Moto Del Proiettile
Moto Del Proiettile
Moto Del Proiettile
Leonardo da Vinci
Via Possidonea, 14 - 89100 Reggio Calabria - Tel: 0965-29911 / 312063
www.liceovinci.rc.it
Anno Scolastico 2006-2007
Spesso mi viene in mente una sua frase : ”Non é importante che lavoro si svolge nella vita,
1
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Questi appunti vogliono essere un ulteriore strumento didattico per gli studenti. Idea che mi é venuta dopo
essere stato a contatto con bambini e studenti affetti da Sclerosi Multipla, costretti a lunghe degenze presso il Reparto
di Neurologia dell’Ospedale di Fidenza (Parma), Divisione Diretta da una Eccezionale persona, il Prof. Enrico
A coloro che vorranno dare un piccolo contributo all’Associazione Nazionale per la Lotta Contro la Sclerosi Multipla
1. G ENERALITÁ
Il moto del proiettile é uno dei movimenti fondamentali della cinematica del punto.
Indicheremo con + il verso ascendente dei vettori e con − il verso discendente dei vet-
tori.
dell’accelerazione di gravitá →
−
g.
del proiettile →
−
vi quando questi esce dalla bocca da fuoco.
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Figura 1
Indicheremo con
• vix la componente di →
−
vi sull’asse x
• viy la componente di →
−
vi sull’asse y
• gx la componente di →
−
g sull’asse x. É uguale a 0 perché →
−
g é perpendicolare
all’Asse x
• gy la componente di →
−
g sull’asse y. É uguale a 9,81 m
sec2
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Indichiamo con segno + i vettori orientati verso l’alto e con segno − quelli orientati
verso il basso.
Questa scomposizione ci permette di capire alcune cose fondamentali , visto che l’acce-
lerazione lungo l’asse x é nulla implica che lungo l’asse x il moto é rettilineo uniforme;
mentre, visto che c’é accelerazione costante, lungo l’asse y si ha un moto rettilineo uni-
formemente accelerato.
Visto che sull’asse x si svolgerá un moto rettilineo uniforme, mentre sull’asse y un moto
rettilineo uniformemente accelerato, per l’Asse x riportiamo la legge oraria del moto
rettilineo uniforme e per l’Asse y la legge oraria del moto rettilineo uniformemente
accelerato
x = vix · t
(2.3)
1
g · t2
y = v iy · t −
2
6
x
(2.4) t=
v ix
x 1 x
(2.5) y = viy · ( ) − g · ( )2
vix 2 vix
svolgiamo le operazioni
viy 1 x2
(2.6) y= ·x− ·g· 2
vix 2 v ix
1 x2 vi
(2.8) y =− ·g· 2 + y ·x
2 vix vix
g vi
(2.9) y = (− 2
) · x2 + ( y ) · x
2vi x vix
le quantitá
g, vix , viy
sono i dati iniziali e noti del problema , quindi sono delle costanti, pertanto l’equazione
(2.10) y = ax2 + bx
g vi
(2.11) y = (− 2
) · x2 + ( y ) · x
2vi x vix
Figura 2
tenusa.
da calcolare:
(3.1) c1 = i · sin(α)
(3.2) c2 = i · sin(β)
cateto da calcolare:
(3.3) c1 = i · cos(β)
(3.4) c2 = i · cos(α)
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cateto da calcolare
(3.5) c1 = c2 · tg(α)
(3.6) c2 = c1 · tg(β)
al cateto da calcolare.
(3.7) c1 = c2 · ctg(β)
(3.8) c2 = c1 · ctg(α)
sin(α)
(3.10) tg(α) =
cos(α)
1 cos(α)
(3.11) ctg(α) = =
tg(α) sin(α)
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Figura 3
con α angolo formato dal vettore velocitá iniziale vi e l’asse delle ascisse X.
