75603-Elementi Elettrici
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75603-Elementi Elettrici
bipolari,
Cavi elettrici
Si realizzano anche cavi multianima bipolari, tripolari o multipolari.
tripolari,
Conduttori di fase
GIALLO-VERDE PROTEZIONE
Cavi elettrici
Con la denominazione di cavo elettrico si intende indicare
un conduttore uniformemente isolato
oppure un insieme di più conduttori isolati,
ciascuno rispetto agli altri e verso l’esterno,
e riuniti in un unico complesso provvisto di rivestimento protettivo.
Cavi elettrici
Il cavo risulta costituito quindi da più parti e precisamente:
• La parte metallica (il rame o altro conduttore) destinata a condurre
corrente, costituita da un filo unico o da più fili intrecciati tra di loro è il
conduttore vero e proprio.
• Il conduttore è circondato da uno strato di materiale isolante
che è formato dalla mescola di materiali opportunamente,
scelti, dosati e sottoposti a trattamenti termici e tecnologici vari.
• L’insieme del conduttore del relativo isolamento costituisce
l’anima del cavo.
Cavi elettrici
• Un cavo può essere formato da più anime. L’involucro isolante
applicato sull’insieme delle anime è denominato cintura.
• La guaina, che può essere rinforzata con elementi metallici, è il
rivestimento tubolare continuo avente funzione protettiva delle anime
del cavo. La guaina in generale è sempre di materiale isolante.
• Talvolta i cavi sono dotati anche di un rivestimento protettivo avente
una funzione di protezione meccanica o chimica come ad esempio una
fasciatura o un’ armatura flessibile di tipo metallico o non metallico.
Cavi elettrici
L’isolante esterno, l’armatura metallica e la guaina esterna
hanno il compito di proteggere il cavo dagli agenti esterni e dalle
sollecitazioni meccaniche. L’armatura metallica può essere formata
da fili o nastri d’acciaio, da tubo di piombo o d’alluminio.
Per la guaina esterna si usa gomma, PVC, PE,
altri tipi di resine termoplastiche, treccia tessile.
Cavi elettrici
I cavi elettrici per energia, normalizzati dal CT20 del CEI,
servono per trasmettere energia elettrica da un punto all’altro
di un impianto, in alternativa alle linee aeree
e quando l’esecuzione di queste ultime non risulti possibile.
Rispetto alle linee aeree presentano minor ingombro,
maggior sicurezza, ma anche costo maggiore.
I cavi sono comunemente utilizzati per la distribuzione in bt
e in media tensione nelle zone ad elevata densità di carico.
I principali riferimenti normativi per un corretto impiego dei cavi sono le guide:
CEI 20-40Guida all’uso dei cavi elettrici con tensione di esercizio fino a 450/750V
CEI 20-67 “Guida all’uso dei cavi elettrici con tensione di esercizio di 0,6/1 kV”;
CEI 20-89 “Guida all’uso dei cavi elettrici con tensione di esercizio 1/30 kV”.
Come classificare i cavi elettrici
I cavi elettrici si distinguono:
in funzione della tensione di esercizio
cavi per bassa tensione, impiegati nei sistemi di categoria 0 e I;
cavi per media e alta tensione,impiegati nei sistemi di categoria II e III.
in funzione del tipo di isolante impiegato
cavi isolati con materiale elastomerico, costituito da mescole a base di
gomma naturale o sintetica, ad esempio la gomma etilenpropilenica
(EPR) e quella siliconica;
cavi isolati con materiale termoplastico, costituito da resine
termoplastiche come il polivinilcloruro (PVC) e il polietilene (PE);
cavi con isolamento minerale, sono a base di ossido di magnesio,
hanno buone caratteristiche di resistenza al fuoco;
cavi isolati in carta impregnata, distinti in base al tipo di
impregnazione in normali, ad olio fluido, a pressione di gas.
Come classificare i cavi elettrici
In funzione della loro utilizzazione
cavi per installazione fissa, una volta installati sono destinati a non
essere più spostati;
cavi per installazione mobile, sono soggetti a spostamenti più o meno
frequenti come ad esempio il cavo di alimentazione di un utensile
trasportabile o di un elettrodomestico.
in base al numero delle anime
Unipolari, bipolari, tripolari,
multipolari;
Come classificare i cavi elettrici
in base al loro comportamento al fuoco
cavi non propaganti la fiamma, cavi che installati in posizione
verticale (posizione più sfavorevole) non propagano la fiamma;
cavi non propaganti l’incendio, cavi che installati in fasci garantiscono
la non propagazione dell’incendio;
cavi resistenti al fuoco, cavi che garantiscono il servizio anche
quando sono direttamente esposti alle fiamme, sono destinati
ad essere utilizzati soprattutto in circuiti di emergenza per allarme,
illuminazione e comunicazione;
cavi a bassa emissione di fumi e gas tossici e corrosivi
LS0H (Low Smoke Zero Halogen), cavi che durante l’incendio
garantiscono visibilità ed evacuazione delle persone riducendo
l’emissione di fumi opachi e gas tossici.
Come classificare i cavi elettrici
in funzione del marchio di garanzia apposto dal costruttore
CE è un adempimento amministrativo entrato in vigore dal 1993,
che la Comunità Europea richiede al fabbricante a garanzia
del rispetto dei requisiti della direttiva di bt e che consente la libera
commercializzazione dei prodotti all’interno dei paesi dell’Unione Europea.
