Lo Stato Attuale Della Teoria Dell'allenamento
Lo Stato Attuale Della Teoria Dell'allenamento
Lo Stato Attuale Della Teoria Dell'allenamento
In questo numero
Lo stato attuale della teoria
dell’allenamento
Peter Tschiene
Analisi dello stato attuale della teoria
dell’allenamento e della sua influenza
sulla pratica nello sport di alto livello
7
I limiti genetici delle prestazioni
sportive
Leonid Sergijenko
In quale misura i fattori genetici influi-
scono sullo sviluppo delle capacità moto-
rie sportive
40
Trainer’s Digest
12 a cura di Arndt Krüger, Mario Gulinelli
La diagnosi del talento sportivo
Andreas Hohmann
I criteri per la selezione del talento: l’e-
sempio delle corse di velocità dell’atletica
leggera
42
Allenamento in altitudine e
sport di combattimento
Gerhard Lehmann,
22 Hans Dietrich Heinisch
Alcune ricerche sull'efficacia dell'allena-
Ciclo mestruale e capacità di mento in altitudine per gli sport di com-
prestazione delle atlete battimento: l'esempio del judo
Larisa Shaklina
Lo stato funzionale e la capacità di pre-
stazione di atlete di alto livello, tenendo
conto del ciclo biologico dell’organismo
femminile
49
La coscienza privata di sé,
elemento determinante della
prestazione
29 Claude Ferrand, Sandra Tédard
Studio di casi nella ginnastica ritmica
Biomeccanica dei salti nella
pallavolo e nel beach-volley
Gian Nicola Bisciotti, Anne Ruby,
Claude Jaquemod
Ricerca sulle differenze di ordine biomec-
57
canico tra le tecniche d’esecuzione dei Le zone di intensità aerobica
salti nella pallavolo e nel beach-volley nelle discipline cicliche di
durata
Piero Incalza
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
Introduzione
Questo articolo si propone di fornire al let-
tore una descrizione di quali siano, attual-
mente, i punti deboli nelle basi teoriche
dell’allenamento nell’alto livello. Quanto vi
viene esposto si basa su conoscenze scien-
tifiche e su esperienze personali pratiche
dell’Autore, acquisite in oltre trenta anni di
attività nel campo dell’allenamento.
1. L’affermazione principale
Una teoria compiuta e coerente dell’alle-
namento non esiste. Attualmente, siamo di
fronte solo a frammenti di una teoria che
si diversificano tra loro:
- per quanto riguarda il loro retroterra
storico ed ideologico;
- per i loro fondamenti scientifici;
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
- 1957, D. Harre, Einführung in die allge- Questo libro, che rappresenta l’opera di dell’allenamento della condizione fisica,
meine Trainings- und Wettkampflehre tutta una vita, è molto attuale e parte sono sempre quelli di una volta e ven-
(Introduzione alla teoria1 generale del- dalla descrizione dello sport e della sua gono integrati - o semplicemente
l’allenamento e della gara), Lipsia 1957. teoria. Poi vengono trattate ed è nuovo aumentati - attraverso i numerosi risul-
Si trattava di materiale specificamente per questo Autore, la gara e l’attività di tati empirici della ricerca della fisiologia
elaborato per la formazione a distanza gara dell’atleta, ma solo formalmente. del muscolo e della neurofisiologia.
degli allenatori della Rdt. Segue poi l’esposizione dei presupposti La suddivisione degli esercizi in esercizi
- 1965, L. P. Matvejev, Il problema della individuali per un allenamento sportivo, condizionali ed in esercizi tecnici ha
periodizzazione dell’allenamento sporti- come anche una caratterizzazione integra- assolutamente bisogno di una verifica,
vo (in russo), Mosca, 1965.2 tiva dei contenuti dell’allenamento, dei anche alla luce delle concezioni scienti-
- D. Harre, Trainingslehre, Berlino (Rdt), metodi e dei complessi di esercizi. L’Autore fiche di Bernshtein, come ha più volte 3
1969 (Teoria dell’allenamento)3. si limita in tutto a quattro (!) principi del- messo in luce il mio collega Zanon.
Questi i temi trattati: l’allenamento. La sua originaria periodizza- Come é caratteristico della modernità,
- l’allenamento in quanto processo peda- zione dell’allenamento viene racchiusa, in ma in modo completamente inutilizzabi-
gogico, sua natura, scopo e compiti; modo nuovo, in modelli della preparazione le, anche i risultati della ricerca scientifi-
- i metodi generali di allenamento; per i diversi macrocicli. Ma la conclusione ca vengono “stilizzati” in metodi. In que-
- i principi dell’allenamento; è formata da quanto Matvejev ammette sto caso si deve parlare di imbroglio (o
- la pianificazione e la periodizzazione sul record sportivo: i modelli che lui pre- frode) accademica.
dell’allenamento; senta si riferiscono solo ad esso. Per lui lo A causa del grande numero di informa-
- le particolarità dell’allenamento femmi- sport professionistico rappresenta solo un zioni e di selvagge speculazioni metodo-
nile e giovanile; circo. Lo sport professionistico non per- logiche, nella formazione di una teoria si
- i test nell’allenamento. mette di programmare alcuna preparazio- accentua una difficoltà rappresentata
Il libro di Matvejev sulla periodizzazione ne al record. Ciò è causato dalla grande dal fatto che nel processo viene perso
rappresentava un passo in avanti rispetto quantità di gare che vengono disputate l’aspetto globale, nel quale l’incremento
ai primi tentativi sulla pianificazione di per ragioni finanziarie o per pressione della prestazione dell’atleta rappresenta
Harre, concentrandosi sulla strutturazione degli sponsor. Il suo sport d’alto livello non il punto centrale.
temporale del carico nell’anno di allena- ha nulla a che vedere con lo sport per - Tranne una eccezione (Platonov 1997),
mento e di gara. tutti. Ed è giusto. viene trascurata l’individualizzazione
Tutti questi libri ed i loro successori o deri- dell’allenamento, che pure è praticabile,
vati per lo più si riferivano allo sport com- o essa viene citata solo formalmente.
petitivo con l’obiettivo della massima pre- In sintesi: finora, nelle pubblicazioni più Individualizzare l’allenamento significa
stazione (per la gloria del socialismo). importanti ci sono solo aspetti e fram- tenere conto di quale è la tipologia di
Se si escludono alcune eccezioni, la teoria menti di una teoria dell’allenamento. adattamento degli atleti e di quale è la
Non esiste alcuna deduzione organica
dell’allenamento è poco cambiata rispetto delle leggi e delle necessità dell’allena- loro predisposizione verso determinate
ai modelli di Harre e Matvejev. mento. L’allenamento in quanto proces- modalità di carico. Nella letteratura tro-
Per prima cosa ne forniamo un esempio so viene spesso “confezionato” in una viamo solo norme che riguardano grup-
negativo: teoria dello sport. pi o che sono valide per tutti e per ogni
T. O. Bompa, Periodisation - theory and individuo.
methodology of training, Human Kinetics, Questa definizione della tipologia di
Champaign (Ill.), Usa, 1999. adattamento, nell’allenamento dei bam-
In questo libro, l’autore, uno studioso 2. Alcuni motivi che rendono bini e dei giovani atleti, rappresenta un
rumeno che attualmente insegna alla York difficile la formazione di una presupposto necessario se si vuole
University di Toronto, espone l’allenamen- teoria organica e coerente garantire la loro capacità di carico, sal-
to seguendo lo stile di Harre. La periodiz- dell’allenamento sportivo vaguardando un buon stato di salute.
zazione di Matvejev viene solo accentuata - Per quanto concerne la futura teoria
acriticamente. Qui si fa riferimento solo allo sport di alto dell’allenamento siamo di fronte ad una
Poi, un esempio positivo: livello! carenza di approcci che si basino sulla
V. Platonov, Obshaja teorija podgotovki - Per prima cosa, la formazione di una teoria dei sistemi. Allenamento e gara
sportsmenov v olimpiskom sporte (Teoria teoria è impedita da antiquate ed ideo- non vengono concepiti come un siste-
generale della preparazione degli atleti logiche idee sul carico, che dominano il ma. In questo modo, l’adattamento
nello sport olimpico, Kiev, 1997). modo di pensare fin dai tempi di viene considerato solo in ambiti ristretti
In questo libro, la novità è rappresentata Matvjev. Ne risulta una tendenza scia- (ad esempio, nella forza). Soprattutto, si
dal fatto che come punto di partenza viene gurata: l’orientamento sulla quantità. può rilevare una carenza di natura prati-
assunta la gara, e soprattutto dall’ampia Aumentare i carichi fa sempre bene? ca: la gara e la prestazione di gara non
esposizione della preparazione in quanto Così, si limita la concezione dell’allena- vengono riconosciuti come elementi che
processo adattativo. Perciò, per la prima mento come adattamento. rafforzano il sistema (feedback).
volta viene dedicata una notevole atten- - In questo modo viene sopravvalutato il - A queste difficoltà si collega la sottova-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
zione ai problemi della fatica e del recupe- ruolo dell’allenamento. lutazione del ruolo adattativo e sistemi-
ro degli atleti dopo i carichi. Così pure Intendo dire che, sia nella teoria che co che viene svolto dai processi di rista-
vengono trattati i problemi del talento. nella pratica, non viene riconosciuta bilimento che si svolgono nell’organi-
Poi, un terzo esempio: quale è la funzione di primo piano che smo degli atleti, sottoposto ad un carico.
L. P. Matvejev, Obshaja teorija sporta i jejo viene svolta dalla gara (fanno eccezione Finora il solo Platonov (1999) si è
prikladnye aspekty (Teoria generale dello Platonov 1997 e Tiess, Tschiene 1999). espressamente battuto contro questa
sport ed i suoi aspetti applicativi), Mosca, - La metodologia dell’allenamento è carenza nella teoria e nella metodologia
2001. ingessata. I metodi, soprattutto quelli dell’allenamento.
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1. l’importanza della gara nella teoria e 3. La massima forma dell’atleta deve essere
In sintesi: senza un approccio che si basi nella pratica dello sport di alto livello; costruita in modo assolutamente speci-
sulla teoria dei sistemi non viene vista la
funzione che viene svolta dalla gara nel 2. la pluralità delle gare; fico per la gara e, qualitativamente, deve
quadro dell’allenamento, inteso come 3. la preparazione immediata alla gara; essere raggiunta prima di essa. Qui va
adattamento. La gigantesca quantità di 4. l’adattamento come processo fonda- tenuto conto che esistono tempi indivi-
dati empirici di ricerca frena l’ulteriore mentale per il miglioramento della pre- dualmente diversi di sviluppo della
sviluppo globale della metodologia. stazione. forma.
Finora, nel sistema di allenamento e di 4. L’allenamento tiene conto, quantitativa-
gara non esiste una determinazione 3. L’importanza della gara nella mente, di tutti i fattori dell’attività indi-
delle tipologie individuali di carico e di teoria e nella pratica dello sport viduale di gara. Ciò vuole dire che viene
4 recupero. di alto livello sviluppata la struttura della prestazione
ed alla base di ciò troviamo il coordina-
La gara e la prestazione di gara rappresen- mento dei processi adattativi nell’atleta.
Gli effetti negativi sulla pratica sono tano: Ciò è impossibile senza adeguata piani-
enormi: - il logico punto di partenza di tutte le ficazione dei tempi necessari per il rista-
- Partendo da informazioni e da una for- misure dirette all’incremento della pre- bilimento.
mazione ormai antiquate, se non addi- stazione e In questo modo, molte raccomandazioni
rittura sbagliate, vengono perpetuate - svolgono una funzione necessaria nel che si trovano nella letteratura assumono
carenze tradizionali nel carico e nella sistema funzionale atleta-prestazione. un significato relativo. Orientarsi esatta-
pianificazione dell’allenamento. La gara funge da fattore originale che mente sulla struttura della prestazione di
- La pianificazione dei calendari delle rafforza il sistema. Se la sua azione viene a gara serve a prevenire uno dei principali
Federazioni sportive non tiene conto del mancare, o è poco frequente, non sarà errori commessi nell’allenamento attuale:
fatto che i processi di adattamento, cioè possibile che il sistema funzionale atleta- la mancata considerazione del principio
processi che esistono obiettivamente, prestazione si sviluppi fino a raggiungere della globalità (nel concepire l’atleta e la
non permettono che essi non vengano un nuovo massimo livello individuale (pre- sua prestazione).
rispettati. Ma, un correzione di stati stazione).
carenti attraverso il doping non è etica- La struttura gerarchica nel rapporto alle- 4. La pluralità delle gare
mente ammissibile ed è vietata. namento-gara si presenta come nella figu-
- Atleti, allenatori, direttori tecnici, diri- ra 1. Occorre tenere conto dell’enorme aumento
genti e scienziati, vedono nella gara solo 1. La gara determina l’orientamento tem- delle gare di grande importanza per gli
il giorno X per la realizzazione di una porale di tutte le misure dirette ad atleti e le atlete di alto livello. Questa
prestazione. incrementare la prestazione. cosiddetta pluralità di gare deve essere
Ora, qui di seguito, cercherò di fornire, in 2. La struttura dell’attività di gara determi- valutata sia positivamente sia negativa-
quattro punti, il mio modesto contributo na l’intero contenuto dell’allenamento e mente.
alla prevenzione di questi effetti negativi. la strutturazione dei processi di adatta- Negativamente: partecipare a molte gran-
I quattro punti che tratterò riguardano: mento dell’atleta. di gare, di fatto, non permette la costru-
zione di una forma massima, in quanto
restano limitati i periodi necessari per i
processi di adattamento (carico e recupe-
LA DETERMINAZIONE DELLA DIREZIONE DELL'ADATTAMENTO ro). Su questo punto ha completamente
E DEL SUO CONTROLLO NELLE TAPPE DELL'ALLENAMENTO ragione Matvejev. Ciò vale soprattutto per
gli sport individuali. In questo senso, negli
La gerarchia dei parametri della determinazione sport di squadra domina quasi un caos.
del rapporto tra allenamento e gara Positivamente: una pianificazione finaliz-
zata produce effetti positivi per gli atleti e
Deduzione dei compiti e dei contenuti
Definizione/Differenzione del grado
specifico di efficacia
MESOCICLI
MICROCICLI
MACROCICLI
e METODI
GARA
prestazione continua attraverso un raffor-
PRESTAZIONE DI GARA
zamento del sistema funzionale atleta-
prestazione. Però le prestazioni debbono
STRUTTURA DELLA GARA trovarsi nella zona della forma migliore
Adattamento controllato dell'atleta
5. La preparazione immediata-
ALLENAMENTO E RISTABILIMENTO mente precedente alla gara
Una funzione chiave nell’incremento della
prestazione viene svolta dalla preparazione
LA GERARCHIA DEI PARAMETRI DELLA DETERMINAZIONE immediata alla gara, come è stato messo
Figura 1 – DEL RAPPORTO TRA ALLENAMENTO E GARA
in rilevo, per la prima volta, da Thiess,
Tschiene, Nickel (1997). Funzionalmente,
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Tabella 1 – Parametri del sistema individuale di gara nei singoli sport centrato l’attenzione del mondo degli spe-
(partecipazioni ufficiali a gare) cialisti sull’adattamento come processo
che si trova alla base di ogni incremento
della prestazione sportiva.
Sport Volume dell’esercizio di Numero delle partecipazioni Con ciò, però, s’intende un processo che
gara nel carico globale, % alle gare riguarda tutti i sistemi, che cioè è globale,
non è limitato ad un solo sistema organico
anni '60 anni '90 dell’atleta. E Verchoshanskij è stato il
primo autore a misurarsi con l’importante
1 Ciclismo su strada 25 – 40 30 - 50 100-125 problema della costruzione a lungo termi-
ciclismo su pista 22 - 30 25 - 35 80 - 150 ne della massima prestazione nello sport, 5
rilevando che la descrizione dell’allena-
2. Sci di fondo 7 - 10 40 - 45 30 - 40 mento considerato come processo pura-
mente pedagogico è inefficace e un intral-
3. Marcia 3-4 6 - 10 6 - 10 cio al progresso.
4. Maratona 2-3 10 - 15 10 -16
Basandomi sulle nozioni di molti colleghi,
(prove effettivamente
su 42,2 km) 2- 3 2-3
ritengo che questi aspetti dell’adattamento
nell’allenamento siano importanti per la
5. Corsa su lunghe distanze 1,5 - 3,0 20 - 35 15 - 25 pratica:
1. L’adattamento è un processo che si pro-
6. Corsa su medie distanze 0,6 - 1,0 25 - 35 15 - 25 duce solo sulla base della trasmissione
all’apparato genetico della cellula delle
7 Pattinaggio su ghiaccio 1,0 - 1,8 45 - 50 45 - 55 informazioni sull’azione di uno stress
di velocità intenso ripetuto. Grazie alla sollecitazio-
ne si stabilisce un rapporto tra funzione
8. Nuoto 1,5 - 2,0 40 - 50 50 - 60 ed apparato genetico. Stimoli deboli non
producono sviluppo.
9. Canottaggio 1,0 - 1,3 25 - 35 30 - 40 2. L’adattamento come risultato. Si produ-
ce un sistema funzionale motorio speci-
10. Canoa 0,8 - 1,1 30 - 40 40 - 50 fico che ha una finalità ben definita
(specializzazione con una determinata
11. Lotta stile libero 3 prestazione qualitativa).
Incontri 40 - 70 40 - 70 3. L’adattamento come anticipazione delle
future richieste che verranno poste all’a-
12. Lotta greco-romana 3 tleta (i carichi di allenamento debbono
Incontri 40 - 70 40 - 70 sempre prevedere elementi delle presta-
zioni che si vogliono ottenere).
13. Ginnastica artistica 4. L’adattamento presenta una precisa
Gare 6-8 6-9 struttura (individuale) di fasi (questo
fenomeno rappresenta la base della
14. Pesistica
struttura temporale dei cicli di allena-
Gare 6-8 6-8
mento e di gara).
15. Atletica leggera 5. L’adattamento rappresenta un processo
Salti, lanci 18 - 30 15 - 25 specifico, che va fino all’adattamento
estremo. Questo processo specifico esige
il suo risultato/prodotto, che agisce
come fattore che forma il sistema. Di
essa non fa parte più dell’allenamento, in mente a tutti gli allenatori di occuparsi di qui la nuova visione della pluralità di
quanto si tratta di una fase che serve alla questa componente dell’incremento della gare e la necessità della modellazione
costruzione della forma massima degli prestazione. In ciò occorre che essi restino dei carichi.
atleti degli sport individuali. Qui domina il creativi ed intuitivi! (figura 2). 6. L’adattamento è un processo individuale.
momento psicologico. Compiere errori nella fase della prepara- Per questa ragione, abbiamo bisogno di
Infatti, non ci si deve più allenare in senso zione immediata alla gara distrugge com- conoscenze sulle tipologie adattative
fisiologicamente stretto. Con ciò s’intende pletamente tutta la preparazione prece- degli atleti. Altrimenti, tutte le misure
dire che non debbono essere più provocati dente, perché questa fase è già una parte pratiche sono inefficaci o non sfruttano
cambiamenti morfologico-funzionali nei della gara, l’introduzione ad essa. il potenziale individuale dei nostri atleti
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
sistemi di organi e poi attendersi un rapido e delle nostre atlete (sempre nel quadro
recupero. Invece, attraverso misure diver- 6. L’adattamento, processo base della salvaguardia della loro salute).
se, la struttura della prestazione degli atle- dell’allenamento 7. L’adattamento è un processo teso all’e-
ti e delle atlete viene resa ottimale per conomia. Ciò vuole dire che con esso
ottenere la forma massima nella struttura Attualmente, come in passato, viene rico- vengono ridotti il dispendio di tempo e
dell’attività di gara. nosciuta la priorità dell’aspetto biologico di energie durante l’allenamento e viene
Non è solo sulla base della mia esperienza dell’allenamento. Si tratta di un merito di così superato il prevalere del pensiero
che così si può raccomandare espressa- Jury Verchoshanskij, che ha sempre con- quantitativo.
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Note
COMPITI DELLA PREPARAZIONE IMMEDIATAMENTE
PRECEDENTE ALLA GARA (1) La parola Lehre, che è stata e viene nor-
malmente tradotta in italiano con il termine
teoria, intesa “come formulazione sistematica
Trasformazione Creare un'armonia
dei presupposti nel collegamento tra
Espressione di principi generali relativi ad una scienza, arte
ottimale della
della prestazione tutti i presupposti
prestazione di gara o branca del sapere” - in questo caso all’alle-
nel risultato di gara della prestazione namento - in tedesco ha un significato più
ampio che si avvicina di più alla parola italia-
In campo In campo In campo In campo na dottrina, cioè: “a un complesso di nozioni o
6 condizionale tecnico tattico psichico principi organicamente elaborati e disposti,
considerata oggetto di studio o norma sul
Misure che Misure che piano teorico e pratico, che diventa anche
sostengono OTTIMIZZAZIONE DEL SISTEMA sostengono
la prestazione FUNZIONALE DI MOVIMENTO la prestazione oggetto di insegnamento”. Però, va considera-
to che in Training von A bis Z, il dizionario dei
Condizione CONCEZIONI DELLA PREPARAZIONE Condizione termini della teoria e della metodologia del-
per la scelta IMMEDIATAMENTE PRECEDENTE ALLA GARA per la scelta l’allenamento, edito nel 1980, dalla Sportver-
lag, la casa editrice sportiva della ex-Rdt, nel-
Struttura del tempo sufficiente all'adattamento ed all'organizzazione l’Appendice, nella quale i vari lemmi vengono
tradotti in cinque lingue, l’espressione tedesca
Trainingslehre viene tradotta in francese come
Théorie de l’entraînement, in spagnolo Teoria
BREVE CARATTERIZZAZIONE
del entrenamiento ed in russo come Teorija i
!Alternanza nel prevalere di contenuti essenziali dell'allenamento
!Integrazione della preparazione alla gara nelle tappa di gara metodika trenirovki, per cui la traduzione ita-
!Preparazione alla gara secondo la tipologia adattativa dell'atleta liana di Trainingslehre con Teoria dell’allena-
!Preparazione alla gara all'interno di una intensità continuamente mento non appare illegittima.
crescente del carico nel microciclo
!Preparazione alla gara per mezzo della gara o di serie di gare
(2) Il libro di Matveiev non è mai stato pubbli-
!Preparazione alla gara attraverso il tapering (nuoto) cato in italiano, se si eccettuano alcuni estrat-
!Preparazione alla gara attraverso allenamento in altitudine con o senza gare ti, pubblicati a cura del Centro di documenta-
!Preparazione alla gara in altitudine collegata ad una "catena" di ipossia artificiale zione dell’allora Scuola centrale dello sport del
!Preparazione alla gara attraverso un allenamento che riproduce il modello della gara
Coni.
(3) Il libro di D. Harre è stato tradotto in italia-
no e pubblicato nel 1977 dalla Società Stampa
MISURE PARTICOLARI PER LA DIREZIONE DELL'ALLENAMENTO, Sportiva con il titolo: Teoria dell’allenamento.
