Giustizia Costituzionale
Giustizia Costituzionale
Giustizia Costituzionale
-Sindacato successivo: prevede un controllo successivo all'entrata in vigore della legge o atto avente
forza di legge da un organo ad hoc.
Esso pu essere diffuso o accentrato:
DIFFUSO: ogni giudice pu esaminare la compatibilit della legge con la costituzione. Nel
sindacato diffuso la decisione di incostituzionalit INTER-PARTES cio ha valore di efficacia
solo fra le parti che hanno partecipato al contraddittorio e comporta la disapplicazione della
legge solo nel caso singolo. Questo sistema tipico dei paesi regolati dallo stare decisis e dal
common law. Lincostituzionalit inter partes non comporta labrogazione della legge, solo non
viene applicato nel caso specie. esempio quello dei sistemi di common law, in particolare
quello forte degli USA, qui ogni giudice pu esprimersi sulla legittimit di una norma,
ovviamente il giudice di grado inferiore sar vincolato dal giudice di grado superiore.
NEL SINDACATO ACCENTRATO: la decisione di incostituzionalit ERGA OMNES. Una
volta che la legge dichiarata incostituzionale esce dallordinamento. Vi un unico organo che
vigila sulla costituzionalit delle leggi essa la corte costituzionale. Il sindacato accentrato si
divide inoltre in sindacato in via diretta (promosso da cittadini o organi di potere per la tutela di
un diritto leso), e in sindacato in via incidentale (promosso dal giudice durante il processo, il
giudice sospettando che la legge da applicare sia illegittima, sospende il giudizio e lo rimette alla
Corte costituzionale).
Il giudizio in via diretta previsto dalla nostra Costituzione ma come strumento riservato solo allo Stato
quando impugna la legge regionale, e alla Regione quando impugna la legge dello stato o di unaltra
regione. Lo statuto speciale per le provincie autonome di Trento e Bolzano prevede che nel consiglio
regionale e in quello provinciale, la maggioranza dei consiglieri appartenenti ad uno dei 3 gruppi
linguistici, possa chiedere che una determinata legge venga votata per gruppi linguistici se la richiesta
respinta o la legge approvata nonostante il voto contrario dei 2/3 del gruppo linguistico che lha
presentate la maggioranza del gruppo stesso pu impugnare direttamente la legge davanti alla corte
costituzionale.
Lestensione del principio di legalit ai conflitti politici
Il giudizio di legittimit costituzionale delle leggi uno strumento attraverso il quale viene estesa
lapplicazione del principio di legalit anche alla funzione legislativa: non pi sovrana, ma fondata,
disciplinata e limitata da una previa norma della Costituzione rigida.
Lart. 134 elenca le funzioni riservate alla Corte costituzionale:
sulle controversie relative alla legittimit costituzionale delle leggi e degli atti con forza
di legge, dello Stato e delle regioni nellambito della riserva di legge posta dalla
Costituzione;
sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato;
sui conflitti di attribuzione tra lo Stato e le Regioni e tra le Regioni;
sulle accuse al PdR, che pu essere accusato di alto tradimento e di attentato alla
costituzione. Per quanto riguarda la responsabilit dei Ministri, con la legge costituzionale
1/1989 anchessi rispondono alla magistratura ordinaria e non pi alla Corte
costituzionale.
il giudizio di ammissibilit dei referendum;
In base allart. 2 della legge costituzionale 1/1953 la corte si pronuncia sullammissibilit di un
referendum.
La Corte costituzionale: Composizione
La costituzione rigida ha bisogno di un organo neutro, chiamato ad usare la costituzione come un
testo normativo e a giudicare del suo rispetto con gli strumenti e le tecniche che sono proprie del
giudice. I poteri dello stato sono chiamati a ripartirsi la nomina dei 15 giudici costituzionali (art.
