5 Antonio Vivaldi Bio ITALIANO

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Antonio Vivaldi

Le sue composizioni pi note sono i quattro concerti


per violino conosciuti come Le quattro stagioni, celebre
esempio di musica a soggetto.

1 Biograa
La vita di Vivaldi scarsamente documentata, poich
prima del XX secolo nessun biografo si mai occupa-
to di ricostruirla. Numerose lacune e inesattezze falsano
ancora la sua biograa; alcuni periodi della sua vita ri-
mangono completamente oscuri, come i molti viaggi sup-
posti, o realmente intrapresi, in Italia e in Europa. Si
fatto riferimento dunque alle rare testimonianze dirette
dell'epoca, in particolare quelle di Charles de Brosses, di
Carlo Goldoni, dell'architetto tedesco Johann Friedrich
Armand von Uenbach, che incontrarono il composito-
re. Altre notizie provengono da alcuni manoscritti e docu-
menti di altra natura, ritrovati in diversi archivi in Italia e
all'estero.[4] Per dare due esempi concreti: soltanto nel
1938 che si potuta determinare con esattezza la data
della sua morte, sull'atto ritrovato a Vienna, e nel 1963,
Antonio Vivaldi (ritratto di Franois Morellon de la Cave Egies quella della sua nascita identicando il suo atto di batte-
Antonii Vivaldi, per l'edizione Le Cne dell'op. 8 del 1725) simo (prima, l'anno di nascita, il 1678, era soltanto una
stima dedotta dalle tappe conosciute della sua carriera
ecclesiastica).
Antonio Lucio Vivaldi (Venezia, 4 marzo 1678
Vienna, 28 luglio 1741) stato un compositore e
violinista italiano[1][2][3] cittadino della Repubblica di Ve- 1.1 L'infanzia e la giovinezza
nezia, esponente di spicco del tardo barocco veneziano.
Detto il Prete Rosso per il colore dei capelli, fu uno
dei violinisti pi virtuosi del suo tempo e uno dei pi
grandi compositori di musica barocca. Considerato il pi
importante, inuente e originale musicista italiano del-
la sua epoca, Vivaldi contribu signicativamente allo
sviluppo del concerto, soprattutto solistico, genere ini-
ziato da Giuseppe Torelli, e della tecnica del violino
e dell'orchestrazione. Non trascur inoltre l'opera liri-
ca. Vastissima la sua opera compositiva che comprende
inoltre numerosi concerti, sonate e brani di musica sacra.
Le sue opere inuenzarono numerosi compositori del
suo tempo tra cui Bach, Pisendel, Heinichen, Zelenka,
Boismortier, Corrette, De Fesch, Quantz.
Come per molti compositori barocchi, dopo la sua mor- Chiesa di San Giovanni Battista in Bragora, dove fu battezzato
te il suo nome e la sua musica caddero nell'oblio. Solo Antonio Vivaldi
grazie alla ricerca di alcuni musicologi del XX secolo,
come Arnold Schering, Marc Pincherle, Alberto Gentili Antonio Vivaldi nacque venerd 4 marzo 1678 a Venezia.
e Alfredo Casella, Vivaldi riemerse, diventando oggi uno Gli fu impartito un battesimo provvisorio a casa, da parte
dei compositori pi noti ed eseguiti. di Margherita Veronese sua levatrice e balia, poich era in

