Endocrinologia PDF
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IPOFISI
ANATOMIA E una ghiandola che pesa circa 0,5 g con diametro maggiore di 1 cm.
FISIOLOGIA situata all'interno della sella turcica dello sfenoide ed in posizione molto
vicina al chiasma ottico e ai seni cavernosi. collegata direttamente
all'ipotalamo attraverso il peduncolo ipofisario che attraversa il diaframma
della sella attraverso un foro nella dura madre.
L'ipofisi essenziale dal punto di vista omeostatico a causa dei molteplici
ormoni che produce detti tropine perch vanno ad influire sui sistemi organici
a valle sempre grazie alla stimolazione positiva o negativa da parte
dell'ipotalamo. costituita da 2 parti:
a) adenoipofisi o ipofisi anteriore: 80% della ghiandola. collegata
all'ipotalamo tramite un sistema venoso portale in cui i neuroni dell'ipotalamo
immettono gli ormoni stimolanti che dall'eminenza mediana arrivano
all'adenoipofisi. deriva dalla primitiva tasca di Rathke che un'estroflessione
della cavit buccale che viene compresa nella sella turcica durante lo sviluppo
dell'osso sfenoide. Esistono 5 diversi tipi cellulari:
Malattie dell'ipofisi:
- adenomi e iperpituitarismo
- ipopituitarismo
- sindromi dell'ipofisi posteriore
- neoplasie ipotalamiche soprasellari
Il legame con il rec (famiglia della IL1) induce dimerizzazione dello stesso e
attivazione delle vie intracellulari (JACK-STAT) che attiva i geni bersaglio.
La PRL determina:
- proliferazione dellepitelio lobulo-alveolare
- mantiene la lattazione in modo che non venga interrotta da una successiva
gravidanza
- funzionalit riproduttiva attraverso linibizione secrezione di GnRH
ipotalamico e gonadotropine ipofisarie, nonch interferenza con la
steroidogenesi gonadica sia nel maschio che nella femmina
- nellovaio blocca la follicologenesi e inibisce attivit aromatasica
ipoestrogenismo e anovulazione
- possiede un effetto luteolitico (fase luteale accorciata o inadeguata)
- nel maschio la ridotta secrezione di LH provoca testerone e
spermatogenesi
Si ha dunque, nei pz iperprolattinemici, una riduzione della libido e fertilit
Il GnRH, ormone ipotalamico, viene secreto a impulsi ogni 60-120 min, che
determinano quelli di LH e FSH
La modalit pulsatile fondamentale per lazione del GnRH; essa infatti
determina il priming delle cellule gonadotrope, mentre la produzione
continua degli ormoni ne provoca la desensibilizzazione; basandosi su tale
fenomeno gli analoghi del GnRH vengono utilizzati per sopprimere i livelli
di gonadotropine nei bambini con pubert precoce e negli uomini con K della
prostata.
VASOPRESSINA LAVP un nona peptide la cui principale funzione fisiologica quella sul
controllo dellescrezione dellacqua, promuovendo la concentrazione delle
urine; leffetto antidiuretico legato allaumento della permeabilit
idroosmotica delle cellule che rivestono il tubulo distale e i dotti collettori
midollari del rene.
In assenza di AVP tali cellule sono impermeabili allacqua e ci determina
leliminazione di un grande volume di urine molto diluite (P.S. 1000, osm 50
mOsm), condizione definita diuresi idrica; in presenza di AVP queste cellule
diventano permeabili allacqua permettendone il recupero contro il gradiente
osmotico creatosi a livello dellambiente ipertonico della midollare renale.
Tale effetto mediato dalla comparsa, sulla superficie luminale, di
acquaporina 2.
OSSITOCINA - Ossitocina
o Agisce a livello dei dotti mammari favorendo lescrezione lattea
durante lallattamento
o Stimola le contrazioni della muscolatura liscia uterina
SURRENI
ANATOMIA E CORTICALE
FISIOLOGIA
- Generalit: i surreni sono ghiandole ad origine e funzionalit diversa dal rene
e diversa anche tra le varie zone della ghiandola stessa. sono 2 e sono situate
sopra ai rispettivi reni. peso di circa 4 g. presentano una regione midollare
interna e una regione corticale esterna formata da 3 strati: zona glomerulare
che produce mineralcorticoidi tra cui aldosterone; zona fascicolata che
produce glucocorticoidi tra cui cortisolo; zona reticolare che produce steroidi
sessuali. la midollare invece produce catecolamine tra cui adrenalina.
a seguito di uno stress acuto possono diminuire di peso x perdita di lipidi, a
seguito di stress cronico invece aumentano di dimensioni proprio perch lo
stress prolungato attiva la secrezione di cortisolo e c' iperplasia della zona
fascicolata.
MIDOLLARE
- Generalit: la midollare una regione del surrene che origina, funziona ed
strutturata in modo del tutto differente rispetto alla corticale. le cell che
compongono la midollare sono le cell cromaffini (neuroendocrine) che
derivano dalla primitiva cresta neurale. esse sono responsabili della liberazione
di catecolamine (adrenalina e noradrenalina) in risposta a stimoli nervosi
simpatici pregangliari che secernono acetilcolina. cos viene secreta adrenalina
e NA. la NA ha anche azione neurotrasmettitrice nel sistema nervoso
simpatico come elemento post-gangliare che va a legarsi a specifici recettori
beta o alfa adrenergici. l'adrenalina libera nel sistema vascolare. questi
ormoni causano principalmente aumento della frequenza e della contrazione
- a livello osseo
o stimola lattivit osteoclastica
o inibisce lattivit osteoblastica
- inibisce lassorbimento intestinale di calcio
- aumenta lescrezione renale di calcio
Ci determina
ipercalciuria
osteoporosi
Su 219 soggetti con osteoporosi il 5% di questi presentava un Cushing.
- Iperproduzione di androgeni
o Irsutismo, acne, ecc.
Il Cushing si trova anche negli ambulatori ginecologici e dermatologici
GONADI
Il T viene prodotto in forma attiva che viene per subito legato da:
SHBG: proteina prodotta dal fegato che lega il T e lo porta in circolo.
Questa proteina subisce delle variazioni di concentrazione.
I fattori che ne determinano riduzione sono:
Obesit
Insulina
Androgeni
Sindrome nefrosica
Ipotiroidismo
I fattori che ne determinano un aumento sono:
Estrogeni
Ipertiroidismo
Malattie infiammatorie croniche
Et
Periodo pre-puberale
Albumina
Il T ha recettori periferici su diversi organi e una volta raggiunto il bersaglio
determina una trascrizione genica diretta in quanto ha un recettore
intracitoplasmatico/nucleare.
Il T si pu trovare in 3 forme:
1. T normale
2. DHT: forma pi attiva del T con maggior affinit per il suo recettore
ed responsabile della maggior parte degli effetti del T. l'enzima
responsabile di questa conversione la 5alfa-idrossilasi.
3. Estradiolo: prodotto in parte dalla conversione periferica del T grazie
all'aromatasi, soprattutto nel tessuto adiposo.
TIROIDE
PARATIROIDI
PTH Il PTH agisce direttamente sul tessuto osseo, dove induce riassorbimento del
calcio e sul rene in cui stimola il riassorbimento del calcio e la sintesi
dell1,25 diidrossivitamina D, un ormone che incrementa lassorbimento
intestinale di calcio.
I livelli sierici di PTH sono strettamente controllati da un feedback negativo;
la sintesi e il rilascio del PTH sono inibiti dal calcio (tramite il recettore
sensibile al calcio) e dalla vitamina D (tramite un rec nucleare).
Il PTH un peptide di 84 AA a singola catena; la sequenza AA 1-34
altamente conservata ed critica per lattivit biologica della molecola.
La funzione principale del PTH quella di mantenere la concentrazione di
calcio nel liquido extracellulare entro uno stretto intervallo di normalit.
EZIOLOGIA - Infanzia
o Disordini genetici: ipotituarismo familiare, deficienza familiare
isolata o multipla
o Insulti perinatali: displasia ipofisaria che determina uno sviluppo
della gh. aplastica/ipoplastica o traumi alla nascita come parti
podalici, asfissia, emorragia cranica
o Masse ipotalamo/ipofisarie: craniofaringioma: massa espansiva che
distrugge il parenchima normale
o Irradiazione cronica per disturbi ematologici maligni (lo sviluppo di
ipop. avviene 5-15 aa dopo irr.)
- Adulto
o Tumori pituitari, chirurgia, irradiazione, infarto
o Masse ipotalamico-ipofisarie + meningiomi, gliomi, metastasi
o Ipofisite linfocitaria: insorge nel periodo post-partum e si presenta
con iperPRL e evidenza di una massa ipofisaria alla RMN; il deficit
pu essere transitorio o permante e richiede terapia tempestiva (si
risolve in genere dopo alcuni mesi di terapia con glucorticoidi)
o Traumi:lipofisi risente di onde durto
o Infezioni/ascessi: TBC, miceti nei pz immunodepressi, III stadio della
lue
o Malattie infiltrative: sarcoidosi, emocromatosi, istiocitosi X,
amiloidosi.
Deficit di TSH
Nellipotiroidismo secondario diagnostico il rilievo di bassi valori di FT4
associato ad un inappropriato valore normale o basso-normale di TSH.
Allopposto un basso valore di FT4 associato ad un alto valore di TSH
costituisce il marker diagnostico di un ipotiroidismo primitivo.
Il test di stimolo del TSH con il TRH ha una sensibilit troppo bassa e pu
essere impiegato eventualmente nella diagnostica differenziale tra
ipotiroidismo secondario e ipotiroidismo terziario.
Se TSH resta basso c deficit ipofisario (II), se TSH molto elevato il deficit
ipotalamico (III) poich lipofisi, non sentendo TRH da tempo, risponde
in maniera esagerata.
Deficit di Gonadotropine
- Se i flussi mestruali sono normali non richiesto alcun test per la
valutazione della secrez. di FSH e LH.
- Se oligomenorrea o amenorrea, la secrezione di FSH e LH va misurata per
escludere la presenza di una malattia primitivamente ovarica.
Bassa concentrazione di E2 con valori normali/ bassi di FSH/LH
ipogonadismo ipogonadotropo
Bassa concentrazione di E2 con aumento dei valori di FSH/LH
ipogonadismo primitivo
Deficit di ACTH
La formazione degli androgeni surrenali regolata dallACTH; gli androgeni
surrenalici sono soppressi dalla somministrazione di glucocorticoidi esogeni.
Possiamo quindi dosare DHEA-s (deidroepiandosterone solfato), il principale
androgeno prodotto dal surrene per valutare lattivit corticosurrenalica
relativa allACTH.
La diagnosi di insufficienza ipofisaria ACTH-dipendente ancora molto
complicata
Quando si ha un deficit surrenalico ACTH aumenta e soggetto si pigmenta
(derivazione da POMC).
In caso di deficit ipofisario lACTH presenta livelli molto bassi ma non va
mai a zero.
Si effettuano:
- 2 determinazioni basali di Cortisolo Libero Urinario (UFC) (valori di
normalit: 30-150 g/24 h richiede dunque la raccolta delle urine nelle 24
h problematica soprattutto negli anziani) +
- determinazione basale di: ACTH, cortisolo (da effettuarsi alle ore 8.00
per il ritmo circadiano nei soggetti che fanno vita diurna)
Da ricordare:
- i tumori ipofisari comunemente non causano DI nel pre-intervento;
- Il DI si evidenzia nel 10-15% degli interventi di NCH per adenomi ipofisari;
- Il DI si evidenzia nel 40% degli interventi di NCH per lesioni sopra-sellari;
- Il DI si evidenzia nel 90% degli interventi di NCH per craniofaringioma.
PATOGENESI Gli adenomi ipofisari sono neoplasie benigne che hanno origine da uno dei 5
tipi cellulari che costituiscono lipofisi anteriore.
I tumori endocrinologicamente attivi sono caratterizzata da secrezione
ormonale autonoma, accompagnata da ridotta capacit di risposta ai
meccanismi inibitori fisiologici.
La secrezione endocrina non sempre pare correlate con le dimensioni del
tumore (piccoli adenomi possono determinare imponenti sindromi da
iperfunzione, mentre adenomi pi voluminosi possono essere clinicamente
silenti e rimanere non diagnosticati fino a che non si instaurano fenomeni
compressivi centrali.
