Capitolo 4 - La Preparazione Dei Modelli
Capitolo 4 - La Preparazione Dei Modelli
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Per materasso s’intende la sovrapposizione di tutti i tessuti utilizzati per la fabbricazione di un
certo articolo in modo da poterli tagliare tutti insieme. Se, per esempio, una giacca di una cer-
to modello in una determinata taglia è richiesta con 6 tipi di tessuto diversi (per colore od an-
che per qualità e disegno purché compatibili con il piazzamento) in 5pezzi per tessuto, verrà
realizzato un “materasso” composto da 30 strati di tessuto.
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Manuale di Tecnologia della Confezione
IV.2 IL T AGLIO
Il taglio è una delle operazioni più importanti e delicate di tutto il ciclo produttivo
delle aziende d’abbigliamento, perché proprio in questa fase si possono verificare
le maggiori difficoltà e si possono riscontrare i più grossi problemi da risolvere. Per
contro, se il progetto è stato correttamente eseguito e tutti i calcoli e gli sviluppi
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ä IL DISEGNO
ä IL MATERASSAGGIO
ä IL TAGLIO
Con la prima fase si realizza il disegno del modello o cliché in tutte le sue parti, sia
su carta che su supporto elettronico, con la seconda fase si prepara il
“materasso” dei tessuti, ovvero la sovrapposizione di tutti i tessuti appartenenti
agli ordini che devono essere prodotti in quel modello / taglia / tessuto, ed infine
con la terza fase si passa al taglio vero e proprio del materasso realizzando così
tutte le parti del capo.
Se confrontiamo la modalità di esecuzione delle operazioni sopra riportate, ese-
guite da un sarto e da un’azienda industrializzata, si possono rilevare le differenze
riportate nei paragrafi seguenti.
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CAD = Computer Aided Design (progettazione assistita dal calcolatore); CAM = Computer Ai-
ded Manufacturing (fabbricazione assistita dal calcolatore)
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IV.2.3.2 Le Cimose
Le cimose, oltre a svolgere la funzione di protezione del tessuto da eventuali sfi-
lature di filati d’ordito, forniscono una salda presa per tutte le macchine del ciclo
di finissaggio che applicano tensioni laterali per tenere teso il tessuto o trazioni
necessarie per l’avanzamento della pezza stessa (asciugatura in ramosa, garza-
tura, smerigliatura, calandratura, lucidatura, ecc.)
La presenza di piccoli fori in cimosa testimonia l’uso di ancoraggi con aghi e piccoli
ganci.
Spesso la presentazione del foro riesce a determinare il diritto del tessuto, poiché
il sistema d’ancoraggio generalmente penetra nel tessuto dalla parte del rovescio
e fuoriesce sul diritto lasciando sollevate le fibre (fig IV-4).
fig IV-4 Aspetto dei Fori sul Diritto e Rovescio delle Cimose
Le cimose possono essere di varie altezze e con diverse strutture tessili; sono
spesso caratterizzate da un ordito più fitto, da fili di ordito a composizione chimi-
ca diversa oppure da armature diverse da quelle del fondo del tessuto.
1. pur essendo a conoscenza che tutti i tessuti hanno un diritto, in quanto molti
trattamenti di finissaggio esaltano le caratteristiche di un solo lato (il diritto),
alcune industrie di confezione considerano alcuni tessuti senza diritto (o senza
rovescio), in quanto valutano irrisorie le differenze sui due lati (fig IV-7 Tessuti
senza Diritto Commerciale). Questo utilizzo indifferenziato permette di effet-
tuare dei risparmi sui consumi di tessuto per la minore presenza di vincoli nella
fase di piazzamento.
2. il verso nei tessuti fantasia è determinato dalla fantasia stessa. Certe fanta-
sie, però, possono essere utilizzate indifferentemente seguendo il verso che va
dall’alto verso il basso o quello che va dal basso verso l’alto (fig IV-8);
l’importante è che tutti i pezzi del modello componenti un capo abbiano lo stes-
so verso.
3. il verso nei tessuti è determinato dalla direzione del pelo che, spazzolato, de-
ve scendere verso il basso, poiché produce meno pilling e (per esempio nei tes-
suti per cappotti) favorisce l’impermeabilità del capo (fig IV-9).
4. in assenza di pelo vero e proprio è bene ricordare che in alcuni tessuti, per
esempio quelli di lana, è spesso presente una leggerissima peluria che viene
appiattita dai cilindri dello stiro (calandratura) e direzionata per un unico verso.
Con questi tessuti, cambiare il verso dei pezzi dello stesso capo significa creare
effetti di luce contrastanti con conseguente cambio del tono di colore, oppure
permettere una maggiore formazione di pilling nelle zone a verso contrario. In-
fatti gli sfregamenti dovuti all’uso quotidiano produrrebbero, nel tempo, un
aspetto differente a causa di un diverso comportamento delle singole parti.
Questi tessuti possono essere considerati con verso semiobbligato in quanto
può, comunque, essere realizzato un capo con il tessuto tutto con un verso ed
un altro per il verso opposto (fig IV-10).
5. il velluto unito è un tessuto con verso, che possiamo classificare anche se-
miobbligato in quanto nello stesso piazzamento il tessuto può essere steso al-
ternativamente con il pelo orientato in un senso e nel senso opposto (conse-
guentemente anche i capi avranno il pelo con orientazioni opposte; vedi fig
IV-11). Quando possibile, se ci sono cioè margini economici per l’articolo, è più
sicuro piazzare il modello sul materasso di tessuti aventi lo stesso orientamento
del pelo (verso obbligato). I sistemi di piazzare il modello sul velluto sono diver-
si a seconda del manufatto:
ä se si producono capi spalla o giacche, si fa “lisciare” il velluto verso l’alto in
modo che la luce del velluto sia più brillante.
ä se si producono pantaloni , si fa “lisciare” il velluto verso il basso in modo
che si noti meno l’affetto usura.
6. vi sono poi tessuti che non rientrano facilmente in una classificazione (es. i
tessuti scozzesi); in questi casi è bene definire con termini adeguati le modalità
del loro utilizzo.
Senza il diritto
1 Senza il rovescio
Senza il verso
Con il diritto
2 Senza il verso
Verso semiobbligato
Da stampa
Verso semiobbligato
Da leggerissima peluria
3 (lana)
Verso semiobbligato
Da pelo (velluto)
Verso obbligato
Da stampa
4
Verso obbligato da pelo
(loden, velluti, peluche)
Tessuti particolari:
5 analizzare di volta in
volta
4. in fase di scelta dei tessuti è importante saper valutare, fra due tessuti simi-
lari, quello che appartiene alla classe più conveniente;
5. quando una fabbrica di tessuti propone il campionario è indice di capacità tec-
nico-creativa e flessibilità il saper proporre piccole modifiche capaci, comun-
que, di posizionare il tessuto in una classe diversa, migliorandone il rapporto
qualità-prezzo.
Se il modello viene posto con il diritto filo parallelo alla trama (altezza del tessu-
to), si dice disposto seguendo il diritto “FILO TRAMA” o “ giù DI VERSO” o, più
comuneme nte di “TRAVERSO” (fig IV-14).
IV.2.5.6 Disposizione del Modello per Piazzamento con Pezzi Non combacia-
ti
Nella disposizione con pezzi non combaciati, due davanti perfettamente uguali
possono essere indossati solo su una parte della persona esempio parte sinistra
(fig IV-24).
Si tratta di una disposizione che si effettua generalmente per tessuti di classe 1,
poiché il pezzo destro può diventare il rovescio di un pezzo sinistro capovolto.
Difficilmente viene utilizzato con tessuti di classe 2: in questi casi il destro si tro-
va nello strato di tessuto sottostante e occorre stendere un numero pari di strati.
Nella fig IV-25 si riporta il simbolo.
TAGLIA
fig IV-26 Tabella dei Codici del Verso delle Taglie rispetto alla Classe di Tessuto
I pezzi di un modello della stessa taglia (davanti, dietro, maniche, ecc.) vengono
disposti diversamente in base al verso del tessuto.
= pezzo
(Un davanti, il dietro e una manica seguono un verso mentre l’altro davanti e l’altra
manica seguono il verso opposto)
(Tutti i pezzi dello stesso modello: il dietro, i due davanti e le due maniche,
seguono lo stesso verso)
4 Verso obbligato
Pezzi combaciati
Disposte liberamente
Stesura
D Tagliata ai lati: diritto dentro stesso verso
4
Se non vengono disposti i vari pezzi in maniera corretta o ne manca qualcuno o vengono me-
scolati i pezzi delle varie taglie si avrà nella migliore delle ipotesi lo sciupo di tutti i pezzi di tes-
suto tagliati o, nella peggiore, uno o più capi difettosi dopo aver proseguito nelle successive fa-
si di lavorazione (con tutto il valore aggiunto relativo).
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