Classificazione Delle Stelle
Classificazione Delle Stelle
Classificazione Delle Stelle
- MAGNITUDINE
- DISTANZA
- MOTO PROPRIO
- MASSA
- RAGGIO
- TEMPERATURA SUPERFICIALE o TIPO SPETTRALE
La MAGNITUDINE una grandezza che esprime la luminosit di una stella, o intrinseca (magnitudine assoluta M)
o in relazione alla loro distanza dalla Terra (magnitudine apparente m)
Si misura con una scala LOGARITMICA perch la risposta dellocchio umano alle variazioni di luminosit non
lineare; tra una classe e la successiva c una differenza di circa due volte e mezza
Per questo motivo la differenza di luminosit tra due stelle che differiscono di 5 classi di magnitudine di 100
volte (2,5 elevato alla 5=100)
La DISTANZA delle stelle pu variare da pochi a milioni di anni-luce e pu essere ricavata dal confronto tra la
magnitudine apparente della stella e quella intrinseca, se la conosciamo
(la relazione M = m + 5 5log d). Altrimenti si pu valutare con metodi diretti (metodo della parallasse, solo per le
stelle vicine fino a 300 parsec)
Oppure con metodi indiretti molto pi complessi mediante cosiddetti indicatori (metodo delle CEFEIDI, delle
SUPERNOVE TIPO I, del REDSHIFT)
Il RAGGIO aumenta molto pi velocemente della massa e varia da 1/100 circa a migliaia di volte quello del
Sole;Perci possiamo trovare stelle enormi ma molto rarefatte (W Cephei, r 1200 volte sole)E viceversa stelle
piccole ma estremamente dense e compatte (stelle a neutroni, r circa 30 km)
Il MOTO PROPRIO delle stelle per lo pi impercettibile, a causa della loro grande distanza;
solo per le stelle pi vicine siamo in grado di misurare uno spostamento sensibile in tempi brevi, per esempio
ARTURO e SIRIO che sono tra le stelle pi vicine si sono spostate dai tempi di Tolomeo rispettivamente di circa
1 e 05; la stella di Barnard che a 6 a.l. la 3 stella pi vicina si spostata di 0,5 in meno di 2 secoli!
(mezzo grado corrisponde al diametro apparente della luna; tenendo invece il braccio teso davanti a voi
lestensione del pollice corrisponde a 2, del pugno a 10, della mano aperta a 20 circa)
La velocita radiale delle stelle si pu comunque stimare tramite leffetto DOPPLER per cui si ha una variazione
della frequenza delle onde emesse da una sorgente in movimento:
aumento e quindi spostamento verso il violetto dello spettro se essa in avvicinamento, diminuzione e quindi
spostamento verso il rosso se in allontanamento (REDSHIFT)
La TEMPERATURA SUPERFICIALE determina il colore della stella e quindi il suo TIPO SPETTRALE
Fu Newton a scoprire che la luce del Sole, attraversando un prisma, produce una sequenza di bande corrispondenti
ai colori delliride a causa della diffrazione (spettro continuo)
In realt lo spettro del Sole e di qualsiasi altra stella, se esaminato con maggior dettaglio, presenta sullo sfondo
continuo (che viene emesso come la fisica insegna da qualsiasi corpo solido, liquido o gassoso incandescente) sia
delle righe scure di assorbimento sia delle righe luminose di emissione che ci rivelano la natura GASSOSA delle
stelle.
Infatti, sono proprio i gas della fotosfera stellare che assorbono od emettono le radiazioni di particolari lunghezze
donda, rivelandocene cos la composizione chimica (grazie al confronto con spettri di laboratorio di sostanze note)
Dopo aver studiato gli spettri di migliaia di stelle si giunse alla CLASSIFICAZIONE SPETTRALE di Harvard (1900)
scoprendo che le stelle potevano essere raggruppate in 7 tipi fondamentali, poi divenuti 10:
Oh, Be A Fine Girl, Kiss Me Right Now Sally
Non lesclamazione di un innamorato ma la frase ottenuta appunto con le sigle delle classi!
La classificazione spettrale rivela la relazione tra il COLORE e la TEMPERATURA SUPERFICIALE della stella:
* n.b. per Me (Metalli) si intendono tutti gli elementi chimici dopo lElio
** n.b. ogni tipo spettrale a sua volta suddiviso in 10 sottotipi indicati con un numero da 0 a 9: ad esempio il sole
di tipo G2
Stelle a bassa T hanno colore tendente al rosso e righe corrispondenti alla presenza nella fotosfera di composti
molecolari; queste sono assenti negli spettri di stelle a maggior T e colore tendente al violetto, in cui invece
predominano righe di Idrogeno ed Elio ionizzati o neutri
La differenza spettrale tra le varie stelle non dipende invece dalla composizione chimica, che la stessa
essenzialmente per tutte: 50-75% H, 20-45% He, 5% altri elementi.