135,1 cost):
- 5 sono eletti dal parlamento in seduta comune a scrutinio segreto e con la maggioranza dei
2/3
- 5 sono nominati dal presidente della repubblica
- 5 sono nominati dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative. (3 dalla cassazione, 1
dal consiglio di stato, 1 dalla corte dei conti).
- I giudici della Corte costituzionale sono scelti tra i magistrati anche a riposo delle giurisdizioni
superiori ordinaria ed amministrative, i professori ordinari di universit in materie giuridiche e
gli avvocati dopo venti anni di esercizio. (art 135,2)
- I giudici della Corte costituzionale sono nominati per nove anni, decorrenti per ciascuno di essi
dal giorno del giuramento, e non possono essere nuovamente nominati. (art 135,3)
- Alla scadenza del termine il giudice costituzionale cessa dalla carica e dall'esercizio delle
funzioni. (art 135,4)
- Lufficio del giudice costituzionale incompatibile con quello di membro del parlamento, con
l'esercizio della professione di avvocato, con quello di consigliere regionale ed incompatibile
con tutti gli uffici previsti dalla legge (art 135,6 cost).
- Durante il loro mandato i giudici della corte costituzionale non possono svolgere attivit inerenti
ad una associazione o ad un partito politico.
inamovibilit: i giudici della Corte costituzionale non possono essere rimossi ne sospesi dal
loro ufficio se non a seguito di una deliberazione della stessa Corte, presa a maggioranza dei
2/3 dei presenti, o per sopravvenuta incapacit fisica o civile o ancora per il mancato
svolgimento delle funzioni per sei mesi;
convalida delle nomine: spetta alla stessa Corte con delibera a maggioranza assoluta la
convalida della nomina dei suoi membri;
trattamento economico: almeno pari del massimo grado della magistratura ordinaria con la
garanzia del reinserimento nellattivit professionale al termine del mandato;
la corte gode della funzione di autodichia: ovvero la competenza esclusiva nel giudizio dei
ricorsi in materia di impiego dei propri dipendenti;
I giudici della Corte durano in carica 9 anni e il rinnovo della Corte graduale. Il mandato ha
inizio dal giuramento e non pu essere prorogato oltre il periodo gi detto, neanche per coprire la
vacatio fino alla surroga. Per i soli giudizi si accusa previsto il regime della prorogatio. La
Corte per funzionare richiede un quorum di 11 su 15 e le sue decisioni devono essere
deliberate dai giudici presenti a tutte le udienze in cui si svolto il giudizio.
Il Presidente un giudice della Corte, eletto dalla Corte a maggioranza assoluta con scrutinio
segreto. Il suo mandato triennale e rinnovabile e a lui spetta di:
fissare il ruolo delle udienze e delle adunanze in camera di consiglio e di convocare la Corte;
designare il giudice incaricato dellistruzione della causa e introdurla di fronte alla Corte;
designare il giudice incaricato di redigere il progetto di motivazione della decisione, che dovr
poi essere approvato dalla Corte;
La corte pu svolgere funzioni istruttorie per accertamento dei fatti, essa pu inoltre riunirsi in
udienza pubblica o in camera di consiglio, dove vengono approvate le decisioni e trasformate in
sentenza e pubblicate in GU.
le decisioni che la corte emana sono di due tipi: SENTENZA ed ORDINANZA. Sono atti tipici
del potere giudiziario e si distinguono per questo: LA SENTENZA definisce il giudizio, ossia
latto con cui il giudice chiude il processo; LORDINANZA uno strumento che serve per risolvere
le questioni che sorgono nel corso del processo. Le sentenze devono essere esaurientemente
motivate sia in fatto che in diritto, mentre le ordinanze sufficiente che siano motivate. Le
decisioni della corte non possono essere mai impugnate.
