NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO SPI SPG Ed.29

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NF IT FTV 300-400 CONTROLLO REMOTO Ed.

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CASSETTA PROVA RELE’

ITALIANO Manuale Controllo Remoto


NF IT FTV 300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 2 di 107

Sommario
1 INTRODUZIONE ................................................................................................. 4
1.1 PRELIMINARI ..................................................................................................... 4
1.2 INSTALLAZIONE DEL PROGRAMMA .................................................................... 5
1.3 CONNESSIONE DELLO STRUMENTO .................................................................... 9
1.3.1 Situazioni pericolose ............................................................................... 11
1.4 ACCENSIONE DELLO STRUMENTO .................................................................... 13
1.5 SOFTWARE FTV: CONTROLLO REMOTO ........................................................... 15
2 VERIFICA DEL SPI CON IL PROGRAMMA FTV, SECONDO LE
NORME CEI 0-16 E CEI 0-21 .............................................................................. 24
2.1 CONNESSIONE DEL SPI .................................................................................... 24
2.2 SELEZIONI INIZIALI PROVA SPI ........................................................................ 33
2.3 ESECUZIONE DELLA PROVA DEL SPI................................................................ 38
2.3.1 Misura del tempo del DDI ...................................................................... 38
2.3.2 Prove per impianti MT ........................................................................... 45
2.3.3 Prove per impianti BT ............................................................................ 56
2.4 TABELLA DEI RISULTATI .................................................................................. 57
3 VERIFICHE DEL SPG CON LA MODALITA’ CONTROLLO REMOTO,
SECONDO LA NORMA CEI 0-16 ....................................................................... 59
(SOLO PER MODELLO RELAY TESTER FTV400) ........................................... 59
3.1 CONNESSIONE DEL SPG. ................................................................................. 59
3.2 SELEZIONI INIZIALI PROVA SPG ...................................................................... 66
3.3 ESECUZIONE DELLA PROVA DEL SPG .............................................................. 71
3.3.1 Verifica della protezione 50/51............................................................... 76
3.3.2 Verifica della protezione 51N ................................................................. 79
3.3.3 Verifica della protezione 67N ................................................................. 80
4 SOFTWARE FTV: MODALITA’ CONTROLLO REMOTO MANUALE .. 83
4.1 INTRODUZIONE ................................................................................................ 83
4.2 UTILIZZO DEL PROGRAMMA ............................................................................ 86
4.2.1 Verifica della soglia ................................................................................ 87
4.2.1 Verifica della temporizzazione ............................................................... 92
5 SOFTWARE FTV: ALTRE CARATTERISTICHE ....................................... 93
5.1 INTRODUZIONE ................................................................................................ 93
5.2 SELEZIONE FILE .............................................................................................. 93
5.3 SELEZIONE STRUMENTO .................................................................................. 94
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6. GARANZIA ED ASSISTENZA ..................................................................... 102


7. PER ORDINARE ............................................................................................ 103
APPENDICE 1: NOTE SULLA ESECUZIONE AUTOMATICA DELLA
PROVA.................................................................................................................. 104
A1.1 VERIFICHE DI SOGLIA ................................................................................. 104
A1.2 VERIFICHE DI TEMPORIZZAZIONE ............................................................... 105
A1.3 VERIFICA CONTRAZIONE ............................................................................ 106
A1.4 VERIFICA DURATA CONTRAZIONE .............................................................. 106
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1 INTRODUZIONE
1.1 Preliminari

Questo manuale spiega come condurre le prove dei dispositivi di


protezione degli impianti autoproduttori, SPI e SPG, con
allacciamento MT o BT, secondo le norme CEI 0-21e CEI 0-16,
integrate con le loro varianti alla data di aggiornamento del
presente manuale (vedere ultima pagina del presente manuale).
Le prove si eseguono utilizzando gli strumenti RELAY TESTER
FTV300 ed FTV400, che sono controllabili in due modi:
• Localmente, tramite tastiera, manopola e visore;
• Tramite PC, usando il programma FTV.

Gli strumenti RELAY TESTER FTV300 ed FTV400 possiedono


quattro uscite di tensione, regolabili in ampiezza e sfasabili tra di
loro, così da simulare una terna di tensioni regolabili in ampiezza
e fase e una quarta tensione omopolare. Il modello FTV400 ha
anche tre uscite in corrente CA per effettuare le verifiche in
corrente. Gli strumenti sono controllati dal programma FTV, che
consente di eseguire le verifiche in modo automatico o
manualmente, e consente anche di aggiornare il programma
residente nello strumento (firmware).

Per la verifica automatica, il programma FTV manda in esecuzione


il programma RUN, che controlla il programma di prova
automatico CEI 0-21 e 0-16. Per la verifica manuale, il
programma FTV manda in esecuzione il programma MANUAL.

Questo documento spiega, nell’ordine:


• In questo capitolo, come installare il programma FTV;
• Nei capitoli 2 e 3, come eseguire la verifica automatica del
SPI e del SPG;
• Nel capitolo 4, come eseguire le verifiche manualmente;
• Nel capitolo 5, come aggiornare il programma residente.

L’uso del programma RUN è spiegato in un documento separato.


In Appendice 1 vengono forniti i dettagli di come si eseguono le
varie verifiche.
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NOTA. Usando il programma CONTROLLO MANUALE, gli strumenti


FTV300 ed FTV400 possono essere utilizzati per verificare tutti i
tipi di protezioni.

NOTA. Le prove del SPI CEI 0-16 e del SPI CEI 0-21 si possono
eseguire con lo strumento FTV300, che, diversamente dal
FTV400, non ha uscite di corrente.

La descrizione del pannello frontale e delle modalità di utilizzo


dello strumento si trovano nel manuale di istruzioni a parte.

Gli acronimi usati nel manuale sono:


• SPI = Sistema di Protezione d’Interfaccia;
• SPG = Sistema di Protezione Generale;
• DI = Dispositivo d’Interfaccia;
• DG = Dispositivo Generale.

1.2 Installazione del programma

Su sistemi operativi Windows Vista e Windows 7 (sia 32


che 64 bit) è OBBLIGATORIO innanzitutto salvare la
cartella scaricata sul proprio PC, quindi lanciare il
programma di setup facendo click con il pulsante destro
del mouse sull'icona di setup e selezionando l'opzione
"Esegui come Amministratore".

Ad installazione avvenuta, sul desktop, bisogna impostare


la stessa opzione sull'icona creata. Fare click con il
pulsante destro sull'icona creata, selezionare proprietà,
quindi premere il bottone "Avanzate" e spuntare la voce
"Esegui come Amministratore".
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Per installare il programma, inserire il CD fornito, selezionare il


tipo di sistema operativo del vostro PC (32 o 64 bits), e premere
sull’icona d’installazione : poi appare il messaggio
seguente.

Premere Avanti, accettare il contratto, scrivere il nome: appare la


seguente finestra.

Conviene scegliere l’installazione completa; dopo ciò avviene


l’installazione, confermata dal messaggio.
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In funzione dei controlli del vostro sistema operativo potrebbe


apparire la schermata seguente. Premete Continua per proseguire
con l’installazione.

Dopo pochi minuti l’installazione è completata.


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Premere Fine: sullo schermo appare l’icona FTV.

Ora si è pronti per utilizzare il programma.


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1.3 Connessione dello strumento

Il pannello frontale dello strumento è il seguente.


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1) Interruttore di rete.
2) Presa di rete.
3) Tastiera alfanumerica.
4) Connettore per interfaccia EN61850.
5) Connettore USB per la connessione al PC.
6) Luce di prova in corso.
7) Pulsanti di funzione.
8) Pulsante arresto prova.
9) Pulsante avviamento prova.
10) Connettori RJ45 di uscita per i relé con sensori.
11) Display dello strumento.
12) Uscite di tensione ausiliaria 24 – 48 – 110 V DC. Il SPI o SPG
può essere alimentato dallo strumento o dall’impianto.
13) Fusibile dell’uscita della tensione ausiliaria.
14) Ingressi digitali C1 e C2 e corrispondenti riferimenti: ingressi
di scatto del SPI e del DDI
15) Manopola di programmazione prova.
16) Uscite ausiliarie da 1 a 4: sono usate per generare comandi
logici.
17) Uscite V1, V2, V3, VN: tensioni di fase.
18) Uscite I1, I2, I3, IN: correnti di fase.
19) Uscite I0 e I0N: corrente omopolare.
20) Uscite V0 e V0N: tensione omopolare
21) Morsetto di terra di sicurezza.

Sul pannello frontale sono presenti anche le seguenti


indicazioni:
- marchio CE;
- smaltimento come rifiuto RAEE.

• ATTENZIONE: NON COLLEGARE MAI GLI INGRESSI


C1 E C2 ALLA BOBINA DI APERTURA DEL DDI O DG!
LE EXTRA TENSIONI DI APERTURA POSSONO
RIUSCIRE A SUPERARE LE PROTEZIONI DELLO
STRUMENTO, E PROVOCARE UN GUASTO
PERMANENTE ALL’INGRESSO DI SCATTO. INOLTRE
LA PRECISIONE DELLA MISURA DEI TEMPI DI
INTERVENTO NON E' GARANTITA (VEDI PAR. 2.2 e
3.2).
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Le connessioni da eseguire sono diverse a seconda della prova di


SPI o di SPG, e saranno illustrate nei capitoli seguenti.

1.3.1 Situazioni pericolose

La tabella seguente elenca delle situazioni pericolose per


l’operatore e/o per lo strumento. Si prega di considerarle e
di verificare in caso di dubbio.
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SITUAZIONE CAUSA DEL VERIFICA


PERICOLO
IL NEUTRO DI Le connessioni di VN (IN)
TENSIONE O DI terra dello strumento isolato da
CORRENTE E’ e del neutro sono terra.
CONNESSO A lontane; c’è tensione
TERRA A tra di loro, a causa
GRANDE delle correnti
DISTANZA parassite. In caso di
DALLO guasto a terra
STRUMENTO dell’impianto la
situazione è molto
pericolosa sia per
l’operatore che per lo
strumento. Inoltre è
probabile che picchi
transitori si
verifichino durante la
prova; il loro valore
può superare i limiti
prestabiliti di
isolamento. Vedi
sotto per maggiori
dettagli.
STRUMENTO I condensatori di Connessione a
NON A TERRA filtro portano lo terra
strumento a 110 V.
Lo strumento non è
protetto contro
disturbi di rete di
modo comune.
ALIMENTAZIONE Rischio di danno allo Presa di
OLTRE + 15% strumento. alimentazione
PERDITA DI Qualità della
RETE alimentazione
CONTATTO DI Connettere al relé
UNA USCITA e poi accendere.
CON UN FILO IN NON modificare le
TENSIONE connessioni dopo
l’accensione!
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1.4 Accensione dello strumento

Dopo aver eseguito le connessioni, accendere lo strumento;


durante l’accensione sullo schermo appare l’indicazione:

L’operazione dura alcuni secondi; dopo ciò sullo schermo appare:

Se si preme un tasto qualunque della tastiera, lo strumento entra


nella modalità di aggiornamento del programma residente:
vedere il capitolo dedicato al programma FTV.

Nella pagina seguente, durante la verifica dei circuiti analogici, lo


schermo dice Avvio.
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Per operare con il programma, a questo punto è sufficiente


collegare lo strumento al PC, e seguire le istruzioni dei capitoli
seguenti. Mentre si opera, sullo schermo appare la finestra
seguente.

Lo schermo indica:

• Guasto = una uscita è in sovraccarico;


• Errore = problema nella comunicazione;
• Lo stato degli ingressi di scatto, C1 e C2.
o Rosso = contatto chiuso NC
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o Verde = contatto aperto NO


• Lo stato delle uscite ausiliarie AUX-1, AUX-2, AUX-3, AUX-
4.
o Rosso = contatto chiuso NC
o Verde = contatto aperto NO
• I valori di tensione e/o corrente generati, in funzione della
selezione delle uscite. Ricordiamo che è possibile
selezionare: VR, VS, VT, IR (o IS, o IT); oppure VR, VS,
VT, V0, oppure V0, I0. Le uscite selezionate corrispondono
ai led accesi nel riquadro: nell’esempio, V e I;
• ON = Strumento connesso (led rosso);
• Esec. = Prova in corso (led rosso);
• La portata dell’uscita delle tensioni. Le portate selezionate
sono indicate dai led accesi nel riquadro.

