Rachide

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03 Giugno 2015

1. Corpo anteriore (cilindrico)


2. Arco posteriore (ferro di cavallo)
3. - 4. Apofisi articolari (sullarco)
8. 9. Peduncoli (anteriormente al massiccio delle
articolari)
10. 11. Lamine (posteriormente al massiccio delle
articolari)
7. Apofisi spinosa (sulla linea mediana indietro)
5. - 6. Apofisi trasverse (arco posteriore pi o meno a
livello del massiccio delle articolari)
Il rachide
Struttura che assolve compiti funzionali diversi:
Stabilit e mobilit, robustezza e elasticit, resistenza e
adattabili
33 segmenti mobili ( vertebre)
Connessione tra le vertebre assicurata da elementi
fibrosi e legamentosi: pilastro anteriore e posteriore
Legamenti: longitudinale anteriore e posteriore
Legamento giallo (tra lamina sup e inf)
Legamento interspinoso, intertrasversario,
Rachide cervicale:
lordosi, 7 vertebre
Rachide dorsale:
cifosi, 12 vertebre

Rachide lombare:
lordosi, 5 vertebre

Rachide sacrale:
cifosi, 5 vertebre
Rachide coccigeo:
cifosi, 3-4 vertebre
Curve sagittali
Cervicale convessit
anteriore (lordosi)
Toracica convessit
posteriore (cifosi 37)
Lombare convessit
anteriore (lordosi +/- 50)
Sacro-coccigea convessit
posteriore
Rapporti articolari
Contrae rapporti con il cingolo scapolare, il
torace ed il cingolo lombopelvico
Specifiche necessarie!
Unit funzionale
A-pilastro anteriore : funzione di sostegno
B-pilastro posteriore : colonne delle articolazioni, funzione dinamica
Unione funzionale tra i due pilastri: leva di 1 tipo. Le compressioni
assiali, vengono ammortizzate dai due pilastri sia in modo diretto e
passivo 2 sia in modo indiretto e attivo 3
Unit funzionale
I movimenti si
verificano
allinterno della
porzione anteriore
portante e sono
limitati dai vincoli
capsulo-
legamentosi e
muscolari
Leg. giallo

Leg Long Post

Leg LongAnt
Ampiezza globale flesso estensione
del rachide ( tra cranio e sacro)
Piano sagittale
asse frontale
(punto di
riferimento a
livello cranico
lasse
masticatorio)
Diversi gradi
nei diversi
distretti
Flessione laterale
rachide in toto
Piano frontale asse
sagittale (a livello
del cranio si pu
prendere come repere
la linea bimastoidea,
tangente lapice delle
mastoidi)
Rotazione rachide
si misura mantenendo fisso il
bacino e misurando il grado di
rotazione del cranio

Piano orizzontale asse verticale


Condizionata dalla disposizione
delle apofisi articolari
R.lombare: rotazione limitata 5
R dorsale :35
R cervicale: 45-50
Rotazione assiale fra bacino e
cranio raggiunge o supera di
poco i 90.
Spleni trapezi e grandi dorsali, se
agiscono contemporaneamente,
realizzano insieme al sacro-spinale la
retropulsione del tronco, ma se la
combinazione dinamica si modifica,
si ottiene una rotazione.
Splenio di DX + Trapezio di Sn=
rotazione del capo prima, poi del
rachide cervicale, a Destra.
Ugualmente il gran dorsale in una
contrazione isolata, tramite il cingolo
scapolare.
Estensore del rachide
I mm che partecipano in
modo valido alla flessio-
estensione del rachide,
entrano in contrazione
simultaneamente; svolgono
funzione rotatoria se si
contraggono isolatamente.

