CELI 4 (Autunno 2017)
CELI 4 (Autunno 2017)
CELI 4 (Autunno 2017)
A.1
1° Testo
0 A B C D
Il padre di Carmine
Carmine, da laureato,
L’agenzia di F.D.
I casting aperti
I casting director
AUTO E PUBBLICITÀ
La pubblicità delle automobili con i suoi miti della velocità, dell’invincibilità, del divertimento sempre e
comunque, può influenzare gli utenti inducendo un utilizzo sbagliato e incivile del mezzo? La domanda è
antica quanto l’avvento della comunicazione di massa.
Ugo Volli, che è docente di Semiotica del testo all’università di Torino ed è un esperto di mass media, non è
affatto convinto che attraverso la pubblicità delle automobili, per quanto essa possa essere fantasiosa e
falsificante, vengano indotti comportamenti errati. Allo stesso tempo ritiene che non sia attraverso una
pubblicità “positiva”, le cosiddette campagne sociali, che certi comportamenti stradali possano migliorare.
Che cosa ha portato l’automobile ad assumere il ruolo che attualmente occupa nella
nostra società?
A.3
0 A B
Vivere in alta quota allunga e migliora la vita. Ad assicurare Una serie di 150 varianti genetiche di "lunga vita” appena
longevità e vecchiaia più attiva non sono solo aria pulita, scoperte in 70 geni permette agli scienziati di stabilire, con
cibi sani e ritmi meno stressanti. Un gruppo di ricercatori un margine di errore del 23%, se una persona può superare i
americani ha infatti certificato che i popoli di montagna 95 anni di vita. Queste varianti "lunga vita” sarebbero in
sono geneticamente diversi dagli altri. Lo studio grado di fermare i geni associati a malanni legati
dell'Università di Berkeley è riuscito a spiegare perché la all'invecchiamento. "Si tratta solo di una predisposizione
resistenza alla rarefazione dell'aria, dove la concentrazione genetica", mette in guardia il direttore della ricerca Paola
dell'ossigeno è inferiore fino al 40% rispetto a quella sul Sebastiani. "Non vuol dire che una persona diventerà
livello del mare, rallenta gli effetti dell'invecchiamento e centenaria; nella vita può accadere di tutto”. Naturalmente,
migliora le prestazioni degli organi interni. La ricerca è stata lo stile di vita, l'ambiente e la semplice fortuna
effettuata in Tibet e ha messo a confronto il Dna di continueranno a giocare un ruolo chiave nel determinare la
cinquanta abitanti dell'Himalaya con quello di altrettanti durata della vita: così può essere stato per il 23% dei
cinesi di etnia han nati in pianura. Fino ad oggi la scienza centenari sottoposti al test in cui non sono state riscontrate
aveva già scoperto dieci geni che distinguono i due popoli. le varianti genetiche di "lunga vita”. Forse questa minoranza
L'équipe del professor Rasmus Nielsen ne ha rilevati ora "è vissuta a lungo perché ha evitato fattori di rischio",
trenta, individuando per la prima volta nei discendenti di chi ipotizza Sebastiani. Lo studio ha raccolto dati su oltre un
da generazioni si è insediato sopra i 3500 metri di quota una migliaio di centenari fin dal 1995. La ricerca proseguirà
sorta di "umanità parallela". estendendosi a gruppi etnici selezionati, a iniziare dal
La scoperta del "segreto dei tibetani" non stabilisce solo una Giappone. La scoperta, che i ricercatori definiscono un
diversità genetica tra i nativi di Lhasa e quelli di Pechino. Si "primo passo”, potrebbe consentire alle persone di
estende ai 13 milioni di esseri umani che in tutto il mondo conoscere in anticipo la predisposizione del proprio
vivono fino a 5 mila metri sopra il livello del mare ed è organismo a vivere a lungo. Da questo punto di vista, lo
destinata a dare nuovo impulso agli studi sulle malattie studio ha già riservato una sorpresa. È noto da tempo che
causate dalla privazione di ossigeno nel grembo materno. La un'eccezionale longevità è legata alla familiarità, quindi molti
razza selezionata sul "tetto del mondo", dove si ricercatori hanno ipotizzato che nei centenari potessero
concentrano tutti gli Ottomila del pianeta, ha avuto origine mancare quelle varianti genetiche associate alle malattie
in Asia 2800 anni fa, quando tibetani e han si sono separati. dell'invecchiamento. Ma i dati raccolti indicano che i
Clima e isolamento hanno evitato contaminazioni di sangue, centenari posseggono le stesse varianti delle altre persone;
consegnandoci il popolo che può oggi condurre oltre il ciò significa che le varianti di "lunga vita” potrebbero in
mistero della consunzione fisica. qualche modo cancellare o avere la meglio sulle varianti
legate alle malattie.
