Dott. Emanuele Giordano

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Dieta, Perdita di peso e

nutraceutica

Dr. Giordano Emanuele


Le informazioni comunicate in questo webinar non invitano all’autoprescrizione e
richiedono sempre la consultazione di un biologo nutrizionista e/o medico
[email protected]

1
 Gli esseri umani non possono e non
devono ignorare come la loro costituzione
è il frutto di una evoluzione genetica
sviluppatasi nell’arco di 15 milioni di anni
(ominidi, cacciatori-raccoglitori)
 L’uomo è progettato per procacciarsi il
cibo con grande dispendio energetico e
non per rifiutarlo quando è offerto in
quantità e abbondanza

Strategia evolutiva
2
 Circa il 70% dei nostri geni derivano dal
Paleolitico (1,5 milioni-8000 anni a.C) e
per il rimanente 30% dal Neolitico (8.000-
3000 a.C)
 La nostra dieta è cambiata e i nostri geni
no?
 Noi siamo quello che hanno mangiato i
nostri antenati, ma noi siamo anche
quello che mangiamo
 Adattamenti metabolici lenti e veloci

Fenotipi ed epigenetica
3
 I processi del sistema 1 sono veloci,
intuitivi, facili e inconsapevoli (pensieri
che si preoccupano delle cose concrete e
immediate: soddisfazioni a breve termine)

Pensieri lenti e veloci


4
 I processi del sistema 2 sono lenti,
faticosi, razionali e consapevoli (Concetti
astratti come salute, peso corporeo,
aspetto e le loro future traiettorie:
soddisfazione rimandata)

Pensieri lenti e veloci


5
 Ippocrate già 5 secoli a.C citava l’obesità
affermando che per curarla erano necessarie
abitudini morigerate, una sana attività fisica e
uno spirito rasserenato
 E’ solo da 60 anni che si sono capite le
conseguenze dell’obesità
 Dalla fine del 1800 la popolazione mondiale è
esplosa numericamente
 Sempre più cibo per sfamare la fetta di umanità
che non ne ha bisogno

Ambiente obesogeno
6
 Se fossimo lasciati a noi stessi, non
condizionati socialmente, il momento in
cui mangiare, bere, cosa mangiare e
come mangiare non dipenderebbe dalla
nostra cultura e dai ritmi imposti dalla
società, ma sarebbe governato dal nostro
orologio biologico interno (ritmi circadiani,
dal latino circa= intorno e dies= giorno)

Natura-Cultura
7
 Malattia pandemica e cronica
estremamente diffusa legata all’accumulo
eccessivo di grasso nel corpo
 Causata dall’interazione di fattori genetici,
ambientali, stile di vita e psico-
comportamenti che agiscono per mezzo
della mediazione fisiopatologica delle
calorie che introduciamo e la tipologia
degli alimenti consumati prevalentemente
a discapito di altri e/o in eccesso

Globesità
8
 E’ un prodotto conosciuto e consumato
nelle comunità umane e del quale si è
potuto affermare ragionevolmente ed
empiricamente la sua innocuità e i suoi
benefici a breve e a lungo termine per la
salute umana
 E’ ancora e sempre così?

Cos’è un alimento?
9
 Inizia una campagna per la riduzione dei grassi saturi (la
preoccupazione principale era per il cuore e non per
l’accumulo di grasso di per sé)
 Come reazione inizia il consumo di grassi idrogenati, di
zuccheri e cereali raffinati, cibo conservato e industriale,
bibite zuccherate
 Insufficienti o assenti fibre, riduzione o assenza di cereali
integrali, poche verdure e frutta, forte diminuzione nel
consumo di legumi e frutta secca-oleosa
 Tendenza sempre più diffusa agli spuntini (pasti ogni 3 ore)

