Comparativi e Superlativi
Comparativi e Superlativi
Comparativi e Superlativi
Capitolo 8 Comparativi e superlativi
Sommario 8.1 Indicazioni d’uso. - 8.2 Comparativo e superlativo di maggioranza. - 8.3
Il comparativo di uguaglianza. - 8.4 Comparativo e superlativo di minoranza.
- 8.5 Il secondo termine di paragone. - 8.6 Il superlativo assoluto. - 8.7
Comparativi e superlativi irregolari.
Tutti gli aggettivi monosillabi (cheap, economico; warm, caldo…) e alcuni bisillabi
accentati sull’ultima sillaba e terminanti per er / le / ow / y (clever, intelligente;
gentle, gentile; narrow, stretto; pretty, grazioso…) di regola formano il comparativo
di maggioranza aggiungendo il suffisso -er e facendo precedere il secondo termine di
paragone dalla congiunzione than (che corrisponde alle voci italiane «di / di che / di
quanto / di quello che»).
This radio is cheaper than that one. Questa radio è più economica di quella.
Mary is cleverer than Michael. Mary è più intelligente di Michael.
Per formare il superlativo di maggioranza, invece, ciascuno dei suddetti aggettivi deve
essere preceduto dall’articolo the e seguito dal suffisso -est.
Dopo il superlativo, il complemento partitivo può essere introdotto da:
• of / in (quest’ultimo in connotazione geografica, ossia quando viene menzionato
un luogo);
• that (che può essere omesso quando è complemento oggetto di una proposizione
relativa).
Amy is the tallest of my two sisters. Amy è la più alta delle mie due sorelle.
This is the longest river in the world. Questo è il fiume più lungo del mondo.
John is the kindest person (that) I know. John è la persona più gentile che conosca.
Prima di formare il comparativo e il superlativo di maggioranza degli aggettivi secondo
le indicazioni fin qui fornite, bisogna tener conto delle seguenti regole ortografiche:
• se l’aggettivo termina con una sola consonante preceduta da un’unica vocale accenta-
ta, la consonante finale si raddoppia (My cat is fat, it’s fatter than yours, Il mio gatto
è grasso, è più grasso del tuo; It’s the fattest of the two, È il più grasso dei due);
• se l’aggettivo termina per -y preceduta da consonante, la -y si trasforma in -i (Are you
happy? Yes, I’m. Today I’m happier than you, Sei felice? Sì. Oggi sono più felice di
te; You’re the happiest boy I’ve met, Sei il ragazzo più felice che abbia incontrato);
• se l’aggettivo termina per -e muta, si aggiunge solo la -r del suffisso -er e -st del
suffisso -est (Usually, John is polite, but Frida is always politer than him, Di solito
John è gentile, ma Frida è sempre più gentile di lui; George is the politest of my
friends, George è il più gentile dei miei amici).
Gli aggettivi composti da due o più sillabe (expensive, costoso; beautiful, bello;
interesting, interessante…), dal canto loro, formano il comparativo di maggioranza
preceduti da more, con il secondo termine di paragone a sua volta preceduto dalla
congiunzione than; mentre costruiscono il superlativo preceduti da the most e seguiti
dalle preposizioni of / in o that.
I can’t afford a more expensive coat than Non posso permettermi un cappotto più
this one. costoso di questo.
This is the most expensive coat of all. Questo è il cappotto più costoso di tutti.
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Questo stesso tipo di costruzione vale pure per gli aggettivi che terminano in -ed (tired,
stanco; bored, annoiato…), anche quando sono monosillabi.
Are you more bored than me? Sei più annoiato di me?
Da notare che nel caso di alcuni aggettivi bisillabi terminanti in er / le / ow / y (silly,
stupido; simple, semplice; funny, divertente…), per formare il comparativo e il super-
lativo di maggioranza è possibile scegliere fra l’uno o l’altro tipo di costruzione (That
boy is sillier than his friend / That boy is more silly than his friend, Quel ragazzo è più
stupido del suo amico; It’s the narrowest path of the two / It’s the most narrow path of
the two, È il sentiero più stretto dei due).
Si ricordino, infine, le seguenti costruzioni particolari:
• comparativo di maggioranza + and + comparativo di maggioranza, che serve
a tradurre l’espressione italiana «sempre più» (It is getting colder and colder, Sta
facendo sempre più freddo; This film is getting more and more interesting, Questo
film sta diventando sempre più interessante);
• the + comparativo + the + comparativo, corrispondente al cosiddetto comparativo cor-
relativo, che serve per descrivere una causa e il suo effetto e traduce l’espressione italiana
«quanto più… tanto più…», con frasi nelle quali il verbo to be viene spesso sottinteso
(The more money you make, the more you spend, Quanti più soldi guadagni, tanti più ne
spendi; The sooner [will be], the better [will be], Quanto prima [sarà], meglio [sarà]).
La stessa formula viene utilizzata quando prima e dopo i correlativi c’è un verbo.
In America I have studied as much as In America ho sia studiato che lavorato.
worked.
I don’t work so much as you (do). Non lavoro quanto te.
Con i sostantivi numerabili plurali:
as many / not so many + sostantivo numerabile plurale + as
You can take as many biscuits as you like. Puoi prendere i biscotti che vuoi.
They have not so many books as we. Non hanno tanti libri come noi.
Inoltre il comparativo di uguaglianza ricorre spesso in alcune espressioni tipiche inglesi:
Come as soon as you can. Vieni più presto che puoi.