I risultati della ricerca hanno una ricaduta di tipo predittivo
Una parte del campione selezionato non ha risposto alle aspettative della ricerca
I risultati ottenuti dal campione sono applicabili ad un gruppo molto più ampio
UDINE - Il messaggio che arriva dai cittadini di Udine è preciso: "Sarebbe opportuno rendere più visibile
l'attraversamento pedonale posto alla fine di via Leonardo da Vinci". Ed è anche argomentato: "Essendo
distaccato dal semaforo, spesso viene ignorato dalle auto in transito". Propositivo: "Una soluzione potrebbe
essere quella di rendere le strisce a sfondo rosso ruvido, che sono più visibili e meno scivolose anche in
presenza di pioggia". Detto - anzi, scritto sulla tastiera del pc - e fatto. La segnalazione del disservizio partita
sul web arriva in tempo reale all'attenzione dell'ufficio competente; viene valutata e approvata; nel giro di
pochi giorni una squadra interviene sul campo e risolve il problema. E tutto, dal giorno della segnalazione
fino al momento della soluzione, viene segnalato sul sito. Il Comune di Udine, pioniere in Italia, ha deciso di
mettere il web 2.0 a servizio dei cittadini e i risultati sono eccellenti. Dopo otto mesi di sperimentazione, la
prima rilevazione sul grado di soddisfazione del servizio ha dato un risultato bulgaro: il 77 per cento degli
abitanti promuove a pieni voti ePart, il sistema informatico che la città friulana ha implementato. Solo il 2
per cento resta attaccato al passato e dice che continuerà a segnalare i problemi al telefono.
È una piccola rivoluzione copernicana, che ha un obiettivo ambizioso: quello di mettere il cittadino al centro
e di fargli ruotare intorno tutti i servizi. Il sindaco della città afferma: "Dietro questa scelta ci sono ragioni
tecniche e politiche. Abbiamo pensato che l'era digitale andasse sfruttata e che i social network potessero
aiutarci a dare una risposta al sempre più diffuso bisogno di partecipazione". Individuato il tema, Paolo
Coppola, 37 anni, professore di informatica e assessore all'innovazione, si è assunto il compito di trovare delle
risposte: "Tenere sotto controllo una città è difficile, e non basta mandare in giro i nostri vigili sui 350
chilometri di strade. La soluzione è spingere verso un modello collaborativo, sfruttare la conoscenza del
territorio che hanno i cittadini, e, come amministrazione, accettare di mettersi in gioco, consentendo a tutti
di controllare quanto tempo ci mette l'ente pubblico a risolvere i problemi".
L'idea viene dal mondo anglosassone, ma è un'azienda del Sud, la Posytron Engineering di Reggio Calabria,
ad averla sviluppata in Italia. Come spiega il Ceo, l'ingegner Alberto Muritano: "La nostra idea è quella della
e. participation, di trovare cioè un modo per consentire ai cittadini di partecipare attivamente alla vita del
comune. Tutti possono intervenire e segnalare delle criticità: una buca sulla strada, un lampione rotto, le
strisce pedonali sbiadite, il frigorifero abbandonato per strada; e contemporaneamente tutti possono
controllare l'efficienza della pubblica amministrazione perché sul sito si può vedere quanto tempo passa tra
la segnalazione e la presa in carico". Il sistema ePart consiste in un software che viene venduto in
abbonamento e il prezzo è in funzione del numero di abitanti della città che ne fa richiesta: tremila euro per
10 mila persone; ventimila per 100 mila abitanti; sessantamila per un sistema che deve servire 400 mila
cittadini.
A Udine quasi la metà delle segnalazioni riguarda la manutenzione delle strade; quasi il 12 per cento la
segnaletica; l'11 i rifiuti, fino a scendere allo 0,7 di fastidi legati al rumore. "La gestione tradizionale - racconta
Antonio Scaramuzzi, da dieci anni dirigente dei servizi informativi e telematici del comune di Udine, dunque
spettatore del "prima" e del "dopo" - era spesso lenta e inefficiente. Adesso siamo tutti sulla pubblica piazza
e tutti dobbiamo essere più responsabili e trasparenti, siamo insomma "obbligati" a prenderci cura della città,
pena il calo della fiducia". Con grande, pare, soddisfazione. Come racconta la cittadina-collaborativa
Margherita Timeus: "Per me è stata una grande ed entusiasmante scoperta. Su un campo di tennis del
Comune c'era la rete rotta e il paletto arrugginito; sono andata sul sito del Comune ed è stato come fare un
videogioco. Vai con la freccia sulla mappa, spieghi cosa non va, se vuoi mandi anche la foto. In un paio di
giorni la rete era riparata e io, cittadina, mi sono sentita importante".