Disastroso esperimento di salute


pubblica (1957)
10
 Nei dibattiti da bar e dei social va di moda
schierarsi o dalla parte dei carboidrati o
dei grassi come responsabili dell’obesità e
del sovrappeso
 Per la maggior parte degli studiosi che
esaminano i dati, questa diatriba è priva
di senso
 Entrambi <<possono>> contribuire
all’aumento indesiderato di peso grasso

Zuccheri o grassi?
11
 Ma la combinazione grassi + carboidrati si
dimostra micidiale per il nostro sistema di
ricompensa alimentare
 Sono rari gli alimenti che in natura
combinano grassi + carboidrati

Sistema di ricompensa alimentare


12
 Gelato 12 g grassi-24 g carbo
 Cheseburger 14 g grassi-30 g carbo
 Patatine 30 g grassi-50 carbo
 Pizza con pomodorini 10 g grassi – 30 g
carbo
 Popcron 30 g grassi-56 carbo
 Cioccolato al latte 30 g grassi-58 carbo

Rapporto 2:1 del latte materno:


4 grammi di grassi e 8 grammi di
carboidrati
13
 Si realizza per mezzo del cervello
inconscio che considera alcuni alimenti
(grassi e carboidrati) così preziosi per la
sopravvivenza, spingendoci a cercarli e a
consumarli avidamente e determinando la
preferenza condizionata dal gusto, per
mezzo del rilascio della Dopamina nello
striato ventrale

Il rinforzo del comportamento


14
 Alte concentrazioni di zuccheri, carbo
raffinati (pane bianco, riso brillato, pasta
con farina bianca), grassi (burro, lardo,
margarina) sale e caffeina possono dare
assuefazione e gli alimenti che
contengono questi ingredienti possono
essere consumati in modalità in linea con
comportamento da dipendenza

Gearhardt e Brownell
15
 Esattamente come le droghe, queste
sostanze possono non dare assuefazione
fino a quando non vengano processate,
estratte, altamente raffinate e concentrate
dai moderni processi industriali
 Le combinazioni di queste sostanze simili
al cibo possono aumentare fortemente le
loro qualità che creano dipendenza

Gearhardt e Brownell
16
 Densità calorica
 Grassi
 Carboidrati
 Proteine
 Sapore dolce
 Sapore salato
 Sapore corposo (umami)

Preferenze innate
17
 Sapore amaro
 Odore di decomposizione
 Alimenti che hanno già provocato
problemi digestivi

Repulsioni innate
18
 La variazione dell’energia nel corpo è
uguale all’energia in entrata meno
l’energia in uscita
 Entra l’energia sotto forma di cibo e la
rilascia sotto forma di calore dopo che
l’abbiamo usata per gestire il
metabolismo, pompare sangue e
respirare, digerire il cibo e muovere il
corpo

Equazione del bilancio energetico


19
 Nel 2012 il fisiologo David Baer dello U.S.
Department of Agriculture's Beltsville Human
Nutrition Center, ha dimostrato che il corpo non è
capace di estrarre tutte le calorie che sono
indicate nella etichetta nutrizionale di alcune
noci: dipende da come sono lavorate.
 La mandorle crude intere sono più difficili da
digerire
 In realtà dalla mandorle crude ricaviamo un terzo
di calorie di quelle dichiarate, mentre
metabolizziamo tutte le calorie del burro di
mandorle.
Contano le calorie e la composizione
del cibo e l’interazione con il microbiota
20
 Anche cereali integrali, avena e cereali ad alto contenuto di
fibre sono digeriti con meno efficienza rispetto a quello che
si riteneva.
 Uno studio recente del gruppo di Susan S. Roberts e Sai
Krupa Das, dell'Energy Metabolism Laboratory al Jean
Mayer USDA Human Nutrition Research Center on Aging
alla Tuffts University e dell'Energy Metabolism Laboratory
dello Human Nutrition Research Center on Aging, ha
esaminato cosa accadeva quando alcuni volontari
consumavano una dieta a base di cereali integrali che
includeva 30 grammi di fibre rispetto a una dieta che
conteneva la metà delle fibre.
 E' stato rilevato un aumento della quantità di calorie
perdute attraverso le feci e un aumento del metabolismo.
 Insieme, questi due effetti producevano un beneficio netto
di 100 calorie al giorno, che possono avere un sostanziale
risultato sul peso nel corso degli anni.