Quasi tutti hanno origine monoclonale in quanto acquisiscono una o pi
mutazioni somatiche che conferiscono un vantaggio di crescita selettivo; la
loro completa asportazione chirurgica di piccoli adenomi generalmente in
grado di far cessare lipersecrezione ormonale.
CLINICA o Macroadenoma > 1 cm
TERAPIA A seguito di una corretta diagnosi effettuata con RMN l'obiettivo terapeutico
l'abolizione dell'eventuale ipersecrezione, l'annullamento dell'effetto massa
con l'asportazione e la conseguente riduzione degli effetti compressivi sulle
strutture circostanti.
N.B. Caratteristica dunque, sia nel maschio che nella femmina la perdita
della libido; la PRL infatti sposta le energie verso lallattamento.
Accertamenti
In presenza del sospetto clinico di iperprolattinemia (riscontro di segni di
ipogonadismo e/o di galattorrea e/o di alterazioni ipotalamo-ipofisarie) il
primo accertamento diagnostico rappresentato da un esame di PRL, FSH,
LH, 17E2 o T (rispettivamente nella donna e nelluomo), per evidenziare sia
liperprolattinemia sia eventuali alterazioni dellasse ipofisi-gonadi.
Nelle donne normo-mestruate inutile controllare FSH, LH e 17E2.
La prolattina risente dello stress; si misura dunque con la flebo (ago a dimora
in modo che il pz perda la paura della puntura); si aspettano 10 min circa e
poi si fanno almeno tre prelievi (ma si pu arrivare fino anche a nove) a
distanza non prestabilita (dai 10 min fino a 1 h).
Se si vede un trend di discesa netto il responsabile della iperPRL lo stress.
Se invece la prolattinemia molto variabile si tratta di un prolattinoma.
Terapia medica
- Bromocriptina
- Cabergolina
- Extraipofisarie (<2%)
o Tumori delle insule pancreatiche
o Linfomi
o Adenoma ectopico (seno sfenoidale o parafaringeo)
Stati di ipersecrezione di GH
- Organici
Acromegalia e Gigantismo
Adenomi GH secernenti
Tumori GHRH secernenti
- Funzionali
Ipersecrezione fisiologica di GH
Neonati
Alta statura costituzionale
Resistenza periferica al GH
Sindrome di Laron
Malnutrizione
Anoressia nervosa
Cirrosi epatica
Insufficienza renale cronica
Diabete mellito tipo 1
Ipertiroidismo
CLINICA Segni e sintomi
Estremit ingrossate 97% o Cefalea 40%
Visceromegalia 90% o Astenia 36%
o Irregolarit mestruali 35%
Riassunti GEM - Luca Croci - 2009 o Sindrome del tunnel carpale 30%
o Deficit campimetrici 25%
o Diabete mellito 25%
o Alterazione del tono dellumore
Artralgie 80%
Cute umida 68%
Iperidrosi 66%
Diastasi dentaria 65%
Ipertensione arteriosa 55%
Gozzo 40%
Ridotta tolleranza glucidica 40%
N.B. Le due principali condizioni (ne basta una ma meglio due) che
permettono la diagnosi di acromegalia:
- IGF1 sopra limiti di norma distribuiti per sesso e et
- mancata soppressione del GH dopo curva da carico del glucosio
Terapia
- Chirurgia
o Transnasosfenoidale
o Transcranica
- Farmacologica
o Analoghi somatostatina: Octreotide/Lanreotide
o Dopamino agonisti: Cabergolina/Bromocriptina
o Antagonisti recettoriali GH: Pegvisomant
- Radioterapia
o Tradizionale a campi contrapposti
- Stereotassica
Radioterapia
Progressivo calo della secrezione ormonale nei due anni successivi;
remissione nel 60-70% dei casi.
La terapia pu essere:
- sostitutiva con GH ricombinante che ristabilisce la velocit di crescita nei
bambini con deficit di GH
- trattamento con IGF-I nei bimbi con insensibilit al GH e mutazioni del rec
del GH.
Clinica
E caratterizzata da:
- Alterazioni della qualit della vita
o Isolamento sociale, bassa autostima, riduzione energia e
concetrazione
- Alterazioni della composizione corporea
o Aumento della massa grassa, riduzione della massa magra
Diagnosi
- RX, RMN
o Ipofisi: lesione espansiva/danno strutturale
o Osso: riduzione densit ossea
o Addome: eccesso grasso viscerale
Laboratorio
Data la specificit dei sintomi le indagini dovrebbero essere limitate ai pz che
presentano:
- Pregressa chirurgia ipofisaria
- Tumori/granulomi ipotalamo/ipofisari
- Anamnesi positiva per irradiazione cronica
- RMN per lesioni ipofisarie
- Terapia sostitutiva con GH nellinfanzia
- IGF-I sierico
Si ha dunque:
- GH sotto stimolo < 3 g/L
- IGF-I e IGFBP3 bassi o nrl
- Aumento del colesterolo LDL
- Possibile deficit concomitante di gonadotropine, TSH, e/o ACTH
La terapia si basa su somministrazione di GH con monitoraggio dei livelli di
IGF-I
Eziologia
- ACTH-dipendente
Malattia Cushing (53%)
ACTH-ectopico (5%)
- ACTH-dipendente
o Iperplasia bilaterale surrene (6%)
o Carcinoma surrene (7%)
o Adenoma surrene (29%)
- Rachialgie/osteoporosi
Soggetti giovani
- Disturbi dellumore
Mancato controllo nonostante politerapia
- Cambiamento della conformazione corporea
- Alterazioni del ciclo mestruale
- Comparsa di irsutismo/acne
- Riduzione della libido/potenza sessuale
Diagnosi differenziale
Test attuabili:
- ipoglicemia insulino indotta: nei soggetti normali cortisolo
- metopirone: farmaco che inibisce 11idrossilasi cortisolo plasmatico
nrl ACTH > 75pg/ml
- iniezione CRH: nei soggetti normali ACTH
- test rapido con ACTH sintetico:
o Insuff. primitiva: risp del cortisolo e aldosterone patologica
o Insuff. secondaria: risp del cortisolo patologica, aldosterone
Terapia
- Sostitutiva: con idrocortisone e prednisone
CLINICA I tumori clinicamente non secernenti si rendono spessi manifesti con segni di
compressione del chiasma ottico e altri sintomi di espansione locale o
possono essere scoperti casualmente in corso di RMN.
Raramente, se secernenti, nella donna si osservano disturbi del ciclo
mestruale.
Pi comunemente la compressione del tumore da parte del peduncolo
ipofisario o altre strutture provoca una forma attenuata di ipogonadismo con
lieve aumento di PRL (importante d.d. con prolattinoma vero).
TERAPIA I microadenomi non sintomatici vengono osservati nel tempo con regolari
RM e del campo visivo.
In caso di macroadenomi si effettua chirurgia tran sfenoidale ( dimensioni
del tumore, clinica da effetto massa con anche dellipopitituarismo
derivante dalla massa stessa) con follow-up annuale con RMN per eventuale
ricrescita; se dopo lintervento residua una discreta massa si associa una
terapia adiuvante per impedire ricrescita.
DIAGNOSI Quando sono presenti sintomi come minzione frequente, enuresi, nicturia e/o
sete persistente dovrebbe essere eseguita una raccolta delle urine nelle 24 h
senza limitazioni dellapporto di liquidi.
Se il volume supera 50 ml/kg/gg si pone diagnosi di poliuria
Se losmolalit superiore a 300 mOsm/l la poliuria dovuta a diuresi di
soluti.
Se losmolalit delle urine nelle 24 h inferiore a 300 mOsm/kg, si identifica
la forma di DI alla base della diuresi idrica.
Nel differenziare le diverse forme di DI possono essere utili anamnesi, E.O.,
esami di laboratorio.
Lesame del pz deve iniziare con il test dellassetamento che deve essere
iniziato al mattino e il bilancio idrico deve essere monitorato costantemente
con misurazioni del peso corporeo, osmolarit plasmatica e/o natremia, del
volume e osmolarit urinaria.
Se la privazione di liquidi non porta alla concentrazione delle urine il pz ha
grave DI ipofisario o nefrogenico; queste due patologie possono essere
distinte somministrando desmopressina e ripetendo la misurazione
dellosmolalit urinaria 1-2 h pi tardi.
Un aumento > del 50% indice di DI ipofisario, una risposta < 50%
suggestiva di DI nefrogenico.
TERAPIA I segni e sintomi del DI ipofisario non complicato possono essere eliminati
con la desmopressina, analogo sintetico di AVP che agisce selettivamente sui
recettori V2 aumentando il processo di concentrazione delle urine e riducendo
il flusso urinario con modalit dose-dipendente.
Lazione del farmaco rapida
La polidipsia iatrogena pu essere corretta con adeguato supporto psicologico
I segni e sintomi del DI nefrogenico possono essere attenuati sommistrando
un diuretico tiazidico e associando una dieta a basso contenuto di sodio.
DIAGNOSI La diagnosi viene posta per esclusione in base a storia clinica, dati di
laboratorio ed esame obiettivo.
La vera iponatriemia si evidenzia quando si hanno valori di natriemia che non
si riducono per aumento di glucosio e abbassamenti della concentrazione di
sodio si associano a riduzioni dell'osmolarit
TERAPIA Dipende dalle diverse eziologie, tuttavia necessario come primo approccio
evitare l'introito di liquidi eccessivo fino ad una quantit inferiore a quella
escreta con le urine e non quantificabile.
Patogenesi
Nella tiroidite di Hashimoto vi un importante infiltrazione linfocitaria della
tiroide con formazione di centri germinali, atrofia dei follicoli accompagnata
da metaplasia ossifila, assenza di colloide e fibrosi da lieve a moderata.
Nella tiroidite atrofica la fibrosi molto pi estesa, linfiltrazione linfocitaria
meno marcata e i follicoli sono quasi completamente assenti.
La tiroidite atrofica rappresenta verosimilmente lo stadio finale della tiroidite
di Hashimoto.
N.B. La prevalenza della TCA del 70 % nei pz con MEN 2, del 50% nella
POEMS (polineuropatia + organomegalia + proteine M + alterazioni
cutaneee) , del 50% nel Turner, del 20% nellAddison e del 20 % nel Down.
CLINICA La sintomatologia pi conosciuta, legata agli effetti dello scarso
funzionamento tiroideo, polimorfa e legata alla gravit: debolezza
muscolare, facile affaticabilit, intolleranza al freddo, stipsi, ptosi palpebrale,
facies ottusa e inespressiva, voce rauca, cute e capelli secchi, ipotermia.
A livello sistemico si potr avere: alterazione del ciclo mestruale, bradicardia,
ipotensione, parestesie, rilassamento dei riflessi tendinei profondi, aumento di
peso.
Coma mixedematoso
E raro e si verifica per lo pi in pazienti anziani, ipotiroidei da tempo, che
interrompono la terapia (o non lhanno mai fatta); il pz caratteristicamente
ipotermico, bradicardico, ipotensivo, profondo, calmo, con iporeflessia ed
ipoventilazione.
Importante la diagnosi differenziale da coma da patologia cerebrovascolare
N.B.: Ipoventilazione, ipotensione ed ipotermia partecipano allo sviluppo del
coma
Disordini psichiatrici
Lipotiroidismo severo pu determinare molteplici alterazioni dello stato
psichico
- Depressione
- Psicosi, spesso di tipo paranoico o maniacale (demenza mixedematosa)
Importanti sono anche le interferenze dei farmaci antipsicotici ( un problema
specifico da sorvegliare)
Ipotiroidismo e cuore
Si ha depressione della contrattilit del miocardio con riduzione della gittata
sistolica, della F.C., del volume plasmatico e delle resistenze periferiche che
portano a dispnea e crisi stenocardiche.
A livello miocardico infatti la mancanza di H tiroidei fa s che vengano
richiamati GAG che infarciscono il miocardio.
- Laboratorio
o test di funzione tiroidea, test di autoimmunit (per valutare
associazione con altre pat. autoimmuni)
o i marker della patologia sono Ab vs TPO e Ab vs Tg; quando sono
negativi esclusa la patologia
autoimmune (a differenza del Basedow in cui il 10% pu avere Ab
negativi)
- Ecografia tiroidea
o si mostrano delle formazioni pseudo nodulari; importante il follow-
up annuale in quanto pu esservi la degenerazione verso il ca. capillifero
- Metabolismo lipidico:
ipocolesterolemia, ipotrigliceridemia, perdita di tessuto adiposo.
