Guida Reni
Guida Reni
Guida Reni
L a dieta nel
paziente con
insufficeinza
renale cronica
Bruno Cianciaruso
Cattedra di Nefrologia Medica
Università "Federico II"
Alfredo Capuano
Divisione di Nefrologia Medica
Anna Nastasi
Servizio Dietetica
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facendo aumentare 1’acidita del sangue
(Acidosi). La mancanza di eritropoietina
(che stimola la produzione di globuli
rossi) determina anemia.
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QUALE È
LA TERAPIA
DELL’INSUFFICENZA
RENALE?
5
sono essere ulteriormente danneggiati
dalla ridotta funzione renale. Ad esempio
1’ipertensione, che è causata dalla ridotta
funzione renale,
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PERCHÉ È NECES-
SARIO MODIFICARE
LA PROPRIA DIETA
SE SI AFFETTI DA
INSUFFICENZA
CRONICA?
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dieta consente inoltre di ridurre 1’appor-
to di fosforo (vedi patologia ossea) e di
acidi (vedi incremento dell’acidità del
sangue).
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CHE COSA SONO
LE PROTEINE?
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spensabile, quando si riduce 1’apporto di
proteine con la dieta, che sia garantito
1’approvigionamento di una quantità
minima di questi particolari mattoni.
Alcuni alimenti ne sono ricchi (come
pesce, uova, formaggi) e le proteine di
questi alimenti sono dette ad alto valore
biologico (nobili). Altri alimenti ne sono
più poveri (tutti quelli derivanti dal
mondo vegetale). Dovendo pertanto
ridurre il contenuto delle proteine nella
dieta è preferibile selezionare quegli ali-
menti che siano ricchi di proteine di alto
valore biologico e che sono indispensabili
per l’organismo.
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CHE COSA È UNA
DIETA IPOSODICA?
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mantenere una funzione renale stabile ed
una normale pressione arteriosa.
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● Moderata restrizione dietetica
(5-7 gr al dì):
1) non aggiungere sale sui cibi a tavola
(dopo la cottura)
2) ridurre molto il consumo di insaccati,
inscatolati o altri cibi ricchi di sodio.
● Discreta riduzione di sodio
(3-5 gr al dì):
3) non mettere il sale durante la prepara-
zione delle pietanze.
4) aggiungere un pò di sale dopo la cot-
tura poco prima di consumare le pie
tanze
5) abolire del tutto il consumo di insacca-
ti, inscatolati e tutti i cibi ricchi di sale
● Drastica riduzione del sodio
(meno di 3 gr al di):
6) abolire tutti gli alimenti ricchi di sodio
7) non aggiungere sale alle pietanze né
durante la cottura, né dopo la cottura.
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QUALI SONO GLI
ALIMENTI RICCHI
IN FOSFORO?
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QUALI SONO GLI
ALIMENTI RICCHI
DI POTASSIO?
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QUALE È
LA CORRETTA
ALIMENTAZIONE
PER IL PAZIENTE
CON INSUFFICEN-
ZA RENALE?
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senza fornire proteine. I grassi devono
essere preferibilmente quelli polinsaturi,
derivanti dal mondo vegetale quali 1’olio
d’oliva che abbassano il livello di coleste-
rolo. Il fosforo deve essere ridotto nella
dieta ma ciò avviene automaticamente se
sono state ridotte le proteine. Lo stesso
vale per il potassio a meno che non siano
ingerite grosse quantità di ortaggi e frutta
contenenti potassio. E’ importante che il
paziente con insufficienza renale cronica
comprenda che una corretta alimentazio-
ne é come una buona medicina. Egli deve
diventare esperto della sua malattia ed
adattare la propria alimentazione modifi-
cando consapevolmente il suo stile ali-
mentare. E’ necessario che impari a fami-
liarizzare con il contenuto di proteine,
sale, fosforo e potassio degli alimenti per
poter operare autonomamente scambi
tra alimenti e gruppi di alimenti al fine di
rendere la dieta varia ed accettabile.
Spesso i pazienti con insufficienza renale
tendono a ridurre drasticamente e indi-
scriminatamente la quantità di alimenti
introdotti con grave danno per l’organi-
smo, questo piccolo manuale deve essere
uno strumento educativo che, utilizzato
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con curiosità ed interesse dal paziente,
faciliti il compito del nefrologo e del die-
tologo nello sforzo di migliorare la qualità
di vita del paziente nefropatico.