1
2 1 BIOGRAFIA

gravi condizioni di salute. Tali problemi aissero Vival- tratto grande giovamento dal frequentare gi in et molto
di per tutta la vita, probabilmente correlati a ci che lui giovane l'ambiente musicale della cappella di San Mar-
stesso denir strettezza di petto, forse asma bronchiale; co, dove gradualmente sostitu il padre, Giovanni Battista
sar ucialmente battezzato il 6 maggio, due mesi do- Vivaldi, violinista di discreta notoriet, il cui ruolo nella
po, nella chiesa di San Giovanni in Bragora non lontano vita e nella carriera del glio dovette essere importante
dall'abitazione dei Vivaldi, alla Ca' Salomon nel sestiere e prolungato, considerando che mor appena cinque anni
Castello, una delle sei divisioni della citt. prima del glio.
Il padre, Giovanni Battista Vivaldi (1655-1736), era - A 10 anni era stato indirizzato verso la vita ecclesiastica,
glio di un sarto bresciano trasferitosi nel 1666 a Venezia, frequentando la scuola della sua parrocchia, per volon-
dove aveva intrapreso l'attivit di barbiere e poi di violi- t della madre che, constatando le precarie condizioni di
nista; la madre, Camilla Calicchio (1655-1728), era glia salute del glio alla nascita, aveva promesso che, se fosse
di un sarto di Pomarico, provincia di Matera,[5] che eser- sopravvissuto, sarebbe diventato un sacerdote. Le succes-
citava da qualche anno a Venezia. Si sposarono nel 1676 sive notizie del giovane Antonio risalgono al 18 settem-
ed ebbero altri otto gli, compresi due morti in tenera bre 1693, quando raggiunse l'et minima della tonsura per
et. Questi furono: Margarita Gabriella (1680 ?), Ce- mano del patriarca di Venezia, il futuro Cardinal Badoe-
cilia Maria (1683 1748), Bonaventura Tommaso (1685 ro. Inizi quindi a studiare teologia nella chiesa di San
1751), Zanetta Anna (1687 1762), Francesco Gae- Geminiano e nella chiesa di San Giovanni in Oleo, viven-
tano (1690 1752), Iseppo Santo (1692 1696), Gero- do con la famiglia nella parrocchia di San Martino senza
lama Michela (1694 1696) e Iseppo Gaetano (1697 abbandonare la musica; anzi la sua abilit con il violino lo
1768).[6] Nessuno di essi intraprese la carriera musicale. fece impiegare gi nel 1696 come violinista soprannume-
rario durante le funzioni natalizie presso la cappella della
basilica di San Marco, apparendo per la prima volta in
pubblico; contemporaneamente faceva parte del gruppo
dell'Arte dei sonadori.
Il 4 aprile 1699 ebbe gli ordini minori del suddiacona-
to nella chiesa di S. Giovanni in Oleo e, il 18 settem-
bre 1700, il diaconato. Il 23 marzo 1703 fu ordinato
sacerdote e subito soprannominato il Prete Rosso per il
colore della sua capigliatura, pur nascosta dalla parrucca
di moda in quel periodo; continu a vivere con la famiglia
e a lavorare strettamente con il padre.
Nel 1704 ottenne una dispensa dalla celebrazione della
Francesco Guardi: Piazza San Marco a Venezia (circa 1776), messa per motivi di salute, probabilmente per la forma
Vienna, Kunsthistorisches Museum; la chiesa di San Geminia- d'asma (strettezza di petto) di cui aveva presentato i
no di Jacopo Sansovino, scomparsa con la risistemazione na- sintomi sin dalla nascita.[7]
poleonica, era situata su Piazza San Marco, di fronte alla
basilica
1.2 L'attivit presso il Pio Ospedale della
Il padre aveva probabilmente pi passione per la musi-
Piet
ca che per il lavoro di barbiere: infatti nel 1685 accet-
t l'ingaggio, di notevole prestigio, come violinista del-
la basilica di San Marco, a quel tempo Cappella privata
del Doge e non sede vescovile, dove si celebrava solo in
occasioni particolari; nello stesso anno fu assunto come
Maestro il famoso Giovanni Legrenzi. Insieme a questo
e al suo collega Antonio Lotti, Giovanni Battista Vival-
di fond il Sovvegno dei musicisti di S. Cecilia, una con-
fraternita di musicisti veneziani. A questo impegno, ag-
giunse dal 1689 quello di violinista al teatro San Giovanni
Grisostomo e all'Ospedale dei Mendicanti.
Antonio Vivaldi impar a suonare il violino dal padre,
dimostrando precocemente grande talento. Fu presto am-
messo a frequentare i musicisti della Cappella del Doge,
avendo forse lezioni dal Maestro di Cappella Giovanni
Legrenzi, i cui inussi devono tuttavia essere stati scar-
si, dato che mor nel 1690 quando Vivaldi aveva appena Gabriele Bella: La cantata delle putte delli Ospitali (1720 circa)
12 anni. Non vi sono dubbi comunque che Vivaldi abbia - Venezia, Palazzo Querini Stampalia
1.2 L'attivit presso il Pio Ospedale della Piet 3