- Metabolismo proteico:
sintesi ma catabolismo: deplezione delle masse muscolari, calo
ponderale, deplezione delle proteine dell'osso con una conseguente
demineralizzazione e osteoporosi secondaria.
- Manifestazioni termo-cutanee:
Termoestesia e ipersudorazione con cute calda e umida dovute a
riduzione della scarica adrenergica selettivamente diretta alla cute come
risposta fisiologica riflessa appropriata a disperdere calore aumentando la
termolisi per compensare leccessiva termogenesi.
o Aumentata termogenesi e termodispersione
(intolleranza al caldo) con vasodilatazione, iperemia e
sudorazione.
o Fragilit degli anessi cutanei unghie e capelli.
- Manifestazioni neuropsichiche: accelerati processi psichici
o Nervosismo (99%), labilit emotiva, crisi di riso o di
Patogenesi
E una malattia autoimmune nella quale possono essere presenti nel siero una
variet di Ab, tra i quali Ab anti rec TSH (fondamentali nella patogenesi),
antiperossisomi tiroidei e antitireoglobulina.
La TSI (thyroid stimulating Ig) una IgG capace di legarsi ai recettori del
TSH, simulandone lazione e determinando limmissione in circolo degli
ormoni tiroidei ( inoltre specifico per la malattia di Graves)
Le TGI (Ig stimolanti la crescita tiroidea) sono anchesse dirette contro i rec
del TSH e sono implicati nella proliferazione dellepitelio follicolare tiroideo
Le TBII (Ig inibenti il legame TSH-recettore) impediscono il corretto legame
di TSH al rec.
Morfologia
La tiroide mostra un ingrandimento simmetrico a causa di diffusa ipertrofia e
iperplasia delle cellule follicolari; si possono avere aumenti di peso di oltre
80 g mentre la ghiandola appare liscia e soffice.
Dal punto di vista istologico la caratteristica dominante costituita
dallipercellularit.
Si ha un caratteristico aspetto smerlato per il riassorbimento attivo di colloide
da parte delle cellule ipertrofiche.
Fisiopatologia
La tireotossicosi non dovuta ad acquisizione di autonomia funzionale
intrinseca tiroidea ma a sovrastimolazione mediata dagli anticorpi che
mimetizzano lazione biologica del TSH: ne consegue:
- Iperplasia tiroidea = gozzo
- Ipertiroidismo TH soppressione TSH
Sono accelerate tutte le tappe dellormonogenesi: uptake iodico
ipercaptazione alla scintigrafia,
organificazione, accoppiamento iodo-tirosine, sintesi tireoglobulina,
produzione di T3 e T4 ma con
aumento di T3 proporzionalmente maggiore: in qualche caso T3 arriva ad
eguagliare T4 (T3-tossicosi).
- Ipervascolarizzazione
Clinica
La forma classica si presenta con triade clinica:
- Gozzo diffuso tossico (99%)
Gozzo diffuso
E il componente di gran lunga pi importante della triade, quasi
immancabile; di entit variabile (lieve o vistoso) comunque sempre uniforme
e simmetrico: ha consistenza elastica o soffice, superficie liscia, senza
nodosit (salvo preesistenza: GMN Basedowificato), c talora palpazione di
fremito e frequente ascoltazione di soffio (75%) da ipervascolarizzazione.
Lesordio della tireotossicosi generalmente graduale con nervosismo,
intolleranza al caldo, ipersudorazione, palpitazioni, astenia, segni oculari;
nelle donne si pu avere amenorrea tra i primi disturbi.
Il quadro si completa nel giro di qualche mese; esistono forme ad andamento
pi rapido (poche settimane) con esito nella crisi tireotossica.
Oftalmopatia basedowiana
E caratteristicamente bilaterale (monolaterali sono processi maligni
endocranici).
Le manifestazioni pi precoci sono la sensazione di sabbia negli occhi, il
fastidio oculare e leccessiva lacrimazione; circa 1/3 dei pz presenta proptosi
che nei casi pi gravi pu provocare lesposizione della cornea e un suo
danneggiamento, spt quando le palpebre non sono in grado di chiudersi
durante il sonno.
Nel 5-10% dei pz il rigonfiamento dei muscoli extraoculari cos grave da
determinare diploipia.
La manifestazione pi grave la compressione del nervo ottico allapice
dellorbita, che causa papilledema, difetti campi metrici periferici e, nei casi
trattati, perdita permanente della vista.
Dermopatia infiltrativa
E presente solo nel 5% dei casi (quasi sempre coesiste una grave
oftalmopatia) e si presenta in forma di placche violacee, a buccia darancia,
dure, separate o confluenti che si localizzano prevalentemente in sede
pretibiale e dorso dei piedi, raramente al dorso delle mani o al volto.
Evoluzione
Variabilissima e imprevedibile, poco dipendente da quella della tireopatia (e
dal suo trattamento)
- Forme lievi e moderate 95% non evolutive (miglioramento spontaneo)
- Forme aggressive 3-5% con severi danni funzionali ed estetici che
richiedono terapia specifica sulla base di
2 criteri: attivit e severit
Diagnosi
Non offre problemi nella forma classica dato che loftalmopatia
patognomonica; utile comunque una conferma laboratoristica:
- TH (specie forme libere) con T3 >T4 per cui talora si eguagliano (T3-
tossicosi)
- TSH soppresso
- alto titolo di Ab-anti TPO (80%) e Ab-anti TG (30%)
- alto titolo di Ab-anti TSH recettori (90%)
- aumento di volume con ipercaptazione diffusa e senza nodosit
Patogenesi
Serie di mutazioni puntiformi del gene del TSH che porta a sintesi del
recettore in stato di attivazione costitutiva (non necessita del legame con il
TSH).
Anatomia patologica
Adenoma follicolare quasi sempre singolo. Cellule normali ma proliferanti
(senza atipie) disposte in follicoli di dimensioni variabili (variet Micro e
Macrofollicolari). Frequenti fatti necrotici o emorragici con successive
calcificazioni grossolane.
Clinica:
Fase pretossica: asintomatica salvo rilievo di nodulo isolato; possibile dolore
acuto in caso di emorragia intranodulare.
Fase tossica: segni di tirotossicosi (pi lievi che nel Basedow) con prevalenza
di quelli cardiovascolari.
Diagnosi
Fase pretossica: TH, TSH (come nellipertiroidismo subclinico);
Scintigrafia: area calda con inibizione funzionale parziale del restante
parenchima
Fase tossica: TH, TSH (come nell ipertiroidismo franco); Scintigrafia: area
calda con inibizione funzionale completa del restante parenchima.
Fase necrotica: TH, TSH (come nelleutiroidismo); Scintigrafia: area
fredda e normocaptazione del restante parenchima (Ca?).
Terapia
Fase pretossica: nessun trattamento, solo follow-up per cogliere viraggio in
tossicosi (mai LT4)
Fase tossica: <20-30 anni ovvero noduli voluminosi: emitiroidectomia; >20-
30 anni: radioiodio indi follow-up per possibile ipotiroidismo post-attinico.
Patogenesi
Tipica eterogeneit morfo-funzionale (come GMN non tossico): alternanza di
aree involute colloido-cistiche e di aree iperplastico-adenomatose che nel
corso degli anni tendono ad assumere autonomia funzionale intrinseca e a
produrre eccesso di TH progressiva inibizione di TSH progressiva
inibizione aree non autonome che compensa liperattivit delle aree autonome
(FASE PRETOSSICA).
Il viraggio in fase tossica avviene con 2 modalit:
- Lentamente nel corso di anni come conseguenza del progressivo aumento
delle aree autonome
- Bruscamente per esposizione ad un carico iodico: ipertiroidismo da Iodio o
Jod-Basedow: si ammette che lo iodio smascheri uno stato di preesistente
autonomia funzionale. La possibilit di viraggio tossico brusco sconsiglia
luso in soggetti anziani di mezzi di contrasto radiologici e farmaci ricchi di
iodio.
Clinica
Segni di tireotossicosi (pi lievi) con prevalenza di segni cardiovascolari
(pericolosi perch si tratta di anziani); gozzo multinodulare spesso molto
Diagnosi
Storia clinica di vecchio gozzo non tossico; TH con TSH;
Scintigrafia: volume, captazione disomogenea per aree calde alternate ad
aree fredde di ipocaptazione parziale (parziale o completa).
Terapia
Fase pretossica: nulla
Fase tossica: terapia ablativa:
- Gozzi voluminosi e compressivi: Tiroidectomia subtotale Ipotir. post-
ablativo terapia sostitutiva.
- Gozzi non chirurgici: Radioiodio possibile ipotir. post-ablativo follow-
up ed ev. terapia sostitutiva.
d. Ipertiroidismo da iodio
- Eccessivo supplemento di iodio per gozzo endemico
- Eccessiva somministrazione di iodio a pazienti con M. di Basedow
eutiroidei, specialmente in quelli in remissione dopo un trattamento
farmacologico con antitiroidei
- Eccessiva somministrazione di iodio in soggetti eutiroidei con precedente
episodio di:
o tiroidite post-partum
o distiroidismo indotto da amiodarone
o Gozzo nodulare non tossico
o Nodulo autonomo
o Gozzo diffuso non tossico
- Somministrazione o assunzione di iodio in pazienti con patologia tiroidea
latente, specie nelle aree di deficit iodico lieve-moderato
- Iodio per uso cosmetico, improprio, alternativo, ecc.
e. Ipertiroidismo subclinico
La combinazione di livelli soppressi di TSH (<0.1 mU/L) e normali di
iodotironine FT4 ed FT3 definisce il quadro biochimico dellipertiroidismo
subclinico
La sintomatologia assente o minima
D.D. con altre condizioni non ipertiroidee
f. Ipertiroidismo nellanziano
Nellanziano le caratteristiche della tireotossicosi possono essere subdole o
mascherate e i pz possono presentarsi principalmente con astenia e perdita di
peso: si parla di ipertiroidismo apatetico
Non vi sono sintomi da iperattivit
I sintomi sono dunque cardiopolmonari (tachicardia, FA, dispnea,
edema),anoressia, perdita di peso, stipsi, disturbi dellumore,ecc.
EZIOLOGIA e I gozzi non tossici (che siano ipo- o eutiroidei) hanno eziologia e patogenesi
PATOGENESI comune. Si ritiene che la causa sia un iniziale difetto tiroideo e i conseguenti
bassi livelli ormonali stimolerebbero la secrezione di TSH che aumentando
trofismo, vascolarizzazione ed organogenesi tenta di riportare alla norma i
livelli di TH; a seconda se ci riesce o meno il gozzo diverr eutiroideo o
ipotiroideo.
Quando l'output ormonale tiroideo raggiunge i livelli normali i livelli di TSH
si stabiliscono a valori leggermente pi alti della norma e il gozzo smette di
crescere. Quando invece il compenso di TSH non riesce a riportare alla
normalit i livelli ormonali tiroidei cresce la secrezione di TSH che stimola il
trofismo ghiandolare e porta ad un progressivo accrescimento del gozzo.
Gozzi endemici: presenti nel 10% della popolazione. Sono gozzi da carenza
di iodio nella dieta. Il deficit di iodio impedisce la sintesi degli ormoni tiroidei
i cui bassi livelli circolanti portano a elevati livelli di TSH con effetti trofici
sulla ghiandola che pu in questo modo normalizzare la sua funzione.
Causa Primaria: Carenza Iodicasintesi di THTSHGozzo con
compenso funzionale:
o completo se il deficit iodico lieve: G. Endemico Eutiroideo
o incompleto se deficit iodico severo: G. Endemico Ipotiroideo e
Cretinismo Endemico
Concause possibili: fattori legati ad isolamento geografico: alimentazione
Carcinomi
La diffusione pu essere
- Locale
o Nn. Ricorrenti, trachea, mm. Tireoidei
- Via linfatica: ( ca. papilliferi, midollari e anaplastici)
o LL. LATEROCERVICALI
o LL. SOVRACLAVEARI
o LL. MEDIASTINICI
- Via ematica (ca. follicolari, anaplastici).
o Metastasi osteolitiche a:
POLMONI, OSSA, FEGATO, ENCEFALO, RENI, SURRENI, CUTE
Carcinoma papillifero
Rappresenta il 50 - 60 % dei tumori tiroidei maligni
Colpisce Bambini e adulti < 40 anni
Pu essere multifocale e in genere piccolo
Aggressivit moderata
Diffusione per via linfatica (loco-regionale linfogh del collo)
Carcinoma follicolare
Rappresenta il 15 - 20 % dei tumori tiroidei maligni
Colpisce donne di et > 40 anni
Angioinvasivo con diffusione per via ematogena; dunque molto importante
follow-up.
