15 Coperture

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Le coperture

I tetti o coperture hanno la funzione di proteggere


l’edificio dal sole e dalle intemperie smaltendo le
acque meteoriche e la neve.

Detti anche CHIUSURE ORIZZONTALI DI


COPERTURA

Generalmente formati da piani più o meno inclinati


completano il volume dell’edificio e assumono
anche un valore formale.
Possono essere anche a volta, cupola e su base di
superfici di inviluppo.
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Le coperture
Si distinguono in

 Tetti a falde

 Coperture a terrazzo

 Coperture su basi volta, cupola, o


superfici curve

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Le coperture
Dal punto di vista funzionale devono essere:

• Impermeabili
• Durevoli,
• Solidi e ben collegati alla struttura
• Termicamente isolati
• Possibilmente leggeri e incombustibili

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Le coperture

Elementi caratteristici delle


coperture
• Struttura o armatura principale
• Piano della copertura
• Manto di copertura

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Tetti a falde Elementi caratteristici

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Tipi di tetto a falda

Tetto ad una falda Tetto a stella


Tetto a due falde o a Tetto alla Mansart
capanna Tetto a shed
Tetto a padiglione
Tetto a falda con testa a
padiglione

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Tetti a falde

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Tetti a falde - regole di
costruzione

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Tetti a falde - regole di
costruzione
• Buone regole di progettazione
• Falde tutte con la stessa pendenza
• Linee di gronda tutte alla stessa quota
• Linee di impluvio ridotte allo stretto
indispensabile
• Assenza di impluvi e linee di gronda in
zone interne
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Tetti a falde

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Modalità e materiali

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Modalità e materiali

• Sezione costruttiva di un tetto

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Esempi di orditura

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Tavolati di copertura

• Tavolato in laterizio posato


• Esempio con mezzane o tabelline

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Tavolati di copertura

• Tavolato calcestruzzo su lamiera

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Tavolati di copertura

• Tavolato in tabelline di laterizio armato

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Manti di copertura

• Rappresenta la • prodotti in laterizio: tegole, coppi, ecc.;


parte che • prodotti di cemento: tegole, lastre, ecc.;
• prodotti di fibrocemento: lastre piane e
garantisce la ondulate;
funzione di • prodotti di impasto bituminoso: tegole,
allontanamento lastre;
delle acque e la • prodotti di metallo o leghe metalliche:
resistenza alle lastre piane, ondulate, grecate;
• prodotti di legno: scandole, tavole, ecc.;
intemperie
• prodotti di materiali sintetici: lastre piane
e ondulate;
• IMPERMEABILE • prodotti vetrosi: tegole, lastre;
• prodotti di pietra: lastre di ardesia, scisti;
• prodotti di origine vegetale: paglia, stuoie,
ecc.;
• altro.
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Manti di copertura
• Esempi di
tegole per
coperture in
laterizio
poggiate su un
tavolato
continuo

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Manti di copertura

• Tetto in lastre
di ardesia o in
tegole
canadesi di
carta
bitumata

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Manti di copertura

• Esempio di copertura in laterizio con


isolamento termico e ventilazione
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Manti di copertura

• elementi caratteristici e critici

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Manti di copertura

• elementi caratteristici e critici

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Manti di copertura

• elementi caratteristici e critici

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Manti di copertura
• I MATERIALI
• LASTRE DI • Rame del tipo Cu-DHP (UNI
MATERIALE 5649/1, 3310/2, 9328-9)
METALLICO • .Leghe a base di alluminio,
• L'elemento di grezzo o preverniciato con
tenuta è costituito processo coil-coating.
da lastre piane o • Acciai inossidabili della serie
sagomate con austenitica e ferritica.
profilo (sezione)
grecato, • Acciai al carbonio con
ondulato, ecc. rivestimenti protettivi.
• .Zinco al titanio a base di
zinco elettrolitico con rame e
titanio come elementi alliganti.
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I MATERIALI
• Rame del tipo Cu-DHP (UNI 5649/1, 3310/2, 9328-9)
generalmente incrudito o ricotto, nello spessore di
mm 0,6 - 0,8. Il rame è un metallo facilmente
reperibile allo stato nativo; ha peso specifico
variabile, secondo il processo con il quale è ottenuto
tra 8.91 e 8.93 kg/dm3, fonde a 1083 C; è molto
malleabile e duttile: è possibile tirare fili di 0.0025 mm
di diametro. Dopo l'oro e l'argento è il miglior
conduttore di elettricità. Legato con lo stagno forma il
bronzo; legato con lo zinco forma l'ottone. Il rame
posto all'aria (anidride carbonica ed acqua) si ossida
con un carbonato basico di colore verde che lo
protegge. Tale patina può essere prodotta
artificialmente prima di mettere le lastre in opera

