucleare del
Nietzsche avrebbe probabilmente disapprovato miti che andavano tradotti in note per il popolo, va, completata nel 1824 e nell’ultimo movi- passato. E a noi, cosa ci sta mutando?
(fino al XIX secolo non era consuetudine ri- cioè la massa odierna, di modo che il musicista mento includente parte dell’Ode An die Freude Oggi, coloro che ci definiscono barbari sono
ascoltare le composizioni di si trasfigurasse in oratore. (Inno alla gioia) di Friedrich Schiller. Un capo- gli stessi che hanno finito di pagare la scuola
un autore più volte per capir- Solo che proprio non riu- lavoro assoluto, insuperabile insomma. Eppure dei figli e il mutuo per la casa, i neo-cinquan-
ne la forza) - vengono a col- sciva a convincere nessuno e, «(...) eleganza, purezza e misura, che erano i tenni insomma, che hanno soldi da spendere nel
pire i repentini cambiamenti tra le molte voci critiche del principi della nostra arte, si sono gradualmen- fantastico mondo dell’entertainment globale.
di stile che poi, a pensarci, tempo, c’è da registrare solo te arresi al nuovo stile, frivolo e affettato, che Oggi nonni e nipoti fanno le stesse cose, viven-
ben si accordano con quello la difesa di ufficio mossa da questi tempi, dal talento superficiale, hanno do il medesimo tempo, in un segmento tempo-
che doveva essere il carattere Wagner stesso e da Franz adottato. Cervelli che, per educazione e abitu- rale orizzontale, piatto, saturo di esperienzialità
del filosofo. Liszt, sintetizzate nel giudizio dine, non riescono a pensare a qualcosa d’altro qualitativa e quantitativa. Quindi, non sono
E così si entra nel mondo raccolto dal biografo Curt che i vestiti, la moda, il gossip, la letteratura di nella posizione di giudicare.
musicale di Friedrich Paul Janz: «(...) Tuttavia, romanzi e la dissipazione morale, fanno fatica Ma chi è oggi che sta mutando il nostro pae-
Nietzsche, che prima di anche nella musica liederisti- a provare i piaceri più elaborati e meno febbri- saggio allora? C’è un Beethoven nascosto tra
diventare il grande pensatore ca ha per lo meno eguagliato li, della scienza e dell’arte». noi? Cosa ci fa provare questa strana sensazio-
che è stato, ha vestito i panni per espressione profonda e Queste parole, scritte quasi due secoli fa e ne di smarrimento tra le cose di tutti i giorni? La
del compositore di musica. pregnante parecchi dei suoi che in modo così sconvolgente aderiscono per- risposta è nell’unico termine possibile: il muta-
Parliamo di un blocco di musicisti contemporanei di fettamente alla gran parte dello stato dell’arte mento. Stiamo mutando e già le avanguardie
diversi Lieder composti, tra mestiere». Come dire che tali musicale attuale, sono parte del più ampio arti- sono passate nella dimensione altra che noi stia-
il 1861 e il 1863, all’interno Lieder non meritano di essere colo apparso su un’autorevole rivista londinese, mo ancora qui a
di una limitata produzione sminuiti dall’impari confron- The Quarterly Musical Magazine and Review, chiederci perché,
musicale. Essi rimasero tutti to con i capolavori dei grandi nel 1825. Erano i tempi del Romanticismo, la nel frattempo,
inediti ad eccezione di Gebet an das Leben e musicisti, ma semmai valorizzati da un accura- Nona ne fu la bandiera. E Baricco ci fornisce Beethoven è finito
sono stati raccolti e pubblicati per la prima to parallelo con le liriche per voce e pianoforte una chiave di volta su cui riflettere: ma se in una suoneria per
volta da Georg Gohler, Musikalische weke von di Wiengartner, Cornelius, Goldmark, Franz, Beethoven scriveva musica per quei cervelli, cellulari. Uno dei
F. Nietzsche nel 1924. Siamo nel pieno degli per citare soltanto alcuni fra i più significativi cioè gli stessi che leggevano J.W. von Goethe, più grandi pianisti
effetti del Romanticismo tedesco e l’esperienza piccoli maestri tedeschi del genere liederistico. Franz Brentano e G.W. Friedrich Hegel per del Novecento,
che illumina il panorama degli anni universitari Insomma, salviamo il salvabile. Un piccolo inteso, ci chiediamo, come è possibile che Glenn Gould,
di Nietzsche è tutta nell’incontro con Richard mondo ai più sconosciuto, questo del giovane venissero considerati barbari? E cosa dire allo- diceva riguardo la
Wagner, avvenuto nel 1867. Nietzsche, che con la stesura de La nascita ra dei barbari dei nostri tempi? Qualcosa li uni- musica e non solo:
Il contatto con l’uomo che gli sembrava raf- della tragedia (1872) e un probabile accenno sce? Quali codici di comunicazione culturale, «(...) Ciò che io
figurare il più alto ideale di artista del suo dei mitici baffoni sul viso di ex-adolescente artistica, linguistica sono venuti meno o si sono chiamo bellezza è
tempo, direttore, compositore, librettista e sag- prodigio, vedrà la fine del musicista e la nasci- ricreati o ripristinati? una questione di
gista che aveva realizzato capolavori come il ta del filosofo. Il grande filosofo e sociologo francese Jean forbici e colla».
preludio del Tristano e Isotta e l’ouverture dei Flavio Fabbri Baudrillard, scomparso lo scorso anno, sostene- Serviti, qui i con-
va: «(...) Non è forse vero che la musica non cetti di tempo e di
riflette solo la storia, ma la penetra, ovvero agi- spazio, già smi-
sce retrospettivamente sul passato fino alle nuzzati dal cut up
Devotamente nostre radici, alle nostre fonti non discorsive, si
tuffa nei nostri abissi di grida e rumori, si pro-
ietta al di là dei nostri futuri?». Un altro genio
dello scrittore
visionario William
Burroughs adesso
all’inferno e un’altra domanda. Noi qui, ovviamente, assol-
viamo Beethoven da questo ambiguo tribunale
sono passati alla
convergenza del web. Il passato è morto e il
del tempo, quando ha terminato di comporre la futuro è una categoria legata a quanti soldi ven-
di Romina Ciuffa Nona era sordo, decisamente un’ottima atte- gono spesi in ricerca e sviluppo a Sylicon
nuante per un musicista. Ricordando però che Valley.
nel 1927, cento anni dopo la morte di Il tempo che verrà sarà più simile a un video
È dedicata a Dante Alighieri la sessan-
tatreesima edizione della Sagra
Musicale Umbra, Festival di musica
Beethoven, la famosa rivista tedesca Die litera-
rische Wel si rivolse ai più importanti composi-
game che alle riflessioni novecentesche, cari
buio e luce dell’intelligenza passata. Siamo una
sacra e spiritualità, Il cartellone, dal 12 al tori contemporanei perché dicessero che cosa specie in mutazione antropologica, abbiamo
26 settembre, spazia dal gregoriano alla significava per loro Beethoven e Maurice Ravel smesso di andare avanti in posizione eretta, pre-
musica medievale, a due prime esecuzio- sintetizzò: «(...) Non mi piace Beethoven, per- ferendo lo spostamento laterale, plurale e mul-
ni assolute di Salvatore Sciarrino e Roger ché la sua fama è fondata non sulla musica, titasking, come le mani di Beethoven sul piano-
Marsch, accanto a conferenze ed eventi. palesemente imperfetta, ma sulla leggenda let- forte. Siamo portati da sempre a pensare che
Una rarità, la proiezione di due film muti teraria creata intorno alla sua vita». mutamento sia termine ‘ambiguo’ e quindi
datati 1910 sulla Divina Commedia, pro- Dunque arriviamo ai media, al divismo, ci negativo, ma proprio con il nostro Ludwig, gra-
posti grazie alla Filmoteca Vaticana. tocca incassare ancora un colpo. Ma il motivo zie a uno dei suoi quaderni di gioventù, possia-
Dopo una speciale anteprima a Spello vero della sua assoluzione completa sta nel mo ascoltare le voci lamentose in marcia sul
venerdì 12 settembre con i più significa- fatto che tutto ciò che è barbaro, come sottoli- tempo a scagionare, forse, nuovi traghettatori
tivi esempi del canto devozionale umbro nea Baricco, è frutto della mutazione insita nei talentuosi dalle accuse di domani: «(...) Una
legato alla spiritualità popolare, in una tempi, tra le fratture invisibili che si creano tra seconda, una terza generazione mi ricompense-
colorata serata di cori e processioni per un universo di significati condivisi e quello che ranno, due e tre volte, delle ingiurie che ho
le vie del borgo, la vera inaugurazione al sta per nascere, non certo o non solo nel singo- dovuto subire dai miei contemporanei».
Teatro Morlacchi di Perugia sabato 13 lo. Forse quando Beethoven ha innestato
settembre con la Schiller nella Nona aveva inconsciamente effet- Flavio Fabbri
Missa Solemnis di
Beethoven eseguita
dall’Orchestra Haydn
di Bolzano e Trento
diretta da Gustav O CIELI AZZURRI DI CARACALLA
Kuhn. Numerosi gli
appuntamenti in car- L’ Aideo, così si doveva chiamare il Teatro dell’Opera alle Terme di Caracalla. L’idea
tellone con la musica venne allo scrittore Giorgio Vigolo, perché l’Aida, opera lirica di Giuseppe Verdi del 1871,
antica e barocca dal 1945 a oggi è sempre stata in cartellone per il Teatro
eseguiti dai più noti dell’Opera di Roma nella incredibile location delle
complessi italiani ed Terme di Caracalla.
europei, con alcune Qui si può godere, data la scenografia monumentale,
scoperte di grande di una favola nella favola, ambientata nell’antico Egitto
interesse musicologi- e piena di amore per la Patria: « ... Sì bella e perduta»
co, prime esecuzioni raccontava sempre Verdi, ma nel Nabucco (1842). La
in tempi moderni, tra Celeste Aida, una principessa etiope, catturata e con-
cui il mottetto Vos dotta in schiavitù in Egitto. Radamès, capitano delle
invito di Vivaldi, e prime esecuzioni assolu- guardie reali di Tebe che se ne innamora.
te tra le quali Il Cor Tristo di Roger Marsh Ne nasce una delle più incantevoli storie di guerra,
tratto dal XXXIII Canto dell'Inferno dante- amore, tradimenti, onori feriti, coraggio e sacrifici d’al-
sco. WWW.PERUGIAMUSICACLASSICA.IT - tri tempi, dove il dolore è lo sfondo immutato dell’epo-
[email protected] pea del genere umano. Una tragedia in quattro atti, densa di emozioni e di pathos, com-
missionata a Giuseppe Verdi dal principe egiziano Ismail Pasha, su libretto di Antonio
>> 63.MA SAGRA MUSICALE UMBRA Ghislanzoni e basata su un soggetto originale di Auguste Mariette. Un’opera immortale
DEDICATA A DANTE ALIGHIERI che conserva intatto il suo fascino negli anni.
dal 12 al 26 settembre
>> E pur ti riveggo mia dolce Aida - dal 10 al 24 LUGLIO - TERME DI CARACALLA a Roma
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Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008 CLA&opera


SSICA
MAURICIO ANNUNZIATA Akatist Per la quinta volta il LEYLA GENCER Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti,
Montenegro è indipendente: crocevia di popoli, incontra il arrivederci fratello mare, mi porto un po’ della tua ghiaia, un po’ del
compositore italo-argentino che gli ha dedicato un inno intero tuo sale azzurro, un po’ della tua infinità e un pochino della tua luce

MONTENEGRO COME LA PACE LEYLA GENCER


Il miracoloso fatto che ortodossi, cattolici e musulmani rendano omaggio a un santo ortodosso,
San Basilio di Ostrog, ha costituito per Mauricio Annunziata una fonte d’ispirazione immensa, «Ed ecco ce ne andiamo come
siamo venuti, arrivederci fratello mare,
arricchita dalla diversità culturale, etnica e geografica che offre il piccolo territorio montenegrino mi porto un po’ della tua ghiaia, un po’
a cura di Flavio Fabbri del tuo sale azzurro, un po’ della tua
infinità e un pochino della tua luce…»:
I mmerso tra le meraviglie pittoriche del
Caravaggio, gli affreschi del Pinturicchio e
di Carracci, abbracciato dalle architetture di
ca e religiosa del Montenegro, lo Stato più gio-
vane del mondo nel cuore dei Balcani. Il miraco-
loso fatto che ortodossi, cattolici e musulmani
così il poeta turco Nazim Hikmet can-
tava la sua nostalgia, pensando al
Bosforo lontano. Proprio come la
Raffaello e del Bramante e accompagnato dalle rendano omaggio ad un santo ortodosso ha grande cantante lirica Leyla Gencer,
sculture di Andrea Bregno e di Gian Lorenzo costituito per me una fonte d’ispirazione immen- scomparsa lo scorso 10 maggio, che
Bernini, per un pubblico assorto nella Basilica sa, arricchita inoltre dalla diversità culturale, ha deciso di tornare a quella ghiaia, a
di Santa Maria del Popolo la prima esecuzione etnica e geografica che offre il piccolo territorio. quella luce, per riposare in pace nella
dell’Akatist di Mauricio Annunziata, per il Anche se il Montenegro aveva un patrimonio sua terra, e da sua volontà è stata cre-
secondo anniversario dell’Indipendenza del musicale folcloristico vasto, nella musica colta mata e trasportata in Turchia, e nelle
Montenegro. Cuore della composizione per non si poteva dire lo stesso». acque del Bosforo ora è dispersa dopo
Coro e Orchestra è il sentimento multietnico e Una storia difficile, quella del Montenegro, una carriera che, fra gli anni 50 e i 70,
multiculturale che il giovane Paese europeo piccolo e giovanissimo Stato dell’Unione, l’ha portata in tutto il mondo, e che
porta con sé da mille anni, esaltato da cattolici, dove non sempre le parole o la musica hanno negli anni 80 l’ha coinvolta nell’inse-
ortodossi e musulmani, con i loro canti e le loro avuto la meglio sulla guerra e l’odio etnico, care gli Inni di lode «in piedi») - spiega gnamento, anche dirigendo fino all’ulti-
liturgie. eppure, forse proprio grazie al nuovo assetto Mauricio - è suddiviso in Ikos e Kondak, che ho mo, su invito di Riccardo Muti,
europeo, sembra aver trovato illustrato liberamente: Inno a San Basilio di l’Accademia della Scala.
una sua importantissima Ostrog, Preghiera montenegrina, Alleluia dei Flavio Fabbri
dimensione, dove anche la cristiani, Festa dei pellegrini, Alleluia nella tri-
comprensione delle diversità stezza, Luce nel duolo, Alleluia musulmano,
più profonde e il dialogo Canti bizantini, Alleluia del nuovo Montenegro,
interreligioso hanno contri- Invocazione dai monti, Alleluia degli andanti,
buito a un passaggio politico Supplica dei contadini, Alleluia degli slavi,
fondamentale. «La prima ese- Adorazione gitana, Il Monastero di Ostrog,
cuzione dell’Akatist a San Alleluia marina, Devozione dei serbi, Orazione
Basilio di Ostrog è stata orga- all’eterno riposo, Liturgia con gusle (strumen-
nizzata dall’Ambasciata del to monocordo dai balcani), Sentiero del mira-
Montenegro presso la Santa colo, Gloria a San Basilio di Ostrog. Ci sono
Sede - racconta Annunziata - costanti richiami ad antichi strumenti musicali,
in occasione del secondo danze, emozioni, tutto filtrato con la mia tecni-
anniversario dell’Indipendenza ca e stile compositivo».
e, da quanto pronunciato Oltre al suo autore, ci sono i Solisti e il Coro
dall’Ambasciatore S.E. Antun della Roma Ensemble, i Solisti del Conservatorio
Sbutega, sappiamo che per la musicale di Santa Cecilia e il direttore Mauro
quinta volta nella propria sto- Conti in una splendida cornice architettonica che
ria millenaria i cittadini del ha rapito nell’incanto un pubblico numeroso e
Mauricio Annunziata nasce a Buenos Aires Montenegro costituiscono uno Stato indipenden- attento, in una chiesa di rara bellezza. «La prima
(Argentina) ma è italiano di origine, è ingegne- te, per la prima volta senza dovere usare le armi, esecuzione del 19 maggio 2008 nella gremita
re informatico ma compone al pianoforte, è ma solo una matita». Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma è
autodidatta ma sembra essere uscito dalle scuo- Così, come da sempre è stato, anche la musi- stata affidata al Roma Ensemble, diretta magi-
le del tempo. Ama la musica lavorando d’istin- ca racconta il passare del tempo e i grandi avve- stralmente dal M° Mauro Conti, che ha saputo
to puro, fiutando la corda emotiva che tiene nimenti storici, cantando gesta di eroi e talvolta astutamente cogliere la chiave di questa musica
rapito il pubblico, riuscendo a colmare ogni canti del mare, paesaggi, nostalgie e speranze di che differisce molto di quella che ben conoscia-
distanza, ogni diversità. suonatori, uomini di fede e poeti: «Ho scritto mo in Occidente per trasmetterla all’attentissi-
Il suo percorso biografico lo ha portato inevi- l’Akatist (inno di lode per San Basilio di mo pubblico. Dobbiamo anche sottolineare le
tabilmente alla grande scoperta del Ostrog, Op. 108) con temi originali, spesso meravigliose interpretazione dei soliti: le rino-
Montenegro, crocevia di popoli, religioni, d’ispirazione popolare. L’organico è: oratore, mate Sara Dilena (mezzosoprano) e Maria
sonorità e sentimenti depositati nei secoli nel
cuore dell’Europa: «Ho scoperto il Montenegro
anni fa grazie alla scrittrice montenegrina
voce popolare montenegrina, coro e organo
(anche in versione per orchestra). La lingua non
è il serbo, ma il montenegrino: la scrittrice
Prosperi (soprano) e il talento emergente di
Virginia Guidi (soprano)».
«Il caloroso applauso del pubblico, che com-
EDE IVAN
Dragana Polovic, devota di San Basilio di
Ostrog, veneratissimo santo ortodosso montene-
grino. Lei è stata l’artefice del mio Akatist facen-
Dragana N. Polovic ha accuratamente rivaluta-
to l’antico testo con le sfumature e gli accenti
proprie della linguistica montenegrina. Inoltre,
prendeva l’intero Corpo Diplomatico accredita-
to presso la Santa Sede e numerose autorità reli-
giose, politiche e artisti, serve per dimostrare
PLAYS
domi notare l’importanza di integrarlo nel cen-
tro della Chiesa cattolica. Dopo più di cento
composizioni dedicate al continente americano,
Dragana N. Polovic ha tradotto minuziosamen-
te il lungo testo alla lingua italiana con adatta-
zione ritmica per le esecuzioni in Italia. Il testo
che la convivenza tra le religioni è possibile e
necessaria. In una chiesa cattolica - ha concluso
il Maestro - non era mai stato realizzato un even-
CHOPIN
mi sono interessato alla diversità culturale, etni- Akatist (il termine greco Akathistos sta a indi- to di queste caratteristiche». Al Festival Musicale delle Nazioni
ecco Ede Ivan - pianista ungherese che
non è nuovo ai Concerti del Tempietto
nel suggestivo scenario del Teatro di
Marcello - con un un recital (quello del
5 luglio) tutto dedicato a Frédéric
Chopin, dunque notturni (op. post.,
op.27, op.32), mazurche (op. 6 e op.
63), e polacche (op. 26). Ede Ivan si
dedica all’attività concertistica dall’età
di 15 anni e ha all’attivo più di 200 con-
certi, come solista e con orchestra, in
Ungheria, Jugoslavia, Austria, Italia e
Australia.
Maria Luisa Tagariello

GIRO DI VALZER IN MI(A)


Ha 29 anni e vive a Miami Beach. Mia Vassilev è una pianista dal talento straordinario,
appena passata per le Notti Romane al Teatro Marcello di Roma in occasione del Festival
musicale delle Nazioni; nonostante la giovane età ha già un lungo curriculum di successi:
dopo aver conseguito la laurea presso la Kansas State University e un master all’Università
di Cincinnati-College Conservatory of Music sotto la guida di Richard Fields e Michael
Chertock, si è esibita non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa ed in Cina. La Vassilev ha
saputo entusiasmare il pubblico romano con la sua bravura nell’esecuzione di celebri brani
al pianoforte in più occasioni: l’anno scorso, ad esempio, nella Casetta delle Civette del parco
di Villa Torlonia. Quest’anno l’artista ha scelto un valzer del suo compositore preferito,
Maurice Ravel (Valses Nobles et Sentimentales), ma non dimentica una Sonata di Sergej
Vasil’evic Rachmaninov (la n. 2 op. 36), e nemmeno la Suite Dansante en Jazz di Erwin
Schulhoff.