DETTATE DA CONDIZIONI SPECIFICHE
Figura 2 – Schema della preparazione immediatamente precedente alla gara: compiti, concezioni,
misure (Tschiene, 1997, 66) Bibliografia
Leonid Sergijenko,
Istituto pedagogico di stato, Nikolajev
I limiti genetici
delle prestazioni
sportive 7
1. Introduzione
In vari sport, il continuo sviluppo dei gambe sembrano animali lenti, nella loro un’asticella posta al 55° piano di un grat-
record mondiali è una prova che le possi- velocità di corsa non sono certo inferiori al tacielo.
bilità fisiche dell’uomo sono ben lontane canguro. La natura ha dimenticato di Un ultimo confronto tra uomo ed insetti.
dall’essere esaurite. Mentre 30-40 anni fa dotare lo struzzo della capacità di volare, Un piccolo scarabeo è in grado di portare
una persona che praticasse sport e che ma lo ha dotato della capacità di correre un peso che è 850 volte superiore al suo
facesse dell’attività sportiva il contenuto molto rapidamente, fino ad 80 km . h-1, e peso corporeo. Se l’uomo disponesse delle
fondamentale della sua vita, sottoponen- pochi animali gli possono tenere testa. Ad stesse capacità potrebbe sollevare un peso
dosi per molto tempo a carichi di allena- esempio, lo gnu, un’antilope africana, che di 74 tonnellate.
mento relativamente notevoli poteva sta- arriva a 90 km . h-1. Ma il campione asso- Il problema dei possibili limiti delle presta-
bilire un record mondiale, attualmente i luto di velocità tra gli animali è il ghepar- zioni sportive dipende dalla risposta a
record sono prestazioni talmente straordi- do. Sono noti casi in cui questo grande queste domande:
narie che il solo allenamento, non sorretto felino ha percorso una distanza di 650 m 1. lo sviluppo delle capacità sportive è
da doti d’eccezione, non è suffciente. Se le in 20 s, che corrisponde ad una velocità condizionato da fattori genetici?
massime prestazioni sportive ed ancora di media di 120 km . h-1. Un atleta che corra i 2. Fino a che punto lo sviluppo di caratte-
più i risultati di livello mondiale esigono 100 m in 9,9 s arriva solo a 36 km . h-1. ristiche morfologiche e di capacità motorie
talento, i record mondiali presuppongono Confrontiamo ora i limiti genetici dell’uo- quali la forza muscolare, la rapidità, la
doti genetiche d’eccezione. Appare eviden- mo e della pulce nella capacità di salto. Il coordinazione, la resistenza e la mobilità
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
te che le capacità motorie d’eccezione record mondiale di salto in lungo è di circa articolare vengono determinate dall’azione
sono determinate geneticamente. Per con- 9 m, mentre una pulce è in grado di rag- di fattori ereditari ed ambientali?
fermare questa affermazione occorre fare giungere con un salto una distanza che 3. I fattori genetici influiscono sui mecca-
un paragone tra l’uomo e gli animali. corrisponde a 60 volte la lunghezza del nismi di adattamento dell’atleta all’attività
Ad esempio, un canguro, per sfuggire a chi suo corpo. Se l’uomo facesse lo stesso, con fisica?
lo insegue sviluppa per brevi tratti una una statura di 2 m, dovrebbe saltare circa 4. L’allenamento è in grado di ampliare i
velocità fino a 50 km . h-1. Le giraffe, che 120 m. E se avesse le stesse capacità di limiti individuali, geneticamente determi-
per la lunghezza del loro collo e delle loro saltare in alto di una pulce supererebbe nati, delle prestazioni sportive?
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2. L’ereditarietà del talento Tabella 1 – Attività motoria e capacità sportive dei genitori di alcuni atleti di alto livello
sportivo
Tipo di attività motoria e Padre Madre Ambedue
Il confronto tra le capacità motorie umane livello di capacità sportive numero % numero % numero %
e quelle animali che abbiamo fatto prece-
dentemente, indirettamente, ci dice qual- • Lavoro fisico 33 10,12 16 4,91 35 21,47
cosa su quali siano i limiti genetici dell’at- • Capacità non eccellenti: 11 3,37 3 0,92 2 1,23
tività motoria dell’uomo. Però, una rispo- fascia sport di massa
sta diretta può essere fornita solo da ricer- • Capacità medie: I fascia, 12 3,68 3 0,92 3 1,84
candidato a Campione sportivo
che genetiche. • Capacità notevoli: 1 0,31 – – – –
8 Il ceco Kovar (1979), studiando gli alberi Campione sportivo di livello
genealogici di alcuni atleti di alto livello, è nazionale ed internazionale
arrivato alla conclusione che l’attività • Totale 57 17,48 22 6,75 40 24,47
sportiva e le capacità di movimento dei
genitori degli atleti erano maggiori di
quelle della popolazione normale (non Tabella 2 – La capacità sportive dei fratelli e delle sorelle di alcuni atleti di alto livello. Nel calco-
praticante sport). Così, circa il 57% dei lo sono state inserite solo famiglie nelle quali vi erano un fratello ed una sorella, per un totale di
padri ed il 35% delle madri degli atleti di 134 famiglie
alto livello erano stati atleti. Praticamente,
non vi erano genitori che avessero solo Capacità sportive Fratelli Sorelle
scarse capacità motorie. Fu stabilito che numero % numero %
anche le sorelle ed i fratelli carnali degli
atleti erano in possesso di capacità e qua- Numero totale delle sorelle e dei fratelli 233 59,74 157 40,26
dei quali:
lità motorie considerevolmente maggiori • fascia sport di massa 6 2,58 14 8,92
di quelle dei non praticanti. Oltre la metà • I fascia, candidati a Campione sportivo 30 12,88 11 7,01
(53,7%) delle sorelle di questi atleti prati- • Campione sportivo 28 12,02 5 3,19
cavano sport, si allenavano e partecipava- • Campione sportivo di classe internazionale 121 51,93 36 22,93
no a gare. Nei fratelli questa percentuale
saliva a quasi il 70%.
Anche in una ricerca su 163 famiglie di Simboli utilizzati per la costruzione di alberi genealogici
atleti di classe elevata è stato trovato che i
genitori degli atleti erano stati fisicamente
molto attivi (Sergijenko 1997, tabella 1). In
}
}
totale il 48,7% dei genitori avevano prati- Maschio e femmina Maschio e femmina Maschio e femmina Maschio e femmina
cato sport od avevano svolto un lavoro caratterizzati da caratterizzati caratterizzati caratterizzati
fisico pesante. Tra essi i più attivi erano i eccellenti da elevate da capacità sportive da moderate
capacità sportive capacità sportive medie capacità sportive
genitori maschi (29,7%) rispetto alle fem- Campione sportivo Campione sportivo Candidato a Campione II-III fascia di
mine (18,99%). emerito, campione sportivo
di classe internazionale,
sportivo,
I fascia di qualificazione
qualificazione
(42,05%).
Spesso capacità sportive notevoli sono II
state rilevate non solo in due, ma anche in 11 2 3 4 5 6 7 8 9 10
tre generazione della stessa famiglia (figu-
ra 1).
III
1 2 3 4 5 6 7
I risultati delle nostre ricerche permettono
di affermare che:
IV
• la predisposizione allo sviluppo di capa- 1
cità sportive elevate viene trasmessa ere-
ditariamente;
Figura 1 – L’attività sportiva in tre generazioni della stessa famiglia. Viene mostrato l’albero
• la tipologia di trasmissione ereditaria
genealogico di Z. V. Edmeskaja (posizione III - 4) una canoista (kayak) di classe mondiale. La sua
delle capacità sportive è dominante (cioè nonna materna (I - 4) era stata Campionessa di scherma dell’Urss dal 1924 al 1926. Suo marito
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
non recessiva); (nonno materno I - 3) aveva praticato pesistica e ginnastica. La madre dell’Edmeskaja (II - 8)
• la predisposizione alle prestazioni sporti- aveva praticato pallacanestro per dieci anni e dal 1949 al 1953 aveva partecipato con la Società
ve tende a trasmettersi ereditariamente in sportiva Dinamo ai Campionati dell’Urss e di Mosca. Nella II generazione il fratello del padre (II -
linea paterna e materna. 5) aveva praticato pesistica, ed il fratello della madre (II - 9) tennis tavolo. Nella III generazione,
Per questa ragione, nella ricerca del talen- anche il cugino materno (III - 6) A. M. Plotke, era stato un eccellente atleta (di classe internazio-
to, c’è una probabilità più elevata di trova- nale nel nuoto, Campione e recordman nazionale dell’Urss dal 1972 al 1976. Un cugino della
re giovani atleti dotati in quelle famiglie linea paterna (III - 2) aveva giocato ad hockey su ghiaccio
nelle quali il padre ha praticato sport, od
impaginato Sergenko II 7-11 22-03-2002 5:47 Pagina 9
% a b
20
16 40
Fratello B Fratello B
14 35
12 30
Variazione mlO2/kg/min
Variazione VO2max, %
10
10 25
8 . 20
10
0
6 15
4 10
2 5 Fratello A
Fratello A
-10
2 4 6 8 10 12 14 16 5 10 15 20 25 30 35 40
.
Variazione mlO2/kg/min Variazione VO2max, %
-20 .
Figura 4 – Le variazioni del VO2max di gemelli monozigoti successive ad un allenamento di 20
B-B B-M M-M B-A M-A A-A settimane (a = valori assoluti; b = variazioni relative)
Figura 3 – Vengono mostrati i valori medi e to solo grazie all’azione di importanti 4.L’ereditarietà dell’adattamento
le deviazioni quadratiche medie delle stature fattori ambientali esterni (quali l’eserci- negli atleti
dei figli a seconda delle diverse combinazioni zio fisico, l’alimentazione, ecc.)
delle stature dei genitori. Legenda: B-B= È naturale che anche i limiti delle presta-
bassa-bassa; M-M = media-media; B-A= Le capacità motorie zioni sportive vengano determinati dalle
bassa; M-A = media-alta; A-A = alta-alta particolarità genetiche nell’adattamento
Nella tabella 3 viene fornito un quadro, degli atleti. Però su questo aspetto è stato
molto generale, su come le informazione realizzato un numero limitato di ricerche.
dall’influenza genetica sia del padre che genetiche influiscano sullo sviluppo delle Per illustrare quali siano le leggi generali
della madre; capacità motorie dell’uomo. La tabella si in questo campo, ci serviremo dei risultati
2. si può affermare che nella maggior parte basa sui dati di vari autori. di ricerche svolte su gemelli.
delle caratteristiche morfologiche del- Si può affermare che in questo campo l’in- Il canadese Bouchard (1990) ha osservato
l’uomo vi sia una tendenza di sviluppo; fluenza dei fattori genetici sia abbastanza che, in dieci coppie di gemelli monozigoti,
3. chiaramente il limite superiore del grado notevole, ma è, comunque, inferiore a sottoposti ad un allenamento della durata
di espressione fenotipica delle caratteri- quella che hanno sulle caratteristiche di 20 settimane in ambedue i fratelli vi
stiche morfologiche può essere raggiun- morfologiche. rilevava una notevole
. somiglianza nelle
variazioni del VO2max (figura 4).
In base ai suoi risultati Bouchard ha for-
Tabella 3 – Ereditarietà delle capacità di movimento dell’uomo (Sergijenko 1998) mulato l’ipotesi che tra che coloro che
vengono sottoposti allo stesso programma
di allenamento esistono soggetti labili (che
Caratteristiche numero grado di valutazione
presentano un . aumento rilevabile e signi-
delle ricerche ereditarietà in % dell’ereditarietà
ficativo del VO2max) e non labili (che pre-
sentano un aumento non . rilevabile, non
significativo o nullo del VO2max).
. Quindi la
Mobilità articolare 3 61-91 elevata
reazione di adattamento del VO2max, che
Reazione motoria 10 0-93 elevata
rappresenta un parametro altamente
Resistenza anaerobica 4 67-99 significativa
informativo della potenza aerobica del-
Resistenza aerobica 10 60-93 significativa
l’uomo, è chiaramente predeterminata dal
Resistenza alla forza 4 22-85 significativa
punto di vista genetico.
Capacità di coordinazione 3 32-95 significativa
Alle nostre ricerche (Sergijenko 1993)
Rapidità locomotoria 9 10-91 significativa
hanno partecipato sei coppie di gemelli
Forza rapida-forza di salto 9 43-86 significativa
dello stesso sesso, delle quali quattro di
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e le capacità motorie. La seconda ricerca è rapporto con le manifestazioni del genoti- • Dato che per scoprire gli atleti di alto
stata realizzata dopo un anno, la terza po nella maturazione di questa capacità livello (ricerca del talento) non è possibile
dopo 20 mesi. Durante questo periodo durante il processo di sviluppo. un unico momento di selezione , le proce-
tutte le coppie di gemelli si allenavano Nel gradiente delle capacità coordinative dure principali sono quella di seguire lo
regolarmente: due coppie nell’atletica leg- sono stati trovati coefficienti d’eredità di sviluppo dei giovani talenti e ripetere per
gera, tre coppie nel ciclismo, ed una cop- H2 = da 0,446 a 0,991, e provano l’esisten- più anni le procedure di selezione.
pia nella ginnastica. All’inizio la loro quali- za di una certa influenza dei fattori eredi- • Lo sviluppo ulteriore dei record sportivi è
ficazione andava dalla II fascia junior a tari. La caratteristica genetica di ambedue i possibile se si utilizzano concezioni e tec-
Campione sportivo, ed alla fine della ricer- test di forza rapida (movimento di corsa e nologie moderne di allenamento, soprat-
ca andava dalla II fascia a Campione spor- di lancio) è la stessa: il loro sviluppo viene tutto attraverso nuovi attrezzi ed apparec-
tivo di classe internazionale. influenzato prevalentemente dall’ambiente. chiature che permettano di realizzare 11
Oggetto della ricerca furono le caratteristi- I risultati delle nostre ricerche permettono completamente quel livello stabile ed ele-
che antropometriche, le capacità di rapi- di ricavare queste conclusioni: vato di capacità di movimento che è per-
dità, la resistenza, la mobilità articolare, la • lo stesso carico fisico influisce in modo messo dalle potenzialità genetiche.
coordinazione dei movimenti ed alcuni diverso sullo sviluppo delle capacità moto-
indici della forza rapida. rie di soggetti diversi; Traduzione dal russo di Olga Iourtchenko; Titolo
Questi i risultati ottenuti: • la reazione di adattamento, provocata originale: Geneticeskie predely sportivnyh resul’-
i coefficienti di ereditarietà nell’incremen- dall’allenamento che porta al cambiamen- tatov.
to annuale e biennale delle caratteristiche to delle capacità di movimento, negli Indirizzo dell’autore: L. Sergenko, Gosudarste-
antropometriche erano insignificanti. Una umani ha sempre carattere individuale e vennyj Pedagoghiceskij Institut, Luxsemburgskij
tendenza all’aumento dei coefficienti di dipende, in misura diversa da fattori eredi- bul’var 24, 327030 Nikolaev, Ucraina
ereditarietà esiste su periodi più lunghi tari ed influenze ambientali;
dello sviluppo ontogenetico. • il ritmo di sviluppo delle caratteristiche
Quindi è stato possibile dedurne che il antropometriche e delle capacità motorie Bibliografia
controllo genetico sul ritmo di sviluppo dell’uomo dipende, in misura scarsa, dal-
morfologico dell’uomo durante intervalli di l’influenza di fattori ereditari. Invece le Bouchard C., Heredity, fitness and healt,
tempo brevi diminuisce. Inoltre un’attività stesse caratteristiche - misurate in un in: Bouchard C., Shephard R. J., Stephens
fisica significativa è in grado di attenuare momento determinato dell’ontogenesi - T., Sutton J. R., McPherson (a cura di),
notevolmente l’influenza del genotipo sul dipendono in misura molto notevole da
Exercise, fitness and health, Champaign
ritmo di comparsa delle caratteristiche questi fattori. Questa legge non viene
morfologiche. modificata dall’azione mirata di fattori (Ill.), 1990, 147-153
L’incremento della forza generale assoluta influenti ambientali; Gedda L., Sports and genetics. A study of
(somma della forza di 20 gruppi muscolari) • in periodi brevi di tempo, l’intensità con twin (351 pairs), Acta Genet. Med. et
nei gemelli monozigoti era del 30,15% e la quale il genotipo influisce sullo sviluppo Gemellol., 9, 1960, 4, 387-405.
nei gemelli dizigoti del 14,96%. Invece lo delle capacità di movimento è minore che Kovar R., Rokuvova L., Vyklonnost a dedic-
sviluppo della forza muscolare relativa era in periodi più lunghi della vita. nost, Sbornik rebecka radu uv CSTV, Olim-
più lento. Esiste quindi un influenza eleva- pia, Praga, 1979, 104-126.
ta dei fattori ambientali, in particolare del- 5. Conclusioni che se ne ricavano Malina R. M., Harper A. B., Holman J. D.,
l’allenamento, sul ritmo di sviluppo della per quanto concerne l’allenamen- Growth status and Performance relative to
forza muscolare relativa ed assoluta. to ed il miglioramento del risulta- Parental Size, Res. Quarterly, 4, 1970, 4,
Inoltre è stato scoperto che i fattori eredi- to della prestazione sportiva 503-509.
tari mostrano una tendenza ad influenzare Moser M., Über die Vererbung der sportli-
(H2 = 0,682) il ritmo di sviluppo della rea- Da quanto abbiamo esposto precedente-
che Fähigkeiten, Inaugural -Dissertation
zione motoria degli arti superiori e degli mente possiamo ricavare alcune conclu-
arti inferiori. Una tendenza analoga si è sioni di carattere generale: zur Erlengung der Doktorwürde der
manifestata nel ritmo di incremento della • è evidente che i mezzi tradizionali di gesamten Medizin, Monaco, 1960.
rapidità di un movimento singolo. allenamento non sono in grado di amplia- Sergijenko L. P., Gheneticeskie faktory v
Il ritmo di sviluppo della frequenza dei re i limiti nello sviluppo della capacità di rasvitii i v fisiceskoj kul’ture celoveka, Kiev,
movimenti viene influenzato soprattutto movimento, che sono geneticamente 1993.
da fattori ambientali, mentre abbiamo determinati. Ciò vuole dire che essi non Sergijenko L. P., Nasleduemost’ sportivnoj
osservato una influenza tendenzialmente sono in grado di spostare i limiti indivi- odarennosti, Nauka v Olympiiskom Sporte,
moderata dei fattori ereditari dei gradienti duali di prestazione. 1997, 2, 64-70.
di rapidità nelle locomozioni.
. • I mezzi di allenamento tradizionali sono Sergijenko L. P., Teoreticeskie aspekty
Il gradiente del VO2max è notevolmente in grado di portare l’atleta al limite supe- metodologhii otbora v sporte , III Confe-
soggetto all’influenza dei fattori ambien- riore di sviluppo delle sue capacità di renza internazionale “Cultura fisica e sport
tali. Ciò si differenzia leggermente dai movimento nel quadro della sua variazio- in una nazione sana”, Kiev-Vinnizja, III
risultati della popolazione normale di ne individuale, determinata dal genotipo. parte, 1999, 229-233.
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
Foto GRILLOTTI
1. Sullo sviluppo della ricerca soprattutto, alla selezione del talento con i influiscono su di essa, le condizioni gene-
sul talento ed il concetto di suoi due aspetti principali, cioè la diagnosi rali esterne e quelle determinate dalla
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mente supporre ed, in particolare, si • l’altro, invece, che si basava soprattutto anche per quanto riguarda il problema del
può determinare attraverso modelli sui punti di vista della scienza dell’allena- talento. Però, indipendentemente da ciò,
matematici, che nella successiva fase di mento, poneva al suo centro, la prestazio- attualmente, i limiti di natura teorica e
sviluppo potrà ottenere prestazioni ne osservabile, il suo sviluppo, come anche contenutistica e le difficoltà legate alla
sportive di alto livello” (Hohmann, Carl, la stabilità dei risultati e la capacità di metodologia della ricerca6, rappresentano
2001, in stampa). incrementarli in riferimento alle gare. Suc- ostacoli difficilmente superabili per quanto
cessivamente questi tre criteri sono stati riguarda la determinazione del talento
integrati dalla capacità di tollerare il carico sportivo fondata su fattori biologici e la
impaginato Hohmann 12-21 22-03-2002 5:49 Pagina 14
Pathanalysis della prestazione di corsa di sprint (femmine) (1+2 gruppo) con la prestazione di gara e le altre com-
2 2 ponenti del modello.
(n = 81 n = .87 R = .76 R corr. = .73 F = 27.92***)
In base a ciò, per quanto riguarda la previ-
sione della massima capacità di prestazio-
ne individuale, è necessario che venga
Tecnica/
Coordinazione
.29* ritenuto estremamente relativo il valore di
norme reali (ricavate trasversalmente e
servendosi di metodi statistici lineari). La
prestazione di gara giovanile offre soltan-
Rapidità .23*
elementare to un primo punto di partenza, ad esempio
14 per prestare attenzione ad un giovane
atleta con doti per un determinato sport
Rapidità .54*** .82***
Forza d'azione semplice
Rapidità
ciclica di sprint
Prestazione nel quadro della promozione del talento a
complessa di sprint
reattiva aciclica
(37%) (73%)
livello scolastico e federale. Inoltre, di per
(21%)
se stessa, la prestazione di gara giovanile
Forza
non è sufficiente per formulare previsioni
massima/ sulle future prestazioni finali (cfr. Wend-
esplosiva
land 1985)7.
.22* La limitata capacità enunciativa, come cri-
terio del talento, della prestazione sportiva
Costituzione complessa realizzata in gara, va attribuita
.24* al fatto che, normalmente, non si cono-
scono le condizioni grazie alle quali essa è
stata realizzata, quali, ad esempio, l’allena-
Figura 2 – La struttura della capacità di prestazione giovanile nella corsa di sprint dell’atletica mento svolto, il potenziale genetico, lo
leggera (da Hohmann et al. 2001). Il costrutto, rappresentato attraverso i valori dei fattori si
stato di sviluppo biologico individuale, il
basa su questi test motori: tecnica e coordinazione: tecnica del salto in lungo, Wiener Koordina-
tion Test (su esso cfr. Weineck 2001); forza massima e forza esplosiva: massima contrazione
profilo individuale attuale di prestazione,
isometrica (arti superiori ed inferiori), gradiente di salita della forza (arti superiori ed inferiori); ecc.
forza reattiva: caduta in avanti e spinta verso l’alto per gli arti superiori, salto in basso con rim- Questi dati complessi della prestazione di
balzo per gli arti inferiori; costituzione: statura, peso corporeo; rapidità elementare: tapping gara pongono problemi soprattutto quan-
podalico, tempo di reazione semplice; rapidità d’azione aclica: forza orizzontale di salto (a pié do vengono assunti come valori discrimi-
pari, con il solo arto inferiore destro, con il solo arto inferiore sinistro), forza di salto verticale, nanti (cutt off value) per quanto concerne
forza di lancio; rapidità ciclica: sprint su 30 m, 30 m lanciati, frequenza di skipping; prestazione l’inserimento in un sistema di promozione
di sprint: risultato di gara su 60/100 m (dimensione: punteggio IAAF). Gli asterischi indicano il del talento (cfr. figura 3), già in stadi pre-
livello di significatività. coci della promozione dei giovani atleti. La
base teorico-programmatica di questa
strategia di selezione è di per sè discutibile
previsione delle prestazioni future in base uno sport o di una disciplina sportiva. per il solo fatto che la selezione puramen-
all’importanza che vi assumono caratteri- Però, come viene illustrato nella figura 2, te “darwinistica” di coloro che sono porta-
stiche determinate dalle doti. servendosi dell’esempio dello sprint nell’a- tori di caratteristiche estreme, in un
Di conseguenza, le analisi sulla stabilità tletica leggera, già la struttura attuale momento così precoce, manca di legitti-
dello sviluppo di prestazioni sportive com- della capacità di prestazione non può mazione etica dal punto di vista delle pari
plesse e di singoli presupposti della presta- essere spiegata completamente, per cui, opportunità.
zione (che sono state realizzate, soprattut- quando aumenta la durata della prognosi Da un lato, intanto, è ormai tradizionale
to, utilizzando modelli matematici lineari) della prestazione si producono incertezze
come anche le previsioni - ricavate in base notevoli.
yyyyyyy
;;;;;;;
a tali analisi - su futuri andamenti dello Il modello, per quanto riguarda le atlete, Soggetto che ottiene Soggetto che ottiene
yyyyyyy
;;;;;;;
sviluppo di bambini od adolescenti, fino conferma la posizione centrale della forza inaspettatamente grandi risultati come
Prestazione sportiva definitiva
;;;;;;;
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yyyyyyy talento che si fondasse maggiormente
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yyyyyyy
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sulla valutazione del processo: “Invece di
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Atleta di grande talento
smarrirsi nell’analisi della capacità di pre-
;;;;;;;
yyyyyyy
;;;;;;; stazione, sarebbe necessario (...) che la
yyyyyyy
;;;;;;;
yyyyyyy ricerca sulla predisposizione e le doti (...)