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I MATERIALI
• .Leghe a base di alluminio (UNI 3812-3), grezzo o preverniciato con
processo coil-coating. L'alluminio è uno dei metalli più diffusi in natura; è
estratto da diversi minerali (corindone bauxite, criotite); fonde a 650 C, ha
massa volumica tra 2.6 e 2.8 kg/dm3; essendo malleabile è idoneo a subire
trattamenti superficiali.
• Il processo a caldo avviene tra i 400-500 C fornendo un primo prodotto con
spessore di 5-6 mm; successivamente con processo a freddo si
raggiungono gli spessori correnti di commercializzazione: 3-0.2 mm.
• La lavorazione della lamiera per crearvi risalti e greche avviene a freddo;
l'estrusione e la pressofusione può essere dedicata solo ad alcuni raccordi
e pezzi speciali.
• Le leghe di alluminio normalmente impiegate sono: - 1050 A ( alluminio
99,5, UNI 9001/2);- 3003 (alluminio, manganese, rame, UNI 9003/1);- 3004
(alluminio manganese, magnesio, UNI 9003/2);- 3103 (alluminio,
manganese, UNI 9003/3);- 5005 (alluminio magnesio, UNI 9005/1).
• Lo spessore minimo della lastra di copertura se realizzata con le leghe 3003
- 3004 - 3103 - 5005 mm 0,7; con la lega 1050A mm 1.

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I MATERIALI
• Acciai inossidabili (UNI 6900, 8317) della serie austenitica (al cromo-
nichel, 18-20% di cromo e 8-10% di nichel) e ferritica (al solo cromo,
12-17%). Le lastre hanno spessore di mm 0,5-0,6.
• Con contenuti di carbonio inferiori allo 0.25% il materiale non è più
fragile ed è saldabile. Secondo la lega, il peso specifico dell'acciaio
varia da 7.5 a 8.1 kg/dm3.
• Il ferro è soggetto a fenomeni corrosivi. Gli acciai inossidabili sono
protetti dall'alligante scelto per legarli: il cromo il nichel, il molibdeno
che promuovono la formazione di un ossido trasparente, invisibile, duro
e resistente sulla superficie del materiale.
• Con la laminazione a caldo vengono prodotte lamiere di 3 mm di
spessore larghe 3000 mm e lunghe fino a 18 m. Con la laminazione a
freddo si raggiungono spessori inferiori ma larghezze non superiori a
1800 mm; il prodotto ha finiture superficiali diverse per predisporlo ad
eventuali ulteriori lavorazioni (zincatura, verniciatura, lucidatura).

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I MATERIALI
• Acciai al carbonio con rivestimenti protettivi. I
prodotti impiegati sono le lamiere zincate a
caldo, le lamiere zinco alluminate rivestite cioè
con una lega di zinco e alluminio, le lamiere
zincate e preverniciate con procedimento coil
coating le lamiere con protezione multistrato,
nelle quali la lamiera è integrata in un
rivestimento protettivo che, oltre ad assolvere la
funzione anticorrosiva, offre requisiti di
coibenza termoacustica. I nastri impiegati
hanno spessore di mm 0,6-1,5.

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I MATERIALI
• Zinco al titanio una lega di zinco-rame-titanio a base di zinco
elettrolitico avente purezza al 99,995%, con rame e titanio come
elementi alliganti. Lo spessore minimo consigliato è mm 0,7. Lo
zinco è molto diffuso in natura: si trova in diversi minerali (blenda,
smithsonite zincite, calamina); ha peso specifico variabile tra 6.9 e
7.2 kg/dm3 fonde a 419 C ma a 100-150 C diventa duttile ed è
facilmente laminabile; a 200 C è invece fragile e facilmente
polverizzabile.

• Oltre che per le lastre di copertura, i laminati sono utilizzati per


lattonerie. All'aria umida lo zinco si altera ma lo strato di ossido e di
carbonato basico che si forma preserva il metallo da fenomeni
corrosivi. Per questa sua qualità viene utilizzato per proteggere altri
metalli attraverso processi di galvanizzazione, con la quale si
deposita su di essi, per via elettrolitica un sottilissimo strato di
zinco.