Il controllo di costituzionalit delle leggi: Atti sindacabili
La Corte costituzionale giudica sulle controversie relative alla legittimit costituzionale delle leggi
e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni (art.134.1). La Corte costituzionale ha
chiarito che linterpretazione corretta quella che ricomprende nellambito della sua giurisdizione le
fonti primarie e quelle anche gerarchicamente superiori, lindicazione leggi esclude le fonti-fatto
dalla giurisdizione della Corte, quindi le consuetudini e le norme comunitarie per esempio;
Il parametro del giudizio: Il dispositivo costituzionale il parametro di giudizio. Per parametro si
intende il termine di confronto impiegato nel giudicare la legittimit degli atti legislativi. Il
parametro dato in primo luogo dalle disposizioni costituzionali. Tuttavia la stessa costituzione
prevede in diversi casi che leggi e atti aventi forza di legge siano vincolati al rispetto di norme poste
non da fonte costituzionale ma da fonti sub-costituzionali. Ad esempio le leggi interne devono essere
conformi ad una serie di fonti esterne, come le fonti internazionali consuetudinarie, le direttive UE o
il Concordato. In questi casi si parla di PARAMETRO INTERPOSTO: quando si fa riferimento
alle fonti esterne allordinamento, che non hanno rango costituzionale, ma la cui violazione
comporta implicitamente la violazione di norme costituzionali.
Il parametro di giudizio il termine di confronto impiegato dalla corte nel giudicare.
Il giudizio pu essere in via incidentale o in via diretta.
GIUDIZIO INCIDENTALE: chiamato giudizio incidentale perch la questione di legittimit
costituzionale sorge nel corso di un procedimento giudiziario (GIUDIZIO PRINCIPALE) come
incidente processuale che comporta la sospensione del giudizio e la remissione della questione di
legittimit costituzionale alla Corte. un GIUDIZIO SUCCESSIVO E CONCRETO, perch la
legge viene in rilievo al momento della sua applicazione. LA QUESTIONE DI LEGITTIMITA
COSTITUZIONALE deve essere sollevata nel corso di un giudizio e dinanzi ad una autorit
giurisdizionale. Spetta al giudice formulare latto introduttivo e verificare la sussistenza di due
presupposti:
- che la questione sia rilevante per la risoluzione del giudizio in corso. La rilevanza consiste in
un legame di PREGIUDIZIALITA tra la questione di legittimit e il giudizio a quo.
- Che non sia manifestamente infondata. La NON MANIFESTA INFONDATEZZA mira a
verificare che la questione di legittimit abbia un minimo di fondamento giuridico, sussista un
ragionevole dubbio sulla costituzionalit della legge o dellatto avente forza di legge da applicare al
giudizio in corso. Qualora il giudice ritenga che questi requisiti sussistano, emette unordinanza di
rinvio, necessariamente motivata che produce leffetto di introdurre il giudizio costituzionale e di
sospendere il giudizio principale fino alla pronuncia della corte costituzionale.
GIUDIZIO IN VIA PRINCIPALE: Il GIUDIZIO IN VIA PRINCIPALE (o dazione) pu essere
proposto con ricorso da parte dello Stato contro le leggi regionali o da parte della Regione contro le
leggi statali o di altre Regioni. Questo tipo di procedimento denominato in via principale poich la
questione viene posta direttamente con una procedura ad hoc; astratto in quanto le leggi impugnate
vengono in rilievo autonomamente dalla concreta applicazione ; Latto introduttivo del giudizio in via
principale il RICORSO, esso deve essere deliberato dal consiglio dei ministri se agisce lo stato o
dalla giunta regionale per le regioni nel termine di 60 giorni dalla pubblicazione della legge, o atto
avente forza di legge, che si intende impugnare.
Tipologia delle decisioni della Corte
Le decisioni della Corte costituzionale possono essere suddivise in 3 grandi famiglie:
a) decisioni di inammissibilit;
b) decisioni di rigetto;
c) decisioni di accoglimento;
decisioni di inammissibilit: la corte si pronuncia con linammissibilit quando mancano i
requisiti OGGETTIVI E SOGGETTIVI per la legittimazione a sollevare la questione di
legittimit costituzionale, ossia quando la questione sia stata sollevata da un organo non
qualificabile come giudice o al di fuori di un procedimento qualificabile come giudizio; quando sia
carente loggetto del giudizio, quando manchi il requisito della RILEVANZA, quando lordinanza
di remissione manchi di indicazioni, sufficienti per definire la questione di legittimit; quando
siano stati compiuti errori meramente procedurali; quando la questione sottoposta a giudizio
comporti una valutazione di natura politica;
SENTENZA DI RIGETTO: la corte dichiara non fondata la questione. La preclusione opera inter-
partes. La corte rigetta per cui non vi sono problemi di illegittimit costituzionale.
SENTENZA DI ACCOGLIMENTO: la corte dichiara LILLEGITTIMITACOSTITUZIONALE della
disposizione impugnata. Questa sentenza opera ERGA-OMNES con un effetto assimilabile a quello
dellannullamento; deve essere sempre pronunciata con sentenza; nasce dallaccertamento di un vizio
della legge che ne causa linvalidit.
SENTENZA INTERPRETATIVA DI RIGETTO: sono le decisioni con cui la corte dichiara infondata
la questione di legittimit costituzionale, non perch il dubbio di legittimit sollevato dal giudice non sia
giustificato ma perch si basa su una cattiva interpretazione della disposizione impugnata. Queste
sentenze sono utilizzate dalla corte per indirizzare in senso conforme alla costituzione linterpretazione
delle nuove leggi che poi indirizzeranno tutta la giurisprudenza.
SENTENZA DI ACCOGLIMENTO PARZIALE: la corte dichiara illegittima la disposizione per una
sola parte del testo, ovvero dichiara lillegittimit nella parte in cui prevede qualcosa.
SENTENZA ADDITIVA: decisioni con cui la corte dichiara illegittima la disposizione nella parte in
cui non prevede ci che invece avrebbe dovuto prevedere costituzionalmente. Laddizione dunque una
norma omessa dal legislatore: questa norma enunciata nel dispositivo della sentenza.
SENTENZA SOSTITUTIVA: decisioni con cui la corte dichiara lillegittimit di una disposizione
legislativa nella parte in cui prevede x anzich y. Con esse la corte sostituisce la locuzione della
disposizione incompatibile con la costituzione con laltra costituzionalmente corretta.
Conflitti di attribuzione tra poteri dello stato
I CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE TRA POTERI DELLO STATO sono lo strumento con cui un potere
dello Stato pu agire davanti alla Corte per difendere le parole attribuzioni costituzionali
compromesse dal comportamento di un altro potere dello Stato. I conflitti di attribuzione non devono
essere confusi con i conflitti di competenza che sorgono tra organi che appartengono allo stesso potere.
Non decide la corte nei conflitti di competenza ma un organo indicato dallo stesso potere mentre nei
conflitti di attribuzione decide la corte.
Quando sorge il conflitto?
- Quando vi un atto di USURPAZIONE di un potere con cui un organo svolge una attribuzione
che spetta allorgano di un altro potere
- Quando vi un comportamento di un organo che intralcia il corretto esercizio delle competenze
altrui; oppure si contesta il modo in cui un soggetto ha esercitato delle attribuzioni e questa
interferenza impedisce lesercizio delle attribuzioni di chi ricorre.
Non necessario un atto perch vi sia conflitto basta anche il solo comportamento e potrebbe
trattarsi di un comportamento omissivo.
Il giudizio di ammissibilit del referendum abrogativo Il giudizio di ammissibilit introdotto
dufficio con lordinanza dellUfficio centrale per il referendum che dichiara la legittimit della
richiesta di referendum. La Costituzione non aveva previsto un controllo sullammissibilit del
referendum. Esso fu introdotto dalla legge cost. 1/1953 che ha affidato alla Corte costituzionale il
compito di giudicare se le richieste di referendum abrogativo presentate a norma dellart. 75 siano
ammissibili ai sensi del comma secondo dellarticolo stesso, rinviando la disciplina procedurale alla
legge ordinaria che regola del referendum.