21
 Siamo geneticamente organizzati per
cercare cibo con fatica e pericolo e non
per rifiutarlo quando offerto e modificato
nell’odore e nel sapore
 Non mangiando il cervello pensa che
manchi il cibo o ci sia una malattia e
quindi il corpo cerca di difendersi con la
strategia del rallentamento metabolico
basale

Rallentamento metabolismo
22
 Ci siamo evoluti biologicamente per
sopravvivere alternando momenti di fame
a momenti sazietà in funzione delle
disponibilità alimentari dell’habitat in cui si
viveva

Alternanza fame e sazietà


23
 Alternanza di momenti di restrizione
calorica e/o digiuno (integrale, modificato,
semidigiuno) a momenti di alimentazione
normo-calorica e/o iperalimentazione

Girare l’interrutore metabolico


24
 Cinque giorni con pasti normocalorici + 2
giorni con restrizione calorica (500
calorie)
 Risultati dello studio a lungo termine
(2014-17) del Sansom Institute of Health
Research (2018): perdita in media di 7,1
chili e non ripresi; il 20% perse fino a
12,5 chili
 E’ una dieta sicura, se monitorata, anche
su diabetici di tipo 2

Il modello alimentare 5:2


25
 Tre gruppi di donne (115) di mezz’età
 1)Dieta mediterranea a 1500 calorie
 2) Dieta mediterranea a 1500 calorie x 5
giorni + 2 giorni a 650 calorie
 3) Dieta mediterranea a 1500 calorie x 5
giorni + 2 giorni senza carboidrati e senza
restrizione calorica
 Il gruppo 2 perse una media di 6 chili,
eliminarono più grasso addominale, quasi
il doppio rispetto a gruppo 1-3

La dieta dei 2 giorni


26
 Cinque giorni con 3 pasti al giorno
(Proteine, carboidrati, grassi)
 Due giorni (non consecutivi) con ricca
colazione, pranzo con meno calorie, cena
costituita da un piatto di verdure crude
e/o cotte con 1-2 cucchiai di olio di oliva
+ 3-5 grammi di EAA

Modello 5+2 ristretto


27
 Fare colazione 90 minuti più tardi e
cenare 90 prima del solito (University of
Surrey -10 settimane)
 Perdita di 1,6 chili di grasso e
abbassamento della glicemia, colesterolo

Time Restricted Eating


28
 Mangiare quello che si vuole ma tra le ore
10 e le ore 18
 Fuori da queste ore potevano bere acqua,
caffè nero
 Perdita di 2 chili di grasso in 12
settimane, abbassamento dell’insulino-
resistenza, miglioramento del sonno,
meno affamati prima di coricarsi e
maggiore energia durante il giorno
(University of Chicago)

Time Restricted Eating


29
 Finestre temporali ristrette:
 12:12
 14:10
 16:8
 18:6
 20:4

Time Restricted Eating


30
Indice di sazietà
31
 200 g di Salmone selvaggio + insalata di
patate bollite (100 g) 2 arance e 1
finocchio condita con 2 cucchiai di olio Evo
+ 30 g di nocciole e 250 ml di acqua
calcio-bicarbonata con il succo di 1 limone
 Alternativa vegana: con stufato di fagioli
200 grammi