E’ quindi possibile con queste indicazioni seguire da display


l’evoluzione delle prove.

NOTA: se si verifica un SPI / SPG con connessione a sensori di


ABB o THYTRONIC, lo schermo diventa il seguente.

1.5 Software FTV: controllo remoto


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In questo paragrafo spieghiamo le procedure per il controllo


remoto dello strumento: valido esclusivamente con PC collegato;
nei capitoli successivi spiegheremo come si eseguono le verifiche.

Per attivare il controllo remoto occorre avviare il programma FTV


precedentemente installato sul PC (vedi paragrafo 1.2), poi:
- Selezionare dal menù strumento “Prove automatiche” per
eseguire le misure in modalità automatica
- Selezionare dal menù strumento “Controllo manuale” per
eseguire le misure in modalità manuale (vedere manuale
dedicato)

Descriveremo in questo capitolo la modalità automatica per


facilitare l’utente nelle verifiche sul campo.
Quindi selezionare la modalità “Prove automatiche”

ATTENZIONE! NON selezionare Connetti: serve solo per scaricare


o cancellare i risultati.

Appare la seguente finestra Run Windows Application (modalità


automatica).
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Per prima cosa, selezionare il font di stampa, con Opzioni e Font


stampa:

Con WINDOWS 7 e WINDOWS 8, appare la finestra seguente:

Con WINDOWS XP, nella finestra Tipo di carattere selezionare


Arial Narrow; nella finestra Stile selezionare grassetto.
Eseguire le selezioni indicate: a questo modo, la stampa
corrisponde a quanto si vede sullo schermo.
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Per aprire una nuova sessione di misura del programma entrare


nel menu’ file e selezionare il file RT-FTV.prg.
Il percorso di ricerca è:
C:/ XTEST \ XTEST2000 \ PRG

Apparirà la finestra seguente.

Nella parte inferiore dello schermo sono presenti una serie di


finestre (in modalità ridotta), che si possono aprire cliccando
sull’icona: vengono aperte e chiuse automaticamente mentre si
utilizza il programma.

Prima di procedere con le misure occorre selezionare il tipo di


contatti, liberi o in tensione, provenienti dal SPI - SPG e/o dal
DDI – DG, e il tipo di connessione di tensioni e correnti: normale,
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oppure tramite sensori, indicata come zero power. La selezione si


esegue cliccando su Opzioni e poi Preferenze:

NOTA: la selezione Sensori si applica per i relé ABB e


THYTRONIC, per cui è prevista la connessione diretta.
Per i relé SCHNEIDER ELECTRIC della serie SEPAM, occorre
utilizzare l’accessorio ACE 917, codice 59967, che include
l’adattatore di test tipo LPCT.

Si apre la finestra seguente.

Ingressi

La selezione dell’ingresso C1 si esegue separatamente da C2: se


si usa C2, occorre ricordarsi di programmarlo.

Le selezioni disponibili sono:


• Caratteristiche del contatto: Libero, oppure polarizzato con
tensione continua.
• Con ingresso libero dalla tensione è sufficiente premere
OK.
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• Se l’ingresso è in tensione, occorre selezionare la soglia


sotto alla quale il contatto è rilevato aperto (24 V o 80 V).
In pratica, si seleziona la prima tensione sotto alla
tensione massima applicata al contatto.

Se si sono già salvate delle tarature, o se si desidera salvarle a


fine lavoro, eseguire le seguenti selezioni.

Zero Power (uscita segnali tensione basso livello)

Se la connessione al relé delle tensioni di fase avviene tramite


sensori, con la stessa selezione di Preferenze si può selezionare
Abilita zero power (uscite di basso livello): si rendono accessibili i
parametri seguenti, che altrimenti sono in grigio.

Il programma richiede di programmare il rapporto tra la tensione


di fase secondaria e la corrispondente tensione del sensore.

La tabella seguente riassume i valori da programmare per i relé


ABB REF542PLUS, THYTRONIC NV10P e INGETEAM INGEPAC
PL70-FV.
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USCITA USCITA
SPI
NOMINALE V SENSORE
THYTRONC NV10P
57,7 (*) 1
UN=100
THYTRONC NV10P
57,7 (*) 0,75
UN=75
ABB REF542 PLUS
57,7 (*) 1,15
UN=20000
ABB REF542 PLUS
57,7 (*) 0,86
UN=15000
INGETEAM
INGEPAC PL70-FV 57,7 (*) 1
UN=20,000
INGETEAM
INGEPAC PL70-FV 57,7 (*) 0,75
UN=15,000

(*) La tensione di fase di 57,7 V corrisponde alla tensione


concatenata di 100 V. Se la tensione concatenata è 110 V,
programmare 63,5 V. La tensione di uscita sensore non cambia.

La tabella seguente riassume i valori da programmare per i relé


THYTRONIC NA60 e ABB REF542PLUS/ REF 601.

SPG USCITA USCITA


NOMINALE I SENSORE
THYTRONC NA60 5 (*) 0,2
ABB REF542 PLUS 1 (**) 0,15
REF601

(*) Valore valido se il “rapporto TA” è 300/5.


(**) Valore valido se il “rapporto TA” è 250/1.
In entrambi i casi, programmare in modo che la tensione max. di
picco per le correnti sia 10 V.

ORA SIAMO PRONTI AD ESEGUIRE LE MISURE CON


CONTROLLO REMOTO
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Premete l’icona START : si apre la finestra standard di dialogo


di WINDOWS, che consente di aprire un file di taratura dei
parametri del SPI da provare.
Se avete già salvato un file di taratura (per esempio di un relè già
utilizzato o programmato), selezionate il file . SET desiderato:
sullo schermo appaiono i dati salvati in precedenza.

Se non volete caricare una taratura, premendo Annulla si apre la


finestra di default del programma, con tutti i campi da compilare.

Ricordarsi d’introdurre il numero di serie del SPI / SPG.

La finestra consente d’introdurre i riferimenti della prova che


saranno poi riportati sul report di stampa NON MODIFICABILE
come richiesto dalle vigenti normative:

- DITTA ESECUTRICE
- INTESTAZIONE
- DATI DEL RELE’ (selezionare il tipo di protezione):
o 1 = SPI Sistema di Protezione di Interfaccia
o 2 = SPG Sistema di Protezione Generale
- STRUMENTO DI PROVA
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Le operazioni da svolgere per l’esecuzione delle prove sono


illustrate nei capitoli seguenti.
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2 VERIFICA DEL SPI CON IL PROGRAMMA


FTV, SECONDO LE NORME CEI 0-16 E CEI
0-21
2.1 Connessione del SPI

Di seguito a titolo di esempio alcuni dispositivi di protezione


conformi alle norme, che sono stati verificati con gli strumenti
RELAY TESTER FTV300 ed FTV400.

Ricordiamo che ogni dispositivo di protezione potrebbe avere una


programmazione differente a seconda della tipologia di impianto,
di seguito verranno indicati degli esempi con dispositivi di
protezione con programmazioni in nostro possesso.

ATTENZIONE: controllate sempre la programmazione del


vostro dispositivo di protezione prima di eseguire i test.

• ALSTOM MX3VIR016B (MT);


• BEGHELLI PIANETA (BT);
• MICROELETTRICA SCIENTIFICA MC3V-CEI (MT);
• SEB DIA4N (MT);
• WOODWARD MRU4A (MT);
• ComAp MainsPro (BT);
• LOVATO PMVF 20 (BT);
• LOVATO PMVF 30 (MT);
• LOVATO PMVF 50 (BT);
• TELE G4PF21-1 (ver. firmware 1.3.3.3 e successive) (BT);
• THYTRONIC NV10P (MT);
• ABB CM-UFD.M32 (BT);
• ABB CM-UFD.M22 (BT);
• GAVAZZI PI96 (BT)
• GAVAZZI PI DIN 021 (BT)
• INGETEAM INGEPAC PL

Le verifiche previste sono le seguenti:


• Verifica di minima e massima tensione;
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• Verifica di minima e massima frequenza.

Le seguenti tabelle sono solamente indicative e non esaustive


e riportano connessioni che si possono eseguire con gli SPI
elencati, in assenza della connessione al DDI. Per eseguire le
connessioni correttamente si consiglia di prendere come
riferimento gli schemi o i manuali installatori forniti dal
produttore dell’SPI.

Tensioni di fase

COSTR TIPO V1 V2 V3
ABB CM-UFD.M32 L1 L2 L3
ABB CM-UFD.M22* L1 L2 L3
ALSTOM MX3VIR016B 5-10 6-7 8-9
BEGHELLI PIANETA FASE FASE FASE
R S T
BYTRONIC BY2537 8 10 12
ComAp MainsPro UA2 UB2 UC2
ELECTREX FEMTO D4 U1 U2 U3
ELM BFI21 L1 L2 L3
GAVAZZI PI96 10 11 12
GAVAZZI PI DIN 021 55 53 51
INGEPAC PL70-
INGETEAM VA* VB* VC*
FV
PMVF 20
LOVATO PMVF 30 V1 V2 V3
PMVF 50/51
MICROEL MC3V-CEI 4 5-6 7
SEB DIA4N 100 V 2-13 3-7 8-12
(1)
SEB DIA4N 400 V 1-13 3-6 8-11
TELE G4PF21-1 L1 L2 L3
TELE NA003 L1 L2 L3
THYTRONIC NV10P* B1- B2- B4-
B6 B3 B5
WOODWARD MRU4A X3 X3 X3
1-2 3-4 5-6
*I cavi per le connessioni delle tensioni di fase vengono attestati sui
connettori RJ45.
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NOTA: con THYTRONIC NV10P connessi tramite sensori, le


tensioni di fase si connettono tramite tre cavi con connettori RJ45
(vedi programmazione Zero Power). Con ABB REF542 PLUS le
tensioni di fase si connettono tramite tre cavi con connettori BNC.
Le altre connessioni sono identiche.
Con ABB CM-UFD.M22 è obbligatoria la connessione del neutro.

Altre connessioni
Queste connessioni non sono presenti su tutti i tipi di relè

BYTRONIC BY2537 15 a 18
UB3 a UC3 a
ComAp MainsPro UA3 a UB1
UC1 UA1
GAVAZZI PI96 29 a 32
GAVAZZI PI DIN 021 33 a 42
LOVATO PMVF 20 + a COM - a IN3
LOVATO PMVF 30 + a COM
LOVATO PMVF 50 - a IN2 sx
LOVATO PMVF51 COM a IN2
SEB DIA3S 24 a 19 20 a 21 22 a 23
TELE G4PF21-1 Y3c a Y1c
TELE NA003 I4 a │

Tensione omopolare (solo per impianti MT)

COSTR TIPO V0 V0N


ALSTOM MX3VIR016B 11 12
INGETEAM INGEPAC - -
PL70-FV
LOVATO PMVF 30 V4 V5
MICROEL MC3V-CEI 8 9
SEB DIA4N 17 18
THYTRONIC NV10P B7 B8
WOODWARD MRU4A 7 8
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Scatto SPI

C1 C1
COSTR TIPO SIGLA
ROSSO NERO
ABB CM-UFD.M32 14 11 Relè 1
ABB CM-UFD.M22* Contatto aux DDI
ALSTOM MX3VIR016B 21 20 X1
BEGHELLI PIANETA NA C RELE 1
BYTRONIC BY2537 1 3
ComAp MainsPro 14 11 RE1
ELECTREX FEMTO D4 10 12 DO2
ELM BFI21 C1 NO1
Uscita 1:
GAVAZZI PI96 21 22
DDI
Uscita 1:
GAVAZZI PI DIN 021 12 13
DDI
INGEPAC OUT 3
INGETEAM X1:11 X1:12 Contatto
PL70-FV pulito
PMVF 20
LOVATO PMVF 30 14 11 OUT1
PMVF 50/51
MICROEL MC3V-CEI 16 17 R1
SEB DIA4N 42 43 R1
TELE G4PF21-1 18 15 Relay A
TELE NA003 11 14 Dig in 5
THYTRONIC NV10P A5 A3 K1
WOODWARD MRU4A 18 17 SC

NOTA: Con ABB CM-UFD.M22 è obbligatorio l’uso di DDI durante


la verifica e la connessione di un contatto di segnalazione
all’ingresso Y0-Y1.
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Comando di contrazione (solo per BT)

