Studio Rete Can
Studio Rete Can
Studio Rete Can
INTRODUZIONE
I primi sistemi di controllo elettronico erano di tipo centralizzato, dove una ECU – o Nodo - di
elaborazione centrale, collegata a sensori e attuatori, provvedeva alla eleborazione di tutte le
funzioni di gestione sul processo sotto controllo (ad esempio la gestione del motore).
I collegamenti tra i vari sensori e gli attuatori distribuiti sul veicolo erano complessi.
INTRODUZIONE
Le procedure diagnostiche di rilevazione guasti erano senz’altro più localizzate, in quanto limitate
ai componenti del solo sistema in esame, il quale non condivideva con altri alcun dispositivo.
In pratica, tanti sistemi chiusi che non si scambiavano alcuna informazione, rendendo spesso
obbligatoria l’adozione di sensori doppi o anche tripli.
INTRODUZIONE
Lo sviluppo e la diminuzione del costo dei microprocessori hanno permesso di decentrare nei
sensori e negli attuatori capacità di elaborazione condivisibili da più centraline, collegando, tramite
una linea di trasmissione dati, le diverse unità tra di loro ed eliminando la necessità di riutilizzare
uno stesso elemento in diversi apparati non più isolati tra loro.
In questo modo, ad esempio, il sensore di temperatura motore - tramite la centralina collegata alla
linea di trasmissione dati - invia l’informazione della temperatura al gruppo strumenti, al cambio
automatico e al modulo di controllo delle ventole raffreddamento, tutti rigorosamente collegati tra
loro.
LINEA DIAGNOSTICA K
Microprocessore
per rete di comunicazione MOST
È un sistema di comunicazione digitale seriale, noto anche come CAN bus, sviluppato in ambito
automobilistico e poi utilizzato anche nei settori navale e industriale, in grado di gestire sistemi di
controllo distribuiti di tipo real-time con un elevato livello di sicurezza e di integrità dei dati
trasmessi.
Il CAN bus fu sviluppato nell’86 da BOSCH su richiesta MERCEDES affinché i vari dispositivi
elettronici presenti nelle automobili potessero comunicare tra loro senza che questo
determinasse un complesso e consistente incremento di cavi e connessioni.
Un collegamento tradizionale tra ABS, aria condizionata, chiusure centralizzate, SRS, etc.
avrebbe infatti portato a una duplicazione eccessiva di sensori, con conseguente aumento dei
costi di produzione e un notevole ingombro dei cablaggi.
Progettato per il buon funzionamento anche in ambienti molto disturbati dalla presenza di onde
elettromagnetiche, come mezzo di trasmissione può utilizzare una linea a differenza di potenziale
bilanciata e l’immunità ai disturbi elettromagnetici può essere ulteriormente aumentata utilizzando
cavi del tipo a doppino intrecciato (twisted pair).
Nella versione tradizionale una rete CAN è composta da un bus lineare realizzato con una coppia
intrecciata di fili, schermati o no, e da un numero teoricamente infinito di interfacce (centraline) ad
esso collegati e che per suo tramite dialogano tra di loro.
TRASMISSIONE CAN
Il CAN bus trasmette i messaggi l’uno dietro l’altro, in serie (modo seriale) ad una velocità di
trasmissione (bit rate) che può raggiungere:
TRASMISSIONE CAN
Il formato della trasmissione delle informazioni (messaggio su linea CAN bus) è specificato in
varie normative internazionali, tra cui:
È un sistema di comunicazione digitale seriale, noto anche come CAN bus, sviluppato in ambito
automobilistico e poi utilizzato anche nei settori navale e industriale, in grado di gestire sistemi di
controllo distribuiti di tipo real-time con un elevato livello di sicurezza e di integrità dei dati
trasmessi.
Il CAN bus fu sviluppato nell’86 da BOSCH su richiesta MERCEDES affinché i vari dispositivi
elettronici presenti nelle automobili potessero comunicare tra loro senza che questo determinasse
un complesso e consistente incremento di cavi e connessioni.
Il CAN bus è basato su un sistema di trasmissione di tipo MULTICAST, in cui tutte le unità
elettroniche sono in grado di ‘SENTIRE’ tutte le trasmissioni che percorrono i collegamenti
che li uniscono.
Non esiste modo per inviare un messaggio specifico a un solo nodo, tutti, inevitabilmente,
ricevono l’intero traffico.
Tuttavia, l’hardware CAN di ogni singolo nodo prevede un filtro in maniera tale che ogni nodo
reagisca solo ai messaggi che lo riguardano.
Nota:
Nella rete CAN, con il termine “MULTICAST” si indica la distribuzione simultanea di informazioni
verso un gruppo di destinatari.