g vi
(4.3) y = (− 2
) · x2 + ( y ) · x
2vi x vix
g vi · sin(α)
(4.4) y = (− 2
) · x2 + ·x
2 · (vi · cos(α)) vi · cos(α)
g
(4.5) y = (− ) · x2 + tg(α) · x
2· vi2 2
· cos (α)
11
1
cos2 (α)
g 1
(4.6) y=− 2
· 2
· x2 + tg(α) · x
2 · vi cos (α)
Da cui
per cui
1
(4.9) = tg 2 (α) + 1
cos2 (α)
g
(4.10) y=− · (tg 2 (α) + 1) · x2 + tg(α) · x
2 · vi2
g · x2
y = (− ) · (tg 2 (α) + 1) + tg(α) · x
2 · vi2
moltiplichiamo
g · x2 2 g · x2
y=− · tg (α) − + tg(α) · x
2 · vi2 2 · vi2
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g · x2 2 g · x2
(4.11) · tg (α) + + tg(α) · x + y = 0
2 · vi2 2 · vi2
Esprime l’equazione del moto del proiettile in funzione della velocitá iniziale vi e
Ricordiamo che:
→
−
g é l’accelerazione di gravitá;
vi é la velocitá iniziale;
α l’angolo che forma il cannone rispetto al piano orizzontale, al momento dello sparo.
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Si definisce gittata del proiettile la distanza misurata sull’asse orizzontale x tra l’o-
rigine degli assi dove é posizionato il cannone e il punto di arrivo del proiettile, B.
g 2 v iy
(5.1) 0 = (− ) · x + ( )·x
2vi 2x vix
mettiamo la x in evidenza
g viy
(5.2) x[(− ) · x + ( )] = 0
2vi 2x vix
x1 = 0
rappresenta l’ascissa dell’origine degli assi , visto che per ipotesi il proiettile parte dal-
g viy
(5.3) (− ) · x + ( )=0
2vi 2x vix
g viy
(5.4) (− ) · x = −( )
2vi 2x vix
otteniamo
2vi 2x vi
(5.5) x = (− ) · −( y )
g vix
14
2vi 2x · viy
(5.6) x=
g · vix
2 vix · viy
(5.7) x2 =
g
con α angolo formato dal vettore velocitá iniziale vi e l’asse delle ascisse X.
2 vi · cos(α) vi · sin(α)
(5.10) x2 =
g
6. G ITTATA M ASSIMA
vix · viy
sia massimo.
Per massimalizzare la (5.11), cioé cercare il massimo valore della gittata a paritá di
sin(α) · cos(α)
é massimo per
π
α = 45o = (radianti)
4
per calcolare la gittata massima dobbiamo inserire tali valori nell’aequazione (5.11)
√ √
2 2
2 vi2 · 2
· 2
(6.1) xmax =
g
2
2 vi2 · 4
(6.2) xmax =
g
1
2 vi2 · 2
(6.3) xmax =
g
16
vi2
(6.4) xmax =
g
π
questa é la formula della gittata massima che si ottiene per un angolo α = 45o = 4
Tale equazione ci dice che la gittata massima é funzione diretta del quadrato della ve-
quella della terra , il proiettile arriverebbe ovviamente, sei volte piú lontano!
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Figura 4
B ≡ (xB ; yB )
Per analizzare questo problema dobbiamo ricorrere all’equazione del moto del proiettile
in forma goniometrica:
g · x2 2 g · x2
(7.1) · tg (α) + + tg(α) · x + y = 0
2 · vi2 2 · vi2
Una volta particolarizzati i valori x e y con xB e yB la (7.1) sará composta dalle costanti
g, xB , yB , vi
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tg(α)
(xb ; yB ).
g · x2B 2 g · x2B
(7.2) · tg (α) + + tg(α) · xB + yB = 0
2 · vi2 2 · vi2
Se guardiamo con attenzione tale formula, ce ne accorgiamo che avremo 2 distinti valori
B puó essere colpito sia per tiro diretto (fase acendente dell’arco di parabola della
traiettoria del proiettile), sia per tiro indiretto (fase discendente dell’arco di parabola
della traiettoria del proiettile). Ovviamente il tiro diretto lo avremo per il piú piccolo
É bene tenere presente che in balistica, utilizzando il tiro indiretto, si possono colpire
obiettivi con ostacoli interposti tra il cannone e l’obiettivo , ad esempio si puó colpire