Bench giovane, la sua fama inizi presto a diondersi e, di adargli questo posto importante.
dal 1 settembre 1703, con uno stipendio di 60 ducati an- La direzione musicale della Piet era adata dal 1701
nui, fu ingaggiato come maestro di violino dalle autorit a Francesco Gasparini, maestro di coro. Costui, mu-
del Pio Ospedale della Piet, ove rimase sino al 1720. sicista di talento ed estremamente fecondo, dedic tutta-
Fondato nel 1346, il Pio Ospedale della Piet era il pi via una parte preponderante della sua attivit ad allestire
prestigioso dei quattro ospedali femminili di Venezia (gli opere al Teatro Sant'Angelo.[11] Di conseguenza, egli sca-
altri tre erano l'Ospedale degli Incurabili, l'Ospedale dei ric su Vivaldi un numero crescente di compiti, permet-
Mendicanti e l'Ospedale dei Derelitti ai SS. Giovanni e tendo a quest'ultimo di diventare, di fatto, il principale
Paolo), in cui trovavano assistenza bambini orfani, o pro- animatore musicale dell'ospedale.
venienti da famiglie molto povere, che imparavano un Il suo rapporto con il consiglio direttivo dell'Ospedale, a
mestiere e lasciavano l'istituto all'et di 15 anni; le ragaz- giudicare dai pochi documenti rimasti, sembra essere sta-
ze invece ricevevano una educazione musicale e quelle to altalenante. Ogni anno i vertici dell'istituto veneziano
di maggior talento diventavano membri dell'ospedale. In si riunivano per votare se tenere oppure no un insegnan-
funzione delle dierenti capacit dimostrate, esisteva tra te. Anche se Vivaldi fu raramente sottoposto al voto, nel
queste una suddivisione gerarchica dalle glie di coro, al- 1709 perse il suo posto per 7 voti contro 6 a favore. Per
le pi esperte dette privilegiate di coro, no alle maestre dopo aver esercitato la libera professione di musicista per
di coro che insegnavano. Il cronista-musicolo Charles de oltre un anno fu riassunto nel 1711 alla Piet, sempre a se-
Brosses certicher ammirato: guito di una votazione del consiglio dell'istituto. Questo
Nell'agosto del 1704 il suo stipendio fu portato a 100 probabilmente perch la direzione aveva ben compreso
ducati, in quanto aggiunse anche la posizione di insegnan- la sua importanza all'interno della scuola. Nel 1713 di-
te di viola all'inglese e nel 1705 ricevette l'incarico della venne il responsabile per l'attivit musicale dell'istituto e
composizione e dell'esecuzione dei concerti, con un sa- nel 1716 maestro de' concerti. A giudicare dalla lacu-
lario aumentato a 150 ducati annui, somma assai mode- nosit degli atti, comunque, studiosi come Michael Tal-
sta, alla quale si aggiungeva la remunerazione delle mes- bot e Micky White dubitano che Vivaldi avesse rotto for-
se quotidiane dette per la Piet o per le ricche famiglie malmente ogni impegno con la Piet durante gli anni di
patrizie. (apparente) vacanza dall'insegnamento. Con molta pro-
Nelle sue confessioni, Jean-Jacques Rousseau ore babilit Vivaldi continu a rifornire la Piet di concerti
e composizioni varie durante tutta la sua vita, anche in
un'altra testimonianza della qualit di queste ragazze or-
chestrali, che ebbe modo di apprezzare di persona[8] forma privata.
durante il suo soggiorno a Venezia.[9][10]