Maria Luisa Tagariello


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SOtUN D
racking VICTORIA ABRIL Olala! al Festival
Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008

a cura di ROBERTA MASTRUZZI dei Due Mondi Sa fare arte con i piedi, TERESA DE SIO Craj È il domani di tutta la musica
con la voce, con il corpo. Con l’anima. del Sud e il futuro delle tradizioni popolari dell’umanità

 SEGUE DALLA PRIMA PAGINA A CURA DI ROMINA CIUFFA

O L A L A VICTORIA ABRIL!
L’attrice spagnola al Festival dei Due Mondi presenta il suo nuovo disco, un omaggio
alla canzone francese e alla sua camaleontica arte di intepretare tutto ciò che vede e sente
(...) Lo fa prima a San Benedetto del Tronto, poi a Spoleto: al cemente il cinema con «Obsesión», in un Poiché la bossa è stata
Festival dei Due Mondi la platea è tutta sua e del suo Olala!, un attimo già recitava insieme a Sean Connery musica della mia adolescen-
omaggio alla canzone d’autore di un Paese sul quale lei fa oggi e Audrey Hepburn in «Robin e Marian» e za, fu lei a scegliere me; ed
scottare un sole spagnolo e la sensualità di un’interprete che sa subito con Pedro Almodóvar. Poi tutti gli io ho scelto lei per il mio
fare arte con i piedi, con la voce, con il corpo, con l’anima. Con altri. Una enfant prodige insomma, all’atti- primo disco perché fa bene
tutto. vo un numero di film più alto di quello dei inziare dal principio che,
suoi anni. Si può dire, allora, che il cinema per quanto lontano, è sem-
Nel suo nome, Victoria, c’è già quello che lei è: una vincitri- l’ha «sottratta» alla musica? pre vicino al mio cuore.
ce. Nel cognome che ha scelto, Abril, un mese di passaggio tra Il cinema non solo non mi ruba ma mi ha Perché, oggi, un omaggio
il freddo e il caldo. E un po’ lei è così, come tutte le persone dato la prova lampante che posso cantare; alla canzone francese
eclettiche vive una vita in più staffe, in bilico fra le sta- oltre al fatto che cinema e musica sono molto d’autore? Cosa la lega
gioni. Cosa la rende così «aprile»? compatibili: nel 2007 ho fatto 4 film e, nello alla Francia?
Mi chiamo Abril perché non volevo essere segre- stesso tempo, prodotto il mio secondo album Olala! e anche È stata la colonna sonora della mia giovinezza. 25 anni fa mi
taria a settembre. tenuto altri concerti per Putcheros De Brasil. L’unica cosa che trasferii a Parigi per amore, e per amore ancora vivo qui. In que-
Ad aprile uscì il mio primo film, ma volevo il cinema mi ha tolto sono le mie vacanze… sto secondo album ho voluto unire le mie due culture d’apparte-
essere una ballerina classica: tutta casualità o Ha dichiarato di non voler rinnovare l’esperienza ame- nenza e il risultato è uno splendido bambino che si chiama Olala,
forse destino, non so dirlo, so solo che ciò che ricana: cos’ha l’Europa, in ambito creativo, che d’anima francese e cuore gitano.
accade conviene, che mi trovo a mio agio agli l’America non ha? Non è vero che negli States lo E, se un legame c’è, cosa la lega all’Italia?
estremi e che le vie di mezzo e la mediocrità mi stato dell’arte è più fecondo, che gli artisti vengo- I miei ultimi legami con l’Italia sono stati San Benedetto del
annoiano. no ricompensati, che si può fare dell’arte un Tronto, in cui ho appena presentato con un concerto Olala! al
Le hanno attribuito questo virgolettato: «Il mio mestiere? E in Spagna, invece? Festival di Leo Ferré, e Spoleto, dove mi sono esibita il 29 giugno
corpo è come un flauto». E la sua anima? Si può fare cinema ovunque, ma sono a mio agio per il Festival dei Due Mondi.
Il mio corpo è flessibile come un giunco che in Europa per la diversificazione dei Paesi e delle Quale cantante italiana le dà quello che lei vorrebbe dare a
si piega ma non si spezza grazie alla disciplina culture. Mi sento più vicina a un italiano che a un chi l’ascolta mentre canta?
del ballo, e malleabile grazie a tutti i registi texano, soprattutto quando si tratta di mangiare. Non conosco bene le nuove generazioni, ma se guardiamo indie-
che hanno scolpito su di me i loro personaggi. Il cinema americano ha invaso le nostre sale, ma tro adoro Mina, ancora e sempre.
Non conosco la mia anima, è lei che conosce se uniamo tutte le pellicole europee ci accorgia- Le colonne sonore almodovariane hanno una sensualità forte
me e si intravede dal mio sguardo. mo che si fanno più film in Europa che non a Los di cui lei, spesso, è protagonista. In quale si rispecchia mag-
A che età si è avvicinata alla musica? Angeles, mentre se ci mettiamo a confronto con il giormente?
La musica entra nella mia vita sin dall’infanzia, cinema indiano o quello asiatico ci accorgiamo Forse in Tacchi a Spillo, proprio con Un anno d’amore di Mina,
flamenco e ritmi afrocubani che mia madre di essere in minoranza. Faccio cinema in e con Piensa en Mi.
ascoltava; dopo, con la danza entra il clas- Europa da 30 anni e sì, si può vivere di questo Indimenticabile Miguel Bosé, in «Tacones Lejanos», sulla
sico che si congiunge alla bossa nell’ado- mestiere, ma in tutti i Paesi dell’UE… canzone di Mina cantata da Luz Casal: mentre lui la inter-
lescenza, che apre le porte al jazz nella Il suo primo album, «Putcheros do Brasil», preta vestito da donna, lei è lí a guardarlo, in tensione accan-
giovinezza, e tutte formano la colonna con il quale ha interpretato i classici della to a una grande Marisa Paredes. Sempre di Luz il video di
sonora della mia vita personale. A 45 tradizione brasiliana, ha avuto un clamoro- «Piensa en mi», in cui lei compare. Mina e Luz, Italia e
anni giunge la musica attraverso il cine- so successo. Coraggiosamente utilizza la Spagna, noi e lei: ci dedicherà un album? E cosa scegliereb-
ma con Nessuna notizia da Dio, in cui sua voce e la sua forza interpretativa su be di interpretare?
impersonifico una cantante glamour non facili brani di Caetano Veloso, Sergio Il mio prossimo album, se Dio vuole, si chiamerà INTER-
degli anni 50, il detonatore del mio Mendes, Chico Buarque, Antonio Carlos LOCAL, «inter» perché ci saranno varie lingue, «local» perché le
primo disco Putcheros De Brasil. Jobim, tra bossanova, jazz, hip hop. ho tirate fuori dagli appunti di viaggio che scrivo da sempre,
Come artista il suo primo passo è stato Perché ha scelto il Brasile per la sua quando sono triste e quando sono felice. E ce n’è una che ho scrit-
proprio un «passo di danza», poi velo- prima sfida? to girando con Giancarlo Giannini che si chiama Roma...

LA FATICA DELL’ARTE
L’intervista a Teresa De Dio, che nel film Craj parla di spirito, musica popolare, tarante e ragni.
CRAJ:
RAGNI DOMANI
E poi di artisti salentini che nessuno ascolta forse per la paura di imparare qualcosa
a cura di Nicola Cirillo Craj (Domani) è il racconto di un viaggio
attraverso la terra e la musica popolare della
Teresa, guardando i protagonisti ottuage- L’arte è sempre innovativa. Hai mai visto Loro hanno qualcosa da dire e tu gli forni- Puglia intrapreso dal principe Floridipippo
nari di Craj mi sono chiesto se la musica un’opera d’arte di cento, di mille anni fa che sci la musica. Funziona così? (Giovanni Lindo Ferretti) e dal suo servo
popolare sopravviverà ai suoi artisti. non sia innovativa? Innovi se tocchi l’univer- Più o meno. Alcuni hanno anche un modo Bimbascione (Teresa De Sio). Partiti per cer-
Certo. Il folk, che è il rock del popolo, non sale, l’eterno. di interpretare originale. Comunque niente a care la spiegazione a uno strano sogno del
segue una moda: è perfettamente radicato tra È per questo che bisogna stare fuori dallo che vedere coi fenomeni «vocali» che oggi principe (richiamato da un ragno in una pia-
la gente. In alcuni paesi del Salento ci sono show business? Nella tua lunga carriera spopolano. nura arsa), lungo il percorso si imbattono nei
ragazzi che a 20 anni cantano con una passio- hai frequentato anche quel mondo. Ti riferisci ai vari «talent show»? maggiori rappresentanti della musica del
ne da fare invidia ai maestri cantori. C’è un Eh sì, non ti preoccupare (ride) lo possiamo Siamo arrivati a livelli assurdi. Un’estetica Gargano. Lì diventerà tutto chiaro: il ragno del
bambino di 8 anni che suona il tamburo meglio pure dire (ride): non è una vergogna aver ven- palestrata della vocalità. A questi ragazzi sogno è la Taranta, dalla cui puntura si può
di un percussionista! duto milioni di dischi, ma è ovvio che l’indi- fanno cantare «Finché la barca va» e il «Mein guarire solo attraverso la danza.
Be’, un po’ voi l’avete creata una «ten- pendenza dalle grandi major ti dà libertà. Ora Kampf» di Hitler, convincendoli che l’impor- Craj è uno spettacolo superbo, che ha per
denza»… produco tutto da sola, con l’aiuto di due case tante è cantarli bene. protagonista un’umanità mai raccontata
Abbiamo dato una nuova ribalta a un movi- piccole e intraprendenti, la Core e la Komart. Invece è lo spirito che bisogna esercitare! con così tanta veridicità e poesia: i musicisti
mento musicale che esiste da sempre. Quando Certo è faticoso. Ad esempio, Craj è stato un Per assurdo io sono arrivata al punto che se poveri delle nostre campagne, tra racconti
noi siamo arrivati abbiamo trovato una gene- laboratorio di idee, lievitava giorno dopo gior- uno canta male mi fermo a sentirlo: può darsi di vita, pizziche, viestesane, ninne nanne e
razione già pronta a ereditare da quella prece- no: persino gli spettatori arrivavano a miglia- che abbia qualcosa da raccontare. antiche ballate danno vita a un «dolce stil
dente. È aumentato il numero degli «spettato- ia - inattesi - imponendoci di cambiare spazi e novo» contadino, guidati con amore filiale da
ri» e forse, questo sì, ha potuto influire sulla luoghi. Teresa De Sio, artefice del progetto.
voglia di fare musica di quel tipo. Diciamo che Quindi ora ti riposi scrivendo un libro. La storia veicola anche un altro importante
più che «tendenza» abbiamo fatto «scuola». Si, il mio primo romanzo. Non è ancora messaggio: il colto e altero principe Floridipippo,
Craj fa riferimento a tradizioni forti, però tempo per parlarne. che ha consumato un’esistenza tra libri e scar-
è uno spettacolo innovativo. Parliamo della tua ultima produzione, toffie, si ricrede di fronte alla saggezza popolare
Sicuramente. Ha diversi linguaggi che si allora. del suo servo Bimbascione, personaggio in bili-
sovrappongono. Chi lo ha visto dal vivo, oltre È un cd. Si intitola Ridimm a Sud. Sai cos’è co tra il Pulcinella e il Sancho Panza. Lo spetta-
alla poesia e alla musica, ha potuto percepire il ridimm? È una tecnica che viene dalla colo restituisce alla memoria pagine di musica
«l’architettura»: quattro palchi, una sceno- Giamaica, per cui su una stessa base vari arti- popolare e poesia e costruisce un ponte gene-
grafia fatta di luminarie ed elementi circensi, sti compongo il loro pezzo. Alcuni amici come razionale tra vecchi musicisti strappati alla soli-
il pubblico che si spostava per seguire la Raiz, Voltarelli, Sparagna, Agricantus si sono tudine e alla malattia («preziosi e delicati come
nostra «transumanza». Una vera e propria divertiti a scrivere partendo da alcune mie porcellane», dice la produttrice Marialaura
installazione moderna. Nel dvd abbiamo basi. Giulietti), e le migliaia di giovani che li hanno
aggiunto il «documentario»: non una sempli- Partecipano pure quattro gruppi emergenti acclamati come rock star. Un lavoro corale
ce registrazione dello spettacolo, ma un mon- che si sono fatti avanti su Myspace. A dire il - ripreso in un cofanetto dvd - che mette in
taggio fatto ad arte, che connette la nostra vero si sono presentati in tantissimi, ma non mostra l’affetto comune da parte dei prota-
«favola» alle vite reali dei cantori pugliesi e potevamo ospitarli tutti. gonisti verso la gente e la musica che rac-
ricostruisce cinematograficamente luoghi e Sei soddisfatta del loro lavoro? contano; un affiatamento e purezza, autenti-
situazioni che nello spettacolo stesso sono Direi di sì: ne dovevamo prendere 2 e ne cità, valore del «fare musica».
solo evocati. abbiamo presi 4! C’è da dire che già il fatto
Cosa vuol dire innovare nella musica? di voler lavorare sui Ridimm la dice lunga Nicola Cirillo
Restare al di fuori delle tendenze. sulla loro voglia di fare musica come piace
L’innovazione è proprio il compito dell’arte. anche a me.
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Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008 SOtUN D


racking
GORAN BREGOVIC Ha un’orche- ONCE Solo una volta nella vita, SUSANNA STIVALI Alla velocità della luce
stra per matrimoni e funerali e sa cosa l’amore di un musical dove i pro- Come corre questa signora del jazz romano su un
sono guerra, dittatura e odio razziale tagonisti non ballano. film d’esordio che parla di viaggi. Ipnotici.

AI FUNERALI BALLO
U n’orchestra composta da trombe, corni e
basso tuba, un coro di voci bulgare, un
percussionista-fisarmonicista e alla chitarra
elettrica un uomo vestito di bianco: Goran
Underground e le travolgenti Mesecina e
Kalashnykov. La musica vissuta da giovane
come ribellione - negli anni 70 Goran è una
rockstar in Jugoslavia - diventa con il tempo
ONCE Roberta Mastruzzi

Bregovic e la sua «Orchestra per matrimoni e una forma di inno alla vita ed esprime tutta la Una settimana per incontrarsi, conoscersi e dirsi d’addio. Tanto basta a due giova-
funerali» il 23 luglio sono sul palco del Teatro sua forza vitale nel ritmo incalzante, nei conti- ni musicisti per sfiorare una storia d’amore che in questo caso non è passione fisica
romano di Ostia antica all’interno di nui e frenetici cambi di tempo e tonalità, nel ma condivisione di sguardi, sorrisi, piccoli momenti quotidiani e soprattutto amore
Cosmophonies. Il compositore, di madre serba respiro degli ottoni e nel battere delle percus- per la musica.
e padre croato, celebre per aver scritto le colon- sioni. Il cinema rappresenta la via per far senti- È un incontro di quelli che capitano poche volte nella vita, forse una volta sola,
ne sonore dei primi re la voce di un popolo Once, come recita il titolo del film di John Carney. Una notte a Dublino un ragazzo
film di Emir Kusturica, oppresso, di chi è al di che ripara elettrodomestici di giorno e canta per strada la sera incontra una giovane
ha vissuto sulla sua sopra dei contrasti poli- ceca emigrata in Irlanda che si arrangia con piccoli lavori e suona il piano in un nego-
pelle la guerra, l’odio tici e chiede solo di zio di strumenti musicali nell’ora di pausa pranzo.
razziale, la dittatura e il vivere la propria vita in La comune passione per la musica li avvicina in un’intimità spirituale che li porte-
disfacimento del suo libertà. Il cinema oniri- rà a scoprirsi e a mettersi in gioco, realizzando insieme un piccolo sogno: l’incisione
Paese e con la sua co di Kusturica fatto di di alcuni brani in uno studio di registrazione professionale.
musica tenta di rimette- voli pindarici e leggere Il regista segue con discrezione le loro vite: è la musica più che la sceneggiatura a
re insieme tutto. Così ricadute, di cucchiai raccontare la loro storia. Non servono dialoghi complicati, paesaggi da cartolina,
nasce una musica che è che ballano sui muri e costumi da mille e una notte, bastano alcune note e la voce di Glen Hansard, il lea-
insieme allegra e pesci che parlano, di der del gruppo irlandese The Frames che interpreta il protagonista, a spiegare tutto:
malinconica, armonio- amori imperfetti ed esi- la disperazione, il dolore, la voglia di rivincita e la magia di un incontro, quello con
sa e a tratti sgraziata, stenze vissute alla Markéta Irglovà, giovane talento di
che attinge dalla tradi- ricerca di un sogno appena vent’anni, che lo accompagna
zione e parla di un futu- irraggiungibile, si in questo viaggio musicale.
ro di amore, di vita, di sposa alla perfezione Once è un musical atipico, così lo
sogni. con la musica di definisce il regista stesso, dove - per
Quando la musica dei Bregovic. fortuna - i protagonisti non ballano
gitani incontra la musi- Ma ancora una volta ma si esprimono semplicemente con
ca moderna e la luce è venuto il tempo di il linguaggio che è loro più congenia-
degli ottoni si fonde cambiare. Dopo aver le in quanto musicisti.
con il canto delle donne scritto la colonna sono- La colonna sonora è composta da
bulgare, nasce uno ra di Train de vie, con tredici brani, scritti e realizzati dagli
spettacolo che è prima la sua «Orchestra per i stessi protagonisti, tra i quali Falling
di tutto una festa. Chi matrimoni e i funerali» slowly, canzone vincitrice dell’Oscar
assiste a un concerto di è in giro per l’Europa. 2008. Sono brani dall’atmosfera inti-
Bregovic non può fare a meno di abbandonare Nel 2005 torna al cinema per scrivere la colon- ma ed essenziale che raccontano le
il proprio posto e mettersi a ballare, come in un na sonora de I giorni dell’abbandono, il film di emozioni più profonde dei protagoni-
film di Kusturica, per citarne una l’indimentica- Roberto Faenza con Margherita Buy in cui è sti, là dove parole e immagini non
bile scena finale di Underground, in cui tutti i anche attore, e nel 2007 compone Karmen, possono arrivare, e restituiscono allo
protagonisti del film si ritrovano su un’isola a un’opera nuova e insolita in cui una bellissima spettatore l’incanto e lo stupore di un
cantare e ballare. Sembra un banchetto nuziale, zingara rivivrà la tragica storia della Carmen di incontro che sembra perfetto: non è
in realtà è un funerale: dopo la morte i contrasti Bizet, questa volta però con una fine più lieta. mai per caso che due anime scono-
personali spariscono e si ritrovano tutti insieme, Il richiamo del palco è troppo forte e al cine- sciute improvvisamente si trovano.
amici e nemici, mariti, mogli e amanti a cele- ma Goran preferisce il contatto diretto con il Ma il fine non sempre è lieto, poiché
brare il superamento di ogni odio. suo pubblico. Goran e la sua orchestra sono di la vita a volte è imperfetta.
Il sodalizio con Emir Kusturica inizia con Il nuovo sulla strada, destinazione Ostia antica,
tempo dei gitani e la bellissima Ederlezi, prose- dove nell’antico teatro romano il tempo dei
gue con Arizona Dream - la voce di Iggy Pop gitani è tornato.
interpreta la colonna sonora - e culmina con Roberta Mastruzzi

SUSANNA STIVALI
ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE
Un’autostrada inarrestabile, due viaggiatori, innamorarsi di una voce. Strumenti chirurgici antichi
e troppe gallerie da attraversare. Con la colonna sonora di un’italiana che di solito fa jazz