L’apposizione del marchio CE avviene sulla base della garanzia fornita dal
fabbricante mediante dichiarazione di conformità ai requisiti della direttiva bt.
La marcatura CE non deve essere confusa con eventuali marcature di qualità;
IMQ (Istituto italiano del Marchio di Qualità), è un marchio in ambito
nazionale, su base volontaria che garantisce che la verifica dei requisiti costruttivi e di
prova dei cavi viene realizzata non dal costruttore, ma da un ente terzo appunto l’IMQ,
i cui laboratori di prova sono attrezzati e riconosciuti per la verifica della rispondenza
alle norme CEI, CENELEC, IEC.
Altri marchi di qualità in ambito nazionale su base volontaria sono:CEBEC (Belgio), EZU (Repubblica
Ceca), VDE (Germania), AENOR (Spagna), NF (Francia), BASEC (Gran Bretagna), SEV (Svizzera), ÖVE
(Austria), Demko (Danimarca), Semko (Svezia), KWE (Polonia), KEMA-KEUR (Olanda); mentre
sono obbligatori: CCC (Cina), STB (Bielorussia), CSA (Canada), RCM (Australia), IRAM (Argentina),
NOM (Messico), PCT GOST-R (Russia), UkrSEPRO (Ucraina);
Come classificare i cavi elettrici
HAR è una marcatura rilasciata per i cavi conformi alle norme del
CENELEC
(European Committee for Electrotechnical Standardization) e
quindi sottoposti al normale controllo di qualità garantito dall’IMQ.
Il marchio HAR è riconosciuto conforme alle norme nazionali dei seguenti paesi senza
ulteriori formalità né tecniche, né amministrative: Austria, Belgio, Danimarca,
Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Norvegia, Olanda,
Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria.
Come classificare i cavi elettrici
in base alla loro designazione
Armonizzati. Hanno caratteristiche riconosciute in ambito europeo,
sono conformi ai documenti di armonizzazione del CENELEC
e identificati dal marchio HAR, i cavi armonizzati vengono designati
con il sistema internazionale secondo la norma CENELEC HD 361
(CEI 20-27).
Si applica a tutti i cavi energia armonizzati con tensione nominale
fino a 450/750 volt
Sistema
di tubi rigidi
Tubi protettivi
I sistemi di tubi sono riferibili a quattro fondamentali norme di prodotto:
•EN 61386-1 (CEI 23-80), prescrizioni generali;
•EN 61386-21 (CEI 23-81), tubi rigidi;
•EN 61386-22 (CEI 23-82), tubi pieghevoli;
•EN 61386-23 (CEI 23-83), tubi flessibili.
Esempi
di tubi
corrugati
a) per cavidotto
b) per impianti
sotto traccia
Tubi protettivi
Ciascun tubo deve riportare, in modo indelebile e ben leggibile almeno:
•nome del costruttore o del venditore o il marchio di fabbrica o di identificazione,
•marchio di identificazione del prodotto in modo tale da permettere l'identificazione nella
documentazione del costruttore o del venditore. (Tracciabilità)
Tubi protettivi
Non esistono particolari regole per quanto riguarda il colore dei tubi
tranne per l'arancione che è destinato all'identificazione dei materiali
propaganti la fiamma.
Per i tubi costruiti con materiali non propaganti la fiamma,
ad eccezione del giallo, arancione o rosso per non confonderli
con quelli propaganti la fiamma (a meno che non sia chiaramente indicato
tramite marcatura di che materiale si tratta),
può essere utilizzato qualsiasi colore .
L'utilizzo di tubi di diverso colore nella posa sotto traccia può essere comunque
utile, come consigliato anche dalla guida CEI 64-100/2, per meglio distinguere
il tipo di impianto corrispondente.
Tipo di circuito Colore
posa a parete:
TIPO A
Standard Italiano - Può sopportare una corrente massima di 10A,
cioè una potenza massima di circa 2000 Watt. Bisogna evitare il
sovraccarico con prese multiple o con adattatori che permettono
l'inserimento di spine da 16A. Solitamente questo tipo di prese e
spine è riservato al collegamento di luci, lampade, o altri
elettrodomestici a basso assorbimento. Il morsetto di terra è
quello centrale.
PRESE ELETTRICHE
TIPO B
Standard Italiano - Può sopportare una corrente massima di 16A,
cioè una potenza massima di circa 3500 Watt. È possibile, con
l'utilizzo di un adattatore, inserire spine da 10A in prese da 16A.
Solitamente questo tipo di prese e spine è utilizzato per il
collegamento di elettrodomestici ad alto assorbimento come stufe
elettriche, phon, e altro. Il morsetto di terra è quello centrale.
PRESE ELETTRICHE
TIPO C
Standard Italiano - Può sopportare una corrente massima di 16A.
Volgarmente questa presa viene chiamata "Bipasso" o "Bipresa",
perché difatti è a tutti gli effetti una doppia presa che permette
l'inserimento di spine da 10A e 16A senza problemi. È il tipo più
diffuso negli ultimi anni, perché con un solo frutto si hanno due
prese allo stesso tempo. Il morsetto di terra è quello centrale.
PRESE ELETTRICHE
TIPO D
Standard Tedesco (Schuko) - Si può trovare di solito in cucina
per l'uso di alcuni elettrodomestici come il frigorifero o il
forno. La sopportare una corrente massima di 16A. I morsetti
di terra sono due e sono posti lateralmente.