Lart. 75.2 pone pochi casi di esclusione del referendum. Esso non ammesso per:
leggi tributarie;
leggi di bilancio;
leggi di amnistia e di indulto;
leggi di autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali;
La giustizia politica
Con lespressione GIUSTIZIA POLITICA si suole fare riferimento a quelle funzioni che la Corte
costituzionale esercita quando giudica sulle accuse promosse contro il PdR, nella fattispecie di alto
tradimento o attentato alla Costituzione commesse nellesercizio delle sue funzioni (gli unici due su
cui pu essere chiamato a rispondere). messo in stato daccusa dal Parlamento in seduta comune a
maggioranza assoluta dei suoi membri e giudicato dalla corte costituzionale in composizione
integrata da 16 membri tratti a sorte dalla lista dei cittadini eleggibili alla carica di senatore.
Rapporto tra le fonti nazionali e sovranazionali
Loperativit di rapporto del piano nazionale con quello sovranazionale data dal DIALOGO
COSTITUZIONALE tra le corti nazionali e le corti europee. LE CORTI EUROPEE SONO LA
CORTE DI GIUSTIZIA E LA CEDU(CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELLUOMO).
LA CEDU SI PRONUNCIA SUI RICORSI INDIVIDUALI O STATALI IN CASO DI
VIOLAZIONE DEI DIRITTI CIVILI E POLITICI PREVISTI NELLA CONVENZIONE
EUROPEA DEI DIRITTI UMANI. LE SENTENZE DELLA CEDU POSSONO INTENDERSI
QUASI VINCOLANTI PER GLI STATI MEMBRI ED IN PARTICOLARE PER QUELLI
COINVOLTI NELLA CAUSA. LA CORTE HA SEDE A STRASBURGO E SI INTERESSA DI
TUTELARE UNA SERIE DI DIRITTI: DIRITTO ALLA VITA, LIBERTA DI ESPRESSIONE,
DI RELIGIONE, DIRITTO AD UN EQUO PROCESSO.
LA CORTE DI GIUSTIZIA HA SEDE A LUSSEMBURGO ED HA COME FUNZIONE QUELLA
DI INTERPRETARE IL DIRITTO DELLUE PER GARANTIRE CHE SIA APPLICATO ALLO
STESSO MODO IN TUTTI GLI STATI MEMBRI; HA INOLTRE LA FUNZIONE DI GESTIRE,
DI GIUDICARE SULLE CONTROVERSIE TRA ORGANI NAZIONALI E SOVRANAZIONALI.
Pu FARE RICORSO ALLA CORTE DI GIUSTIZIA IL SINGOLO CITTADINO, MA ANCHE
IMPRESE O ORGANIZZAZIONI NAZIONALI.
IL LIMITE AL DIALOGO COSTITIZIONALE DATO DA DUE SENTENZE: SOLANGE I
(GERMANIA 1974) E FRONTINI (ITALIA 1984).
NEGLI ANNI 70 SI CERCAVA DI METTERE DEI PALETTI ALLOPERATO DELLA CORTE DI
GIUSTUIZIA E DELLA CEDU. NELLA SENTENZA frontini la corte ha affermato che ordinamento
nazionale e ordinamento comunitario sono autonomi e distinto anche se sono articolati secondo una
precisa articolazione di competenze; pertanto eventuali conflitti vanno risolti in base al criterio della
competenza perch si tratta di norme appartenenti ad ordinamenti diversi. I rapporti tra ordinamento
italiano ed ordinamento europeo sono regolati da due disposizioni costituzionali: ART 11 ed ART 117.
In virt di queste due disposizioni la corte costituzionale con la sentenza 348/2007 ha stabilito che il
fondamento costituzionale dellefficacia diretta del diritto comunitario sovranazionale e che ha ceduto
parte della sua sovranit nelle materie disciplinate dai trattati, con il limite della intangibilit dei principi
e dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione TEORIA DEI CONTROLIMITI.