Esempio di un pasto altamente


saziante
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 Alternare giorni senza restrizione
alimentare a giorni con restrizione calorica
(senza cena) in continuum
 Nei giorni senza restrizione aumentare,
aminoacidi, proteine, limitare carboidrati
(30-40%) ricavati da fonti vegetali
(verdura e frutta), grassi vegetali
 Nei giorni con restrizione calorica più
cereali integrali a colazione, pranzo
secondo indice sazietà degli alimenti
 Integrazione con EAA
Modello ad onda
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 1) Alimenti ricchi di acqua
 2) Cibi ricchi di fibre
 3) Alimenti antinfiammatori
 4) Cibi cotti preferibilmente a vapore e
marinati
 5) Alimenti sazianti
 6) Pochi grassi saturi animali e zuccheri
semplici aggiunti
 7) Alimenti che non creano dipendenza

Principi dietetici fondamentali


34
 8) A bassa densità calorica
 9) Pochi cereali raffinati
 10) Poco sale
 11) Ricchi di molecole che nutrano il microbiota
 12)Con frutta, verdura, erbe aromatiche e spezie
 13) Con legumi
 14 ) Con frutta secca-oleosa
 15 ) Con alimenti com basso indice insulinico
 16 ) Con poco cibo animale (nelle diete
onnivore), in ordine di preferenza: pesce, uova,
pollo, latticini fermentati, carne rossa

Principi dietetici fondamentali


35
 Grassi trans xxxx
 Grassi saturi xxx
 Ferro xxx
 Vitamina B12 xx
 Grassi totali xx
 Calorie xx
 Carboidrati x
 Proteine x

Cibi e molecole infiammatori


36
 Tiamina x
 Omega 6 x
 Acido folico x
 Niacina xx
 Selenio xx
 Alcol in piccola quantità xx
 Zinco xx
 Caffeina xx
 Vitamina B6 xxx
 Vitamina A xxx
 Vitamina E xxx
 Vitamina C xxx
 Omega 3 xxxx
 Vitamina D xxxx
 Magnesio xxxx
 Betacarotene xxxx
 Fibre xxxx

Cibi e molecole ad effetto antinfiammatorio


37
 La Fisiologia del peso corporeo insegna
quanto si importante preservare la massa
magra muscolare e la sua funzione
 Ha maggiore successo iniziare
precocemente l’intervento di riduzione al
minimo del muscolo piuttosto che pensare
dopo di recuperare i muscoli persi
 Ciò che sostiene la massa magra
muscolare sono 9 aminoacidi (essenziali)

Prevenire: cosa?
38
 La varietà proteica è certo fondamentale
ma spesso rende difficile ottenere la
quantità di aminoacidi essenziali (EAA)
<<dentro il budget calorico di una
persona>>

Varietà proteica e budget calorico


39
 Mantenere un alto tasso di turnover
proteico, in particolare quello muscolare e
mitocondriale, è la cosa più importante
dal punto di vista del mantenimento di un
peso corporeo sano e della salute
generale dell’organismo
 Il modo più efficace per raggiungere
questo obiettivo è il consumo alimentare
di aminoacidi essenziali
 Questo processo di sintesi e disgregazione
proteica è ad alto costo energetico
Turnover muscolare
40
 L'energia, sotto forma di adenosina
trifosfato, o ATP, alimenta il ricambio
proteico, sia il processo di abbattimento
delle proteine che il processo di
ricostruzione. Ovunque da un terzo a
metà della nostra produzione di energia
basale viene utilizzata per alimentare il
turnover delle proteine.

41
 Maggiore è la massa muscolare, maggiore
è l'energia spesa per alimentare il
turnover delle proteine muscolari, anche
nello stato basale.
 Una differenza di 10 chilogrammi nella
massa muscolare, con tutto il resto
costante, equivale a una differenza di
circa 35.000 chilocalorie nel dispendio
energetico in un anno.

Massa magra e spesa energetica


42
 E poiché circa 3.500 kilocalorie sono
immagazzinate in 0,453592 chili di grasso
corporeo, una differenza di 35.000
kilocalorie nel dispendio energetico si
traduce in un guadagno o una perdita di
4,53592 chili di grasso corporeo nel corso
di un anno.