• cosa si è fatto a Udine per coinvolgere i cittadini nel buon andamento della vita della
collettività;
• a chi è ricorso il comune per rendere operativo il progetto;
• tipologia delle segnalazioni e tracciabilità degli interventi;
• reazioni ed aspettative degli amministratori e del pubblico.
La bellezza artificiale, l’aiutino del chirurgo estetico? Un diritto sacrosanto per tutti. Mai
accontentarsi. Otto donne europee su dieci sono convinte che i trattamenti estetici siano
investimenti soddisfacenti. Sembra di sentire e risentire un vecchio slogan pubblicitario che ha
appena compiuto 40 anni: “Perché io valgo”. Soprattutto vale la mia bellezza, il mio aspetto
fisico, la mia simil-giovinezza da protrarre all’infinito. Dunque ben vengano le iniezioni di filler,
il botox, i trattamenti laser: pratiche non più riservate ai super ricchi e alle star, ma da rendere
accessibili a tutti. È il quadro che emerge da un importante studio internazionale condotto su
circa tremila donne europee. Non a caso si intitola “Face value”: che valore ha la nostra faccia,
che valore le diamo? La parte più interessante verte proprio su questo: fino a che punto siamo
disposti ad arrivare per ottenere i trattamenti desiderati? Proprio mentre gli esperti di economia
continuano a parlare di recessione, il 29% delle donne che si sono fatte iniettare filler antirughe
ammette che acquisterebbe prodotti alimentari meno cari pur di potersi permettere una nuova
serie di iniezioni, mentre il 31% sarebbe disposto a cercarsi un secondo lavoro pur di avere il
denaro necessario per migliorare il proprio aspetto fisico.
In un blog in cui sono pubblicati i commenti sulle notizie riportate in questo testo, Lei
scrive le Sue osservazioni (dal Suo punto di vista, maschile o femminile).
In un sito Internet Lei ha letto: “Presto arriveremo al limite dei record e sarà sempre più difficile
battere i primati sulle piste di atletica o in piscina. Finora è sempre spuntato un nuovo
superatleta in grado di polverizzare il record precedente, ma sarà sempre più difficile che arrivi
un campione a farci emozionare. Valutando i risultati in 61 gare olimpiche di corsa e nuoto dal
1900 ad oggi, alcuni scienziati hanno verificato che i miglioramenti dei tempi stanno
inesorabilmente rallentando e nel giro di 7-10 anni si dovrebbe raggiungere il limite invalicabile.
Molto prima di quanto calcolato da altri scienziati, che avevano preannunciato la fine dei record
fra 200 o addirittura 900 anni. Il margine di miglioramento si assottiglia sempre di più. Forse
solo nel nuoto (disciplina alla quale siamo biologicamente “inadatti”) c’è ancora qualche
possibilità di miglioramento, ma nei 100 metri la cosa appare molto difficile. Gli allenamenti
sono già studiati al minimo dettaglio, le piste di atletica sono quasi perfette, le scarpe a livelli
pressoché ottimali. I record nascono ormai da un mix quasi impercettibile e imprevedibile di
fattori: vento a favore, condizioni dell’atleta in quel preciso momento, altitudine. Che succederà
quando i nuovi record verranno stabiliti col contagocce sempre più raramente? E se fosse vero
che i record saranno sempre più diradati, riuscirà il mondo dell’atletica a sopportare anni e
magari decenni aspettando un nuovo atleta che batta un record stabilito 10, 20 o 30 anni prima?
Sembra che ci attendono momenti di noia mortale nello sport”.
Molti utenti hanno pubblicato un loro commento a queste previsioni e anche Lei vuole
intervenire per esprimere le Sue osservazioni a tale proposito.
SESSIONE AUTUNNALE 2017
C.1
0 esempio
La terza classe dei treni, che segnava cinicamente il confine tra due Italie, una benestante e
l’altra costretta a sedersi su panche di legno, fu abolita anni fa. Era il 1956 e il boom
economico bussava . Le Ferrovie capirono che i tempi stavano cambiando, l’Italia si
stava evolvendo. Allo stesso modo oggi sui Frecciarossa sono sparite anche la prima e la
seconda classe, a quattro nuovi livelli di servizio.