;;;;;;;
yyyyyyy
;;;;;;;
yyyyyyy indagasse più a fondo la struttura (...) e la
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yyyyyyy yyyyyyyyyyyyy
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dinamica individuale (...) di prestazioni
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yyyyyyy
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yyyyyyy yyyyyyyyyyyyy
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0,13% sportive concrete”. Secondo questa conce-
;;;;;;;;;;;;;
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yyyyyyy ;;;;;;;;;;;;;
yyyyyyyyyyyyy
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zione, una posizione chiave viene assunta
;;;;;;;;;;;;;
yyyyyyyyyyyyy
-3σ -2σ -1σ x 1σ 2σ 3σ
dall’allenabilità del giovane atleta, in
quanto, durante l’allenamento giovanile, il 15
cambiamento della prestazione oltre che
7% 38% 7% dallo sviluppo motorio e dalle richieste
Molto scarsa Media Molto elevata
aspecifiche poste dalla vita di tutti i giorni,
dipende soprattutto dall’azione esercitata
Figura 4 – Il problema statistico nella strategia della selezione del talento secondo il criterio dall’allenamento. Però, finora, ci sono solo
della prestazione superiore alla norma (Kovar 1981, 149) ricerche isolate sull’allenabilità delle carat-
teristiche della motricità sportiva. Uno
studio su questo argomento è stato realiz-
l’ipotesi di un corredo immutabile di carat- quanto riguarda la selezione del talento zato da Pauer (1996), ed è stato realizzato
teristiche biogenetiche dell’uomo, mentre, per le Scuole di sport russe riferisce di un nelle scuole ad indirizzo sportivo di Berli-
dall’altro, la scelta delle procedure di dia- criterio che si basa su due deviazioni stan- no. Tale ricerca, nella quale è stato analiz-
gnosi dei valori discriminanti (cutt off dard, Kovar (1981) per quanto riguarda i zato l’andamento dello sviluppo di alcune
value) si basa solo su esperienze pratiche top talents richiede almeno tre deviazioni capacità organico-muscolari e coordinati-
e, raramente, regge al vaglio di un’analisi standard rispetto ai valori medi della ve, ha permesso di ricavare almeno l’im-
scientifica. Inoltre, sono anche giustificate popolazione. Un criterio ancora più estre- pressione di una differenza tra una com-
le obiezioni di carattere etico per quanto mo viene richiesto dal brasiliano Matsudo ponente aspecifica, dovuta allo sviluppo
riguarda le basi statistiche di questa pro- (1996), per il quale un giovane atleta è un ed una specifica, dovuta all’allenamento.
cedura di selezione. Infatti, se alla base talento solo quando l’espressione delle sue L’Autore, tra l’altro, ha dimostrato questo
della selezione del talento viene posto un disposizioni alla prestazione si trova alme- fenomeno attraverso l’esempio della forza
limite medio non banale, automaticamente no quattro deviazioni standard al di sopra di salto (orizzontale). Già nella ricerca tra-
dalle misure di promozione viene escluso il del livello della sua categoria d’età8. sversale, nei quattro gruppi d’età indagati
gruppo di coloro che, inaspettatamente, Quindi, occorre avanzare dei dubbi su una (da 9 a 11 anni, da 12 a 13 anni, da 14 a
raggiungono risultati elevati in momenti strategia della selezione che si basi sulla 16 anni e da 16 a 19 anni) gli atleti e le
successivi, cioè più tardi. Perciò è necessa- prestazione superiore alla media, soprat- atlete di sport di squadra tattici, quali
rio che le procedure di selezione di tipo tutto perché, attraverso essa, precocemen- l’handball e la pallavolo e di sport tecnico-
statistico vengano ulteriormente sviluppa- te e, forse in modo irreversibile, vengono coordinativi, quali i tuffi e la ginnastica
te prevedendo “passaggi morbidi”, che ad annientate le possibilità di una carriera artistica, mostravano una superiorità scar-
esempio, calcolino le probabilità individuali sportiva. Fondamentalmente, le cose non sa, ma non superiore a quella casuale,
(percentuali) di appartenenza a classi cambiano anche quando, invece della pre- rispetto agli altri due gruppi di sport
diverse di talenti. Qualcosa di questo tipo è stazione complessa di gara, vengono ele- (canoa e canottaggio per il gruppo degli
stato proposto da Zinner et al. (1994) con vati a criterio di selezione i risultati otte- sport a determinante tecnico-condizionale
la costruzione di un modello fuzzy dei cri- nuti nei test (cfr. Sehlbach 1995; Wiedner e pugilato, lotta e judo per il gruppo a
teri di selezione. 1998). Invece, è vero il contrario: finché determinante tattico-individuale) e ai sog-
La strategia della selezione di coloro che non sarà sufficientemente chiarito il feno- getti “normali” che partecipavano alle
ottengono risultati fuori dalla norma è meno della compensazione e del potenzia- lezioni scolastiche di educazione fisica.
stata a lungo raccomandata, soprattutto mento, ma, anche della soppressione, reci- Però, contrariamente alle aspettative,
dalla scienza dello sport dei paesi dell’Est. proci di indici della prestazione rilevanti, o anche nell’andamento longitudinale non si
Essa parte dall’ipotesi fondamentale che le addirittura essenzialmente critici, durante verificava uno sviluppo migliore della
“doti”, nella popolazione giovanile, hanno il processo di allenamento a lungo termine forza di salto. L’analisi, sia nelle femmine
una distribuzione quasi normale, per cui la e finché, nella metodologia della selezione, sia nei maschi, non indicava differenze
valutazione del talento avrebbe il compito non verranno decisamente applicate le sistematiche tra il miglioramento della
di identificare quei giovani atleti nei quali alternative esistenti alla statistica gaussia- forza di salto degli atleti e delle atlete dei
la prestazione complessa di gara o gli indi- na (ad esempio, metodi di costruzione di diversi sport. Ciò deve essere considerato
ci delle caratteristiche principali della pre- modelli non lineari), le norme di qualifica- sorprendente, in quanto sia il modello spe-
stazione, specifiche di uno sport, si trova- zione basate sulla distribuzione normale cifico di gara dei vari sport, sia le esigenze
no ad un livello abbastanza elevato rispet- avranno l’effetto di complicare più che di di allenamento, sono caratterizzate da evi-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
to a quello medio della popolazione (cfr. semplificare il problema. denti differenze per quanto riguarda l’im-
figura 4). portanza della forza di salto.
I limiti di questo approccio possono essere Sul criterio “ritmo di sviluppo” In base ai dati di Pauer (1996) non si rie-
immediatamente individuati in base all’ar- scono a trovare prove che sostengano una
bitrarietà e, di conseguenza, alla non uni- La scarsa capacità di risolvere il problema maggiore allenabilità dei talenti per un
vocità con la quale viene stabilita quale attraverso la selezione di soggetti con pre- determinato gruppo di sport. Nella sua
deve essere l’ampiezza di questo “scosta- stazioni superiori alla norma, ha permesso osservazione longitudinale, il vantaggio
mento medio”. Mentre Ljach (1977) per a Kupper (1980) di esigere una ricerca del nella prestazione degli atleti e delle atlete
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quelli di allievi delle scuole normali, come ricerca, sono proprio i tassi più elevati di zione ed i tassi di incremento nella presta-
anche, ultimamente, Homann e coll. (2001) progresso che non possono essere dimo- zione di sprint dalla categoria Juniores A
nella loro ricerca longitudinale MATASS strati senza problemi. Ciò è dovuto al fatto fino all’età delle massime prestazioni (cfr.
(Magdeburger Talent und Schnelligkeits- che, generalmente, sono gli atleti che si figura 6). L’importanza fondamentale che
studie). Anche quest’ultima ricerca ha trovano ad un livello più basso di presta- assume questa tappa successiva di svilup-
avuto come oggetto di studio atleti di alto zioni ad ottenere i maggiori progressi nei po, rispetto alla prestazione definitiva di
livello delle categorie giovanili frequentan- loro risultati (cfr. Kremljova 1973, citata in sprint viene confermata anche dai risultati
ti scuole ad indirizzo sportivo. Zaciorskij et al. 1974). Malgrado questo di precedenti ricerche di H. Letzelter (1982).
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150 80
100 60
Punteggio IAAF
Punteggio IAAF
50 40
0 20
–50 0
Gruppi di talenti Gruppi di talenti
–100 R1 –20 R1 17
R2 R2
–150 –40
R3 R3
–200 –60
1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 4 5 6 7 8
Componenti della capacità di prestazione Componenti della capacità di prestazione
Figura 7 – L’utilizzazione dei presupposti di prestazione in tre gruppi di Figura 8 – L’utilizzazione dei presupposti di prestazione in tre gruppi di
velociste di diversa qualificazione. Non si riesce ad ottenere la prova di velocisti di diversa qualificazione. Non si riesce ad ottenere la prova
una migliore utilizzazione nelle componenti speciali della prestazione una migliore utilizzazione nelle componenti speciali della prestazione
(1) rapidità ciclica di sprint e (2) rapidità d’azione ciclica, in quanto le (1) rapidità ciclica di sprint e (2) rapidità d’azione ciclica (tendenzial-
velociste migliori mostrano anche percentuali (significativamente) più mente), in quanto i migliori velocisti mostrano anche percentuali (signi-
elevate di varianza nel criterio-rapidità di sprint. Non è così invece per ficativamente) più elevate di varianza nel criterio-rapidità di sprint. Non
le componenti generali (3) rapidità elementare, (4) forza reattiva, (5) è così invece per le componenti generali (3) rapidità elementare, (4)
forza massima ed esplosiva, (6) costituzione e (7) tecnica/coordinazione forza reattiva, (5) forza massima ed esplosiva degli arti superiori e (6)
(per poterli rappresentare meglio graficamente i valori delle componen- degli arti inferiori, (7) costituzione e (8) tecnica/coordinazione.
ti da 3 a 7 sono stati moltiplicati per dieci)
Sul criterio “utilizzazione” terzo criterio del talento l’utilizzazione carico è un parametro di stato complesso
efficace delle caratteristiche personali rile- dell’organismo, che è determinato da fat-
In un concetto ampio e dinamico di talen- vanti per la prestazione. L’utilizzazione tori genetici, come anche da influenze
to, il grado di attitudine di un atleta non rappresenta la capacità del giovane atleta endogene ed esogene.
viene determinato, unilateralmente, solo di garantire la prestazione di gara giovani- Nel processo di diagnosi del talento, la
attraverso l’espressione delle prestazione le ricorrendo quanto meno possibile ai capacità psicofisica di carico, in quanto
di gara, ma anche attraverso il suo rappor- presupposti personali della prestazione ed capacità di rielaborazione biologicamente
to con l’età di sviluppo (biologica) ed i pre- alle condizioni di sostegno del contesto in positiva dei carichi, è un presupposto deci-
supposti endogeni della prestazione e le cui vive. sivo per quanto riguarda lo sviluppo futu-
condizioni esogene di sostegno (scuola, Nell’ambito del MATASS, nella corsa di ro della prestazione (cfr. DSB/BA-L 1982).
famiglia, amici). sprint dell’atletica leggera, è stato possibile Però, la capacità di carico non solo deve
Nella determinazione del talento sportivo, provare quanto l’utilizzazione sia rilevante essere diagnosticata precocemente, per
durante i diversi momenti della valutazio- per il talento nella corsa di sprint dell’atle- quanto riguarda la previsione del talento e
ne, le singole risorse hanno un peso anche tica leggera (cfr. la figura 7 ed 8). Le atlete deve essere esaminata frequentemente e
esso diverso ed ogni volta specifico, che e gli atleti più rapidi sui 60 e sui 100 m11 con regolarità durante il processo di pro-
però è stato ancora poco studiato. realizzavano le loro massime prestazioni di mozione del talento stesso, ma ciò deve
Comunque, nella prassi dello sport giova- gara, senza che la percentuale di varianza essere fatto anche per quanto riguarda il
nile, è intuitivamente evidente che è posi- delle capacità generali condizionali, che controllo dell’allenamento. Per queste due
tivo se l’utilizzazione delle risorse segue il possedevano nel criterio di varianza, risul- ragioni l’allenatore deve osservare attenta-
principio del minimo sforzo. Ciò significa tasse significativamente più elevata. In mente e documentare come l’atleta reagi-
che la massima prestazione possibile deve ambedue i sessi solo nei presupposti spe- sce alle sollecitazioni d’allenamento.
essere realizzata con la massima economia ciali “primari” della prestazione rapidità Attualmente, nello sport giovanile di alto
possibile delle risorse esistenti. Se si vuole ciclica di sprint (femmine: F = 32,66; p ≥ livello, queste esigenze non vengono com-
che il potenziale del talento si estrinsechi 0,001; maschi: F = 7,52; p < 0,01) e rapi- pletamente soddisfatte, in quanto la capa-
fino alla massima prestazione individuale, dità d’azione aciclica (femmine: F = 9,75; p cità specifica di carico viene valutata solo
la piena capacità delle riserve di prestazio- < 0,001; maschi: F = 2,69; p ≥ 0,08) vi per punti e molto unilateralmente attra-
ne e di miglioramento deve essere svilup- erano differenze superiori a quelle casuali verso i normali parametri della valutazione
pata e cautamente sfruttata solo nel pro- (o tendenziali) tra i tre gruppi di talenti.12 funzionale decentralizzata o centralizzata.
cesso a lungo termine di sviluppo della Questa unilateralità, secondo Fröhner
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
prestazione stessa. Sul criterio “capacità di carico” (1993, 63) pone problemi, in quanto, tal-
Dal principio che l’incremento dei risultati volta, anche gli atleti migliori delle catego-
in età giovanile deve essere ottenuto Secondo Fröhner (1993, 11), per capacità rie giovanili evidenziano punti deboli in
sfruttando quanto meno possibile i pre- di carico s’intende: “la capacità di rielabo- sistemi diversi che, in un determinato
supposti psicofisici che determinano la rare, senza che si producano alterazioni momento, compromettono la salute e l’ul-
prestazione e, soprattutto, non al prezzo di della salute, carichi che il corpo è in grado teriore costruzione della prestazione.
uno sfruttamento avventato delle riserve di realizzare attivamente o di sopportare o I problemi che abbiamo citato vanno attri-
(massime) di adattamento, si ricava, il tollerare passivamente”. La capacità di buiti al fatto che ancora manca un piano
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ben definito per quanto riguarda la dia- sviluppo di alcune caratteristiche della
gnosi e l’ottimizzazione della capacità di prestazione.
carico nell’allenamento sportivo. L’obietti- Come terza misura nella diagnosi del
vo di un tale piano dovrebbe essere un talento troviamo la costruzione di una
cambiamento di tendenza che, dalla dia- strategia di selezione di soggetti più resi-
gnosi a posteriori di carenze nella capacità stenti al carico, intendendo con essi quei
di carico e dal conseguente allenamento giovani atleti che dispongono di una costi-
riabilitativo, vada verso un maggiore tuzione psicofisica che permette loro di
impiego di misure d’allenamento ad azione fare fronte a carichi di gara superiori alla
preventiva, che mirino a migliorare la media o relativamente unilaterali. Ciò è
18 capacità di carico fin dall’inizio dell’allena- particolarmente importante in quegli sport
mento. che presentano un modello di carico
caratterizzato da notevoli richieste di forza
3. Conseguenze per la diagnosi massimale ed esplosiva, di resistenza alla
dell’allenamento fatica o di stabilità psichica verso lo stress.
Inoltre, nel sostegno alla selezione del Blu: drop-out prima dell'età dei massimi risultati
La strategia attualmente dominante nella talento, la ricerca di base in materia di Grigio: praticanti sport, ma senza grandi risultati
prassi dell’allenamento giovanile è quella scienza dell’allenamento si dovrebbe con- Celeste: Lega federale; 2a Lega federale; gare nazionali
di selezionare soggetti che ottengono pre- centrare su approcci teorici macroscopici, Bianco: nazionali A o B, gare internazionali
(Campionati mondiali, Giochi Olimpici)
stazioni superiori alla norma, basandosi sui cioé orientati sulla scienza del comporta-
risultati nelle gare giovanili o su determi- mento e su progetti longitudinali di ricerca
nate disposizioni nelle caratteristiche della sul “campo”. Figura 9 – Esempio di una rete neurale per
capacità di prestazione motoria sportiva. Per chiarire i molteplici problemi relativi la diagnosi non lineare della somiglianza tra
Tale strategia, dal punto di vista concet- allo sviluppo delle capacità o della presta- un supposto talento sportivo e la capacità di
tuale (programmatico) e pratico deve esse- zione, per prima cosa debbono essere prestazione o la prestazione di atleti già
re integrata prendendo in considerazione i risolti due difficili problemi: affermati
ritmi di sviluppo di queste caratteristiche, • il primo passo da compiere è quello di
come anche il grado di utilizzazione dei eliminare la carenza di una documentazio-
diversi presupposti della prestazione. Per ne, ampia e attendibile, su carriere di alle- informatici che permettano di analizzare le
questa ragione, occorre che siano conside- namento di successo. Con ciò intendiamo serie temporali che risultano, in modo tale
rati dotati di talento quegli atleti delle dire che, finora, nella documentazione sul- che possano essere costruiti modelli e si
categorie giovanili che migliorano rapida- l’allenamento si è prestata un’attenzione possano anche simulare dinamiche non
mente e continuamente le loro prestazioni troppo scarsa al fatto che i dati sull’allena- lineari di sviluppo. Si tratta di processi che
superiori alla norma, ricorrendo quanto mento e le gare debbono essere rilevati nel dovrebbero dominare nella prassi dello
meno possibile sia ai loro presupposti per- modo più obiettivo, affidabile e frequente sport di alto livello, in quanto, all’interno
sonali di prestazione, come alle condizioni possibile, in modo tale che possano essere del sistema complessivo dell’allenamento
di sostegno da parte del contesto in cui applicati, senza restrizioni, modelli mate- giovanile, le interrelazioni ed i feedback tra
vivono e si allenano. Inoltre, oltre a sele- matici avanzati di valutazione. doti genetiche ed influenze ambientali
zionare primariamente giovani atleti che Di fatto, solo nelle scuole ad indirizzo provocano dinamiche di sviluppo delle
sono superiori alla media sia nelle loro sportivo esistono possibilità quasi ottimali prestazione sportiva che hanno caratteri-
prestazioni sia nei progressi dei loro risul- di ottenere tale documentazione. Infatti, in stiche individuali particolari e non lineari,
tati, occorre sviluppare una strategia di esse, soprattutto nelle classi inferiori o che, aumentando la durata del processo di
selezione di soggetti più sensibili all’allena- negli stadi precoci di allenamento, i pro- allenamento sono sempre più difficili da
mento. Da questo punto di vista, un grammi di allenamento sono ampiamente prevedere. L’interazione reciproca tra mol-
importante contributo può essere fornito standardizzati e documentati. A ciò va teplici caratteristiche della prestazione ed
dalla ricerca di base medico-sportiva, chia- aggiunto che, in queste scuole, esistono l’apertura alle influenze esterne del siste-
rendo ulteriormente il rapporto tra doti condizioni tali che permettono di organiz- ma di allenamento porta ad effetti di com-
genetiche ed influenze ambientali, non zare una valutazione funzionale continua. pensazione, arricchimento ed fluttuazione,
soltanto per quanto riguarda le singole Inoltre in esse possono essere analizzati che negli atleti si possono osservare sotto
disposizioni alla prestazione, ma anche lo anche gli atleti che abbandonano, in quan- forma di crolli, di stagnazioni nelle presta-
sviluppo di prestazioni sportive complesse to pur avendo interrotto prematuramente zioni che si producono in forma “autorga-
o la capacità di prestazione in quanto rea- la loro carriera, continuano ad essere nizzata”, od anche sotto forma di “esplo-
zione generale al carico (cfr. Ordway membri della società sportiva della loro sioni di risultati” inaspettate (cfr. Hoh-
2000). Allora, sulla base di un profilo del- classe. mann et al. 2001). Questi processi partico-
l’allenabilità individuale, differenziato In un allenamento giovanile quale quello lari di sviluppo individuali non possono
secondo diverse dimensioni di capacità, normalmente svolto nelle Società sportive, essere adeguatamente rilevati con le pro-
potrebbero essere formulate raccomanda- dove troviamo una mescolanza di sessi e cedure statistiche lineari di analisi della
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zioni per quanto riguarda la scelta di uno di categorie d’età e che, generalmente non regressione e della discriminanza, e sem-
sport, od il passaggio ad uno sport che è molto assistito dal punto di vista scienti- brano più adeguate le procedure di costru-
mostri un modello di carico corrisponden- fico, una documentazione con le caratteri- zione di modelli sulla base di reti neurali
te a tale profilo. Comunque, finché non stiche qualitative delle quali abbiamo par- (cfr. figura 9).
saranno create basi scientificamente fon- lato può essere realizzata solo in modo I modelli matematici non lineari possono
date che permettano una valutazione effi- estremamente ridotto. essere utili anche nelle ricerche applicate
cace dell’allenabilità, ci si deve acconten- • Il secondo passo da compiere è quello di di scienza dell’allenamento. Ad esempio,
tare di controllare il processo del ritmo di elaborare modelli matematici e strumenti nel caso particolare di un atleta, ancora
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essere raggiunto un livello di prestazione (considerata longitudinalmente, cioè attra- Kriterien sportlichen Talents
individuale superiore alla media (Singer verso il tempo) esercitata dall’ambiente e dal
1981). Il concetto di attitudine, che spesso sesso nella seconda età scolare o nella L’autore: prof. Andreas Hohmann, Cattedra di
viene utilizzato in relazione con la predispo- pubertà. scienza dello sport, Università di Potsdam
sizione ed il talento (cfr. ad esempio Kupper (7) Le prestazioni complesse (di gara) sono Indirizzo dell’autore: Universität Potsdam, Insti-
1993) va interpretato come aperto, in quan- importanti per la selezione del talento tut für Sportwissenschaft, Am neuen Palais 10,
to, a differenza dei precedenti, non si con- soprattutto perché sono semplici da stabilire, 14469 Potsdam
centra, prioritariamente, su disposizioni alla sono trasparenti ed obiettive e perché, in e-mail: [email protected]
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Shahlina verti 22-28 22-03-2002 5:54 Pagina 22
Introduzione
In una società moderna le donne hanno
parità di diritti con gli uomini e partecipa-
no attivamente alla vita politica, sociale,
economica e culturale del loro Paese. Però,
contemporaneamente, esistono problemi
medici e sociali specifici che riguardano la
loro attività lavorativa legati alle particola-
rità anatomiche e fisiologiche dell’organi-
smo femminile, alla funzione della mater-
nità, al ruolo che svolgono le donne nell’e-
ducazione delle giovani generazioni e nella
vita familiare (Ismerov, Hajblan 1985).