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I MATERIALI

• Esempi di formazione del manto di copertura

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I MATERIALI
• Esempi di formazione del manto di copertura
• Particolare del colmo di aerazione

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I MATERIALI
• Pannelli compositi costituiti da una lamiera esterna
generalmente grecata, di spessore > mm 0,5; una
lamiera interna piana, liscia, goffrata o lievemente
nervata, o altro materiale di rivestimento; una strato
intermedio di materiale isolante realizzato con materiale
fibroso (fibra di vetro, fibre minerali, fibre tessili
sintetiche, altro) o materie plastiche cellulari (poliuretano
polistirolo, fenoliche, altre).
• Pannelli stratificati o sandwich generalmente realizzati
in opera, sono composti da due superfici metalliche,
opportunamente distanziate con distanziatori, e una
strato interposto di materiale isolante, generalmente
materassini di lana minerale o pannelli di resine
espanse.
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I MATERIALI
• Esempi di pannelli auto-portanti con relativi particolari

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I MATERIALI
• Esempi di pannelli auto-portanti con relativi particolari

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Le coperture piane
Gli strati funzionali principali, di cui è composta
una copertura piana, sono:
• lo strato portante;
• lo strato della pendenza; le coperture continue hanno
pendenza ≤ al 5%;
• lo strato ventilato; generalmente ricavato entro lo
strato della pendenza;
• lo strato di isolamento termoacustico;
• lo strato impermeabilizzante;
• lo strato di finitura superficiale esterna
• lo strato di barriera o schermo al vapore (eventuale).

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Le coperture piane
I materiali usati per realizzare lo strato
impermeabili sono normalmente:

• materiali asfaltici a caldo;


• cartoni, feltri o altri supporti bitumati;
• intonaci impermeabili flessibili;
• materiali idrofughi in pasta cementizia;
• asfalti a freddo;
• malte bituminose
• guaine bituminose prefabbricate
• manti sintetici prefabbricati
• manti sintetici realizzati in cantiere.

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Le coperture piane
I materiali usati

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Le coperture piane
I materiali usati
esempi di
realizzazione

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Le coperture piane
Formazione delle pendenze

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Le coperture piane
• Esempio di composizione del tetto

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Le coperture piane

• Esempio di composizione del tetto caldo

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Le coperture piane
Esempio di tetto ventilato

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Le coperture piane
Esempi di tetto rovescio e tetto a sandwich

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Le coperture piane
Esempi di
realizzazione
di manti

tetto piano

aggraffatura sul
manto
metallico

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Le coperture piane
• Esempi di
realizzazione
di manti

• strato
impermeabile
in guaina
bituminosa

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Le coperture piane
• Esempi di
realizzazione
di manti

• esempi di
finiture
superficiali

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Le coperture piane
Esempio di
tetto giardino
con la
caratteristica
di tetto caldo

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Le coperture piane
• Esempi di finiture laterali

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Le coperture piane
• Esempi di
finiture laterali
con dettagli

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Le coperture piane
• Esempi di
finiture laterali
con dettagli

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Le coperture piane
• Esempi di
finiture laterali
con dettagli

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Le coperture piane
• Esempi di finiture laterali con dettagli
• particolari delle cimase di finitura

Giampaolo Munafò Architettura Tecnica 52


Le coperture piane
• Esempi di finiture laterali con dettagli
• particolari delle impermeabilizzazioni

Giampaolo Munafò Architettura Tecnica 53


Le coperture piane
• Esempi di finiture laterali con dettagli
• particolari delle impermeabilizzazioni

Giampaolo Munafò Architettura Tecnica 54


Le coperture piane
• Esempi di finiture laterali con dettagli
• particolari delle impermeabilizzazioni

Giampaolo Munafò Architettura Tecnica 55


Le coperture piane
• Particolari: esempi di posizionamento degli infissi e
tutele contro le infiltrazioni

Giampaolo Munafò Architettura Tecnica 56


Le coperture piane
• Particolari: esempi
di ventilazione e
dettaglio dei torrini
di sfiato

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Le coperture piane
• Particolari: esempi raccolta a terra delle acque piovane

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Le coperture trasparenti
Esempio di elementi trasparenti in copertura

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Lo smaltimento delle acque
• I canali di gronda
• In muratura
• In lamiera rettangolare
• In lamiera semi circolare

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Lo smaltimento delle acque
• Esempi di gronda

Giampaolo Munafò Architettura Tecnica 61


Lo smaltimento delle acque

• Esempi di
posizionamento
del canale di
gronda

Giampaolo Munafò Architettura Tecnica 62


Lo smaltimento delle acque

Giampaolo Munafò Architettura Tecnica 63


Lo smaltimento delle acque

Giampaolo Munafò Architettura Tecnica 64


Lo smaltimento delle acque

Giampaolo Munafò Architettura Tecnica 65


Lo smaltimento delle acque

Giampaolo Munafò Architettura Tecnica 66


Lo smaltimento delle acque

Giampaolo Munafò Architettura Tecnica 67


Lo smaltimento delle acque

Giampaolo Munafò Architettura Tecnica 68

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