Carcinoma anaplastico
Prevale negli anziani
Tumefazione lignea, fissa, a margini indistinti
Determina > del TPA sierico
Non produce TG n ormoni tiroidei
Molto aggressivo, anche a livello locale
Carcinoma midollare
Origina dalle cellule C del sistema APUD
Rappresenta il 10-20 % dei casi: pi della met familiare (MEN 2 o non-
MEN), il resto sporadico (MEN 3 e/o non-MEN)
Produce Tireocalcitonina ed Istamina
A volte: PG, ACTH, VIP, Serotonina, S.paraneoplastiche
Il biomarker che lo rappresenta la calcitonina. Aggressivit moderata.
Markers neoplastici:
o Tireoglobulina ( ca. indifferenziati )
o TPA ( ca. anaplastici )
o Calcitonina ( ca. midollare)
TC cervico-mediastinica
Scintigrafia ossea
TERAPIA La terapia del gozzo in genere non esiste (nel 90-95% non si fa niente).
Si pu fare terapia con tiroxina: blocca lipofisi TSH (viene a mancare
stimolo che favorisce crescita della tiroide)
In alcuni paesi si fa la terapia iodio-metabolica (non cruenta ma costosa).
FOLLOW UP
EZIOLOGIA Nella forma primitiva dovuto nel 70% ad atrofia della corteccia
surrenale,determinata da processi autoimmuni (in passato Tbc).
Vi sono circa 6-10 casi/100.000 abitanti.
Colpisce soggetti tra i 50-60 anni det, perlopi donne.
Oggi sempre pi frequente la forma secondaria, a causa dellutilizzo del
utilizzo terapeutico di steroidi.
La malattia di Addison primitiva il risultato di una progressiva distruzione
del surrene, che deve coinvolgere pi del 90% delle ghiandole prima che si
manifestino segni e sintomi dellinsuff. surrenalica, di origine autoimmune
mediata da linfociti T citotossici.
Sono presenti anche autoAb diretti contro la 21-idrossilasi e lenzima di
scissione della catena laterale del colesterolo; tuttavia il ruolo di questi Ab
sconosciuto.
Riduzione cortisolo
Contribuisce all'ipotensione e causa alterazioni del metabolismo dei
carboidrati, dei grassi e delle proteine, nonch un notevole aumento della
sensibilit all'insulina e vengono sintetizzate quantit insufficienti di
carboidrati a partire dalle proteine; ne risultano ipoglicemia e diminuzione
Esami di laboratorio
Nelle prime fasi possono non essere dimostrabili anomalie negli esami di
laboratorio, ma la riserva surrenale diminuita (lescrezione basale di steroidi
normale, ma non si osserva aumento in risposta allo stress)
L'insufficienza corticosurrenalica pu essere diagnosticata dimostrando
l'incapacit ad aumentare i livelli plasmatici di cortisolo dopo la
somministrazione di ACTH.
Negli stadi pi avanzati della malattia si riscontrano alterazioni dei livelli
sierici degli elettroliti con Na, K, HCO3 e azoto ureico.
I livelli plasmatici di renina e ACTH sono aumentati; quando l'insufficienza
corticosurrenalica provocata da un'inadeguata produzione di ACTH da parte
della ghiandola ipofisaria, i livelli degli elettroliti sono generalmente nella
norma.
Vi sono anemia, neutropenia.
L'ECG pu mostrare la presenza di bassi voltaggi e dell'allungamento degli
intervalli PR e QT.
Iperaldosteronismo secondario
Si indica una condizione in cui si ha unaumentata produzione di aldosterone
in risposta allattivazione del sistema renina-angiotensina.
Di solito si presenta in associazione con la fase accelerata dellipertensione o
in seguito a malattia edemigena preesistente.
Durante la gravidanza invece costituisce una risposta fisiologica agli
estrogeni che determinano un aumento dei livelli circolanti del substrato della
Test di soppressione
- Test di infusione di salina 0.9%
- Test captopril
- Test della postura
N.B. La mancata soppressine dellaldosterone indicativa di una produzione
autonoma in eccesso
Diagnosi differenziale
La valutazione dellattivit reninica plasmatica utile per distinguere
iperaldosteronismo primario e secondario; nel primo caso si hanno livelli di
renina soppressi, nel secondario i livelli di renina sono .
Importante poi distinguere tra adenoma e iperplasia nodulare bilaterale
(importante soprattutto dal punto di vista terapeutico i pz con iperplasia
non traggono benificio da surrectomia bilaterale).
La diagnosi viene posta essenzialmente su rilievi radiografici e
cateterizzazione.
SINDROME ADRENO-GENITALE
FEOCROMOCITOMA
DEFINIZIONE il tumore del 10%: 10% bilaterale, 10% extra-surrenalico, 10% pediatrico,
10% maligno.
C familiarit ed associazione con neurofibromatosi, displasia dellarteria
renale, sindrome di Von Hippel/Lindau e con le MEN (MEN 2, o sindrome di
TERAPIA chirurgica.
Tradizionale:
o anteriore sottocostale transperitoneale per bilateralit o incerta
identificazione preoperatoria della sede della lesione, o grandi
dimensioni del tumore o eventuali infiltrazioni.
o laterale lombotomica o posteriore extraperitoneali per tumori di
piccole dimensioni (3 cm),
o toracica transdiaframmatica oppure toraco-addominale
transperitoneale e transpleurica.
Laparoscopica: indicazioni: feocromocitomi non voluminosi, senza segni di
infiltrazione delle strutture circostanti.
CARCINOMA SURRENALICO
CARATTERI Rara neoplasia che compare tra IV-VI decade; sono pi frequenti forme
GENERALI funzionanti (70%) nelle donne e non funzionanti negli uomini.
Sintomi: astenia, dolori addominali (e sindromi collegate alla produzione di
ormoni)
Diagnosi: metaboliti urinari Eco, Scintigrafia, TAC, RMN
Terapia chirurgica (talvolta bilaterali).
Sopravvivenza dipendente dallo stadio: dal 60% a meno del 10%
INCIDENTALOMA SURRENALICO
CARATTERI Si intende una massa riscontrata occasionalmente nel corso di unanalisi per
GENERALI immagini (TC o altro) eseguita per altri motivi; lincidenza varia tra 1 e 5%
di tutte le TC addominali. > del 30% in corso di autopsia in pazienti
asintomatici. Sono pi frequenti con il progredire dellet, con un picco
massimo tra i 50 e i 70 anni: pi colpiti sono il sesso femminile (58%) e il
lato destro. Nel 10% dei casi le lesioni sono bilaterali. Il diametro della massa
pu variare da 0,5 a 25 cm e oltre; in media di circa 3 cm.
o 52% dei casi si tratta di adenomi (dimensioni medie 3,5 cm)
o 12% di carcinomi cortico-surrenalici (Femmine - 90%; dimensioni
medie 7,5 cm)
o 11% di feocromocitomi.
In pazienti che hanno presentato un tumore maligno primitivo in altra sede
(polmone, mammella, rene, melanoma, linfoma), la probabilit che
lincidentaloma sia una metastasi piuttosto elevata (fino al 70%). In questo
caso le dimensioni sono di solito intermedie tra carcinomi e adenomi.
Diagnosi
TC e RMN: Solo nel 60-70% dei casi riescono ad evidenziare i segni della
aggressivit della massa neoplastica (irregolarit dei margini, struttura
disomogenea,enhancement marcato dopo contrasto), mentre la diagnosi di
benignit certa in caso di cisti, ematomi, feocromocitomi, mielolipoma.
La scintigrafia surrenalica con radiocolesterolo permette di localizzare la
ghiandola e di studiarne la funzionalit. Difetti di captazione sono segno di
malignit. La evidenziazione di un solo surrene suggestivo per adenoma.
Una tecnica molto promettente la PET con 18F-fluorodeossiglucosio.
DIAGNOSI o Anamnesi
o Esame obiettivo: valutazione dei genitali e della distribuzione del
grasso e dei peli.
o Esami di laboratorio: sono fondamentali per far diagnosi di
ipogonadismo in quanto rilevamenti di T sotto i 3ng/mL sono
diagnostici per ipogonadismo. In pi importante a volte valutare la
quota libera e la quota legata per evidenziare un problema di legame
alla SHBG.
Altra indagine essenziale il rilevamento dell'LH ed FSH. Se questi sono alti
siamo di fronte ad un ipogonadismo primitivo, se sono bassi ad un
ipogonadismo ipogonadotropo e se sono normali o ridotti con livelli elevati di
T pu essere una forma di resistenza al testosterone nel caso si abbia una
sintomatologia congrua.
Ruolo dellobesit
La prevalenza del 30-70% (incluse le donne in sovrappeso).
Lobesit prevalentemente di tipo centrale (tipicamente maschile) che rappresenta
un marker di obesit di tipo viscerale (sono fattori tipici della sd metabolica).
Lobesit legata a:
- modificazioni del fenotipo
- aumento della produzione di androgeni
- aumento della secrezione di gonadotropine
- insulinoresistenza
- riduzione del GH
- sd metabolica
- diabete mellito tipo II
Ruolo dellinsulino-resistenza
Linsulino-resistenza caratterizzata da aumentati livelli di insulina (in quanto il
sistema cerca di vincere la R) e di glucosio (in quanto non pu essere captato).
E un fenomeno tipico del diabete tipo II ma si visto come la sua prevalenza sia
alta anche nel PCOS.
Sindrome Metabolica
- Obesit addominale (waist circumference):
o uomini > 102 cm
o donne > 88 cm
- Trigliceridi ( 150 mg/dL)
- colesterolo-HDL
o uomini < 40 mg/dL
o donne < 50 mg/dL)
- Pressione arteriosa (139/85 mm Hg)
- Glicemia (110 mg/dL)
Le donne con ovaio policistico tendono ad avere una prevalenza di quasi il 20% di
diabete mellito con unincidenza del 14%.
Il diabete nelle donne con PCOS insorge inoltre molto pi precocemente.
Aspetti fisiopatologici
Leziopatogenesi della PCOS complessa.
In risposta alla stimolazione dellLH, secreto in misura maggiore sotto lo stimolo di
fattori ipotalamici, la steroidogenesi delle cellule tecali aumentata; la biosintesi
degli androgeni mediata dal citocromo P450c17, un enzima con attivit 17a-
idrossilasi e 17,20-liasi, entrambi necessari per la formazione dellandrostenedione il
quale, tramite lenzima 17b-idrossisteroidodeidrogenasi, d origine al testosterone.
A loro volta, sia landrostenedione che il testosterone subiscono un processo di
aromatizzazione (tramite il citocromo P-450arom) che porta alla formazione,
rispettivamente, di estrone ed estradiolo.
Nelle donne con PCOS lefficienza delle cellule tecali nel produrre testosterone
aumentata.
MORFOLOGIA Le caratteristiche anatomo-patologiche delle ovaie nella PCOS sono state oggetto di
studi nel passato, mentre negli ultimi 30 anni gli studi disponibili si riferisco ad
esami di frustoli bioptici.
Le caratteristiche fondamentali sono:
- dimensioni delle gonadi aumentate;
- presenza di numerosi follicoli primordiali e atresici;
- aumento della tunica, soprattutto nella sua componente collagene;
- aumento dello spessore della corticale e della parte stromale, sia subcorticale che
midollare (a causa
delliperplasia e della regressione stromale dei follicoli);
- aumento delle cellule ilari.
Lapproccio clinico alla paziente con PCOS dipende da numerosi fattori quali let,
le manifestazioni dominanti, la percezione soggettiva delle pazienti, infine il tipo di
medico che esse consultano.
Gli aspetti dermatologici, quali lacne, lirsutismo e lalopecia, unitamente ai
disordini mestruali, sono i problemi principali delle ragazze in et adolescenziale e
nelle giovane et, mentre linfertilit interessa soprattutto le donne in et matura.
Data la possibile incidenza della PCOS nella stessa famiglia, sia la familiarit per
lirsutismo ed i disordini mestruali, sia quella per il diabete di tipo 2, lobesit e le
malattie cardiovascolari, andrebbero sempre ricercate.
Vanno valutate anche possibili alterazioni della struttura del sonno (russio e
ipo/apnee) e sonnolenza, data la non infrequente associazione con la sindrome delle
apnee ostruttive, soprattutto in presenza di eccesso ponderale.