Il termine viene utilizzato anche per indicare un messaggio inviato con tale modalità; un indirizzo
che si riferisce a un gruppo di destinazioni è detto a sua volta indirizzo MULTICAST.
In alternativa, un pacchetto destinato a tutti i nodi di una rete, nessuno escluso, è detto
“BROADCAST”; uno destinato ad un nodo qualunque di un gruppo “ANYCAST”; un messaggio
destinato ad un solo nodo è invece detto “UNICAST”.
La figura evidenzia la trasmissione della temperatura motore (50 °C) dal sistema gestione motore
al gruppo strumenti.
In realtà, il messaggio è inviato su linea CAN e giunge a tutti i nodi presenti sulla linea (ABS, SRS,
etc.); solo il gruppo strumenti al quale è destinato, però, lo riconosce come suo e lo elabora per
visualizzare la temperatura motore sull’apposito indicatore.
L’unità di misura della velocità di trasmissione nel caso di trasmissione binaria – cioè quando è
presente un livello alto e uno basso - è il bps (bit per secondo) che indica appunto quanti bit al
secondo sono trasmessi lungo la linea.
0
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In realtà, nelle trasmissioni moderne avrebbe poco senso usare il bit/secondo come unità di
misura, per cui si utilizzano principalmente i multipli del bit; si ha così il Byte, sequenza di 8
bit, e poi i prefissi standard del sistema decimale.
SEQUENZA DI bit
Ad esempio:
se nella nostra linea CAN abbiamo una trasmissione dati di 1 Mbit/s, cioè 1.000.000 bit/s, avremo
(1.000.000:8) Byte/s equivalenti a 125 kByte/s.
La necessità di usare tali appare chiara se si pensa, ad esempio, che lo standard USB 2.0 può
raggiungere velocità di 480 Mbit/s, equivalenti a 60 MByte/s.
COLLEGAMENTO CAN
Il collegamento fisico tra le varie unità elettroniche è realizzato mediante due fili intrecciati tra loro,
denominato doppino.
Nella trasmissione dei segnali, un serio problema è rappresentato dalle Interferenze Radio
Frequenza (RFI), disturbi captati dal cablaggio che unisce i nodi del sistema e generati dagli
apparati elettrici ed elettronici che oggi ci circondano.
COLLEGAMENTO CAN
La prima linea di difesa consiste nello schermare i cavi con un conduttore metallico (calza o
strisce avvolte) poi messo a terra, la realizzazione questa che presenta dei limiti (come la
necessità di collegare a massa sia l’inizio che la fine del cavo elettrico), per compensare i quali si
utilizza la tecnica differencial che sfrutta due cavi: sul primo viene inviato il segnale trasmesso
come positivo, sull’altro lo stesso segnale trasmesso in negativo.
COLLEGAMENTO CAN
I disturbi saranno presenti in entrambi i cavi e avranno valori uguali: il ricevente non deve far altro
che la differenza tra i due segnali in modo che il rumore risulti nullo.
Questo metodo funziona bene solo se sui due cavi c’è lo stesso disturbo; per questo bisogna che
i cavi occupino lo stesso spazio fisico e per una corretta approssimazione si avvolgono i due cavi
insieme.
Il doppino è composto da due linee, una alta H (High) e una bassa L (Low).
COLLEGAMENTO CAN
Per rappresentare il bit “0”, entrambe le linee restano a 2,5 V (la loro differenza è di 0 V).
Il valore logico “1” viene rappresentato portando la linea H a 3,5 V (rispetto a massa) e la linea
L a 1,5 V (con differenza di potenziale tra le due linee di 2 V).
TERMINAZIONE BUS
La linea CAN bus ISO deve essere elettricamente chiusa a prescindere dalla sua velocità -
soprattutto se il collegamento è ad alta velocità - e questo viene fatto usando un
resistore da 120 Ω ad ogni fine bus.
Il cavo deve necessariamente avere impedenza nominale di 120 Ω; un’impedenza compresa tra
108 e 132 Ω è consentita.
TERMINAZIONE BUS
Nota:
L’impedenza è una grandezza fisica vettoriale che rappresenta la forza di opposizione di un bipolo
al passaggio di una corrente elettrica alternata.
Nel caso della corrente continua, utilizzata per il messaggio CAN, l’impedenza è uguale alla
resistenza (resistenze da 120 Ω alla fine dei bus).
MESSAGGI CAN
Lo standard CAN definisce cinque tipi di messaggi che si avvalgono di un ingegnoso sistema di codifica, bit-
saggio di arbitrato, per controllare l’accesso al bus; ogni messaggio è codificato con una priorità.
