1 - Dna PDF
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Costituiti da 3 parti:
Polimerizzazione
mediante
condensazione.
In una molecola di DNA due filamenti antiparalleli con sequenza
nucleotidica complementare sono accoppiati in una doppia elica
destrogira con 10 nucleotidi per giro.
Replicazione
semiconservativa
Origine di replicazione
forcella forcella
crescita crescita
Origine
di replicazione
termine
Origine di
replicazione
Rotazione
attorno all’asse
A livello di ciascuna forcella i filamenti parentali del DNA si separano e vengono sintetizzati due
filamenti figli
Origini di replicazione
Sono caratterizzate da una particolare seq nt
Sequenza consenso
OriC
(l’origine di replicazione di E. coli)
DNA parentale
stampo del
filamento guida
RNA
RNA primasi
stampo del filamento primer
ritardato
Primosoma
Frammento di Okazaki
DNA polimerasi III Proteine morsetto Topoisomerasi
sul filamento scorrevole
ritardato
elicasi
Proteine che
legano il DNA
DNA lineare
Stampo di DNA
circolare
saldato
covalentemente DNA superavvolto
Replicazione bidirezionale:
ad ogni origine di replicazione si formano
due forcelle replicative che scorrono in
direzioni opposte rispetto all’origine
aprendo man mano il DNA
Macchina Replicatrice
Topoisomerasi
DNA parentale
stampo del
filamento guida Elicasi
RNA
primasi
stampo del filamento RNA
primer
ritardato
Proteine che legano il DNA a singolo
filamento
Primosoma
Frammento di
Okazaki DNA-polimerasi: che sintetizza il nuovo
DNA polimerasi III
sul filamento DNA usando come stampo uno dei due
ritardato
filamenti originali
Una volta legata a una origine di replicazione la proteina iniziatrice comincia ad aprire la doppia
elica, attirando un altro gruppo di proteine che costituiscono il complesso enzimatico deputato
alla replicazione del DNA
POLIMERASI
DNA polimerasi I: implicata nella riparazione del DNA e nella rimozione degli inneschi dei
frammenti di Okazaki.
DNA polimerasi II: indotta da danni al DNA per riparazione incline all'errore.
DNA polimerasi III: l'enzima principale per la replicazione, con attività polimerasica 5'->3'
ed esonucleasica 3'->5‘(proofreading). Attiva sia nella sintesi del filamento leading, sia in
quella dei frammenti di Okazaki.
filamenti di DNA
sintetizzati più
di recente
stampo del
stampo del filamento
filamento leader
ritardato
In realtà il filamento di DNA che deve allungarsi all’estremità 5’ viene sintetizzato in modo discontinuo, in
brevi tronconi successivi dalla DNA polimerasi che si muove all’indietro rispetto alla forcella,
quindi in direzione 5’-3’ per ogni troncone
Questi pezzi detti frammenti di Okazaki, vengono ricuciti in seguito formando un filamento nuovo continuo
PRIMASI e PRIMER
Macchina Replicatrice
Topoisomerasi
DNA parentale
stampo del
filamento guida Elicasi
RNA
primasi
stampo del filamento RNA
primer
ritardato
Proteine che legano il DNA a singolo
filamento
Primosoma
Frammento di
Okazaki
DNA polimerasi III
sul filamento
ritardato
Replicazione del DNA
Filamento guida: l’innesco serve solo per cominciare la sintesi all’origine di replicazione
Filamento lento: la sintesi di DNA è discontinua perciò sono continuamente necessari nuovi
inneschi
Quando alla forcella replicativa si espone un nuovo tratto di basi libere, vengono
sintetizzati nuovi inneschi a RNA disseminati lungo il filamento lento; la DNA
polimerasi aggiunge un deossiribonucleotide all’estemità 3’ di questo innesco, dando
inizio a un filamento di DNA e allungandolo finchè non si imbatte nell’innesco a RNA
successivo
Rimozione del primer e unione dei frammenti di Okazaki
Per trasformare in un filamento continuo tutti i frammenti separati costruiti sul filamento