Inoltre, le abitudini alimentari, gli eventuali disordini del comportamento alimentare
ed alcuni tratti psicopatologici strettamente correlati alla PCOS debbono sempre
essere esaminati (eventualmente mediante opportuni questionari).
TERAPIA La terapia della PCOS dipende, in gran parte, dal problema che si vuole affrontare e,
cio,
(1) liperandrogenismo,
(2) le anomalie mestruali ed ovulatorie,
(3) linfertilit,
(4) gli aspetti metabolici correlati,
(5) la prevenzione delle complicanze a lungo termine.
Le modalit di terapia sono variabili a seconda del caso.
EZIOLOGIA E Il deficit di 21-idrossilasi dovuto a mutazioni del gene CYP21A2 (definito anche
PATOGENESI CYP21), il quale codifica per lenzima 21-idrossilasi; tale gene legato alla regione
del cromosoma 6q21.3, che include anche una regione altamente polimorfica del
sistema di istocompatibilit HLA. Dislocazioni o alterazioni delle sequenze tra il
gene CYP21A2 e lo pseudogene CYP21A1P sono responsabili di moltissimi alleli
mutanti. Lo stesso gene CYP21A2 altamente polimorfico e sono state identificate
almeno 100 alleli in pazienti con forme severe o non classiche. Le forma classiche
sono dovute ad una delezione vasta ed una mutazione splicing nel secondo introne.
Il genotipo caratterizzato da due alleli con mutazioni minori oppure la combinazione
di un allele con lieve mutazione ed uno con mutazione severa d origine alle forme
non classiche.
In conseguenza del difetto funzionale dellenzima surrenalico, la produzione di
cortisolo tende a ridursi, con accumulo, invece, del precursore fondamentale della
steroidogenesi, il 17-idrossiprogesterone; tale accumulo porta ad un aumento della
cascata steroidogenetica verso gli androgeni principali, soprattutto il testosterone.
Il sistema neuroendocrino di controllo della steroidogenesi surrenalica tender di
conseguenza a compensare il difetto di cortisolo, giustificando la comparsa
delliperplasia ghiandolare.
Nei maschi, la distinzione fra forma virilizzante classica e forma non classica pu
essere difficoltosa.
Al contrario, essa abbastanza agevole nelle femmine, allorch chiara la
distinzione fra virilizzazione (espressione mascolinizzata dei caratteri sessuali
primari) ed iperandrogenismo (normalit dei caratteri sessuali primari a
mascolinizzazione di quelli secondari).
Lirsutismo, lacne e lalopecia sono le possibili manifestazioni cliniche del deficit di
21-idrossilasi non classico.
Linfertilit frequente ma esistono pazienti che possono essere fertili, come
dimostrano occasionali diagnosi fatte i donne con figli; in alcuni casi invece pu
comparire pubarica precoce.
Analogamente a quanto dimostrato nella PCOS, possono essere presenti turbe
metaboliche ed un fenotipo caratterizzato da distribuzione centrale delladipe.
La crescita solitamente regolare.
Alterazioni geniche
Liperparatiroidismo ereditario frequentemente fa parte di una sd definita
neoplasia endocrina multipla (MEN).
La MEN1 caratterizzata da iperparatiroidismo e tumori dellipofisi e del
pancreas, che spesso si associano a ipersecrezione gastrica e ulcere peptiche
(sd di Zollinger-Ellison).
Nella MEN2A oltre all iperparatiroidismo sono presenti feocromocitoma e
ca. midollare della tiroide.
Nella MEN2B sono presenti anche neurinomi multipli, ma assente
liperparatiroidismo.
La sd iperparatiroidismo-tumore mandibolare compare in famiglie con tumori
paratiroidei in associazione a tumori benigni della mandibola.
2. Calcificazioni metastatiche
Ormai rare: cute (prurito), articolazioni (condrocalcinosi, pseudo-gotta),
cornea, pancreas, vasi.
3. Scheletro
a) Osteite fibroso-cistica/tumori bruni: ormai rara in PHPt ma frequente in
forme sec e nefropatie croniche
b) Osteopenia/Osteoporosi frequenti con danno osseo corticale >>
trabecolare
BMD a polso > anca > vertebre: il rachide preservato in donne in
post-menopausa con PHPt
c) Rischio Fratture: >/= (???) meno delle aspettative per due motivi:
- osso trabecolare relativamente conservato
- osso corticale assottigliato ma apposizione periostea resistenza
meccanica anche se BMD
2. Cardiovascolari
Ipertensione (55%)
Ipertrofia ventricolo sinistro (82%!!) attribuita a aumento rigidit
vascolare
Calcificazioni valvolari (40%)
Aritmie se ipercalcemia severa
N.B. Solo lipertrofia cardiaca migliora dopo la chirurgia
4. Metaboliche
Descritta ridotta tolleranza glucidica
5. Ematologiche
Descritta incidenza di gammapatia monoclonale
b) Forme asintomatiche
Diagnosticate incidentalmente durante check up:
- biochimico calcemia
- scheletrico PTH con Calcemia / PHP normocalcemico
Lasintomaticit relativa: spesso presenti sintomi aspecifici psichici e
neuromuscolari
Crisi paratiroidea
In 1-2% improvvisa impennata PTH e calcemia (>15-18) confusione,
letargia, coma, vomito, dolori addominali.
La patogenesi ancora sconosciuta anche se vi associazione frequente a
deplezione di volume (25%) o a malattie intercorrenti (40%)
Ecografia
Buona sensibilit per le lesioni eutopiche peri-tiroidee
Eventuale dosaggio di PTH su FNA eco guidato.
- Vantaggi
o tecnica non invasiva
o ausilio del doppler
- Svantaggi
d.d. con linfonodi
operatore dipendente
alterata da pregressa chirurgia
non esplorabilit del mediastino
difficolt esplorare paratiroidi superiori
Scintigrafia
Tracciante 99mTcSestamibi
- singolo con wash out
- doppio con sottrazione immagine
Sensitivit e specificit circa 70%
Correlazione intensit/massa
Importante nel riscontro di ectopie
Non inficiata da precedenti chirurgie
Utilizzabile come radioguida intraoperatoria
TC e RMN
- RNM Collo e Mediastino anche senza mdc
studio delle ectopie
definizione preoperatoria
studio linfonodi/organi sede di metastasi per il Ca paratiroideo
sensibilit = rispetto a scintigrafia
specificit ridotta
- TC Collo e Mediastino con mdc
PET
Tracciante 11C-Metionina
Risultati:
- Sensitivit dell 83%
- Specificit del 100%
- Accuratezza del 88%
Falsi negativi nel caso di adenomi nel mediastino inferiore al di fuori
dellarea di scanning.
Diagnosi Differenziale
I. FORME TIPICHE con calcio e PTH
Differenziare da altre cause di iperpara ipercalcemico
1) Farmaci (litio) reversibili dopo 3 mesi di sospensione
2) FHH: et giovanile, familiarit ipercalcemica, escrezione frazionale calcio
< 0,01
3) MEN: familiarit, assoc. con tumori GEP (MEN1) o K Midollare/Feo
(MEN 2A)
II. FORME ATIPICHE con PTH ma calcio normale
Differenziare da iperpara secondari hanno calcio !!!
1) Deficit Vit D: dietetico/sintesi cutanea/malassorbimento/ipercatabolismo
25(OH)D < 20 ng/ml
2) Deficit calcio: dietetico/malassorbimento/ipercalciuria iatrogena
(furosemide)
3) Nefropatie croniche acquisite (IRC) o congenite (acidosi tubulare distale,
Fanconi, diabete fosfatico)
III. FORME ATIPICHE con calcio ma PTH normale
Differenziare ipopara secondari hanno PTH!!!
1) MALIGNITA (pseudoiperparatiroidismo)
2) deplezioni volume (incluso Addison)
3) aumentato turnover osseo (inclusa tirotossicosi)
4) eccesso Vit D: esogeno/endogeno (Sarcoidosi)
5) ipofosfatemia (alcool, antiacidi)
Terapia chirurgica
Il 95-98% va incontro a guarigione definitiva con :
- normalizzazione PTH, calcemia, calciuria
- recidiva di calcolosi fino al 90%
- miglioramento BMD fino a 12-14% anca e vertebre (non polso)entro 3-4 a.
senza necessit di terapie
specifiche
- miglioramento sintomi aspecifici
- riduzione rischio morte prematura
Si ha per un 2-5% di mancate guarigioni per interessamento multigh., gh.
soprannumerari / ectopiche, carcinomi, inesperienza operatore.
Si hanno inoltre ricorrenze frequenti in caso di carcinomi (50%) e MEN1
(50%)
L1-2% va incontro a complicanze per emorragie, lesioni ricorrenziali,
ipoparatiroidismo permanente.
La mortalit comunque estremamente bassa.
Indicazioni
- Forme sintomatiche: tutte
- Forme asintomatiche: con
calcemia > 1,0 mg% oltre limite max normale (10,2)
calciuria > 400 mg/d
C Creat < 30% del normale
T score < -2,5 a qualunque dei 3 siti
et < 50 a.
impossibilit di adeguato follow up
Dei pz asintomatici non operati seguiti a 10 aa il 75% rimane stabile ma il
25% ha progressione: poich non sono stati identificati indici predittivi
(tranne et < 50 a.) essenziale follow up:
- calcemia ogni 6 mesi
- creatininemia ogni 12 mesi
- BMD ogni 12 mesi (ai 3 siti)
- Non pi raccomandati (rispetto a 91) calciuria, C Creat, Rx addome/Eco
Se emerge uno dei criteri chirurgia.
Trattamento conservativo
In tutti i pz. non operati, per prevenire peggioramento calcemia, PTH,
calciuria
Le misure generali comprendono:
- evitare tiazidici, litio, immobilizzazione prolungata
- mantenere adeguata idratazione
- APPORTO DI CALCIO-VITAMINICO adeguato
- 25 (OH) Vit.D
o se alta : apporto calcio () (non meno di 750 mg)
o se normale: apporto calcio normale (1 g)
o se bassa (<20 ng/ml):supplementarla con 400 U (con 1 g Ca nella
dieta):
NB: controlli stretti per rischio di peggioramento rapido ipercalcemia
(abbondante idratazione!)
Fattori importanti sono dunque una dieta adeguata con introduzione di calcio
normale
Inoltre molto importante aumentare lapporto idrico (si evita litiasi urinaria)
Fattori molto importanti sono dunque densit ossea e qualit ossea; la prima
indica il contenuto minerale dellosso mentre il secondo la parte non
mineralizzata (bilancio tra osteoclasti e osteoblasti)
Nellosteoporosi quella che viene meno la resistenza dellosso che non
dipende n solo dal contenuto
minerale n solo dallarchitettura non minerale ma dallarmonica
integrazione tra le due condizioni
- Quantit
o Massa
o Densit minerale sono i mattoni
o Dimensioni
- Qualit
Macroarchitettura sono i pilastri
Microarchitettura
Turnover osseo (formazione/riassorbimento)
EPIDEMIOLOG Losteoporosi pi frequente negli anziani dal momento che il tessuto osseo
viene progressivamente perso con lavanzare dellet.
Nelle donne la perdita della funzione ovarica che avviene con la menopausa
(dopo i 50 aa) determina una rapida perdita di massa ossea.
Importante anche lepidemiologia delle fratture.
La frequenza delle fratture di Colles (polso) aumenta prima dei 50 aa,
presenta un plateau fra i 50 e 60 aa e poi solo un modesto aumento in
relazione allet.
La frequenza delle fratture femorali raddoppia ogni 5 aa dallet di 70 aa in
poi (ci dipende anche dalle modalit di caduta).
Le fratture vertebrali solo raramente determinano lospedalizzazione del pz,
ma sono associate a un significativo incremento della morbilit a lungo
termine e a un moderato aumento della mortalit, correlati soprattutto a
malattie polmonari; inoltre tali fratture, se multiple, determinano una
riduzione di altezza, cifosi e dolore persistente legato a alterazioni della
biomeccanica della schiena.
FISIOLOGIA Durante la crescita lo scheletro aumenta di dimensioni sia con una crescita
OSSEA lineare che per apposizione di nuovo tessuto osseo sulla superficie esterna
dellosso corticale; tale processo chiamato modellamento permette alle ossa
lunghe di adattare la loro forma agli stress cui sono sottoposte.
Laumento degli ormoni sessuali alla pubert necessario per il
raggiungimento di una completa maturazione scheletrica; inoltre intorno
alla pubert che il dimorfismo sessuale nelle dimensioni dello scheletro
diventa evidente.