Lo standard CAN definisce anche un elaborato sistema per la gestione degli errori e di limitazione degli stessi.
DATA FRAME
REMOTE FRAME
ERROR FRAME
OVERLOAD FRAME
INTERFRAME SPACE
È il tipo di messaggio più diffuso; permette la trasmissione dei dati da un nodo trasmettitore (Tx) a
tutti gli altri, che si comportano quindi come ricevitori (Rx).
Il messaggio contiene il campo dati, da zero a 8 Byte di lunghezza, dove sono inviate le
informazioni da trasmettere (ad esempio il valore della temperatura motore).
Il campo CRC contiene 15 bit di controllo della somma dei bit (checksum) calcolato sulla maggior
parte del messaggio.
Remote Frame
Error Frame
Viene inviato da un nodo che rileva un errore e provoca la ritrasmissione del messaggio da parte
del nodo trasmettitore.
Essendo sufficiente che un solo nodo segnali un errore per avere la ritrasmissione, il protocollo
CAN prevede che ciascun nodo monitorizzi il proprio stato di salute, autoescludendosi in caso di
tasso di errore elevato (fault confinement).
Overload Frame
Viene inviato da un nodo che risulta busy (occupato) per ritardare la trasmissione del pacchetto
successivo.
Interframe Space
MESSAGGI CAN
Non vi è alcun indirizzo esplicito nei messaggi, è il loro contenuto a determinare implicitamente il
loro indirizzo.
MESSAGGI CAN
MESSAGGI CAN
Il CAN è stato sviluppato principalmente per l’applicazione automotive; una delle sue
caratteristiche è dunque l’efficienza nella rilevazione e nella gestione degli errori, elemento critico
in questo campo.
I nodi CAN hanno la capacità di rilevare un errore e di passare in una modalità adeguata allo
stato operativo in cui si trova l’interfaccia, che può addirittura disattivarsi (bus-off).
Nessuna stazione CAN difettosa può bloccare la rete per un progressivo deterioramento dovuto
alla rilevazione di un certo numero di errori.
Il nodo CAN è anche in grado di rilevare disturbi provocati dalle tolleranze di funzionamento
dell’oscillatore e modificare il comportamento di conseguenza, cioè risincronizzarsi.
MESSAGGI CAN
Ogni nodo può avere un differente istante di campionamento e quindi per effetto del disturbo può
verificarsi che due nodi, A e B, leggano due livelli logici differenti.
1. CAN_H interrotto
2. CAN_L interrotto
3. CAN_H in corto a tensione batteria
4. CAN_L in corto a terra
5. CAN_H in corto a terra
6. CAN_L in corto a tensione batteria
7. CAN_L in corto con filo CAN_H
8. CAN_H e CAN_L interrotto nella stessa posizione
9. Perdita di connessione alla rete di terminazione
10. Messaggio CAN non ricevuto/mancante su linea bus
11. Messaggio CAN errato o mancante da nodo esterno
MESSAGGI CAN
1. CAN_H interrotto
2. CAN_L interrotto
3. CAN_H in corto a tensione batteria
4. CAN_L in corto a terra
5. CAN_H in corto a terra
6. CAN_L in corto a tensione batteria
7. CAN_L in corto con filo CAN_H
8. CAN_H e CAN_L interrotto nella stessa posizione
9. Perdita di connessione alla rete di terminazione
10. Messaggio CAN non ricevuto/mancante su linea bus
11. Messaggio CAN errato o mancante da nodo esterno
MESSAGGI CAN
1. CAN_H interrotto
2. CAN_L interrotto
3. CAN_H in corto a tensione batteria
4. CAN_L in corto a terra
5. CAN_H in corto a terra
6. CAN_L in corto a tensione batteria
7. CAN_L in corto con filo CAN_H
8. CAN_H e CAN_L interrotto nella stessa posizione
9. Perdita di connessione alla rete di terminazione
10. Messaggio CAN non ricevuto/mancante su linea bus
11. Messaggio CAN errato o mancante da nodo esterno
MESSAGGI CAN
1. CAN_H interrotto
2. CAN_L interrotto
3. CAN_H in corto a tensione batteria
4. CAN_L in corto a terra
5. CAN_H in corto a terra
6. CAN_L in corto a tensione batteria
7. CAN_L in corto con filo CAN_H
8. CAN_H e CAN_L interrotto nella stessa posizione
9. Perdita di connessione alla rete di terminazione
10. Messaggio CAN non ricevuto/mancante su linea bus
11. Messaggio CAN errato o mancante da nodo esterno
MESSAGGI CAN
Con i guasti 9, 10 e 1, il bus sopravvive ma alcune unità sono escluse dal sistema.