Il movimento rotatorio
completo del tronco
richiede lintervento
combinato di una serie di
mm sia da un lato che
dallaltro.
Rotazione sn
Rotazione dx
Rotazione sn
Allo stesso modo gli addominali del lato destro e i sacro spinali del
lato dx, che nella flesso-estensione erano antagonisti, creano una
nuova alleanza per realizzare la lateropulsione. Cos dicasi per gli
altri mm.
Fig. 45
Perch la flessione laterale del rachide sia
eseguita dai mm laterali il movimento dovr
essere richiesto in posizione antigravitaria.
a. I mm laterali di sn si contraggono in una
contrazione isometrica per mantenere in
equilibrio il rachide ed il capo contrastando
in quantit eguale la forza di gravit;
b. Movimento in senso della gravit. I mm
laterali sn entrano in contrazione eccentrica
per frenare la caduta (C.E.) sviluppando una
forza muscolare quantitativamente inferiore
alla gravit;
c. Movimento di lateralit sn dove i mm laterali
di sn si contraggono in contrazione
concentrica (C.C.) vincendo la gravit, ma
incompleta (C.C.I.);
d. Movimento di lateralit verso sn completo
C.C.C.
Scaleni A+B+C

Quadrato dei lombi


Specifiche necessarie!
Flessori del tronco
Retto delladdome: flessione del tronco. Cresta
superiore del pube, sinfisi pubica, 5,6,7 cartilagine
costale. E circondato dalle fibre degli obliqui
Obliquo esterno: flessione e rotazione del tronco,
sinergico con lobliquo interno.Superficie costale
ultime otto coste fino alla cresta iliaca , presenta
una aponeurosi fino alla linea alba, sinfisi pubica,
SIAS (spina iliaca antero superiore)
Obliquo interno: flessione e rotazione del tronco.
Aponeurosi che si porta al legamento inguinale,
cresta iliaca, linea alba, pube e cartilagini della
7,8,9 costa. Margine inferiore 3,4 coste.
Retto delladdome

Si presenta come un grosso nastro posto ai


2 lati della linea mediana.
Origine: dalla V, VI e VII cartilagine
costale e dal processo xifoideo dello sterno.
Inserzione:pube
Sulla faccia anteriore del muscolo si notato
4 fasci tendinei:
1 in corrispondenza dellombelico
2 al di sopra
1 incostante, al di sotto
Azione:abbassa le coste, flette il torace
sulla pelvi o viceversa
Obliquo esterno
Occupa la parete anteriore e
laterale delladdome
Origine:faccia esterna delle
ultime 8 coste;
Inserzione:i fasci originati
dalla XI
XII costa raggiungono la
cresta iliaca, processo
xifoideo, pube.
Innervazione:nervi
intercostali e nervi del plesso
lombare.
Azione:abbassa le coste (m.
espiratorio),
flette il torace, lo ruota
controlateralmente
Si trova nella parte antero
laterale delladdome, Obliquo interno
profondamente al muscolo
obliquo esterno.
Origine:spina iliaca anteriore
superiore e cresta iliaca.
Inserzione:qualche fascio
raggiunge le ultime 3 cartilagini
costali; gli altri
formano una aponeurosi che si
fonde con quella del m. obliquo
esterno e retto.
Innervazione:ultimi nervi
intercostali e rami
del plesso lombare.
Azione:analogo allobliquo
esterno, ruota la pelvi
controlateralmente
Palpazione durante la flessione e rotazione del tronco : soggetto
supino, si solleva e ruota il busto a ds e a sn. Gambe flesse per
eliminare lazione dellileo-psoas.
Test dellabbassamento degli arti : abbassare gli arti inferiori fino a che
la zona lombare rimane appiattita( inclinata posteriormente)
Obliquo esterno sul margine inferiore della gabbia toracica
Obliquo interno al di sopra della SIAS spina iliaca anteriore superiore

Obliquo interno Obliquo esterno Retto delladdome


Trasverso delladdome
Sostiene i visceri, la contrazione
causa una depressione nella
parete addominale. Muscolo del
torchio addominale.Si contrae
durante lespirazione forzata.E
antagonista del diaframma.
Va dalla faccia interna dei 6
ultimi archi dorsali, apofisi
trasversa delle 5 vertebre
lombari, cresta iliaca fino alla
linea alba.Circonda il retto
delladdome.
Valutazione : Supino o seduto.
Domandare al soggetto di
soffiare
Segno della stella di Grossiord
Soggetto in decubito dorsale .Si domanda di TOSSIRE e si
osserva
Durante la contrazione degli addominali, lombelico si
sposta in direzione dei muscoli predominanti.
Estensori del tronco
Ileocostale del dorso e dei lombi : dalla faccia posteriore del
sacro e cresta iliaca fino ai margini costali delle coste e al
processo trasverso di C7
Erettore della colonna: dal sacro e dalla cresta iliaca, dai
processi spinosi elegamenti di L5,L1, fino a T12
Lunghissimo del dorso: processi trasversi L1,L5, processi
trasversi di T1 fino a T12e angoli delle ultime coste
Spinale del dorso: processi spinosi da L2 fino a T4
Quadrato dei lombi:. Bordo inferiore 12 costa, apofisi
trasverse delle vertebre lombari fino alla cresta iliaca
posteriormente . Eleva il bacino o abbassa la costa durante
lespirazione forzata.
Estensori
Ileocostale