COSA LEGITTIMA IL DIALOGO COSTITUZIONALE? LO LEGITTIMA LART 11
UNIFORMITA DEL DIRITTO RULE OF LOW STATO DI DIRITTO: STATO DI DIRITTO
ITALIANO TRASPOSTO A LIVELLO EUROPEO. TUTTO CIO GARANTISCE DAVANTI AL
GIUDICE LA TUTELA DEL DIRITTO FONDAMENTALE. LO STATO DI DIRITTO DEVE
ESSERE COMPATIBILE A QUELLO EUROPEO. LA GURISPRUDENZA DELLA CORTE
(SENTENZA DELLA CORTE) passata da 3 fasi: 1 fase: la corte ha riconosciuto il primato del diritto
europeo ritenendo che una legge nazionale successiva potesse abrogare la norma comunitaria
precedente seguendo il criterio cronologico. Intorno agli anni 70 con la sentenza 183/1973 la corte ha
cambiato il suo orientamento individuando nellart 11 la fonte costituzionale di limitazione della
sovranit pertanto la corte ha ritenuto che eventuali contrasti tra la norma nazionale e quella europea
avrebbero richiesto lintervento della corte costituzionale per controllare la costituzionalit di norme che
indirettamente violano lart. 11. La sentenza 183/1973 prevedeva comunque la compatibilit tra la
limitazione della sovranit (art.11) ed il rispetto dei principi fondamentali.
Frontini 1973: la Corte Costituzionale italiana si progressivamente avvicinata al risultato affermato e
costantemente sostenuto dalla Corte di Giustizia, riconoscendo i principi delleffetto diretto e del
primato, in quanto necessari a garantire lesigenza di uniformit di applicazione e di efficacia allinterno
della Comunit.
Nella sentenza Frontini, la Corte ha posto laccento sul fatto che ordinamento nazionale e
ordinamento comunitario sono autonomi e distinti, pur se coordinati a mezzo di una precisa
articolazione di competenze.
Eventuali conflitti vanno risolti in base al criterio della competenza, in quanto si tratta di norme di
ordinamenti diversi.
Ne consegue che dove c competenza comunitaria in base al Trattato, lo Stato deve astenersi dal
pregiudicare limmediata applicazione dei regolamenti, ad esempio con ladozione di misure interne
anche solo riproduttive o di recezione. La Corte individua nellart. 11 della Costituzione la copertura
adeguata e necessaria per assicurare la preminenza del diritto comunitario, riconoscendo la peculiarit
del fenomeno comunitario e che i regolamenti sono immediatamente vincolanti per gli Stati e per i loro
cittadini, senza la necessit di norme interne di adattamento o di recezione.
Accolta la tesi del Monaco sullapplicabilit dellart. 11 della Costituzione al fenomeno comunitario,
anche se tale disposizione costituzionale era nata con lobiettivo diverso di favorire la partecipazione
dellItalia allOrganizzazione delle Nazioni Unite.
Sentenza con la quale la Corte di Giustizia ha affermato la preminenza delle norme comunitarie su
quelle nazioni ( Principio del primato del diritto comunitario).
Lintervento della Corte di Giustizia era stato richiesto dal Pretore di Susa il quale domandava se i
giudici nazionali, nel garantire ai cittadini i diritti attribuiti loro dal diritto comunitario , dovessero
disapplicare le disposizioni nazionali contrastanti con quelle comunitarie.
La Corte di Giustizia, contestando lorientamento seguito dalla Corte Costituzionale italiana,
sottolineava la necessit di un controllo diffuso nel quale spettasse a ciascun giudice nazionale, in sede
di applicazione delle norme comunitarie, garantire la piena efficacia delle stesse, disapplicando la norma
interna contrastante senza la necessit di sollecitare lintervento caducatorio della Consulta.