COSTR TIPO AUX-1 AUX-1 -VDC SIGLA


ABB CM-UFD.M32 Y30 Y31 ---- DIG3
ABB CM-UFD.M22* Y0 Y2 ---- INGR.2
BEGHELLI PIANETA 230 V SENSE2 ---- SENSE2
BYTRONIC BY2537 16 18 ---
ComAp MainsPro BIC BI3 ---- BI3
ELECTREX FEMTO D4 + 24 V 20 19 DI
ELM BFI 21 Ing 3 Com+ ----
LOVATO PMVF 20 ---- IN2 ---- IN2
LOVATO PMVF 50 ---- IN1 dx ---- IN1 dx
LOVATO PMVF 51 COM IN3 ---- IN3
GAVAZZI PI96 * 29 32 ---- INGR.3
GAVAZZI PI DIN 021* 2 3 ---- ----
TELE G4PF21-1 Y3c Y2c ---- ----
TELE NA003 I5 │ ---

NOTA: Con GAVAZZI PI96 e PI DIN 021 il comando di


contrazione deve essere fornito aprendo il relativo ingresso.
Inoltre l’SPI deve essere programmato con l’impostazione
“funzionamento remoto” (parametro OP MODE=REM).
Con ABB CM-UFD.M22 è necessario settare il parametro SEGNALE
ESTERNO su “normal.aperto”.
Con ELM BFI è necessario impostare l’interfaccia su
“FUNZIONAMENTO TRANSITORIO” e chiudere ing. 2 “SEGNALE
ESTERNO”.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 29 di 107

Telescatto

AUX-
AUX-2 -
COSTR TIPO 2 SIGLA
DES VDC
SIN
ABB CM-UFD.M32 Y20 Y21 ---- DIG2
ABB CM-UFD.M22 Y0 Y3 ---- INGR.3
ALSTOM MX3VIR016B +VDC 13 (15) DIG 1
BEGHELLI PIANETA 230 V SENSE1 ---- SENSE1
BYTRONIC BY2537 14 18 --- ----
ComAp MainsPro BIC BI1 ---- BI1
ELM BFI21 Ing4 Com+ ---- ----
GAVAZZI PI96 29 30 ---- DIG
GAVAZZI PI DIN 021 41 3 ---- CONTROLLO
LOCALE
(TELEDISTACCO)
IN4 Ingresso
INGETEAM +VDC X3:2 X3:10
digitale 24Vdc
PMVF 20
LOVATO PMVF 30 COM IN4 ---- IN4
PMVF 51
LOVATO PMVF 50 ---- IN2 dx ---- IN2 dx
MICROEL MC3V-CEI 22 21 ---- D2
SEB DIA4N +VDC 4 5 DIG3
THYTRONIC NV10P +VDC A19 A20 IN1
THYTRONIC NV021 +VDC A19 A20 IN1
TELE G4PF21-1 Y2a Y1a ---- ----
TELE NA003 I3 │ ---- ----
WOODWARD MRU4A +VDC 7 8 COM 2

NOTA: Per Thytronic NV10P IN1 è da programmare


NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 30 di 107

Alimentazione ausiliaria

COSTR TIPO + VDC - VDC


ABB CM-UFD.M32 A3 A4
ABB CM-UFD.M22 A1 A2
ALSTOM MX3VIR016B 16 17
BYTRONIC BY2537 19 20
ComAp MainsPro + (24V) N/-
ELECTREX FEMTO D4 AUX + AUX -
ELM BFI21 A1 A2
GAVAZZI PI96 15 14
GAVAZZI PI DIN 021 5 6
INGETEAM INGEPAC X1:1 X1:2
PMVF 20
LOVATO PMVF 30 A2 A1
PMVF 50/51
MICROEL MC3V-CEI 10 11
SEB DIA4N 47 48
NV10P
THYTRONIC A1 A2
NV021
TELE G4PF21-1 230V ca a 230V ca a A2-
A1-A1 (due A2 (due
ingressi) ingressi)
TELE NA003 A1 A2
WOODWARD MRU4A 2 3

Avviamento “sblocco voltmetrico” (solo per impianti MT)

C2 C2
COSTR TIPO SIGLA
ROSSO NERO
MC3V-
MICROEL 14 15 R3
CEI
SEB DIA4N 32 31 R3
THYTRONIC NV10P A8 A6 K2
LOVATO PMVF 30 24 21 OUT2
INGEPAC OUT 5
INGETEAM X1:15 X1:16 Contatto
PL70-FV pulito

NOTA: per THYTRONIC NV10P il contatto K2 è da programmare;


per LOVATO PMVF 30 il contatto OUT2 è da programmare
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 31 di 107

Comando esclusione SPI

COSTR TIPO AUX-3 AUX-3 -VDC SIGLA


SIN DES
LOVATO PMVF 30 - IN2 ---- IN2
INGETEAM INGEPAC +VDC X3:4 X3:10 IN6 Ingresso
PL70-FV digitale 24Vdc

Comando locale (per impianti MT)

COSTR TIPO AUX-1 AUX-1 -VDC SIGLA


SIN DES
ALSTOM MX3VIR016B + VDC 14 15 DIG 2
COM.DO
LOVATO PMVF 30 (*) IN3 - ----
LOCALE
MICROEL MC3V-CEI 22 19 ---- D1
SEB DIA4N + VDC 9 10 DIG2
THYTRONIC NV10P + VDC A21 A22 IN2
WOODWARD MRU4A + VDC 5 6 COM1
IN5
INGEPAC Ingresso
INGETEAM +VDC X3:3 X3:10
PL70-FV digitale
24Vdc

NOTA 1: Per Thytronic NV10P IN2 è da programmare.


Per Lovato PMVF30 programmare il parametro “comando locale
= 0”.

NOTA 2: Per i SPI MC3V e NV10P, le connessioni indicate


valgono sia per secondari di trasformatori (MT) che per
connessioni alle tensioni di fase (MT connessi in BT). La
connessione per il SPI SEB cambia tra 100 V e 400 V; quella
indicata è per 100 V.

NOTA 3: con connessioni a 100 V (concatenati, pari a 57,7 V di


fase), NON OPERARE OLTRE QUESTA TENSIONE!

NOTA 4: per le verifiche dell’avviamento, del comando di


contrazione e del telecontrollo, verificare che i dispositivi
corrispondenti del SPI siano correttamente programmati.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 32 di 107

NOTA 5: per i modelli con sblocco voltmetrico, assicurarsi della


corretta programmazione e controllare che il relativo tempo di
ripristino sia programmato ad 1s.
ATTENZIONE: ricordarsi al termine delle verifiche di riportare
questo tempo a 180s

Lo schema seguente illustra un esempio delle connessioni da


eseguire in modalità prova MT:
DDI SPI
\
V1

R2
V2
DIG 2
ALIM V0
R1
DIG 1 V3
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 33 di 107

Nota: la linea tratteggiata di collegamento in figura si deve


intendere alternativa al collegamento del R1 della PI al C1 dello
strumento. A C1 va preferibilmente collegato (in alternativa al
SPI) un contatto ausiliario del DDI. Nel caso questo non sia
possibile assicurarsi che il contatto (se in tensione) non sia
prelevato in parallelo alla bobina DDI.

ESEMPIO DI CONNESSIONI RELAY TESTER A SPI


V1, V2, V3: Ingressi voltmetrici del SPI
V0-V0N: Ingresso di tensione omopolare
ALIM: Uscita alimentazione dello strumento
DIG1: Ingresso digitale del SPI adibito alla funzione Comando locale/ Comando di
contrazione
DIG2: Ingresso digitale del SPI adibito alla funzione di Telescatto
R1: Contatto di scatto SPI
R2: Contatto segnalazione avviamento sblocco voltmetrico

Se si deve provare un SPI con connessione a sensori, occorre


anzitutto installare nello strumento l’opzione corrispondente.
Occorre anche ordinare i cavi di connessione, di cui esistono due
versioni: per relé THYSENSOR NV10P della THYTRONIC, oppure
per relé ABB REF542PLUS e REF601.
A questo punto è sufficiente collegare le uscite RJ45 agli ingressi
del relé (vedi programmazione Zero Power): questi collegamenti
sono corrispondenti alle tensioni di fase.
Le altre connessioni sono identiche a quelle già illustrate.

NOTA: sul pannello frontale degli strumenti RELAY TESTER


FTV300 ed FTV400 sono sempre presenti i connettori RJ45, ma il
funzionamento è garantito solo se è stata acquistata l’opzione
Segnali Basso Livello (vedi capitolo per ordinare).

2.2 Selezioni iniziali prova SPI

Una volta eseguite le selezioni, premendo OK lo schermo diventa


il seguente.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 34 di 107

Nella parte destra sono riportati i campi da compilare relativi alle


caratteristiche dell’impianto e del relè da verificare.

• Codice di rintracciabilità: codice dell’impianto assegnato da


ENEL.
• Tipo d’impianto, MT o BT: la selezione determina il tipo di
protezioni da provare e di prove da eseguire; vedere la
tabella seguente.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 35 di 107

ATTENZIONE: se l’impianto è MT e la connessione è


sul lato BT, occorre selezionare comunque impianto
MT. Di seguito spiegheremo separatamente le
operazioni da fare nei due casi.

TARATURA BT MT
Massima V 59.S1 (media mobile) SI SI
Massima V 59.S2 SI SI
Minima V 27.S1 SI SI
Minima V 27.S2 SI SI
Massima VN 59N NO SI
Massima F 81>.S1 SI SI
Minima F 81<.S1 SI SI
Massima F 81>.S2 SI SI
Minima F 81<.S2 SI SI
Massima F 81V>, con V0> NO SI
Massima F 81V>, con Vi> NO SI
Massima F 81V>, con Vd< NO SI
Minima F 81V<, con V0> NO SI
Minima F 81V<, con Vi> NO SI
Minima F 81V<, con Vd< NO SI
Soglia di contrazione V0> NO SI
Soglia di contrazione Vi> NO SI
Soglia di contrazione Vd< NO SI
Contrazione soglia F da comando logico SI SI
Durata del comando di contrazione NO SI
Temporizzazione telescatto SI SI

• Tensioni nominali: si intendono le tensioni concatenate:


o Primaria: inserire il valore della tensione presente
al primario dell’impianto: esempio 20000 V. Sarà il
valore che verrà riportato sul report se vengono
utilizzati sensori (opzione Zero-Power)
o Secondaria:
nominale del relè (esempio 400V trifase o
230V monofase)
oppure 100V se l’alimentazione avviene
tramite TV o sensori
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 36 di 107

Sarà il valore che verrà riportato sul report se


vengono utilizzati trasformatori oppure la
misura delle tensioni sul lato BT

• Connessione:
o Trasformatori: la generazione avviene tramite le
uscite standard dello strumento (L1, L2, ..)
o Sensori: : le uscite sono generate sui connettori RJ-
45, e sono disponibili solo se l’opzione è presente.
NOTA: con selezione Sensori non viene considerato.

Questa selezione non modifica i parametri da introdurre,


ma modifica i risultati.
• Tensione omopolare nominale: utilizzare solo per impianto
MT (solitamente 100V)
NOTA: con selezione Sensori non viene considerato.
• Tolleranza soglie di tensione, %: è l’errore massimo della
soglia da verificare. La tolleranza si applica a tutte le soglie
di tensione, indipendentemente dal loro valore (per default
sono indicati i valori richiesti dalla norma CEI 0-16). Fare
attenzione al valore di tolleranza soglia di tensione. Se la
prova deve essere effettuata in conformità alla norma CEI
0-21 modificare a mano il parametro come riportato nella
nota a fianco.
• Tolleranza soglie di frequenza, mHz: è l’errore massimo
della soglia da verificare. La tolleranza si applica a tutte le
soglie di frequenza, indipendentemente dal loro valore
• Tolleranza tempi d’intervento. Questa tolleranza ha due
componenti: una parte fissa, pari a 20 ms, che vale per
tutte le misure di tempo, ed una parte variabile, in
percento della misura, che è quella da programmare

NOTA: Attenersi alle tolleranze riportate nella norma


di riferimento.

• Prove con DDI (Dispositivo Di Interfaccia) se presente.


