Morte Accidentale Di Un Anarchico
Morte Accidentale Di Un Anarchico
Morte Accidentale Di Un Anarchico
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Morte accidentale
di
un anarchico
Due atti
di
Dario Fo,
Franca Rame, Jacopo Fo
Prologo
Entra in scena Dario Fo
Come ci venuto in mente di allestire uno spettacolo legato al
tema della strage di Stato? Anche in questo caso siamo stati
spinti da una situazione di necessit. Durante la primavera del
'70 gran parte del pubblico che assisteva ai nostri spettacoli -
compagne e compagni operai, studenti, democratici progressisti
- ci sollecitavano a scrivere un intero testo sulla strage alla
Banca dell'Agricoltura di Milano e sull'assassinio di Pinelli, che
ne discutesse le cause e le conseguenze politiche. La ragione di
questa richiesta era costituita dal pauroso vuoto d'informazione
attorno al problema. Passato lo shock iniziale, la stampa taceva:
i giornali della sinistra ufficiale, l'Unit in testa, non si
sbilanciavano e non andavano oltre sporadici commenti del tipo:
Il fatto sconcertante, Come oscura la morte di Pinelli,
cos rimane avvolta nel mistero la strage alle banche. Si
aspettava che luce venisse fatta. Aspettare, purch non si
facesse caciara...
E invece no. Bisognava far caciara, con ogni mezzo: perch la
gente che sempre distratta, che legge poco e male e solo quel
che gli passa il convento, sapesse come lo Stato pu organizzare
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Come diceva Bertold Brecht: Nei tempi bui cantiamo dei tempi
bui, poi verr anche per noi il tempo delle rose. Ma non
illudiamoci, vedremo tornare ancora l'arroganza e la ferocia del
potere. Un potere rivestito con costumi nuovi, volti mascherati
con sotto le stesse facce. E vedremo anche nostri compagni
passati sotto le file loro per pochi o tanti quattrini. L'importante
per noi avere la forza di tornare da capo, con la stessa rabbia e
la stessa determinazione di mostrare di nuovo al pubblico il
deretano nudo e orrendo dell'ipocrisia.
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Commissario Bertozzo
Matto
Primo Agente
Commissario sportivo
Questore
Secondo Agente
Giornalista
atto primo
scena prima
Una normale stanza della Questura centrale di Milano. Una
scrivania, un casellario, un armadio, qualche sedia, un
attaccapanni con appeso un soprabito scuro, un cappello nero,
una borsa, una macchina da scrivere, un telefono, una finestra,
due porte. Accanto al Matto una voluminosa borsa.
scena seconda
Il Matto lo interrompe.
QUESTORE La ringrazio.
MATTO Io capisco e condivido la sua preoccupazione,
d'altronde io stesso prima di lei ho cercato di redarguire questo
suo giovane collaboratore.
QUESTORE (rivolto al Commissario sportivo) Davvero?
MATTO Questo giovane che ho notato di indole piuttosto
irascibile e insofferente e che ora, dai loro discorsi, scopro
essere allergico perfino al pernacchio! Lei se ne intende? (Se lo
tira appresso confidenziale; il Questore lo segue attonito).
QUESTORE No, io veramente...
MATTO (parlandogli quasi all'orecchio) Mi dia retta, dottore...
le parlo come a un padre: questo ragazzo ha bisogno di un buon
psichiatra... Tenga, lo porti da questo mio amico... un genio.
(Gli consegna un biglietto da visita) Professor Antonio Rabbi...
gi, libero docente... ma faccia caso alla virgola.
QUESTORE (che non sa come liberarsi) Grazie, ma se mi
permette, io...
MATTO (cambiando tono all'improvviso) Ma senz'altro, le
permetto senz'altro... S'accomodi... e diamo inizio... A
proposito, il suo collaboratore l'ha informata del fatto che io...
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QUESTORE Io?
MATTO S, avanti: le spiace recitarmi il suo famoso ingresso?
QUESTORE Scusi, quale famoso?
MATTO Quello che ha determinato il raptus.
QUESTORE Signor giudice... ci dev'essere un equivoco, non
l'ho fatta io quell'entrata, ma un mio vice, un collaboratore...
MATTO Eh, eh, non bello buttare la responsabilit sui propri
dipendenti, anzi bruttino... Su, si riabiliti e reciti la parte...
COMMISSARIO SPORTIVO Ma, signor giudice, stato uno
di quegli espedienti a cui si ricorre spesso... in ogni polizia,
cos... per fare confessare l'indiziato.
MATTO Ma chi l'ha chiamata lei? Lasci parlare il suo
superiore, per piacere! Ma sa che un bel maleducato? D'ora in
poi risponda solo se interrogato... capito? E lei dottore prego, mi
reciti quest'entrata, in prima persona.
QUESTORE D'accordo. Le cose sono andate pi o meno cos:
l'anarchico indiziato si trovava l, proprio dov' seduto lei. Il
mio collabora... cio io, sono entrato con una certa irruenza...