Erettore della colonna

Lunghissimo del dorso

Spinale del dorso


SACROSPINALE
Quadrato dei lombi : fascio iliaco, fascio lombare
Lombare: origine dai processi costiformi delle ultime 4 vertebre
lombari e si inserisce sul margine inferiore della XII costa
Iliaco:origine dalla cresta iliaca e si inserisce sul margine inferiore
della XII costa
.Innervazione:ultimo nervo intercostale e rami del plesso lombare.
Azione:abbassa la XII costa inclina lateralmente la colonna
vertebrale e la pelvi, solleva il cingolo pelvico.
Gran dorsale Cresta post. Ileo, processi
spinosi vertebre lombari, da
spinoappendicolare
T6 a T12
Punto fisso al bacino
Adduce, estende, intraruota
lomero ( deturso ani)
Inclinazione laterale del tronco
Abbassa il troncone della spalla
Punto fisso allomero
Chiusura dello spazio costo-iliaco
( partecipa allavicinamento della
scapola verso il rachide)
Estensione del rachide
Cammino con stampelle
Arrampicare
Chiude la cavit toracica e Diaframma
separa il torace
dalladdome Centro frenico
Dal centro frenico si
dipartono i fasci di fibre:
verso la faccia interna delle
cartilagini delle 3,11,12
costa, sui corpi vertebrali
(pilastro destro e sinistro), apofisi
xifoidea dello sterno,
sullarcata dello psoas e
quadrato dei lombi.
Aumenta i diametri del
volume toracico:
Orifizi per laorta e lesofago
inspiratore
Tronco: assi di movimento
Piano sagittale , asse frontale = flesso-estensione 0-80
Piano frontale , asse sagittale = inclinazione laterale 0-20
Piano orizzontale, asse verticale = rotazione 0-45
Misurazione con il metro a nastro
Flessione: in piedi si misura la variazione di distanza tra i
processi spinosi di C7 e S1 durante la flessione
Estensione tronco posizione prona, bacino fissato: si misura
la distanza tra lincisura soprasternale e il piano del lettino
Inclinazione laterale: in piedi, flessione del tronco e
misurazione della distanza da terra del 3 dito
Rotazione : seduto, stabilizzato il bacino, ruotare il tronco.
Espansione del torace: differenza della circonferenza del
torace tra linspirazione ed espirazione .Metro a livello della
articolazione xifosternale.
Movimenti
Lestensione limitata dallincontro delle
articolazioni interapofisarie
La flessione limitata dallelasticit del
legamento longitudinale posteriore, dei
legamenti intervertebrali, dalle fasce dei
muscoli erettori
Movimento di flessione
Rettifica e tende ad invertire la lordosi lombare (> 70% del
movimento a livello degli ultimi due spazi)
L5-S1 75% !!
L4-L5 15-20%
L3-L4 5-10%

La flessione completa si
realizza coinvolgendo una
flessione (antiversione) del
bacino, che si realizza
secondo una schema preciso
(ritmo-lombopelvico).
Mobilit rachide lombare
Ritmo lombopelvico
flessione
1 cifotizzazione
lombare
2 antiversione bacino
ri-estensione
1 retroversione bacino
fino a 45
2 ritorno in lordosi
lombare
Ritmo lombopelvico nella
flessione
Capo e tronco in avanti
Erettori in contrazione
La lordosi inizia ad invertirsi,
Erettori in contrazione eccentrica
Il bacino trattenuto dai glutei
Colonna si flette fino a 45
Tensione dei legamenti
Bacino si antiverte di 90
Glutei ed ischiocrurali in contrazione eccentrica
Tensione dei legamenti
Flessione normale ed alterata
Nel ritorno alla posizione eretta il bacino
deve derotare prima che il rachide riprenda
la lordosi, anche le ginocchia devono essere
leggermente flesse, mettendo in tensione i
glutei.
Ritmo lombopelvico
nellestensione