1. CAN_H interrotto
2. CAN_L interrotto
3. CAN_H in corto a tensione batteria
4. CAN_L in corto a terra
5. CAN_H in corto a terra
6. CAN_L in corto a tensione batteria
7. CAN_L in corto con filo CAN_H
8. CAN_H e CAN_L interrotto nella stessa posizione
9. Perdita di connessione alla rete di terminazione
10. Messaggio CAN non ricevuto/mancante su linea bus
11. Messaggio CAN errato o mancante da nodo esterno
MESSAGGI CAN
In questa fase non importa conoscere l’appartenenza dello schema ad un determinato veicolo,
ma importa invece analizzare i vari collegamenti e il loro scopo.
Innanzitutto si può notare che la scatola portafusibili abitacolo, in cui è integrato il Body
Computer, riceve alimentazione diretta di batteria attraverso il fusibile di linea FE17 da 60 A.
MESSAGGI CAN
Questa alimentazione fornisce tensione alla scatola e, tramite il fusibile FS26, una derivazione
alimenta, sul pin 16, la presa diagnostica, questo fa sì che la presa sia sempre alimentata con
tensione batteria anche in caso di commutatore chiave disinserito.
MESSAGGI CAN
Per il corretto funzionamento, la presa dispone anche di due collegamenti di massa sui pin 4 e 5
in modo che qualsiasi interfaccia collegata possa disporre di alimentazione positiva pin 16 e di
collegamento negativo pin 4 e pin 5 e possa essere alimentata anche in assenza di collegamento
a una rete elettrica esterna.
MESSAGGI CAN
MESSAGGI CAN
Lo schema evidenzia anche i collegamenti CAN sul Body Computer: connettore 1BP02A
- pin 49 e 50 per la Media velocità e connettore C1BP02C – pin 47 e 48 per l’Alta
velocità.
Sulla presa diagnostica è anche riportato un collegamento pin 7 proveniente dal modulo di
gestione motore; questo collegamento rappresenta la linea diagnostica di tipo K.
In pratica, su questa vettura sarà possibile effettuare la diagnosi del sistema gestione sia
attraverso i collegamenti della linea CAN bus (Diagnosi del costruttore) sia attraverso la
linea diagnostica K (ScanTool generico).
MESSAGGI CAN
Il controllo della presa diagnosi è possibile utilizzando un multimetro digitale per effettuare i test
suggeriti (verificare lo schema della vettura in esame per eventuali difformità dallo schema
proposto).
Una delle anomalie elencate nei test può determinare il mancato funzionamento di una o
più unità collegate alla rete CAN, con conseguente memorizzazione di codici guasto.
Il funzionamento della vettura può risultare anomalo, con mancata potenza o cambio (se
automatico) in emergenza.
MESSAGGI CAN
Cortocircuiti della linea possono provocare un mancato avviamento, mentre circuiti aperti
determinano mancata comunicazione con un gruppo di moduli elettronici (molto dipende dal
punto in cui il collegamento CAN si interrompe).
I colori delle linee CAN non sono vincolanti; sarà necessario controllare lo schema elettrico della
vettura in esame (nell’esempio i colori sono identificabili consultando la tabella).
I test risultano validi per vetture dotate di presa diagnostica ISO 14229.
Con prese diagnostiche diverse, consultare la documentazione del costruttore nonchè gli schemi
elettrici per determinare il valore di resistenza dei terminatori e il loro posizionamento sulla linea
CAN sottoposta a controllo.
PROVE PRATICHE
Nota:
Accensione disinserita da almeno 30 secondi.
PROVE PRATICHE
Nota:
Accensione disinserita da almeno 30 secondi
PROVE PRATICHE
Nota:
Accensione inserita da almeno 30 secondi.
PROVE PRATICHE
Nota:
Accensione inserita da almeno 30 secondi.
PROVE PRATICHE
Nota:
Accensione disinserita da almeno 30 secondi.
PROVE PRATICHE
Nota:
Accensione disinserita da almeno 30 secondi.
PROVE PRATICHE
Nota:
Accensione disinserita.
PROVE PRATICHE
Nota:
Accensione disinserita.
PROVE PRATICHE
ISPEZIONE E VERIFICA
Nota:
Dato che le reti coprono l’intero veicolo, si raccomanda una lettura globale dei DTC.
Assicurarsi che tutti i DTC siano stati annullati dopo la rettifica..
PROVE PRATICHE
I codici per le comunicazioni perse indicano che un modulo non riceve informazioni CAN da un
altro modulo, mentre le sue trasmissioni sono OK, e di solito segnalano un’interruzione
del circuito.