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SCHEMA DI DIETA
DA 40-45 GRAMMI
DI PROTEINE E
2300 KCAL
N orme generali:
COLAZIONE
1 tazza di tè o di orzo o di caffè (se con-
sentito) o di camomilla
2 cucchiaini di zucchero
30 grammi di fette biscottate aproteiche
5 grammi di burro
30 grammi di marmellata o miele (un
cucchiaio)
PRANZO
100 grammi di pasta aproteica
1 porzione di secondo piatto a scelta
dalla lista allegata
1 porzione di contorno a scelta dalla lista
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allegata
50 grammi di pane (meglio se integrale)
1 porzione di frutta a scelta dalla lista alle-
gata
SPUNTINO
1 tazza di tè o di orzo o di caffè (se con-
sentito) o di camomilla
2 cucchiaini di zucchero
30 grammi di fette biscottate aproteiche
5 grammi di burro
30 grammi di marmellata o miele (un cuc-
chiaio)
CENA
80 grammi di pasta aproteica
porzione di secondo piatto a scelta dalla
lista allegata
1 porzione di contorno a scelta dalla lista
allegata
50 grammi di pane (meglio se integrale)
1 porzione di frutta a scelta dalla lista alle-
gata
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N.B.
● La sostituzione del pane bianco o inte-
grale con pasta o fette biscottate apro-
teiche modifica la quota proteica della
dieta di circa 8 grammi di proteine.
● La sostituzione dei prodotti da forno
(pasta e fette biscottate) aproteici con
prodotti normali, a parità di peso,
modifica la quota proteica della dieta
di circa venti grammi.
● La sottrazione o l'aggiunta di 80 gr di
pasta aproteica, 20 gr di olio, 10 gr di
zucchero modificheranno in meno o
in più le calorie di circa 500 Kcal.
CONDIMENTI
Il condimento delle pietanze può essere
effettuato con olio di oliva, olio di mais,
margarina. Il burro è sconsigliato nei
pazienti che presentano elevati livelli di
colesterolo nel sangue ma può essere
usato nei pazienti che non presentino
questi problemi. Nei pazienti con elevati
livelli di colesterolo è anche consigliato
che l’olio di oliva sia aggiunto a crudo
sugli alimenti. Il quantitativo totale da uti-
lizzare nel corso della giornata è di 60
grammi (6 cucchiai da tavola).
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SALE
E’ sempre consigliabile cucinare le pie-
tanze senza aggiungere il sale durante la
cottura. L’aggiunta di una moderata quan-
tità di sale alle pietanze poco prima di
consumarle rende queste ugualmente
sapide e consente di ridurre il consumo
del sale. Lo specialista nefrologo può, in
alcuni casi, stabilire con esattezza (in
grammi) la quantità di sale da utilizzare.
Se il nefrologo non specifica con esattez-
za quanto sale consumare è bene che il
paziente segua la norma generale sopra
indicata. E’ vietato l’uso dei sostitutivi del
sale (prodotti generalmente venduti in
farmacia). Questi prodotti contengono
anche sali di potassio che sono pericolosi
nei pazienti affetti da insufficienza renale.
E’ bene quindi sottolineare che quando si
parla di sale si intende esclusivamente il
“sale da cucina comune” (cloruro di
sodio).
SPEZIE
Le spezie (cipolla, aglio, sedano, prezze-
molo, origano etc.) possono essere utiliz-
zate per la preparazione delle pietanze,
nelle quantità comunemente utilizzate, a
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meno che non vi siano controindicazioni
di altra natura.
MODALITA’ DI COTTURA
Tutte le modalità di cottura sono consen-
tite per la preparazione delle pietanze. E’
bene comunque sapere che, ad esempio,
la frittura determina la perdita delle qua-
lità protettive dell’olio di oliva e quindi è
sconsigliata ai pazienti con problemi di
ipercolesterolemia. In tutti gli altri casi ,
quando non sia specificamente controin-
dicato dal medico o dal dietologo, i
pazienti possono cucinare le pietanze
come preferiscono. Ciò migliora il gusto
delle vivande e facilita l’aderenza alla
dieta. E’ bene inoltre sapere che la bolli-
tura delle verdure in abbondante acqua
(da eliminare dopo la cottura!) consente
di ridurre la presenza di alcune sostanze
dannose per il paziente con insufficienza
renale cronica (come il potassio ed il
fosforo). Tale modalità di cottura è quin-
di consigliata per questi alimenti.