I glutei e gli ischiocrurali si contraggono


Il bacino retroverte di 45
Migliore base di appoggio
Gli erettori si contraggono
Messa in carico delle unit spinali
Graduale recupero della lordosi
EFFETTO DEL CARICO
Stazione eretta controllata:
interviene il grande gluteo aiutato dagli
ischio crurali
Stazione eretta passiva:
interviene lo psoas

coppia deformante (antivers): lombari


e psoas iliaco
coppia correttrice ( retrovers):
addominali e glutei
Carrire e Roy:
antiversori posteriori: lombari
antiversori anteriori: retto femorale,
sartorio, tensore
fascia lata, psoas
iliaco
retroversori posteriori: glutei, ischio-crurali
retroversori anteriori: addominali

De Sambucy (suddivisione in 4 quadranti):


postero-superiore ed
antero-inferiore: insellano
antero-superiore e
postero-inferiore: correggono
Antiversori
-Lombari AZIONI MUSCOLARI
-Retto anteriore
-Tensore F. Lata
-Ileo-psoas
-Sartorio
-Piccolo e medio -
adduttore
Retroversori
Trasverso
Obliqui int. ed est.
Retto addome
Bicipite femorale
Semitend. Semim.
Grande adduttore
Azione lordosizzante dellileo-psoas
Azione degli addominali nel sollevamento
Gli erettori del rachide
hanno un braccio di leva
svantaggioso, di circa 7-
8 volte rispetto alla
resistenza
Gli addominali
contraendosi (manovra
di Valsalva) trasformano
i visceri in una colonna
rigida, che riduce il
carico del 30-50%
Il tronco, struttura
gonfiabile
collabora alla diminuzione del carico sul
rachide lombo-sacrale ( disco e nucleo
polposo ) durante gli sforzi di
sollevamento
Manovra di Valsalva: chiusura
della glottide e di tutti gli orifizi
superiori e addominali > della
pressione nella cavit addomino
toracica con trasmissione degli
sforzi verso le pareti del cilindro
toraco-addomino-pelvico.
D=diaframma
GD=retto addome
Funzione dei muscoli addominali
Fasica: movimenti tronco-bacino
Posturale: equilibrio tronco-bacino
Torchio addominale
Il torchio addominale costituito dalla muscolatura
addominale anteriormente, dalla colonna vertebrale
posteriormente, dal diaframma superiormente, dal
diaframma pelvico ( piano pelvi-perineale)
inferiormente.
Allinterno di questa struttura, sono posti i visceri con
la loro attivit riflessa
Osserviamo la presenza di sfinteri e orifizi dotati di
muscolatura liscia e striata, con attivit riflessa, e
volontaria
Diaframma pelvico
Chiude in basso il
cilindro del torchio
addominale : collabora
alla diminuzione del
carico sul rachide
durante gli sforzi di
sollevamento

Sostiene gli organi


pelvici
Ruolo nella
defecazione
Ruolo nel parto
Il torchio addominale
Torchio addominale
Respirazione, espirazione forzata
Parlare, cantare, fischiare
Tosse
Starnuto
Vomito
Minzione
Defecazione
Parto
Dinamica emo-linfatica
La respirazione
Articolazioni:
La gabbia toracica Condrocostali=sina
rtrosi
Sternocostali=artro
die
Intersternali

Muscolo triangolare
dello sterno :
espiratore.
Va dalla faccia
posteriore dello
sterno, apofisi
xifoidea, fino alla
cartilagine della 2,
6 costa. La sua
azione porta in
basso le coste.
Le articolazioni costo- vertebrali
Articolazione costo-trasversaria,
tra il processo trasverso della
vertebra e la costa (ginglimo
laterale)
Articolazione costo- vertebrale (
artrodia, movimenti di
scivolamento)