Il progresso tecnico-scientifico ha cambia-
to notevolmente il ritmo della vita quoti-
diana in tutta la sua complessità. L’uomo
ha avuto la possibilità di vivere in condi-
zioni precedentemente incompatibili con
la sua sopravvivenza, di risolvere problemi
che prima sembravano insolubili, di realiz-
zare carichi che prima sembrava impossi-
bile realizzare. In ogni epoca il processo di
adattamento ha svolto un ruolo decisivo
nella conservazione della specie umana e
della civiltà.
La possibilità di un adattamento stabile
dell’organismo a fattori come i carichi fisi-
ci, l’ipossia, gli stress ripetuti determina la
stabilità del sistema vivente (Meerson
1993).
Negli ultimi trenta anni, in tutto il mondo,
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
necessario sia per incrementare l’efficacia ventotto giorni. Inoltre è mostrato il rap- garantisce che venga soddisfatto il fabbi-
della preparazione delle atlete sia per sal- porto tra questi ormoni, lo sviluppo dell’o- sogno di ossigeno dei tessuti e lo scambio
vaguardarne la salute. Già venti anni fa, vulo fino all’ovulazione, nonché la matura- gassoso nei polmoni, la circolazione del
Radzievsky con i suoi allievi (Radzievsky zione del corpo luteo. Sulla base di tali sangue e la sua funzione ossidativa che, a
1984; 1991) ha stabilito che la capacità di rapporti il ciclo mestruale può essere divi- loro volta, garantiscono, per via ematica, il
prestazione delle atlete cambia a seconda so, approssimativamente, in cinque fasi trasporto dell’ossigeno ai tessuti dove esso
della fase del ciclo mestruale. Purtroppo il (Tepperman G., Tepperman H. 1989): fase viene utilizzato ed avviene il processo glo-
meccanismo biologico di questi cambia- mestruale (I); fase postmestruale (II); fase bale della fosforilazione ossidativa che
Shahlina verti 22-28 22-03-2002 5:54 Pagina 24
flusso sanguigno sistemico (gittata cardia- tutte le atlete di elevata qualificazione (il Nella pratica clinica è stato osservato l’au-
ca) alla regolazione dei parametri dell’O2 in 98,9%) svolgevano allenamenti durante la mento della massa corporea fino a casi di
condizioni di normossia, è stato utilizzato fase mestruale, e che una atleta su tre edema premestruale (Jankin 1980; Kusne-
un modello computerizzato dei regimi manifestava alterazioni della funzione zova 1981; Arend Bouen 1994).
d’ossigeno dell’organismo (Kolcinskaja mestruale che si esprimevano nel ritardo Durante il ciclo mestruale, il regime d’ossi-
1973; 1983) e modelli del sistema respira- dello sviluppo sessuale (cioè, nel ritardo geno dell’atleta cambia. Nello stato di
torio (Kolcinskaja et al. 1978). Per misurare del menarca), in alterazioni del ciclo riposo, nella stazione seduta, cambiano i
la capacità generale di lavoro muscolare mestruale, nella riduzione o nell’aumento parametri respiratori (tabella 1). Il valore
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Tabella 1 – Parametri respiratori nelle atlete (n = 10) durante le diverse fasi del ciclo mestruale (Cm)
Tabella 2 – Parametri circolatori nelle atlete (n = 10) durante le diverse fasi del ciclo mestruale
pO2 mm di mercurio
I al cuore destro, aumenta il volume totale
I I I I I
I 150
del sangue in circolo. Nella fase mestruale,
1200 il valore della portata cardiaca è minore.
qO2 ml . min -1
I
I I Durante il ciclo non ci sono variazioni
1000
125
A significative della gittata sistolica (P >
A A A A 0,05). Lo stesso avviene anche per la pres-
a a a a a
A 100 sione arteriosa: il range delle variazioni
1800 A A della pressione sistolica durante le diverse
a A a
A a 75 fasi del ciclo è di 3-5 mm di mercurio,
26 a a
mentre il range delle variazioni della pres-
600
V V sione diastolica è di 4-7 mm. Nella I e spe-
50
V V V
V V V V cialmente nella III fase il sistema circolato-
V rio soddisfa in maniera più economica il
400
I II III IV V I II III IV V fabbisogno d’ossigeno dell’organismo: cioè
Fasi del ciclo mestruale Fasi del ciclo mestruale nella fase mestruale e nella fase di ovula-
zione ogni litro d’ossigeno viene portato
Figura 3 – Variazioni dei parametri dei regimi d’ossigeno dell’organismo (della velocità del tra- attraverso 19-20 litri del sangue in circo-
sporto per tappe dell’O2 (qO2)), del consumo d’ossigeno e della pO2 che si producono nelle atlete lazione. Nella seconda metà del ciclo, la
durante il ciclo mestruale. A – alveoli; a – sangue arterioso; V – sangue venoso misto circolazione ematica diventa meno econo-
mica e l’equivalente emodinamico aumen-
ta in misura significativa (P<0,05), mentre
diminuisce il polso d’ossigeno.
I risultati ottenuti dimostrano che, durante di allenamento delle atlete è svolto dallo pianificazione del carico di allenamento,
la fase postmestruale e la fase di postovu- studio delle peculiarità medico-biologiche occorre necessariamente tenere conto
lazione del ciclo, un’elevata economia delle dell’organismo femminile ed, in particola- delle possibilità funzionali dell’organismo
funzioni del sistema respiratorio e del re, dell’effetto sull’organismo femminile femminile durante le diverse fasi del ciclo,
sistema circolatorio, i regimi d’ossigeno delle variazioni cicliche dello stato ormo- se non si vuole che la salute delle atlete
dell’organismo, una più elevata riserva nale e della regolazione neurormonale peggiori, che non vi siano ripercussioni
della respirazione determinano, in queste delle funzioni fisiologiche. sulla loro funzione riproduttiva, che esse
fasi, una più elevata capacità di lavoro Nella figura 7 è rappresentato il modello aumentino i risultati sportivi ed abbiano
delle atlete rispetto alle fasi di ovulazione, del sistema di controllo del processo di un lunga carriera sportiva.
premestruale e mestruale (figure 5 e 6). allenamento e dell’attività di gara delle
28 È noto che l’approccio sistemico al con- atlete da noi elaborato. Questo sistema Traduzione di O. Iourtchenko da Nauka v olimpij-
trollo del processo di preparazione nello include obbligatoriamente come un siste- skom sporte, 1; 1997.
sport si basa sull’utilizzazione delle infor- ma a sé stante (2) quello che riguarda le
mazioni sullo stato della salute dell’orga- particolarità medico-biologiche dell’orga- Titolo originale: Funkzional’noe sostojanie, fisice-
nismo degli atleti. nismo femminile. skaja rabotosposobnost’ kvalifizirovannyh sport-
Come possiamo vedere dai dati esposti, un I risultati dello studio complesso che smenok s ucetom biologhiceskoj ziklicnosti zen-
ruolo particolare nel controllo del processo abbiamo esposto dimostrano che, nella skogo organisma
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impaginato Pish 29-34 22-03-2002 5:54 Pagina 29
Biomeccanica 29
dei salti
nella pallavolo
e nel beach-volley
Ricerca sulle differenze di
ordine biomeccanico tra le
tecniche d’esecuzione dei
salti nella pallavolo e nel
beach-volley
Obiettivo di questo studio è stato
quello di accertare eventuali diffe-
renze di ordine biomeccanico tra
l’esecuzione di due tipi di salto ese-
guiti sia su superficie convenzionale
che su sabbia, che possano suggeri-
re modifiche del modelli teorico-
interpretativi dell’attività specifica
del beach volley. Al protocollo spe-
rimentale hanno preso parte sei
atleti pallavolisti di livello interna-
zionale, il cui peso, la cui statura ed
età erano, rispettivamente (media ±
deviazione standard), 87,5±7,1 kg,
192±2 cm, 20±3 anni, che mostra-
vano una buona dimestichezza con
la pratica e la gestualità specifica
del beach volley. I risultati non
hanno evidenziato sostanziali diffe-
renze tra le due biomeccaniche ese-
cutive di salto, fatta eccezione per
la produzione di potenza media, che
è risultata minore (-39,55%,
p<0,05) nel salto da fermo prece-
duto da contromovimento eseguito
su sabbia, rispetto allo stesso gesto
eseguito su superficie convenziona-
le. La minore elevazione del centro
di gravità (- 36,01%, p<0,05) otte-
nibile saltando su sabbia, rispetto
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
Introduzione
Il beach-volley ha recentemente conosciu-
to un sempre maggiore interesse ed un
crescente consenso di pubblico e pratican-
ti, soprattutto dal 1996, data della sua
consacrazione olimpica.
Tuttavia, nonostante la sua apparente
similitudine, non deve essere concepito
come una semplice trasposizione della pal-
30 lavolo classica su una superficie diversa ed 2
non usuale, come la sabbia. In effetti a 1 3
molte sono le differenze tra il beach volley
e la pallavolo, sia dal punto di vista tecni-
co, che quello fisiologico e biomeccanico.
Da un punto di vista prettamente tecnico,
il beach volley non conosce la forte spe-
cializzazione tecnica tipica della pallavolo
moderna, dove vi è una forte diversifica-
zione dei ruoli. Questa mancanza di spe-
cializzazione nell’ambito del beach volley
obbliga i giocatori ad una forte versatilità
di gioco che, per ciò che riguarda i gesti
fondamentali, come il servizio, la ricezione,
il passaggio o le azioni di difesa, si presen-
ta relativamente diversa dalla pallavolo
classica, anche se la superficie del terreno b 1
di gioco (18 m x 9 m) e l’altezza della rete
(2,43 m per i maschi e 2,24 per le femmi-
ne) restano identiche.
Anche le condizioni ambientali di gioco,
1 – piattaforma di forza
legate alla temperatura, alla disidratazione, 2 – strato di 7 cm di sabbia
al vento ed alla visibilità rendono le due 3 – strato di 40 cm di sabbia
attività molto diverse tra loro.
Tutti questi motivi rendono molto diverse
le due tipologie dei giocatori, sia da un
punto di vista antropometrico che funzio- Figura 1 – a) CMJ su sabbia. Legenda: 1. piattaforma di forza; 2. strato di 7 cm di sabbia; 3.
nale. strato di 40 cm di sabbia. b) CMJ su superficie convenzionale. Legenda: 1. piattaforma di forza
Lo specialista di beach-volley risulta infatti
di peso ed altezza inferiori rispetto
. al gio-
catore di pallavolo, con un V O2max com- alla revisione, se necessario, dei suoi allenamento e nessuno di loro presentava
preso tra i 60 ed i 70 ml . min-1 (Cossart et modelli teorico interpretativi, sia dal punto patologie di tipo dermatologico, muscolare
al. 1997) contro valori medi di 55 ml . min-1 di vista prettamente tecnico, sia per ciò o neuromuscolare. Inoltre, tutti gli atleti
dello specialista di pallavolo (Zsuzsa, For- che riguarda il condizionamento muscola- che hanno preso parte al protocollo di test
man 1995; Smith et al. 1992; Viitasalo et re specifico. erano stati, preventivamente, informati
al. 1987; Dyba 1983). Questi dati testimo- Lo scopo di questa ricerca è stato appunto sullo scopo della ricerca e sui possibili
nierebbero come la richiesta fisiologica di quello di verificare l’esistenza di eventuali rischi ad essa connessi.
gioco nel giocatore di beach volley sia ben differenze nella biomeccanica del gesto,
più elevata rispetto a quella dello speciali- dettate dalla diversità delle due superfici Protocollo
sta di pallavolo. utilizzate.
Nonostante queste differenze, relativa- A tutti i soggetti veniva richiesto di effet-
mente marcate, tra le due tipologie atleti- Metodi tuare una serie di balzi, sia su di un campo
che, la capacità di salto, dote fondamenta- di gioco regolamentare di beach volley,
le del giocatore di pallavolo (Bosco 1994, Soggetti costituito da una superficie di 18 m x 9 m
1992; Fleck et al. 1985) resta un parametro e contenente 40 cm di sabbia asciutta, che
qualitativo discriminante anche nell’ambi- Al presente studio hanno partecipato sei su di un campo regolamentare di pallavolo
to del beach volley. Tuttavia, la diversa atleti praticanti pallavolo di livello interna- costituito da una superficie di 18 m x 9 m
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
superficie sulla quale il giocatore si trova zionale il cui peso, la cui statura ed età di materiale sintetico.
ad effettuare il gesto potrebbe determina- erano, rispettivamente (media ± deviazio- Ogni atleta, a ridosso della rete di gioco,
re, anche in questo ambito, una diversa ne standard), 87,5 ± 7,1 kg, 192 ± 2 cm, doveva eseguire:
esecuzione meccanica del medesimo. 20 ± 3 anni, che mostravano una buona 1. tre salti da fermo, preceduti da un con-
Esiste quindi la necessità di approfondire dimestichezza con la pratica e la gestualità tromovimento, simulando un’azione di
lo studio dei parametri che riguardano la specifica del beach volley. muro (CMJ) (figura 1 a-b);
biomeccanica esecutiva dei gesti fonda- Tutti i soggetti hanno mantenuto nel 2. tre salti, simulando un’azione di schiac-
mentali del beach volley per contribuire periodo del test la loro normale attività di ciata, preceduti da una rincorsa di lun-
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Tabella 1 Media, deviazione standard e significatività statistica della differenza tra le medie - la velocità verticale alla fine della fase di
relative alle variabili del test di CMJ * (p<0,05) spinta (Vmax);
- lo spostamento del centro di gravità
Variabili Superficie sintetica Sabbia Significatività durante l’azione di spinta (∆CGs);
(media ± DS) (media ± DS) della differenza - il lavoro compiuto per fornire energia
tra le medie cinetica (Wec);
- il lavoro compiuto per aumentare l’ener-
HCGv (cm) 45,89 ± 3,2 33,74 ± DS * gia potenziale dovuta all’innalzamento
NF (N) 1 685,50 ± 315,61 1 616,33 ± 131,65 n. s del centro di gravità durante la spinta
An (m . s-2) 5,81 ± 0,96 4,53 ± 1,52 n. s (Wep);
32 Ap (m . s-2) 18,88 ± 2,44 21,25 ± 2,31 n. s. - il lavoro totale dato dalla somma di Wec
Tc (s) 0,315 ± 0,08 0,378 ± 0,06 n. s
e Wep (Wtot);
Ts (s) 0,4O3 ± 0,07 0,450 ± 0,12 n. s.
- la potenza media espressa durante il
Vmax (m . s-1) 3,35 ± 0,21 3,15 ± 0,19 n. s.
∆CGs (cm) 67,50 ± 12,75 71,66 ± 22,83 n. s. salto (P) data dal rapporto tra Wtot ed il
Wec (J) 461,19 ± 137,18 383,98 ± 75,80 n. s. tempo di spinta.
Wep (J) 461,19 ± 137,18 543,16 ± 190,21 n. s.
Wtot (J) 1 032,05 ± 167,85 927,14 ± 255,71 n. s. Per ciò che concerne il CMJ+r eseguito su
P (W) 2 651,83 ± 601,27 1 900,27 ± 268,75 * entrambe le superfici venivano calcolati:
- il tempo relativo all’ultimo appoggio
effettuato sulla pedana (Tns);
Tabella 2 – Media, deviazione standard e significatività statistica della differenza tra le medie - il picco di accelerazione positiva durante
relative alle variabili del test di CMJ+r. * (p<0,05) l’azione di salto (Ap2);
- il picco di forza espresso durante l’ulti-
Variabili Superficie sintetica Sabbia Significatività mo appoggio effettuato sulla pedana
(media ± DS) (media ± DS) della differenza (NF2);
tra le medie - l’integrale della forza sul tempo relativo
all’ultimo appoggio effettuato sulla
Tns (s) 0,338 ± 0,05 0,368 ± 0,05 n. s. pedana (∫F(T)).
Ap2 (m . s-2) 29,14 ± 8,88 14,80 ± 6,97 *
NF2 (N) 2 467,83 ± 590,94 1 154,33 ± 604,09 * Risultati
∫F(T) (N . s) 279,46 ± 69,32 91,27 ± 62,44 *
Nella tabella 1 vengono riportate la media,
la deviazione standard e la significatività
Tabella 3 – Media deviazione standard e significatività statistica della differenza tra le medie statistica della differenza tra le medie rela-
relative ai valori di Wep e Wec registrati durante l’esecuzione del test di CMJ (p<0,05) tive alle variabili del test di CMJ, eseguito
sulle due diverse superfici, mentre nella
Variabili Wep (J) Wec (J) Significatività tabella 2 vengono riportate la media, la
(media ± DS) (media ± DS) della differenza deviazione standard e la significatività sta-
tra le medie tistica della differenza tra le medie relative
alle variabili del test di CMJ+r, e nella
Sabbia 543,16 ± 190,21 383,98 ± 75,80 * tabella 3 vengono riportate la media, la
Superficie 587,52 ± 111,07 461,19 ± 137,18 n. s. deviazione standard e la significatività sta-
sintetica tistica della differenza tra le medie relative
ai valori di Wec e Wep. Nella figura 4 vengo-
no riportate le altezze raggiunte in volo
dal centro di gravità (H CGv) e la produzio-
70 3 500 ne media di potenza durante l’esecuzione
60 3 000 del test di CMJ su superficie convenzionale
yyyyyy
;;;;;; e su sabbia; nella figura 5 viene riportato il
50 ;;;;;;
yyyyyy 2 500
;;;;;;
yyyyyy picco di forza espresso durante l’azione di
Potenza (W)
HCGv (cm)
yy
;;
;;;;;;
yyyyyy salto (NF 2 ) e l’integrale della forza sul
40
;;;;;;
yyyyyy 2 000
;;;;;;
yyyyyy tempo (∫ F(T)) riguardanti l’ultimo appog-
yy
;;
;;;;;;
yyyyyy
30
;;;;;;
yyyyyy 1 500
gio su superficie convenzionale e su sab-
;;;;;;
yyyyyy
;;;;;;
yyyyyy
yy
;;
20 bia, durante l’esecuzione del test di CMJ+r;
;;;;;;
yyyyyy
1 000
;;;;;;
yyyyyy infine, nella figura 6 il tempo di contatto e
;;;;;;
yyyyyy
yy
;;
10 500
yyyyyy
;;;;;;
yyyyyy
;;;;;;
l’accelerazione positiva (Ap2) concernenti
0 0 l’ultimo appoggio registrato su superficie
yy
;;
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
yy
;;
convenzionale o su sabbia.
HCGv (Superficie convenzionale)
;;Potenza (Superficie convenzionale)
yy Statistica
HCGv (Sabbia) Potenza (Sabbia)
;;;;
yyyy
250
tato da Mognoni (1999) che riferisce, per i
;;;;
yyyy
2 000
∫ F(t) (N . s)
200 sopraccitati parametri, rispettivamente,
;;;;
yyyy
yyy
;;;
1 500 una media di 279 J, 234 J, 513 J e 1 204
;;;;
yyyy 150
33
;;;;
yyyy
W.
;;;
yyy
1 000
;;;;
yyyy
100 La differenza riscontrabile è da imputarsi
500
yyyy
;;;; al fatto che il sopraccitato studio si riferiva
;;;
yyy
50
0 yyyy
;;;; 0
a pallavoliste di livello nazionale.
A questo proposito, è interessante notare
;;F(t) (Superficie convenzionale)
yy
yy
;;
come, anche nel nostro studio, in accordo
NF2 (Superficie convenzionale)
NF2 (Sabbia)
;;F(t) (Sabbia)
yy con quanto riferito da Mognoni (1999) il
valore di Wep sia maggiore a quello di Wec
anche se tale differenza non risulta stati-
sticamente significativa.
Lo stesso dato è confermato anche nell’e-
secuzione dello stesso tipo di salto esegui-
Figura 5 – Picco di forza espresso durante l’azione di salto (NF2) ed integrale della forza sul to su sabbia, dove la differenza tra i due
tempo (∫ F(t)) riguardanti l’ultimo appoggio su una superficie convenzionale e su sabbia durante valori è statisticamente significativa
l’esecuzione del test CMJ+r (p<0,05).
Questi risultati confermerebbero come,
nell’esecuzione di un salto con contromo-
vimento, venga spesa una maggiore quota
di energia per elevare il CG durante la
spinta di quanta non ne venga spesa per
0,9 40
accelerarlo e permetterne lo spostamento
0,8 35 in volo.
0,7
yyy
;;;
;;;
yyy
30 Anche per ciò che riguarda il CMJ+r ese-
;;;
yyy
guito su superficie convenzionale i dati da
A p2 (m . S–2)
0,6
yyy
;;;
25
;;;
yyy
n.s.
0,5 noi registrati non presentano differenze
Tns (s)
;;;
yyy
20 statisticamente significative, rispetto a
;;;
yyy
0,4
0,3 ;;;
yyy
;;;
yyy
15 quanto riportato da Nourry et al. (1999)
che riferiscono valori di Tns, Ap2, NF2 e di ∫
;;;
yyy
;;;
yyy
0,2 10
F(t) rispettivamente di 0,313 ± 0,05 s;
0,1
;;;
yyy 5
32,22±2,91 m . s-2; 2 783,10±382,85 N e di
0 ;;;
yyy 0 304,41±21,59 N . s.
;;
yy
La sostanziale mancanza di differenze
yy
;;;;A 2 (Superficie convenzionale)
yy
Tns (Superficie convenzionale) p
significative tra i parametri biomeccanici
relativi al CMJ, eseguito sulle due diverse
Tns (Sabbia) Ap2 (Sabbia)
superfici, sottolinea come, sostanzialmen-
te, l’atleta effettui le due azioni in modo
molto simile.
È possibile tuttavia evidenziare su sabbia
Figura 6 – Tempo di contatto (Tns) ed accelerazione positiva (Ap2) concernenti l’ultimo appoggio una tendenza, statisticamente non signifi-
registrato su superficie convenzionale e su sabbia (* p<0,05) cativa, ad un maggiore piegamento delle
gambe nella fase di contromovimento
(+5,80%) che si traduce in un aumento del
cernenti i salti effettuati su sabbia e su 48,89±3,2 e ben paragonabili con i valori tempo di spinta (+10,44%) ed in una con-
superficie sintetica sono state verificate riportati da altri Autori (Bosco 1992), che seguente significativa minore produzione
attraverso un test non parametrico di Wil- riferiscono, in pallavolisti di livello interna- di potenza (-39,55, p<0,05).
coxon per campioni appaiati. La significa- zionale, delle altezze di volo, durante l’ese- Il dato maggiormente interessante è,
tività statistica è stata posta a p<0,05. cuzione di salti con contromovimento, comunque, la minore elevazione del CG
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
se non statisticamente significative, se tipo di salto eseguito su sabbia, rispetto Infatti, mentre un substrato elastico può
considerate singolarmente, hanno deter- allo stesso eseguito su superficie conven- assorbire energia elastica durante la fase
minato la differenza significativa nell’al- zionale. di decelerazione del CdG ed in seguito
tezza di salto riscontrata (vale la pena, Occorre inoltre sottolineare come il lavoro restituirla durante la susseguente fase di
infatti, di ricordare come Wec sia uguale a realizzato per muovere il piede nella sab- accelerazione del Cdg stesso (Mc Mahon,
0,5 M . Vmax2). bia, nel salto preceduto da rincorsa ed, in Green 1978; Bosco, Locatelli 1987), un ter-
Diviene quindi importante sottolineare modo minore, anche nel salto da fermo reno deformabile si comporta in modo
come la superficie sulla quale viene effet- con contromovimento, costituisca dell’e- diametralmente opposto, ricoprendo il
tuato il salto stesso giochi un ruolo nergia dissipata sotto forma di energia ruolo di un ammortizzatore, il cui compito
essenziale nella differenza di elevazione elastica e conseguentemente restituita è unicamente quello di assorbire energia.
34 ottenuta. sotto forma di lavoro meccanico nella sus- Queste caratteristiche peculiari della sab-
Infatti, la sabbia è considerabile come un seguente fase concentrica di movimento. bia, utilizzata in quanto terreno sul quale
tipico elemento dissipatore di energia effettuare delle prestazioni atletiche di
(Strydom et al. 1966; Givoni, Goldman Conclusioni rilevante importanza, dovrebbero quindi
1972; Soule, Goldman 1972; Zamparo et dettare imperativamente delle tecniche di
al. 1992). La perdita del 20,1% di Wec, dis- Un terreno mobile, come la sabbia, esercita condizionamento muscolare, altamente
sipata in attrito sulla superficie sabbiosa, quindi un effetto sfavorevole sul lavoro specifiche, in funzione delle diverse condi-
risulta infatti ragionevolmente proporzio- meccanico prodotto non solamente zioni di gioco richieste, rispetto a quelle
nale alla perdita, pari al 36,01, dell’altezza durante la locomozione, come già dimo- che si verificano sulle usuali superfici uti-
di salto registrata. strato da altri Autori (Strydom et al. 1966; lizzate.
Inoltre il maggiore piegamento degli arti Givoni, Goldman 1972; Soule, Goldman
inferiori, riscontrabile nel CMJ effettuato 1972; Zamparo et al. 1992), ma anche nel- Indirizzo dell’autore: G.N. Bisciotti,
su sabbia, può causare un aumento dell’ef- l’esecuzione di altri gesti atletici, come nel Via IV Novembre, 46, 54027 Pontremoli
fetto di termo dispersione dell’energia ela- caso ora descritto dei salti. e-mail: [email protected]
stica immagazzinata durante la fase
eccentrica del movimento stesso (Bosco
1992). Bibliografia
Le caratteristiche dissipative della superfi-
cie sabbiosa divengono evidenti soprattut- 1. Adamson G., T., Whitney R. J., Critical bolic energy cost, J. Appl. Physiol., 30, 1971,
to quando il salto viene preceduto da una
appraisal of jumping as a measure of human 429-433.
rincorsa.
La fase di appoggio del piede nella fase di power, in Vredenberg J., Wartenweller J. (a 10. Nourry E., Morlier J., Cid M., Analyse de la
rincorsa può essere divisa in tre periodi, di cura di), Medicine and Sport 6, Biomechanics détente verticale au volley-ball, Volley France
durate relativamente eguali. Durante il II, Basilea, S. Karger, 1971, 208-211. Tech., 1999, 4, 3-17.
primo terzo della fase di appoggio, nel 2. Bosco C.. La preparazione fisica nella palla- 11. Mc Mahon T. A., Green P. R., Fast running
momento in cui il piede sprofonda nella volo femminile, Ed. Società Stampa Sportiva, truck, Scientific American, 1978, 239, 148-
sabbia, l’energia potenziale viene trasfor- Roma, 1994, 111. 163, 1978.
mata in energia cinetica, di cui però una 3. Bosco C., Elasticità muscolare e forza esplo- 12. Mognoni P., Relazione Interna Federazio-
parte viene dissipata nella sabbia stessa siva nelle attività fisico-sportive, Ed. Società ne Italiana Sport Invernali, Laboratorio di Alta
(Lejeune et al. 1998). Stampa Sportiva, Roma, 1985, 27. Prestazione, S. Caterina di Valfurva, 1999.
Inoltre la sabbia è responsabile di una 4. Bosco C., La valutazione della forza con il 13. Smith D. J., Roberts D., Watson B., Physi-
diminuzione della stiffness del sistema test di Bosco, Ed. Società Stampa Sportiva, cal, physiological and performance differen-
neuromuscolare che, per questo motivo, Roma, 1992, 159. ces between Canadian national team and
aumenta nel corso del ciclo stiramento- 5. Bosco C., Locatelli E., L’influenza dell’elasti- Universiade volleyball players, Journal of
accorciamento la quantità di energia ela- cità delle piste sul comportamento meccanico Sport Science, 2, 1992, 131-138.
stica termo dispersa (Lejeune et al. 1998). ed energetico dei muscoli estensori delle 14. Soule R. G., Goldman R. F., Terrain coeffi-
A conferma di ciò, nel presente studio è gambe durante il lavoro muscolare e la pre- cients for energy cost prediction, J. Appl. Phy-
evidenziabile come i valori di NF2, di ∫ F(T) e stazione sportiva, Atletica Studi, 1987, 5, 73- siol., 32, 1972, 706-708.
di Ap2, registrati su sabbia, siano significa- 83. 15. Strydom N. B., Bredell G. A., Benade M.,
tivamente minori (p<0,05) di quelli osser- 6. Cossart P., Hordonneau F., Marteau C., Tou- Morisson J. E., Vlljoen J. H., Van Graan C. H.,
vati su superficie rigida. zot J., Mise au point d’un protocole d’étude The metabolic cost of marching a 3 M.P.H.
L’impossibilità di effettuare, per motivi di
pour l’analyse de la gestuelle au volley-ball et over firm and sandy surfaces, Int. Z. Angew.
ordine tecnico, la fase di ricezione sulla
piattaforma di forza, ha impedito il calcolo au beach-volley, Ècole Centrale de Lyon, Physìol., 23, 1966, 166-171.
dei tempi di volo, rendendo necessario un Département Technologie de Surface, 1997. 16. Viitasalo J., Rusko H., Pajala O., Ahila M.,
ulteriore approfondimento dello studio 7. Dyba W., Caractéristiques physiologiques Montonen H., Endurance requirements in vol-
che risolva questo tipo di impedimento. des joueurs de volley-ball, Volleyball Techni- leyball, Canadian Journal of Sport Sciences,
cal Journal, 7, 1983, 3, 34-53. 12, 1987, 4, 194-201.
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
Gilles Cometti, Centre d’expertise de la performance, UFR STAPS, Università della Borgogna, Digione
Foto BRUNO
che, a causa della sua durata, abitualmente, viene definita “resi- me rischio di pensare che la resistenza alla forza non possa esiste-
stenza alla forza”1, proponiamo semplicemente di rivedere questo re senza una grande capacità aerobica. In questo modo è la resi-
concetto adattandolo ai nuovi dati dell’allenamento. Che occorra stenza ad essere “proiettata” sulla forza, finendo con il dimenticare
resistenza alla forza per riuscire in certe discipline (nuoto, canoa- che la forza possiede leggi ed esigenze proprie, che debbono essere
kayak, canottaggio...) è indiscutibile, ma che questo concetto rispettate e senza le quali non si ottiene alcun vantaggio globale.
venga limitato ad eseguire lunghe serie di 50, 60 se non 100 ripe- Di fatto, in ogni movimento di qualsiasi disciplina si produce forza
tizioni, ci sembra restrittivo, se non semplicistico. Ci sembra possi- e quindi si ha bisogno di resistenza alla forza: sui 100, e ancora di
bile proporre soluzioni più moderne, più motivanti e più efficaci. più sui 200 m occorre resistenza alla forza.
impaginato Cometti II 35-39 22-03-2002 6:42 Pagina 36
Un atleta dei giochi sportivi riesce a resistere per 30 m. Se deve Questo metodo già esiste per quanto riguarda l’allenamento della
“tenere” per 100 m gli serve resistenza alla forza. Dunque, questa forza massima: si chiama metodo del carico decrescente. Proponia-
capacità si troverebbe ovunque e da nessuna parte: dal punto di mo di adattarlo al lavoro di lunga durata.
vista terminologico parlare di resistenza sui 100 m, sembra abba-
stanza spiazzante. Per cui pensiamo che il concetto non abbia 2. Il carico decrescente
senso.
Invece, in questo esempio dei 100 m il fenomeno più importante è La diminuzione del carico può essere variabile:
la forza (in questo caso, specifica) sviluppata in ogni falcata. Che - rapida:
poi ci si interroghi sulla possibilità di far durare questa capacità di con 10 ripetizioni ci si trova allo stato di affaticamento che prece-
forza, ci sembra determinante. Quindi la forza primeggia, la durata dentemente si otteneva con 50 ripetizioni (ad esempio: 1x95%;
36 viene dopo. 1x90%; 3x80%; 3x75%.) (figura 2 b).
Perciò, la prima domanda che ci si deve porre quando ci si trova di Le prime ripetizioni allenano la forza massima sollecitando i fattori
fronte ad una disciplina sportiva che “dura” è: quale posto vi occu- nervosi che producono una fatica immediata. Poi si può continua-
pa la forza massima? Deve essere allenata? Secondo noi, spesso, la re con carichi più leggeri, se possibile con 10 ripetizioni si allegge-
risposta è positiva. Fanno eccezione solo le discipline di durata risce il peso, poi si continua con altre 10 ripetizioni, poi altre 10,
molto elevata (corse di fondo dell’atletica leggera, lo sci di fondo, il fino ad arrivare alla durata voluta.
ciclismo su strada...). Successivamente si debbono cercare quei - lenta:
mezzi che permettano di migliorare la capacità di restare “forti” a la durata dello sforzo iniziale è maggiore, ma la qualità è minore
lungo, ma rispettando la forza, nella quale esiste certamente un (figura 2 b)
aspetto energetico, ma ci sono soprattutto fattori nervosi. Come si
possono mantenerli attivi durante serie molto lunghe? Perciò, par-
leremo letteralmente di “forza che dura” parleremo di “forza resi-
stente” per invertire le priorità. Ma ora cercheremo di dimostrare
che non si tratta di un gioco di parole.
Ripetizioni efficaci
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10
80% 75% 70% 65% 60% ...%
Ripetizioni efficaci
37
Figura 4 – La piramide nella serie Figura 5 – Due esempi di super-serie con tre esercizi
Questa idea ci fa ricordare il metodo che applicava su di noi Alain un pò breve rispetto a certe discipline. Allora si può pensare di
Piron nel 1970: piramide crescente e decrescente nella serie (cfr. raddoppiare una combinazione, che preveda da sei ad otto ripeti-
figura 4) zioni per ciascun movimento. In questo caso si parlerà di superse-
Evidentemente si può costruire la piramide in modo tale che lo rie (figure 6, 7).
sforzo sia di maggiore durata, oppure prolungare l’ultima serie, Questo tipo di alternanza degli esercizi presenta questi vantaggi:
diminuendo il carico, per 1, 2 tappe supplementari. - i gruppi muscolari interessati vengono utilizzati con coordina-
zioni diverse, il reclutamento delle fibre varia da una situazione
3. Le super-serie all’altra, per cui i muscoli vengono affaticati in modo più com-
pleto (secondo tutti gli angoli funzionali);
Un’altra alternativa per ottenere una fatica muscolare intensa è - l’alternanza degli esercizi introduce un elemento di varietà nel
rappresentata da un adattamento del principio delle super-serie. lavoro che aumenta la motivazione;
Nelle super-serie classiche si abbinano movimenti diversi che sol- - ogni volta che viene cambiato il movimento viene riattivata la
lecitano gli stessi gruppi muscolari. La figura 5 ne mostra due vigilanza nervosa;
esempi con tre esercizi organizzati in modo tale da procedere dal - l’alternanza esercizio globale/esercizio analitico permette un
più globale al più analitico. recupero nervoso durante l’esercizio analitico ed un esaurimento
In questo caso troviamo un totale di 24 ripetizioni, che può essere muscolare più localizzato.
4. L’alternanza di regimi diversi d’azione muscolare 5. E la forza specifica nella resistenza alla forza?
Un’altra variante, che permette una maggiore efficacia nelle serie È evidente che l’allenamento che viene chiamato “resistenza alla
lunghe si basa sui regimi d’azione muscolare. Questa variante si forza” è diretto a migliorare le possibilità dell’atleta alla fine della
applica sia sullo stesso esercizio, sia su esercizi che si alternano tra gara. Il migliore modo di lavorare è quello di allenarsi sulla distan-
loro. za di gara con il gesto specifico. Ma un atleta allenato, con questa
Nella figura 8 viene mostrata un’alternanza tra due regimi (eccen- forma di lavoro non riesce più a migliorare, ha bisogno di solleci-
trico-concentrico). Ma è anche possibile alternare 3 o 4 regimi tazioni diverse. Spesso, quando un atleta si trova in difficoltà alla
(figura 9). Naturalmente, è possibile anche abbinare l’alternanza fine della sua gara, in allenamento gli viene richiesto di allenarsi su
dei regimi e degli esercizi (figura 10) una distanza più lunga:
Figura 11 – Il metodo del post-affaticamento sullo specifico”: esempio nel nuoto, nella canoa, e nella corsa
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
Figura 12 – Il metodo del pre-affaticamento: esempio nel nuoto, nella canoa, nella corsa
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- 250 m per un corridore di 200 m; - nella prime serie viene rispettata la qualità della forza (sollecita-
- 150 m per un nuotatore di 100 m; zione massima dei fattori nervosi, potenza elevata);
- 1 000 m per un corridore di 800 m. - la ripetizione delle serie permette di arrivare all’affaticamento,
per cui si va dalla forza alla “durata” (cioè alla resistenza);
Gli esempi potrebbero essere molti. - l’alternanza con la tecnica permette un buon “transfert” della
forza;
5.1 Il principio del post-affaticamento - l’atleta apprende a lavorare con il suo gesto specifico in stato di
affaticamento;
Su questo genere di soluzione siamo sempre stati scettici. In effet- - il contrasto tra le due situazioni permette un recupero relativo
ti, chiedere ad un atleta di correre (o nuotare) 150 m se non tiene durante la fase tecnica per mantenere meglio la qualità della
sui 100 m, significa apprendergli a gestire lo sforzo su un ritmo di forza nelle serie con sovraccarichi; 39
150 m, che è inferiore a quello su 100 m, e non si capisce più per- - questa modalità permette di controllare la perdita progressiva di
ché dovrebbe migliorare sui 100 m. Pensiamo che esistano solu- forza e di potenza di serie in serie con un sistema tipo Ergo-
zioni più efficaci. Occorre trovare mezzi che obblighino il muscolo power. Si può vedere quale sia l’evoluzione della potenza e con-
a stancarsi di più: ad esempio, la muscolazione. frontare tra loro vari momenti dell’atleta nell’anno. Basta alter-
Ad esempio, l’atleta esegue la distanza che non gli pone problemi nare gli esercizi con sovraccarichi con quelli su un ergometro ed
(75 m per un 100 m di nuoto) e subito dopo una serie di distensio- allora si controllerà anche la fase tecnica;
ni alla panca. Questo metodo potrebbe essere chiamato “post- - quindi, dall’inizio alla fine della prova è presente la qualità del
affaticamento sullo specifico” (figura 11). lavoro.
Figura 14 – Il principio dell’alternanza applicata alla corsa, alternata con gli esercizi pliometricio
sempre con un carico massimale rispetto al numero delle ripetizio- (1) Per restare fedeli al pensiero dell’Autore avremmo dovuto tradurre letteralmen-
ni (90% per 3 ripetizioni, 80% per 6 ripetizioni, ecc.). La sequenza te le espressioni francesi endurance de force e force d’endurance, con resistenza di
completa, in generale, rappresenta una “frazione” della prova di forza e forza di resistenza. Ma, dato che specie la seconda espressione avrebbe
gara. Nella figura 13 vengono mostrati due esempi nel ciclismo e potuto generare equivoci, abbiamo preferito usare le espressioni resistenza alla
nella canoa e nella figura 14 un esempio per la corsa, nel quale il forza per la prima e forza resistente per la seconda.
principio dell’alternanza viene applicato alternando movimenti di
corsa ad esercizi pliometrici. Articolo originale. Traduzione dal francese di M. Gulinelli. Titolo originale:
Procedere in questo modo offre questi vantaggi: Endurance de force ou force de endurance.
impaginato TD 40-41 22-03-2002 6:31 Pagina 40
40
loro allenatori e le loro allenatrici
sono molto cauti quando si tratta
di ricorrere ad un allenamento
della forza, sebbene la forza sia un
importante elemento sia nell’alle-
DIGEST Praagh, E. Dorè et al., La puissance
maximale aérobie de l’enfant (de
1938 à nos jours), STAPS 22, 2001,
54, 89-108) hanno esposto le
diverse posizioni su questa pro-
namento che nelle gare, che può blematica dal 1938 fino ad oggi.
essere allenato più efficacemente a cura di Arndt Krüger, Mario Gulinelli Gli Autori mettono in evidenza
con le macchine o con i bilancieri, come lo studio scientifico di que-
che con i soli esercizi della ginna- sto problema sia iniziato circa
stica. W. A. Sands, J. R. Mc Neal, che fanno tura leggermente minore (153±4,0 rispetto trenta anni dopo quello degli adulti; come
parte del gruppo di ricerca statunitense a 154,9±4,3 cm), rispetto al gruppo che ancora oggi si basi molto sulle ricerche di
sulla ginnastica, in un loro articolo si pon- non eseguiva un allenamento della forza Åstrand (1952) e come vi siano ancora
gono proprio la domanda se le ginnaste con i pesi. Non sono state rilevate altre vuoti di conoscenze per quanto riguarda la
debbano allenare la forza sollevando pesi misure antropometriche, per non favorire i resistenza dei bambini, ad esempio sullo
(Sands W. A. Mc Neal J. R. et al., Should timori delle ginnnaste di essere in sovrap- sviluppo enzimatico. . Per quanto riguarda
Female Gymnasts Lift Weights?, Sport- peso e così favorire strategie dirette a l’evoluzione del VO 2 max, esso sarebbe
science 4, 2000, 2), dando ad essa anche la ridurre l’alimentazione. influenzato dall’ereditarietà, dallo sviluppo
risposta che le ginnaste debbono svolgere Dunque gli Autori sono favorevoli ad un biologico, dall’allenamento e dall’ambiente.
un allenamento della forza, ma non gene- allenamento mirato della forza massimale Lo studio della letteratura non mostra
rico. Prendendo le mosse dalla stato attua- con bilancieri o macchine, in quanto, relazioni molto significative tra .il dispen-
le della ricerca essi fanno una distinzione rispetto all’allenamento specifico della dio energetico quotidiano ed il VO2max. Si
tra un allenamento ammette sempre più
della forza che provoca che il miglioramento
un’ipertrofia massimale Tabella 1 – L’allenamento per lo sviluppo di una ipertrofia massima ed una minima della massima potenza
e quello che è accom- aerobica, se si vogliono
pagnato da un’ipertro- Ipertrofia massima Ipertrofia minima produrre modificazioni
fia minima, definendo funzionali durature,
valori guida per i due Intensità (in % di 1 RM) 60-80% 85-100% richiede sforzi musco-
tipi di allenamento Numero delle ripetizioni 6-20 1-5 lari ripetuti e relativa-
(tabella 1). Come Serie 3-6 5-12 mente intensi. È inne-
hanno dimostrato i test Recupero tra le serie (min) 2-4 4-5 gabile che durante la
eseguiti dalla squadra Velocità concentrica 1-10 1-4 crescita, grazie all’alle-
olimpica statunitense (s/ripetizione) namento sistematico
Velocità eccentrica 4-10 3-5
prima dei Giochi olim- (s/ripetizione) del sistema aerobico, vi
pici di Sydney, le gin- Durata totale della serie (in s) 40-70 < 20 sia un
. miglioramento
naste possono eseguire del VO2max, ma vi sono
un numero di ripetizio- alcune ricerche che
ni degli esercizi di forza specifici della gin- resistenza alla forza, favorirebbe un mag- ipotizzano che questa allenabilità, nel
nastica molto elevato. Ad esempio, in tre giore aumento della forza massima senza bambino prepubere, sia meno evidente che
tipi diversi dell’elemento spinta dalla verti- un contemporaneo incremento del peso nell’adulto. Ciò sarebbe dovuto a program-
cale andavano da 13±8 (media e DS) a corporeo. mi . d’allenamento meno intensivi, a valori
7±4 ripetizioni. Ciò mette in evidenza che, di VO2max specifico (ml . kg-1 . min-1) spes-
in allenamento, le ginnaste eseguono eser- Le capacità di resistenza dei bambini so già elevati, all’evoluzione di certi indica-
cizi di forza che ipertrofizzano abbastanza, tori biologici (testostosterone, GH, IGFI...)
ma non sono adatti ad aumentare real- Quanto allenamento della resistenza deb- che diventano funzionali nel periodo
mente la forza massima, quanto la resi- bono svolgere bambini ed adolescenti? Le puberale. Perciò la pubertà sembra essere
stenza alla forza. In un raduno di allena- posizioni della scienza su questo problema un periodo critico per il miglioramento
mento precedente i Giochi olimpici, 33 sono cambiate continuamente nel corso della
. prestazione aerobica, senza che il
atlete statunitensi di livello nazionale sono degli anni e su questi cambiamenti hanno VO2max specifico aumenti obbligatoria-
state sottoposte a test per rilevare quale influito problemi di natura fisiologica, ma mente. Invece, rispetto a quello dell’adulto,
fosse l’effetto dell’allenamento della forza anche “ideologica”. Che i bambini siano in sembra che l’organismo giovanile sia sog-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
sulla loro costituzione. 14 ginnaste si alle- grado di fornire prestazione elevate di getto in misura minore al decondizina-
navano due o più volte alla settimana con resistenza è indubbio: nei paesi dell’Africa mento dovuto alla mancanza di carichi
i pesi. Questo gruppo era leggermente più non hanno dubbi in merito, visto che chi muscolari (inattività fisica, permanenza
anziano (18,1±2,0 rispetto a 16±1,0 anni), vuole andare a scuola deve percorrere a forzata a letto, disallenamento...).. Sapendo
ma malgrado cioé presentava un minore piedi distanze molto lunghe. Per cui, il vero che l’allenamento migliora il VO2max di
peso corporeo (48±5,4 rispetto a 52,1±5,9 problema per lo sviluppo della resistenza è circa il 10%, e che la potenza aerobica di
kg) un Indice di massa corporea minore lo stile di vita dei bambini e degli adole- un bambino forzatamente costretto a letto
(20,3±1,9 rispetto a 21,7±1,9) ed una sta- scenti. Ma quale ruolo svolgono in questa diminuisce di circa il 15%, si può valutare
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.
che il VO2max durante la crescita abbia una mancanza di criteri affidabili . confrontabili delle prestazioni anaerobiche in funzione
plasticità del 25%. Gli Autori osservano come quelli esistenti per il VO2max; 3. la del sesso, la differenza di prestazione
che vi sono limitazioni, sia di ordine etico difficoltà di misurare le risposte fisiologi- anaerobica associata al sesso, durante la
sia di ordine metodologico, che fanno sì che all’infuori dello steady state. pubertà, generalmente, va attribuita alla
che le informazioni sui processi di adatta- Comunque le conoscenze attuali ed il loro maggiore massa grassa che presentano le
mento del bambino all’esercizio massimale esame critico permettono di affermare che femmine durante questo periodo d’età.
siano ancora molto minori di quelle che per quanto riguarda l’evoluzione delle pre- Per quanto riguarda il rapporto tra allena-
abbiamo sull’adulto. Questa carenza appa- stazioni anaerobiche con l’età, si è visto mento e prestazione anaerobica, sembra
re evidente, ad esempio, anche in opere che, qualunque sia il test utilizzato, la che nel bambino le prestazioni anaerobi-
dedicate alla medicina dello sport, dove potenza massima meccanica (Pmax) aumen- che possano essere migliorate dall’allena-
spesso all’intero problema degli aspetti ta con l’età, dall’infanzia all’età adulta. I mento soprattutto grazie a fattori coordi- 41
medico-sportivi della pratica sportiva soli fenomeni della crescita non sembrano nativi e di attivazione neuromuscolare.
infantile e giovanile vengono dedicate solo essere in grado di spiegare le differenze di D’altro canto molti studi hanno sottolinea-
poche pagine. to che gli effetti di un allenamento
Comunque, su quando iniziare un 18
specifico nei bambini sono poco
allenamento sistematico delle resi- Femmine, n = 535
Maschi, n = 510
trasferibili e che i miglioramenti più
stenza con i bambini, restano pareri significativi erano quelli osservati
diversi. Così ad esempio, il tedesco su test utilizzati durante il loro pro-
Pmax, W . kg-1
14
Dickhuth, in un suo testo di medici- gramma di allenamento. Tuttavia, la
*** ***
na dello sport, espressamente rivol- *** *** maturazione resta lo stimolo prin-
to agli insegnanti di educazione *** *** cipale di miglioramento delle
* **
10
fisica (H., - H. Dickhuth, Einführung potenzialità anaerobiche durante lo
für Sport und Sportunterricht, sviluppo. Alcuni Autori, quali Komi
Schorndorf, Hofmann, 2000, pp. e Karlsson (1979) e Crielard, Pirany
321) afferma che dal punto di vista 6
7-10 10-11 11-12 12-13 13-14 14-15 15-16 16-17 17-18 18-21
(1983) sostengono la forte dipen-
pedagogico la disponibilità ad un Fascie d'età (anni) denza genetica delle prestazioni
allenamento sistematico della resi- realizzate durante esercizi di breve
stenza non esisterebbe prima del durata. Crielard, Pirany, attraverso
12/13 anno di vita e precedente- uno studio su gemelli mono e dizi-
mente esso dovrebbe avere una 1200 goti, parlano di un indice di eredi-
Femmine, n = 535
forma esclusivamente ludica. van 1000
Maschi, n = 510 tabilità del 92%. Per quanto riguar-
Praagh et al., nel loro lavoro, ripor- da l’influenza genetica sulla distri-
Pmax, W . kg-1
degli adolescenti e si tiene conto del fatto zionamento del metabolismo anaerobico giovanile, ma nella quale, le particolarità
che anche per quanto riguarda le attività nel bambino sono limitate, per ragioni di dell'allenamento di bambini ed adolescenti
sportive essi sembrano preferire attività difficoltà di ordine etico e metodologico. I vengono trattate molto dettagliatamente.
fisiche di breve durata, piuttosto che quel- dati principali non testimoniano di una Sull'allenamento della resistenza si trova
le di lunga durata. Un paradosso, spiegabi- massima potenza anaerobica inferiore nel poco, mentre vi vengono trattati ampia-
le, secondo gli Autori: 1. per la difficoltà di bambino, ma, di contro, mostrano una mente alcuni suoi problemi, che sono
utilizzare alcune tecniche invasive di ricer- capacità glicolitica nettamente meno importanti per il medico, ma non per l'alle-
ca con i bambini e gli adolescenti, 2. per la potente. Per quanto riguarda l’evoluzione natore.
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Foto GIGANTE
1. Definizione del problema presupposti per un incremento ulteriore chiaramente definito quale sia il ruolo di
della capacità di prestazione ad esempio questo allenamento negli sport nei quali il
In tutte le discussioni sul valore di un alle- grazie ad: fattore determinante non è la resistenza
namento in altitudine è incontestabile che, - adattamenti cardiaci
. e respiratori (cfr. Martin 1999) nei quali, spesso, lo
in ogni caso, rappresenta una necessaria (aumento del VO2 max e dell'ossigeno stato di ipossia provocato dall'altitudine
ed ottima preparazione alle gare che si fornito alla muscolatura); non soltanto influisce sullo sviluppo dei
disputano in altitudine. Inoltre, da anni, - adattamenti metabolici (aumento delle presupposti energetici della prestazione,
l'allenamento in altitudine rappresenta un riserve di ossigeno). ma anche su quelli legati alla ricezione ed
mezzo ormai sperimentato per l'incremen- Grazie ad un allenamento adattato alle elaborazione delle informazioni.
to della capacità di prestazione a livello del condizioni di altitudine si perviene ad un Fuchs e Reiss (1990) raccomandano un
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n.52
mare e, da questo punto di vista, rappre- incremento della capacità di prestazione allenamento in altitudine per tutti gli sport
senta una componente stabile dei pro- aerobica. Per questo viene utilizzato, di combattimento, sia durante il periodo di
grammi di allenamento negli sport di resi- soprattutto dagli atleti degli sport di resi- preparazione che durante il periodo di pre-
stenza (Reiss 1991). Infatti, la carenza di stenza, spesso più volte durante l'anno, parazione immediata alla gara (Pig). In
ossigeno nell'organismo, provocata dalla sotto forma di quelle che vengono definite linea di principio si può essere d'accordo
minore pressione parziale di O2, produce "catene di ipossia". con queste raccomandazioni, in quanto le
adattamenti che rappresentano importanti Attualmente, come nel passato, non è capacità di resistenza giocano un ruolo
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Tabella 1 – Condizioni organizzative e conteuti dei raduni in altitudine studiati. PP = periodo preparatorio
generali specifici
importante nella realizzazione della pre- cessione temporale, rapida, ma irregola- 1. come avviene l'adattamento alle condi-
stazione di gara. Comunque, alcuni proble- re, una sollecitazione molto intensiva zioni di altitudine, quali parametri del
mi richiedono un ulteriore ricerca, specifi- delle riserve di glicogeno e di fosfati carico sono adatti per oggettivare que-
ca a seconda dei gruppi di sport. energetici, per cui la capacità anaerobica sto processo;
Ciò vale anche per l'affermazione secondo rappresenta la base essenziale energeti- 2. come si sviluppa la resistenza di base a
la quale l'utilizzazione dell'allenamento in co-condizionale per elevate prestazioni seguito di un allenamento in altitudine
altitudine dovrebbe essere esclusivamente di gara e adeguatamente programmato;
riservato al settore di vertice ed andrebbe - le capacità di resistenza sono collegate, 3. se, l'allenamento in altitudine provoca
escluso nell'allenamento giovanile ed in secondo modalità particolari che vengo- un maggiore incremento di rendimento,
quello di transizione all'allenamento per no determinate da quanto richiede il rispetto ad un allenamento a livello del
l'alto livello (Reiss 1999). combattimento in ciascuno sport, con mare, impostato nella stessa maniera.
Si tratta di una posizione che viene giusti- complicati processi di controllo e di
ficata adducendo: regolazione di natura informativa. 2. Le ricerche
- lo scarso livello di prestazione di base Per questa ragione, nella maggior parte
degli atleti che si trovano in queste degli sport di combattimento, il successo Le ricerche su questa sfera di problemi
tappe dell'allenamento ed il rischio, che nella impostazione dell'incontro non pre- sono state condotte nel judo, in quanto
se ne deduce, di un possibile peggiora- suppone che la componente "resistenza" questo sport presenta caratteristiche che
mento della prestazione; venga portata al massimo, ma presuppone sono tipiche per la maggioranza degli
- il non ancora completo sfruttamento una struttura specifica delle capacità di sport di combattimento per ciò che con-
delle condizioni di allenamento a livello resistenza, che necessita che vengano uti- cerne l'aspetto dei processi metabolici che
del mare e lizzati metodi ben determinati per il suo vengono sollecitati nel combattimento.
- l'aspetto strategico, per cui gli stimoli sviluppo ottimale, unitamente ad ulteriori Nelle ricerche, organizzate l'una indipen-
specifici di un allenamento in altitudine presupposti della prestazione (cfr. Leh- dentemente dall'altra, sono stati coinvolti
vengono considerati una riserva da uti- mann 2000). atleti nazionali "seniores" e "juniores"
lizzare nel successivo allenamento di Una considerazione critica merita l'utiliz- tedeschi ed austriaci (tabella 1).
altissimo livello. zazione dell'allenamento in altitudine nella Dal punto di vista della metodica dell'alle-
Negli sport di combattimento, la presta- preparazione immediata alla gara, mentre, namento, l'obiettivo era quello di ottenere
zione di gara dipende, in misura notevole, in letteratura, sulla sua utilizzazione nel- uno sviluppo accelerato delle capacità
dal livello dei presupposti (psichici e tecni- l'allenamento di transizione a quello di condizionali all'inizio del periodo di prepa-
co-tattici) legati alla ricezione ed elabora- alto livello, non si trovano solo opinioni razione, in modo tale che il successivo
zione delle informazioni, la cui efficacia, secondo le quali essa deve essere esclusa. allenamento potesse essere realizzato sulla
però, viene influenzata direttamente da Così, tutti e quattro gli esperti partecipanti base di un elevato livello condizionale, sia
processi di regolazione energetica, in par- ad una tavola rotonda organizzata dalla generale che speciale, come anche della
ticolare dalle capacità di resistenza. Inoltre, rivista New Studies in athletics (Nsa 1994) migliore capacità di carico ad esso collega-
gli sport di combattimento (ad eccezione si sono pronunciati, senza eccezioni, o con ta.
della lotta, dove il successo dipende essen- solo scarse riserve, a favore di un suo Dal punto di vista dei contenuti, i punti
zialmente dal metabolismo anaerobico- impiego nel settore giovanile. principali dell'allenamento erano lo svilup-
alattacido, basato sullo sviluppo di presup- Da quanto abbiamo esposto, anche per gli po della resistenza di base e della resisten-
posti aerobici della prestazione) rappre- sport di combattimento, se ne ricavano più za alla forza.
sentano un gruppo di sport nei quali, aspetti che meritano di essere indagati. Per la loro realizzazione sono stati svolti
diversamente dagli sport di resistenza: Però, in particolare, occorre chiarire se l'al- prevalentemente carichi nella zona della
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n.52
- la capacità aerobica non deve essere svi- lenamento in altitudine sia opportuno e, in resistenza di base 1 e della resistenza di
luppata fino alla sua massima espressio- caso di risposta positiva per quale cerchia base 2 con queste percentuali:
ne, ma fino ad un optimum che ne fa un di atleti; in quali periodi dell'allenamento - intensità scarsa (lattato da 2 a 4
presupposto per carichi intensivi anaero- deve essere utilizzato prevalentemente, e mmol/l): circa il 60% dell'allenamento
bici, come anche per l'incremento della quale ne dovrebbe essere l'impostazione svolto;
capacità di carico e della capacità di metodologica. Per rispondere a queste tre - intensità media (lattato da 4 fino a 7
recupero; problematiche sono state svolte alcune mmol/l): circa il 35% dell'allenamento
- durante la gara, troviamo, in una suc- ricerche nelle quali ci siamo chiesti: svolto;
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- intensità elevata (lattato > alle 7 Tabella 2 – Risultati di un test a carichi crescenti. Sono riportati i tempi su 1 000 m e le fre-
mmol/l): circa il 5% dell'allenamento quenze cardiache medie alla soglia aerobica ed anaerobica in un test a carichi medi crescenti: "5
svolto. x 1 200" prima e dopo un allenamento in altitudine di tre settimane
Perciò il carico veniva realizzato prevalen-
temente su base estensiva, in quanto per Ricerca Atleti Soglia aerobica Soglia anaerobica
l'allenamento in altitudine vale il principio:
"è sensato tutto ciò che si svolge in condi- (n) 1 000 m (min) Fc 1 000 m (min) Fc
zioni aerobiche" (Fuchs, Reiss 1990, 120). – – – –
La valutazione dei presupposti aerobici X X X X
avvenne utilizzando questi metodi di ana- Inizio all. in 5 5min38s0 152,1 4min23s1 167,8
44 lisi: altitudine
• capacità generale di resistenza di base: Fine all. in 5 5min13s0 147,6 4min02s3 164,6
altitudine
test di corsa a carichi crescenti (5x1 200
m, senza lo step di carico massimale);
• capacità specifica di resistenza di 3. Risultati aumento della prestazione. In un caso spe-
base: test incrementale semi specifico con ciale questo si esprimeva in tempi migliori
tre step di carico sub massimale ed uno Acclimatazione sui 1 000 m (calcolati attraverso un pro-
step di carico massimale (Heinisch 1996; gramma computerizzato, APOLIN 1993)
Lehmann, Müller-Deck 1994). Frequenza cardiaca con una minore frequenza cardiaca alla
Per oggettivare gli adattamenti degli atleti L'andamento dei valori del polso non soglia aerobica ed anaerobica (tabella 2)
alle condizioni di altitudine (acclimatazio- mostrava cambiamenti notevoli rispetto
ne) sono stati utilizzati questi parametri all'allenamento a livello del mare. Durante Analisi del lattato
(non allo stesso modo in tutti gli atleti): l'allenamento in altitudine si può rilevare Se vengono esattamente rispettate le
• frequenza cardiaca una leggera tendenza alla diminuzione necessarie procedure di analisi, il rilievo e
È stato rilevato il polso al mattino, a ripo- della curva dei valori medi, che permette di l'analisi del lattato permettono di determi-
so, ed il polso in condizioni di sforzo sub dedurre un adattamento positivo del siste- nare le intensità del carico in modo estre-
massimale come indicatore sia delle rea- ma cardiocircolatorio all'altitudine ed al mamente più sensibile rispetto alla fre-
zioni di aggiustamento e di adattamento carico sportivo. D'altro canto, la dispersio- quenza cardiaca. Il lattato funge da indica-
del sistema cardiocircolatorio, specie nei ne individuale è relativamente ampia, tore per la valutazione del metabolismo
primi giorni del soggiorno in altitudine, sia tanto che non si può parlare di un cambia- energetico nel muscolo scheletrico. Nella
anche di eventuali eccessi di sollecitazione mento significativo. Per quanto riguarda la valutazione del carico si deve tenere conto
od anche di stati iniziali di patologie infet- dinamica dell'andamento individuale, in che l'altitudine geografica ha lo stesso
tive od di altre patologie. tre casi, dopo un chiaro aumento dei valori effetto di un aumento dell'intensità del
• Lattato al mattino, fu possibile stabilire che erano carico e, per questa ragione, il metaboli-
Controllo dei processi di trasformazione legati con gli inizi di una patologia infetti- smo si sposta in direzione di un aumento
dell'energia grazie all'oggettivazione delle va e con i sintomi di un eccesso di carico. della demolizione dei carboidrati (Neu-
reazioni metaboliche individuali e l'analisi Gli adattamenti evocati dall'allenamento mann 1999). A parità di carico, rispetto al
dell'intensità del carico dei mezzi e dei nel sistema cardiocircolatorio si esprime- livello del mare, ci si debbono attendere
contenuti applicati. vano soprattutto anche in una diminuzio- valori di lattato più elevati, in quanto
• Creatina fosfocinasi e urea sierica ne, individualmente rilevabile, della fre- espressione di un carico più intenso (para-
Come parametri del carico che oscillano a quenza cardiaca nei carichi sub massimali. dosso del lattato). Nella programmazione
lungo sono particolarmente adatti per la Anche i risultati delle nostre ricerche corri- dell'allenamento si è tenuto conto di que-
valutazione della sommatoria dei carichi di spondono a questa esperienza, più volte sti rapporti in modo tale che, come previ-
allenamento e del ristabilimento dei pro- confermata in letteratura. Così, attraverso sto nell'approccio metodico, le intensità
cessi energetici muscolare sollecitati. Per- un test incrementale di corsa 5x1 200 m del carico misurate si muovevano al di
ciò, durante tutta la permanenza in altitu- siamo riusciti a provare che, a seguito del- sotto ed al di sopra della soglia anaerobica
dine, furono determinati i valori di ambe- l'allenamento in altura, si otteneva un (figura 1).
due i parametri, al mattino a riposo.
• Ematocrito ed emoglobina 7
Attraverso l'ematocrito, che caratterizza le VM
proprietà di fluidità del sangue, si esprime 6
4,75
DS1
il rapporto tra componenti solide e fluide 5
DS2 4,39
del sangue, che viene alterato delle perdite Soglia anaerobica 3,66
Lattato
4
di acqua e di sudore provocate dal carico e 3,34
dall'insufficiente assunzione di fluidi. Con 3
valori superiori al 50% si riducono le qua- 2,07
2
lità di fluidità ed è più difficile la cessione
di ossigeno ai tessuti (Neumann, Pfützner,
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n.52
1
Berbalk 1998). I valori dell'ematocrito
0
venivano controllati quotidianamente, al RF Escursioni Corsa Triathlon Allenamento
mattino. L'emoglobina favorisce una rapi- speciale
da captazione e cessione dell'ossigeno nei
polmoni e nei tessuti, e per questo veniva Figura 1 – Confronto delle intensità di mezzi diversi di allenamento utilizzati in altitudine (nazio-
determinata nello stesso momento dell'e- nale juniores tedesca di judo), RF, resistenza alla forza
moglobina.
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lievi aumenti del CK. Quindi, nell'allena- legame dell'ossigeno, se ne contrappone vano di esaminare la capacità di resistenza
mento in altitudine, i carichi tipici della uno significativamente negativo. Per que- di base generale e semi specifica. I test
resistenza di base non pongono richieste sta ragione l'alternanza tra ispessimento e furono applicati all'inizio ed alla fine del
troppe elevate ai processi dei carichi diluizione del sangue deve essere control- raduno di allenamento, quindi in altitudine
muscolari (figura 2, gruppo 4). lata. ed a livello del mare tre settimane dopo la
L'utilizzazione del parametro "creatina Un confronto dei valori dell'ematocrito in fine della permanenza in quota, per otte-
fosfocinasi" ed anche di altri parametri per condizioni di altitudine (49,7±2,6%) ed a nere dati sull'effetto a lungo termine del-
oggettivare l'effetto dei carichi permette di livello del mare (47,6±2,6%) conferma che l'allenamento in altitudine.
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1,5
1,9 2,2 3a settimana dopo to della prestazione. In generale, si parla di
allenamento in
altitudine
un picco di prestazione dopo il ritorno
0 dalla quota, ma proprio su questa proble-
5,50 5,00 4,58 4,25 3,75 3,33 3,00 matica vi è una pluralità di opinioni, come
min/1000 m affermano Hartmann, Mader (1999, 6) nel
loro articolo di rassegna sull'allenamento
in altitudine: "I dati su una capacità otti-
Figura 3 – Sviluppo della resistenza di corsa ottenuto con l'allenamento in altitudine (nel judo)
male di prestazione vanno dal 9° al 23°
(nazionale austriaca, n = 5)
giorno. Ma, poiché non sono ancora noti
tutti i meccanismi dell'adattamento prima,
durante e dopo l'allenamento in altitudine,
14 dal punto di vista scientifico non si può
12,4 indicare un momento esatto".
Inizio allenamento in altitudine
12 Noi ipotizziamo tre spiegazioni per quanto
3 settimane di allenamento
in altitudine riguarda i nostri risultati:
10 3a settimana dopo allenamento 1. Il momento della ricerca (tre settimane
Lattato (mmol/l)
8,3
in altitudine dopo la fine dell'allenamento in altitudi-
8 7,7 ne) o era troppo precoce o troppo ritar-
dato, e per questa ragione o non era
6 3a settimana dopo
4,1 allenamento in
stato ancora raggiunto od era già stato
4 3,2 altitudine superato il momento del picco di rendi-
2,0
2,2 mento.
2,2
2 3,2
2. La durata dell'allenamento in altitudine
1,8
1,7 2,0 era troppo breve per formare meccani-
0 smi di adattamento che agissero a
10R/3 min 15R/3 min 20R/3 min 25R/3 min 30R/3 min 40R/3 min lungo.
Livelli di carico 3. L'impostazione della fase di allenamen-
to, successiva all'altitudine, non era
stata pianificata con la necessaria preci-
Figura 4 – Sviluppo della resistenza specifica ottenuto con l'allenamento in altitudine (nel judo)
(nazionale austriaca, n = 5) sione, e non era diretta all'ulteriore sta-
bilizzazione o miglioramento della capa-
cità di resistenza di base.
Le ricerche sui judoka della nazionale
20 "juniores" tedesca furono realizzate esclu-
sivamente nel settore semi specifico
Jun./prima AA
Pmax1
rispettivamente 20 giorni prima, e 20 gior-
Jun./dopo AA
16 ni dopo il raduno di allenamento in altitu-
Sen. prima AA
dine. I risultati confermavano la scelta cor-
Sen./dopo AA Pmax1
retta del momento del re-test e permetto-
Lattato (mmol/l)
12
Pmax1
no di limitare le spiegazioni riguardanti gli
Pmax1
atleti austriaci quasi esclusivamente ai
punti 2 e 3.