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della dieta gli alimenti sono distribuiti in
quattro pasti. E’ sempre consigliabile
rispettare tale distribuzione per evitare
digiuni prolungati o carichi eccessivi di
nutrienti. Qualora per motivi di lavoro od
altro non sia possibile aderire a tale sche-
ma la dietista provvederà a suggerire la
soluzione migliore. Nell’ambito dei quat-
tro pasti possono essere effettuate alcune
variazioni. E’ possibile consumare una
quantità moderatamente superiore di
pasta aproteica a pranzo che non a cena
(o viceversa) purché il quantitativo gene-
rale della giornata sia rispettato (ad esem-
pio 100 grammi a pranzo e 60 grammi a
cena). Eccezionalmente è possibile rad-
doppiare la porzione di secondo piatto ad
uno dei due pasti principali (a pranzo
oppure a cena). In tal caso, ovviamente,
la porzione di secondo piatto dell’altro
pasto non deve essere consumata. Ad
esempio il paziente può consumare 140
grammi di carne a pranzo (anziché 70
grammi) purché non assuma secondo
piatto a cena. Nei soggetti diabetici NON
deve essere fatta alcuna variazione della
distribuzione dei pasti.
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PESATURA DEGLI ALIMENTI
Il peso degli alimenti va sempre effettuato
A CRUDO ed A NETTO DELLO SCAR-
TO. Ad esempio se il paziente desidera
consumare del pesce Ë indispensabile che
questo sia pesato crudo e dopo avere elimi-
nato interiora a lische. Per facilitare il com-
pito in tal senso sono fornite delle liste che
indicano il peso netto ed il peso di mercato
degli alimenti consentiti dalla dieta.
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PREPARAZIONE DEI PRIMI PIATTI
La pasta (aproteica o di semola) che rap-
presenta la base dei primi piatti può esse-
re condita secondo il gusto del paziente.
Può essere utilizzato sugo di pomodoro
fresco, aromatizzato secondo i gusti, e
condito con olio o burro (se consentito).
La pasta aproteica può essere anche con-
dita con verdure (ad esempio zucca,
cavolfiore, melanzane, carciofi etc) prese
dalla lista dei contorni e cucinate secon-
do il gusto. Per le limitazioni di queste
verdure si fa riferimento alla lista dei con-
torni.E’ bene sottolineare che esiste una
notevole limitazione all’uso dei legumi
(fagioli, piselli, lenticchie, ceci) a causa
dell’elevato contenuto di proteine di que-
sti alimenti. Il condimento della pasta
aproteica può anche essere effettuato uti-
lizzando un sugo ottenuto per la prepara-
zione del secondo piatto. Ad esempio il
paziente può condire la pasta aproteica
con il sugo della carne preparata alla piz-
zaiola. Può anche essere preparato un
piatto unico utilizzando la razione di
secondo piatto. Ad esempio il paziente
può condire la pasta con il gorgonzola
(la cui porzione consentita é 70 grammi).
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Ovviamente, non sarà consumato il
secondo piatto in quel pasto. Uguale
ragionamento vale se il paziente desidera
aggiungere al primo piatto formaggio
grattugiato (parmigiano o pecorino). In
tal caso deve essere ridotta la porzione di
secondo piatto proporzionalmente alla
quantità di formaggio in polvere utilizza-
to. E’ utile anche specificare che è sconsi-
gliato l’uso di dadi da brodo ed estratti di
carne (per l’elevato contenuto di protidi
e sale). Anche la preparazione di brodi
vegetali è sconsigliata perché questi con-
tengono elevate quantità di potassio e
scarso potere nutriente.
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TIPO Quantità da consumare Peso di mercato
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per porzione (grammi) (grammi)
CARNI
L
SECONDI PIATTI
ELENCO DEI
MANZO (fettina) 70 70
MANZO (con osso) 70 90
VITELLO (fettina) 70 70
piede pagina!