Durante le prove si possono verificare le temporizzazioni:
o Solo SPI: scelta 0 = NO
o Temporizz. totale SPI + DDI: scelta 1 = SI )
Si veda per maggior dettaglio il Par. 2.3.1
• Modello e numero di serie DDI: dati del dispositivo.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 37 di 107

• Tempo di apertura DDI (ms):


o E’ il tempo impiegato dal DDI per aprirsi, a partire
dal comando proveniente dal SPI. Il programma
tiene conto di questo ritardo, e lo somma al ritardo
del SPI per avere la temporizzazione totale durante
le verifiche SPI + DDI.
• Ritardo del comando di richiusura:
o Se si è selezionata la verifica del DDI, occorre
programmare dopo quanto tempo il DDI è chiuso: il
programma aspetta questo tempo prima di
generare un nuovo guasto. La richiusura può anche
essere manuale: occorre programmare il tempo
necessario alla manovra. La presenza del ritardo
allunga inevitabilmente la durata della prova.
• Tensione di alimentazione ausiliaria. Se si utilizza lo
strumento RELAY TESTER FTV per alimentare il SPI, si
possono selezionare 24 V, 48 V o 110 V. ATTENZIONE:
non superare la potenza massima, che è
rispettivamente di 11, 22 e 30 W per le tre uscite.
• Stato del contatto di scatto, e logica d’intervento. Le
selezioni sono indipendenti tra di loro: C1 può essere
libero e C2 in tensione o viceversa. Se sono entrambi liberi
o in tensione possono comunque essere indipendenti.
Vedere la tabella.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 38 di 107

STATO DEL LOGICA DI


SIGNIFICATO
CONTATTO INTERVENTO
N.A. LANCIO Contatto aperto in
condizioni di non
intervento (bobina a lancio
di corrente)
N.A. RICADUTA Contatto chiuso in
condizioni di non
intervento (bobina di
minima tensione)
N.C. LANCIO Contatto chiuso in
condizioni di non
intervento (bobina di
minima tensione)
N.C. RICADUTA Contatto aperto in
condizioni di non
intervento (bobina a lancio
di corrente)

2.3 Esecuzione della prova del SPI


Con la selezione prova SPI, la finestra che si apre dipende dalla
selezione prova impianti MT o BT.

2.3.1 Misura del tempo del DDI

Le prove in campo del SPI (Sistema di Protezione di interfaccia)


richiedono la presenza e la connessione elettrica del SPI al DDI
(Dispositivo di Interfaccia). Esse devono venire eseguite
verificando il valore della soglia e del tempo di intervento delle
singole protezioni sul contatto del DDI. Per eseguire tali prove è
necessario dunque conoscere il tempo di apertura del DDI (tempo
necessario affinché l’interruttore sezioni l’impianto a monte
dall’impianto a valle dopo aver ricevuto il comando dal SPI) per
potere paragonare i tempi di intervento richiesti dai regolamenti
di esercizio a quelli effettivamente misurati.
Il circuito da utilizzare (di norma) è il seguente:
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 39 di 107

NOTA: La stessa modalità in figura può essere utilizzata


nella prova di SPG e DG, vedi Cap.3.

Collegamento
Come evidente dalla figura si colleghi il polo libero del contatto di
scatto del SPI all’ingresso C2 dello strumento e un contatto
ausiliario del DDI (se presente) all’ingresso C1.

Esempio:
Assumendo che la bobina del DDI sia a mancanza di tensione e
che il contatto ausiliario del DDI sia NA (chiuso quando il DDI è
chiuso), con la configurazione in figura C1 deve essere
programmato come contatto libero da tensione e tipologia NA a
ricaduta; C2 come contatto in tensione (in cc o ca e a seconda
della tensione di alimentazione della bobina del DDI).

A titolo di esempio riportiamo il collegamento allo strumento


Relay tester della protezione di interfaccia ABB CM-UFD.M22 con
l’utilizzo di DDI, obbligatorio a causa del feedback intervento DDI
che deve essere fornito alla PI stessa (in quest’ultimo si vede che
l’ingresso C2 del Relay tester deve essere programmato
obbligatoriamente come contatto in tensione):
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 40 di 107
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 41 di 107

NOTA RELATIVA ALLO SCHEMA: Il contatto C1 è


programmato come contatto pulito, NA a ricaduta. Il
contatto C2 come contatto in tensione alternata (24
oppure 80V), NA a lancio.

Legenda
1) Alimentazione per CM-UFD.M22 (SPI) e organo di sgancio
(DDI)*
2) Fusibile di protezione per il CM-UFD.M22
3) Interuttore generale DG o DGL
4) Dispositivi di protezione del DDI contro il corto circuito
5) DDI: contattore o interuttore automatico dotato di bobina di
minima e di comando motore per il riarmo automatico
6) Generatore e/o sistema di conversione
7) Dispositivo di generatore (DDG)
8) Contatto ausiliario del DDI necessario per realizzare la funzione
feedback

Esecuzione misura
Durante la sessione di programmazione in modalità remota è
necessario selezionare 1 in “[Prove con DDI]” (vedi casella
evidenziata):

Dopodiché occorre definire la tipologia di contatti connessi agli


ingressi C1 e C2. Si ricordi di impostare C1 come ingresso libero e
C2 come ingresso in tensione.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 42 di 107

Definite queste impostazioni si può procedere ad eseguire la


misura del tempo rispondendo SI’ all’ultima domanda (“[Eseguire
la misura…]”.
Eseguita la prova, lasciare su C1 il contatto del DDI. A questo
punto si procede con l’introduzione delle tarature del SPI.

NOTA 1: Se il DDI non è dotato di contatto ausiliario è


comunque possibile procedere alla misura del tempo di apertura
connettendo l’ingresso C1 ad una fase a valle del DDI e
programmandolo come ingresso in tensione.

NOTA 2: E’ possibile eseguire la misura più volte ed


eventualmente inserire manualmente un valore medio delle
misure effettuate.

NOTA 3: Se si è già in possesso del valore di apertura del DDI


(per esempio, perché il valore è riportato nella sua scheda
tecnica) è possibile riportare questo tempo in “[TEMPO DI
APERTURA DDI]” e rispondere NO alla domanda di eseguire la
misura. In questo modo ovviamente non è necessario collegare
C2 al contatto di scatto dell’SPI.

NOTA 4: La prova descritta in questo paragrafo impone il


collegamento a C1 di un contatto ausiliario dell'interruttore
(tipicamente si tratta di un contatto libero di tensione) ed il
collegamento a C2 del contatto di scatto della protezione. Il
contatto di scatto della protezione deve necessariamente essere
collegato alla bobina di apertura dell'interruttore per poterla
pilotare, per cui può nascere il problema di dover collegare C2
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 43 di 107

proprio in parallelo alla bobina stessa se la protezione non è


dotata di un altro contatto di scatto programmabile, oppure se
non è dotata di un contatto di scambio che dia la possibilità di
collegare C2 ad un altro punto della morsettiera.
In questo caso eseguire le seguenti operazioni:

1 - Collegare a C1 il contatto di scatto del SPI (avendo cura di


scollegarlo dalla bobina di apertura dell'interruttore)
2 - Adeguare lo stato del contatto (libero/in tensione, NA/NC,
lancio/ricaduta): nei casi più comuni si tratta di un contatto NA a
ricaduta
3 - Selezionare il test di una soglia qualsiasi (ad esempio la prima
soglia di minima tensione)
4 - Aumentare il tempo di intervento della soglia selezionata (ad
esempio lo si raddoppia)
5 - Eseguire il test e leggere il tempo misurato, prendendone nota
6 - Scollegare da C1 il contatto di scatto del SPI
7 - Collegare a C1 il contatto ausiliario dell'interruttore
8 - Adeguare lo stato del contatto (libero/in tensione, NA/NC,
lancio/ricaduta): nei casi più comuni si tratta di un contatto NA a
ricaduta
9 - Rieseguire il test e leggere il tempo misurato, prendendone
nota
10 – Nel campo "[Tempo apertura DDI]" impostare il tempo, in
secondi, dato dalla differenza tra il tempo misurato al punto 9 e
quello misurato al punto 5
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 44 di 107

11 – Eseguire le prove con DDI non eseguendo la prova di


misura del tempo
12 - riportare al valore corretto il tempo di intervento modificato
al punto 4
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 45 di 107

2.3.2 Prove per impianti MT

La finestra è la seguente. I valori indicati sono quelli previsti dalla


norma dopo il 1.4.2013. La finestra successiva chiederà quali
soglie si vogliono verificare: quindi, se non si vuole verificare una
soglia, si possono lasciare i valori di default.

• Soglia e temporizzazione 27.S1. Per default la soglia è


tarata al 85%, con ritardo 1,5 s.
• Soglia e temporizzazione 27.S2. Per default la soglia è
tarata al 40%, con ritardo 0,2 s.
• Soglia e temporizzazione 59.S1. Per default la soglia è
tarata al 110%, con ritardo 3 s.
Su questa soglia si applica una media mobile (calcolata
secondo la norma CEI EN 61000-4-30); per cui la
protezione scatta quando il valore medio (e non il valore
istantaneo) raggiunge il valore di soglia impostato. Il
tempo impiegato dal valor medio per raggiungere il valore
di soglia è dipendente dalla tensione iniziale e finale
generate durante il test. NOTA: è impossibile
distinguere i 3 s di ulteriore ritardo dal periodo che il
valor medio necessita per il raggiungimento della
soglia; il risultato della prova è quindi un tempo
dell’ordine delle centinaia di secondi.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 46 di 107

• Soglia e temporizzazione 59.S2. Per default la soglia è


tarata al 120%, con ritardo 0,6 s.
• Soglia e temporizzazione 59N. Per default la soglia è tarata
al 5%, con ritardo 25 s.
• Soglie e tempi 27 Vd, 59 Vi, 59 V0.
• Soglie e tempi F< e F>. Le verifiche si eseguono con la
condizione V0>.
• Soglie e tempi F<< e F>>.
• Tempo di ricaduta consenso voltmetrico. Dopo un
intervento che causa la modifica della prima soglia F, il SPI
imposta una temporizzazione durante la quale la soglia
permissiva è mantenuta ristretta. Poiché la
temporizzazione sulle SPI è 30 s, onde evitare di aspettare
per ogni prova questo tempo, si consiglia di modificare
questo parametro sul SPI. Alla fine delle prove, il
programma ricorderà di ripristinare la temporizzazione
nominale.

Una volta programmati i valori, se necessario, premere il tasto


OK: il SPI viene alimentato, e si generano le tensioni sane. A
questo punto, con il SPI alimentato, si può eseguire la modifica
della temporizzazione di ripristino delle frequenze permissive.
Questa temporizzazione è, per default, un valore compreso tra 30
s e 180 s: se non la si modifica, il test completo dura delle
ore!

Nel frattempo, sul PC si apre la seguente finestra:


NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 47 di 107

Su questa finestra si possono selezionare le soglie (e i tempi) che


si vogliono verificare: nella figura, sono selezionate tutte le prove.
Si possono selezionare una o più prove: il programma eseguirà
tutte le verifiche selezionate.

Il significato dei test è evidente, tranne quello indicato come Test


Start. Si tratta della possibilità di verificare la temporizzazione
dell’avviamento della protezione: in questo caso, occorre
programmare un’uscita del SPI perché svolga questa funzione.

L’ultima selezione si riferisce al numero di prove da eseguire per


ogni test.
Questo significa che, selezionando un numero maggiore di uno, si
può ripetere la prova il numero di volte indicato. Il risultato del
test è la media dei risultati ottenuti nelle singole prove.

Verificare che il SPI sia alimentato, che abbia concluso la


diagnostica e non indichi nessuna anomalia: a questo punto,
premere OK.

Se selezioniamo la verifica , il programma ricorda di collegare il


SPI corrispondente (che deve essere stato programmato)
all’ingresso C2.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 48 di 107

C2

Normalmente la selezione da fare è NO (normalmente aperto) a


ricaduta.

Se selezioniamo la verifica del teledistacco, appare il seguente


messaggio.

Collegare l’ingresso telescatto all’uscita AUX-2 N.A., come


indicato nel capitolo Connessioni.

Se selezioniamo la verifica dello sblocco da comando esterno,


appare il seguente messaggio.

Collegare l’ingresso Controllo locale all’uscita AUX-1 N.A., come


indicato nel capitolo Connessioni.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 49 di 107

NOTA: Su alcuni SPI il Comando locale è impostabile anche


da programmazione: su queste impostare in
programmazione il parametro comando locale a livello alto,
di modo che il comando locale attivo sia quello esterno.

Sul relé LOVATO PMVF30 esiste un ingresso logico, chiamato


Esclusione SPI, su cui si possono eseguire le verifiche opzionali
previste nei paragrafi E.5.2.13 e E.5.2.14 della specifica CEI 0.16,
revisione dicembre 2012.

Le prove sono le seguenti.

• Prova E.5.2.13. Il relé di minima tensione è in intervento:


il contatto di scatto è aperto. Se, in questa situazione, si
chiude l’ingresso di Esclusione, il relé deve ricadere
(chiudersi).
• Prova 5.2.14. Si chiude l’ingresso di Esclusione per 1 s. Se,
successivamente, entro 30 s, il relé rileva un guasto
omopolare V0, lo scatto deve avvenire in 200 ms. La prova
si esegue simulando il guasto V0 dopo un ritardo di 29 s
rispetto all’attivazione dell’ingresso Esclusione SPI.

Dato l’OK lo strumento procede con le prove.


Ad esempio, se selezioniamo la prova 27S1, dopo la prova lo
schermo diventa il seguente:
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 50 di 107

Il programma visualizza man mano le soglie e i tempi verificati.


Nella parte superiore ci sono, sulla sinistra, i riferimenti della
prova e, sulla destra, la sintesi dei dati dell’impianto.
La tabella dei risultati contiene:
• Il nome del parametro (unità di misura) e tempo
intervento (unità di misura);
• NOMINALE: valori nominali, riportati al secondario, con le
loro unità di misura; i valori nominali sono riportati al
primario nel caso di uso di sensori.
• MISURA: valore effettivamente misurato dallo strumento,
in valori al secondario; i valori di misura sono riportati al
primario nel caso di uso di sensori.
• ERRORE: differenza tra valore NOMINALE e valore
MISURATO in valore assoluto;
• TOLLERANZA: intesa come percentuale calcolata sul valore
nominale, ammessa sul parametro. Il confronto tra l’errore
trovato e quello tollerato indica la qualità del SPI provato;
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 51 di 107

• ESITO: espresso come OK o Fallito

OK Se ERRORE è < della TOLLERANZA


Fallito Se ERRORE è > della TOLLERANZA

Nell’esempio di sopra il risultato è OK. Nella seguente prova


invece il risultato è Fallito.

Per le soglie, l’indicazione è che il limite trovato è maggiore (o


minore) del parametro + la tolleranza; per i tempi, si può leggere
il tempo di scatto, e l’errore rispetto al tempo nominale.

Può anche succedere che il risultato sulla soglia sia OK, ed il


tempo errato.

Oppure che il tempo sia corretto, e la soglia fuori tolleranza.

Se fallisce la prova di contrazione da controllo logico il messaggio


è il seguente.

Se si hanno dubbi si consiglia di eseguire le verifiche una prova


per volta e di lanciare la verifica di tutte le soglie quando si è certi
che ognuna è stata correttamente verificata.

Se si è programmata l’esecuzione di tutte le verifiche, sullo


schermo vengono visualizzati, man mano che si ottengono i
risultati, i valori di soglia e di temporizzazione delle seguenti
funzioni:
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 52 di 107

27.S1; 27.S2; 59.S2; 59N; F<, F>, F<<, F>>, RESTRIZIONE,


TELEDISTACCO, 27V1, 59V2, 59V0.

Dopo tutte le prove elencate, se si è selezionata la verifica della


soglia 59.S1, apparirà una finestra relativa alla prova della soglia
59.S1, temporizzata sulla media di 10 minuti:

La verifica include due passi:


PASSO 1: lo strumento genera una tensione minore (Tensione
iniziale) della soglia nominale, che è il 110% (ad esempio, al
105%): il relé non deve scattare.
PASSO 2: lo strumento genera una tensione superiore a quello
della soglia d’intervento (ad esempio 115%), ed il relé deve
scattare entro il tempo stabilito dalla norma.

La prova dà esito positivo se il tempo di intervento misurato è


minore o uguale a 603 secondi.

Premendo OK, la finestra diventa la seguente: il programma


informa delle possibili variazioni sul tempo di convergenza.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 53 di 107

NOTA
Parametri di default 59.S1

Con riferimento al Regolamento di esercizio BT in vigore dal 01-


01-2013 la prova si esegue semplicemente impostando:
- Tensione Iniziale = 105%
- Tensione Finale = 112%

Con riferimento al Regolamento di esercizio MT in vigore dal 01-


04-2013 la prova si esegue semplicemente impostando:
- Tensione Iniziale = 105%
- Tensione Finale = 115%

Una volta introdotti i valori, rispondere NO al ricalcolo del tempo,


e procedere; il programma chiede ancora:

Rispondere SI: la prova dura 20 minuti circa.

Alla fine della prova appare il messaggio:


NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 54 di 107

Introdurre il tempo di ripristino, e decidere se verificarlo (si


suggerisce di farlo). Una volta modificato il parametro, premere
OK: il programma esegue la verifica della durata programmata, e
poi apre la finestra del risultato, che è anche il rapporto di prova.
Di seguito un risultato di tutte le prove.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 55 di 107

Si può salvare il risultato, premendo File e poi Salva i Risultati


(*.RSL) con nome…

Si apre la finestra di colloquio standard di WINDOWS: il risultato


può essere salvato nella directory desiderata.

Si può anche stampare il rapporto di prova, premendo sull’icona


oppure selezionando File Stampa.

La prova è finita. Per eseguire una nuova prova, uscire da RUN


WINDOWS APPLICATIONS e rientrare.

Ricordare che (vedere paragrafo del programma RUN WINDOWS


APPLICATION):
• Con l’icona Pausa si può arrestare temporaneamente la
prova, e poi ripartire;
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 56 di 107

• Con l’icona STOP si arresta definitivamente la prova:


cosa indispensabile per salvare il risultato;
• La finestra corrente può essere chiusa. Le icone in basso
sullo schermo consentono di selezionare e rileggere una
delle finestre usate, tranne quella delle selezioni di prova.

2.3.3 Prove per impianti BT

Come già detto, per gli impianti BT non si eseguono le verifiche di


contrazione della prima soglia di frequenza.

Dopo la selezione del tipo di impianto (in questo caso BT), si apre
la finestra seguente.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 57 di 107

Riferirsi al paragrafo precedente per chiarimenti.

2.4 Tabella dei risultati

La tabella dei risultati ha l’aspetto seguente:


NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 58 di 107

Questa è la pagina già vista durante la prova, che può essere


anche stampata o esportata come file .txt.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 59 di 107

3 VERIFICHE DEL SPG CON LA MODALITA’


CONTROLLO REMOTO, SECONDO LA
NORMA CEI 0-16
(SOLO PER MODELLO RELAY TESTER FTV400)

3.1 Connessione del SPG.

ATTENZIONE: controllate sempre la programmazione del


vostro dispositivo di protezione prima di eseguire i test.
Durante i test, l’interfaccia così come lo strumento FTV400
vanno collegati alla medesima presa di terra. Se lo
strumento FTV400 viene alimentato da una presa non
dotata di messa a terra, provvedere a fornire ad esso la
tensione di riferimento a terra tramite il relativo morsetto
di terra di sicurezza posizionato sullo strumento stesso
(morsetto nr. 21) .

Le prove si eseguono dopo avere sconnesso la Protezione


Generale dai secondari dei rispettivi TA e TV, ed iniettando nella
Protezione le grandezze lato secondario. Occorre quindi tenere
conto dei rapporti dei TA e TV.
L’ingresso C1 dello strumento può essere connesso:
- Al SPG;
- Al contatto ausiliario del DG;
- Al contatto principale del DG, purché non ci siano induzioni
elevate da parte dell’impianto.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 60 di 107

Di seguito, a titolo d’esempio, elenchiamo alcuni dispositivi di


protezione conformi alle norme, che sono stati verificati con lo
strumento FTV400.
• THYTRONIC NA016
o 1 soglia 51
o 2 soglie 50
o 2 soglie istantanee 50N
• THYTRONIC NA30/NA60
o 1 soglia 51
o 2 soglie 50
o 2 soglie istantanee 50N
o 2 soglie 67N
• SCHNEIDER ELECTRIC SEPAM 10B43 o 10A43
o 1 soglia 51
o 2 soglie 50
o 2 soglie istantanee 50N
• SCHNEIDER ELECTRIC SEPAM S20 o S40
o 1 soglia 51
o 2 soglie 50
o 2 soglie istantanee 50N
• SCHNEIDER ELECTRIC SEPAM S41 o S42
o 1 soglia 51
o 2 soglie 50
o 2 soglie istantanee 50N
o 2 soglie 67N
• ABB REF601
o 1 soglia 51
o 2 soglie 50
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 61 di 107

o 2 soglie istantanee 50N

Le seguenti tabelle sono solamente indicative e non esaustive


e riportano connessioni che si possono eseguire con i SPG
elencati, se in assenza della connessione al DG. Per eseguire le
connessioni correttamente si consiglia di prendere come
riferimento gli schemi o i manuali installatori forniti dal
produttore dell’SPG.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 62 di 107

Prove delle protezioni 50 e 51.

COSTR TIPO I1 I2 I3 IN
THYTRONIC NA016 C1 C3 C5 C2, C4, C6
THYTRONIC NA30, NA60 C1 C3 C5 C2, C4, C6
ALSTOM MX3AMD30A 1 3 5 2, 4, 6
SCHNEIDER 10B43 15 14 13 23, 24, 25
ELECTRIC 10A43
SCHNEIDER S20 - S40 4 5 6 1, 2, 3
ELECTRIC
SCHNEIDER S41 – S42 4B 5B 6B 1B, 2B, 3B
ELECTRIC
ABB REF601 XK5 XK6 XK7 -

NOTA
• Con THYTRONIC NA60 connesso tramite sensori, le
tensioni e le correnti di fase si connettono tramite tre cavi
con connettori RJ45, mentre l’ingresso di corrente
omopolare (vedi qui di seguito) si collega normalmente. La
tensione omopolare è la risultante delle tensioni di fase,
connesse con i connettori RJ45.
• Con ABB REF542 PLUS/ REF601 le tensioni e le correnti di
fase si connettono separatamente, tramite tre cavi con
connettori BNC oppure RJ45.
• Con i relé SCHNEIDER ELECTRIC SEPAM, tipi S20 – S40 –
S41 – S42, connessi tramite sensori elettronici LPCT,
occorre utilizzare l’accessorio ACE917 (codice 59667*),
che include l’adattatore LPTC. Dopo di ciò, si collegano le
correnti di fase all’LPTC, e la prova si esegue
normalmente.
Le altre connessioni sono identiche.
*: Per questo accessorio rivolgersi a Schneider
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 63 di 107

Prova delle protezioni 51N e 67.

TIPO I0 I0N V1 VN
NA016 C7 C8 - -
NA30, NA60 C7 C8 B7 B8
MX3AMD30A 7 8 9 10
10B43 – 10A43 12 22 - -
S20 – S40 19 18 - -
S41 – S42 19A 18A 6E 5E
REF601 XK8-1 XK8-2 - -

Altre connessioni.

TIPO C1 C1 + VDC - VDC


ROSSO NERO
NA016 A1 A3 A19 A20
NA30, NA60 A3 A5 A1 A2
MX3AMD30A 20 21 16 17
10B43 – 10A43 3 4 1 2
S20 – S40 4 5 1 2
S41 – S42 4A 5A 1A 2A
REF601 B01-1 B01-2 XK9-1 XK9-2

NOTA: il programma prevede la possibilità di scegliere la


connessione di due o tre trasformatori invece di tre.

Lo schema seguente illustra le connessioni da eseguire con i relé


connessi ai TA normali.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 64 di 107

DG SPG
I1

I2
ALIM V0
R1
I3

Nota: la linea tratteggiata di collegamento in figura si deve intendere alternativa


al collegamento del R1 della SPG al C1 dello strumento. A C1 va preferibilmente
collegato (in alternativa al SPG) un contatto ausiliario del DG. Nel caso questo non
sia possibile assicurarsi che il contatto (se in tensione) non sia prelevato in
parallelo alla bobina DG.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 65 di 107

CONNESSIONI FTV400 A SPG


La connessione al DG è indicata in tratteggio, in alternativa alla
connessione diretta al SPG.
Se si deve provare un SPG con connessione a sensori tipo
THYTRONIC o ABB, occorre anzitutto installare nello strumento
FTV400 l’opzione tensioni di basso livello. Occorre anche ordinare
i cavi di connessione, di cui esistono due versioni: per relé
THYSENSOR NA60 della THYTRONIC, oppure per relé ABB
REF542PLUS e REF601. A questo punto è sufficiente collegare le
uscite RJ45 agli ingressi corrispondenti del relé: queste sono le
connessioni delle tensioni di fase. Le altre connessioni sono
identiche a quanto già illustrato.
NOTA: lo strumento è sempre fornito con i connettori montati,
anche se manca la scheda di controllo.

