Il documento spiega diversi modi per dare enfasi ad elementi all'interno di una frase in italiano, come la frase scissa, la ripetizione, la collocazione e l'uso di pronomi tonici e atoni. Vengono forniti esempi per chiarire ciascuna tecnica.
0 valutazioniIl 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
143 visualizzazioni3 pagine
Il documento spiega diversi modi per dare enfasi ad elementi all'interno di una frase in italiano, come la frase scissa, la ripetizione, la collocazione e l'uso di pronomi tonici e atoni. Vengono forniti esempi per chiarire ciascuna tecnica.
Il documento spiega diversi modi per dare enfasi ad elementi all'interno di una frase in italiano, come la frase scissa, la ripetizione, la collocazione e l'uso di pronomi tonici e atoni. Vengono forniti esempi per chiarire ciascuna tecnica.
Il documento spiega diversi modi per dare enfasi ad elementi all'interno di una frase in italiano, come la frase scissa, la ripetizione, la collocazione e l'uso di pronomi tonici e atoni. Vengono forniti esempi per chiarire ciascuna tecnica.
Scarica in formato PDF, TXT o leggi online su Scribd
Scarica in formato pdf o txt
Sei sulla pagina 1di 3
HOME > BENVENUTI - INTERCULTURA BLOG > LA FRASE CON ENFASI
Italiano
La frase con enfasi
Prof. Anna La lingua italiana 7 maggio 2015 Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, molto spesso quando parliamo o scriviamo vogliamo mettere in evidenza un particolare elemento della frase, questo procedimento prende il nome di enfasi. Questa settimana vedremo in che modo è possibile dare enfasi all’elemento della frase che vogliamo porre in rilievo. Buona lettura! Prof. Anna Nella lingua scritta e nella lingua parlata si può avere enfasi mediante particolari accorgimenti, per esempio cambiando la normale collocazione degli elementi della frase che vogliamo enfatizzare, la loro ripetizione o il loro rafforzamento mendiante altri elementi. Vediamo alcune di queste possibilità: • la frase scissa (divisa) → si può dividere la frase in due parti: la prima parte contiene il verbo essere e la seconda è introdotta da che , questo per richiamare l’attenzione sul contenuto della prima parte della frase: – Luca ha mangiato la torta ⇒ è stato Luca che ha mangiato la torta (viene enfatizzato il soggetto-Luca-); – Elisa vorrebbe il mio aiuto ⇒ è il mio aiuto che Elisa vorrebbe (viene enfatizzato l’oggetto – il mio aiuto-); – stavamo parlando di politica ⇒ era di politica che stavamo parlando (viene enfatizzato il complemento di argomento -di politica-); • ripetizione → è possibile ripetere l’elemento che si vuole enfatizzare: – Io, io ho vinto! Si può enfatizzare l’elemento ripetuto con un avverbio (proprio, perfino, persino ecc.): – Marco, proprio Marco dovevi invitare? Un altro modo può essere quello di richiamare le parti del corpo relative al significato del verbo: – l’ho visto io, con i miei occhi; – l’ho sentita io, con le mie orecchie; – l’ho toccato io, con le mie mani; • collocazione → si può cambiare il posto abituale dell’elemento che si vuole enfatizzare: ⇒ se si vuole mettere in evidenza il complemento si userà la dislocazione a sinistra: consiste nell’anticipazione del complemento oggetto o di un altro complemento indiretto nella parte iniziale della frase, il complemento messo all’inizio della frase di solito è seguito da un pronome atono o particella pronominale (lo, la, li, le, ci, ne, vi, gli): – ho già conosciuto queste persone ⇒ queste persone, le ho già conosciute; – sono già stato a Roma ⇒ a Roma, ci sono già stato; – abbiamo già abbastanza problemi ⇒ di problemi, ne abbiamo già abbastanza; ⇒ la dislocazione a destra è speculare a quella a sinistra, può avvenire con il soggetto: – Carlo ha chiamato ⇒ ha chiamato Carlo; oppure con il complemento oggetto e altri complementi: – ho già conosciuto queste persone ⇒ le ho già conosciute, queste persone; – sono già stato a Roma ⇒ ci sono già stato, a Roma; – abbiamo già abbastanza problemi ⇒ ne abbiamo già abbastanza, di problemi; • tonico e atono → questo tipo di enfatizzazione è particolarmente diffusa nella lingua parlata, cioè la ripetizione dello stesso pronome prima in forma tonica poi atona (a me mi, a te ti, a lui gli, a lei le, a noi ci, a voi vi, a loro gli): – a me gli spaghetti mi piacciono al dente; – a lui non gli piace il caffè.
Seleziona la risposta corretta fra quelle disponibili. Se rispondi bene, vedrai lo sfondo diventare di colore verde.
1. Scegli il modo corretto di enfatizzare la seguente frase: "Marta ha preso il mio
libro" Marta è stata che ha preso il mio libro è stata Marta che ha preso il mo libro
2 . Nella frase precedente viene enfatizzato:
il soggetto il complemento oggetto
3. Scegli la frase corretta:
Posso assicurarti che è successo davvero, l'ho visto con i miei occhi. Posso assicurarti che è successo davvero, l'ho visto con le mie orecchie.
4. Scegli il modo corretto di enfatizzare la seguente frase: "Alex sta leggendo il
libro di storia" è stato Il libro di storia che Alex sta leggendo è il libro di storia che Alex sta leggendo
5. Nella frase precedente viene enfatizzato:
il soggetto il complemento oggetto
6. Scegli il modo corretto di enfatizzare la seguente frase: "vorrei dire la verità a
Paolo" a Paolo, vorrei dirgli la verità a Paolo, vorrei dirti la verità
7. La frase precedente è un esempio di:
dislocazione a sinistra dislocazione a destra
8. Scegli il modo corretto di enfatizzare la seguente frase: "Nadia mangia tante
caramelle" Nadia ne mangia tante, di caramelle Nadia le mangia tante, di caramelle
9. La frase precedente è un esempio di:
dislocazione a sinistra dislocazione a destra
10. La seguente frase "a me non mi telefoni mai" è più adatta: