Tesla Switch
Tesla Switch
Tesla Switch
Noterete che la corrente in entrata dal bulbo è esattamente uguale alla corrente che fluisce
nella lampadina. Quindi,
quanta energia viene effettivamente utilizzata dalla lampadina? Nessuna, L'energia non si
può distruggere al massimo può essere convertita ,ma allora perché la batteria dopo un po
non è più in grado di accendere la lampadina più? Beh, questa è una caratteristica del
funzionamento di una batteria. Se la corrente viaggia in una direzione, allora la batteria
viene caricata, se gira nell'altra,si scarica:
La fase di scarica della batteria, non ha nulla a che fare con la corrente che scorre
attraverso la lampadina, la batteria si ricaricherebbe
se la lampadina venisse staccata .il lavoro svolto dal flusso per illuminarla non utilizza
alcuna corrente e soprattutto , non utilizza tutta l'energia. L'energia non può essersi
dissolta nel nulla, si trasforma in una altra forma . Questo è difficile da capire per come ci è
stato insegnato ;infatti chiunque sa che per alimentare elettricamente qualsiasi dispositivo
ci è stato falsamente detto che possiamo solo ricaricarlo comprando energia che poi viene
"consumata" nel utilizzatore, quindi ne dobbiamo comprare sempre per mantenere carico il
sistema. Questo Lo accettiamo perché è quello che ci hanno insegnato. Non è vero. La
corrente che fluisce attraverso la lampadina può essere utilizzata per tenere in carica
un'altra batteria. Può illuminare
la lampadina e caricare un'altra batteria senza bisogno di alcuna corrente supplementare:
Qui, il circuito è alimentato dalla batteria 1 come prima, ma questa volta la corrente
continua a caricare la batteria 2.La batteria 1 viene scaricata proprio come prima, ma il lato
positivo è che la batteria 2 è sempre in carica .Il passo finale è quello di scambiare le
batterie sopra:
Con
batterie
da 12
volt, la lampadina subisce i 12 v come se avesse avuto la batteria mostrata nel primo
diagramma, poiché le batterie 1 e 2 sono collegate "in serie" per dare 24 volt, mentre le
batterie 3 e 4 sono collegate"in parallelo" per dare 12 volt. Tesla organizzò il suo circuito
scambiando le batterie 1 e 2 al posto delle batterie 3 e 4. Ha scelto di farlo in un modo
che le batterie si scambiassero centinaia di volte al secondo.
FATTI ANOMALI
C'è un altro fattore importante sfruttabile dalle normali batterie piombo-acido che coinvolge
il processo di ricarica della batteria. Questo dettaglio riguarda i materiali utilizzati. Il
processo di ricarica in questo circuito di commutazione viene eseguito da elettroni che
scorrono lungo il filo collegato alla batteria. Gli elettroni che scorrono lungo la superficie
esterna del filo,si muovono in maniera estremamente rapida. Il flusso elettrico all'interno
della batteria è trasportata dagli ioni caricati all'interno delle piastre di piombo all'interno
della batteria. Questi ioni sono centinaia di migliaia di volte più pesanti degli elettroni.
Questo fattore è trascurabile perchè tutti gli ioni si muovono,ma nella prima frazione di
secondo prima che gli ioni vadano avanti, all’entrata gli elettroni si accumulano come in un
ingorgo di coda. Questo accumulo di elettroni innalza la tensione ben al di sopra della
tensione nominale della batteria, la ricarica inizia quindi con un innalzamento della tensione
ed una maggiore intensità elettrica che pulsa verso la batteria da ricaricare .Questo non si
può notare utilizzando un caricabatterie standard alimentato a batteria,in quanto
l’accensione si verifica solo una volta durante l'intero processo di ricarica. Il Tesla Switch e
i circuiti Bedini mostrati in precedenza, sfruttano la differente velocità con il quale gli
elettroni e gli ioni piombo si muovono. La tecnica è quella di utilizzare impulsi di durata
molto breve per tutto il tempo .Se gli impulsi sono abbastanza corti, la tensione e l’intensità
elettrica nella batteria ricevente si intensificano in pochissimo tempo. Questa non è magia,
sono caratteristiche sfruttabili dai materiali utilizzati in questo circuito. Quasi chiunque ,
vedendo i molti circuiti avanzati di John Bedini per la prima volta, potrebbe avere
l'impressione che siano solo dei banalissimi circuiti. Niente potrebbe essere più lontano
dalla verità. John spesso utilizza la commutazione meccanica perché la fasi di accensione e
interruzione risultano essere molto più nette. John sa esattamente quello che sta facendo.