43
 E’ molto diffuso il fenomeno per cui alla
perdita di peso segua il recupero dei chili
persi e talvolta un aumento
 Questo ciclo può ripetersi molte volte
negli anni
 E’ possibile che le persone inizino
guadagnando anche massa muscolare,
per poi ogni volta che perderanno peso,
perderanno grasso e muscoli ma poi
recupereranno solo grasso

Dieta yo-yo
44
 Un integratore alimentare di EAA ha un
valore calorico minimo
 È possibile includere una quantità
sufficiente di EAA in una dieta ipocalorica
per superare quello che sarebbe
consumato anche in una dieta ad alto
contenuto proteico che si basa
interamente su fonti alimentari.

Cosa ci si guadagna?
45
 Inoltre una maggiore assunzione di
proteine nella dieta e EAA aiuta ad
aumentare il metabolismo e promuovere
la perdita di grasso influenzando quella
che è nota come termogenesi indotta
dalla dieta.
 Il tasso metabolico aumenta del 10% per
2 ore dopo aver mangiato

Effetto termogenico proteine ed


EAA
46
 La termogenesi indotta dalla dieta si
riferisce all'energia persa sotto forma di
calore dopo aver mangiato
proteine. Questo processo è attivato solo
dalle proteine alimentari o dagli EAA,
poiché né i carboidrati né i grassi
alimentari hanno molto effetto sul tasso
metabolico.
 La termogenesi delle proteine alimentari
indotta dalla dieta riduce effettivamente
l'impatto calorico delle proteine.

47
 Ma perché non stimolare semplicemente
la termogenesi indotta dalla dieta con
proteine alimentari?
 Poiché il consumo di EAA aumenta il
turnover proteico più di qualsiasi proteina
alimentare (3 volte di più), quindi gli EAA
hanno un impatto maggiore sulla
termogenesi indotta dalla dieta.

48
 Gli aminoacidi essenziali possono essere utili
come pasto sostitutivo, fornendo poche calorie,
utili in restrizione calorica, come anoressizzanti,
inducono calma insulinica, migliorano la
sensibilità insulinica, migliorano il controllo della
glicemia, limitano il catabolismo muscolare in
condizione di restrizione alimentare e calorica
 Si consuma molto ATP per costruire una proteina
nel corpo a partire dalla disponibilità di
aminoacidi, quindi ciò contribuisce al dispendio o
uscita calorica, consentendo anche il
mantenimento e il rinnovamento della massa
magra muscolare
EAA nelle Diete
49
 La stimolazione della sintesi proteica con
EAA per stimolare il metabolismo basale
è un processo fisiologico naturale e
<<senza effetti avversi>>, anzi con
vantaggi sulla salute anche a lungo
termine
 I pochi noti farmaci per dimagrire oltre a
non essere particolarmente efficaci,
presentano effetti collaterali e bassa
tollerabilità a lungo termine
Gli EAA sono un alimento
funzionale
50
 L'elevato rapporto tra Firmicutes e
Bacteroides, osservato nel microbiota
intestinale da pazienti obesi, influenza la
degradazione dei polisaccaridi negli SCFA,
in particolare l'aumento dell'acetato e la
diminuzione della produzione di butirrato.
L'aumento dei livelli ematici di acetato è in
correlazione con lo sviluppo dell'insulino-
resistenza e aumenta la produzione del
peptide orreligeno grelina nello stomaco.

Microbiota intestinale
51
 È importante sottolineare che
l'invecchiamento è associato con uno
spostamento del rapporto di Bacteroidetes
verso la specie Firmicutes.

52
 Le proteine e gli aminoacidi dietetici sono
importanti substrati per la fermentazione
microbica nel colon, dove servono anche
come importanti fonti di azoto per il
microbiota e supportano la crescita del
microbiota e dell'ospite
 L'assunzione di amminoacidi dietetici
aumenta l'abbondanza relativa di
Bacteroidetes.