Anche dieta e stile di vita giocano un ruolo importante nella maturazione
scheletrica, sebbene siano i fattori
genetici i principali fattori determinanti del valore del picco di massa e
densit ossea.
EZIOLOGIA Losteoporosi si determina sia per una perdita di tessuto osseo dovuto alle
fisiologiche variazioni del rimodellamento osseo legate allet, sia per lintervento di
fattori intrinseci ed estrinseci che amplificano il processo.
PATOGENESI - Primitive
o Postmenopausale
o Senile
o Giovanile idiopatica
o Gravidica (?)
E legata fondamentalmente
a tre fattori:
- assunzione di vit D
- assunzione di calcio (<
800 mg) (v.n 1-1,2 g)
- si pu associare danno
renale
Linsufficiente apporto di
vit D, cos come quello di
calcio determinano una
situazione di ipocalcemia
che determina un iperPTH
Post-menopausale secondario relativo con
aumento del tasso di
rimodellamento finalizzato
al mantenimento di normali
livelli sierici di calcio ma
che determina fragilit e un
maggior rischio di fratture.
Osteoporosi da glucorticoidi
Le fratture osteoporotiche sono frequente conseguenza
dellipercorticosurrenalismo associato al Cushing.
La forma pi comune per quella iatrogena (nel trattamento di patologie
croniche polmonari, AR e altre connettivopatie e trapianti).
Il rischio di fratture dipende dalla dose e dalla durata della terapia con
glucorticoidi; la perdita di massa ossea pi rapida nei primi mesi della
terapia e il tessuto osseo trasecolare risulta maggiormente colpito rispetto a
quello corticale (le fratture dopo solo tre mesi di trattamento con
glucocorticoidi).
Terapia farmacologica
Estrogeni
Gli estrogeni riducono il turnover osseo, prevengono la perdita di massa
ossea e determinano un modesto incremento della massa ossea a livello del
rachide, del femore e tutto lo scheletro; donne trattate con estrogeni hanno in
media una riduzione del 50% del rischio di frattura, comprese le fratture di
femore
Progestinici
Vengono in genere associati agli estrogeni al fine di ridurre il rischio di
tumore dellutero (tuttavia possono aumentare il rischio di ca. della
mammella)
Bifosfonati
Tali farmaci (alendronato, risedronato, ibadronato) riducono il turnover osseo
e aumentano la massa ossea.
Questi sono strutturalmente simili al pirofosfato, composto che viene
incorporato nella matrice ossea; alterano specificatamente lattivit degli
osteoclasti e ne riducono il numero.
Anatomia patologica
Nei bambini le alterazioni comprendono una difettosa calcificazione delle ossa in via di accrescimento e
l'ipertrofia delle cartilagini epifisarie. Le cellule delle cartilagini epifisarie smettono di degenerare
normalmente e continuano a formare nuova cartilagine con un irregolare aumento dello spessore delle
cartilagini epifisarie stesse.
L'osteomalacia materna pu causare nei neonati delle alterazioni metafisarie e la tetania. I piccoli lattanti
sono agitati e dormono poco. Hanno una ridotta mineralizzazione del cranio (craniotabe), lontano dalle
suture. Nei lattanti pi grandi si osserva un ritardo nell'esecuzione di attivit quali il sedersi e il camminare
carponi, una ritardata chiusura delle fontanelle e la formazione di protuberanze del cranio e di deformazioni
costocondrali (rosario rachitico). Nei bambini di 1-4 anni si osserva uno slargamento delle cartilagini
epifisarie alle estremit distali del radio, dell'ulna, della tibia e della fibula; si sviluppa anche una cifoscoliosi
e la deambulazione ritardata. Nei bambini pi grandi e negli adolescenti la deambulazione dolorosa e nei
casi estremi si sviluppano delle deformit come il ginocchio varo e il ginocchio valgo.
La tetania rachitica causata dall'ipocalcemia e si pu associare al deficit di vitamina D sia nel bambino
che nell'adulto.
Le alterazioni ossee, visibili ai raggi x, precedono i segni clinici, diventando evidenti al 3o-4o mese di vita o
anche alla nascita, se la madre ha un deficit di vitamina D. Le alterazioni ossee nel rachitismo sono pi
evidenti alle estremit distali del radio e dell'ulna. Le caratteristiche deformit sono prodotte dalla curvatura
delle ossa a livello della giunzione cartilagineo-diafisaria perch la diafisi indebolita.
Negli adulti la demineralizzazione (osteomalacia) si verifica soprattutto a livello della colonna vertebrale,
della pelvi e degli arti inferiori; la lamelle fibrose diventano visibili alle rx e sulla corticale compaiono delle
aree di demineralizzazione incomplete, a nastro (pseudofratture, zone di Looser, sindrome di Milkman).
Poich le ossa diventano pi cedevoli, il peso pu causare un incurvamento delle ossa lunghe,
l'accorciamento verticale delle vertebre e l'appiattimento delle ossa pelviche, con il restringimento dello
stretto pelvico inferiore.
I sintomi principali dellosteomalacia sono il dolore osseo, le deformit e lipostenia. In alcuni pazienti la
malattia pu esordire con una frattura vertebrale da schiacciamento, mimando cos unosteoporosi. La
presenza di pseudofratture (zone di Looser) pu essere messa in evidenza con le radiografie della scapola,
della pelvi e delle ossa lunghe. Queste pseudofratture sono probabilmente il segno di difetti localizzati della
mineralizzazione. Lipostenia, che nellosteomalacia grave talora molto marcata, pu essere attribuibile
allassenza degli effetti stimolatori diretti della vitamina D sulla funzione delle cellule muscolari, oltre che
alla riduzione dei livelli di calcio e fosforo.
Linsulina agisce sui tessuti bersaglio tramite linterazione con uno specifico
recettore di membrana.
Al legame insulina-recettore consegue unattivazione delle subunit , che
acquisiscono la capacit di fosforilare substrati (in pratica di trasmettere il
segnale allinterno della cellula).
E stato anche osservato che il legame insulina-recettore seguito
dallattivazione di una fosfolipasi C associata alla membrana, che d luogo
alla produzione di secondi messaggeri.
Recenti studi suggeriscono che la formazione di questi secondi messaggeri
intracellulari pu essere alterata nei pazienti con DM T2 (linsulina c, ma
non funziona).
I fenomeni post-recettoriali sono tuttora oggetto di indagine.
In ogni caso, sono responsabili di tutte le azioni dellinsulina (aumento dei
trasportatori di membrana del glucosio, controllo dellattivit trascrizionale
del nucleo, regolazioni metaboliche, ecc.).
Lattivazione del recettore insulinico situato sulla membrana delle cellule
bersaglio quindi determina una cascata di risposte intracellulari, in
particolare ingresso di glucosio nella cellula attraverso il trasportatore
GLUT-4 e attivazione di numerose vie metaboliche (essenzialmente a livello
di fegato, muscolo e tessuto adiposo)
Una volta entrato nella cellula il glucosio pu essere:
- Direttamente utilizzato dalla cellula se richiede energia (glicolisi)
- Immagazzinato sotto forma di glicogene (glicogenogenesi epatica) grassi
(lipogenesi nel tessuto adiposo)
DIAGNOSI Il diabete mellito (DM) pu essere definito da uno dei seguenti criteri:
- In base alla glicemia
o Glicemia a digiuno > 126 mg/dl
o Oppure: in presenza di sintomatologia tipica qualsiasi valore di
glicemia > 200 mg/dl
- In base al test di carico orale con glucosio 75 g (= OGTT o curva
glicemica con misurazione della glicemia ogni 30 per 2 ore)
o Glicemia 2 ore dopo carico orale > 200 mg/dl
Gli individui con suscettibilit genetica hanno una normale massa di cellule
alla nascita ma iniziano a perdere le cellule in seguito a un processo di
distruzione autoimmune che avviene nellarco di mesi o anni; la massa di
cellule comincia a ridursi e la secrezione di insulina si altera
progressivamente, anche se la tolleranza glucidica conservata (la velocit di
riduzione varia ampiamente tra gli individui).
Le manifestazioni cliniche del diabete non si evidenziano fino a quando la
maggioranza delle cellule non viene distrutta; a questo punto esistono
ancora cellule funzionanti ma sono in numero insufficiente per mantenere
la tolleranza glucidica.
Dopo liniziale presentazione clinica pu instaurarsi una fase detta luna di
miele durante la quale il controllo glicemico viene raggiunto con dosi
modeste di insulina o persino senza insulina.
Tuttavia tale fase fugace si esaurisce quando le restanti cellule sono
distrutte da processo autoimmune e lindividuo diventa completamente
carente di insulina.
Alterazioni metaboliche
- Ridotta endocitosi del glucosio e iperglicemia
- Glicosuria, poliuria e rischio di disidratazione
- Ipercatabolismo proteico e gluconeogenesi
- Mobilizzazione dei grassi e dislipidemia
- Ossidazione dei grassi, iperchetonemia, chetonuria e acidosi metabolica
- Accumulo di sorbitolo e iperosmolarit cellulare
- Glicosilazione non enzimatica e ossidazione di proteine e lipidi con
formazione di AGE
HbA1c
Il globulo rosso pu introdurre glucosio senza insulina (poich non ha
mitocondri); quando la glicemia elevata il glucosio si lega allemoglobina.
Lemoglobina glicata (HbA1c) rappresenta il prodotto di una reazione non
enzimatica tra una molecola di glucosio e il gruppo amino-terminale (-NH2 )
della valina presente nelle catene dellemoglobina.
Tale reazione avviene in due fasi delle quali la prima, reversibile, conduce
alla formazione di una base di Schiff (aldimina) e la seconda, irreversibile,
alla formazione di un prodotto di Amadori, la chetoamina (HbA1c).
Un incremento transitorio della glicemia pu produrre la formazione di una
notevole quantit di aldimine, reazione comunque reversibile con la
normalizzazione dei valori glicemici. La
persistenza di iperglicemia rende invece tale reazione irreversibile, per cui la
molecola di emoglobina rester glicata sino alla morte del globulo rosso.
Tale parametro viene utilizzato come una sorta di feedback; infatti lemivita
di un globulo rosso circa uno-due mesi: dunque ci consente di avere una
misura dei livelli glicemici degli ultimi mesi
- Stress ossidativo
Aumentata produzione di ione superossido (0.) a livello della catena
CLINICA E - In acuto
COMPLICANZE - A lungo termine
Coma iperosmolare
E caratterizzato da una disidratazione imponente prodotta da una diuresi
eccessiva non controbilanciata da un apporto idrico adeguato.
E pi difficile da trattare rispetto a quello chetoacidosico (per cui basta la
somministrazione di insulina).
La mortalit infatti quasi del 50%.
Clinicamente si manifesta con iperglicemia gravissima (anche >1000
mg/dl), iperosmolarit, ipovolemia e ipernatriemia, insieme a segni di
interessamento del sistema nervoso centrale che possono andare
dallobnubilamento del sensorio fino al torpore e al coma che in genere
indica una situazione gi largamente compromessa.
Sono spesso presenti malattie concomitanti di vario genere e il coma pu
essere precipitato dalla somministrazione di farmaci quali diuretici,
corticosteroidi e fenitoina
Complicanze Croniche
- Microangiopatia diabetica
29. Alterazioni specifiche del microcircolo
30. retinopatia, nefropatia e neuropatia diabetiche
- Macroangiopatia diabetica
Ateromatosi precoce e diffusa complicanze cardiovascolari
- Altre complicanze
o Aumentata sensibilit alle infezioni (glucosio terreno di crescita)
o Cataratta
o Piede diabetico
b) Nefropatia diabetica
Levoluzione progressiva delle lesioni glomerulari pu portare a IRC
terminale
- 1 Stadio: Ipertrofia/ iperfunzione renale con aumento della clearance della
creatinina
- 2 Stadio : Ispessimento della MBG con iperfiltrazione e microalbuminuria
(20-200 ug/min)
- 3 Stadio : Nefropatia diabetica iniziale con macroalbuminuria e aumento
della PA (F.G. normale)
- 4 Stadio : Nefropatia diabetica conclamata con IRC progressiva,
macroalbuminuria e ipertensione art.