PROVE PRATICHE
Nota:
Controllare eventuali alimentazioni sospette dei moduli o cortocircuiti verso massa ed accertarsi
che i circuiti CAN tra i moduli siano collegati come prescritto; rettificare a seconda del caso.
PROVE PRATICHE
I riferimenti ai bus e alle loro condizioni si riferiscono alla rete interessata e ai moduli su tale rete.
1. Se un codice indica che un modulo è in condizione bus spento, vuol dire che il modulo ha
rilevato errori, ha disattivato la trasmissione CAN e si è scollegato dalla rete per permettere il
funzionamento delle altre parti della rete.
3. Dal momento che la causa più comune dei codici bus spento è un cortocircuito nella rete
CAN, controllare i circuiti CAN impiegando gli schemi elettrici prima di sostituire un modulo.
PROVE PRATICHE
In caso di malfunzionamento della rete di trasmissione CAN bus, sarà necessario analizzare lo
schema elettrico della vettura per poter procedere alla risoluzione di un eventuale cattivo
funzionamento di uno dei moduli collegato alla rete.
Dallo schema riportato, è possibile determinare la sequenza di collegamento delle varie unità
elettroniche.
PROVE PRATICHE
PROVE PRATICHE
Analizzare il gruppo strumenti per la parte visibile di schema (lo schema completo è visibile nella
sezione schemi elettrici).
Il gruppo strumenti riceverà numerosi messaggi sulla linea CAN a media velocità.
PROVE PRATICHE
Considerato che le centraline comunicano sui due fili del collegamento CAN, un problema
sui fili (cortocircuito, circuito aperto o ECU non funzionante) determina una mancata
comunicazione con una o più centraline.
Gli esempi analizzano possibili anomalie derivanti da tali problematiche e, per maggior semplicità,
saranno riferiti allo schema proposto in figura (anche se non esaustivo dei possibili collegamenti
CAN a media velocità).
PROVE PRATICHE
I connettori C1, C2, C3 e C4 dispongono di collegamenti CAN bus ad alta e media velocità.
I connettori C2 e C4 dispongono anche di collegamento LIN bus.
Nell’unità CJB sono posizionati
2 terminali da 120 Ω (uno per CAN alta velocità e uno per CAN media velocità).
CASO 1
Il sistema è pienamente funzionante, tranne che per il modulo radio che non ricevendo il
messaggio di inizializzazione rimarrà spento.
Dal momento che il modulo radio è anche collegato alla linea MOST non sarà attivo neanche il
collegamento Bluetooth del telefono e l’eventuale navigatore satellitare.
Nota:
Se si controlla la rete CAN dalla presa diagnosi, non sarà possibile rilevare l’interruzione
misurando la resistenza in quanto le resistenze di carico (da 120 Ohm) si trovano sul gruppo
strumenti e sul Body Computer che risultano ancora collegati.
Solo in caso di interruzione sulle dorsali vettura (linee CAN che collegano direttamente le due
unità elettroniche) sarà possibile rilevare eventuali interruzioni.
Controllare continuità linea CAN.
CASO 1
Ipotizzare un guasto elettrico sul modulo testata e controllare i fusibili e le linee di alimentazione e
massa.
Un’interruzione sulla linea o su uno dei collegamenti determinerà valori non corrispondenti e
almeno in una misura il valore di tensione sarà uguale a 0 V.
In questo caso effettuare il test di continuità.
CASO 1
Se uno dei valori è superiore o uguale a 200 KΩ, il collegamento è interrotto e sarà necessario
controllare il cablaggio per rilevare il punto di interruzione.
Se uno dei valori è superiore a 4 Ω, il collegamento non è efficiente e sarà necessario controllare
le connessioni per rilevare ossidazione o collegamenti allentati.
CASO 2
Il sistema è pienamente funzionante, tranne che per il modulo portiera che non ricevendo i
messaggi di attivazione rende inoperative le funzioni lato passeggero (chiusure e vetri).
Nota:
Se si controlla la rete CAN dalla presa diagnosi, non sarà possibile rilevare l’interruzione
misurando la resistenza in quanto le resistenze di carico (da 120 Ω) si trovano sul gruppo
strumenti e sul Body Computer che risultano ancora collegati.
Solo in caso di interruzione sulle dorsali vettura (linee CAN che collegano direttamente le due
unità elettroniche) sarà possibile rilevare eventuali interruzioni.
CASO 2
Ipotizzare un guasto elettrico sul modulo portiera o sulla linea LIN di comando attuatori e
controllare i fusibili e le linee di alimentazione e massa.