Infine, se occorre provare un relé SCHNEIDER ELECTRIC SEPAM,


tipo S20 – S40 – S41 – S42, con connessione a sensori elettronici
LPCT, come già detto, occorre utilizzare l’accessorio ACE917
(codice 59667), che include l’adattatore LPTC. Dopo di ciò, si
collegano le correnti di fase all’LPTC, e la prova si esegue
normalmente.

La seguente foto illustra la connessione delle fasi all’LPTC.

Le foto seguenti illustrano la connessione dell’uscita di LPTC


all’ingresso del relé. Il cavo illustrato fa parte dell’accessorio.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 66 di 107

3.2 Selezioni iniziali prova SPG

Una volta eseguite le selezioni, premendo OK lo schermo diventa


il seguente.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 67 di 107

La parte di destra serve per programmare i dati dell’impianto.


Con selezione SPG, i dati sono i seguenti.

• Codice di rintracciabilità: codice dell’impianto assegnato da


ENEL.
• Tensione nominale primaria, in V: si intende la tensione
concatenata.
• Rapporto TA, in A.
• Rapporto TO (corrente omopolare), in A.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 68 di 107

• Connessione Trasformatori o Sensori. Questa selezione


non modifica i parametri da introdurre, ma modifica i
risultati.
• Tensione omopolare nominale: con selezione Sensori
questo dato non viene considerato.
• Tolleranza soglie di corrente, %: è l’errore massimo della
soglia da verificare. La tolleranza si applica a tutte le soglie
di tensione, indipendentemente dal loro valore.
• Tolleranza soglie di fase, in gradi: è l’errore massimo della
soglia da verificare sulla protezione 67.
• Tolleranza tempi d’intervento. Questa tolleranza ha due
componenti: una parte fissa, pari a 20 ms, che vale per
tutte le misure di tempo, ed una parte variabile, default
3%, che è quella da programmare.
• Prove con DG (Dispositivo Generale). Durante le prove si
possono verificare le temporizzazioni:
o SPG: scelta 0 = NO
o Temporizz. totale SPG + DG: scelta 1 = SI
• Modello e numero di serie del DG: dati del dispositivo.
• Tempo di apertura DG (ms). E’ il tempo impiegato dal DG
per aprirsi, a partire dal comando proveniente dal SPG. Il
programma tiene conto di questo ritardo, e lo somma al
ritardo del SPG per avere la temporizzazione totale
durante le verifiche SPG + DG.
• Ritardo del comando di richiusura. Se si è selezionata la
verifica del DG, occorre programmare dopo quanto tempo
il DG è chiuso: il programma aspetta questo tempo prima
di generare un nuovo guasto. La richiusura può anche
essere manuale: occorre programmare il tempo necessario
alla manovra. La presenza del ritardo allunga
inevitabilmente la durata della prova.
• Tensione di alimentazione ausiliaria. Se si utilizza RELAY
TESTER FTV400 per alimentare il SPG, si possono
selezionare 24 V, 48 V o 110 V.
ATTENZIONE: non superare la potenza massima, che
è rispettivamente di 11, 22 e 30 W per le tre uscite.
• Stato del contatto di scatto, e logica d’intervento: vedere
la tabella:
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 69 di 107


STATO DEL LOGICA DI SIGNIFICATO
CONTATTO INTERVENTO
N.A. LANCIO Contatto
aperto in
condizioni di
non intervento
(bobina a
lancio)
N.A. RICADUTA Contatto
chiuso in
condizioni di
non intervento
(bobina a
mancanza)
N.C. LANCIO Contatto
chiuso in
condizioni di
non intervento
(bobina a
mancanza)
N.C. RICADUTA Contatto
aperto in
condizioni di
non intervento
(bobina a
lancio)

Premendo OK, la finestra che si apre dipende dalla selezione


prova senza o con verifica del DG. Nel caso della verifica del DG,
prima dell’esecuzione delle verifiche delle protezioni si misura la
temporizzazione del DG, come spiegato in seguito.

Con selezione DG, si apre la finestra seguente;


contemporaneamente, il SPG viene alimentato dalla tensione
ausiliaria dello strumento.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 70 di 107

Come spiegato dal programma, per valutare correttamente i


risultati della prova occorre, come prima cosa, misurare la
temporizzazione del DG. Difatti, il tempo del SPG verrà calcolato
come differenza tra la temporizzazione del DG e il suo ritardo. La
prova si esegue lanciando su I1 una corrente di guasto elevata.
Se però non si desidera eseguire questa verifica preliminare,
selezionate NO (0) all’ultima domanda: il programma procede
all’introduzione delle tarature (vedere in seguito).

Prima d’eseguire la prova, occorre collegare i contatti come


indicato, e quindi: il SPG a C2, e il DG a C1. ATTENZIONE: se i
potenziali di riferimento di C1 e C2 sono diversi, occorre collegare
anche i due diversi riferimenti alle boccole nere (C) di C1 e C2
rispettivamente. Se i potenziali di riferimento sono uguali, è
possibile connettere le due boccole tra di loro.

La selezione di cui sopra è quella più comune, in cui:


• Il contatto del SPG è Normalmente Aperto, e lo scatto
provoca la chiusura;
• Il contatto del DG è normalmente chiuso e lo scatto
provoca l’apertura.
Oltre a ciò, occorre programmare:
• Il ritardo con cui il DG si richiude;
• La temporizzazione nominale del DG.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 71 di 107

Una volta eseguite le selezioni, premendo OK lo strumento


esegue la verifica della temporizzazione. Non premere OK prima
che il SPG abbia compiuto la sua diagnostica!

Alla fine della prova, la finestra diventa la seguente.

Si può controllare se la misura è corretta e ripeterla; altrimenti,


selezionando NO, si procede il settaggio dei valori di soglia e
tempi di intervento.

3.3 Esecuzione della prova del SPG

Il programma procede richiedendo tutte le tarature.


Successivamente si possono selezionare le protezioni
effettivamente presenti, o che si vogliono verificare; per le altre
protezioni, è sufficiente lasciare i valori di default.

La prima finestra si riferisce alla protezione 50/51 del SPG.


Questa protezione può avere tarature diverse. Prendiamo come
esempio la seguente tabella di taratura, per un SPG con tre
soglie: I> a tempo dipendente; I>> e I>>> a tempo definito.
Consideriamo anche un TA con rapporto 300/5. La seguente
tabella riporta i valori in termini di corrente primaria, secondaria,
di I/IN e di I/I>.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 72 di 107

SOGLIA I PRIM I SEC I/IN I/I> TEMPO RELE


A A s
I> 100 1,66 0,33 1 IEC normalmente
inversa TD = 0,12
s
I>> 250 4,15 0,83 2,5 0,43
I>>> 600 10 2 6 0,05

Di seguito il diagramma della protezione.

La finestra di programmazione delle tarature è la seguente.

I parametri da programmare sono i seguenti.


• I test I>. La corrente è in A primari; poiché, nella pagina
delle tarature, abbiamo programmato un rapporto 300/5
per il TA, il valore di default di 150 A corrisponde alla
corrente di prova di 2,5 A. Con questa corrente si verifica
un punto del tratto di curva a tempo dipendente; ai fini
della verifica, questo è sufficiente.
• Soglia I>, in A primari. Con il rapporto 300/5, la corrente
secondaria per I> è di 1,66 A.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 73 di 107

• Alfa, Beta: sono i parametri del tratto a tempo dipendente.


Questi valori NON SONO DA MODIFICARE, perché
dipendono dalla selezione successiva. I valori di default
sono: alfa = 0,02; beta = 0,14.
• K: questo valore definisce le temporizzazioni della
protezione. Il valore di default è 0,12.
• Tipo di curva: normalmente inversa (NIT; 1) o molto
inversa (VIT; 2). Il valore di default è NIT.
• Tempo d’intervento I>: s’intende alla corrente di test
programmata. Il valore di default è 2,063 s.
• Ricalcolare il tempo d’intervento? Con selezione SI, il
tempo viene ricalcolato. Per procedere, selezionare 0 =
NO, e poi premere OK.

Premuto OK, la finestra diventa la seguente.

I nuovi parametri sono i seguenti.

Protezione 50/51:
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 74 di 107

• Soglie I>> e I>>>: sono le correnti primarie di soglia per


le parti della caratteristica a tempo definito. I valori di
default: 250 A (4,16 A secondari) e 600 A (10 A
secondari) sono quelli previsti dalla Norma.
• Temporizzazioni T>> e T>>>: sono i valori d’intervento
per le parti della caratteristica a tempo definito. I valori di
default: 0,43 s e 0,05 s sono quelli previsti dalla Norma.

Protezione 51N. Questa protezione ha due soglie a tempo


definito. I parametri sono:

• Soglie I0> e I0>>: sono le correnti primarie di soglia della


protezione omopolare. I valori di default: 2 A (20 mA
secondari) e 70 A (0,7 A secondari) sono quelli previsti
dalla Norma.
• Temporizzazioni T0> e T0>>: sono i valori d’intervento. I
valori di default: 0,43 s e 0,05 s sono quelli previsti dalla
Norma.

Protezione 67N. Questa protezione ha due tarature diverse, in


funzione della connessione del neutro: isolato (NI) o compensato
(NC). La caratteristica d’intervento ha: una soglia di tensione
omopolare, una di corrente omopolare, e un settore angolare. I
parametri sono:

• Temporizzazioni 67N.S1 e 67N.S2, in secondi: sono


diverse in funzione del tipo di neutro; S1 per NI e S2 per
NC.
• Soglie di V0, in percentuale della tensione nominale: sono
diverse in funzione del tipo di neutro; 2% (pari a 2 V
secondari) per NI e 5% (pari a 5 V secondari) per NC.
• Soglie di I0, in A primari: sono le stesse per NI e NC;
corrispondono a 20 mA secondari.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 75 di 107

• Settore, angoli d’inizio e fine in gradi. Sono diversi per NI


e NC.
• Convenzione angolare usata dal relé. Nelle tabelle ENEL gli
angoli sono riferiti alla corrente omopolare, e, quindi, gli
angoli sono indicati come ritardo di I0 rispetto a V0 (2).
Nel caso inverso, invece, ci si riferisce alla tensione
omopolare, e, quindi, gli angoli sono indicati come anticipo
di I0 rispetto a V0 (1). I due valori angolari sono
complementi di 360°. Come esempio, il relé THYTRONIC
tipo NA60 segue la convenzione ENEL, selezione 2, mentre
SCHNEIDER ELECTRIC SEPAM, tipo S41 o S42, e
MICROELETTRICA seguono la convenzione standard (1).

A questo punto, premendo OK lo strumento genera la tensione


ausiliaria, e il SPG è alimentato. La finestra seguente consente di
selezionare le protezioni che si desiderano provare, ed il numero
di TA dell’impianto.

Nell’esempio ci sono tre TA, e si sono selezionate le prove sulla


protezione 50/51. Le combinazioni possibili sono le seguenti.
Massima corrente 50/51: la verifica è prevista sempre. Oltre a
questa, si possono verificare o la massima corrente omopolare,
51N, su entrambe le soglie, o la direzionale 67N, solo 67NI o
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 76 di 107

67NC, più la soglia I0>> della 51N. La tabella riassume le


possibili combinazioni.

50/51 51N, I0> 51N, I0>> 67NI 67NC


X X X
X X X
X X X

L’ultima selezione si riferisce al numero di prove da eseguire per


ogni test. Questo significa che, selezionando un numero maggiore
di uno, si può ripetere la prova il numero di volte indicato. Il
risultato del test è la media dei risultati ottenuti nelle singole
prove.

Prima di procedere, attendere che il SPG finisca la diagnostica;


poi, premendo OK si avvia la prova.

3.3.1 Verifica della protezione 50/51

Nell’esempio seguente riportiamo il caso della verifica della


protezione 50/51 con i valori di taratura standard. Supponiamo
anche di aver selezionato la ripetizione uguale a uno. Premendo
OK, appare la finestra seguente.