As drunk as a lord. Ubriaco fradicio.
raviglioso). Con essi non si possono adoperare gli avverbi very ed extremely, ma solo
absolutely o really (This cake is absolutely delicious, Questa torta è assolutamente
deliziosa).
Per formare il superlativo assoluto con i participi passati (usati in forma aggettivata)
si ricorre a much oppure a very much (much loved, molto amato / amatissimo; very
much respected, molto rispettato).
Non sempre è netta, però, la differenza tra aggettivi e participi passati e, dunque, anche
con questi ultimi a volte si usa very. In genere ciò accade quando un participio passato
non è sentito nella sua funzione verbale, bensì come aggettivo (I’m very pleased to see
you, Sono felicissimo di vederti).
Si osservi che:
• most con l’articolo significa anche «il numero maggiore, il massimo» (John has
made the most mistakes, John ha fatto il numero maggiore di errori), mentre senza
articolo può significare «la maggior parte» (Nowadays, most people don’t smoke,
Oggigiorno, la maggior parte delle persone non fuma) o «più di tutto» (That’s what
surprises me most, Quello è ciò che più di tutto mi sorprende);
• latter significa «secondo» tra due persone o cose già menzionate e si usa in corre-
lazione con former, «primo», nell’espressione the former… the latter (Dante and
Shakespeare were great poets: the former was Italian, the latter English, Dante e
Shakespeare furono grandi poeti: il primo era italiano, il secondo inglese);
• the latest significa «l’ultimo» nel senso di «il più recente» (This is the latest message
from my friend, Questo è l’ultimo messaggio dal mio amico), the last «l’ultimo» di
una serie (This is the last test of the year, Questo è l’ultimo test dell’anno);
• il comparativo e il superlativo di far possono essere utilizzati non solo in rapporto
al concetto di distanza, ma anche in riferimento a quello di tempo, oppure in senso
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figurato. Si considerino, in particolare, farther / further nel senso di «più lontano» (I
drove ten miles farther / further than necessary, Ho guidato dieci miglia più lontano
del necessario), oppure il solo further nel significato di «in più, altri, ulteriori» (Let’s
hope there are not further problems, Speriamo che non ci siano ulteriori problemi);
• the nearest significa «il più vicino» (This is the nearest shop, Questo è il negozio più
vicino), the next «il prossimo, il successivo» (The next stop is yours, La prossima
fermata è la tua);
• le voci older / the oldest si possono utilizzare sempre, mentre elder / the eldest si
usano soltanto in riferimento all’età di persone o dei membri di una famiglia, ed
elder, in particolare, solo se seguito direttamente da un sostantivo (Robert is Susan’s
elder brother, Robert è il fratello maggiore di Susan; Robert is older than Susan,
Robert è più anziano di Susan; I’m the eldest in my family, Sono il più anziano della
mia famiglia).
Parte prima Grammatica di base della lingua inglese
Capitolo 21 La domanda
Sommario 21.1 Le frasi interrogative. - 21.2 Le interrogative dirette. - 21.3 Le
interrogative indirette. - 21.4 Pronomi e aggettivi interrogativi. - 21.5 Gli
avverbi interrogativi.
• Le question tags
La lingua inglese utilizza costruzioni particolari, dette question tags, per richiedere la
conferma di ciò che è stato detto, ovvero per verificare se l’interlocutore è d’accordo
o meno con quanto viene affermato. Tali espressioni, traducibili in italiano con «è vero?
/ non è vero?», si pongono dopo una virgola a fine frase e si possono costruire in due
modi, di seguito specificati.
— Se la frase a cui si riferiscono è affermativa si adopera la forma negativa del verbo
ausiliare o modale presente nella frase, seguito dal pronome personale riferito al
soggetto della frase stessa. Quando la frase contiene un verbo ordinario si ricorre
a don’t / doesn’t (per il presente) e a didn’t (per il passato).
Capitolo 21 La domanda 141
Jack and David can play golf, can’t Jack e David sanno giocare a golf, non è
they? vero?
You’ll be 14 tomorrow, won’t you? Compirai 14 anni domani, non è vero?
I’d meet him tomorrow, shouldn’t I? Dovrei incontrarlo domani, non è vero?
They saw her last month, didn’t they? La videro il mese scorso, non è vero?
— Se la frase a cui si riferiscono è negativa si adopera la forma affermativa del verbo
ausiliare o modale contenuto nella frase, sempre seguita dal pronome personale
adeguato. Anche in questo caso, quando nella frase è presente un verbo ordinario
si utilizza l’ausiliare do: do / does per il presente, did per il passato.
Abigail isn’t at home yet, is she? Abigail non è ancora a casa, vero?
You can’t leave now, can you? Non puoi partire adesso, vero?
We must not answer him, must we? Non dobbiamo rispondergli, vero?
The Smiths don’t live here, do they? Gli Smith non vivono qui, vero?
He said: “What time will you be at home Lui disse: “A che ora sarai a casa domani?”.
tomorrow?”.
He asked me what time I would be at home Lui mi chiese a che ora sarei stato a casa
the next day. il giorno seguente.
“Which bus did she take?”, they asked me. “Che autobus ha preso lei?”, loro mi
chiesero.
They asked me which bus she’d taken. Loro mi chiesero quale autobus lei avesse
preso.
where? → dove?
when? → quando?
why? → perché?
how? → come?
how much? / how many? → quanto/a?, quanti/e?