CASO 2
Se uno dei valori è superiore o uguale a 200 KΩ, il collegamento è interrotto e sarà necessario
controllare il cablaggio per rilevare il punto di interruzione.
Se uno dei valori è superiore a 4 Ω, il collegamento non è efficiente e sarà necessario controllare
le connessioni per rilevare ossidazione o collegamenti allentati.
CASO 3
Il sistema è pienamente funzionante tranne che per la memoria dei sedili che, non ricevendo i
messaggi di attivazione, rende inoperativo lo spostamento del sedile su una posizione
memorizzata.
Nota:
Se si controlla la rete CAN dalla presa diagnosi, non sarà possibile rilevare l’interruzione
misurando la resistenza in quanto le resistenze di carico (da 120 Ω) si trovano
sul gruppo strumenti e sul Body Computer che risultano ancora collegati.
Solo in caso di interruzione sulle dorsali vettura (linee CAN che collegano direttamente
le due unità elettroniche) sarà possibile rilevare eventuali interruzioni.
Controllare continuità linea CAN
CASO 3
CASO 3
Se uno dei valori è superiore o uguale 200 KΩ, il collegamento è interrotto e sarà
necessario controllare il cablaggio per rilevare il punto di interruzione.
CASO 4; 5; 6
Il sistema non è funzionante, tranne che per le funzioni di base delle singole unità.
CASO 4; 5; 6
Nota:
Accensione disinserita da almeno 30 secondi.
CASO 4; 5; 6
Nota:
Accensione disinserita da almeno 30 secondi
CASO 4; 5; 6
Eseguendo la riparazione si deve osservare che l’attorcigliatura venga sciolta per un minimo tratto
possibile (max. 50 mm) e che le estremità vengano a trovarsi in posizioni reciprocamente
spostate (mm. 100 mm) per evitare possibili disturbi.
50 Km/h 25 Km/h
Dosso
IMPIANTO DECENTRALIZZATO
Alloggiamento dei componenti della rete di bordo
IMPIANTO DECENTRALIZZATO
y M
IMPIANTO DECENTRALIZZATO
Cablaggio principale
Cielo
Portellone/Porte Frontend DWA
Antenna radio/telefono/GPS Sensore crash frontend
Cablaggio vano motore dx Paraurti posteriore
Precablaggio motore Paraurti anteriore
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86
E-box
Tutti i fusibili e relè che proteggono o comandano componenti nel vano motore sono collocati in
questa scatola
linea 30
Sterzo
Fusibile morsetto 30
elettromeccanico
Portafusibili abitacolo
Generatore Identificazione
rimorchio
Elemento riscaldante
Ventola del radiatore
Riscaldamento autonomo
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88
E-Box :I fusibili del vano motore
Versioni Midline e Highline (con fendinebbia e/o fari allo Xeno) per 1° montaggio
Solo versione Highline fornita come Ricambio
Bloccaggio spine
Collegamenti bus
G419
D Interruttore di avviamento
E221 Unità comandi sul volante (MFL)
J220 NOx J217 J104 G85 Sensore dell'angolo di sterzata
(J743) G273 Sensore dell'antifurto volumetrico
G384 Sensore dell'inclinazione del veicolo
G397 Sensore di rilevamento pioggia e luminosità
G419 Unità sensori ESP
H8 Avvisatore acustico per l'impianto antifurto
Infotainment J431 J587 J500 J104 Centralina per ABS con EDS
J136 Centralina regolazione del sedile con funzione memory e
J533 regolazione del piantone dello sterzo
G85 J162 Centralina per riscaldamento ausiliario/autonomo
J334
J234 J217 Centralina cambio automatico
Trasmissione J285 (J743) (per cambio meccanico a innesto elettronico 02E)
J220 Centralina per Motronic
J234 Centralina per airbag
E221 J255 Centralina per Climatronic/Climatic
J285 Centralina con display sul quadro strumenti
Comfort J503 D
J334 Centralina per immobilizer
R J345 Centralina riconoscimento rimorchio
J345 J608 J446 J527 J386 Centralina porta, lato guida
J387 Centralina porta, lato passeggero
Bus LIN J388 Centralina porta, posteriore sinistra
J412 J389 Centralina porta, posteriore destra
J393 Centralina principale per sistema comfort
LIN J519 J400 J400 Centralina per motorino tergicristallo
J412 Centralina sistema elettronico dei comandi, tel. cellulare
J525 J431 Centralina del correttore assetto fari
Bus CAN G397 J446 Centralina del sistema di controllo per il parcheggio
J500 Centralina per servosterzo
J255 J386 J387 J503 Centralina con display per radio e sistema di navigaz.