MATTO Bravo!
QUESTORE E l'ho aggredito!
MATTO Cos mi piace!
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lavoro, poi che il suo alibi del gioco delle carte crollato, e per
finire, mazzata con rintocco, che il suo amico e compagno di
Roma si confessato colpevole della strage di Milano. Il suo
amico un assassino schifoso?! Tanto che lui commenta
sconsolato: la fine dell'anarchia, e si butta! (Pausa). Dico,
ma siamo matti? A 'sto punto perch meravigliarci se a uno
sfottuto a 'sta maniera gli prende il raptus?! Eh no, eh no, mi
spiace, ma voi a mio avviso siete colpevoli, eccome! Siete
totalmente responsabili della morte dell'anarchico! Da
incriminare subito per istigazione al suicidio!
QUESTORE Ma signor giudice, com' possibile?! Il nostro
mestiere, lo ha ammesso anche lei, quello di interrogare gli
indiziati, e per poterli far parlare... per forza, ogni tanto, bisogna
ricorrere a stratagemmi, trappole e qualche violenza psichica...
MATTO Eh no, qui non si tratta di qualche, ma di una
continua violenza! Tanto per cominciare avevate o no le prove
assolute che quel povero ferroviere avesse mentito circa il
proprio alibi? Rispondete!
QUESTORE No, non avevamo prove assolute... ma...
MATTO I ma non mi interessano! Esistono ancora o no, due
o tre pensionati che convalidano a tutt'oggi il suo alibi?
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Entra l'Agente.
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atto secondo
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QUESTORE Zitto!
MATTO Un momento... ma qui, qualcosa non quadra. Il
suicida aveva tre scarpe?
QUESTORE Come, tre scarpe?
MATTO Eh s, una sarebbe rimasta tra le mani dell'Agente qui
presente che l'ha testimoniato anche qualche giorno dopo il
fattaccio... (Mostra il foglio) Ecco qui.
COMMISSARIO SPORTIVO S, vero... L'ha raccontato a un
cronista del Corriere della Sera.
MATTO Ma qui, in quest'altro allegato, si assicura che
l'anarchico morente sul selciato del cortile, aveva ancora ai piedi
tutt'e due le scarpe. Ne danno testimonianza gli accorsi, fra i
quali un cronista dell'Unit, e altri giornalisti di passaggio!
COMMISSARIO SPORTIVO Non capisco come possa essere
successo...
MATTO Neanch'io! A meno che quest'Agente velocissimo
abbia fatto in tempo, precipitandosi per le scale, a raggiungere
un pianerottolo del secondo piano, affacciarsi alla finestra prima
che passasse il suicida, infilargli la scarpa al volo e risalire come
un razzo al quarto piano nell'istante stesso in cui il precipitante
raggiungeva il suolo.
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Entra la Giornalista.
L'Agente esce.
QUESTORE Disgraziato...
Bertozzo Ahia! Perch, cos'ho detto?
Gironalista (ha finito di prendere nota) Bene, bene! Cos voi,
pur essendo a conoscenza del fatto che per fabbricare, oltre che
per maneggiare, bombe del genere bisognasse possedere perizia
ed esperienza da professionisti... preferibilmente militari...
ciononostante, dicevo, vi siete buttati alla disperata su un unico
gruppetto sparuto di anarchici, lasciando perdere completamente
tutte le altre piste... ed inutile vi stia a specificare di che colore
e parte!
MATTO Certo, se lei sta alla versione del Bertozzo, che per
non pu far testo... perch lui non un vero tecnico d'esplosivi...
se ne interessa cos, per hobby!
COMMISSARIO BERTOZZOTOZZO (offeso) Ma che hobby!
Come, non me ne intendo?... Ma cosa ne sa lei?... Chi lei?
(Rivolto ai due poliziotti) Chi ... me lo volete dire?
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QUESTORE Buono...
COMMISSARIO SPORTIVO Calmati...
Gironalista Si calmi Commissario... stia tranquillo; io sono
sicura che tutto quello che ha detto vero, cos come vero che
tutta la polizia e la magistratura si buttata a incriminare, mi si
passi l'espressione, la pi folle e patetica combriccola di
scombinati che si possa immaginare: il gruppo di anarchici che
faceva capo al ballerino!
QUESTORE Ha ragione, erano scombinati, ma questa era la
facciata che si erano fabbricati apposta, per non dare
nell'occhio!
Gironalista Infatti, dietro la facciata, cosa si scopre? Che su
dieci della banda, due erano addirittura dei vostri: due
confidenti, o meglio, spie e provocatori. Uno un fascista
romano, noto a tutti meno che al gruppo dei nostri sprovveduti,
l'altro un vostro Agente di Pubblica Sicurezza truccato da
anarchico anche lui.
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Il Questore gli stringe la mano di legno che gli resta fra le dita.
Stacco musicale.
Buio.