- 5 Stadio : Glomerusclerosi diffusa con IRC terminale
Fattori aggravanti: macroangiopatia e ipertensione
c) Neuropatia diabetica
E a patogenesi mista: microangiopatia + danni metabolici diretti (polioli,
alterazioni della mielina)
Vi sono 2 aspetti caratteristici:
- Neuropatia periferica
o Danni a carico dei nervi sensitivi + motori parestesie, ipoestesie,
danni trofici, neuropatie dolorose acute
- Neuropatia autonomica
o Danni a carico del sistema nervoso autonomo
o Manifestazioni viscerali (gastroparesi, alvo irregolare, ritenzione
urinaria, impotenza..)
o Manifestazioni cardiovascolari (ipotensione ortostatica, morte
improvvisa..)
o Ridotta percezione dellipoglicemia
o disfunzioni genitourinarie comprendenti cistopatia, disfunzione
erettile e disfunzione sessuale femminile.
Macroangiopatia Diabetica
E una forma di ateromatosi istologicamente aspecifica ma precoce e diffusa,
con frequente interessamento plurisegmentare delle arterie di medio calibro
distali
I fattori aggravanti sono rappresentati da:
- Obesit
- Ipertensione arteriosa
- Fumo
- Dislipidemia (in particolare ipercolesterolemia con aumento LDL)
Insulino-resistenza e macroangiopatia
TERAPIA La prima terapia si basa sempre su dieta, attivit fisica, stile di vita.
Quella farmacologica si basa su:
- Biguanidi
o Migliorano legame insulina-recettore e riducono produzione di
glucosio nel fegato
- Sulfaniluree
o Stimolano cellule a produrre insulina
- Glitazonici
o Determinano una maggiore sensibilizzazione allazione dellinsulina
- Insulina
- Altro
a) Metformina
E un biguanide
b) Orlistat
Questo farmaco agisce a livello intestinale bloccando le lipasi pancreatiche,
cio le molecole che ci permettono di digerire e assorbire i grassi
Determina una riduzione dell'assorbimento dei grassi pari al 30%
Il farmaco funziona solo se la dieta contiene una certa quantit di grassi
Pu dare effetti collaterali di tipo G.I. (diarrea, meteorismo) se si assumono
troppi grassi con l'alimentazione
c) Sibutramina
Questo farmaco agisce a livello del sistema nervoso centrale attraverso un
meccanismo che coinvolge
alcuni neurotrasmettitori (Noradrenalina e Serotonina).
Determina una riduzione dell'assunzione del cibo mediante un aumento del
senso di saziet
Pu dare effetti collaterali quindi richiede un monitoraggio medico periodico.
Chirurgia bariatrica
Quale paziente viene inviato dal chirurgo?
La scelta chirurgica viene in genere riservata a pazienti obesi che non hanno
ottenuto risultati significativi sul controllo del peso mediante i trattamenti
dietetici e farmacologici anche in assenza di alterazioni del metabolismo.
E' necessaria una accurata valutazione medica polispecialistica
(cardiologica, pneumologica, laboratoristica, gastroenterologica,
psichiatrica, ecc...) prima dell'intervento
IPOGLICEMIA Lipoglicemia una complicanza brutale del diabete trattato (con insulina o
sulfaminurea)
E definita da glicemia plasmatica < 70 mg/dl
Insorge in genere in seguito a 2 condizioni:
- Aumento inadeguato della concentrazione di insulina plasmatica (errore di
somministrazione)
- Apporto glicidico insufficiente dopo somministrazione di insulina o farmaci
antidiabetici (solo la sulfaminurea) , o inadeguato al fabbisogno
dellorganismo (es: attivit fisica)
Fisiopatologia dellipoglicemia
Lipoglicemia provoca:
- Una neuroglicopenia = diminuzione della concentrazione di glucosio a
livello del sistema nervoso
Alterazione delle funzioni cognitive, ansia, agitazione
Nelle forme gravi confusione, convulsioni, coma
- Unattivazione del sistema nervoso autonomo simpatico
Manifestazioni adrenergiche : fame, sudorazione fredda, tremore,
tachicardia.
Dopo lipoglicemia il recupero dipende dalla capacit di secrezione degli
ormoni di contro-regolazione, iperglicemizzanti (adrenalina, glucagone,
GH, cortisolo..)
FISIOLOGIA Lappetito regolato da molti fattori che vengono integrati dal cervello,
principalmente a livello dellipotalamo: i segnali che arrivano a tale centro
sono di tipo neurale afferente, ormonale e metabolico.
Gli stimoli vagali sono molto importanti perch trasportano informazioni
viscerali sulla distensione addominale mentre i segnali ormonali
comprendono leptina, insulina, cortisolo e peptidi gastrointestinali come
grelina (prodotta nello stomaco e stimola lappettito), il PYY e la CCK.
Alcuni metaboliti, compreso il glucosio, possono influenzare lappettito
(ipoglicemia senso della fame).
Il dispendio energetico comprende il metabolismo basale, il costo energetico
per il metabolismo e il deposito dei nutrienti, leffetto termico dellesercizio
fisico e la termogenesi adattativa che varia in risposta
allapporto cronico di calorie ( con laumentare dellapporto).
Il tessuto adiposo composto
Il tessuto adiposo come organo endocrino dalla cellula adiposa che
deposita i lipidi da un
compartimento stromale
nel quale si trovano i
preadipociti e i macrofagi.
Esso per anche una
importante cellula endocrina
che libera molte molecole in
maniera ben modulata; tali
molecole comprendono leptina
e adiponectina, che regolano il
bilancio energetico (in maniera
opposta), citochine come
TNF, IL6, una sostanza pro
trombotica e angiotensinogeno.
Il ruolo degli FFA rimarca limportante attivit del tessuto adiposo nella
patogenesi dellobesit e delle sue conseguenze.
Comorbidit secondarie
o Infiltrazioni adipose del miocardio
o Alterazioni cardiache
o Alterazioni respiratorie con apnee notturne correlate direttamente al BMI
o Complicanze metaboliche
o Eccesso di carico articolare e di pressione endoaddominale (ernie)
o In gravidanza c' una maggior probabilit di avere eclampsia.
Terapia chirurgica
La terapia chirurgica dell'obesit rende conto di un miglioramento della qualit di vita nel 95% dei
casi!
Le indicazioni al trattamento chirurgico sono:
o BMI > 40 (o 35-40 se ci sono patologie correlate)
o Et tra 18 e 65
o Adeguata compliance del paziente
o Assenza di endocrinopatie
o Insuccesso della terapia farmacologica
o Valutazione rischio/beneficio
Importante anche richiedere la consulenza psichiatrica qualora si ipotizzi un disturbo del
comportamento alimentare come la bulimia.
Interventi MALASSORBITIVI
Bypass digiuno-ileale: anastomosi del duodeno con l'ileo che permette un passaggio del cibo
esclusivo per questo tratto bypassando il digiuno ed evitando quindi gran parte
dell'assorbimento. Viene effettuata anche un bypass bilio-intestinale in cui l'intestino non
attivo viene anastomizzato alla colecisti in modo che i sali biliari vengano riassorbiti.
Interventi MISTI
o Diversione bilio-pancreatica: riduzione del volume gastrico + malassorbimento controllato.
L'assorbimento viene effettuato in un tratto comune di 50 cm dalla valvola ileo-cecale per
cui grassi e zuccheri complessi vengono emessi.
o Diversione con duodenal-switch: differisce nel fatto che il transito del cibo nel tratto
digerente pi ordinato. Sono comunque sempre presenti malnutrizione e diarrea.
Interventi RESTRITTIVI
o Bendaggio gastrico: consiste nel posizionamento di un anello a livello del fondo gastrico in
modo da creare una sorta di bolla sottoesofagea che conferisce il senso di saziet. Per
questa tecnica non molto efficace soprattutto a lungo termine a causa della dieta del
paziente (che per non sentire saziet deve essere principalmente solida) e dai possibili
spostamenti dell'anello dalla posizione originaria.
o Gastroplastica: riduzione dell'introito di cibo nello stomaco creando una tasca. Ha risultati
ottimi ma nei pazienti complianti.
o Sleeve gastrectomia: resecando lo stomaco viene meno la produzione di grelina e quindi la
sensazione di fame. Non altro che il primo step del duodenal switch.
o Bypass gastrico: il gold standard per la cura dell'obesit chirurgica e consiste in una
creazione di una tasca gastrica che non entra mai in contatto con lo stomaco rimanente. Si
tratta di una metodica restrittiva con effetti metabolici.
Il problema che non si pu studiare la zona della tasca con l'endoscopia, perci si pensato di fare
un'unione tra gastroplastica e bypass in modo da permettere all'endoscopio di penetrare. In
alternativa la visualizzazione dello stomaco sarebbe possibile solo con i metodi radiologici.
DIAGNOSI NCEP-ATPIII
3 o pi dei seguenti criteri:
- Obesit viscerale Circonferenza vita (CV)
o 88 cm
o 102 cm
- Trigliceridi (TG)
CLINICA E Lobesit deve essere considerata una vera e propria malattia (e non un
COMPLICANZE semplice problema estetico!) perch un fattore di rischio per lo sviluppo di
numerose complicanze.
Malattie cardiovascolari
- ipertensione arteriosa
- infarto
- ictus
- malattie delle arterie periferiche
Alterazioni endocrine
- Iperinsulinismo e insulinoresistenza
- Anomalie di funzione del HPA
o iperattivit centrale HPA?
o ipercortisolismo viscerale?
- Alterazioni della funzione gonadica
o nella donna: iperandrogenismo
o nelluomo: ipogonadismo
- Iposecrezione di ormone della crescita
Malattie respiratorie
- Sindrome delle apnee ostruttive del sonno
Caratterizzata dalla comparsa durante il sonno di episodi ripetuti di
ostruzione parziale o completa delle prime vie aeree associati a fasiche cadute
dell'ossiemia e conseguenti desaturazioni di ossigeno dell'emoglobina
arteriosa
Quadro Clinico
- russamento abituale e intermittente;
- sensazione notturna di soffocamento o di mancanza di respiro durante la
notte;
- sonno agitato;
- alterazione della personalit (irritabilit , ansia, depressione);
- alterazione dello stato intellettivo (ridotta memoria, scarsa capacit di
concentrazione); sonnolenza diurna;
- stanchezza diurna.
Malattie osteo-articolari
- artrosi
- gotta
Malattie venose
- insufficienza venosa agli arti inferiori (vene varicose)
Complicanze oncologiche
Lobesit si associa ad una maggiore incidenza di alcuni tumori, per esempio:
-cancro del colon-retto
-cancro dellendometrio
-tumore al seno
-tumore dellesofago
TERAPIA Lunica terapia efficace un cambiamento dello stile di vita: infatti lunico
strumento capace di agire simultaneamente su tutti i componenti della
sindrome metabolica correggendo i fattori di rischio ambientali
che determinano lo sviluppo di insulino-resistenza.
Una scoperta recente ha messo in evidenza come sia preferibile e consigliato
spezzare i pasti (5 invece che 3); infatti questo attenua i picchi post-prandiali
Inoltre recenti studi hanno dimostrato che chi non fuma e chi non beve pi di
1 (donne) o 2 bicchieri (uomini) di alcolici al d riduce il rischio di diabete
tipo II.
La causa pi frequente di ipercolesterolemia secondaria probabilmente una dieta ad alto contenuto di grassi
saturi o di colesterolo, indipendentemente dallesistenza o meno di una tendenza poligenica
Iperlipoproteinemia di tipo I
(Ipertrigliceridemia esogena; lipemia familiare indotta dai grassi; iperchilomicronemia)
Deficit ereditario relativamente raro dell'attivit della lipoprotein-lipasi o della proteina apo C-II attivante
la lipasi, che determina un'incapacit a rimuovere efficacemente dal sangue i chilomicroni e i trigliceridi
delle VLDL.
Sintomi, segni e diagnosi: questa malattia si manifesta nei bambini o nei giovani causando dolori
addominali simili a quelli della pancreatite; depositi cutanei papulari giallo-rosacei di grasso (xantomi
eruttivi), specialmente nei punti sottoposti a pressione e sulle superfici estensorie; lipemia retinica ed
epatosplenomegalia.
I segni e i sintomi vengono esacerbati dall'aumento dell'apporto di grassi alimentari, che si accumulano nella
circolazione come chilomicroni.
Iperlipoproteinemia di tipo II
Innalzamento delle lipoproteine a bassa densit (LDL), che pu essere primitivo o secondario.
L'iperlipoproteinemia primitiva di tipo II comprende diverse condizioni genetiche che portano
all'innalzamento delle LDL, tra le quali l'ipercolesterolemia familiare, l'iperlipidemia combinata familiare, il
deficit familiare di apolipoproteina B e l'ipercolesterolemia poligenica.