Linea K J162 J519 Centralina per rete di bordo
J525 Centralina gestione digitale del suono
J527 Centralina per elettronica piantone sterzo
J533 Interfaccia di diagnosi del bus dati
J587 Centralina sistema a sensori leva selettrice (solo DSG)
R78
J136 J393 J388 J389 J604 Centralina del riscaldamento supplementare ad aria
J608 Centralina per veicoli speciali
NOx Sensore Nox
R Radio
J604 G273 H8 G384 R78 TV Tuner
T16 Connettore diagnostico
arancio/marrone
Comfort arancio/verde
arancio/marrone
Infotainment arancio/viola
arancio/marrone
CAN Diagnosi arancio/rosso
arancio/marrone lillà/blu
Universale arancio/blu
Disposizione Componenti
ABS/EDS Centralina per Comfort Centralina
Trasduttore
sensori
inclinazione veicolo
parcheggio
Airbag
Interfaccia
telefono
Centralina per
veicoli speciali
Tuner TV
Centralina motore
Antenna Diversity
Centralina cambio
automatico Amplificatore Sound
Centralina Centralina
Centralina per gateway di Centralina per la regolazione identificazione
diagnosi rete di bordo profondità fascio luci riomorchio
L'interfaccia di diagnosi J533 svolge le funzioni master per il disinserimento ritardato del morsetto
15 sul bus dati CAN di azionamento, ed è responsabile della logica di comando delle modalità
Sleep e Wake-up dei sistemi bus.
Determinate centraline nel bus CAN di azionamento necessitano della possibilità di scambiare
ulteriori dati anche dopo il disinseirmento del morsetto 15. Pertanto viene inviato un messaggio di
comando di disinserimento ritardato al bus dati CAN. Il disinserimento ritardato può durare da
pochi secondi fino a 15 minuti. L'intervallo di tempo dipende dai dati ancora da inviare.
attivo senza
J 220
Trazione integrale
J 492
J 587
J 217 Regolazione prof.
fascio luci J 431
Airbag
J 104 J 234
J 500
J 527
J 533
passivo
Funzioni:
Tutte le funzioni delle luci esterne
Indicatori di direzione / hazard
Pre-eccitazione alternatore (morsetto L)
Prealimentazione pompa carburante (motori benzina)
Gestione del carico elettrico
Gestione morsetti 15/75/50 (tramite relè)
Regolazione illuminazione strumenti/interruttori (58d/58s)
Luci abitacolo (morsetto 30G)
Funzioni:
Illuminazione vano piedi
Tergicristallo anteriore (Master per LIN bus con J400)
Tergilunotto
Lunotto termico
Avvisatore acustico
Impianto lavacristalli e lavafari
Coming/leaving home
Luci posteriori
Interruttore retromarcia
Luce targa
Morsetto 15
Controllo a freddo
Dopo l’inserimento dell’accensione le
singole lampade vengono alimentate 4
volte per 500 ms
Controllo a caldo
L’attivazione delle singole lampade
avviene attraverso semiconduttori
(dentro la centralina); questi sono in
grado di riconoscere sovraccarichi o
interruzioni
Al rilevamento di un guasto, viene inserita la spia con conseguente registrazione nella memoria;
dopo avere ripristinato l’impianto disinserire e reinserire interruttore luci per “resettare” J519
Nella memoria guasti di J519 resta il guasto come “SPORADICO”
M
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110
Molla spiroelicoidale
Interruttore lampeggiatori
Interruttore tergicristallo
Interruttore GRA
Supporto base
Bloccasterzo con
interruttore avviamento e
Centralina elettronica piantone sterzo bloccaggio elettrico
antiestrazione della chiave
(veicoli con cambio
automatico)
Funzioni integrate:
Interruttore lampeggiatori
Interruttore tergicristallo
Interruttore accensione
Molla spiroelicoidale
Sensore angolo di sterzata
Elettronica del volante (LIN bus)
LIN bus
Funzionamento
Quando è attivato, viene inviato ciclicamente ogni 800 millisecondi un telegramma di sorveglianza della linea, che
viene confermato dall’avvisatore acustico d’allarme H8.
Se viene a mancare la conferma dell’avvisatore acustico d’allarme H8 o se questo non riceve più dati, viene attivato
un allarme nell’avvisatore acustico nonché nella centralina principale per sistema comfort J393. L’allarme
dell’avvisatore acustico H8 dipende da un codice determinato secondo il Paese, il quale viene regolato nella
centralina principale per sistema comfort J393 per mezzo della «codifica lunga».
Costruzione
L’avvisatore acustico d’allarme H8 ha un proprio accumulatore.