Coste inferiori: aumentano il


diametro trasverso del torace
Coste superiori: aumentano il
diametro antero - posteriore del
torace
Diaframma
Antagonismo-sinergia
mediastino
tra diaframma e
addominali
Inspirazione: durante la
discesa del centro Visceri
frenico, il diaframma addominali
incontra le resistenze del
mediastino e dei visceri
contenuti dagli
addominali. Gli
addominali, offrendo
resistenza e contenendo i
visceri, permettono al
diaframma di sollevare le
coste inferiori.
Espirazione

Il diaframma si rilassa, e gli


addominali si contraggono
diminuendo i diametri
antero-posteriore e
trasverso. I visceri sono
spinti in alto e il centro
frenico sale.
Il tono dei due gruppi si
evolve in modo diverso e
sinergico
Muscoli inspiratori
M. sacrospinali: ileocostale, lunghissimo M. Scaleni : anteriore, medio, posteriore
M. spinali : del dorso, del collo, della
testa M accessori: gran dentato anteriore,
piccolo dentato posteriore superiore
M. trapezio
M. sternocleidomastoideo
M. gran dorsale M. succlavio
M. romboide: grande, piccolo M. gran dentato
M. elevatori della scapola M. gran pettorale, piccolo pettorale
M. elevatore delle coste
M. intercostali esterni
GRAN DENTATO o
dentato anteriore

Superficie esterna e
margine sup. delle prime dieci
coste fino al margine mediale
della scapola, compresi l
angolo sup e inf

E un abduttore ( rotazione
laterale ) della scapola .

E inspiratore accessorio
con i fasci inferiori
Grande e piccolo
pettorale
Gran pettorale formato da tre
capi: clavicolare, sternale,
costale (cartilagini delle prime
5 o 6) , guaina del grande retto
delladdome. Si inserisce
sullomero (labbro antero
esterno o doccia dei grandi).
Adduce il braccio inspiratore
accessorio
Piccolo pettorale : dalla
coracoide della scapola,fino
alla 2,3,4,5 costa. Ruota
medialmente la scapola.E
inspiratore accessorio
Scaleni : anteriore, medio, posteriore
Dalle apofisi trasverse
delle vertebre cervicali,
dalla seconda alla sesta,
fino alla prima e seconda
costa.
Azione bilaterale:
flessione del rachide
cervicale
Azione unilaterale:
flessione e rotazione
ipsilaterale (omolaterale)
Inspiratori accessori
N. C 3,4,5,6,7,8,
Inseriti allosso ioide, si
Muscoli ioidei trova a livello di C4.
Sopraioidei : miloioideo,
mandibola genoioideo, ( m.della
deglutizione) digastrico,
stiloioideo. Dalla mandibola e
dalla mastoide fino al bordo
sup. dellosso ioide
Sottoioidei: omoioideo
Osso ioide
(scapolo-ioideo),
sternocleidoioideo, tiroioideo,
sternotiroideo ( dallosso ioide,
allo sterno)
Sono muscoli inspiratori
accessori
Nervo,trigemino, facciale,
ipoglosso
Muscoli espiratori
M. intercostali
interni
M. retto delladdome
M. obliquo esterno
delladdome
M. obliquo interno
delladdome
M. dentato posteriore
inferiore
M. trasverso delladdome
M. quadrato dei lombi
M. triangolare dello sterno
Riassumendo
Muscoli inspiratori :
elevano le coste e lo
sterno
Principali : diaframma,
intercostali esterni
Accessori :
sternocleidomastoidei,
scaleni, grande e piccolo
pettorale, fasci inferiori
del gran dentato e gran
dorsale( braccio in
abduzione), piccolo
dentato sup. posteriore,
fibre sup. del sacro
lombare,
Muscoli espiratori
Lespirazione normale un
fenomeno passivo. Lenergia
necessaria per lespirazione la
restituzione di quella accumulata
nella inspirazione.
Principali: intercostali interni.
Muscoli accessori intervengono
nellespirazione forzata e nel
torchio addominale
retto delladdome, obliqui
int. est., sacro lombare (parte
bassa), dorsale lungo, piccolo
dentato posteriore inferiore,
quadrato dei lombi.

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