1. Ipercolesterolemia familiare
Comune disordine genetico del metabolismo dei lipidi caratterizzato da elevati livelli di CT sierico associati
a xantelasmi, xantomi tendinei e tuberosi, arco corneale giovanile, aterosclerosi accelerata e morte precoce
per IMA.
Dominante a penetranza completa ed molto pi grave nella forma omozigote che in quella eterozigote.
Esso causato dall'assenza o da un difetto dei recettori cellulari per le LDL, che d luogo a ritardo della loro
clearance, ad aumento dei loro livelli plasmatici e ad accumulo di colesterolo LDL nei macrofagi in
corrispondenza delle articolazioni, delle zone sottoposte a pressione e dei vasi sanguigni.
Disbetalipoproteinemia
(Malattia della banda beta allargata; iperlipoproteinemia tipo III)
Disordine familiare meno comune caratterizzato dall'accumulo nel plasma di VLDL migranti in regione b,
ricche di trigliceridi e TC, associato a xantomi piani (palmari) patognomonici e xantomi tubero-eruttivi e a
una notevole predisposizione all'aterosclerosi precoce grave.
L'iperlipoproteinemia di tipo III quasi sempre associata ad anomalie dell'apolipoproteina E (apo E) e a un
difetto della conversione delle VLDL e della loro rimozione dal plasma. Questo tipo di iperlipoproteinemia,
ritenuto generalmente familiare, si pu riscontrare anche nelle disprotidemie e nell'ipotiroidismo.
Terapia
Restrizione dietetica dei grassi, degli alcolici, movimento, statine e chelanti degli acidi biliari.
Tumori neuroendocrini
Una caratteristica importante dei tumori neuroendocrini la preservazione di funzioni cellulari
altamente differenziate; le cellule tumorali contengono granuli secretori e mantengono la capacit di
captare e decarbossilare precursori aminici (Amine Precursor Uptake and Decarboxylation, APUD),
un processo essenziale per la produzione di neurotrasmettitori monoaminici come la serotonina, la
dopamina e listamina.
Carcinoide
I carcinoidi possono originare dallappendice, dallintestino tenue (sono la causa pi frequente di sd
da carcinoide), dal retto, dai bronchi e dallo stomaco (originano dalle cellule simil entero-cromaffini
della mucosa gastrica).
Tumori carcinoidi non associati a sd da carcinoide
Let dei pz alla diagnosi compresa tra 10 e 93 aa (circa 63 aa per i carcinoidi del tenue, 66 aa per
il retto).
Le modalit di presentazioni sono variabili e dipendono dalla sede di origine e dallatteggiamento
pi o meno aggressivo del tumore.
Nellappendice i tumori sono un riscontro accidentale.
I carcinoidi del tenue si presentano con dolore addominale periodico, ostruzione intestinale con
ileo/invaginazione, tumore addominale o sanguinamento GI; sono sintomi molti vaghi e sono causa
di ritardo della diagnosi.
I carcinoidi gastrici sono riscontrati in genere nel corso di esami endoscopici
I carcinoidi rettali possono presentarsi con melena/emorragia, stipsi, diarrea.
I carcinoidi bronchiali sono identificati nel corso di RX del torace e il 31% dei pz asintomatico.
Sindrome da carcinoide
Dal punto di vista clinico il flushing e la diarrea sono i due sintomi pi frequenti.
Il flushing ha esordio improvviso, si presenta come eritema violaceo o rosso intenso e interessa la
parte superiore del corpo (soprattutto collo e volto) e spesso si associa a sensazione di calore e a
volte prurito, lacrimazione, diarrea o edema del viso.
Gli episodi di flushing possono essere precipitati dallo stress, dallalcol, dallesercizio fisico e da
alcuni alimenti come i formaggi.
Possono essere di breve durata (fasi iniziali) o durare anche alcune h (fasi avanzate della malattia).
Nei pz con carcinoidi bronchiali gli episodi possono durare h o gg,m conferiscono colorito rossastro
e si associano a salivazione intensa, lacrimazione, diaforesi, diarrea e ipotensione.
La diarrea in genere si presenta con flushing (85% dei casi) in genere acquosa ma non supera il l
al gg.
Possono essere presenti anche manifestazioni cardiache: la cardiopatia causata dai processi di
fibrosi che interessano endocardio, spt a dx; i depositi fibrosi sono in pi frequenti sulla faccia
ventricolare della tricuspide, mentre lo sono meno su quella polmonare tali depositi possono
portare a costrizione delle strutture valvolari con stenosi della polmonare e rigurgito della
tricuspide.
La sd da carcinoide si verifica quando i composti secreti dal tumore raggiungono quantit sufficienti
nella circolazione sistemica; nel 90% dei casi ci si verifica quando sono presenti delle mestasi
epatiche.
Uno dei pricipali prodotti di secrezione dei tumori carcinoidi la serotonina che ha numerosi effetti
biologici tra cui la stimolazione della secrezione intestinale, linibizione dellassorbimento
intestinale, la stimolazione della motilit intestinale e della fibrogenesi: dunque considerata la
principale responsabile della diarrea.
Il rilascio di istamina sembra essere il principale mediatore del flushing prurigionoso a chiazze.
La diagnosi della sd da carcinoide si basa sul dosaggio della serotonina urinaria o plasmatica o dei
suoi metaboliti nelle urine.
b) Gastrinoma
E un tumore secernente gastrina, che si manifesta con ulcere ricorrenti, steatorrea, sindrome di
Zollinger
Ellison; in oltre il 90% dei casi maligno.
Il 20-25% dei pz affetto da MEN-1 e in genere liperPTH si manifesta prima del gastronoma.
La maggior parte dei gastrinomi localizzata nel duodeno.
La sindrome da ipergastrinismo (Zollinger-Ellison) caratterizzata da:
- Ipersecrezione acida nello stomaco
- Formazione di ulcere peptiche nello stomaco, nel duodeno e nel digiuno, con tendenza alla
perforazione.
La diagnosi di gastronoma richiede la dimostrazione di ipergastrinemia a digiuno e la presenza di
unincrementata secrezione acida basale (ipercloridia) con pH gastrico a digiuno < 2 in regime di
sospensione da farmaci antisecretori; il test di stimolazione con secretina in genere positivo.
c) VIPoma
E un tumore secernente ormone VIP, si manifesta con diarrea acquosa, ipopotassiemia,
iposecrezione
gastrica.
La sindrome di Werner-Morrison comprende:
- Diarrea acquosa di tipo secretivo, persiste a digiuno ed in genere > 3 l/gg
- Ipokalemia
- Acloridia
La diagnosi si basa sulla dimostrazione di elevati livelli plasmatici di VIP e sulla presenza di una
diarrea importante.
d) Glucagonoma
E un tumore secernente glucagone, si manifesta con eritema necrolitico migrante, diabete mellito,
anemia.
Le manifestazioni cliniche dei glucanogomi sono rappresentate da:
- Manifestazioni cutanee (regioni inguinali, glutei, arti inferiori)
- Eritema migratorio necrolitico
- Diabete (nella maggioranza dei casi)
- Glossite (in 1/3 dei casi)
La diagnosi confermata dalla dimostrazione di elevati livelli plasmatici di glucagone (>1000 ng/l)
e) Somostatinoma
E un tumore secernente somatostatina, si manifesta con diabete, steatorrea, colelitiasi,
iposecrezione gastrica.
Si localizzano principalmente nel pancreas e nel tenue.
In genere non viene eseguita una resezione curativa ma una terapia palliativa che permette di
migliorare la qualit di vita del pz (scompare la sintomatologia)
Le strategie terapeutiche comprendono:
- Terapia chirurgica
- Terapia medica
o Octreotide
o Chemioterapia
o Altre terapie
- Altre opzioni
o Radioterapia Locale
o Embolizzazione arteria epatica
Octreotide
Possibile effetto antiproliferativo: meccanismi dazione
- inibizione della secrezione di ormoni coinvolti nella regolazione della crescita tumorale
- inibizione diretta o indiretta di IGF-I e/o altri fattori di crescita ad azione proliferativa
- inibizione diretta delle cellule tumorali attraverso recettori specifici
- inibizione dellangiogenesi
Loctreotide ha
- Effetto sintomatico:
Fisiopatologia
Lacido urico il metabolica finale del catabolismo delle purine. Il plasma saturato con acido urico
> 7,0 mg/dl; poich la solubilit degli urati a 30C solo di 4 mg/dl, si depositano cristalli di urato
monosodico (UMS) a forma di ago in tessuti avascolari (p. es., la cartilagine) o poco vascolarizzati (p. es.,
tendini e legamenti) e intorno alle articolazioni periferiche distali o ai tessuti pi freddi (p. es., l'orecchio).
Nella malattia cronica grave, i cristalli di UMS possono depositarsi nelle articolazioni centrali pi grandi e
nel parenchima di organi quale il rene.
I tofi sono aggregati di cristalli di UMS. Sono abbastanza grandi da poter essere prima documentati
radiologicamente come lesioni "a stampo" dell'articolazione e pi tardi da poter essere visti o sentiti alla
palpazione come noduli sottocutanei. Al pH acido urinario, lo stesso acido urico precipita rapidamente sotto
forma di piccole placche di cristallo che si possono aggregare per formare granelli o calcoli, i quali possono
causare uropatia ostruttiva.
Cause di iperuricemia:
- diminuita clearance renale degli urati, specialmente in quei pazienti in terapia diuretica da molto
tempo e in quelli con una malattia renale che fa abbassare il VFG; l'iperuricemia aumenta il rischio
di formazioni di depositi di cristalli e di attacchi acuti di gotta. Comunque, molte persone
iperuricemiche non sviluppano mai la gotta.
- aumentato turnover (es. malattie ematologiche)
. dieta (cibi ricchi in purine, ma anche alcool)
L'iperuricemia e la gotta sono complicanze comuni in pazienti trapiantati che assumono ciclosporina. Nelle
donne in premenopausa i livelli medi di urato sono pi bassi che negli uomini, ma dopo la menopausa i
livelli sono uguali.
Sintomi e segni
Improvvisi attacchi artritici che possono essere precipitati da microtraumi, da un eccesso di cibo ricco di
purine o di alcol, da un intervento chirurgico, dalla fatica, dallo stress psichico o da stress medici. Il dolore
diventa progressivamente pi grave ed spesso insopportabile. I segni clinici somigliano a quelli di
un'infezione acuta con calore, rossore, tumefazione e dolore vivo. La cute sovrastante tesa, calda, lucida e
di colore rosso porpora. L'articolazione metatarsofalangea dell'alluce in genere coinvolta (podagra), ma
l'arco plantare, la caviglia, il ginocchio, il polso e il gomito sono anche sedi comuni. Possono verificarsi
febbre, tachicardia, brividi, malessere e leucocitosi.
Con il tempo gli attacchi si prolungano e sono pi frequenti; senza un'adeguata profilassi possono svilupparsi
sintomi articolari cronici con deformazione erosiva permanente delle articolazioni. I tofi ingrossati delle
mani e dei piedi possono rompersi e liberare cristalli biancastri di urato. La gotta causata dalla ciclosporina
spesso comincia a livello delle grandi articolazioni centrali, come l'anca e le sacroiliache, cos come nelle
mani e in seguito danneggia i tubuli renali.
Diagnosi
Anamnesi e all'esame obiettivo. Un'uricemia elevata (> 7 mg/dl) rafforza la diagnosi, ma non specifica.
Circa il 30% dei pazienti ha un normale livello di urati sierici al momento dell'attacco acuto. La
dimostrazione della presenza di cristalli di urato a forma di ago nel tessuto o nel liquido sinoviale, liberi nel
liquido o inglobati dai fagociti, patognomonica.
Prognosi
Circa il 20% dei pazienti gottosi sviluppa una litiasi renale con calcoli di acido urico o di ossalato di calcio.
Le possibili complicanze comprendono l'ostruzione e l'infezione, con una nefropatia tubulo-interstiziale
secondaria. Una malattia renale progressiva non trattata, generalmente dovuta a una coesistente ipertensione,
a diabete o ad altre cause di nefropatia, porta a un peggioramento dell'escrezione di urati, accelerando il
processo patologico a carico delle articolazioni. Il danno renale , nella gotta, la principale causa di morte.
Terapia
FANS per lattacco acuto, colchicina quotidiana per prevenire riacutizzazioni e complicanze.
Vanno trattate eventuali obesit, iperlipidemia e ipertensione.