Francesco Guardi: concerto di dame al Casino dei Filarmonici


(1782), Monaco di Baviera, Alte Pinakothek

Disporre a piacimento di queste strumentiste e cantanti


esperte, senza preoccupazioni di numero, tempi o costi,
era un vantaggio considerevole per un compositore che
poteva cos dar libero corso alla sua creativit e sperimen-
tare ogni tipo di combinazione dell'organico strumentale. Il Pio Ospedale della Piet sulla Riva Degli Schiavoni (1686),
Ora, in quest'epoca, il giovane maestro di violino aveva Venezia, collezione privata
certamente cominciato la sua carriera di compositore ed a
farsi notare per le sue prime opere diuse in manoscritto, durante questi anni che Vivaldi scrisse gran parte del-
e la sua nascente rinomanza poteva giusticare la scelta la sua musica, comprese molte opere e anche numerosi
4 1 BIOGRAFIA

concerti. Nel 1705 venne pubblicata la sua prima raccol- Nello stesso periodo, la Piet gli commission diversi la-
ta, l'Opus 1, una collezione di dodici sonate a tre dedicata vori liturgici. I pi importanti furono due orator: il pri-
al nobile veneto Annibale Gambara, ancora in uno stile mo, Moyses Deus Pharaonis (RV 643), risulta sfortuna-
neocorelliano. Nel 1708[12] apparve una seconda raccol- tamente perduto e il secondo, Juditha triumphans devic-
ta di 12 sonate per violino e basso continuo (Opus 2), ma ta Holofernis barbarie (RV 644), composto nel 1716,
la rinomanza a livello internazionale fu raggiunta con la uno dei lavori sacri pi noti di Vivaldi. Fu commissio-
sua prima collezione di 12 concerti per uno, due e quat- nato per celebrare la vittoria della Repubblica di Vene-
tro violini con archi, L'estro armonico (Opus 3), la quale zia contro i Turchi e la riconquista dell'isola di Corf.
fu data alle stampe ad Amsterdam nel 1711, grazie al- Tutte le undici parti, sia maschili che femminili, furono
la mano dell'editore Estienne Roger, all'avanguardia con interpretate dalle ragazze della Piet e molte arie com-
le nuove tecniche di stampa rispetto agli editori venezia- prendevano parti per strumenti solisti come auti dolci,
ni Sala e Bortoli.[13] La sua uscita fu pubblicizzata con oboi, clarinetti, viola d'amore, mandolini, che servivano
un annuncio sul The Post Man di Londra. Questi concerti per mettere in evidenza il talento delle ragazze anche in
ebbero uno strepitoso successo in tutta Europa e furono strumenti particolarmente rari e di non facile reperibilit
seguiti nel 1714 da La stravaganza (Opus 4), una raccolta per l'epoca.
di concerti per solo violino e archi.
Nel febbraio 1711 Vivaldi, accompagnato dal padre, si
rec a Brescia, ove consegn il suo Stabat Mater RV 621
al committente, la Congregazione dell'Oratorio di S. Fi-
lippo Neri. Nel 1718 inizi un periodo di frequenti spo-
stamenti, ma sembra non aver mai rotto i legami con la
Piet. Dagli atti registrati possibile constatare che tra
il 1723 e il 1729 fu pagato per comporre almeno 140
concerti.