Ora è l’alta velocità andando incontro alle richieste di molti clienti. C’è chi chiede il
massimo comfort , chi desidera una “seconda classe” migliorata, con sedili e corridoi
puliti, ridisegnati, comodi a costi accessibili e chi, invece punta solo e soprattutto a
basso prezzo.
Sono nate così le quattro alternative per viaggiare: c’è la standard, una seconda classe
economica, la premium, che corrisponde ad una seconda di qualità, la business, in pratica
una “prima”, la executive, a prezzi quasi doppi , ma paragonabile al top offerto sui
voli intercontinentali delle compagnie aeree blasonate. Molte soluzioni adottate dalle Fsi sono
infatti state mutuate dal mondo del trasporto aereo. I posti non saranno più numerati
come in passato, ma saranno gestiti proprio come negli aerei, con lettere sui posti e numeri
. Inoltre è stato ridisegnato e ampliato del 25% lo spazio bagagli, sono stati inseriti
pannelli separatori di plexiglass bruniti e scelti dei colori tenui per le pelli e i tessuti, con
illuminazione eco a led.
I primi due convogli hanno fatto il loro esordio sulla Napoli-Roma-Milano e hanno viaggiato
con il nuovo allestimento, costato la bellezza di mezzo miliardo di euro . Sono però
tanti a chiedersi quando le Ferrovie e Trenitalia cominceranno a sondare, e , le
richieste dei meno fortunati utenti dei treni regionali che, secondo quanto ha detto un
dirigente di Fsi, potrebbero «fermarsi per mancanza di fondi».
a prezzi adeguati
ad indicare le file
soprattutto a soddisfare
in modo sequenziale
ad adattarsi ai tempi
✓
C.3
0
Alla ricerca di nuovi giovani talenti della narrativa italiana. La Rai si prova
Italia e di età compressa tra i diciotto e i trentanove anni. La Rai, come servizio
Questa ricerca viene condotta in tutta Italia, grazie anche alla capellare diffusione
Iniziare così: È
stato messo in fuga dalla reazione della titolare di una tabaccheria un
uomo di 44 anni che…
SESSIONE AUTUNNALE
SESSIONE AUTUNNALE 2017
2017
D.1
0
nei confronti di chi pensava che non . «Per una donna, per fare
patente a una donna. Mio marito sicuramente mi ha le prime volte che dicevo
0
Prova di produzione orale CELI4 – 3L
Prova di produzione orale CELI4 – 3L
MILANO - Overfishing è un termine tecnico inglese che si può tradurre in italiano come
«pesca eccessiva» oppure «sovrapesca». Nessuno dei due però riesce a dare l'idea del
danno e dei pericoli che stanno correndo i nostri mari. E soprattutto i piccoli pescatori
italiani ed europei.
I DATI - I dati sullo stato di salute delle risorse ittiche sono allarmanti: risultano
sovrasfruttati il 72% degli stock ittici nelle acque europee, che diventano l’82% se si
passa al Mediterraneo; più del 20% ha oltrepassato i limiti biologici di sicurezza; negli
ultimi 60 anni gli stock di pesci di grandi dimensioni hanno subito un calo del 90% ed
esiste il rischio di arrivare al collasso di tutte le specie pescabili in meno di 50 anni. La
causa di tutto ciò è la pesca eccessiva, imputabile a tecniche di cattura distruttive e
insostenibili. La pesca a strascico, per esempio, impiega reti con un’apertura fino a 23
mila metri quadri, l’equivalente di quattro campi da calcio in grado di contenere tredici
jumbo, cattura più di 500 tonnellate di pesce. Di queste molte sono considerate bycatch,
vale a dire specie marine non interessanti e ributtate in mare. Si stima che fino al 90%
delle catture delle reti a strascico di gamberetti viene rigettata a mare, ormai morto.
EVITARE IL COLLASSO - «La riforma della politica comune della pesca, in discussione
all'Unione europea, rappresenta un’occasione imperdibile per invertire questo trend
negativo», spiega l'europarlamentare Guido Milana, vice presidente della commissione
Pesca del Parlamento europeo. «Sostenere la pesca artigianale che caratterizza il
Mediterraneo e promuovere la sostenibilità ambientale dell’intero settore è una delle
strade da percorrere per favorire il ripopolamento di stock ormai al collasso».