lento, intervengono altri 3 enzimi:
RNA primer
I principi generali che sono alla base del processo di duplicazione del DNA
sono rispettati anche per la cellula eucariotica, ma nascono alcune
problematiche da risolvere:
REPLICONI
Stratagemma: l’apertura della doppia elica avviene in più punti detti REPLICONI,
lungo il cromosoma
3 ipotesi:
cinetocore
bolla di replicazione
sequenza
centromerica
sequenza di origine
della replicazione
sequenza
telomerica
cromosomi figli in cellule
separate
Il problema della replicazione alla fine dei cromosomi
Fine del cromosoma
1° filamento
2° filamento
Replicazione
1° filamento
e
2° filamento
Rimozione dell’RNA primer e ligazione dei
frammenti
RNA primer
DNA neosintetizzato
Quando la forcella replicativa raggiunge l’estremità del cromosoma la macchina replicatrice incontra una
difficoltà nella sintesi del filamento lento: non c’è posto per collocare l’innesco a RNA necessario x iniziare
l’ultimo frammento di Okazaki, proprio in cima alla molecola lineare di DNA. Ogni volta che una molecola di
DNA si replica potrebbe andarne perduto un pezzetto dall’estremità.
La telomerasi
Nei procarioti il problema non esiste perchè la molecola di DNA è circolare.
Negli eucarioti il problema si risolve grazie a speciali sequenze terminali, incorporate nei
telomeri. Queste sequenze ripetitive telomeriche richiamano al cromosoma un enzima
chiamato telomersi, che aggiunge copie multiple della stessa sequenza di DNA in fondo al
cromosoma, producendo un tratto di DNA supplementare e consentendo di completare il
filamento lento
RNA stampo
DNA
Citoplasma
Nucleo
Traduzione
GENOTIPO (informazione ereditaria
contenuta nel DNA)
SINTESI PROTEICA
ELICA SENSO
Filamento uguale all’mRNA ma non 5’ ATG 3’
partecipa alla trascrizione
ELICA ANTISENSO
Filamento stampo: complementare 3’ TAC 5’
all’mRNA
è quello su cui lavora l’RNA pol
5’ AUG 3’
mRNA
Le “parole” più brevi dell’ RNA che rappresentano gli aminoacidi sono le
triplette di basi: CODONI.
DNA mRNA
La trascrizione del DNA avviene nel nucleo delle cellule.
Come nella duplicazione i due filamenti di DNA devono essere prima separati
in corrispondenza della sequenza da trascrivere.
2 subunità
’
1 subunità
1 subunità ’
1 subunità
Promotore procariotico
Contiene due serie di sequenze che sono simili in una varietà di geni.
Queste sequenze comuni contengono 6 nt ciascuna e si trovano
approssimativamente 10 e 35 basi a monte del sito di inizio della trascrizione e sono
chiamate elementi –10 e –35, dalla loro posizione relativa al sito di inizio della
trascrizione, che è definito come la posizione +1.
PROMOTORE e TERMINATORE
Nei procarioti
DNA
RNA
La sintesi di RNA continua fino a che la
polimerasi incontra un segnale di termine
Formazione della struttura a l’RNA è rilasciato dalla polimerasi e l’enzima
stelo ed ansa si dissocia dal suo stampo di DNA.
Dissociazione dell’RNA dallo
Il tipo più semplice e comune di segale di
stampo di DNA
termine in E.coli è una serie di CG ripetute
seguite da una sequenza di AAAAAA
DNA
STEP della TRASCRIZIONE GENICA:
ribonucleotidi trifosfati
TATA box
si trova a –25-30 e assomiglia all’elemento
–10 dei procarioti
CAAT box
si trova a –80
GC box
(sequenze consenso GGGCGG)
- Negli eucarioti ci sono 3 tipi di RNA polimerasi (enzimi complessi costituiti da 8-14 subunità):
RNA polimerasi I: sintetizza rRNA
RNA polimerasi II: sintetizza mRNA (proteine)
RNA polimerasi III: sintetizza rRNA e tRNA
Funzioni diverse Riconoscono promotori diversi
Enhancer:
sequenze regolatrici poste molto più lontano dal sito di inizio della trascrizione.