In base a tale sentenza il giudice nazionale, incaricato di applicare, nellambito della propria
competenza, le disposizioni del diritto comunitario, ha lobbligo di garantire la piena efficacia di tali
norme, disapplicando alloccorrenza, di propria iniziativa, qualsiasi disposizione contrastante della
legislazione nazionale, anche posteriore, senza doverne chiedere od attendere la previa rimozione in via
legislativa o mediante qualsiasi altro procedimento costituzionale.
Una 3 FASE sentenza Granital 1984
La Corte Costituzionale, dopo la sentenza Simmenthal, stata chiamata a rivedere la posizione espressa
nella sua giurisprudenza precedente. Lo ha fatto utilmente nella sentenza Granital del 1984.
La Corte muove sempre dalla premessa che i due ordinamenti sono distinti e tra loro autonomi
anche se coordinati, in quanto in forza dellart. 11 della Costituzione sono state trasferite alle
istituzioni comunitarie le competenze relative a determinate materie.
Lautonomia implica che la norma comunitaria provvista del requisito della immediata applicabilit
impedisce alla norma nazionale (non importa se anteriore o successiva) eventualmente contrastante
di venire in rilievo per la disciplina del rapporto da parte del giudice. Ci significa che la norma
nazionale contrastante con il diritto comunitario non n nulla n invalida, ma solo inapplicabile al
rapporto controverso.
Ne consegue che la norma comunitaria provvista di effetto diretto va applicata immediatamente dal
giudice in luogo della norma nazionale confliggente, senza bisogno di ricorrere al giudizio di
costituzionalit. In pratica, leffetto diretto della norma comunitaria rende inammissibile la questione di
legittimit costituzionale della norma nazionale confliggente.
QUESTULTIMA FASE HA APERTO IL DIALOGO COSTITUZIONALE TRA CORTI NAZIONALI
E CORTI SOVRANAZIONALI CON UNA SERIE DI PERICOLI : IL PRIMO PERICOLO HA
EVIDENZIATO COME LA PROTEZIONE DEI DIRITTI SIA STATA ASSORBITA A LIVELLO
EUROPEO AL PUNTO DI PARLARE DI UNA STERILIZAZIONE COMUNITARIA DELLA
PROTEZIONE NAZIONALE DEI DIRITTI FONDAMENTALI. AFFINCHE VI SIA IL DIALOGO FRA
LE CORTI E NECESSARIA LA PRESENZA DI ALCUNI STRUMENTI; IL PIU IMPORTANTE E
IL RINVIO PREGIUDIZIALE: CHE FA PARTE DELLE PROCEDURE CHE DEVONO ESSERE
ESERCITATE DAVANTI ALLA CORTE DI GIUSTIZIA; E UNO STRUMENTO ACCORDATO DAI
GIUDICI NAZIONALI CHE POSSONO RIVOLGERSI ALLA CORTE PER INTERROGARLA
SULLINTERPRETAZIONE DEL DIRITTO EUROPEO IN AMBITO NAZIONALE. CON IL
RINVIO PREGIUDIZIALE, IL GIUDICE NAZIONALE PONE UN QUESITO
SULLAPPLICAZIONE DEL DIRITTO EUROPEO. UNO STRUMENTO DI COOPERAZIONE
TRA CORTE NAZIONALE E CORTE DI GIUSTIZIA E GARANTISCE LUNIFORMITA DEL
DIRITTO IN TUTTA LEUROPA. UN SECONDO MODO DI DIALOGARE RICHIEDE UN
ATTEGGIAMENTO DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DI MAGGIORE APERTURA NEI
CONFRONTI DELLE CORTI COSTITUZIONALI, TENENDO CONTO DELLE TRADIZIONI
COSTITUZIONALI COMUNI MA ANCHE DI QUELLE NAZIONALI SECONDO UN PROCESSO
CHE STATO DEFINITO ALIMENTAZIONE RECIPROCA.