La Electrodyne Corporation ha testato il Tesla switch(a 4 batterie) per 3 anni, dopo tutto
quel tempo le batterie non hanno mostrato alcun deterioramento insolito. Le batterie
utilizzate erano normali batterie al piombo. Il sistema ha acceso luci, azionato riscaldatori,
televisori, piccoli motori e un motore elettrico da 30 cavalli. Se le batterie vengono scaricate
e mantenute prossime allo scarico completo e si accende il circuito applicando un
utilizzatore, le batterie si sono ricaricate in meno di un minuto. Non sono state individuate
fasi di surriscaldamento delle batterie durante la ricarica rapida. Il calore e stato prodotto
solamente durante la fasi di scarico. Se lasciato indisturbato, ogni batteria carica fino a
quasi 36 volt. é stata sviluppato un sistema di Controllo circuitale per prevenire questo
sovraccarico. Applicando la commutazione meccanica la Electrodyne Corporation ha
dichiarato che sotto 100 Hz non vi erano molti vantaggi ,sopra 800 Hz il sistema potrebbe
essere pericoloso, tuttavia non hanno menzionato perché tassi più elevati di commutazione
possono esserlo. Se consideriamo quanto sta effettivamente accadendo, forse possiamo
capirne il perché. Il processo di carica avviene così
Nella fase A , l'interruttore o commutatore si chiude, collegando una fonte di tensione
(batteria, condensatore caricato, o qualunque) ad una batteria al piombo. Gli elettroni
iniziano a spostarsi verso in basso all’esterno del filo conduttore . Essendo molto leggeri e
avendo resistenza nulla, si muovono velocemente, (gli ioni all'interno del filo si possono
spostare di pochi centimetri all'ora sfruttarli da dentro il cavo non è facile). Tutto va bene
fino a quando alla fase"B" gli elettroni raggiungono le piastre di piombo all'interno della
Batteria. Qui, hanno un problema, perché il flusso di corrente che attraversa le piastre è
trasportato da ioni di piombo. Gli ioni piombo cominciano a trasportare l’energia, ma ci
vuole una frazione di secondo per farle muovere a causa del loro peso. Quindi le particelle
si dividono in quanto viaggiano a differenti velocità in partenza. Lo stacco temporale tra
elettroni e ioni è il momento più importante , è la strada per la free energy. In quella frazione
di secondo, gli elettroni si accumulano perché sono ancora in arrivo lungo il filo a velocità
molto alta. Così, alla fase "C" si forma una diga,ammassamento o ingorgo di elettroni.
In questo schema, Nikola Tesla ha usato 4 diodi per semplificare la commutazione e ridotto
a 2 interruttori on/off e 2 commutatori. In alternativa, si possono usare6 interruttori on/off. In
questo caso, lo schema è un po' più complesso,ma i prossimi 2 schemi possono aiutarci a
comprendere la direzione del flusso di corrente nelle 2 fasi:
Le
batterie 1 e 2 sono collegate in parallelo mentre le batterie 3 e 4 sono collegate in serie.
Questo stadio ha bisogno di 3 interruttori on/off , vengono inseriti 2 diodi per far si che il
polo + della batteria 1 non rimanga collegata per sempre al polo + della batteria 2 , perché
nello stadio 2 ,tale connessione non deve esserci
I collegamenti nello stadio 2 sono quasi identici al primo, abbiamo bisogno di altri 3
interruttori on/off e 2 diodi per evitare un collegamento permanente tra i poli + di batteria 3
e 4. Si suggerisce per semplificare la velocità di commutazione di utilizzare 3 dischi montati
sull’albero di un motore come mostrato in figura
I 3 rotori sono isolati l’uno dall’altro , i settori conduttori sono allineati come pure le
spazzole. Il congegno assemblato crea una commutazione meccanica tale che quando le s
allo stesso tempo,cioè ,vi deve essere una pausa prima che parta la commutazione.pazzole
superiori sono cortocircuitati insieme, le spazzole inferiori sono a circuito aperto.
Ovviamente è essenziale che in nessun punto della rotazione le 2 serie di spazzole
rimangano collegate Molta gente preferisce la commutazione a stato solido rispetto a quella
meccanica,quindi dovrebbe essere possibile organizzare anche questo tipo di
commutazione, ecco un suggerimento per tale esecuzione:
tutti e 3 gli interruttori meccanici, sono stati sostituiti da dei transistor,uno di tipo PNP e 2 di
tipo NPN. Questi,devono essere in grado di gestire 30 Ampere, quindi,anche se non viene
evidenziato,quasi sicuramente saranno coppie darlington , l’eccesso di energia generato
dalla commutazione attuata dal transistor ad alta potenza potrebbe essere amplificata
utilizzando un transistor pilota, forse usando una combinazione 2N3055 / 2N2222A. La
corrente di base del transistor attraversa una resistenza che viene alimentata da un polo
della batteria a caso, una da 12 volt . La commutazione è controllata tramite un
optoisolatore e i tre isolatori ottici che commutano insieme (come mostrato sopra), sono
azionati a lato da un multivibratore astabile (probabilmente questo e collegato ad un chip
NE555). Gli altri 3 isolatori ottici sono necessari per il secondo stadio di commutazione,
quindi nella prima fase di commutazione rimangono spenti, gli altri 3, verranno attivati
quando il chip NE555 avrà invertito il segnale ricevuto. Questo assicura
contemporaneamente l’accensione 3 isolatori ottici e lo spegnimento degli altri 3.
Si può notare da ll’immagine sopra quale transistor di commutazione
suggerito per lo secondo stato di commutazione .Quella che avete
visto è solo una raffigurazione per eseguire la commutazione
utilizzando la tecnologia più semplice possibile. Sempre utilizzando i
transistor, può essere ottenuta una commutazione meccanica in
sostituzione a quella esaminata.
Tuttavia,
nella disposizione mostrata sopra, la batteria ‘1’ non subisce l’
inversione della sua direzione di flusso .Tale sistema oltretutto non
può raggiungere una vera e propria soglia di pericolosità critica in
quanto l’energia che viene fornita è stata catturata sfruttando la
forza del vuoto cosmico(ETERE) e non dalle batterie. Lo schema a
blocchi utilizzato da Jonh quando stava progettando il suo circuito era
il seguente:
Questo è un circuito di commutazione molto più difficile da costruire.
Se la batteria 3 nello schema precedente, è completamente scarica,
quando viene inserita nel circuito, si dice che venga ricaricata
completamente in meno di un minuto. Se venisse utilizzata la
commutazione meccanica (che non è possibile in quanto avverrebbe
troppo lentamente ), le connessioni verrebbero rappresentate così;
per lo stato 1:
L’ideale,sarebbe quella di costruire questo tesla switch utilizzando l'elettronica a stato solido e
quindi usare un sistema di commutazione che non abbia parti in movimento.