53
 Gli aminoacidi essenziali possono
aumentare l'espressione della β-defensina
intestinale, il piccolo polipeptide cationico
endogeno che funziona come una
sostanza antimicrobica ad ampio spettro,
e quindi potenzialmente gli aminoacidi
influenzano notevolmente la composizione
della comunità microbica intestinale.

54
 In condizioni normali circa il 70% degli
acidi grassi rilasciati dal tessuto adiposo
come FFA sono incorporati nei TG nel
fegato e trasportati nuovamente nel
tessuto adiposo sotto forma di TG.
 Nel tessuto adiposo gli acidi grassi del TG
circolante sono reincorporati in TG per la
conservazione. Questo percorso è stato
definito il percorso "extracellulare" del
substrato acido grasso-TG.

55
 La supplementazione dietetica con
aminoacidi essenziali riduce i TG
plasmatici, il colesterolo totale e le
concentrazioni di colesterolo VLDL e il
contenuto lipidico del fegato negli anziani
con tolleranza al glucosio ridotta.
 E' probabile che la diminuzione dei TG del
fegato è determinata da una secrezione
accelerata sotto forma di VLDL-TG,
probabilmente mediante la sintesi
stimolante di EAA delle apoproteine VLDL.
EAA, trigliceridi e steatosi epatica
56
 A sua volta una riduzione della
concentrazione plasmatica di TG sarebbe
a sua volta uno stimolo per una maggiore
velocità di secrezione di TG dal fegato.
 Si osserva dietro sommministrazione di
aminoacidi essenziali un aumento
intramuscolare delle acilcarnitine
anaplerotiche.

Carrier mitocondriale
57
 Sinetrol® (combinazione sinergica 100
% naturale di complessi polifenolici
d’agrumi mediterranei ed estratto di
guaranà)
 Studio clinico1: Donne -8kg; Uomini -5kg
 Studio clinico2: Donne -5 kg; Uomini -4kg
 Studio clinico3: da – 1kg a – 9 kg

Altri nutraceuti
58
 Metaboliti che dovrebbero essere prodotti
dai batteri intestinale e che vengono dato
all’ospite per agire sulla conformazione
del microbiota
 A livello postbiotico queste molecole
dovrebbero influire sui processi cellulari,
come ad esempio il blocco della ripresa
del peso

Postbiotici
59
 I flavonoidi apigenina e naringenina
 Apigenina: camomilla, cipolle, arane, uva,
sedano, prezzemolo, coriandolo, vino
rosso e birra
 Naringenina: agrumi, mandorle, pistacchi,
vino rosso

Postbiotici
60
 Il ceppo Bifidobacterium breve B-3:
Perdita fino a 12,4 kg di grasso in 5
settimane all'interno di una dieta
ipocalorica.
 Lactobacillus gasseri:
Diminuizione della massa grassa
addominale dell'8,5% rispetto al gruppo di
controllo

Probiotici
61
 Beta-glucani (effetto secondario)
 Tè verde ed estratto di tè verde (modesti
effetti
 Caffè verde (modesti effetti)
 Fagioli bianco (modesti effetti)
 Caffeina (possibili effetti avversi e
assuefazione)

62
 Acqua e Ossigeno
 9 Aminoacidi essenziali
 2 Acidi grassi
 13 Vitamine
 13 Minerali
 Agenti fitochimici (10.000)

Necessità essenziali per la vita


63
 I polifenoli sono la classe di fitochimici più
abbondante in natura (molecole amare e
astringenti)
 In un regime alimentare l’apporto dei
polifenoli può andare da zero grammi a 1
o più grammi al giorno
 Probabili interazioni fondamentali per un
microbiota sano altamente diversificato
(con l’aggiunta di una robusta
introduzione di fibre)

Agenti fitochimici
64

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