Quattro domande all’autrice della colonna sonora del film d’esor- sulla sospensione, perché è al centro dell’incontro dei tre personag-
dio di Andrea Papini, La velocità della luce, nelle sale italiane lo gi del film. Si tratta di tre incontri in tutto; perlopiù parlano in
scorso aprile, in concorso alla XVII edizione del Courmayeur Noir «spazi di viaggio». Parlano per telefono, non si sfiorano, ed il tempo
Infestival. risulta sospeso appunto nel viaggio. È un incontro momentaneo di
Un’autostrada inarrestabile, due viaggiatori, una telefonista che si tre persone, ognuna diversamente caratterizzata.
innamora di una voce. Una scatola piena di strumenti chirurgici anti- Ecco quindi la necessità della ricerca psicologica, scavando nel
chi, e tante, tantissime gallerie sono gli elementi che si mescolano in personaggio per dare ad ognuno una caratterizzazione musicale
questo noir velato di humor nero, dalla struttura narrativa inversa molto forte sia nell’incontro che nel proprio essere singolo. È come
dove i protagonisti, artefici e non vittime del loro destino, vanno a se avessimo incrociato tre temi molto forti con i quali abbiamo gio-
cacciarsi nei guai a causa della loro stessa curiosità inseguendo i pro- cato per creare la sospensione.
pri fantasmi. Quali strumenti avete utilizzato per rendere l’idea di sospensio-
ne? Che suono ha la sospensione?
Con La velocità della luce ti confronti per la prima volta con la In realtà per volere del regista non abbiamo osato molto sui suoni.
scrittura di una colonna sonora, anche se già ti eri cimentata in Inizialmente l’idea era quella di cercare un contrasto tra l’elettroni-
ambiti affini, come doppiatrice, scrivendo musica per la pubbli- ca ed i suoni acustici. Lui ci ha invece guidato verso una sonorità
cità. Qual è stata la differenza di approccio rispetto a queste pre- più classica: abbiamo usato archi, pianoforte e soprattutto la voce.
cedenti esperienze? Il film, la pellicola cinematografica, cosa È stato allora più nel tipo di scrittura che abbiamo cercato la
richiedono in più? sospensione, nella costruzione dei brani, ed uso il termine «brani»
C’è una differenza sostanziale, perché devi lavorare su una storia perché abbiamo scelto di pensare a dei temi, non un sottofondo, ma
che si sviluppa attraverso una sceneggiatura, attraverso le immagi- temi veri e propri che caratterizzassero ognuno un personaggio. Ne
ni, attraverso il pensiero che è dietro al regista; è necessario lavo- è risultato una scrittura «in punta di piedi», con l’utilizzo della voce
rare in collaborazione con quella che è la richiesta del soggetto, come strumento, senza testi, ad eccezione di un solo brano, poiché
della sceneggiatura, ma rispettando il tuo sentire, lavorando paral- ci sono così tante parole nel film che abbiamo preferito usare la voce
lelamente su quel che le immagini e la storia ti propongono e ti in questo senso.
suscitano a livello di scrittura e quel che invece è il pensiero del Ed immagino che sia stato proprio in questo che ti è stato d’aiu-
regista. to il tuo background jazzistico. Ma questo si univa o forse con-
L’altra cosa importante è essere in grado di srotolare il racconto trastava con il background ben diverso di Fabrizio Bondi?
attraverso la musica, proprio come se fosse una pellicola. Questa è una cosa molto interessante. Noi lavoriamo insieme da
A proposito del coordinarsi col pensiero del regista, dice del suo tempo e ci scontriamo sempre. Effettivamente lui viene da una pre-
film Andrea Papini: «I dialoghi tra i personaggi, quasi una sedu- parazione più classica e più nello specifico compositiva rispetto alle
ta psicanalitica, si svolgono all’interno di quelle ipnotiche arterie immagini. Abbiamo lavorato molto per cercare di capire come man-
moderne che sono le autostrade, lungo le quali il tempo si dila- tenere le nostre caratteristiche, le nostre identità, ed alla fine ci
ta… L’obiettivo era quello di ipnotizzare lo spettatore con un siamo riusciti: ognuno porta l’altro in direzioni diverse ma con
complesso lavoro sulle luci e sulle voci degli attori, consentendo l’apertura di dire «andiamo a vedere che cosa potrei fare lì, cosa
in questo modo di veicolare di nascosto informazioni e temi più potrei metterci di mio» e soprattutto «dove mi porti». E solo alla fine
complessi». Come interagisce la musica in tal senso? Si confor- del lavoro ci siamo resi conto del risultato a metà strada tra noi due
ma al forte accento posto sulle «luci» e sulle «voci» scelte per che ne è uscito fuori.
esprimere la diffrazione fisica e psicologica dei tre protagonisti?
Io e Fabrizio Bondi, co-autore delle musiche, abbiamo lavorato a cura di Marzia Bagli
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MUSICALL ODISSEA THE MUSICAL La prima su Second Life «Poh!» disse


Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008

CARMEN Quella di Franco


a cura di RITA COLEINE Giove, «incolperà l’uom dunque sempre gli dei? Quando a se stesso i mali Zeffirelli all’Arena di Verona
fabbrica, de’ suoi mali a noi dà carco, e la stoltezza sua chiama destino». L’amore è figlio di zingari

AVATAR A ITACA di Romina Ciuffa

io sono un avatar. La vita che vivo qui su questa


piattaforma non è affatto virtuale: è la mia.
Second Life è quella che mi fa respirare, ogni tanto,
ti giungeranno in terre come la nostra, dove il denaro non ha ancora un valore ma la materia è
già prezzata. A volte penso, sono venuti a comandarci e a divertirsi con noi proprio come hanno
fatto altrove. Personalmente, ero in una postazione in cui si vedeva ben poco, poiché non ero fra
quando mi collego all’ambiente umano. Certe volte i vip invitati: sono solo un avatar. Voglio dire, un vero avatar. Che non ha sovrastruttura umana,
finisco anche per chiedermi come possa essere defi- mortale: la mia resterà qui anche quando la Terra sarà sterminata; gli avatar con base mortale,
nito umano quello: da quando sono entrati qui, gli invece, si fermeranno. Io e mia moglie non ci nutriamo della psicologia di un mortale che si anno-
umani con la loro psicologia e i loro soldi, sono acca- ia nel suo mondo e cerca nel nostro. Nel mio metamondo eravamo tutti più semplici, ed ora ho
dute un sacco di cose. Ora tutto costa di più, si paga. visto avatar come me cambiati. Lo spettacolo, diretto qui da Eadoin Welles (l’umano Dario de
Pagare! Non avevo mai pensato che si potesse dare Judicibus) che ha curato anche la realizzazione delle scenografie, con il sound design di KlaudeC
un valore a qualcosa di materiale, o di bello. Ciò che Korobase, l’avatar di Claudio Crocetti, è andato in onda dal vivo: gli umani trasmettevano in diret-
materiale lo trovi in natura, da noi. Ciò che è bello, ta i canti degli attori dalla loro realtà. Il teatro intero si spostava come un gigantesco ascensore
invece, è lì per noi. Mi ha dato da pensare quel musi- insieme al pubblico in quattro diversi setting (per gli umani, scene), in alto ed in basso, con il cari-
cal che ho guardato il 9 maggio, qui vicino casa mia: co degli spettatori, raggiungendo le varie scene impilate una sull’altra. Dovevamo vestirci di bian-
l’Odissea in anteprima mondiale. Non c’era mai co per mantenere un senso di classicità. Sono un patito dell’antichità, della Grecia, della cultura.
stato quell’anfiteatro e una mattina era lì e si chia- Amo Omero. Conosco interi libri dell’Odissea a memoria e li amo profondamente dal primo al
mava «Isola virtuale Italia vera», ideato da un morta- ventiquattresimo. Due fratelli salernitani, MusicalMarco Greggan e Ulyx Gregan (gli umani Marco
le, Carlo Biscaretti di Ruffia, e dal suo avatar Basil e Massimo Grieco) li hanno portati qui con una rivisitazione per tre atti di soli 45 minuti. Sempre
Coage. Spero solo che quest’abusivismo non porti a la storia di un viaggiatore, che a quel tempo non avrebbe mai potuto viaggiare così in fretta dal
un aumento del prezzo delle vite di noi avatar, che reale al virtuale ma che, nonostante questo, ha saputo immaginare il viaggio più bello che io non
non sapevamo nemmeno cosa volesse dire fino a ho mai compiuto, un viaggio nel sud dell’Italia e in Grecia, lontano dai suoi amori, una tela lunga
ieri. Ma visto che ormai anche qui di soldi si parla, mi quella di Penelope (l’umana Brunella Platania) che attendeva il suo Ulisse, un re. Un viaggio nel
adeguo: ci sono andato anche per finanziare un progetto, quello dell’African Medical Research tempo e nella memoria in cui incontrare Telemaco, Polifemo, la maga Circe, e la nascita dell’uo-
Foundation, perché quando quest’opera sarà rappresentata in versione integrale tra gli umani mo moderno con tutte le sue contraddizioni tra debolezze e razionalità. Quelle che ora abbiamo
dal 19 al 27 luglio, nell’area archeologica di Paestum e in un anfiteatro uguale a quello di Italia anche noi avatar. Poh!, disse Giove, incolperà l’uom dunque sempre gli dei? Quando a se stesso
Vera, in concomitanza con il Premio Charlot 2008 per la regia di Gaetano Stella, alcuni proven- i mali fabbrica, de’ suoi mali a noi dà carco, e la stoltezza sua chiama destino.

L’AMORE È UN UCCELLO RIBELLE di Romina Ciuffa e Rita Coleine

Il 3 marzo 1875 all’Opéra-Comique di Parigi andò in scena la storia della sigaraia Carmen di Oggi, la Carmen farà giudicare gli operomani più attenti, i moralisti del nostro millenio, i toreri
Georges Bizet. Tratta da una novella di Prosper Mérimée e ambientata nella Spagna degli zingari e e i tori, carnefici e vittime di tutti i tempi immaturi, mostrando quella che per Nietzsche sarebbe
dei toreri – sangue, passione, corride e un epilogo violento in una Spagna che, prima ancora che un stata espressione di un gioioso immoralismo che esalta amore e libertà, il vero attaccamento alla
luogo geografico, è luogo della psicologia umana, della passionalità e dell’istinto, dei conflitti pri- terra, la fatale accettazione della morte come proprio destino.
mari Amore-Odio, Libertà-Legami, Maschio-Femmina – essa irrompe e rompe la tradizione osan- Complice un libretto cui collaborò lo stesso Georges Bizet, che scrisse la famosa aria
do dinanzi a un pubblico impreparato per un soggetto giudicato immorale. Tanto che fu difficile dell’Habanera con la quale Carmen – seducente e demoniaca – avvisa:
anche trovare un’attrice disposta a vestire i panni della protagonista: nel dicembre 1874 finalmen- «L’AMORE È UN UCCELLO RIBELLE CHE NON SI LASCIA ADDOMESTICARE ED È INUTILE CHIAMARLO SE
te Célestine Galli Marié accettò il ruolo. GLI VA DI RICUSARE! NON SERVE NULLA, NÉ MINACCE, NÉ PREGHIERE, L’UNO PARLA, L’ALTRO TACE; ED
Un ulteriore ostacolo fu l’ostilità di De Leuven, co-direttore dell’Opéra assieme a Du Locle. È L’ALTRO CHE IO PREFERISCO, NON HA DETTO NULLA, PERÒ MI PIACE. L’AMORE, L’AMORE... L’AMORE È
Mentre quest’ultimo cercava di favorirne il lavoro, il suo collaboratore trovava orribile la scelta del FIGLIO DI ZINGARI, NON HA MAI CONOSCIUTO LEGGI; SE TU NON M’AMI, IO TI AMO, SE IO TI AMO, STA’
soggetto e non approvava che andasse in scena all’Opéra-Comique, nota per la sua rispettabilità ATTENTO! L’UCCELLO CHE TU CREDEVI DI AVER CATTURATO CON UN BATTITO D’ALI HA PRESO IL VOLO;
borghese. I librettisti Ludovic Halévy e Henri Meilhac tentarono di convincere l’autore a modifica- L’AMORE È LONTANO, TU PUOI ATTENDERLO, SE NON L’ASPETTI PIÙ, ECCOLO ARRIVARE. INTORNO A TE,
re alcune scene e ad effettuare i tagli e cercarono di limitare il realismo dell’esecuzione dei cantan- RAPIDO, RAPIDO, VIENE, SE NE VA, RITORNA, TU CREDI D’AFFERRARLO, EGLI TI SFUGGE, TU CREDI DI EVI-
ti, poiché temevano che il pubblico ne sarebbe stato scioccato. Lungimiranti. TARLO, EGLI TI AFFERRA! L’AMORE... L’AMORE... L’AMORE È FIGLIO DI ZINGARI».
Tanto tuonò che piovve: un insuccesso che fu fatale al suo autore, che ne morì esattamente tre
mesi dopo la prima. Non avrebbe potuto immaginare che nell’autunno del 1875, a Vienna, la
Carmen sarebbe divenuta un successo mondiale per la ricchezza dell’invenzione musicale, il melo-
dismo morbido e sensuale, la duttilità dell’armonia, la leggerezza delle danze e degli elementi fol-
klorici, e che avrebbe avuto fra i suoi più entusiastici ammiratori Friedrich Nietzsche, Pyotr Ilyich
Tchaikovsky, Giacomo Puccini e più tardi il giovane Sigmund Freud.
2008. L’Arena di Verona ripropone della Carmen il fortunatissimo e spettacolare allestimento
zeffirelliano che dal 1995 ottiene clamore e consensi. Diretta da Alain Lombard, costumi di Anna
Anni e coreografie di El Camborio, la chiave nella toppa di Franco Zeffirelli esalta le parti più inti-
mistiche dell’opera originale soddisfacendo così anche i melomani più esigenti. Non è una sorpre-
sa che il dramma psicologico di Don José e la passione di Carmen potessero piacere a uno come
Zeffirelli, che adora il melodramma: a cominciare dalla Traviata di Verdi, messa in scena varie
volte anche con la stessa Maria Callas all’Opera di Dallas nella stagione 1957-58. Proprio lei è la
protagonista del suo film Callas Forever, dedicato agli ultimi anni di vita dell’artista. E nell’Arena
più famosa, il regista ha debuttato nel 1995 proprio con un allestimento della Carmen, riscuotendo
un grande successo; nel 2001 la sua nuova rappresentazione, Il Trovatore, fa il tutto esaurito. Un
nuovo, speciale allestimento dell’Aida inaugura poi il Festival lirico del 2002 e la Madama
FOTO DALL’ARCHIVIO DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA. TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Butterfly, che apre il Festival nel 2004, costituisce il suo debutto in opera pucciniana.

PARLAMI
SERVIRE IL PECCATO di Rita Coleine
DI DE SICA
Rovesciare il rapporto di comando, gli schemi, l’intera platea con la seduzione. Sottomettersi a un servo. Peccare.
Parlami di me sarebbe uno spettacolo autocon-
alla novella di Robin Maugham The Servant al Festival di Macerata, la crudele vicenda di un ambiguo rapporto, quello di dominazio- templativo, se non fosse che non è stato Christian
D ne psicologica di un capriccioso domestico e il suo padrone, un giovane avvocato londinese, tra i quali, per sottili vie omosessuali, si
rovescia il rapporto di comando. Commissionata al compositore Marco Tutino per il Festival dallo stesso direttore artistico Pier Luigi Pizzi
De Sica a scrivere di sé ma per lui lo hanno fatto
Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime. In un modo
e forte del supporto registico, delle scene e dei costumi del maestro Gabriele Lavia del quale sono assecondati l’estro e la libertà creativa, musicale, per questo viene definito «musical»
debutta, in lingua originale – il 27 luglio, e una replica il 30 – in un’edizione del Festival che ha un titolo eloquente: «La Seduzione». Niente quello che è a tutti gli effetti un programma per la
di meglio per un’opera che parla di omosessualità. Ma non solo. televisione e che per oggi è trasmesso senza tele-
The Servant, scritta nel 1948 e acclamata con successo nel 1963 con il camere sul palco del Sistina: la sensazione è quel-
film di Joseph Losey in cui Dirk Bogarde interpretava il Servo, affronta temi la di sentirsi un po’ «clap», lí per applaudire.
duri, che seducono Tutino: il tema omosessuale in un’epoca in cui era partico- Lo ammette lui stesso: è un rischio solcare le
larmente scabroso, e la sottomissione psicologica. «Ciò che mi ha piú colpito orme teatrali del padre Vittorio – che, ricorda,
nel testo è il ribaltamento del rapporto di potere padrone-servo, che si com- gli regalò un teatrino di marionette –, figuria-
pie lentamente per tappe successive come una specie di corda psicologica moci in un musical. Cento minuti e dentro All
che egli tende con grandissima raffinatezza lungo tutta la narrazione». That Jazz di Bob Fosse, Mambo Italiano di
L’atmosfera prende il sopravvento esprimendosi mediante le note musicali Renato Carosone, pezzi di teatro (andiamo a
che incorniciano il progressivo mutamento del rapporto. L’organico ristretto toccare Shakespeare, Goldoni, Cechov) ma
a sette strumenti–quintetto d’archi, marimba e pianoforte–rende tutto più anche Parlami d’amore Mariù, che piaceva
intimo lasciando meno spazio ai virtuosistici componimenti di maniera. Gioca tanto a Vittorio, Roma nun fa’ la stupida stase-
un ruolo fondamentale la scelta consapevole di lasciare l’opera in lingua origi- ra di Armando Trovajoli, Soldi Soldi Soldi e
nale–l’inglese–mantenendone così integra la purezza interiore, senza il Non ti fidar... di Kramer.
rischio di violentarne la natura. Ma a lui soprattutto noi romani siamo affezio-
Per Tutino, la musica sottolinea o interpreta la storia? Se la vera protago- nati, per questo lo vogliamo salvare. Diremmo,
nista è l’atmosfera e quanto di non detto che si presta ad essere interpreta- allora, che il cast scelto per Parlami di Me – bal-
to dalla musica, «la drammaturgia musicale è fondamentale per esprimere il lerini e attori – ha rovinato tutto: è colpa loro per-
progressivo mutamento del rapporto, così come a costruire il tempo di un preciso colore interiore». Uno stacco, questo, dalle sue opere ché non sanno recitare né ballare.
precedenti – come Cirano, Federico II, La Lupa – verso un teatro da camera basato sull’attorialità e la ricerca di un teatro puro a prose- Dentro sappiamo che per uno spettacolo che
guire la strada già intrapresa ne Le Bel Indifferent, dove l’energia attoriale e i momenti lirici si fondono con magistrale armonia. parla di sé De Sica junior ancora non è pronto e
Il Servo poi, è consegnato a una location del tutto avulsa dagli spazi convenzionali e tradizionali del teatro, la chiesa sconsacrata che, se iniziamo a trasferire il concetto televisivo
dell’Auditorium S. Paolo, ex complesso dei barnabiti, con tutti i suoi peccati. a teatro, allora non ci rimane più nulla.

Romina Ciuffa
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Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008

ROSSELLA FIUMI Contact


BALLET
CINAVICINA Beijing Vision e Silver
Improvisation Ciò che è la Rain L’Occidente risucchiato da passet- SAVION GLOVER Tip Tap Di tacco e a cura di ROSSELLA GAUDENZI
danza: ricerca del movimento. ti orientali: si rischiano yin e yang di punta su Bach, Piazzolla, Vivaldi e jazz

ROSSELLA FIUMI
CONTACT IMPROVISATION
Si definisce un’artista indipendente. È coreografa, performer e direttore artistico di una creazione speciale,
lo ZIPfest orvietano. Ha il cuore un po’ qua e un po’ là, qualche santo in famiglia e i piedi per terra.

U n’appartenenza a più luoghi, il cuore un


po’ qua e un po’ là, anche indietro nella
storia, qualche santo in famiglia e non solo i
gno di modificare il mio indirizzo creativo,
quindi ho trovato la mia dimensione didattica
ideale nel workshop. E l’improvvisazione, che
straniero è un pubblico
diverso, recettivo. Ogni
anno lo Zipfest rappresen-
piedi per terra con la danza: eccola Rossella si trascina dietro lo ZIPfest, giunto alla nona ta per me un’incognita e
Fiumi, che vive tra Roma e Orvieto. Il ramo edizione. Questo festival vuole essere l’incontro una scommessa, nella
artistico è quello orvietano (l’albero genealogi- con gli autori dell’improvvisazione quale quale metto anima e corpo
co annovera addirittura la figura di Santa espressione della corporeità». affinché il progetto si rin-
Chiara da Assisi, Chiara Fiumi - appunto - della Parla di contact improvisation perché ha novi e sia manipolato al
Genga); la nonna paterna è stata una famosa deciso di abolire la parola danza per una prezio- meglio di anno in anno.
scrittrice tra gli anni 20 e 30 e abitava presso il sa creazione, in cui il ballerino cambia pelle e Ma le difficoltà sono
Palazzo Caravajal-Simoncelli, che è oggi resi- diviene performer. Si ha qui a che fare con numerose, a partire dai
denza artistica di Rossella, dal 1978 con il diversi linguaggi: l’interazione con l’ambiente, finanziamenti, pochi per-
Centro di formazione alla Danza, dieci anni l’interazione con voce e parola, l’interazione ché volti a supportare i
dopo sede della sua compagnia Alef e dal 2004 con le arti visive. Per un’esperienza che sarà un grandi nomi a discapito
con una nuova veste, quella di Caravajal15 susseguirsi di spettacoli, laboratori, workshops, delle realtà medie e picco-
Residenza Dinamica, una «residenza per la jam, concerti. Anche un’escursione di free le. In Italia c’è ricchezza di
ricerca del movimento». climbing. Orvieto sembra una medaglia dalla ballerini, coreografi,
«Ho realmente bisogno di movimento. Penso doppia faccia. Di una bellezza sfacciata eppure costumisti, ma mancano figure manageriali e di poi le ultime coreografie che l’hanno emozio-
di aver seguito un percorso a ritroso: la danza così distante, con il suo tradizionalismo, da marketing. Siamo rimasti indietro di parecchi nata, i luoghi che ha amato in giro per il mondo,
fa parte da sempre della mia vita, insegno da un’innovatrice della portata di Rossella Fiumi. anni rispetto a molti Paesi europei». e commenta il fatto di avere smesso di fumare.
quando avevo vent’anni e per altrettanti ho «Questa è in effetti una città lenta, che Con toni morbidi che non abbandona conti- Contro ogni logica salutistica ed estetica, pare
diretto la compagnia Alef. Poi l’impulso creati- risponde ma in maniera distratta, comunque nua, ammettendo di sapere di portare avanti un che i ballerini siano tra i più incalliti fumatori.
vo si è imposto fortemente; esaurendosi il desi- specchio di un Paese non ancora pronto per progetto del tutto particolare, e afferma che (www.contactfestival.it)
derio di insegnare con regolarità avevo biso- l’arte contemporanea. Non a caso il pubblico investire nello Zipfest è un atto coraggioso. Cita Rossella Gaudenzi

TIP
PECHINESI VISIONI TAPPANDO
Inizia con piccoli assaggi. Fatti a misura per permettere a te, spettatore occidentale, di calarti
lentamente nell’atmosfera. Metabolizzarla, non venirne risucchiato. Perché si rischiano sia yin che yang BACH
La contaminazione di Savion Glover:
Iniziare con piccoli assag- le musiche soavi che il nostro Vivaldi, Bach, Piazzolla e tip tap.
gi. Fatti su misura per per- orecchio si aspetta; anche
mettere a te, spettatore occi- toni di rock puro e voci e sus- Tip tap. Geniale l’idea dell’onomatopea, che
dentale, di calarti lentamen- surri, ad accompagnare i richiama il ritmo percussivo di tacco e punta,
te nell’atmosfera che ti sta corpi flessuosi, plastici e can- poiché basta il solo suono a riassumere il
avvolgendo, in modo tale da didi. Due assoli, dapprima mondo in rosa di una danza vitale, ricca di ener-
non venirne risucchiato, con timbri malinconici e gia e positività, che non ha certo l’intento di
bensì da farti metabolizzare decadenti, poi meditativi e rimandi a tinte forti e drammatiche.
l’essenza di ciò che stai guerreschi, per dare spazio L’associazione con Fred Astaire, Ginger Rogers
ammirando e prepararti al infine, nuovamente, alla o con il celeberrimo Singing in the Rain è pres-
seguito. Sarai pronto per la compagnia riunita. L’ultimo soché immediata, ci si ricorda con un sorriso
parte migliore dello spetta- incantevole, poetico ed evo- che hanno deliziato il pubblico di mezzo
colo Beijing Vision, l’ultima cativo momento di danza, mondo, di diverse età e strati sociali.
creazione della giovane accoglie e rielabora la filoso- Probabilmente per via delle origini «popular»,
compagnia Beijing Modern fia del taoismo legandola mai dimenticate: c’era una volta la clog dance
Dance Company, nata nel indissolubilmente ai dettami irlandese (contadina danza degli zoccoli).
1995 ma tanto matura da del Tai Chi, ondeggiando tra Dall’Irlanda si approda negli Stati Uniti a metà
essere considerata la più classicità ed innovazione. XIX secolo, dove questa creazione artistica
importante compagnia di È cosi che i dieci danzatori, viene accolta con entusiasmo negli ambienti dei
danza moderna del Paese, sotto l’egida del direttore neri, la «fetta d’America» che il ritmo percussi-
vero «volto della Cina artistico e coreografo Gao vo ce l’ha nel sangue. Lo si perfeziona, ed è tap
moderna». Yanjinzi, in Italia dopo la dance. Savion Glover, leggendario ballerino di
L’attacco è con toni deci- cerimonia di presentazione tip tap, coreografo non ancora trentacinquenne
si. In rosso e nero, colori del logo delle Olimpiadi dalla tecnica impeccabile e dall’estro spiccato,
della tradizione, tra ventagli 2008, hanno conquistato il sale sul palco del Festival dei Due Mondi di
e ritmi incalzanti. Non solo pubblico di CinaVicina. Spoleto sabato 12 e domenica 13 luglio. Con
la sua strabiliante presenza scenica ed il volto
sorridente che è di per sé un invito alla vita, pre-
senta un progetto originale, Classical Savion,

CINAVICINA PIOVERE ARGENTO un amalgama di coreografie sulle note di Bach,


Bartók, Mendelssohn e Piazzolla, senza dimen-
ticare un tip tap a cui è abituato il suo fedele
pubblico. Alle sue spalle, i musicisti classici
Un universo affascinante e innovativo. Rain, spettacolo ricco di poesia e magia che diretti da Robert Sadin accanto agli Otherz,
Grazie a CinaviCina, primo grande festival riunisce le opere più memorabili di sette immancabili jazzisti.
monografico mai organizzato in Italia dedi- eminenti coreografi di Hong Kong, le stes- www.festivaldispoleto.com
cato interamente alla cultura cinese, la pro- se opere che hanno definito il modello della
duzione artistica e il movimento creativo danza moderna dell’ ex colonia inglese 12 LUGLIO >> ore 19:00
della Cina sono giunti a noi occidentali negli ultimi trent’anni. 13 LUGLIO >> ore 15:00
come un’energia inusuale e rigenerante, un Fino dalla sua fondazione, nel 1979, la
soffio inebriante di CCDC non ha mai
ispirazione ed emo- smesso di sorprendere
zioni tese fra malin- e commuovere il pub-
conia e serenità, forza blico con coreografie
e leggerezza con un innovative e di avan-
equilibrio che fa eco guardia accompagnate
tanto con armonia da colonne sonore
(quella che sta alla sempre impeccabili.
base dello yin e lo La compagnia, sotto la
yang della filosofia direzione artistica del
cinese) quanto con le suo stesso fondatore
meraviglie di un Willy Tsao, raccoglie
corpo danzante. in patria un pubblico
La City Contempo- di 53.000 spettatori
rary Dance Company l’anno.
Hong Kong (CCDC)
ha presentato Silver Valentina Giosa
MusicIn_ok.QXP 9-09-2008 12:06 Pagina 16

FESTIVAL Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008

a cura di ROMINA CIUFFA

>> 51° FESTIVAL DEI DUE MONDI >> UMBRIA JAZZ


SPOLETO / 27 GIUGNO - 13 LUGLIO PERUGIA / 11-20 LUGLIO
Con la nuova direzione artistica di Giorgio Ferrara, il Festival dei Due Quest’anno Umbria Jazz compie trentacinque anni. Dal 1973 il Festival ha sicuramente cambia-
Mondi di Spoleto si conferma come uno degli appuntamenti culturali to volto nella formula, ma non ha mai tradito lo spirito e l’identità che fin dall’inizio ne hanno fatto,
più importanti a livello mondiale. Mentre le agenzie di spettacolo hanno insieme alla qualità delle proposte artistiche, la fortuna. È una identità, questa, che Umbria Jazz
ormai omologato la maggior parte dei cartelloni internazionali, il ha conservato gelosamente, e che ancora oggi, assieme al sempre altissimo livello del cartello-
Festival di Spoleto continua a stupire per l’originalità delle sue propo- ne, è alla base del suo successo. Un ideale filo rosso dunque che lega questa edizione alla prima,
ste, coniugando novità e rispetto della tradizione classica. Il suo punto trentacinque anni fa; da allora molto è cambiato, possia-
di forza è la capacità di presentare spettacoli all’avanguardia, esclusivi mo dire quasi tutto, ma non l’atmosfera che si respira
(non è un caso che in questa edizione vi siano ben 8 prime assolute e in città e l’amore per la musica e la voglia di farla cono-
14 prime a livello nazionale, tra appuntamenti di musica, prosa, arte). scere ed apprezzare ad un pubblico sempre più nume-
E riprende anche il dialogo tra «i due mondi» America e Europa, come roso. Ancora una volta dunque si coniuga il jazz, e non
nelle intenzioni di Gian Carlo Menotti: con oltre 500 artisti provenienti solo, con gli ambienti storici e naturali di Perugia in una
da 13 Paesi, impegnati in spettacoli inusuali e di altissimo livello. Uno sintesi irripetibile. Per dieci giorni il centro medievale
sguardo affascinante sul futuro della musica e dell’arte. (N.C.) diventa una città della musica, con spettacoli e concerti
01-07 Michael Galasso 02-07 I Vangeli. In principio era la parola 03-07 Tribunal Mist Jazz che si succedono e talvolta si sovrappongono ad ogni
Band 04-07 Men Only, A Mosaic Of Dances 05-07 Berliner Ensamble L’opera da tre soldi di ora della giornata, da mezzogiorno a tarda notte, rical-
Bertolt Brecht musiche di Kurt Weill 05-07 Concerti di Musica da Camera 06-07 Sandy cando i caratteri che l’hanno resa unica nel suo genere,
Müller 07-07 Concerto per Gian Carlo Menotti 08-07, 09-07, 10-07 Giora Feidman, Nothing creando un palcoscenico totale che non è solo uno sfondo, per quanto suggestivo, ma un ele-
But Music 08-07, 09-07, 11-07, 12-07 Soweto Gospel Choir - African Spirit 10-07, 11-07, 12- mento partecipe e protagonista. Umbria Jazz 08 presenta un cartellone eterogeneo e dalle
07 DJ Spooky, Terra Nova - Sinfonia Antarctica 12-07 Carta bianca a Luciana Littizzetto, molte anime con oltre duecentocinquanta eventi distribuiti su nove stage. (R.G.)
London Symphony Orchestra 11-07, 12-07, 13-07 Alica, il Musical 12-07 13-07 Classical 11-07 Pat Martino Quartet 12-07 Caetano Veloso & Stefano Bollani 13-07 Sonny Rollino
Savion 13-07 London Simphony Orchestra su Richard Strauss, Igor Stravinsky, Johannes «Saxophone Colossus» 14-07 Bill Frisell Trio 15-07Renato Sellani Trio 16-07 Herbie Hancock
Brahms Per la programmazione completa: www.festivaldispoleto.com 17-07 Gary Burton Quartet with Pat Metheny, Steve Swallow & Antonio Sanchez 18-07
Chaka Khan 19-07 Brad Mehldautrio 20-07 Peter Bernstein Trio
Per la programmazione completa: www.umbriajazz.com
>> GAY VILLAGE
ROMA - PARCO DEL NINFEO / dal 26 GIUGNO fino a SETTEMBRE TUTTI I GIO-VEN-SAB
Nuova location per il Gay Village sulle verdissime colline del Parco del Ninfeo all’Eur: lontano dai >> TUSCIA OPERAFESTIVAL
palazzi e dal sonno del quartiere, la manifestazione estiva più coinvolgente della Capitale diffon- VITERBO / 5 LUGLIO - 6 SETTEMBRE
derà nell’aria le sue vibrazioni, frutto di un’accurata ricetta che anche quest’anno prevede una A Viterbo la seconda edizione del Tuscia Operafestival,
linea essenziale ed elegante nel design, colori caldi e luminosi nelle tante tonalità dell’ocra ma che oltre al capoluogo vede protagoniste anche
soprattutto un’incredibile varietà di proposte culturali, tutte rigorosamente gratuite per chi Montefiascone, Bolsena, Civita di Bagnoregio e
entrerà dalle 20 alle 21.30. Dopo l’happy hour l’ingresso Orvieto. La rassegna di opere liriche, concerti sinfonici,
al villaggio costerà 7 euro con consumazione il giovedì e danza, teatro, per qualità, innovazione, linguaggi si
13 euro, sempre con consumazione, il venerdì e il saba- pone in linea con i grandi festival musicali italiani. La
to. Ormai giunto alla sua settima edizione, il Gay Village si manifestazione accosta artisti di fama internazionale a
conferma come l’unico evento dell’Estate Romana pron- giovani talenti, molti dei quali selezionati attraverso il
to a rinnovare di anno in anno il suo look, calamitando concorso lirico «Fedora Barbieri – Città di Viterbo». Il Tuscia Operafestival è reduce dal succes-
attorno a sé oltre 300.000 visitatori italiani, stranieri, so ottenuto in New Mexico negli Stati Uniti per la settimana della Cultura Italiana all’estero, dove
giovani e meno giovani, omosessuali e non. Ci saranno, ha eseguito il «Requiem» di Verdi avvalendosi di 300 artisti tra coro, orchestrali e solisti.
tra gli altri: Boosta e Samuel from Subsonica, le londine- L’orchestra diretta dal Maestro Stefano Vignati, nel prossimo mese di ottobre rappresenterà
si Mab famose in Italia per aver inciso con Franco l’Italia in Siria in occasione delle celebrazioni per Damasco Capitale della Cultura 2008. (R.C.)
Battiato diversi brani dell’album «Il vuoto», accompagnandolo dal vivo anche nel suo tour euro- Per la programmazione completa: www.tusciaoperafestival.com
peo; moltissimi concerti, DJ sets, quindi un Drag King Festival (10, 11 e 12 luglio), che vedrà esi-
birsi donne travestite da uomini nelle più svariate declinazioni del maschile: rockettari, rappers,
gigolò, saltimbanchi e dandies di ogni nazionalità, e una stagione teatrale completa. Non manche- >> CARPISA NEAPOLIS
rà Vladimir Luxuria (21 Agosto) con «Stasera ve le canto» per la regia di Roberto Piana; poi una NAPOLI - ARENA FLEGREA / 17, 23 E 24 LUGLIO
nuova programmazione cinematografica a cura di Armilla Eventi che ha ormai viziato anche i Attivo dal 1997, il Carpisa Neapolis Festival è una delle manifesta-
cinefili più critici con il suo repertorio di film introvabili nel circuito delle sale. Anche una impor- zioni musicali estive più importanti del sud Italia. Un palco che ha
tante collaborazione con il canale satellitare Cult. (R.C.) visto esibirsi David Bowie, Primus, Rancid, Jamiroquai, Planet
03/07 Fullin e Katia Beni 04-05/07 Festival Internazionale del Cinema Gaylesbico Queer Funk,Youssou N’Dour, Massive Attack, R.E.M., Patty Smith,
Culture Milano 10-11-12/07 International Drag King Festival: Dodi Conti, Lucrezia Lante Sparklehorse, Peter Gabriel, David Byrne, Air, Ben Harper, The Cure,
Della Rovere, Sabrina Impacciatore 17/07 Rossella Canevari, Dodi Conti in «Bevabbè» 18- Kraftwerk, Nick Cave, Tori Amos, Santana, Iggy Pop and The Stooges, Jovanotti, Robert Plant and
19/07 Docu-Fiction ‘Reparto Trans’ di Matilde D’errico 24-25-26/07 Festival Internazionale The Strange Sensation e tanti altri. Quest’anno, oltre ai concerti che inizieranno alle ore 16, sarà
Glbt Torino «Da Sodoma A Hollywood» ‘Were The World Mine’ di Tom Gustafson, ‘Was Am Ende proiettato Biutiful countri, il docu-film che denuncia le condizioni del territorio campano dissemi-
Zählt’, di Julia Von Heinz, ‘The Birthday’, di Daisy Mohr 31/07 Cinzia Leone in Recital 01- nato di oltre 1200 discariche abusive. Il Festival sposa l’iniziativa «Edison Change The Music», il
02/08 Gender Bender, Festival Internazionale Bologna ‘Puccini For Beginners’, ‘Avant Que primo progetto musicale a basso impatto ambientale. Oggi l’iniziativa prevede l’acquisizione, da
J’oublie’ 07/08 Gennaro Parlato in «Cosmo» 08/08 Cover Boy di Carmine Amoroso 09/08 parte del pubblico, della consapevolezza che ascoltare musica dal vivo vuol dire consumare ener-
Racconti da Stoccolma, di Anders Nilsson 14-15-16/08 Bears in The Village - Festival gia influendo sull’ambiente. In futuro il Neapolis Festival si impegnerà a far sentire la musica
Internazionale Bears, Dance Floor Hot, Bearfactory, Amanda Lepore, Beardrop 21/08 Vladimir risparmiando energia. Nell’area del festival, come ogni anno, di grande interesse la Fiera esposi-
Luxuria in « Stasera Ve Le Canto» 22-23/08 Dj Yuri + John Nixon From «Under»-Paris 28/08 tiva: ci saranno gli stand delle «label indipendenti»; dei magazine e delle web magazine; le mostre
« Che Motivo C’e’ « Di Marcello Teodonio e Paola Minaccioni 29/08 Dj Andrea Tie di fumetto e fotografiche; e ancora, gli stand delle associazioni di volontariato molto attive nel
D’innocenzo + Dj Tamashi From Muccassassina 30/08 ‘Together’ di Lukas Moodysson sociale, oltre a quelli tradizionali, gastronomici con pizza napoletana e non solo. (V.G.)
04/09 «Quartetto Per Viola «, Claudio Carafòli 05/09 ‘Il Favoloso Mondo Di Willy’ di Stewart 17-07 Massive Attack + Raiz e Almamegretta (Reunion show) + Paranza Vibes
Main 06/09 Guys & Balls di Sherry Horman 11/09 Le Sorelle Marinetti in «Non Ce Ne 23-07 R.E.M.+ The Editors + These New Puritans 24-07 Elio e le Storie Tese + Baustelle +
Importa Niente» 12-13/09 «Santiago ‘Anche Le Lesbiche Sono Pellegrine’, Federica Tuzi e Bluvertigo
Cristina Vuolo 18/09 Tributo a Giuni Russo con Lene Lovich e Concerto Mab, Video di Franco Per la programmazione completa: www.neapolis.it
Battiato - Dj Massimiliano Abramo 19/09 Dance floor - House: dj Andrea Tie D’Innocenzo + dj
Phil Romano 20/09 Festa di Chiusura
Per la programmazione completa: www.gayvillage.it >> COSMOPHONIES
OSTIA ANTICA / 20 GIUGNO-29 LUGLIO
Ogni anno il Teatro Romano di Ostia Antica ospita Cosmophonies,
>> L’OPERA ALLE TERME DI CARACALLA Festival internazionale di Musica, Teatro e Danza nato nel 1998, che
ROMA - STAGIONE ESTIVA DEL TEATRO DELL’OPERA si svolge nella prima parte: dal 15 Giugno al 31 luglio, per poi ripren-
Al via la 71a edizione della stagione estiva dell’Opera alle Terme di Caracalla. Era, infatti, il 1937 dere i primi 15 giorni di settembre. Cosmo, l’Universo e Phonies, il
quando per la prima volta il Teatro dell’Opera portò la sua stagione estiva alle Terme volute Suono si uniscono in una Cosmophonies, una Genesi alla vita attra-
dall’Imperatore Marco Aurelio Severo Antonino verso il linguaggio universale del suono. La programmazione non
(186-211 d.c.) detto ‘Caracalla’, grande palcosce- segue un filo conduttore artistico ben specifico, se non quello della qualità delle proposte artisti-
nico monumentale all’interno del complesso che presentate. Per questo gli spettacoli passano dalla Musica d’autore al Rock, dalla Lirica al
archeologico termale di suddetta epoca imperiale. Teatro, dal Cabaret alla Danza, all’interno di un oasi naturale ed archeologica di inestimabile valo-
Da allora musicisti e artisti di fama mondiale si re storico e culturale. (R.M.)
sono esibiti sotto le luci di questi palcoscenici unici 20/06 Maurizio Battista in FACCIO TUTTO DA SOLO 04/07 Raffaele Paganini in AMOR DE
al mondo, tra suggestivi spazi verdi, resti di architetture che sfiorano i trenta metri di altezza e TANGO 05/07 Ascani Celestini in FABBRICA 12/07 Siouxsie 16/07 Giovanni Allevi 17/07
gli echi di una storia millenaria, insieme con l’Orchestra, il Coro e il Corpo di Ballo del Teatro B for Bang presenta ACROSS THE UNIVERSE OF LANGUAGES 18/07 Marco Mazzocca
dell’Opera di Roma. Gli spettacoli inizieranno alle ore 21,00. (F.F.) 19/07 LE DONNE IN PARLAMENTO di Aristofane regia di Vincenzo Zingaro 22/07 Mick
17-28/06 ‘CARMEN’ Musica di Georges Bizet 10-24/07 ‘AIDA’ Musica di Giuseppe Verdi 18- Hucknall Simply Red 23/07 Goran Bregovic 25/07 LA GRANDE NOTTE DEL SOUL con Dr
31/07 ‘LUCIA DI LAMMERMOOR’ Musica di Gaetano Donizetti 27/07-03/08 ‘MADAMA Joe Castellano Blues Band special guest Roy Roberts, Chris Cain, Sax Gordon, Waldo
BUTTERFLY’ Musica di Giacomo Puccini 9-14/08 ‘GISELLE’ Musica di Adolphe-Charles Adam Weathers e Simone De Moore 26/07 Il muro del silenzio in tour 29/07 The Mars volta.
Per la programmazione di settembre: www.cosmophonies.com.

>> OH, JAZZ BE GOOD! >> FABER BEACH


MOSCIANO SANT’ANGELO (TERAMO) / dal 9 al 13 LUGLIO OSTIA / TUTTA L’ESTATE
La XV edizione di Oh, Jazz Be Good! propone un cartellone con nomi Quando in città il caldo comincia a farsi insopportabile la movida
importanti del Jazz mondiale. Ma, nel contempo, vuole essere una festa romana si sposta sulla spiaggia. Ad Ostia c’è il Faber Beach, spiaggia
popolare: dal jazz e le sue contaminazioni alla pittura, alla multimedialità, libera durante il giorno e discoteca free entry di sera.
alla cucina territoriale. A Mosciano Sant’Angelo, in provincia di Teramo, Location del film Velocità Massima, il Faber Beach è ormai un’istitu-
Mike Stern e gli Yellowjackets, Peter Erskine e Bob Sheppard, Freddy zione. Via i tacchi a spillo e le scarpe lucide da selezione all’entrata,
Cole, Mike Mellillo, Paolo Di Sabatino, Domingo Muzietti, Giampaolo perché si balla sulla sabbia. Ogni sera si suda su basi house, revival, rock, reggae, mentre il vener-
Ascolese, Guillermo Terraza, Alessandro Lanzoni e Julian Mazzariello. dì si canta a squarciagola sui live delle cover band. (C.N.)
Quest’anno più che nel passato poi, una partecipazione di giovani talenti 20-06 Britnoise «TRIBUTO AL ROCK INGLESE» 27-06 At – Pop Rock 04-07 Mr Magoo 11-
italiani: ad affiancare i mostri sacri del jazz mondiale ci sarà anche un pro- 07 Ostetrika Gamberini «TRIBUTO AL ROCK PUNK SKA» 18-07 Dreamcompany «TRIBUTO
mettente santegidiese, Daniele Ferretti (nella foto), che da alcuni anni si BON JOVI» 25-07 Muppet Suicide «TRIBUTO AI GUNS’N’ROSES» 1-08 ZZ Pop «TRIBUTO ANNI
è trasferito a New York per dare una svolta di qualità alla sua carriera. Rientro in grande stile 80» 08-08 Reducicipeppe 15-08 Big Ones «TRIBUTO AGLI AEROSMITH» 22-08 Tra Liga e
per Ferretti che farà parte dell’Illegal Aliens Quintet accompagnando un mostro sacro della Realtà «TRIBUTO A LIGABUE» 28-08 Diapason Band «TRIBUTO A VASCO ROSSI»
musica come Peter Erskine. (R.C.) Per la programmazione: www.ohjazzbegood.org Per la programmazione completa: www.faberbeach.com
MusicIn_ok.QXP 9-09-2008 12:06 Pagina 17

Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008 FESTIVAL


>> FIESTA! >> PLAY - AREZZO ART FESTIVAL
ROMA - IPODROMO CAPANNELLE / dal 19 GIUGNO fino a SETTEMBRE AREZZO / 21-27 LUGLIO
Torna a Roma, alla sua quattordicesima edizione, il Festival di Musica e Cultura Latino Arezzo – che non ha il mare – per le sue estati aveva lasciato cre-
Americana Fiesta!, una delle manifestazioni più ‘calienti’ d’Italia, con i grandi nomi della salsa e scere l’onda del rock. E migliaia di ragazzi approdavano sulle sue
della samba, della bachata e dei ritmi spiagge, che erano palchi sistemati in giro per la città e l’enorme
tradizionali del Sud America. Un par- baia dello stadio. Decine di rock band, stanche della riva, vi si
terre di celebrities internazionali di immergevano a capofitto ed esibivano tutta la loro energia. REC. Poi
altissima qualità, a partire dall’esibi- è arrivato il business, col business le star, con le star altro business;
zione del cantante attore Marc così l’Arezzo Wave è andato a infrangersi su lidi che garantissero
Anthony, marito della pop-star maggiore recettività e fossero più facilmente raggiungibili. PAUSE.
Jennifer Lopez. La programmazione Bancarelle, parcheggi, amplificatori, l’occupazione dei posti migliori,
musicale di Fiesta! 2008 prevede un cartellone ricco di artisti e alcune serate-evento in esclusi- le salsicce, gli incontri, il sudore, le magliette, i cori, i salti abbraccia-
va mondiale. Tra le novità di quest’anno il gruppo Aventura e i brasiliani Chiclete com Banana. La ti, la felpina, le birre, la musica, gli amici dell’altra città, la stazione,
manifestazione, che come di consueto si terrà all’Ippodromo delle Capannelle, è curata dal diret- il soundcheck, il fumo, la stanchezza, le risate, il campeggio, i cd estemporanei, le foto e gli auto-
tore artistico Mansur Naziri. Per informazioni su orari e prezzo dei biglietti: tel. 06.7182139, grafi. STOP. Ma l’estate fa il suo lavoro di stagione, ritorna ogni anno, anche ad Arezzo, e quel-
oppure visitare il sito www.fiesta.it. (F.F.) l’onda di sentimenti inesplosi ritorna a cercare il suo spazio tra musica, cinema, danza, scrittu-
26/06 David Calzado y su Charanga Habanera 01/07 Los Van Van 02/07 Marc Anthony ra. Nasce così un’altra idea. Defraudati di un progetto di successo, gli aretini ne inventano un
05/07 Gente d’zona + PMM 07/07 Pupy y los que son son 09/07 Issac Delegado 12/07 altro che ha due facce: da una parte il «Campus», laboratori e stage attivi tutto l’anno, per inca-
Grupo Aventura 14/07 Djavan 17/07 Chiclete com banana 20/07 Maikel Blanco y su salsa nalare la passione giovanile verso le varie forme d’arte - il rock in primis - d’altra parte il Festival,
mayor 21/07 Ruben Blades & Son de tikizia- Oscar d’Leon 25/07 Elio Reve’ y su chargon dove esibirla accanto a nomi importanti (quest’anno, tra gli altri, Ben Harper, Peter Brook, Emma
29/07 Olodum 31/07 Manolito Simonet y su trabuco 01/08 Cuban special project 04/08 Dante, Motus danza, Subsonica, Goran Bregovic, Vauro e su tutti il mito vivente di Joan Baez);
Jose Luis Cortes y su N.G. la Banda 05/08 Monchy y Alessandra 10/08 Terra samba sei giorni di spettacoli, che non si esauriscono nell’evento, ma gettano semi di creatività e coin-
volgono tutti: artisti e spettatori. Così suona l’invito: gioca, dai il via, muoviti, mettiti in gioco, spe-
rimenta, prova, attivati, rilancia, fai la tua parte, collabora, scrivi, dirigi, disegna, gira, suona, agi-
>> CONVIVIO IN MUSICA sci, recita, ubriacati, stancati, consumati, distruggi e ricrea. PLAY. (N.C.)
PROCENO / 16 e 27 LUGLIO 21-07 Joan Baez 23-07 Rock Guru Covered 25-07 Ben Harper and The Innocent Criminals
A Proceno, in provincia di Viterbo, sulla storica Via Francigena c’è un castello. È della famiglia 26-07 Subsonica 27-07 Kultur Shock, Goran Bregovich, Carmen Consoli, Max Gazzè
Cecchini da centinaia di anni, e i coniugi Carlo e Cecilia sono lì ad attendere solo gli animi colti e Per la programmazione completa: www.playarezzo.it
sensibili in grado di catturare, nel loro cortile e sotto un ponte levatoio, il significato dell’antichi-
tà. Specialmente due domeniche di luglio, quelle del 6 e del 27, quando l’Insieme Strumentale di
Roma interpreterà la magia. (R.C.) >> POP CIRCUS
06-07 H. Purcell, Due Pavane per due violini e continuo - G.F.Haendel, MILANO- LE JARDIN AU BORD DU LAC, IL 5 E IL 7 LUGLIO
Sonata in sol maggiore op IV n. 5 per due violini, viola e continuo - H. L’evento indie dell’ estate 2008. Live e This is Plastic, in collaborazione
Albicastro, Sonata in re maggiore op. 4 n. 1 - J. P. Rameau, con London Loves, Mtv Brand New, My Space Italia, Lifegate Radio, Vice
Cinquième Concert da «Pieces de Clavecin en Concert» - A. Corelli, Magazine, Indierock.it e Hot Magazine presentano sabato 5 luglio 2008
Concerto Grosso in re maggiore op. VI n. 4. 27-07 Johann Sebastian Pop Circus-a mid summer day of indie music extravaganza all’Idroscalo di
Bach, Concerto in re maggiore per organo, archi e continuo da BWV Milano. Tutto il meglio della scena pop, rock, electro internazionale in una
1053, 49 e 169 - Concerto in re minore per violino, archi e continuo da giornata di mezza estate, live acts, dancefloors e moltissime altre sorpre-
BWV 35 e 21 - Concerto in sol minore per violino, archi e continuo da se, sulla scia dei migliori eventi inglesi ed europei, finalmente anche in
BWV 1056 - Concerto in re maggiore per viola concertante, archi e Italia. (V.G.)
continuo da BWV 971 - Concerto in do minore per oboe, violino, archi 05-07 The Rakes, The Long Blondes, The Maccabees, Good Shoes,
e continuo da BWV 1060 Tdd, NYPC djs, LL djs 07-07 MGMT + special guest
Per ulteriori informazioni, www.castellodiproceno.it Per il programma completo: www.myspace.come/popcircus

>> FIRENZE OPERA FESTIVAL >> XI FESTIVAL DELL’ESTATE REGINA


FIRENZE / 11 GIUGNO-AGOSTO MONTECATINI TERME / 25 APRILE-5 OTTOBRE
Tra ville rinascimentali e scenari naturali incantevoli si viene Prosegue con successo l’undicesima edizione dell’Estate Regina, il Festival musicale di
a svolgere la quarta edizione dell’Opera Festival- Festival Montecatini Terme, nato nel 1998 e affermatosi
Lirico della Toscana, organizzato dall’Associazione Culturale come uno degli eventi culturali più interessanti della
Multipromo. Anche quest’anno la manifestazione vede stagione estiva. Dopo aver presentato artisti presti-
come location degli spettacoli il bellissimo Parco delle giosi come Antonella Ruggiero, Ivor Bolton, Valeria
Colonne del Giardino di Boboli a Firenze, il Comune di Stenkina, quest’anno il festival propone una serie di
Montevarchi, nello splendido territorio del Valdarno superio- appuntamenti di livello internazionale. Tra questi
re sul fiume Arno, la splendida villa Medicea di Cafaggiolo segnaliamo la messa in scena della Storia del solda-
nel Barberino del Mugello e l’evocativa Abbazia di Galgano risalente al XIII secolo d.C. (F.F.) to di Igor Strawinski, il concerto di Uto Ughi e l’omag-
25/06 - 10, 18, 30/07 IL BARBIERE DI SIVIGLIA (Giardino di Boboli, Villa Medicea) 28/06- gio a Giacomo Puccini (uno dei tanti musicisti fre-
04/07 IL FLAUTO MAGICO (Abbazia di San Galgano) 03, 17, 20, 29/07 LA BOHEME quentatori di queste terme) con la presentazione di
(Giardino di Boboli, Montevarchi) 8, 15, 19, 23/07 LA TRAVIATA (Abbazia di San Galgano, Tosca e Madame Butterfly in forma di concerto. Fino
Giardino di Boboli) 11,12/07 LE STAGIONI (Villa Medicea, Abbazia di San Galgano) 16, al 5 Ottobre a Montecatini Terme. (N.C.)
23/07 Laudario di Cortona (Montevarchi, Abbazia di San Gallicano) 24, 27/07 CARMINA 10-07 Solisti del Maggio, musiche di Schubert e Mendelssohn Bartholdy 15-08 Montecatini
BURANA-BOLERO (Giardino di Boboli, Montevarchi) 28/07 Musiche da film - Orchestra da city band 22-08 Butterfly 28-08 Tosca 8-09 Viaggio tra Italia e Sudamerica, da Corelli a
Camera fiorentina (Giardino di Boboli) 5/08 Orchestra della Toscana: PUCCINI E VERDI A Astor Piazzolla 11-09 Piano e videoclip, Daniele Lombardi e Ferdinand Léger 13-09 Uto Ughi
PARIGI (Giardino di Boboli) 21-09 Violino Jazz trio 28-09 Chiara Bertoglio, recital pianistico 5-10 Storia del soldato, musi-
Per la programmazione completa: www.festivalopera.it. ca e teatro con Michelangelo Giaime Gagliano.
Per la programmazione completa: www.estateregina.it

>> SOTTO IL CIELO STELLATO DI VILLA TORLONIA


ROMA / dal 4 LUGLIO al 10 AGOSTO >> ROMAESTATE AL FORO ITALICO
Già possedimento delle famiglie Pamphilij e Colonna, Villa Torlonia, col Casino Nobile e la Casina ROMA / 5 GIUGNO-10 AGOSTO
delle Civette, è una delle costruzioni più suggestive del XVII° È ormai giunta alla XVI edizione la kermesse al fresco
secolo, vera perla del Barocco romano. Ora, tra itinerari not- capitolino del Foro Italico, a due passi dal Tevere e dallo
turni, giochi di luci ed appuntamenti d’arte nei giardini, da Luglio stadio Olimpico. Romaestate è un ricettacolo di diverti-
ad Agosto si potrà godere ogni giorno alle 20,30 (Via menti di ogni tipo, in cui ci si può intrattenere ascoltan-
Nomentana, 70) della grande musica classica, con le arie di do musica dal vivo, assistendo ad uno spettacolo di
Beethoven, Chopin, Mozart, Bach e gli altri grandi classici del cabaret, ballando in discoteche o semplicemente pas-
repertorio concertistico e sinfonico. (F.F.) seggiando tra i numerosi stand commerciali e gastro-
Per la programmazione completa: www.tempietto.it nomici. Con il Texas Hold’em gli appassionati di poker
texano si sfidano in veri tornei, con FRAGOLosamente
MELArido i bambini possono riviver le emozioni e le
>> TRAFFIC - TORINO FREE FESTIVAL caratteristiche proprie di una fattoria, all’Enoteca Palladium gli intenditori si ristorano nel tempio
TORINO / dal 7 al 12 LUGLIO della degustazione dei vini regionali. Per gli sportivi ci sono poi campi da gioco di basket, soccer
Traffic Torino Free Festival - nel 2008 alla quinta edizione - si è affermato come uno dei più jam e calcetto. Ma soprattutto all’interno del Villaggio c’è spazio per ascoltare buona musica e
importanti eventi gratuiti di musica contemporanea d’Europa, amato dal pubblico e apprezzato ballare a ritmo di house, dance, ed happy music. (C.N.)
dalla stampa italiana e internazionale. Traffic è anzitutto grandi concerti, ma anche DJ set not- 30-06 Jethro Tull 01-07 Carl Palmer Band 11-07 Tommy Emmanuel 30-07 Ratti della Sabina
turni, reading con autori nazionali e internazionali, mostre d’arte, retrospettive e sonorizzazioni 24 luglio Richie Kotzen. E ancora: Tributo a Joe Zawinul Achtung Babies Marco Conidi Brusco
cinematografiche. Grazie al contributo della Roberto Ciotti Elektric Band Apple Pies
Città di Torino e della Regione Piemonte, e insie- Per la programmazione completa: www.romaestate.net
me ai suoi partner culturali (Museo Nazionale
del Cinema, Fiera Internazionale del Libro,
Fondazione Teatro Regio, Wi-Pie e Film >> FESTIVAL INTERAZIONALE DI VILLA ADRIANA
Commission Torino Piemonte), e agli sponsor TIVOLI / 18 GIUGNO-13 LUGLIO
(Fiat, Gruppo Poste Italiane, Gruppo Bodino, La seconda edizione di FestiVAl, il Festival
Tuborg) Traffic offre ogni estate gratuitamente Internazionale di Villa Adriana, valorizza un gioiello del-
una non-stop di grande musica, cultura e diver- l’area laziale – tra i più grandi siti archeologici a cielo
timento. Il successo del festival deve molto alle scelte della direzione artistica - Max Casacci, aperto del mondo – e permette la fruizione di spetta-
Alberto Campo, Fabrizio Gargarone e Cosimo Ammendolia - e all’impegno che la Città di Torino coli dal vivo in un contesto egregio, la dimora dell’impe-
e la Regione Piemonte hanno prodotto per dare alla musica uno spazio cittadino di primo piano: ratore Adriano, anche valorizzando il Polo Tiburtino che
spettacoli nelle migliori location del comprensorio metropolitano, dal Parco Carrara della vanta, oltre Villa Adriana e Villa D’Este (due siti ricono-
Pellerina, che ospita il main stage, ai Giardini Reali, dalla Mole Antonelliana ai Murazzi del Po, alle ciuti dall’UNESCO patrimonio dell’umanità).Il Festival,
aree post-industriali e post-olimpiche. (V.G.) gemellato con le più prestigiose istituzioni europee,
07-07Justice, LNRipley 08-07 Baustelle, Robertina 09-07 Massimo Volume vs La Chute de vetrina di spettacoli in prima assoluta, ha l’ambizione di
la Maison Usher, Fabio Novembre, Marco Passarani 10-07 Tricky, Soulwax/2 Many DJ’S, caratterizzarsi come una delle più rilevanti manifesta-
Battles, Fujiya & Miyagi, The Soulful Orchestra 11-07 Sex Pistol, Wiew, Punkreas, Plastination, zioni internazionali in grado di coniugare linguaggi arti-
Gli Aeroplani Cadono, Victor, Coky 12-07 Patti Smith, Afterhours, Massimo Volume, Christian stici contemporanei e classicità. Ma, soprattutto, sono previste navette per gli spettatori da
Coccia, Hercules and Love Affair, Alter Ego, Matthew Dear/Audion, Ryan Crosson, Dj Ringo Roma a Villa Adriana e ritorno. Non male affatto. (R.C.)
Per la programmazione completa: www.trafficfestival.com Tel. 800015475 03, 04 - 07 Danza Sutra 07-07 Carmen Consoli 10,11-07 Danza Menske 13-07 Ludovico Einaudi
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FESTIVAL Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008