8
Nella figura 5 sono rappresentate le curve
lattato-prestazione degli atleti juniores e
4
Soglia anaerobica nazionali tedeschi, rilevate prima e dopo
l'allenamento in altitudine. Tutti i parame-
tri rilevanti per la resistenza, come anche il
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n.52
Tabella 3 – Confronto tra alcuni parametri delle prestazioni di resistenza dopo fasi accentuate di allenamento delle condizione fisica ad altitudine
media ed a livello del mare (n = 3), Cpa: capacità di prestazione aerobica (potenza aerobica)
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n.52
La coscienza 49
privata di sé,
elemento
determinante
della
prestazione
Studio di casi nella
ginnastica ritmica
1. Introduzione quanto capacità di divenire oggetto della completamente private (personali). Buss
propria attenzione (self-awareness). (1980) Leary (1983) avanzano l’ipotesi che
La ginnastica ritmica (GR), in quanto atti- Quest’ultima sarebbe totalmente determi- l’introversione, la timidezza, l’ansia siano
vità sportiva tecnica ed artistica ad elevato nata dai fattori ambientali. Per cui, Buss, in relazione con lo sviluppo della coscienza
grado di prestazione corporea, rimette in Scheier (1972), Duval, Wicklund (1973) privata di sé. Franzoi et al. (1990) hanno
discussione il Sé nella strutturazione della hanno dimostrato che coloro che diventa- analizzato quali siano le basi motivazionali
personalità delle giovani ginnaste. Alcune no attenti a sé stessi sopravvalutano il degli individui per comprendere meglio le
ricerche su ginnaste hanno sollevato alcu- ruolo d’agente casuale nell’attribuzione differenze nella dimensione privata della
ni problemi. Ferrand (1994), Bluhm (1996), alla loro responsabilità personale il suc- coscienza di sé (forte vs debole). E conclu-
Lox et al., (1998) sottolineano che le gio- cesso o l’insuccesso di una prestazione. dono affermando che un livello elevato di
50 vani ginnaste si sottostimano e che esiste Inoltre, sono più coscienti degli stati affet- coscienza privata di sé è in rapporto con il
una relazione tra scarsa stima di sé e per- tivi che li caratterizzano (Scheier et Carver bisogno di una persona di conoscersi
fezionismo elevato. Edwards (2000) ha 1977) e sono più reattive nei loro confron- meglio. Le persone si sforzano non soltan-
dimostrato che le adolescenti che hanno ti. Secondo Baumeister (1994), vivere una to di conoscersi meglio, ma anche di defi-
scarsa stima di sé sono più inclini a pre- situazione che esige una prestazione otti- nire meglio il loro livello di competenza. Il
sentare problemi di salute mentale (come male esercita una pressione che porta a risultato di una motivazione orientata a
disordini alimentari o depressione), ad prendere coscienza dei propri processi difendere e non a conoscere se stessi è un
incorrere in comportamenti a rischio, ad interni legati alla prestazione. Questo basso livello di coscienza privata di sé.
avere una immagine negativa del proprio aumento del livello di coscienza disturba La coscienza pubblica di sé rinvia al Sé
corpo e ad essere ossessionate dal loro lo svolgimento di un compito già appreso, quale appare agli occhi degli altri. Oggetto
peso corporeo e dal loro aspetto. La ten- che dovrebbe essere svolto in modo auto- dell’attenzione del sé pubblico sono tutti
denza della società alla magrezza, la matico e provoca una diminuzione di ren- gli aspetti legati a come siamo presenti od
preoccupazione per l’immagine del proprio dimento. L’atleta crolla sotto la pressione. appariamo nella società od alla nostra
corpo durante l’adolescenza, ma anche il Ma Baumeister (1994) dimostra che le dif- descrizione fisica. Thornton, Maurice
contesto sociale e culturale dello sport ferenze nelle disposizioni individuali inter- (1999), nella loro ricerca su giovani liceali
(ginnastica) nel quale vivono queste atlete vengono a moderare gli effetti della pres- dimostrano che le ragazze con elevata
potrebbero rafforzare le norme che sono sione sulla prestazione. coscienza pubblica di sé sono più dipen-
tipiche del sesso femminile. Inoltre, la logi- Sembra che coloro che sono in possesso di denti dalla valutazione degli altri, soprat-
ca interna di ogni sport è direttamente una forte coscienza privata di sé di tratto tutto sono notevolmente convinte dell’im-
collegata al sistema di costrizioni che siano scarsamente soggetti a questi portanza dell’aspetto fisico nella vita e
viene imposto dalle sue regole. decrementi di rendimento, in quanto sono sarebbero più esposte ad un aumento del-
Nella ginnastica ritmica, ad esempio, ciò abituati ad essere coscienti dei loro pro- l’ansia sociale. Infine, Klonsky et al. (1990)
determina comportamenti che si basano cessi e stati interiori e non dovrebbero si sono interessati allo sviluppo della
sull’essere magre (notevole diminuzione essere disturbati dall’aumento della coscienza di sé nei due sessi, in quanto
del rapporto peso-statura), su una morfo- coscienza di sé, provocato dalla pressione. sembra che non si sviluppi allo stesso
logia specifica, nella quale assume un Infine, i risultati di Harter (1982), Marsh modo nei maschi e nelle femmine. In que-
ruolo notevole lo sguardo degli altri. Si (2000) indicano che il Sè è una struttura ste ultime, le variabili familiari avrebbero
tratta, dunque, di un ambiente sportivo nel pluridimensionale. Esisterebbero più con- un’importanza maggiore delle variabili
quale domina un confronto rigido ed cetti di Sè, che sarebbero relativamente personali per quanto riguarda lo sviluppo
uniforme dell’estetica del corpo. indipendenti tra loro, in quanto la valuta- della coscienza privata di sé.
Questo lavoro si interessa soprattutto del zione del suo comportamento da parte di
Sé in quanto processo e, in particolare, una persona può variare da un settore I fattori che determinano la coscienza
della coscienza di sé, che rappresenta d’attività all’altro. Durrant et al. (1990) pubblica e privata di sé
quella parte di noi che prende conoscenza hanno lavorato sul Sé, includendo dimen-
di ciò che siamo, di ciò che facciamo, di sioni come le relazioni con gli altri, la pre- Sembra che esistano almeno due fonti di
ciò che vogliamo diventare e dell’immagi- stazione e l’aspetto fisico per scoprire influenze sulla coscienza di sé: quelle lega-
ne che proiettiamo sugli altri. Ma è anche quali siano le variazioni di percezione tra te alla situazione (situazionali) e quelle
quella parte di noi che ci valuta, che regola le dimensioni. Quest’ultimo tema di ricerca legate alle disposizioni (disposizionali). Si
i nostri sforzi, che adegua le nostre moti- ci interessa, in quanto l’identificazione dei parla sia di coscienza di sé di stato (self-
vazioni alle esigenze dell’ambiente e alle settori associati alla coscienza di sé, legata awareness), sia di coscienza di sé di tratto
nostre possibilità, così come le percepia- alle disposizioni, serve ad aiutare meglio le (self-consciousness).
mo. Di conseguenza il Sé in quanto pro- ginnaste a migliorare ed a gestire la loro
cesso è una componente del Sé, che ci prestazione. La coscienza (pubblica o privata)
permette di entrare in contatto con noi di sé di stato
stessi, che s’incarica del controllo della I tipi di coscienza di sé
nostra persona (Damasio 1999) ed avrebbe I fotografi, gli spettatori, lo sguardo del-
un ruolo notevole come determinante Alcuni lavori recenti (Carver, Scheier 1985) l’allenatore o dei giudici rappresentano sti-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
della prestazione (Vallerand, Losier 1994). hanno dimostrato che la coscienza di sé moli, legati alla situazione, che portano
Infatti, la realizzazione di una prestazione prevede due componenti, cioè gli elementi una ginnasta a concentrarsi sugli elementi
sportiva pone un certo numero di proble- privati e quelli pubblici. La coscienza pri- “pubblici” di sé stessa. Queste variabili
mi, specialmente quello della direzione vata di sé è caratterizzata dalla relazione suscitano in essa il desiderio di presentarsi
dell’attenzione. Le ricerche attuali contrap- con gli aspetti interni del Sé, che non sono agli occhi degli altri nel suo aspetto
pongono la coscienza di sé, che deriva da accessibili agli altri. Si tratta di atteggia- migliore e di dimostrare la sua competen-
un’attenzione rivolta verso sé stessi (self- menti, pensieri, desideri, motivazioni, sen- za. Però, la conseguenza di questo accento
consciousness), dalla coscienza di sé in timenti, sensazioni, immagini mentali sul sé pubblico di stato, mediato dal desi-
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derio di approvazione sociale, sarebbe lo zione del contenuto del loro Sé, che coscienza privata di sé. Questi Autori
spostamento della motivazione delle gin- modellano quali saranno le influenze delle sostengono che esiste un legame tra
naste su aspetti estrinseci (Pelletier, Valle- variabili legate alla situazione. Così, una aumento della coscienza privata di Sé e il
rand 1990) e l’aumento dell’ansia sociale persona che tende a concentrarsi sugli deprezzamento delle persone. D’altro
legata al loro fisico. Infatti, Eklund et al. aspetti privati di tali variabili, possiede una canto, Fenigstein, Vanable (1992) indicano
(1999) ipotizzano che la presentazione di coscienza privata di sé di tratto elevata che una forte coscienza pubblica di sé (di
sé non sarebbe la stessa tra i maschi e le rispetto ad un altra persona che non ha la tratto) ha un ruolo nei disturbi della salute
femmine. Questo punto potrebbe essere stessa tendenza. Così pure, chi possiede mentale e sarebbe associata alla paranoia.
un fattore che spiega le differenze indivi- una forte tendenza a concentrarsi sugli Cash, Pruzinsky (1990) ipotizzano che una
duali nel vissuto dell’esperienza competiti- elementi pubblici di sé stesso, verrà perce- debole coscienza pubblica di sé (di tratto)
va da parte delle atlete. Martin, Mack pito come un individuo che possiede una può servire a ridurre le conseguenze nega- 51
Foto BRUNO
(1996), Hausenblas, Martin (2000) consta- elevata coscienza pubblica di sé di tratto. tive dell’importanza che un contesto
tano che la presentazione fisica di sé è più Per quanto riguarda lo stato di coscienza sociale attribuisce all’aspetto fisico. Questo
importante in sport come la ginnastica, il di sé, ci si possono porre diverse domande. punto di vista è molto interessante,
pattinaggio artistico, i tuffi, il nuoto sin- Ci si può chiedere quali siano gli effetti su soprattutto nella ginnastica ritmica, che è
cronizzato, la fitness, perché i criteri di una persona di una coscienza di sé privata un’attività sportiva nella quale troviamo
giudizio tengono conto dell’aspetto fisico. o pubblica elevata o non elevata. Gli studi una valutazione ed un giudizio. Fenigstein
L’aspetto fisico influisce sulla percezione di di Scheier et Carver (1977), quello di et al. (1975), Davis, Franzoi (1991a)
sé stessi ed il modo in cui gli altri ci guar- Sedikides (1992) mostrano, anzitutto, che sostengono che le differenze individuali
dano. Al di là della specificità di questo la dimensione privata di tratto amplifica le nella coscienza di sé di tratto hanno un
sport, l’adolescenza è un periodo critico emozioni, siano esse positive o negative. effetto notevole sulle condotte individuali.
per l’immagine di Sé. Spesso, intorno ai Secondariamente, la coscienza privata di L’obiettivo che volevamo ottenere era
quattordici anni le adolescenti hanno una sé porta a conseguenze diverse dalla quello di comprendere meglio quali fosse-
immagine negativa di sé stesse. dimensione pubblica. La coscienza pubbli- ro gli effetti delle differenze individuali
ca di sé non influirebbe sulle emozioni nella coscienza di sé di tratto, in giovani
La coscienza (pubblica o privata) provate dai soggetti. In terzo luogo, le ginnaste praticanti ginnastica ritmica,
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
di sé di tratto determinanti legate alle situazioni e quelle sulle relazioni con gli altri, la prestazione e
legate alle disposizioni (scala della l’aspetto fisico, in occasione di uno stress
Mentre alcune persone sono più orientate coscienza di sé) portano a risultati simili. I competitivo.
verso sé stesse, altre sono più orientate lavori di Pyszcynski, Grenberg (1987) pon- La situazione scelta è quella delle gare
verso l’ambiente e si distinguono anche in gono l’accento sulla difficoltà che incon- delle Coppe nazionali, una tappa competi-
quanto tendono a concentrarsi sugli trano certe persone a ridurre lo stato reale tiva importante nel percorso delle ginnaste
aspetti pubblici o privati di sé stesse. Le della situazione e lo stato desiderato, che li verso l’alto livello. Questo studio ha per
persone interiorizzano modalità di perce- porterebbe ad uno stato elevato di scopo quello di individuare quali vantaggi
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Tabella 1 – Coerenza interna e stabilità temporale tra le diverse sotto-scale nei due test
ERCS* RSCS*
possano ricavare le ginnaste che hanno un che prevede 10 item, validato da Vallières, sua valutazione rappresenta un indicatore
punteggio elevato di coscienza privata di Vallérand (1990) presenta un coefficiente della conoscenza di Sé.
sé di tratto. La domanda è se valutino più di coerenza interna = 0,89 ed un coeffi-
precisamente ciò che fanno, se riducano ciente di coerenza per il test-retest r = Colloqui semi-standardizzati
maggiormente la pressione dell’ambiente 0,84. Il suo interesse particolare è dovuto
sul loro aspetto fisico, se stabiliscano una alla sua associazione con fattori quali l’an- Il ricorso ad un metodo qualitativo per-
relazione più positiva con il pubblico delle sia, la depressione ed il senso di colpa. mette di ottenere chiarimenti su variabili
ginnaste che hanno un punteggio più che non vengono misurate quantitativa-
scarso. Ed anche se siano meno ansiose La scala modificata della coscienza mente, come l’influenza dell’aspetto fisico
socialmente. L’ipotesi che viene avanzata è di sé (ERCS) e del pubblico sul concetto di sé e la pre-
che la coscienza privata di sé di tratto sia stazione in un contesto di pressione ago-
un fattore determinante della prestazione. Pelletier et Vallerand (1990) hanno tradot- nistica. Esso permette di comprendere la
to in francese la Revised Self-consciou- realtà attraverso il linguaggio e le parole.
Metodo sness Scale di Scheier, Carver (1985), che è Durante le fasi di allenamento e di riposo,
la versione modificata della Self-Consciou- con ognuna delle ginnaste è stato realiz-
Popolazione sness Scale di Fenigstein et al. (1975). Que- zato un colloquio semi-standardizzato di
sto test prevede tre sotto-scale (Coscienza circa 15 min, condotto da due intervista-
La nostra ricerca ha avuto per oggetto una privata di sé, Coscienza pubblica di sé ed trici. La scelta che il colloquio fosse realiz-
popolazione di 28 ginnaste praticanti gin- Ansia sociale) che sono valutate attraverso zato da intervistatori di sesso femminile è
nastica ritmica partecipanti alle Coppe quattro punteggi: (0 non mi somiglia stata dettata dal fatto che numerosi studi
nazionali (aprile 2001), di età da 14 a 18 affatto; 1 mi somiglia scarsamente; 2 mi sul Sé indicano che le ragazze sono più
anni, appartenenti alle Categorie nazionali somiglia abbastanza; 3 mi somiglia molto). inclini a confidarsi con le donne, piuttosto
juniores (16) e nazionali A (12). Il punteggio totale varia da 0 a 66. Quello che con gli uomini (Vallèrand, Losier 1994).
Prima della gara è stato distribuito un della sotto-scala Coscienza privata di sé (9 Mentre una delle ricercatrici conduceva il
questionario sull’autostima e sulla item) oscilla da 0 a 21, quello della sotto- colloquio, partendo da uno schema prede-
coscienza di sé di tratto. Durante gli alle- scala Coscienza pubblica di sé (7 item) da 0 finito, l’altra interveniva nel colloquio su
namenti e la fase di riposo precedente il 2° a 21, quello dell’Ansia sociale (6 item) tra 0 alcuni punti accennati, ma non sviluppati,
concorso, è stato possibile realizzare dei e 18. La coerenza interna e la fedeltà test- dalla ginnasta, stando attenta a focalizzare
colloqui semi-standardizzati. Durante cia- retest sono confrontabili a quelle della i suoi interventi verbali su fatti concreti. Le
scuna gara (junior o nazionale), cinque versione statunitense (tabella 1). partecipanti alla ricerca erano informate
minuti prima della loro entrata in gara, alle che il colloquio sarebbe stato registrato e
ginnaste è stato chiesto di prevedere quale La prestazione successivamente trascritto verbatim, ma
sarebbe stata la valutazione della loro ese- che ne veniva preservato l’anonimato. Il
cuzione. Alla fine di ogni rotazione, per É stata valutata attraverso due variabili: controllo della validità dell’analisi della
ogni ginnasta e per ogni esercizio, è stato 1° variabile: verbalizzazione è stato realizzato ricorren-
registrato il punteggio medio, assegnato si è tenuto conto del punteggio ottenuto do ad una codificazione indipendente tra i
da quattro giudici. dall’esecuzione di ogni esercizio da parte diversi ricercatori. La base del confronto
Le ginnaste sono state suddivise in due di ogni ginnasta, attribuito da giudici analitico tra i due gruppi sé privato + e sé
gruppi (sé privato +, sé privato -) a secon- nazionali ed internazionali, sul codice di privato - era rappresentata da due approc-
da del loro punteggio nel sé privato. punteggio GR 2000-2004 (media dei 2 ci, il metodo dell’accordo e il metodo delle
punteggi centrali). Questo codice basato differenze.
Strumenti di misurazione sulla prestazione fisica e tecnica valorizza
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
Tabella 2 – Punteggio medio e deviazioni standard nella coscienza di sé delle due popolazioni di ginnaste
Categoria Punteggio sè privato Punteggio sè pubblico Punteggio ansia sociale Punteggio totale della
coscienza di sè
Tabella 3 – Punteggio medio e deviazioni standard nelle sotto-scale della coscienza di sé dei due gruppi (sé privato +, sé privato –)
Categoria Punteggio sé privato Punteggio sé pubblico Punteggio ansia sociale Punteggio totale della
coscienza di sé
Tabella 4 – Differenze tra le medie dei due gruppi (Sé privato +, Sé privato –) per quanto riguarda la loro percezione del punteggio ed il punteggio
reale assegnato dai giudici per ogni esercizio
* differenza significativa tra le aspettative e il punteggio assegnato agli esercizi 3 e 4 per il gruppo sé privato - a p <0,005
Coscienza di sé 9,6 del campione femminile statunitense e sé privato + presenta un grado di precisio-
franco-canadese (Pelletier, Vallérand ne più elevato del gruppo sé privato—, che
Generalmente, le 28 ginnaste esaminate 1990). Questa caratteristica sembra essere presenta aspettative maggiori e sfalsate
sono in possesso di un grado– elevato di specifica della popolazione di questo stu- rispetto al punteggio medio dei giudici.
coscienza di sé di tratto (X = 40,50 > 33, dio. La suddivisione delle ginnaste in due Queste ginnaste del gruppo se privato–
t = 8,841, p < 0,005 (Pelletier, Vallérand gruppi (sé privato+, sé privato–), indipen- ricorrono ad un processo di compensazio-
1990)). Ciò concorda con altre ricerche dentemente dalla loro categoria, rivela l’e- ne diretto a proteggere il loro concetto di
(Pelletier, Vallérand 1990; Lafrenaye 1998), sistenza di un rapporto significativo tra sé sé, specialmente negli ultimi due esercizi. I
che mostrano come le adolescenti otten- privato e sé pubblico nel gruppo sé vari dati sono sintetizzati nella tabella 4.
gano punteggi significativamente più ele- privato— con r = 0,65, p< 0,005 (tabella
vati degli adolescenti nelle dimensioni 3). L’immagine pubblica e privata di questo Colloqui
della coscienza di sé. Nella tabella 2 ven- gruppo subirebbe l’effetto del confronto
gono presentate le medie e le deviazioni sociale. L’aspetto fisico e l’impatto del pubblico sul
standard ottenute nelle diverse sotto-scale D’altro canto, per il gruppo sé privato+ l’a- Sé sono due temi familiari a questa popo-
della coscienza di sé. L’analisi della varian- spetto del Sé privato elevato ha un effetto lazione, che le ginnaste considerano ine-
za (Anova) mostra che le caratteristiche sulla stima di sé, F (1,142) = 7,67, p = renti alla ginnastica ritmica. L’analisi dei
nella coscienza di sé di tratto tra le due 0,004. Questo rapporto tra sé privato ed verbali dei colloqui con le ventotto ginna-
popolazioni (juniores e nazionali) statisti- autostima è stato già citato in altre ricer- ste ha permesso di identificare diverse
camente non sono significative. che (Fenigstein 1979). variabili legate a questi due temi. Infatti le
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
La differenza d’età tra le ginnaste non è ginnaste hanno associato all’aspetto fisico
una variabile esplicativa. Le ginnaste Sé privato e prestazione le variabili pressione esterna, azioni sul
nazionali non si differenziano dalle ginna- corpo, ansia, ed ideale di perfezione. Paral-
ste juniores, qualunque sia la sotto-scala In due gruppi, suddivisi secondo le loro lelamente, alla parola pubblico, vengono
(sé privato, sé pubblico, ansia sociale) con- caratteristiche nel Sé privato di tratto associati i termini gestione, emozioni,
siderata. Inoltre, in entrambe le popolazio- (forte vs debole), hanno valutato in modo manifestazioni corporali. Inoltre, la popo-
ni, i punteggi ottenuti nella scala dell’An- diverso la qualità della loro esecuzione. lazione da noi studiata ha approfondito
sia sociale appaiono minori della norma Nel valutare la sua esecuzione, il gruppo questi termini, indicando cosa caratteriz-
impaginato Francese 49-56 22-03-2002 6:32 Pagina 54
zava queste variabili (cfr. la figura 1). Discussione no l’analisi realizzata da Baumeister
Però le ginnaste, a seconda del loro pun- (1994). Le ginnaste del gruppo sé privato+
teggio nel sé privato (scarso vs elevato) I risultati di questo studio dimostrano che appaiono scarsamente soggette ad una
non hanno attribuito lo stesso rilievo ai la coscienza privata di sé di tratto è un diminuzione delle loro prestazioni in
diversi argomenti. Il gruppo sé privato+ fattore determinante della prestazione, quanto sembrano essere abituate ad avere
attribuiva un valore particolare alla perce- producendo conseguenze intra ed inter- coscienza dei loro processi e dei loro stati
zione delle proprie sensazioni corporee, personali. Tra le prime si può sottolineare interiori. In queste adolescenti esiste una
all’autocontrollo nello sforzo quotidiano un aumento dell’elaborazione delle infor- notevole correlazione tra atteggiamenti
per mantenere la linea e parlava molto mazioni sul Sé ed i suoi effetti positivi verso il loro corpo e la stima di sé. Inoltre,
della preparazione mentale nella gestione sulla prestazione delle ginnaste. Quindi, in Baumeister (1987) ha indicato che, quando
54 del pubblico diretta ad ottenere un risulta- accordo con i risultati di Franzoi (1999), le la presentazione pubblica di sé in una cir-
to migliore. Il gruppo sé privato— enfatiz- ginnaste con punteggi elevati di coscienza costanza particolare diventa un’attività
zava, soprattutto, il problema del regime privata di sé sono più precise nel valutare abituale, i soggetti non pensano più in
dietetico, la loro ansia riguardo alle altre, il loro livello di competenza delle ginnaste modo così intenso all’impressione che
come anche le strategie per mantenere la del gruppo sé privato–. Per cui mostrano daranno di sé stessi e concentrano la loro
linea. Inoltre sembravano più severe verso una grande precisione nell’autovalutazione attenzione su altri aspetti della situazione,
sé stesse delle ginnaste del gruppo sé pri- dei loro esercizi, aumentando la portata più interni. Invece, sembra che le ginnaste
vato+ e parlano a lungo (+ o –) delle emo- dei loro standard di realizzazione attraver- del gruppo sé privato– utilizzino un pro-
zioni provocate dal pubblico. Queste diffe- so informazioni che vengono attivate nel cesso di compensazione diretto a proteg-
renze vengono riassunte nella tabella 5. loro Sé. Quindi, i nostri risultati conferma- gere il loro Sé. Queste ginnaste, compen-
Tabella 5 – Interpretazione diversa dei due termini, a seconda dei gruppi (Sé privato+, Sé privato –)
• Regime
dietetico
Azioni • Controllo
sul corpo
Aapetto fisico
• Ossessione
• Sensazioni • Paura dell'effetto
• Strategie di massa
Emozioni • Dare tutta sé stessa
al pubblico
• Valutazione da • Non preoccuparsi
parte di altri
Ansia • Aspettative di
risultati
• Autocritica severa
nei confronti di sé
stesse
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Figura 1 –
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55
Foto BRUNO
sano una percezione negativa della loro positivo sulla salute mentale in quanto pite dagli altri ed agirebbero in funzione di
prestazione, sopravvalutandola. Durrant et permettono al soggetto di conservare la ciò che viene più valorizzato socialmente
al. (1990) pensano che questo processo di stima di sé e di mobilitare la motivazione nell’ambiente della ginnastica ritmica.