Una volta verificate le connessioni, premere OK: si apre la


seguente finestra, che riassume i valori programmati.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 77 di 107

Man mano che il programma si svolge, si aggiungono delle righe


di risultato. Si può verificare subito se i risultati sono OK oppure
Errore; eventualmente, si può arrestare la prova, correggere e
ripetere. Un errore comune è quello relativo alla logica
d’intervento.
Alla fine della prova il relé si spegne; la finestra diventa la
seguente.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 78 di 107

Le colonne sono:
• Il parametro provato;
• Il valore nominale;
• La misura trovata;
• L’errore assoluto;
• La tolleranza;
• L’esito della prova.

Confrontando l’errore assoluto alla tolleranza si può giudicare il


margine della misura eseguita.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 79 di 107

Per ogni fase, le misure eseguite sono:


• Temporizzazione del punto programmato della curva a
tempo dipendente (NIT);
• Soglia e temporizzazione della taratura I>>;
• Soglia e temporizzazione della taratura I>>>.

3.3.2 Verifica della protezione 51N

La verifica si programma selezionando come segue le prove da


eseguire.

La soglia I0> si verifica collegando l’ingresso omopolare


direttamente al relé.

Premendo OK, appare il seguente messaggio.


NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 80 di 107

Una volta eseguite le prove si apre la finestra seguente.

Le misure eseguite sono:


• Soglia e temporizzazione della taratura I0>>;
• Soglia e temporizzazione della taratura I0>.

3.3.3 Verifica della protezione 67N

Se la protezione è programmata come NI, la verifica si


programma selezionando come segue le prove da eseguire.

Se invece la protezione è programmata come NC, la selezione è la


seguente.

NOTA: SCHNEIDER ELECTRIC ha dato il benestare tecnico di


fattibilità alla verifica della soglia qui descritta, per tutti i relé
SEPAM citati in questo manuale, solo ed esclusivamente per
FTV400.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 81 di 107

La soglia I0> si può verificare collegando l’ingresso omopolare


direttamente al relé (selezione 0), oppure iniettando corrente nel
primario del toroide (selezione 1).

Premendo OK, appare il seguente messaggio.

I0

Se si è eseguita la verifica della protezione 50/51, occorre


staccare le connessioni a I1, I2, I3, e collegare solo
l’ingresso I0 all’uscita I1.

Dopo OK, si aggiunge un altro messaggio.

I0

Eseguire le connessioni come indicato, e poi premere OK: appare


l’ulteriore messaggio, che si riferisce al SPG:

Verificare la protezione, e poi premere OK: la prova si avvia.


Una volta eseguite le prove si apre la finestra seguente.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 82 di 107

Le misure eseguite sono:


• Soglia dell’angolo inferiore del settore d’intervento;
• Soglia dell’angolo superiore del settore d’intervento;
• Soglia della corrente I0>;
• Soglia della tensione V0>;
• Temporizzazione della protezione 67N.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 83 di 107

4 SOFTWARE FTV: MODALITA’


CONTROLLO REMOTO MANUALE
4.1 Introduzione
Per accedere al programma di controllo remoto manuale dello
strumento si lancia FTV, e poi dal menù strumento si seleziona
Controllo manuale.

Lo schermo diventa il seguente.


NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 84 di 107

Collegare lo strumento al PC tramite USB e selezionare l’icona


. Attendere che lo strumento si colleghi.
Selezionare Impostazioni, e poi Impostazioni Avanzate.

Lo schermo diventa il seguente.

Nel campo Strumento, selezionare RELAY TESTER.


Ora siamo pronti per la programmazione.

La finestra offre ora la selezione del modo di operare dello


strumento, e la selezione della portata delle tensioni di fase e di
V0.

Facendo scorrere il bargraph con il mouse, si possono selezionare


le seguenti sette modalità di utilizzo dello strumento, che sono
esclusive tra di loro.
• Tre tensioni di fase: V1, V2, V3, e la tensione omopolare
V0;
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• Corrente di fase I1, e le tre tensioni di fase;


• Corrente di fase I2, e le tre tensioni di fase;
• Corrente di fase I3, e le tre tensioni di fase;
• Corrente omopolare I0 con portata 1,5 A, e le tre tensioni
di fase;
• Corrente omopolare I0 con portata 150 mA, e le tre
tensioni di fase;
• Corrente omopolare I0 con portata 150 mA, e la tensione
omopolare V0

Per le tensioni di fase e per l’omopolare la finestra sottostante


permette la selezione delle portate.

Eseguita la selezione della modalità desiderata, premete OK


: la finestra del programma segue la selezione
seguente, e dà accesso alle variabili selezionate.
NOTA: se la selezione coinvolge le correnti, occorre collegarsi allo
strumento.

Con selezione V1, V2, V3, V0 la finestra è la seguente.

L’uscita V0 si programma sulla finestra V4.


Con selezione I1, V1, V2, V3 la finestra è la seguente.

Con selezione I0, V1, V2, V3 la finestra è la seguente: l’uscita I0


si programma sulla casella I4.
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Con selezione I0 e V0 la finestra è la seguente.

L’uscita I0 si programma sulla finestra I4; l’uscita V0 si


programma sulla finestra V4.

Se il programma è utilizzato per il controllo dello strumento


RELAY TESTER FTV300, le selezioni che coinvolgono la corrente
non modificano la finestra del programma, e rimangono
accessibili solo le tensioni.

4.2 Utilizzo del programma

Con gli strumenti RELAY TESTER FTV30 ed FTV400, il programma


manuale consente di eseguire le verifiche di temporizzazione: il
tipo di prova è a Lancio.
Si programmano i valori di prova, e poi si preme il pulsante Start:
la prova si avvia applicando al relé i valori programmati, ed a
fianco degli ingressi di scatto selezionati sono indicate le
temporizzazioni misurate.

Premendo il punto di domanda a fianco della selezione, con PGP,


si apre il seguente diagramma.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 87 di 107

La prova termina allo scatto del relé. L’operazione può essere


ripetuta per un numero indefinito di volte.
NOTA: se si selezionano entrambi i contatti d’ingresso, la prova
termina con lo scatto dell’ultimo contatto selezionato (criterio
AND).

Grazie a questa prestazione, è possibile verificare la soglia e la


temporizzazione del SPI o SPG che si sta provando: ciò è
particolarmente utile per verificare i risultati ottenuti con il
programma automatico.

Vediamo come fare.

4.2.1 Verifica della soglia


Supponiamo di dovere verificare la soglia del SPI o SPG. Abbiamo
quattro tipi di soglie:
• Tensione, per le protezioni 27 e 59;
• Frequenza, per le protezioni 81< e 81>;
• Corrente, per le protezioni 50, 51 e 51N;
• Angolo, per la protezione 67N.

Queste verifiche si eseguono in modo analogo, salvo le seguenti


differenze:
- Per le protezioni 27, 59 e 81, dove occorre programmare i
valori di preguasto delle tensioni di fase, che saranno 57,8
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V per connessioni a 100 V, e 230 V per le connessioni a


400 V
- La frequenza di preguasto è 50 Hz
- Per tutte le protezioni, se si alimenta il SPI o SPG tramite
lo strumento, programmare la tensione continua
corrispondente.

Occorre ora chiarire che una soglia è il valore del parametro


variabile che separa due zone d’intervento con tempi diversi.
Questi tempi possono essere Non scatto e scatto, oppure Scatto
con tempi diversi, diciamo T1 e T2, dove T1 può essere maggiore
o minore di T2. I seguenti diagrammi illustrano i casi possibili.
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• Soglie V> e V<, oppure F> e F<.


t

Ts
T>

V< (F<) VN (FN) V> (F>) V (F)


• Soglia I>.

Ts
T>

I> I
• Soglia angolare; V>V0; I > I0.

Ts
T>

Φ< Φ> Φ
• Due soglie per V (o F).
t

Ts2
T>
Ts1
T>>

V<< V< VN V> V>> V


NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 90 di 107

Nei diagrammi sono indicate in giallo le aree di scatto.

La verifica di una soglia coinvolge due prove. Nella prima prova


misureremo un tempo T1 (o un non scatto); nella seconda un
tempo T2 (o un non scatto). I valori di T1 o T2 cambiano in
funzione della taratura della protezione, ma la verifica non
cambia. In pratica, ci sono due tipi di soglia, > o <, per cui:
• Con soglia tipo >, un valore minore della soglia non fa
scattare la protezione, oppure lo fa scattare con un tempo
maggiore di quello della soglia;
• Con soglia tipo <, un valore maggiore della soglia non fa
scattare la protezione, oppure lo fa scattare con un tempo
maggiore di quello della soglia.

Per evitare ambiguità causate dal tempo effettivo di scatto,


definiamo un tempo di soglia Ts a questo modo:
• Se la protezione non scatta, Ts = 1,5*T>;
• Se la protezione scatta con tempi T> e T>> (oppure T< e
T<<), Ts = (T> + T>>)/2.

Nei diagrammi sono indicati i valori di Ts. A questo punto,


programmando Tempo max = Ts (nell’esempio, 3 s)
abbiamo un criterio univoco per decidere dove ci
troviamo rispetto alla soglia.

Noi vogliamo eseguire la verifica con un errore massimo (in


percento, Hz, gradi); diciamo sia E. La verifica è eseguita quando
troviamo due valori della variabile V per cui:
• Per soglia >, lanciando V-E la protezione non scatta entro
Tmax = Ts, e scatta lanciando V+E;
• Per soglia <, lanciando V-E la protezione scatta entro
Tmax = Ts, e non scatta lanciando V+E. La tabella
riassume la situazione.

SOGLIA V-E V+E


> NON SC SC
< SC NON SC
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La seguente tabella riassume le verifiche per le varie protezioni.


Si intende che sia T1 > T2 > T3.

PROT V-E V+E


I> NON SC T1
I>> T1 T2
I>>> T2 T3
V/F> NON SC T1
V/F>> T1 T2
V/F< T1 NON SC
V/F<< T2 T1
Φ> NON SC T1
Φ< T1 NON SC

L’esecuzione della prova è semplice: si definisce Ts e si


programma Tmax. Dopo ciò, si eseguono delle prove a valori
crescenti o decrescenti, e si verifica (magari con passi larghi)
dove si trova la soglia. A questo punto si ricerca la soglia, con
passi pari a 2*E. Quando si trovano due valori per cui:
• Con V1-E T> Tmax, e
• Con V2+E T<Tmax,
La soglia è trovata. Il suo valore Vs è
Vs = (V1 + V2)/2; il sue errore è ± E.

Il diagramma seguente illustra la situazione, per una soglia I>.

Ts
T>

I1 I2 I
Notare che NON OCCORRE SAPERE ESATTAMENTE DOVE SI
TROVA LA SOGLIA: poiché l’errore è minore od uguale a E, il
risultato è acquisito.

Se lo si desidera, si può salvare il risultato della prova, o, anche,


fare delle altre prove, e ridurre l’errore E.
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4.2.1 Verifica della temporizzazione


Una volta verificata la soglia, si può verificare la temporizzazione
della protezione. Le norme CEI 0-16 prevedono, per verifiche V e
I, che la temporizzazione sia misurata con un valore pari al 120%
di quello della soglia. Per gli angoli la differenza è di 5°, per la
frequenza di 100 mHz.

Se la protezione ha più soglie, si può utilizzare il valore medio tra


le due soglie.
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5 SOFTWARE FTV: ALTRE


CARATTERISTICHE
5.1 Introduzione

Una volta installato, il programma FTV si presenta con l’icona


seguente.

Premendo sull’icona, appare lo schermo principale.

I menù disponibili in alto a sinistra sono: File, Strumento,


Finestra.

5.2 Selezione File


Selezionando File, si apre la finestra seguente.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 94 di 107

• Apri File (equivale all’icona nella barra strumenti):


serve per aprire un risultato già memorizzato. Se lo si
seleziona, si apre la finestra standard di WINDOWS, che
consente di cercare il file nella cartella desiderata.
• Salva File (equivale all’icona nella barra strumenti):
serve per salvare un risultato caricato dallo strumento. Se
lo si seleziona, si apre la finestra standard di WINDOWS,
che consente di salvare il file nella cartella desiderata.
• Salva tutti i files: è possibile scaricare dallo strumento più
di un risultato; in questo caso, è possibile salvarli tutti
assieme nella cartella desiderata.
• Stampa file (equivale all’icona nella barra strumenti):
si può stampare il risultato presente sullo schermo.

5.3 Selezione Strumento


Selezionando Strumento, si apre la finestra seguente.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 95 di 107

• Connetti (equivale all’icona nella barra strumenti):


serve per collegarsi allo strumento. Dopo aver premuto, la
barra degli strumenti diventa la seguente.

• Scarica risultati . Quando è connesso, sullo schermo


appare l’elenco delle prove che si trovano nella memoria
dello strumento, e che provengono dalla modalità di
controllo remoto manuale. Si possono selezionare le prove
che si desiderano scaricare.
Selezionate le prove, si può comandare di scaricarle
(equivale all’icona nella barra strumenti): sullo
schermo scorre l’elenco delle prove che vengono trasferite.
Si può selezionare una di queste prove, e visualizzarla
sullo schermo.

• Cancella risultati. Mentre si è connessi allo strumento, si


possono cancellare dalla sua memoria le prove salvate
(equivale all’icona nella barra strumenti): questa
operazione è obbligatoria, se non si vuole saturare la
memoria dello strumento. Occorre selezionare le prove da
cancellare, e premere il comando o l’icona: il programma
chiede la conferma, e poi cancella le prove.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 96 di 107

• Aggiornamento firmware. Il comando permette di


aggiornare il firmware presente nello strumento.

Per entrare nella modalità di aggiornamento:


o accendere lo strumento ed attendere che lo
schermo appaia nel modo seguente

o a questo punto mantenere premuto un tasto


qualunque dello strumento fino a che lo strumento
emette “due bip”: appare lo schermo seguente
indicante il livello di aggiornamento dei vari moduli
per alcuni secondi.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 97 di 107

Dopo qualche secondo appare la seguente finestra, la


quale sta a significare che lo strumento è pronto per
l’aggiornamento dei dati.

ATTENZIONE: se non si esegue questa operazione,


l’aggiornamento è impossibile; il programma
segnala che lo strumento non è connesso.

Ora si può ritornare al programma FTV, e selezionare


Aggiornamento Firmware.
Una volta eseguita la selezione, appare la finestra
seguente.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 98 di 107

Le parti elencate: Boot program, Extended boot program, etc.


sono i componenti del programma residente.

Connettersi allo strumento, premendo l’icona di connessione .


Una volta connesso, fatto confermato dalla scritta “Connesso” e
dall’icona in basso a destra, si accendono le ulteriori tre icone
della barra comandi, e, nella colonna “Ver. Strumento”, appare
l’elenco delle revisioni dei vari componenti, presenti nello
strumento.

Per procedere, occorre premere l’icona di apertura del file da


trasferire : il programma apre la finestra standard di dialogo,
ed è possibile selezionare la cartella che contiene i file di
aggiornamento (in formato .ftv).
Una volta eseguita la selezione, nella colonna “Ver. Upgrade”
appare l’elenco dei file da trasferire, con il loro indice di revisione.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 99 di 107

E’ possibile selezionare l’aggiornamento dei soli componenti


desiderati. Ad esempio nella figura solo il “Boot Program” è
selezionato, contrassegnandolo con per il successivo
aggiornamento (almeno una parte deve essere selezionata).
Se si desidera aggiornare tutti i componenti contenuti nella
cartella selezionata né necessario selezionare la casella in alto:

A questo punto, premere l’icona di trasferimento del file : la


finestra indica il progresso dell’operazione. Tutte le operazioni
avvengono in quattro passi:
- “CARICAMENTO” (si legge sul display dello strumento),
durante la quale i dati sono trasferiti dal PC alla memoria
temporanea dello strumento
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 100 di 107

- “CANCELLAZIONE” (si legge sul display dello strumento),


durante la quale lo strumento cancella il programma
precedente
- “PROGRAMMAZIONE” (si legge sul display dello
strumento), durante la quale lo strumento aggiorna il
programma
- “VERIFICA” (si legge sul display dello strumento),
durante la quale lo strumento controlla che la
programmazione sia andata a buon fine.

Se si è selezionato l’aggiornamento del “Boot Program”, alla fine


dell’aggiornamento appare la seguente finestra.

Dopo che si conferma con OK attendere la scritta:

COMPLETATA

Se si seleziona uno dei seguenti aggiornamenti: “CPM Program”,


“CPM Resources”, “Application Program”, “Application Resources”,
il programma seleziona anche gli altri. Lo strumento procede
quindi sino alla fine, visualizzando man mano l’operazione in
corso. Alla fine della programmazione, sullo strumento appare
“Attesa Aggiornamento”.

Se si aggiorna “CPU U3 11476 board”, alla fine del caricamento,


sul programma appare il messaggio seguente.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 101 di 107

Alla fine del processo di aggiornamento compare la scritta:

Da qui è possibile procedere ad ulteriori aggiornamenti ripartendo


dall’inizio del paragrafo.
Oppure è possibile terminare l’aggiornamento premendo il
pulsante 1: lo strumento si riavvia in modalità normale. E’
possibile terminare l’aggiornamento anche semplicemente
spegnendo e riaccendendo lo strumento.
Dalla successiva schermata risulterà da quanto compare nella
l’aggiornamento avvenuto del firmware risulterà dalla versione
che compare in alto a destra sul display strumento:
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 102 di 107

6. GARANZIA ED ASSISTENZA
Gli strumenti di nostra produzione sono garantiti per dodici mesi,
da eventuali avarie imputabili a difetti di fabbricazione o dei
materiali impiegati.
Gli interventi di revisione sono effettuati dal Servizio di Assistenza
presso il nostro stabilimento di Via Sant’Ambrogio 23, 20846
Macherio (MB), dove gli apparecchi dovranno essere inviati. La
spedizione dovrà avvenire in porto franco, con un imballo
adeguato, possibilmente quello originale onde evitare danni
durante il trasporto.
Per usufruire della garanzia occorre produrre copia della fattura o
scontrino fiscale relativi all’acquisto dello strumento.
La garanzia verrà considerata decaduta in caso di manomissione,
modifiche o riparazioni non effettuate da personale autorizzato.
Dalla garanzia sono escluse batterie e pile di alimentazione.

Siamo a disposizione della Spettabile clientela per la riparazione


degli strumenti di nostra produzione, anche decorso il termine di
garanzia, per ripristinare l’apparecchio come all’origine (sempre
che sia economicamente conveniente).
Si garantisce fino a 5 anni la reperibilità dei ricambi meccanici ed
elettronici quando i circuiti sono realizzati con componenti
discreti; nel caso vengano utilizzati circuiti integrati la fornitura
dei ricambi è assicurata fino ad esaurimento delle nostre scorte e,
in subordine, alla loro reperibilità sul mercato mondiale.
Le riparazioni di strumenti non più in garanzia vengono
normalmente effettuate a consuntivo; l’eventuale richiesta di
preventivo dovrà essere fatta espressamente alla consegna dello
strumento. Nel caso poi che il preventivo non fosse accettato
saranno comunque addebitate le spese da noi sostenute per la
redazione dello stesso.
E’ molto importante, ad evitare inutili perdite di tempo, che
l’apparecchio sia reso con regolare bolla di accompagnamento
completa di tutti i dati come da disposizione di legge.
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7. PER ORDINARE
RELAY TESTER FTV300……………Cod. 11-0000-FTV300
Lo strumento viene fornito in valigetta di trasporto da cantiere con:
• Cavo di rete alimentazione
• Cavi di misura 2mt (4R, 4N, 1G, 1B) con terminali spina 4mm
• Software di trasferimento dati + cavo USB
• Certificato di conformità
• Manuale di istruzioni in italiano

RELAY TESTER FTV400……………Cod. 11-0000-FTV400


Lo strumento viene fornito in valigetta di trasporto da cantiere con:
• Cavo di rete alimentazione
• Cavi di misura 2mt (6R, 6N, 1G, 1B) con terminali spina 4mm
• Software di trasferimento dati + cavo USB
• Certificato di conformità
• Manuale di istruzioni in italiano

ACCESSORI IN OPZIONE

• Scheda protocollo CEI EN 61850 ………….….. Cod. 11-0000-353


• Uscita segnali basso livello …………………….….. Cod. 11-0000-358
• Set cavi RJ45 per conv. Thysensor ……….….. Cod. 11-0000-354
• Set cavi RJ45 per conv. ABB ………….…….….. Cod. 11-0000-355
• Borsa di trasporto per accessori ………….….. Cod. P01298066
• Set test point isolato (6pz) …………………….….. Cod. 11-0000-276
• Set puntale magnetico 90° (2pz) ..……….….. Cod. P01103058Z
• Set cavi con spina presa posteriore ….…….….. Cod. P01295290Z
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APPENDICE 1: NOTE SULLA ESECUZIONE


AUTOMATICA DELLA PROVA

Il programma consente di:


• Programmare le tarature del SPG, o del SPI. Il programma
ha memorizzato i parametri corrispondenti alle norme. E’
però possibile modificare questi parametri, o eseguire le
verifiche solo su alcuni parametri.
• Salvare le tarature.
• Lanciare la prova.
• Verificare i risultati man mano ottenuti.
• Eventualmente, arrestare la prova.
• A fine prova, salvare i risultati.
• Stampare o visualizzare i risultati memorizzati.

Le prove sono eseguite seguendo le norme CEI 0-21 e CEI 0-16.


L’approccio per l’esecuzione delle verifiche è il seguente.

A1.1 Verifiche di soglia


Le verifiche di soglia si eseguono mediante due prove di
temporizzazione (vedi CEI 0-21). Il criterio è il seguente, e si
applica a tutti i parametri (tensione, corrente, frequenza, angolo).

Se V è il valore della soglia, E la tolleranza in valore assoluto, T1


e T2 i tempi associati prima e dopo la soglia V (T1 può essere
infinito), il programma prende come riferimento un tempo di
confronto Tc di valore intermedio. Oltre a ciò, calcola un valore
dello scostamento P < E (tipicamente, P = E/2).
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 105 di 107

T1

Tc

T2

V-E V V+E
X
Prova N: Prova N+1:
T1 > Tc T2 < Tc

A questo punto, il programma esegue una ricerca, che si arresta


quando:
Prova N: valore Tscatto > (<) Tc
Prova N+1: valore Tscatto < (>) Tc

Il valore di soglia trovato è la media dei valori usati nelle prove N


e N+1; il suo errore massimo è pari a E.

Le soglie 27V1, 59V2, 59V0 si verificano operando ad una


frequenza di sicuro intervento per F>.

Viceversa, le soglie F> e F< si verificano generando una tensione


omopolare superiore alla soglie 59V0.

A1.2 Verifiche di temporizzazione


Una volta trovata la soglia, la temporizzazione si verifica
lanciando una prova con valore pari al valore della soglia + 20%.
Nel caso di due soglie vicine, la temporizzazione si verifica
lanciando una prova con valore pari alla media delle due soglie.
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Il caso particolare della soglia 59.S1 è già stato discusso.

A1.3 Verifica contrazione

La prova si esegue con una frequenza d’intervento per F>, e non


applicando e applicando l’ingresso logico di contrazione: nella
prima prova il SPG non deve scattare; nella seconda deve
scattare.

A1.4 Verifica Durata contrazione


Prima di lanciare la prova il programma chiede all’operatore di
ripristinare la temporizzazione nominale; dopo ciò, chiede se si
desidera verificare la temporizzazione ripristinata.
Questa temporizzazione non può essere verificata direttamente,
perché non c’è nessuna uscita che scatti quando il tempo espira.
Di conseguenza, la verifica si esegue con due prove; la durata è
verificata con l’accuratezza del 10%.
In entrambe le prove s’inizia lanciando un guasto per F> e V0>,
in seguito al quale il SPG scatta e avvia il temporizzatore: V0 è
azzerata, F ritorna a 50 Hz.
Nella prima prova, passato un tempo pari a 1,1 * il tempo di
contrazione, il programma lancia un guasto solo su F>: poiché il
tempo del comando di contrazione è caduto, il SPG non scatta.
Nella seconda prova, passato un tempo pari a 0,9 * il tempo di
contrazione, il programma lancia un guasto solo su F>: poiché il
comando di contrazione è ancora attivo, il SPG scatta.
NF IT FTV300-400 CONTROLLO REMOTO Ed. 29 Pagina 107 di 107

NF IT 585 CONTROLLO REMOTO Ed.29 07/20

http://www.amra-chauvin-arnoux.it

Via Sant’Ambrogio 23 – 20846 Macherio (MB) - ITALIA

Tel.: +39 039 2457545 - Fax: +39 039 481561 - [email protected]

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