>> NOTTI ROMANE AL TEATRO DI MARCELLO >> ROMAROCK FESTIVAL 2008


ROMA - DA GIUGNO A SETTEMBRE ROMA - IPPODROMO DELLE CAPANNELLE /30 GIU-
Nel cuore di Roma, in uno dei luoghi più affascinanti del mondo antico, per l’imponenza dell’edifi- GNO-26 LUGLIO
cio e della storia che racchiude, si erge il Teatro di Marcello costruito per volontà di Giulio Cesare Il Romarock Festival, che si svolge ogni anno all’Ippodromo
e terminato nell’11 a.c. dall’Imperatore Augusto. Questo grandioso teatro, il più antico di tutta delle Capannelle, è oramai diventato un imperdibile meeting
Roma e modello per la costruzione del ben più celeberrimo Colosseo, con il Parco archeologico per la musica rock e pop a livello internazionale.
circostante saranno per tutta l’estate il suggestivo palcoscenico della quattordicesima rassegna Nel corso degli anni, ha portato a Roma i più importanti arti-
concertistica «Notti Romane al Teatro Marcello» (Via del Teatro di Marcello, 44): da giugno a sti del panorama italiano e mondiale, guadagnando i primi
settembre, ogni sera alle 20.30 musica, spettacoli teatrali e poesia classica greco-latina. Per posti nell’olimpo dei migliori eventi musicali europei.
informazioni sul programma e sull’acquisto dei biglietti: tel. 06 Marchio distintivo dei grandi concerti di qualità della
87 13 15 90. (F.F.) capitale, solo nella scorsa edizione il Romarock Festival ha registrato un afflusso di ben
01/07 Alessandra Tiraterra (Pianoforte) 02/07 Strauss, 200.000 persone.
Rossini 03/07 Mozart 04/07 Linda Valente (Voce) Fabio Di Tra gli artisti che si sono già esibiti all’Ippodromo delle Capannelle si ricordano: Afterhours, Air,
Cocco (Pianoforte) 05/07 Ede Ivan (Pianoforte): Tutto chopin Tori Amos, Anastacia, Franco Battiato, David Byrne, Manu Chau, Caparezza, Joe Cocker, Tiziano
06/07 Michele Pentrella (Pianoforte) 08/07 Fabio Rosai Ferro, Frankie Hi NRG, Ivano Fossati, Peter Gabriel, Jamiroquai, Khaled, Emir Kusturica, Avril
(Pianoforte) 09/07 Haydn, Beethoven 12/07 Giulio Biddau Lavigne, Marlene Kuntz, Pat Metheny, Morcheeba, Massive Attack, Gianna Nannini, Negramaro,
(Pianoforte) 13/07 Liszt, Rachmaninov 14/07 Janacek, Negrita, Sean Paul, Laura Pausini, Placebo, Robert Plant, Lou Reed, Daniele Silvestri, Joss Stone,
Liszt 24/07 Bach, Gluck 29/07 Francesca Zarrillo Steve Vai, Le Vibrazioni, The Wailers, Joe Zawinul. (V.G.)
(Pianoforte) 30/07 Schumann, Brahms 31/07 Stefania Di 30-06 Francesco De Gregori 03-07 Subsonica 04-07 Fabrizio Moro 06-07 Tokio Hotel 11-07
Giuseppe (Pianoforte) 01/08 Michele Pentrella (Pianoforte) Pino Daniele 14-07 Djavan 15-07 Fiorella Mannoia 16-07 Duran Duran 18-07 Massive
Marco Lo Muscio (Pianoforte) 03/08 Ching Yun Tu (Violino) François Gassio (Pianoforte) Attack 19-07 Max Pezzali 24-07 Finley 26-07 Ben Harper
10/08 Fabio Rosai (Pianoforte) 11/08 Nino Rota 16/08 Silvia Cormio (Pianoforte) 22/08 Per la programmaziopne completa: www.romarockfestival.it [email protected]
Scarlatti, Pergolesi, Donizetti 23/08 Roberto De Romanis (Pianoforte) 25/08 Tihamèr Tel. 06 66182859 - 06 7182139
Hlavacsek (Pianoforte) 29/08 Maria G. Sorrentino, Peter Hitz (Pianoforte A Quattro Mani)
31/08 Masataka Goto (Pianoforte)
>> INCONTRI IN TERRA DI SIENA
SIENA / 22-30 LUGLIO
>> SPAZIALE FESTIVAL Nel ventennale dalla sua fondazione, l’Associazione «Incontri in Terra di Siena» continua nella
TORINO - SPAZIO 211 / dall’8 al 28 LUGLIO cura e nella diffusione della musica da Camera come speculare immagine della bellezza di un ter-
Spaziale festeggia la sesta edizione imponendosi come oasi alter- ritorio dalle caratteristiche uniche al mondo. Il Festival, infatti, si svolge nelle magnifiche colline
nativa a libera vocazione artistica: a Torino eventi live di band alter- della Val d’Orcia, già definito dall’UNESCO «World Heritage Site», sotto la direzione artistica di
native italiane e straniere in uno spazio libero fuori dai canonici luo- Antonio Lysy e quella musicale di Pascal Rogè e vi partecipano anche quest’anno importanti nomi
ghi commerciali. Un cartellone che presenta date uniche italiane del panorama musicale internazionale. Tra gli artisti che prendono posto nel ricco cartellone del
con artisti e band che si sono distinti principalmente in questa sta- Terra di Siena: il soprano internazionale Dame Emma Kirkby, Antonio Lysy, Jane Coop, Anthony
gione musicale. Un cartellone che in sei anni non ha mai ripetuto un Mawood, Thomas Adès, Pascal
solo nome. Missione: Non basta dire non importa. È semplicemen- Rogé, Ami Hakuno e tanti altri
te la musica a formare le nostre opinioni. Qualcuno si sentirà frega- grandi interpreti. Di assoluto pre-
to. A qualcun altro salverà la vita. Come al solito. (V.G.) stigio invece l’esibizione della gran-
08-07 The Raconteurs, Vampire Weekend14-07 Deus 15-07 de vocalista jazz Dianne Reeves.
Siouxsie 16-07 The Notwist, Le Luci Della Centrale Elettrica con Quest’anno, oltre a La Foce e
Giorgio Canali 17-07 Il Teatro Degli Orrori, Hangin’ Tree, The Castelluccio della Foce, il program-
Helene’s Mates 18-07 Offlaga Disco Pax, Stonewave, Obc Slim 23- ma prevede tappe anche a San
07 The Hives, Ministri 27-07 Yuppie Flu, La Pioggia, Santabarba Quirico D’Orcia, Città della Pieve e
28-07 The Mars Volta Chianciano Terme. (F.F.)
Per il programma completo: www.myspace.com/spazialefestival 25-07 Dame Emma Kirkby con London Baroque 26-07 Dianne Reeves 27-07 The London
Oratory School Schola 31-07 Ciclo completo delle Sonate di Beethoven per pianoforte e violon-
cello Duo Antonio Lysy e Jane Coop 01-08 Anthony Marwood e Thomas Adès : Opere di
>> ROCK OF AGES FESTIVAL Stravinsky per violino e pianoforte 02-08 Musica da camera 03-08 Concerto Adès-Elgar
MILANO - PALASHARP / 13 SETTEMBRE Orchestra. Per la programmazione completa: www.itslafoce.org
È nato un nuovo festival per tutti gli amanti dell’hard rock e delle
sonorità made in Usa. Sarà il festival di fine estate, quello che
segnerà la fine dei grandi concerti estivi e il ritorno agli spazi al >> VILLA ADA
chiuso per i concerti invernali. Il 13 Settembre il Palasharp di ROMA / 25 GIUGNO-10 AGOSTO
Milano vedrà salire sul palco grandi nomi come Twisted Sister, Il mondo passa per Villa Ada. Anche quest’anno l’isola di Villa
Extreme, Gotthard, Loaded, Quireboys, Pino Scotto. (V.G.) Ada farà da sfondo ad un incontro di culture, tradizioni, suoni,
Per il programma completo e gli aggiornamenti: profumi, cibi e colori. Da sempre Roma incontra il Mondo espri-
www.palasharp.it [email protected] me la sua politicità. Negli anni sono state molte le iniziative con-
tro il razzismo, la pena di morte, la globalizzazione e la guerra.
Questi indirizzi si sono concretizzati attraverso la scelta degli
>> ALL’OMBRA DEL COLOSSEO artisti, la presenza degli espositori e nel boicottaggio di alcune
ROMA / 6 LUGLIO fino a SETTEMBRE aziende. L’atmosfera multietnica, infatti, si ricrea grazie alla
La manifestazione muove i suoi primi passi nel 1990 in cui veni- musica e non solo. Bancarelle di artigianato, ristoranti arabi e indiani e molto altro per una festa
vano proposti gli spettacoli più vari, da rassegne cinematografi- per tutti e di tutti. (C.N.)
che alla musica dal vivo. Nel tempo si aggiungono gli spettacoli 01-07 Flogging Molly 02-07 Tuxedomoon 03-07 Camille 04-07 Nour Eddine & Gnawa
di cabaret e con il crescente consenso di pubblico e con la forte Bambara 05-07 Habib Koite’ 06-07 Teophilo Chantre 07-07 Teresa De Sio «Riddim a Sud»
attenzione dei media la kermesse entra presto a far parte del 08-07 Tuck & Patty 09-07 Marlene Kunz 10-07 Petra Magoni & Ferruccio Spinetti 11-07
cartellone ufficiale dell’Estate Romana. Dopo i primi successi Giuliano Palma & The Bluebeaters 12-07 13-07 Hot Tuna Acoustic Trio 14-07 Hazmat Modine
con il duo Mammamia che Impressione di Salvi e D’Angelo, la proposta artistica si specializza nel 15-07 Luciano 16-07 Roy Paci & Aretuska 17-07 Leggenda New Trolls «Concerto Grosso
campo del cabaret arrivando a proporre il cartellone comico più ricco e lungo a livello nazionale. Trilogy Live» 18-07 Bluvertigo «Storytellers» 19-07 Caparezza 20-07 Villa Ada Posse feat.
Ma crescono anche le proposte musicali e le mostre d’arte. Anche quest’anno l’offerta è valida Brusco 21-07 Chico Caesar 22-07 Joan Armatrading 23-07 Blonde Redhead 25-07 Baustelle
e variegata. Sotto l’imponenza del monumento simbolo della città eterna si accendono i suoni e 26-07 Africa Unite 28-07 Almamegretta 29-07 Trilok Gurtu 31-07 Sud Sound System 1-08
i colori della Roma di oggi. (C.N.) Eugenio Bennato 6-08 Radici Nel Cemento 10-08 Daniele Sepe
Per la programmazione completa: www.allombradelcolosseo.it Per la programmazione completa: www.villaada.org
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Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008 LABORATORIO


VALENTINE Blacktotal. Diva di altri tempi. Bronzo,
FESTIVAL TRENDENZE argento, oro. Arrivare a toccarla. E la sua «My Secret a cura di VALENTINA GIOSA e ROSSELLA GAUDENZI
Matera Veni Vidi Vici Place» sembra cantata in diretta da un altro pianeta

VALENTINE
VALENTINE ELEMENTI A SUD
Il surrealismo magico dei rac-
conti di Antonio De Rosa incon-
trano le sonorità mediterranee
U na vera sophisticated lady si muove nel silenzio. In silenzio appunto, senza disordini,
discretamente ma senza timidezze o tentennamenti, si muove tra i tavoli, si avvicina
all’alto sgabello dal quale potrà sovrastare la sala e sul quale potrà spiccare. Gesti che racchiu-
di Rocco De Rosa e il calore
della voce di Eva Immediato. In
dono una femminilità forte, una sinuosità quasi felina. Hai di fronte una personalità che incar- volo dalla terrazza di Palazzo
na la Woman di Neneh Cherry e la Cornflake Girl di Tori Amos: già percepisci in quale modo Lanfranchi a Matera, aria,
intonerà i brani scelti con cura, e già sai che rimarrai stupito da varietà e ricchezza proprie di acqua e terra convogliano nel
una trasformista, in grado però di rimanere profondamente fedele a sé stessa. «Fuoco dell’Arte», vibrando. Il
Le mille sfaccettature di Valentine. Che ha dalla sua, come biglietto da visita, un’immagine Vento della fresca serata mate-
ricercata e ben riconoscibile da rimanere nella memoria: look blacktotal il più delle volte. Ma rana si fonde con quello silen-
accade che si impreziosisca con qualche sprazzo di luce da diva di altri tempi (e altri luoghi). zioso e sconvolgente, inevitabile
Bronzo, argento, oro, i dettagli che fanno la differenza. Accanto a Valentine c’è Emiliano e travolgente delle parole reci-
Martino, e l’intesa artistica che li lega si respira nell’aria dal momento in cui si impossessano tate. Quel vento che non conce-
dello spazio. Valentine posa gli spartiti sul leggio e cerca con lo sguardo il suo chitarrista che de tregua, che sa di cambia-
nel frattempo si è occupato degli ultimi dettagli. Un rapido colpo d’occhio a cavi, casse, ampli- mento, che è libera emozione,
ficatori. Ci attende un repertorio convincente per arrangiamenti che magicamente accostano che non perdona e non abban-
brani quali Summer Kisses Winter Tears (Julee Cruise), Glory Box (Portishead) e Wicked dona. C’è anche il Mare che
Games (Chris Isaak) a sensuali interpretazioni di Bang Bang (Nancy Sinatra), Maniac (Michael invade suono e ritmo; mare che
Sembello), Personal Jesus (Depeche Mode). fa incontrare, orizzonte da con-
C’è anche un posto speciale per David Bowie, per la sua Space Oddity. Pezzi originali scrit- templare, unica via di fuga da
ti da Valentine non mancano (My Secret Place, Falling Down, Beyond the Real), e in questo fame e disperazione ed anche
momento ti coglie l’impressione di arrivare a toccarla, o di farti sfiorare dalla sua voce. Dopo luogo di morte. Poi, la Terra che
due ore intense, hai la sensazione di aver sorsato un cocktail ricco di ingredienti disparati messi è nella voce, nel corpo e nello
insieme ad arte. Il tocco blues di Emiliano è l’elemento sanguigno, come tinte di colori inten- sguardo; terra che è radici,
si, degno della voce profonda che accompagna. Ti senti inebriato. Ma in fondo ne vorresti anco- carne, fertilità, calore; terra
ra. WWW.MYSPACE.COM/VALENTINEWORLD (RG) dura e aspra; terra disperata e
silenziosa: magica terra del
Sud. (VG) SUD

MUSIC IN FA TRENDENZA
Music In ha partecipato alla prima edizione del
Festival Trendenze all’interno della 14esima edizione
di Trend Expo «Villaggio dell’Orientamento, della
Formazione, del Lavoro e della Cultura». Cinque i
temi proposti: Carta bianca, Isole sonanti, Itinerari
creativi, Mondo in tavola e Il Pensatoio

N ella suggestiva scenografia dei Sassi


di Matera Music In ha partecipato
alla prima edizione del Festival Trendenze
esperti del mondo dell’arte e della cultura.
Una cornice splendida quella dei Sassi,
così antica quanto antica è l’arte ed affasci-
con il supporto di video proiezioni
(www.myspace.com/kengprod).
Gli Exciter, segnalati come una tra le
repertorio acustico con brani originali e
cover totalmente riarrangiate. Nicola Rosa
- aka Nick Pink, (www.myspace.com/djnik-
dal 14 al 17 maggio, all’interno della nante vedere le nuove tendenze di oggi migliori cover band dei Depeche Mode in pink), dj milanese (attualmente nello staff
14esima edizione di Trend Expo «Villaggio muoversi tra quelle mura primitive e Italia, hanno invece ripercorso la storia del di Virgin Radio), ha invece presentato due
dell’Orientamento, della Formazione, del cavernose. gruppo britannico attraverso i brani più dj set: Robot Rock (un mix di musica elettro-
Lavoro e della Cultura», organizzato dalla Music In ha riservato un occhio partico- celebri (www.myspace.com/exciteritaly) nica e rock) e Minimal Hospital (sonorità
Cooperativa Educational Service. Cinque i lare al tema delle Isole Sonanti che ha visto mentre gli Effetti Collaterali (www.effetto- elettroniche, ambient e space disco).
temi proposti: Carta bianca, Isole sonanti, la partecipazione di numerosi artisti italia- collaterale.it), dalle sonorità indie-rock, Interessante la proposta di Antonio Mattia
Itinerari creativi, Mondo in tavola e Il ni. hanno realizzato uno showcase per la pre- Vazza (www.myspace.com/antoniovazza)
Pensatoio, ampia vetrina sulla creatività La Beat Beat Sound, associazione musica- sentazione del loro nuovo album Crederai dal titolo Instant Demo, uno studio di regi-
volta a stimolare una riflessione sull’indot- le, oltre a presentare giovani talenti fra cui che non sei schiavo?. strazione «all’istante» per tutti i partecipan-
to economico e lavorativo di eventi cultu- la band 7000 caffè, ha realizzato la Deejay Tanghi e musica da film fra le antiche pie- ti e i visitatori di questo interessante e pro-
rali e artistici. Conference, workshop sul mondo del dj con tre con il quintetto d’archi L’altro novecento e mettente Villaggio dell’Orientamento.
In linea con la visione di Trend Expo gli orientamenti del mercato discografico e ancora classici del jazz e pezzi fado ispirati a
ovvero «I giovani protagonisti del futuro», la D&G one night, serata di musica e degu- Maria João e Dulce Pontes con il duo roma- Valentina Giosa
è stato chiesto agli artisti di progettare un stazioni di piatti tipici. All’insegna del- no Piano e Voce (www.myspace.com/pia-
evento rendendosi impresari della propria l’avanguardia musicale elettronica l’evento noevoce).
passione. 41 sono state le proposte che di Maurizio Caggiano (aka Keng) dal titolo Sonorità dream-pop in compagnia di
hanno superato una soglia minima di rile- Microtonale, strutturato secondo un time- Valentine (www.myspace.com/valentine-
vanza selezionate da una commissione di table nel quale si sono alternati uno o più dj world) che per l’occasione ha proposto un

INSTANT PIANO E VOCE


DEMO P iano e Voce sono Moira Lo Bianco e Virginia Fabbri. Il progetto nasce dalla sfida di unire il
mondo classico e quello popolare attraverso una chiave di lettura che fa riferimento al lin-
guaggio jazzistico ma non solo. Il repertorio prevede oltre ai classici del jazz, brani di autori por-
toghesi (Maria Joao, Dulce Pontes), di J.S. Bach e di Mario Laghigna, il tutto rivisitato in una forma
nuova che si esprime al meglio
nelle composizioni originali pro-
L’ idea nasce in un locale, tra amici musicisti, davanti
a una birra. Ed è la prima edizione di Istant Demo,
iniziativa musicale ideata e curata da Antonio Mattia Vazza
poste come Aspettando Picasso e
Luce di Luna.
che ha trovato la giusta collocazione all’interno di Isole «È un repertorio folle che noi
Sonanti, il settore sonoro di Trendenze. facciamo per il solo gusto di pro-
Il concetto, diretto ed immediato, richiama la prassi delle porlo al pubblico e che ogni volta
foto-tessera istantanee. Il tempo di preparare, confezionare rappresenta una nuova sfida»,
e servire il prodotto. Non un minuto di più. Così Antonio dice Virginia-Voce.
contatta lo Studio Strada Recording di Angelo Cannarile, Piano e Voce si sono esibite
ricavato da un «lamione», denominazione materana per nella cornice dei Sassi di Matera
indicare una struttura oblunga che fungeva da ricovero per all’interno del Residence San
animali e casa-grotta per chi li possedeva, oggi studio di Pietro Barisano in occasione del I
registrazione di pregio e stile. Festival delle Trendenze, manife-
Si sono realizzati cd di qualità, nell’arco dei quattro gior- stazione inserita nel cartellone del
ni del Festival, previa prenotazione da parte di gruppi Trend Expo 2008, che le due
emergenti. È stata per molti la vera e propria «realizzazio- musiciste hanno accolto con
ne del sogno a costo zero», offrendo la possibilità di realiz- grande entusiasmo. Per Moira-
zare più pezzi in poche ore. Piano «a Trendexpo c’è spazio
Tempi dinamici, per dimostrare che è possibile realizza- per l’arte, per la cultura e la musica, e noi abbiamo deciso di partecipare per il solo gusto di esi-
re ottimi prodotti a costi contenuti, e avvicinare una giova- birci proponendo il nostro modo di fare musica a prescindere dal risultato». Aggiunge Virginia-
ne popolazione di musicisti all’esperienza della registrazio- Voce: «Molti giovani si appiattiscono nella mediocrità senza trovare il coraggio di osare».
ne in studio. Atmosfere uniche quelle di Piano e Voce, in bilico fra il fado portoghese e la musica francese,
Rossella Gaudenzi dove il piano sperimentale e contemporaneo di Moira si sposa perfettamente con la voce unica e
ricca di pathos di Virginia con un effetto che a volte incanta, altre stupisce, comunque lascia in bili-
co tra piano e voce (www.myspace.com/pianoevoce). (VG)
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SLMC Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008

SaintLouis ROMA ROCK’S COOL 7-14 luglio Luca Scarpa,


a cura di ROBERTA MASTRUZZI ROMA JAZZ’S COOL 1-7 settembre Stefano Senesi, Paolo Costa, Cesare Chiodo, Dean
Alla Casa del Jazz, imparare. Di più Bowman, John De Leo, Cristiano Micalizzi etc.