POLLO (sovracoscia) 70 80
POLLO (petto) 60 60
POLLO (fusello) 70 100
AGNELLO (cosciotto) 80 140
AGNELLO (costoletta) 70 120
eggere attentamente le note a
MAIALE (fettina) 80 80
TIPO Quantità da consumare Peso di mercato
per porzione (grammi) (grammi)
PESCI
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CEFALO 90 160
TRIGLIE 90 150
TIPO Quantità da consumare Peso di mercato
30
per porzione (grammi) (grammi)
CERNIA 90 130
SARAGO 90 160
DENTICE 90 140
SPIGOLA 90 170
SOGLIOLA 90 190
PESCE SPADA 90 100
ORATA 70 100
SARDE 70 100
TONNO FRESCO 70 80
MERLUZZO 90 120
TIPO Quantità da consumare Peso di mercat
per porzione (grammi) (grammi)
ALICI 90 120
TROTA 100 180
FORMAGGI
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DOLCE VERDE 70 70
GORGONZOLA 70 70
TIPO Quantità da consumare Peso di mercato
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per porzione (grammi) (grammi)
FONTINA 50 50
BEL PAESE 50 50
SCAMORZA 60 60
PROVOLONE DOLCE 50 50
CACIOCAVALLO 50 50
CACIOTTA ROMANA 60 60
EMMENTAL 50 50
GROVIERA 50 50
PARMIGIANO 40 40
PECORINO ROMANO 50 50*
TIPO Quantità da consumare Peso di mercato
per porzione (grammi) (grammi)
FIORDILATTE 70 70
PROVOLA AFFUMICATA 70 70
ALIMENTI PARTICOLARI
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PROSCIUTTO COTTO (intero) 65 65*
TIPO Quantità da consumare Peso di mercato
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per porzione (grammi) (grammi)
* Gli alimenti contrassegnati con l’asterisco, soprattutto gli “alimenti particolari”, NON
sono consigliati per un consumo quotidiano. Nel corso di una settimana, il paziente può
utilizzare uno solo di questi alimenti, a causa del loro elevato contenuto in colesterolo o
fosforo o sodio.
ELENCO DEI
CONTORNI
PRIMA CATEGORIA
verdure ed ortaggi di cui si può consuma-
re una normale porzione (circa 200
grammi) a pranzo ed a cena. Vale sempre
il consiglio, già precedentemente dato, di
consumare, quando possibile, questi ali-
menti dopo averli cotti in abbondante
acqua.
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BIETE, CETRIOLI, FAGIOLINI,
FINOCCHI, INSALATA RICCIA, LAT-
TUGA, MELANZANE, PEPERONI,
POMODORI, RADICCHIO, ZUCCHI-
NE, FIORI DI ZUCCA, CAROTE,
CRAUTI, RAPE, RAVANELLI, ZUCCA
GIALLA:
SECONDA CATEGORIA
verdure ed ortaggi da consumare mode-
ratamente a causa di un discreto conte-
nuto di proteine (circa 100 grammi per
porzione). Quando si desidera consuma-
re una normale porzione (circa 200 gram-
mi) di questi alimenti a pranzo si salta il
contorno della cena (o viceversa).
TERZA CATEGORIA
verdure ed ortaggi da EVITARE per líele-
vato contenuto proteico. Sono concessi
in quantità moderata (30 grammi se sec-
chi, 50 grammi se freschi o surgelati) per
la preparazione di minestre, (massimo
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una volta la settimana).
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FRUTTA
PRIMA CATEGORIA
frutta fresca concessa liberamente nella
misura di una porzione (circa 200 gram-
mi) a pranzo ed una porzione a cena.
ANANAS, ARANCIA, COCOMERO,
FRAGOLE, LAMPONI, MELE, MELO-
NE, PERE, PESCHE, POMPELMO
SECONDA CATEGORIA
frutta fresca concessa in quantità modera-
ta (mezza porzione a pranzo e mezza por-
zione a cena) per l’elevato contenuto in
potassio.
ALBICOCCHE, BANANE, CILIEGIE,
UVA
TERZA CATEGORIA
frutta da EVITARE per l’elevatissimo con-
tenuto di potassio e proteine.
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CASTAGNE, NOCI, NOCCIOLE, MAN-
DORLE, FICHI SECCHI, DATTERI etc.
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Fondazione Federico Calabresi
Borgo Santo Spirito, 3 - 00193 Roma
tel/fax 06-6876870
IMPAGINAZIONE
Maria Letizia Folino,