compensazione permetta di ridurre l’im- davanti ad eventi negativi. Coloro che Invece, le ginnaste del gruppo sé privato–
portanza del settore dello sport, a tutto hanno illusioni positive per quanto riguar- sono più preoccupate della loro presenta-
vantaggio di altri settori, nei quali la loro da la loro stima di sé, il loro controllo, il zione di sé ed agirebbero in funzione dei
prestazione sarebbe migliore. loro ottimismo, userebbero strategie attive loro interessi personali. Contrariamente ai
Harter (1982) Marsh (2000) indicano che il di coping invece che strategie di evita- lavori sulle adolescenti di Mc Auley e Bur-
concetto di Sé diventa più complesso con mento Questo modo di procedere li porte- man (1993), de Martin et Mack (1996)
l’età e che tende a diventare meno positi- rebbe a cercare un sostegno sociale appro- l’ansia sociale di questa popolazione non è
vo, a vantaggio di un maggiore realismo. priato. Tuttavia questo risultato fa ipotiz- statisticamente significativa (elevata vs
Tuttavia, i risultati dei colloqui, che riguar- zare che le ginnaste non si limitino sempli- bassa). Non è collegata ad un livello (ele-
dano l’impatto dell’aspetto fisico e del cemente a percepire l’ambiente passiva- vato vs basso) di coscienza pubblica di sé.
pubblico sul Sé e sulla prestazione, pongo- mente, ma che siano esse stesse a perce- Geisner et al. (1997) hanno indicato che i
no alcuni interrogativi. Le ginnaste del pirlo attivamente o ad esercitare un’azione soggetti anoressici hanno una coscienza
gruppo sé privato+ valorizzano l’aumento su di esso. É il loro modo di esistere in pubblica di sé elevata.
del controllo che esercitano sull’aspetto quanto persone (Damasio, 1999). Non sembra essere così per questa popola-
fisico e sul pubblico. Si può parlare di rea- Per comprendere meglio questo punto di zione. Però, può essere che le ginnaste del
lismo per queste ginnaste? Può essere vista, la nostra ricerca si è interessata delle gruppo sé privato– dubitino della loro capa-
anche che siano vittime di un punto di conseguenze del Sé rispetto a due grandi cità di presentare l’ immagine che desidera-
vista egocentrico (Vallérand 1994) o che si tipi di situazioni interpersonali: la presen- no ed hanno paura delle conseguenze
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
illudano. Taylor et Brown, (1988) hanno tazione di sé agli altri, il contesto sociale negative da parte degli altri. In effetti, la
dimostrato che esistono tre tipi di illusioni competitivo. La presentazione di sé assume correlazione statistica positiva tra Sé priva-
su sé stessi che hanno un ruolo nell’adat- sempre una certa importanza rispetto to e Sé pubblico, trovata in questo gruppo,
tamento psicologico: la valutazione ecces- all’immagine che si vuole offrire agli altri. mostra che il legame tra l’immagine pubbli-
sivamente positiva di Sé, le percezioni esa- Le ginnaste del gruppo sé privato+ sono ca ed il Sé privato è tenue. Le strategie di
gerate di controllo ed un ottimismo privo motivate ad utilizzare l’informazione per presentazione di Sé del gruppo sé privato–
di realismo. Si tratta di tre tipi di percezio- controllare la loro presentazione di sé allo sarebbero più dirette a mantenere legami
ni ingannevoli che avrebbero un impatto scopo di influire su come vengono perce- privilegiati con l’ambiente, in modo da capi-
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talizzare i vantaggi psicologici che permet- nastica ritmica, valorizzando nella sua valu- Gli Autori: C. Ferrand, Sandra Tétard, Centre de
tono di conservare una buona autostima. tazione la presentazione fisica di Sé com- Recherche et d’innovation dans le sport, Labora-
Gli argomenti avanzati potrebbero servire porta risultati complessi ed ambigui. Per toire sciences sociales, Università Claude Ber-
da scuse di fronte ad un potenziale insuc- cui, ricerche complementari, condotte in nand, Lion 1
cesso. Questa ricerca sottolinea il ruolo non altri sport “artistici”, potrebbero perfeziona-
trascurabile della coscienza privata di sé re i risultati di questo studio. Indirizzo dell’Autore: Claude ferrand, CRIS
nella determinazione della prestazione UFRAPS Lyon 1, Università Claude Bernard Lyon
motoria, in quanto comporta conseguenze Articolo originale. Traduzione dal francese di M. 1, 27-29 Boulevard du 11 novembre, 69622,
specifiche. Un forte sé privato permette di Gulinelli. Titolo originale: La conscience de soi Villeurbanne
resistere alla pressione sociale. Però, la gin- privée, déterminant de la performance. e-mail: [email protected]
56
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SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
Foto BRUNO
I processi di erogazione di energia per via aerobica rive- deve mai essere disgiunta dalle proprietà meccaniche e
stono notevole importanza in tutte le discipline sportive coordinative. Queste rimangono il fondamento di ogni
di durata superiore al minuto. Diversi Autori ritengono gesto sportivo, al punto che le differenze nelle presta-
che già sotto i due minuti di attività massimale conti- zioni degli atleti di alto livello sono determinate (in
nuativa, “l’aerobico” possa fornire sino al 50% dell’e- larga misura) dall’efficienza e dall’economia del gesto
nergia totale necessaria. La raccolta di dati su un nume- tecnico. Ed è per tale ragione che, con gli opportuni
ro significativo di corridori di qualificazione nazionale aggiustamenti, le osservazioni di carattere fisiologico e
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
ha fornito diversi spunti di riflessione e di approfondi- metodologico possono riguardare, oltre alla corsa, anche
mento in merito alla opportunità di individuare, all’in- le altre discipline sportive a carattere ciclico (nuoto,
terno dell’area aerobica, le zone di intensità specifiche ciclismo, sci di fondo, marcia, ecc.). Lo studio e la valu-
per ogni singola disciplina. Gli stimoli allenanti dei pro- tazione sistematica di ogni atleta consentono di identi-
cessi aerobici possono essere diretti verso tre intensità ficarne le caratteristiche e le potenzialità. È così possibi-
specifiche: a) massima (sino a 8 min); b) glucidica – le organizzare, pianificare e personalizzare l’allenamen-
soglia anaerobica – (da 20 min a 1h); c) glucidico-lipi- to, momenti imprescindibili per un percorso agonistico
dica (>1h). La valutazione dei processi metabolici non che miri alla costruzione del massimo risultato.
impaginato Incalza 57-62 22-03-2002 6:35 Pagina 58
1. Premessa 3.l’analisi fatta su un singolo soggetto meni per controllarne con più facilità l’e-
dimostra come un atleta di alta qualifi- voluzione. Le discipline sportive di medio-
È ben noto che la relazione tra la massima cazione e specializzazione può protrarre lunga durata si prestavano agli studi sui
intensità di lavoro muscolare in funzione per oltre due ore il lavoro muscolare tra processi energetici (metabolismi) e sugli
del tempo, è rappresentata da una curva, il 70 e il 75% della sua massima potenza adattamenti delle grandi funzioni organi-
la cui dinamica evidenzia una rapida meccanica. che (respiratorie, cardiovascolari). Le spe-
discesa nel primissimo periodo (tra il In termini grossolani, si può affermare che cialità di breve durata consentivano di
primo e secondo minuto), un brusco cam- il rapido decremento delle prestazioni è mettere in rilievo, soprattutto, gli elementi
bio di direzione (flesso) tra il quinto e il imputabile all’esaurimento dei substrati di macro e di micro meccanica muscolare.
decimo minuto e la tendenza ad una stabi- più rapidi nel fornire energia per ripristi- I teorici dell’allenamento e, di conseguen-
58 lizzazione per periodi relativamente lunghi nare le molecole di ATP. Così come, la gra- za, gli allenatori, hanno risentito di tale
(teoricamente tendenti all’infinito). duale stabilizzazione dell’intensità del impostazione, enfatizzando ora l’uno ora
Tale comportamento è di più facile indagi- lavoro meccanico è da addebitarsi all’atti- l’altro aspetto, come se fossero entità
ne quando lo schema motorio indagato è vazione delle vie metaboliche, meno separate e non, al contrario, perfettamente
ciclico (ripetitivo, simile a se stesso) nel potenti, con serbatoi più capienti. integrate e organizzate verso una funzione
corso dell’intera prestazione. È ben noto che le vie metaboliche per for- comune. Allorquando, poi, si è tentato di
km/h km/h
40 40
35 35
30 30
25 25
20 20
15 15
0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 s 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 s
Figura 1 – Massime velocità di corsa dell’uomo in funzione del tempo Figura 3 – Atleta mezzofondista
km/h km/h
40 40
35 35
30 30
25 25
20 20
15 15
0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 s 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 s
La figura 1 riporta le massime velocità nire energia alla cellula vivente sono, operare un’associazione, si sono commes-
medie (record mondiali) che l’uomo è riu- sostanzialmente, due: una anaerobica se, a mio parere, ulteriori inesattezze. Mi
scito a raggiungere sinora nella corsa. (citoplasmatica) ed una aerobica (mito- riferisco, ad esempio, al concetto di resi-
La tipologia e la dinamica della curva che condriale). La nostra attenzione vuole stenza alla forza.
ogni soggetto esprime nel lavoro muscola- focalizzarsi sulla seconda, con l’intento di In letteratura sono diversi i tentativi per
re consente, in modo indiretto, di indivi- identificare, al suo interno, possibili diver- definirne il significato. La resistenza alla
duarne le qualità prevalenti (atleta con sificazioni e ragionare su una serie di dati forza non rappresenta un mezzo di allena-
caratteristiche di potenza; atleta con acquisiti. mento, ma “una delle tante espressioni
caratteristiche di resistenza; atleta con della forza” e, come tale, da allenare con le
caratteristiche intermedie – figure 2, 3, 4. 2. Il motore e l’energia opportune metodologie.
Le ovvie osservazioni appena esposte Una locuzione sottintende una definizione,
implicano altrettante semplici deduzioni: L’approccio scientifico nello studio delle una definizione sintetizza una più ampia
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XX n. 52
1.in termini percentuali la potenza mecca- capacità motorie umane ha avuto, da sem- base concettuale. In questo caso i termini
nica cala del 14% dal 15°al 40° secondo pre, due filoni di indagine: uno mirato resistenza e forza assumono, ognuno, un
e del 30% dal 40° secondo al 2° minuto all’analisi del sistema neuromuscolare riferimento assolutamente generico. Acco-
primo; nella sua accezione elettro-meccanica; munati amplificano l’indeterminazione e
2.dal 2° minuto alle due e più ore di atti- l’altro in direzione bioenergetica e meta- l’impossibilità a circoscriverne in un campo
vità continuativa, la potenza meccanica bolica. definito il significato preciso. Quando si
media si colloca tra il 70 e il 50% del- Gli studi sperimentali tendono, quasi sem- parla di resistenza il pensiero si lega ai
l’attuale migliore prestazione; pre, a parcellizzare ed isolare i vari feno- processi di rifornimento di energia e ai vari
impaginato Incalza 57-62 22-03-2002 6:35 Pagina 59
“serbatoi” da cui attinge l’apparato loco- 4. Glicolisi, lipolisi, VO2, energetico maggiore è anche indice di
motore. Il termine forza lo si associa, inve- quoziente respiratorio, maggior consumo di energia?
ce, alla proprietà neuro-muscolare di costo energetico Non sempre. L’utilizzazione dei grassi,
esprimere tensione attraverso un sistema a rispetto agli zuccheri, implica un maggior
base elettromeccanica. Le proprietà del La definizione dei termini appena indicati è consumo di O2. Questo non vuol dire esse-
motore sono una cosa, la quantità e i tipi rimandata alla letteratura. In tale sede mi re antieconomico. Anzi. È un ulteriore
di carburante disponibili sono un’altra. Per piace solo ricordare che, in situazioni fisio- esempio per sostenere che un fenomeno,
tale motivo si potranno avere tanti tipi di logiche, la concentrazione di ATP non per essere spiegato, deve essere osservato
“resistenza alla forza” quante sono le diminuisce in modo apprezzabile durante il in modo organico e non parcellizzato.
espressioni di forza per quanti sono i mec- lavoro muscolare. Ciò comporta che la Anche l’indagine sulla produzione di latta-
canismi energetici di risintesi dell’ATP. potenza metabolica di risintesi è equiva- to ematico fornisce validi riscontri nella 59
Ritengo che sia corretto, funzionale e pra- lente alla velocità di scissione dell’ATP. descrizione funzionale dell’atleta. La dina-
tico descrivere e classificare tutti i movi- Quando la richiesta di energia meccanica è mica della sua rappresentazione grafica è
menti umani e le esercitazioni a questi molto intensa, la quantità di ATP riprodot- speculare rispetto alla relazione tra poten-
correlati, in base alle implicazioni di ordine ta nell’unità di tempo dai processi meta- za meccanica e VO2. È facile osservare che,
meccanico e, ad esse, associare i sistemi bolici (CP, La, O2) non è sufficiente, la sua allorché il rifornimento di energia è a
energetici attivati dall’intensità e dalla concentrazione inizia a diminuire sino (quasi) totale carico dei sistemi aerobici, il
durata del lavoro. all’esaurimento della contrazione musco- lattato rimane ancorato a livelli basali
lare. Tra la potenza meccanica esterna ed (1,8/2,2 mmol/l). È la situazione già
3. Il controllo e la valutazione il consumo di ossigeno (VO2) esiste una descritta dello stato stazionario. In realtà,
relazione
. lineare sino al raggiungimento la condizione di equilibrio è un concetto
L’incremento delle prestazioni in campo del VO 2 max. L’ulteriore aumento della puramente teorico, difficilmente riscontra-
sportivo è da addebitarsi, sostanzialmente, potenza meccanica è da addebitare all’in- bile in situazioni sperimentali. Anche nel
allo sviluppo di metodologie atte a valuta- tervento dei meccanismi
. anaerobici. Se in corso di un lavoro ad intensità costante di
re in modo sempre più preciso il potenziale prossimità del VO2max, i muscoli traggono tipo aerobico, infatti, i parametri fisiologici
motorio degli atleti. energia dal solo glucosio (QR=1,00), nelle variano e si adattano in modo dinamico
Questo ha permesso di individuare, con attività fisiche di minore intensità possono alle mutate condizioni organiche. Il gra-
minore margine di errore, le giuste inten- intervenire, a diverse percentuali, anche gli duale consumo di glicogeno, ad esempio,
sità e quantità del carico di lavoro per ogni acidi grassi liberi (QR=0,71). Tale valore è “costringe” il muscolo ad utilizzare una
singolo atleta in ogni periodo della prepa- relativo alla calorimetria del solo substra- maggior quantità di acidi grassi. Ciò com-
razione, in modo da seguirne continua- to. In vivo, l’energia proveniente dalla porta la variazione (diminuzione) del quo-
mente la risposta adattativa, ottimizzan- combustione dei grassi è sempre miscelata ziente respiratorio e, alla stessa intensità
done il rendimento. con quella degli zuccheri. Per tale ragione di lavoro esterno, l’aumento del consumo
La valutazione è legata alla misurazione, il QR raramente scende al di sotto di 0,80. di O2.
alla osservazione, al controllo, allo studio Gli acidi grassi liberi derivano dagli adipo-
dei dati nel tempo. Operazioni che, in larga citi, collocati nel sottocutaneo, o dai trigli- 5. La frequenza cardiaca
misura, ogni allenatore compie quotidia- ceridi contenuti nelle fibre muscolari.
namente. Nelle discipline di durata, nelle quali le Il cuore, in condizioni fisiologiche, rappre-
Attualmente, è possibile indagare e corre- scorte di glicogeno possedute dall’atleta senta il più attento rilevatore delle varia-
lare, in forma sistematica, il lavoro svolto non sono sufficienti a garantire il fabbiso- zioni funzionali ed organiche. La praticità
dall’atleta con parametri fisiologici e fun- gno di energia, riveste particolare impor- degli attuali cardiofrequenzimetri, la pos-
zionali monitorando, ad esempio, lattato, tanza la possibilità di aumentare il consu- sibilità di interfacciare i dati in tempo
frequenza cardiaca e consumo d’ossigeno mo di grassi per minuto (potenza-aerobi- reale, rendono il monitoraggio della fre-
(per citare i più noti). Allo stesso modo co-lipidica), con relativo risparmio di gli- quenza cardiaca (comparato all’intensità
sarà opportuno utilizzare strumenti per cogeno, fondamentale per mantenere del lavoro meccanico) come uno dei prin-
“vedere” quello che l’occhio non è in grado “acceso” il motore aerobico. cipali strumenti di valutazione e controllo
di percepire nell’analisi biomeccanica del Ai fini sportivi, le proprietà funzionali e dell’allenamento.
gesto (video e fotocamere, ergometri, ecc.) metaboliche devono essere sempre com- In sede sperimentale, per sostenere che
Negli anni ‘70, la scuola finlandese intro- parate con la capacità di esprimere poten- due o più variabili sono attinenti tra loro,
dusse il concetto di steady state per iden- za meccanica esterna nella gestualità tipi- si fa riferimento all’indice di correlazione
tificare l’intensità del lavoro aerobico. Fu il ca di gara. Ad alto livello, nelle discipline (R). Un valore di 0,60/0,70 è ritenuto suffi-
primo tentativo di indagare verso una cicliche di durata, la variabile che differen- ciente. L’indice di correlazione tra la varia-
forma di lavoro continuativo, proposto alla zia il livello di prestazione degli atleti, è zione di FC e l’intensità di lavoro meccani-
massima intensità, entro la quale persiste- rappresentata dal rendimento meccanico co di origine aerobica è stabilmente tra
va una “condizione di equilibrio” dei siste- specifico. L’allenamento deve, quindi, ten- 0,96 e 0,98 con punte di 0,99.
mi metabolici e omeostatici. dere ad eliminare, il più possibile, le inter- Basterebbe questo semplice dato, verifica-
Il quesito, oggetto di questo lavoro, induce ferenze e le dispersioni di forza (e di ener- bile con qualsiasi individuo (anche non
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a chiederci: gia) nonché a utilizzare al meglio le pro- sportivo), per ritenere di grande utilità la
- nel rifornimento di energia per via aero- prietà e i sistemi più economici. In tal raccolta sistematica dei dati della FC, spe-
bica, il sistema si comporta sempre allo senso, la valutazione del costo energetico cie nelle discipline cicliche di durata. Nei
stesso modo oppure esistono variazioni (ml O2/m/kg) in rapporto alla potenza mec- primi anni dell’attività sportiva (giovani),
al suo interno? canica ci fornisce valide indicazioni sulla gli adattamenti cardio-circolatori provoca-
- Se si, quali le possibili interpretazioni quantità di O 2 necessario a muovere il no la diminuzione della FC basale, l’au-
teoriche e le eventuali ricadute in ambito sistema nello spazio. mento di quella massima e, soprattutto,
tecnico-metodologico? A parità di potenza meccanica, un costo l’incremento della potenza meccanica a
impaginato Incalza 57-62 22-03-2002 6:35 Pagina 60
0,24
28-33 centimetri; C.D.
3. il livello di lattato (per alcuni) si stabiliz- 0,23
A.O.
za, in pieno regime aerobico, ad un livello 0,22
mmol/l); 0,20
4. il picco di lattato ematico nell’esercizio 0,19
18,0 18,2 18,4 18,6 18,8 19,0 19,2 km/h
strenuo alla massima potenza, è compreso
tra 6 e 9 mmol/l.
Da un campione ristretto di dati non è Figura 8 – Velocità aerobica massima e corsa su 3 000 m
corretto trarre valutazioni definitive. Allo
stesso modo sono convinto che gli stessi
siano almeno sufficienti a formulare qual- QR
che ipotesi: 1,01
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ABSTRACT ultimo II 63-64 22-03-2002 6:35 Pagina 63
summaries
Peter Tschiene G. N. Bisciotti, A. Ruby, C. Jaquemod
After some considerations on the current The aim of this study is to identify any bio-
status of the theoretical basis of top level mechanical differences between the under-
training, and a review of the main works, taking of the type of jumps typical of con-
past and present, dealing with this topic, ventional surfaces and sand, which might
there follow some of the reasons why it is suggest changes in models for the theory
difficult to form a coherent, organic theory and interpretation of the specific sport of
on sports training. beach volley. Six international standard 63
Some points are then considered which are volleyball players showing familiarity with
of fundamental importance in the current the practice and specific movement of
discussion on the theoretical and practical beach volley took part in the trial. Their
basics of training in top level sports: the weight, height and age were respectively:
role of competitions, the problems current- (average ± standard deviation), 87.5±7.1
ly facing athletes due to increasing com- kg, 192±2 cm, 20±3 years. The results did
petitive levels, preparation just before not show substantial differences between
matches and above all adaptation as a the two types of jumping, except for the
basic principle of training. average power, which was less (-39,55%,
p<0,05) in jumping from a fixed position
preceded by a counter-movement on the
Genetic limits on athletic sand, with respect to the same movement
performances undertaken on a conventional surface. The
L. Sergijenko lower height of the centre of gravity (-
36,01%, p<0,05) obtainable when jumping
In connection with the question as to pos- on the sand compared to a hard surface
sible limits of athletic performances the suggests that the sand acts as an energy
following problems are dealt with: is the dissipator, thus showing the importance of
development of athletic abilities caused by using very specific muscular conditioning
genetic factors? Do genetic factors influ- techniques, according to the different
ence the adaptation mechanisms? Can playing conditions required.
training tools be used to expand the limits
of individual performance which are
genetically determined? Endurance to force or enduring force?
G. Cometti
The system approach has been used to judokas in training camps of three weeks
study medical and biological properties of duration each in order to find out whether
the organism of sportswomen, the effect altitude training is effective for an increase
exerted on the organism by the cyclic in the anaerobic-lactacid performance of
changes in the neuro-hormonal regulation combat athletes; in which periods altitude
of physiological systems, and the function- training should be used; and how altitude
al respiration system in particular. training should be organised.
ABSTRACT ultimo II 63-64 22-03-2002 6:35 Pagina 64
Private self-awareness, a key element gymnastics involve complex and ambigu- aerobic processes can be targeted towards
in performance ous results in the relationship between the three specific intensity rates: a) maximum
C. Ferrand, S. Tzdard Ego and physical appearance. (up to 8 min); glucide – the anaerobic
threshold - (from 2 min. to 1 h); c) glu-
The purpose of this work is to understand cide-lipid (> 1 h). The assessment of the
how, during a national level competition, Aerobic intensity zones in disciplines metabolic processes should never be sepa-
the differences in self-consciousness of with cyclical duration rated from the mechanical and co-ordi-
young athletes practicing rhythmic gym- Piero Incalza nating properties. These remain the basis
nastics (n = 28) affect relations with oth- for any sports activity, and the perfor-
ers, performance and physical appearance. The processes of aerobic type energy sup- mance differences among top level ath-
64 It is hypothesised that self-consciousness ply are of considerable importance in all letes depend on the efficiency and econo-
is a factor determining performance. sporting disciplines lasting over a minute. my of their technique. Therefore, with
Women gymnasts with a high rate of pri- Various authors believe that in less than suitable adaptations, physiological and
vate self-awareness resist social pressures two minutes of maximum continuous out- methodological observations may involve
better than those with a lower rate. The put, the aerobic process provides up to not only running but also other cyclical
results confirm this hypothesis on the per- 50% of the total energy necessary. The sports (swimming, cycling, cross-country
formance level. However, although in this collection of data on a significant number skiing, walking etc.). The study and sys-
population a correlation has not been of runners at the national qualification tematic assessment of each athlete will
found between social anxiety and public level has provided various indications enable us to identify the characteristics
self-awareness, the results show that the requiring reflection and study as to and potentials. It is therefore possible to
way of presenting themselves is different whether we should identify within the organise, plan and customise training, as
in the female gymnasts, while they are aerobic area the specific zones of intensity essential phases in a process aimed at giv-
sensitive persons in general. Rhythmic for each discipline. The training stimuli of ing the maximum results in sports.
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