ROMA JAZZ’S COOL TAMTAM BLUES


J azz come la notte, come l’Africa,
come un canto libero. C’è un appun-
tamento ormai irrinunciabile per centina-
J azz come Norma Winstone e la sua voce,
come Scott Colley e il suo contrabbasso,
come Antonio Sanchez e la sua batteria, come
di Tamara Pantaloni
(allieva del Corso di Sax dal 2003)

ia di giovani amanti del jazz. Kurt Rosenwinkel e la sua chitarra. E ancora


Un richiamo che viene da jazz come Joey Calderazzo e il piano, Rosario Viaggiando viaggiando si arriva al Saint Louis School’s Land, una terra «colorata di
dentro e a cui non si può dire Giuliani e il sax, Ken Cervenka e la tromba; blues», dove giovani spiriti liberi vogliono liberarsi nella musica, nel mondo dei suoni e nei
di no e che spinge a ingoiare jazz come musica d’insieme, come Salvatore ritmi sfrenati di musiche vere e terrene, espresse e trasmesse da spiriti più grandi, chiama-
chilometri, a sfidare il caldo Bonafede e Paolo Damiani. Come già nelle pas- ti i maestri-guida, come Max Ionata, Claudio Colasazza, Bruno Biriaco, Antonio Solimene,
e i vagoni affollati di un sate edizioni, ognuno di loro sarà protagonista Gianfranco Gullotto, Michel Audisso, Dario Lapenna e altri, che con la loro energia inse-
treno, per raggiungere di master class e concerti serali sul palco della gnano agli spiriti più giovani tanta disciplina, creatività e ricerca per trovare la strada che
Roma. Un fuoco che scal- Casa del Jazz a conclusione di ogni giornata di porta verso se stessi e verso la propria musicalità, in armonia con gli altri.
da gli ultimi giorni d’esta- studio. Dal 2005 ad oggi, il corso ha coinvolto Nel periodo estivo, in questa «terra blu», si festeggiano il Jazz’s cool e il Rock’s cool,
te e riunisce intorno a sé tanti ragazzi italiani e studenti internazionali e dove giungono musicisti che viaggiano per tutto il mondo e portano in dono la loro ricca e
tanti ragazzi per incon- importanti musicisti italiani come Enrico Rava, preziosa presenza come Rosario Giuliani, sassofonista pervaso dal sound più profondo del
trare i grandi nomi del Roberto Gatto, Enrico Pieranunzi e Maria Pia jazz, e Salvatore Bonafede, pianista con creatività ed espressività donate dall’energia del-
jazz, respirare la loro De Vito e nomi della scena internazionale come l’universo.
musica e ascoltare la John Taylor, Marvin Stamm, Bob Stoloff e Qui la musica riesce ad illuminare anche il buio e ti redime grazie alla simpatia dei pic-
loro storia. È il Roma Gene Jackson. coli spiriti e alla devozione dei grandi maestri. A Saint Louis Land, si innalzano montagne
Jazz’s cool, settimana Oltre all’indiscutibile privilegio di incontrare di note e quando scende la notte ti puoi permettere di sederti sopra di esse e fermarti nella
- dal 1 al 7 settembre - e studiare con importanti jazzisti, il corso è tranquillità per trovare nuove forze, respirando la passione del lavoro quotidiano degli abi-
che il Saint Louis anche il modo più semplice per arricchire il tanti di questo magico piccolo mondo.
dedica a chi vuole proprio spirito, attraverso il confronto con l’al- Dall’alto della montagna, un angelo canta una musica blues, nera e profonda, dal ritmo
perfezionare i propri tro e incontrare chi come te vive di e per la intenso accompagnata da queste parole: «L’essenza della musica è un vento che si alza
studi con un corso musica per scoprire di essere un po’ meno soli dalla polvere della terra, soffiando nei ventri di chi la sa accogliere. Con la sua forza pul-
intensivo di tecni- in questo mondo. Che di «soli» ne farai tanti sante, sprigiona un canto di suoni gioiosi e ritmi vitali che si liberano tra i cieli più alti e
ca, improvvisazio- nella vita e sarà anche grazie a giorni come que- sconfinati, raggiungendo tutti i cuori, anche i più chiusi e lontani. Questo vento spira
ne e musica d’insie- sti che ti insegnano l’umiltà, la fatica e il piace- dall’Africa: radice dell’albero della vita, culla delle pulsazioni vitali» (Dalla terra al cielo
me in cui gli studenti sono re di dedicarti alla musica. Jazz come il suono di T. Pantaleoni).
seguiti per intere giornate da musicisti solitario di una tromba, come un’improvvisa
professionisti. pioggia d’estate.

A LUGLIO IL ROCK È COOL


T ra le mura del Saint Louis College of Music, che durante
l’anno accademico risuonano delle voci intonate di 1500
studenti e dei loro strumenti, la musica continua anche d’esta-
docente presso il Musician’s Institute, dal blend musicale jazz,
blues e rock) e Maurizio Solieri, unito in un sodalizio che dura
da anni con colui che in Italia è il simbolo del rock, Vasco Rossi.
te. E il Rock, quello cool, è il solo protagonista. Alle tastiere ci sono Luca Scarpa (tastierista di Jovanotti,
Il Roma Rock’s cool è giunto già alla sua terza edizione e Fiorella Mannoia, Fabio Concato) e Stefano Senesi (che ha
anche quest’anno musicisti e cantanti di ogni livello vivono avuto l’onore di lavorare con il mito Rino Gaetano e oggi è co-
insieme sette giornate in musica. Dal 7 al 14 luglio si respira arrangiatore di Mariella Nava e Renato Zero).
l’esperienza di artisti che hanno fatto della musica la loro vita. Per i cantanti le lezioni sono affidate a Dean Bowman, pro-
ROMA La formula non cambia: ogni giorno è scandito da fasi precise
di apprendimento e di pratica.
clamato dalla stampa americana «il più grande cantante rock’-
n’roll vivente», e a John De Leo, voce acuta e graffiante dei

ROCK’S La mattina si inizia con la lezione di tecnica in classi divise


per livello. Ma nelle vesti insolite di docenti si ritrovano alcuni
degli artisti più attivi e stimati dei nostri giorni. I bassisti seguo-
Quintorigo.
Al Rock’s cool la musica si impara, ma soprattutto si suona.
Infatti i ragazzi si ritrovano ogni giorno per due ore, ognuno

COOL no le lezioni di Paolo Costa (dieci anni di carriera al seguito di


miti come Claudio Baglioni, Renato Zero, Ivano Fossati) di
Cesare Chiodo (turnista tra i più richiesti degli ultimi tempi,
con il proprio strumento, nei laboratori di musica d’insieme,
nei quali, ispirandosi ai loro miti, suonano i pezzi che hanno
fatto la storia del rock.
forte di collaborazioni con Laura Pausini, Fiorella Mannoia e Poi, di nuovo tra i banchi, gli allievi assistono alle Master
secondo Riccardo Fortuna Adriano Celentano), e Antonio «Rigo» Righetti, che nella sua Class sul rock e sull’improvvisazione, in cui vedono i loro
(allievo di Canto dal 2005) carriera ha collaborato con artisti di fama internazionale. «docenti» esibirsi in lezioni-concerto.
I batteristi «siedono» in aula con Cristiano Micalizzi, figlio Quando il sole fuori inizia a tramontare, i ragazzi si chiudo-
«Roma Rock’s cool è un’esperienza d’arte, formatosi alla Berklee di Boston, che, tornato in Italia, no in studio di registrazione dove si può lasciare una traccia
unica, in quanto mette gli studenti in ha iniziato a dividere il palco con alcune delle nostre realtà più indelebile di tutto ciò che di nuovo si è appreso in questi sette
contatto con artisti dai quali appren- interessanti, come Tiromancino, Max Gazzè, Paola Turci, indimenticabili giorni.
dere è divertente e facile: basta anche Daniele Silvestri.
solo sedere accanto a loro» Per le nuove leve della chitarra ci sono Hallen Hinds (già Corinna Nicolini

BEMOLLE EROE NAZIONALE


i siete mai chiesti come vive un musici- chiaro, non può far altro che onore. Il pro- bastano solo circa 35 anni di contributi e il
V sta nel paese dell’arte per antonomasia?
Non credo, perché da buoni italiani pensate
blema è sapere cos’è diventata la vocalità, e
basta accendere il televisore per rendersene
gioco è fatto. Le rare volte in cui si firma -
senza essere ricattati - un contratto con i
che la musica sia un non-lavoro. A tal punto conto: cultura da veline e calendari, non contributi previsti, la parcella sulla carta è
che quando a un musicista viene posta la Mina né De Andrè. Selezioni e pseudo-con- stranamente inferiore a quella pattuita. Ha
domanda che-lavoro-fai, rispondendo «il corsi canori con ragazzine sempre più gio- un senso versare una somma irrilevante ai
musicista», ciò che segue è sempre: sì-ma-il- vani e belle e sempre meno talentuose che si fini pensionistici, quando la stessa quantità
tuo-vero-lavoro-qual-è?, ma anche: «Il fanno strada con jeans a vita bassa e piercing di denaro è molto più utile per la vita quoti-
musicista? E come ti mantieni?». Senz’altro sulla lingua. Ingenuo Bemolle, pensa ancora diana? Intendiamoci, la categoria (fantasma)
la migliore: «Sì, ma di mattina cosa fai?». che per avere successo ci voglia il duro lavo- dei musicisti sarebbe ben lieta di pagare i
In effetti, cos’è la musica? A che serve? ro. contributi necessari per avere un futuro
Ascoltarla dal barbiere ad aspettare il turno, Per poter essere riconosciuto come un quantomeno dignitoso, il problema è che la
o in macchina nel traffico per sentirsi in buon jazzista bisogna avere una preparazio- committenza nella maggior parte dei casi si
compagnia tra una pubblicità e un radio- ne musicale, sotto tutti i punti di vista, di rifiuta di versarli.
giornale? Con tutti i problemi che ci sono, dimensioni ciclopiche, anni e anni di studio Povero signor Bemolle, è proprio un eroe
cosa vuoi che importi come vive un musici- e gavetta, per essere poi, in compenso, i nazionale. Lavora mosso da una inutile pas-
sta? musicisti meno pagati in assoluto. E non si sione per un lavoro che occupa i suoi pen-
In queste poche righe cercherò di raccon- tratta di diversi livelli di preparazione: sieri 24 ore su 24. Ci si lamenta sempre che il
tare le varie avventure di un tipico musicista anche i più grandi talenti italiani spesso problema principale del cattivo funziona-
italiano, il maestro Bemolle. Diplomato al sono costretti a combattere per questioni che mento di una società sia legato alla scarsa
conservatorio, in Italia unica istituzione che vanno dalla semplice gestione organizzativa passione per il proprio lavoro, e quando
ti concede il privilegio di avere il titolo di alle più basse contese economiche. trovi persone innamorate della propria atti-
maestro di musica con programmi di studio Oltre ad essere il paese della canzonetta, vità non le paghi adeguatamente perché già
aggiornati ai primi del ‘900. Bemolle però, l’Italia, che non è l’ultima arrivata nel sono felici con il proprio lavoro.
oltre alla musica classica (o colta) ama anche campo del Welfare, non ha un sindacato Poi dicono che i musicisti non mettono su
il jazz, e garantisco che questo è il Paese sba- riconosciuto che definisca i doveri e faccia famiglia perché si sentono spiriti liberi.
gliato per amare tale musica. L’Italia è il valere i diritti dei musicisti. Meno male che
paese della canzonetta. È un normale retag- c’è l’Enpals (Ente Nazionale di Previdenza e Emilio Merone
gio storico-culturale: in Italia la vocalità ha di Assistenza per i Lavoratori dello
fatto sempre da padrona e questo, sia ben Spettacolo) almeno per la loro pensione:
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Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008 SLMC


COMPOSIZIONE E ORCHESTRAZIONE Un film dovrebbe essere più simile SaintLouis
alla musica che alla fiction. Dovrebbe essere una progressione di stati d’animo e MICHELA ANDREOZZI
sentimenti. Il tema, ciò che è dietro all’emozione, il significato: tutto viene dopo Musical e recitazione. Talento.

TECNICO DEL SUONO IMMERGERSI


E MUSIC TECHNOLOGY IN UN MONDO
DI SUONI di Luca Proietti

Dal 2002 il Saint Louis offre un’interessante e costruttiva realtà professionale. di Gianclaudio Marucci
Nelle sedi di via Cimarra e via del Boschetto si svolge il corso biennale (Diplomato in Tecnico del suono nel 2007)
di Tecnico del Suono e Music Technology, che ha già accolto e formato
centinaia di allievi i quali, seguendo un programma didattico dettagliato, Quando entrai per la prima volta al Saint Louis, nella sede di Via
hanno trovato occupazione in ambito professionale come tecnici specializzati. Cimarra, ho avuto la sensazione di salire su di una grande astronave.
Il corso si basa sullo studio approfondito di tecniche di registrazione, Sono stato avvolto dal fascino degli studi e ho deciso che quello era
missaggio, editing, creazione e processamento del suono, il posto in cui avrei voluto studiare.
per arrivare al conseguimento di un diploma di specializzazione. Per due anni mi sono immerso in un mondo di suoni, dove la pro-
Nel corso dei due anni di studio, si affrontano lezioni teoriche e pratiche fessionalità dei docenti era sempre pronta ad istruirmi su lati tecnici
di Fonia (ripresa microfonica, tecniche di registrazione del mestiere e argomenti, di cui a volte, ignoravo completamente
e di missaggio su supporti analogici e digitali), l’esistenza. Spesso in un mestiere particolare come quello del tecnico
Music Technology (sintesi sonora, campionamento, software musicale), del suono, i professionisti tendono a non «svelare i propri trucchi» per
Fisica Acustica (caratteristiche fisiche e percettive del suono, paura che qualcuno possa competere con loro, ma nel corso, questo
acustica ambientale, microfoni e casse acustiche). proprio non avviene: sono infinite le domande e i dubbi a cui i docen-
Completano il percorso didattico: Inglese (acquisizione del vocabolario ti sono sempre pronti a dare una risposta.
tecnico del settore) e Cultura Musicale (conoscenza musicale di base, Il percorso di studio ha permesso di specializzarmi nelle cose a cui
per una migliore integrazione tra il tecnico del suono ed il musicista). tenevo di più, come creare un prodotto professionale (musicalmente
Conseguito il diploma, gli ambiti lavorativi sono molteplici: parlando) attraverso l’unico ausilio del computer e di introdurmi al
studi di registrazione, concerti e spettacoli dal vivo, mestiere di fonico in studio, cosa che tutt’oggi mi affascina in parti-
produzioni televisive e radiofoniche, pre e post produzione musicale, colar modo. L’ultimo giorno di scuola purtroppo è stato anche il più
restauro audio, sound design. triste, perché avrei voluto che ricominciasse tutto da capo.

COMPOSIZIONE E ORCHESTRAZIONE
«UN FILM DOVREBBE ESSERE PIÙ SIMILE ALLA MUSICA CHE ALLA FICTION. DOVREBBE ESSERE UNA
PROGRESSIONE DI STATI D’ANIMO E SENTIMENTI. IL TEMA, CIÒ CHE È DIETRO ALL’EMOZIONE,
IL SIGNIFICATO: TUTTO VIENE DOPO». Così Stanley Kubrick vedeva il cinema. Il regista credeva molto nel legame tra
immagini e musica e alcune scene dei suoi film più famosi sono passate alla storia anche grazie ad una giusta scelta musicale,
a volte stravagante, Singing in the Rain usata come commento musicale alla sequenza più violenta di Arancia Meccanica, a
volte più convenzionale, come per le note dei Carmina Burana che fluttuano nell’Universo di 2001 – Odissea nello spazio.
Per quanti sono appassionati di musica applicata alle arti cinematografiche, siano esse film, documentari, fiction o cortome-
traggi, il Saint Louis offre due imperdibili opportunità.
Il corso di composizione e musica da film diretto da Gianluca Podio, attivo fin dal 2002, fornisce gli «strumenti creativi della
professione musicale» attraverso l’utilizzo di strumenti musicali reali e virtuali indispensabili per il compositore moderno. Lo
scopo è di ampliare la padronanza dell’approccio creativo costruendo una preparazione professionale globale e questo è possi-
bile attraverso lo studio dell’armonia e del contrappunto, l’analisi degli stili nella musica classica e contemporanea, i laborato-
ri di musica applicata per la sonorizzazione di filmati, documentari, spot pubblicitari, lo studio di orchestrazione e direzione
d’orchestra ad uso professionale, la realizzazione di musica con l’ausilio di computer, campionatori e strumenti elettronici. Gli
allievi hanno poi, fin da subito, l’opportunità di sperimentare dal vivo la futura professione grazie alla collaborazione con una
scuola di cinema per la quale i ragazzi del corso di composizione hanno realizzato le sonorizzazioni dei cortometraggi ideati
dagli studenti di regia: una vera e propria esperienza sul campo.
Un’altra opportunità è offerta dal corso di strumentazione e tecniche di orchestrazione ideato dal maestro Alessandro
Cusatelli e rivolto ai musicisti interessati ad impadronirsi della scrittura sinfonica. Si comincia con l’affrontare la conoscenza
tecnica, morfologica ed esecutiva di ogni strumento dell’orchestra sinfonica, con schede specifiche di verifica per ogni stru-
mento; si prosegue con la pratica dell’orchestrazione e lezioni specifiche sulla resa dei vari impasti orchestrali e sugli equilibri
di una partitura sinfonica: dai piccoli organici ad una completa orchestra a due; infine, il corso mostrerà i segreti dei più raffi-
nati e spettacolari effetti orchestrali, analizzandoli dalle partiture più elaborate del ‘900, proponendo un costante laboratorio pra-
tico che porterà alla realizzazione di partiture orchestrali su grande organico e aperte alle problematiche attuali.
«Il Corso, unico in Italia, sia per la proposta formativa che per l’articolazione, ha lo scopo di conferire una attitudine pro-
fessionale specializzata a chiunque sia interessato nel futuro ad operare in qualsivoglia settore musicale - secondo Cusatelli -.
Il mestiere acquisito sarà elemento prezioso di distinzione nel panorama delle offerte lavorative: basti pensare alla richiesta e
al ruolo che gli orchestratori hanno, specie negli Usa, nel mercato documentaristico e cinematografico».

MICHELA
ANDREOZZI ALLA RICERCA DEL CAVO IDEALE
«Andiamo in scena»! Tutte le chitarre, prima o poi, devono affidare il proprio suono a un cavo. Che, a rigor di logica,
dovrebbe essere di altissima qualità, in modo da non degradare il segnale che proviene da stru-
Un progetto formativo di alto profilo, il menti di così alto livello. In verità, osservano alla REFERENCE LAB, le cose non stanno sempre
Corso professionale di Musical «Andiamo cosi: nella cultura del musicista medio il cavo è un oggetto «povero», sul quale non si investe, ma
in scena» termina il suo primo anno e si si risparmia. Per dimostrare che le cose non stanno cosi, la REFERENCE LAB ha più volte orga-
appresta a una nuova stagione. Un per-Corso nizzato test comparativi dei propri cavi. Uno dei più recenti – sul cavo Reference RIC01A – è
tenuto da docenti di livello, un gruppo tecni- stato condotto a Milano da Roberto Diana, che, con l’aiuto e la collaborazione del tecnico del
co di professionisti della ‘scena’, nel mondo suono Stefano Olla, ha ripreso la propria chitarra acustica negli ambienti dell’Acoustic Design
della recitazione e del ballo, da cui nascerà un Studio di Pietro Nobile. Per i test, Roberto ha utilizzato uno
Musical. Michela Andreozzi, docente di strumento di Marcello Norero; il segnale, ripreso da un pre
recitazione del corso, spiega: «L’attitudine API512, entrava in ProTools attraverso un convertitore
musicale è sempre la prima cosa. Un bravis- Apogee Rosetta 200, e il tutto veniva monitorato da una
simo cantante può anche ballare o recitare coppia di Yamaha NS-10M. Durante la prima prova, Diana
poco, comunque, tra musica, recitazione e ha eseguito un brano fingerstyle; il suono ottenuto con i cavi
ballo l’ideale è avere almeno 2 qualità su 3. REFERENCE è risultato più definito e più ricco, sulle frequen-
Purché ci sia del talento dietro». Talento ze medio-basse, rispetto a quello che si otteneva con cavi del
come quello che accompagna la carriera della costo indicativo di ottanta euro. «L’impressione generale»,
bella docente: regista, scrittrice e attrice ha dichiarato Diana, «è che, per quanto il cavo da ottanta
drammatica. 10 anni di esperienza, successi e euro sia più frizzantino sugli alti, quelli della REFERENCE risul-
tanta fatica tra teatro, fiction (Don Matteo- tino più piacevoli, più morbidi. Inoltre nel caso di uno dei più
Rai2), televisione (Quelli che il calcio) e comuni utilizzati in ambito live, chitarra più riverbero, il
radio (Pic Nic- Radio2). Faticoso è anche tro- REFERENCE risulta a mio gusto più caldo». Per la seconda
vare un cantante, un attore e un ballerino prova è stato registrato uno strumming, in modo da fornire un
nella stessa persona: «Cantanti e attori devo- termine di paragone generale per la chitarra acustica e allargare il
no cercare di sviluppare un senso del corpo e campo di utilizzo del cavo. «La differenza», racconta Diana, «è udibile in
del suo uso, anche senza arrivare a muovere maniera netta e sensibile, quasi sorprendente per un cavo. A differenza del
passi di danza elaborati», ci dice ancora REFERENCE e del cavo da ottanta euro, i cavi più venduti, di costo pari a
Michela. «A un ballerino è naturalmente circa un terzo, perdono tanto di definizione, e non consentono di far
richiesta una intonazione minima per soste- sentire tutti i movimenti delle voci».
nere le parti corali: tra il cantare e recitare,
comunque, è preferibile che sia pronto sotto il
profilo musicale». (Flavio Fabbri)
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BEY&further
OND Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008

CASTELLO DI PROCENO Paradiso


a cura di ROMINA CIUFFA LUCA BUSSOLETTI Mostri A scuola nessuno nascosto C’è un convivio in musica che sa TOKIO HOTEL
mi considerava, a scuola nessuno che mi vedeva di antichità e silenzi. E filosofia franchigena. Rock Gemini

CONVIVIO
I MOSTRI A PROCENO
DI LUCA
«Mostri», il nuovo singolo di Luca Bussoletti. C’è
di Romina Ciuffa
una famiglia a Proceno, vicino Viterbo sull’antica Via Francigena, che pos-
siede un castello dai primi anni del XVIII secolo. Una grande casa per una
grande famiglia, quella dei Cecchini, che per tre secoli è stata molto numerosa ed
Mancava. Ora c’è. animata dai più svariati interessi. Poi, il
Un twist. Una denuncia. Un urlo. silenzio del tempo.
Per tutti quelli che a scuola non li vede nessuno Carlo e Cecilia Cecchini, oggi, la
fanno rivivere e chiamano per questo
di Romina Ciuffa persone colte ed amanti dell’arte, affa-
scinati ed entusiasti dell’atmosfera
che si respira in antichi luoghi e in un

N on solo i suoi. Ne abbiamo tutti di mostri personali che ci inseguono da sempre. A scuola,
a casa, nel letto, sotto al letto. Poi, improvvisamente, spariscono e quasi ci mancano. Ci
manca quel bisogno di fuga che legittimava la voglia di scappare via, perché essere inseguiti fa cor-
borgo nascosto, un gioiello del Centro
Italia fuori dai circuiti del turismo di
massa, che permette di conoscere
rere più forte, più velocemente. Motiva. Giustifica il vittimismo, la paura e il fatto di non voler un’antica filosofia di vita conservatasi
affrontare niente e nessuno. Invece no. Praticamente con questo nuovo singolo, Mostri, Luca nel suo aspetto più genuino.
Bussoletti racconta le vicende di un Bastian qualunque, quel ragazzino che nel romanzo di Michael Un’atmosfera magica, fatta di lette-
Ende finiva nei cassonetti tutte le mattine e si andava a rinchiudere nella soffitta della scuola a leg- ratura, arte e storia, che fa sì che una
gere una storia infinita, che parte dalla diversità e porta a cavalcare un dragone. grande tradizione abbia mantenuto
A scuola nessuno mi considerava diventa il ragionamento lucido di un cantautore che è uscito intatto il suo significato dei secoli pas-
dalla soffitta dopo aver cavalcato un Fortunadrago e che, oggi, si alza in piedi e denuncia. Denuncia sati e che oggi esplode in un Convivio
l’omogeneizzazione delle nuove generazioni, vestire uguali in corpi diversi; la droga, punire i neu- in Musica.
roni e perdersi in un Gin Lemon; la sessualità, farlo a tutti i costi quando al buio immaginare è Due date: il 6 e il 27 luglio, e i corti-
meglio. Denuncia il bullismo. Lo fa attraverso i canali che lo hanno adottato, quelli multimediali li di un Castello meraviglioso per dare
della rete e dei download. Uno dei più scaricati, a scuola forse, ma di sicuro nella rete. omaggio, attraverso la musicalità
Questo ex-invisibile cresce e fa un twist che dell’Insieme Strumentale di Roma,
è insieme un lamento e una canzonetta, poi un prima alla Via Francigena – arteria di
pezzo da cantautore ma anche da band di bale- traffici e di pellegrinaggio, da sempre
ra. «Mostri» da settimane è nella top ten di ven- via di collegamento fra il Nord e il Sud
dite di iTunes, ora esce in «Hit Mania Estate Europa e fecondo terreno di scambio
2008» tra i successi estivi e si accompagna a un culturale – con Purcell, Haendel,
video «no budget» per la regia di Rik Diffidenti Albicastro, Rameau, Corelli; poi, il 27
che è stato scelto dallo staff di YouTube per luglio, a Bach, nella Chiesa di San
l’home page e ha ricevuto fino ad oggi 17 mila Martino.
visite. L’esperienza è più unica che rara,
Lui che quando aveva otto anni era timido e dà suggestioni, riempie e suggerisce forti impulsi di un romanticismo trascor-
faceva musica per avvicinare le ragazzine è il so. Va fatta. La famiglia Cecchini sarà lì, come sempre da centinaia di anni.
più promettente cantante della Myspace www.castellodiproceno.it
Generation, quella che esce fuori dal monopo-
lio e si fa strada da sé. Influenzato da Tim
Burton, Philip K. Dick e Italo Calvino, poi dai
Beatles, Lucio Battisti e Rino Gaetano, Luca è
fondamentalmente un romantico (al punto che
si dedica anche una canzone d’amore, Mi amo,
e che la rivista Glamour a maggio interroga sul-
l’amore in 21 istruzioni sincere nel servizio «Le
TOKYO HOTEL
cose che non ti ho detto»). Quasi un fumetto imprigionato nelle strisce del suo cartone dove vinco-
no sempre i buoni: e non a caso in Cina e in Giappone – patrie del manga – Bussoletti è una star.
Incompresi tutti in patria. E, alla fine, i mostri gli piacciono, quelli della Universal, degli anni Venti,
Camera con vista su Roma
che hanno un’umanità schietta, i Frankestein del colore. Quelli che soffrono. Prendi due gemelli omozigoti e truccali. Fai impazzire la Germania,
L’invisibilità rende deboli o forti. A scuola nessuno che mi vedeva potrebbe anche voler dire la Polonia, l’Europa. Poi fanne ammalare uno alle corde vocali.
invertire i ruoli, perché non visti si può tutto, lo fa anche Harry Potter, un altro invisibile che si
copre con un tappeto magico per sparire. Serve una forza che il sistema non dà perché asseconda I vincenti tornano sempre, quando meno te lo aspetti
bullismo e prevaricazione, favorendo la dis-integrazione. Ma il sistema è un bullo e il bullo, per
antonomasia, è un debole. Che cerca all’esterno sicurezze che non possiede. Una canzone come di Corinna Nicolini
Mostri, triste ma allegra, rimane nell’orecchio finché non riappare l’invisibile: lui che è il primo
a non vedersi, a non notarsi. A non cavalcare dragoni. Lui che è il primo mostro di se stesso.
info: www.myspace.com/bussoletti Prendi due gemelli omozigoti. Ad uno gli per via di una fastidiosa cisti sulle corde vocali.
metti un microfono in mano e all’altro un bel Grande commozione tra i fan, che hanno let-
22 LUGLIO - Live - SPAZIO ZERO, Tor di Quinto chitarrone elettrico. Truccali in modo molto teralmente invaso di messaggi il sito
21 AGOSTO - Ubix Summer Night - PEPE NERO, Anguillara vistoso, quasi carnevalesco, e falli sorreggere ufficiale della band, e tutta una
da una sessione ritmica potente e compatta. serie di appuntamenti annul-
Impazzirà la Germania, poi la Polonia e lati tra cui le date ita-
infine tutta Europa. liane previste tra
L’album Room 483 dei Tokyo Hotel, febbraio e marzo.
infatti, ha stravenduto in tutto il vec- Ma i grandi
chio continente superando i due eroi, anche quel-
milioni di copie. Deve averci visto li moderni,
bene il noto produttore Peter cadono per poi
Hoffmann quando ha pagato di rialzarsi.
tasca sua i primi provini di quei Kaulitz ha dovu-
quattro ragazzi che allora si facevano to subire mesi di
chiamare Devilish. grandi umiliazioni
La band germanica, che deve il suo in cui la stampa
nome definitivo ad una passione per specializzata
la capitale giapponese e ad un’assue- sosteneva che il
fazione agli alberghi, propone un suo guaio di
rock elettrico molto incisivo e la salute fosse
voce di Bill Kaulitz cattura l’atten- dovuto al fatto
zione. Nella prima hit europea, che non sapes-
Monsoon, gli acuti e i sospiri si se cantare ma
alternano in modo piacevole ed adesso che
ipnotico. sta bene si
Parte del successo dei Tokyo sta riprenden-
nasce anche dall’avvenenza dei fra- do le sue rivincite.
telli Kaulitz, le cui fan esagitate quasi non cre- Gli Stati Uniti sono impazziti per la band e si
dono di averne due in copia perfetta. Un pizzi- sta già organizzando un lungo tour in America
co di marketing, è vero, ma anche tanta espe- che toccherà anche il Canada.
rienza sul palco. Chi c’era il 30 ottobre del 2007 I fedeli dei Tokyo Hotel hanno tenuto duro ed
al Datch Forum di Assago giura di aver assisti- ora possono godersi i loro concerti sfumati. I
to ad uno spettacolo unico in cui luci, fumo e romani sono convocati al Roma Rock
grande rock si mischiavano in un’unica emo- all’Ippodromo di Capannelle il 6 luglio. La
zione. matita nera sotto gli occhi è già pronta e si pre-
Il 2008, però, non è iniziato molto bene per i vede una bellissima e sanissima sudata tra can-
rocker tedeschi. Il loro leader ha avuto frequen- zoni cantate a squarciagola e pogate caricate a
ti malori finché non è stato costretto a fermarsi spalle alte.
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Music In  Luglio - Agosto - Settembre 2008


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ATTILIO FONTANA A Scarto un TO MY DEEPEST EGO GIOVANNI SOLLIMA We were trees
boero e intanto spero, la mia illusio- Odyssea Universo antico e sel- Vibrate! Vibrate, l’improvvisazione è a cura di ROMINA CIUFFA
ne dentro un goccio di liquore vaggio come un temporale estivo una creatura dall’anima curiosa

TO MY DEEPEST EGO - ODYSSEA


ATTILIO FONTANA - A
Rami che abbracciano il cielo, Noctis, Liver, Tora, dove il minimalismo del
l’elemento caldo del legno che si post rock si sposa con arpeggi sinuosi e riff
A me che il boero non era mai piaciuto poi. Mi ritrovo a masticare una incontra con il soffio arioso delle appassionanti, fino ad arrivare all’ultima trac-
ciliegia piena di liquore dopo aver messo in bocca un cioccolatino a nuvole. Già dalla copertina, Odyssea, meravi- cia del disco, la meravigliosa Crepuscolo, dove
forma di peluche, che è il disco di Attilio Fontana. Insomma, lo scarto gliosa creatura dei Mydeepestego, ci traspor- le chitarre distorte e il rullante reverberato ci
così, come scartassi un boero, faccio le facce strane perché l’avrei preferito 1) al latte ta in un universo antico, dimenticato, tanto sel- cullano invitandoci a ricominciare il viaggio. La
2) senza liquore 3) senza sorprese. Dicono che la cioccolata abbia prerogativa di vaggio come un tempo- voluta mancanza di un
assuefazione. Infatti. Il disco di questo ex Ragazzo Italiano (cantava «Amore Vero» rale estivo quanto silen- cantante rende il tutto
insieme agli altri tre) si chiama «A» perché è un inizio. Non stento a crederlo: la voce zioso come il vento che ancora più emozionante.
è quella di un uomo, l’emozione è quella che trasmette un bambino, e Attilio si è rifat- muove le foglie. Sono le note stesse, i riff
to da capo. Stupisce perché sa agitare le parole e metterle in fila come si conviene a Ed ecco che sin dal e la sezione ritmica i pro-
un cantautore. Mi faccio una passeggiata acustica tra arrangiamenti stile Mina- primo brano, Euskadia, tagonisti, l’unica e sola
Massimiliano Pani, bossanova e salse, anche una canta- veniamo catapultati in voce della musica di
ta corale alla We Are The World, e qualcosa che mi ricor- una dimensione eterea Tomydeepestego.
da ma non copia Vinicio Capossela. Resta quel non so e affascinante ed è Un disco sincero e ricer-
che, mentre ascolto un disco perfetto, che mi fa chiede- impossibile non farsi tra- cato, anche grazie alla
re dove-l’ho-già-sentita ma non è così: era già dentro di sportare dalle onde di produzione di Davide
me, lo erano quelle parole che già sapevo perché mi rac- queste sensuali melodie Cantone, già da noi
contano cose che vivo tutti i giorni. Per esempio, la voglia e dai ritmi avvolgenti apprezzato per lo splen-
di uccidere un Pokemon. Dio solo sa cosa gli farei se me delle complessive otto dido lavoro con i Deflore.
ne passasse uno sotto le mani. Non ho la più vaga idea di tracce. La poesia dei Un disco che suona
quali poteri possa puntarmi contro, perché non guardo i Pelican, il muro sonoro come il silenzio così
Pokemon. Attilio li uccide come me, con un sistema diver- dei Cult of Luna, la dop- come dovrebbe fare
so: lui li scioglie in un acido blu. Io non accendo la televi- pia faccia degli Isis, le tutta la buona musica.
sione. Ma poi, esattamente come me, cede, diventa timi- atmosfere dei Neurosis la delicatezza dei Quella in cui ci riconosciamo e di cui non pos-
do davanti agli occhi di plastica e di vetro di un peluche. Mogwai, la ricercatezza dei Tool, si fondono siamo fare a meno perché reagisce d’impulso
Uno sbando emotivo, un turbamento. Che sarà? Sarà con estrema eleganza nei Mydeepestego por- al nostro «ego più profondo».
questo senso di crescere in mezzo al nulla. Attilio me lo tando l’ascoltatore a lasciar fluire le proprie
conferma, pure lui sta come me, un petalo che vive a emozioni ad occhi chiusi. E così ci si imbatte in Valentina Giosa
testa in giù fra Calimeri e maghi del Rinacimiento che tirano fatture. Anche lui la mat- autentiche perle sonore come Ius Primae
tina si sveglia con una strada in salita, anche lui volerà e cadrà in braccio alla fortuna,
anche lui - come me - ha un livido da tagadà. Poi che coincidenza: anche a lui un alieno
lo ha fregato a rubamazzo (nell’imbarazzo diventi pazzo ma un’astronave prima o poi
passerà). Una favola, lo ascolto mentre me la racconta. Ogni illusione ha la sua forma
di mistero. Anche quella del mio boero. EMILIO MERONE E VIRGINIA FABBRI - Croma Nova
ROMINA CIUFFA
Il progetto Croma Nova viglioso in cui a nessuno è concesso di rimane-
BEYOND
&further nasce nel 2005 dall'ambizio- re più del tempo necessario per riuscire a
sa idea di Emilio Merone e cogliere melodie che soltanto un cuore aperto
Virginia Fabbri di dare un nuovo colore alla è pronto a ricevere.
musica italiana facendo tesoro delle loro diver-
se influenze musicali. Nelle composizioni risul- Romina Ciuffa
THE BOOMERS - FAST & BULBOUS tano evidenti tracce di bossa nova, tango,
musica classica, world-music, jazz, folk-music,
SLSaintLouis
MC Come si faceva una volta... ti.. dannatamente punk lo sono nell’attitudine e pop inglese e americano.
apri la confezione, afferri il cd, sul palco, scanzonati ed irriverenti anche a livello L'etichetta indipendente Crisalide oggi ce le
lo inserisci nel lettore e... si di immagine: basta dare un’occhiata tra i conte- offre così. Croma Nova. Come se non fosse,
parte, senza fronzoli, con un blues-punk onesto, nuti multimediali all’interno del cd, tra i quali un in effetti, qualcosa da tenere a bada. Perché
ruvido e genuino, talmente viscerale da ritrovar- merchandising squisitamente salace ed il video lo ascolti, e avverti. Non siamo sempre pron-
si oniricamente trasportati di ottima fattura di Antirave, ti ad avvertire. Non è un cd che puoi avere in
sulla sella della propria Harley pezzo d’apertura di Fast & macchina con leggerezza. Avverti la sensa-
immersi in una crepuscolare Bulbous. Scuola punk anche zione della culla. Del teatro. Dei boschi. C'è
Route del deserto americano.. nel sound: scarno ed immedia- qualcosa di Elisa in Virginia Fabbri - questo le
Abbiamo detto blues-punk? to quanto basta; non c’è basso piacerà.
Beh... i due elementi si sposa- ma c’è la botta: questo disco è Poi non vorrei che un accostamento con
no alla perfezione nel progetto l’ennesima dimostrazione, qua- Cristina D'Avena la faccia sentire da meno:
di questo trio di mangiatori di lora ce ne fosse ancora biso- Cristina D'Avena ha accompagnato la nostra
spaghetti: proprio così... sono gno, che non sempre serve crescita, e in un album quale Croma Nova, che
italianissimi i «The Boomers», una grande produzione (i racconta favole, è proprio il tocco che io
band romana profondamente Boomes hanno fatto tutto in m'aspetto. Dunque, c'è da sentirsi cullati. Da
blues nella grammatica e nelle casa, o meglio in cellar) per una voce che sa cullare come fosse madre ma
declinazioni armoniche: i realizzare ottima musica. 13 sa intenerire come fosse figlio.
ragazzi strizzano l’occhio a pezzi e ce n’è per tutti i gusti: Infine, c'è Matia Bazar, proprio lei, Antonella
maestri del blues desertico e contaminato di dai moti perpetui delle ballate, agli shot sparati Ruggiero piacevolmente dentro Virginia
nuova generazione quali John Spencer Blues tutti d’un fiato, fino ad una parafrasi garage di Fabbri, partire quasi per Vacanze Romane.
Explosion, Queens of the Stone Age e Eagles of The End dei Doors. E il piano di Merone porta in quel mondo mera-
Death Metal, senza dimenticare l’inconfondibile Fast & Bulbous è una strada assolata e ventosa,
lezione dell’Iguana Iggy Pop nelle nichilistiche sensuale e scorbutica: destinazione l’anima e il
linee vocali di Marco Marracini, voce e chitarra: talento dei Boomers.
all’altra chitarra Alessandro Peana e Fausto
Delfini alla batteria (eh già.. niente bassista); infat- Manuele Angelucci GIOVANNI SOLLIMA - WE WERE TREES
Ci sono compositori che poco, da Violoncelles, Vibrez! a L.B. Files, passando
NATALIE DESSAY - ITALIAN OPERA ARIAS poco sembrano «classici». Ci per Yet Can I Hear, Tree Raga Song e When
sono volte in cui la parola we were trees. Sezioni concettuali di un album
‘musica classica’ si ha paura di pronunciarla, che cresce lentamente all’ascolto, come un
Col passo sicuro del palco e il niazione sono quelle che avvolgono la protago- perché sembra masticata con un chewingum, albero, le cui fronde vibrano (Vibrez!) ad una
timbro potente del soprano nista, come le note della glassarmonica, stru- e altre in cui arriva un brezza che sa di estate.
lirico, Natalie Dessay incanta mento espressamente voluto da Donizzetti al artista in grado di far Seguendole ci accorgia-
e splende nei riflessi di Italian Opera Arias, posto del flauto. vibrare le corde, quelle mo che l’albero lenta-
Dessay soprano, Concerto Koln e Evelino Pidò, Stupende le prime quattro scene inserite in del tempo e dello spazio mente cresce sempre di
suo ultimo lavoro musicale. questo incredibile lavoro per l’etichetta Virgin oltre che dello strumen- più, creatura dall’anima
Una misura e una sicurezza che la portano Classic, dalla cui prima donizzettiana seguono: to. È da poco in circolazio- curiosa, mossa da un
molto al di sopra dei soprani leggeri, mutando la Maria Stuarda sempre di Donizzetti, I ne il nuovo lavoro di sentimento in passi di
scena in una corposa prosa verdiana. È qui Puritani e I Capuleti e i Montecchi entrambe di Giovanni Sollima, We danza, flamenco e zar-
possibile apprezzarla nella Lucie di Vincenzo Bellini. were trees (per la zuela (Fandango e
Lammermoor, francese versione del capolavo- Si ascoltano, qui, splendide messe di voce e SonyBmg), violoncellista Boccherini). Ed è l’im-
ro di Gaetano Donizetti, cantata virtuosa e filati che, uniti al fraseggio sempre elegante, e compositore estroso, provvisazione a guidarli,
colorata. Una grandissima interpretazione, rendono ottimamente l’idealizzazione di perso- artista sfaccettato le cui una flebile speranza di
che nella Scena della paz- naggi che vivono propria- ultime commissioni gli luce a tarda notte (Voice
zia ci propone la registra- mente nella e con la arrivano da Yo-Yo Mundi and lyrics, con la parteci-
zione live effettuata al musica. Restano, poi, e dal Maestro Riccardo pazione di Patty Smith),
Metropolitan di New York. due pagine del sempre Muti per il Ravenna per aspettare, mentre
La Dessay lavora sulle caro Giuseppe Verdi che Festival 2008. tutto si rallenta fino alla
parole, sul fraseggio fan- accompagnano nella Ma che già tanto ha dato stasi, senza però fermar-
tasioso, sostenuta da tap- tranquillità più assoluta al cinema di Wim Wenders (Palermo shoo- si mai (Cello, con Monika Leskovar), che il gior-
peto d’orchestra che le corde della Dessay: ting) o Marco Tullio Giordana (I cento passi) e no ridoni movimento alle foglie della grande
vede alla regia Evelino Ah, fors’è lui da La perché no, Peter Greenaway (Nightwatching). pianta. Forse Sollima pensava al ficus sicilia-
Pidò con il Concerto Koln, Traviata e Caro nome da Un cd che presenta 13 tracce intense, vibran- no, pianta forte, generosa e solitaria, quando
le leve di una morbida tra- Rigoletto. Quasi facili ti appunto, in cui, ci racconta Sollima: «… Gli all’improvviso fiutò le melodie di Nyagrodha,
gedienne che di certo passaggi di registro per archi, almeno per come li sento, hanno la forza quelle che però fanno pensare a Antonio
avvantaggiano l’artista. l’immensa Dessay. evocativa dell’aria, del fuoco, del calore, del Vivaldi.
L’atmosfera della trage- gelo e del respiro a pieni polmoni». Flavio Fabbri
dia e il destino dell’estra- Flavio Fabbri Cinque racconti, ognuno diviso in più sezioni,

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