Come i promotori, gli enhancer funzionano legando fattori di trascrizione che
regolano poi la RNA pol.
Una funzione degli enhancer è quella di regolare l’espressione tessuto-specifica di
alcuni particolari geni nei tipi cellulari appropriati:
l’enhancer può essere attivo in alcuni tipi di cellule ed in altri no.
Maturazione dell’RNA
La maturazione dell'mRNA è una serie di processi chimici che
trasformano una molecola di pre-mRNA (trascritto primario) in mRNA .
Poliadenilazione
proteine
citoplasmatiche
ribosoma che legano RNA
CITOSOL CITOSOL
poro nucleare
scambio delle
proteine
CELLULA PROCARIOTICA
CELLULA EUCARIOTICA
La traduzione
La traduzione non può avvenire facendo corrispondere direttamente 1 nt dell’RNA a 1 aa della pt.
Almeno 3 nt devono essere usati per codificare ciascun aa
nt per codoni
codone
1 4
2 42=16
3 43=64
Diversi tipi di RNA
•RNA informazionali che vengono trascritti a partire dai geni e quindi codificano
per le sequenze amminoacidiche delle proteine: mRNA
l’aminoacido si estremità 3’
attacca qui
Tutti i tRNA hanno la sequenza CCA in 3’ e
estremità 5’ gli aa sono attaccati covalentemente al
ribosio dell’adenosina terminale
anticodon
Lo stampo di mRNA viene riconosciuto dall’ansa dell’anticodone, posta all’altra estremità del
tRNA ripiegato, che si lega al codon appropriato per appaiamento complementare delle basi
RNA transfert (tRNA)
adattatori che allineano ciascun aa con il codon corrispondente sullo stampo di
mRNA
Durante la traduzione…
L’anticodone del tRNA riconosce il codone dell’mRNA per omologia tra le
basi.
Attacco degli aa ai tRNA
Ognuno di essi riconosce il tRNA corretto a cui deve essere attaccato l’aa.
aminoacido
RNAt
specifico
aminoacil-RNAt
sintetasi
La traduzione: il processo di sintesi proteica
La molecola di mRNA trascritta dal DNA è più lunga del vero e proprio messaggio
da tradurre e sequenze di nucleotidi presenti alle due estremità del messaggero non
fanno parte del messaggio ma aiutano l’mRNA ad attaccarsi al ribosoma.
• La subunità maggiore si
lega a quella piccola
formando il ribosoma
funzionale; il tRNA di
partenza si colloca nel sito P
della subunità maggiore.
La traduzione: il processo di sintesi proteica
aminoacido
RNAt
anticodone
RNAm
codone
La traduzione: organizzazione mRNA
La traduzione non inizia semplicemente all’estremità 5’ dell’mRNA, ma in siti di inizio specifici.
Le porzioni terminali 5’ degli mRNA procariotici ed eucariotici sono pertanto sequenze non
codificanti, chiamate 5’UTR. Tutti gli mRNA terminano con seq 3’UTR
mRNA procariotico
Siti multipli di inizio della traduzione
UTR proteina 1 proteina 2 proteina 3 UTR
mRNA eucariotico
Singolo sito di inizio della traduzione
UTR proteina 1 UTR
Sulle proteine così marcate agisce il proteasoma: l’apparato finale di distruzione delle
proteine negli eucarioti
CONTROLLO DELL’ESPRESSIONE DEI GENI NEGLI EUCARIOTI
Proteine housekeeping