OCEAN2012 - «Per tutta l’estate abbiamo voluto tenere accesi i riflettori grazie a oltre
40 eventi in undici Paesi sulla condizione allarmante dei nostri mari», ha dichiarato
Serena Maso, coordinatrice nazionale di Ocean2012, coalizione che preme sull'Ue per
fermare la pesca eccessiva. «L’industria della pesca è finanziata con milioni di euro
provenienti dai fondi comunitari, serviti finora a svuotare il mare e incoraggiare una
pesca distruttiva che rischia di non avere più un futuro».
Prova di produzione orale CELI4 – 3L
Prova di produzione orale CELI 4 – 3L
DOMANDE GUIDA
FOTO
Descriva le foto, mettendole a confronto.
Oggigiorno, quando è possibile, si tende a privilegiare il rapporto uomo-macchina a scapito del
rapporto uomo-uomo. Lei come giudica questa tendenza?
Molte persone, quando devono interagire con un macchinario, sia esso un distributore automatico,
una segreteria telefonica ecc., non sono a proprio agio e preferirebbero di gran lunga avere a che
fare con un interlocutore “umano”. Lei crede che un simile atteggiamento riguardi solo le persone
di una certa età che non sanno adattarsi ai cambiamenti?
TESTO
Riassuma il testo.
Gli uomini, con i loro comportamenti sconsiderati, sono riusciti a sconvolgere anche l’equilibrio
dei mari. Lei crede che i tentativi di arginare questa tendenza potranno avere successo?
Lei crede che i problemi connessi all’alimentazione nel nostro pianeta siano destinati ad aggravarsi
o ad attenuarsi in un prossimo futuro? Motivi la Sua risposta.
CHIAVI – CELI 4 – sessione autunnale 2017
CELI 4
Sessione autunnale 2017
A.2 Punteggio: Punti 3 per ogni risposta corretta e rielaborata (non copiata dal testo)
Punti 2 per ogni risposta parzialmente corretta e/o copiata dal testo
Punti 1 per ogni risposta incompleta
Punti 0 per ogni risposta errata
11. Perché la pubblicità, anche se crea falsi miti, non può influenzare negativamente i comportamenti
degli automobilisti, né può migliorarli attraverso campagne “sociali”.
12. Il desiderio di velocità, di mobilità, di indipendenza degli individui. L’auto può appagare questi
desideri.
13. Perché in realtà la pubblicità, sia essa occulta o palese, non può influenzare i valori, che
hanno un lento processo di formazione.
14. Di non fare quanto è in suo potere per rendere operative tecnologie e mezzi che potrebbero
contribuire a risolvere molti dei problemi legati al traffico automobilistico.
15 : B 16 : A 17 : A 18 : B
19 : A 20 : B 21 : A 22 : A
23 : B 24 : A
B.1 Punteggio: da 0 a 20 punti (assegnati tenendo conto delle relative scale di competenze)
B.2 Punteggio: da 0 a 30 punti (assegnati tenendo conto delle relative scale di competenze)
1 : va / gira 2 : ci/uno
3 : modo 4 : nel/al
5 : lo /questo 6 : secondo/per
7 : buon/ottimo 8 : venga/sia
9 : facendo 10 : memoria/mente
11 : solo/soltanto/basta 12 : presta/rivolge/dà/pone
13 : di 14 : potrebbero/possono/potranno
1
CHIAVI – CELI 4 – sessione autunnale 2017
15 : g 16 : d 17 : n 18 : a
19 : h 20 : f 21 : l 22 : b
23 : i 24 : e
25 ci
26 aspiranti
27 compresa
28 attraverso
29 γ
30 capillare
31 garantita
32 potenziale
33 γ
34 partecipanti
35 cartaceo
36 promosso
37 svolgerà
38 luoghi
2
CHIAVI – CELI 4 – sessione autunnale 2017
Sì : 9 12 14 16 17 19
No : 10 11 13 15 18
A B C
DOVE SI TROVA ATMOSFERA ABITATO DA
20
AVENTINO Vicino al centro Tranquilla e rilassante Famiglie con bambini
21
MONTI Stazione Termini, Di altri tempi Classe lavoratrice
Foro romano
22
A sud, a ridosso del Incantata Dipendenti
EUR Tevere multinazionali,
classe media
23
PIGNETO Tra Prenestina, Viva e stimolante Intellettuali, studenti e
Casilina e Porta giovani alla moda
Maggiore