Questo viene continuamente caricato dalla centralina per rete di bordo J519.
Compito dello stesso è, di garantire la prevista emissione del suono d’allarme.
Anche in caso di manipolazione ai cavi viene attivato un allarme.
Obiettivo/motivi
Per l‘impiego nei veicoli speciali, il sistema di bus dati CAN dei veicoli di nuova generazione
GOLF/Passat necessita di una propria centralina che sia in grado di comunicare con la centralina
della rete di bordo.
Questo è il presupposto indispensabile per garantire tutte le funzioni speciali specifiche elettriche
ed elettroniche per questo tipo di veicoli.
Esempio Polizia
Segnale speciale (acustico), flash posteriori
Esempio scuolaguida
Luci vano piedi, cicalina d‘allarme
PDA scuolaguida
Esempio taxi
Insegna sul tetto, tassametro
allarme
Motivi
Alimentazione
morsetti 30, 31
Uscite
Ingressi Segnale componenti
supplementari, pulsante
alzacristalli, pulsante
di start mors. 50,
di start, cicalina,
allarme taxi, insegna
allarme taxi, insegna
tetto, attacco per 2°
tetto, attacco per 2°
batteria, interruttore
batteria, etc.
principale
radiotrasmittente,
vivavoce
radiotrasmittente, mors.
LIN Info
30, 15,
Telecomando volante
pilotaggio relè
Caratteristiche costruttive:
Questi cavi dati sono denominati (Bus dati CAN low) e (Bus dati CAN high).
Per ridurre al minimo possibile disturbi durante il trasferimento di dati viene sempre inviato un
segnale ad entrambi i conduttori (CAN Bus Dati high e CAN Bus Dati low)
contemporaneamente e con livelli di segnale in direzioni opposte.
In presenza di un'interruzione di un cavo dati, il funzionamento del componente (Bus dati CAN C)
nell'esercizio a filo unico non è più possibile
Il livello di riposo sul bus dati CAN high è intorno a ca. 2,6 V.
Il livello di riposo sul bus dati CAN low è intorno a ca. 2,4 V.
Nello stato dominante, la tensione elettrica sul bus dati CAN high aumenta di un valore
preimpostato. Sul bus dati CAN low la tensione diminuisce dello stesso valore.
Per evitare riflessi di segnale, 2 nodi del componente (Bus dati CAN C) vengono sempre terminati
con un (Resistenza terminale CAN) (120 Ohm).
Resistenza: 60 Ohm.
Resistenza terminale: 120 Ohm.
In tutti gli altri componenti (Centraline) collegati è montata una resistenza di ca. 2,69 kOhm.
OBD
Pin – 4 massa di potenza
Pin – 6 CAN-H
Pin – 14 CAN-L
Pin – 16 12 V + Batteria
Controllare la tensione:
Accensione inserita.
Valore
Misurazione sul (Collegamento di diagnosi (OBD) morsetto. 6 vero la massa. 2,5...2,6 V
Misurazione sul (Collegamento di diagnosi (OBD) morsetto.14 vero la massa. 2,4...2,5 V
Misurazione sullo zoccolo di innesto del (Collegamento di diagnosi (OBD) morsetto. 6 nonché
morsetto. 14 verso la massa.
asse Y
asse X
Il livello di riposo sul bus dati CAN high è intorno a ca. 2,5 V.
asse Y
asse X
Il livello di riposo sul bus dati CAN low è intorno a ca. 2,5 V..
asse Y
asse X
Nello stato dominante, la tensione sul bus dati CAN high sale fino a 3,5 V.
asse Y
asse X
Nello stato dominante, la tensione sul bus dati CAN low scende a 1,5 V.
I livelli dominanti del bus dati CAN low e del bus dati CAN high devono essere speculari.
asse Y
asse X
I livelli dominanti del bus dati CAN low e del bus dati CAN high devono essere speculari.
asse Y
asse X
Se il livello di riposo di entrambi i cavi del bus dati CAN è notevolmente inferiore ad una tensione
di 2,5 V, ciò indica una interruzione dell'alimentazione di tensione di una (Centralina) collegato ad
un (Bus dati CAN C).
Se il livello di riposo di entrambi i cavi del bus dati CAN è notevolmente superiore ad una
tensione di 2,5 V, ciò indica una interruzione dell'alimentazione di massa di una (Centralina)
collegato ad un componente
(Bus dati CAN C).
Controllare la resistenza:
Indicazione
Le resistenze terminali del componente (Bus dati CAN C)
Nelle vetture OPEL dal 2005 in poi si trovano nella (Centralina gestione motore) e nel
componente (Modulo comando sterzo).