1.3 Impresario d'opera al Teatro


Sant'Angelo

Nella Venezia del primo XVIII secolo l'opera era


l'intrattenimento musicale pi popolare e pi redditizio
per i compositori. C'erano parecchi teatri in concorren-
za fra loro. Quello che no a pochi anni fa si credeva
il primo lavoro teatrale vivaldiano, Ottone in villa (RV
729), fu rappresentato al Teatro delle Grazie di Vicenza
nel maggio del 1713. Nuove ricerche, comunque, sposta-
no l'esordio operistico di Vivaldi almeno al 1705, anno
in cui Vivaldi complet il Creso tolto alle amme (RV
Anh. 138) di Girolamo Polani per il Teatro Sant'Angelo
di Venezia.[16] Nel 1714 divenne sia impresario che di- Il teatro alla moda di Benedetto Marcello
rettore delle musiche presso tale teatro, dove allest la sua
terza opera, l'Orlando nto pazzo (RV 727). Tuttavia non In quanto rappresentante pi in vista del moderno stile
sembra che il dramma riscuotesse il successo sperato, operistico, Vivaldi fu uno dei bersagli del pamphlet sati-
e, per salvare la stagione, l'impresario Vivaldi si risol- rico Il teatro alla moda, pubblicato anonimo nel 1720, ma
se a riallestire, con ritocchi e aggiunte di propria ma- notoriamente scritto dal musicista e letterato Benedetto
no, l'Orlando di Giovanni Alberto Ristori, gi presentato Marcello.[18] Benedetto Marcello, patrizio e magistrato
l'anno precedente. Nel 1715 mise in scena un pasticcio, veneziano, nonch musicista stimato da molti suoi con-
il Nerone fatto Cesare (RV 724, perduto), con le musiche temporanei (incluso Johann Sebastian Bach), era sosteni-
di vari compositori e 11 arie dello stesso Vivaldi. Il 1716 tore di una visione aristocratica ed elitaria della musica,
vide la rappresentazione di Arsilda, regina di Ponto (RV ed era poco incline ad apprezzare gli aspetti pi popo-
700), molto probabilmente un successo, visto che dopo lari della produzione operistica della sua epoca. L'unico
l'opera seguente (L'incoronazione di Dario, RV 719), fu- riferimento esplicito a Vivaldi nel Teatro alla moda, pe-
rono proposte delle repliche con lo stesso, giovanissimo raltro, nascosto nel frontespizio, dove una serie di ana-
cast (in primis le future star Annibale Pio Fabri, Anna Vi- grammi celano i nomi di personaggi ben noti all'epoca:
cenza Dotti e Maria Teresa Cotte o Cotti)[17] . Lo stesso fra questi, ALDIVIVA si riferisce chiaramente a Vival-
anno fu rappresentata La costanza trionfante degli amori di. Nello stesso frontespizio rappresentato un gruppo di
e degl'odii (RV 706), nel piccolo Teatro San Mois. personaggi su una peata e la guretta alata che indossa
1.5 Gli ultimi anni e la morte 5

un cappello da prete e suona il violino potrebbe essere e il bruciare dei fuochi. Ogni concerto associato a un
una caricatura di Vivaldi. Per il resto, l'opera si propone sonetto scritto dallo stesso Vivaldi, che descrive la sce-
di criticare e ridicolizzare aspetti del teatro musicale[19] na ragurata in musica. Furono pubblicati come i pri-
che erano estremamente diusi all'epoca (come attestato, mi quattro concerti di una raccolta di dodici: Il cimen-
ad esempio, dalle Memorie di Carlo Goldoni) e non sono to dell'armonia e dell'inventione Opus 8, pubblicata ad
specicamente riconducibili all'attivit di Vivaldi. Amsterdam, nel 1725, da Michel-Charles Le Cne, che
era succeduto ad Estienne Roger nell'attivit editoriale.
Probabilmente durante il suo periodo a Mantova Vivaldi
1.4 Gli anni della maturit conobbe Anna Gir (Anna Maddalena Teseire), all'epoca
ancora bambina (la sua data di nascita collocabile in-
torno al 1710), che era destinata a diventare sua allieva
e protetta e ad acquistare gran fama come cantante liri-
ca. Vivaldi allest almeno 15 rappresentazioni operistiche
con la partecipazione della Gir tra il 1723 e il 1740. No-
nostante molta letteratura non scientica abbia costruito
delle fantasiose ipotesi su una possibile relazione amoro-
sa tra i due, al momento essa non risulta comprovata da
alcuna documentazione storica.

1.5 Gli ultimi anni e la morte

Antonio Vivaldi in un ritratto di Lambert jeune

Nel 1718 fu oerto a Vivaldi il prestigioso incarico di


maestro di cappella da camera alla corte del principe
Filippo d'Assia-Darmstadt, governatore di Mantova e no-
to appassionato di musica. Egli si trasfer dunque nella
citt lombarda e vi rimase per circa tre anni.[20] Di que-
sto periodo, e precisamente della stagione 1720-1721, ci
rimangono testimonianze di almeno tre opere tra le qua-
li il Tito Manlio (RV 738, vedi Opere) e varie cantate
e serenate. Successivamente Vivaldi fu a Milano, dove
present nel 1721 il suo dramma pastorale La Silvia (RV
734) e nel 1722 l'oratorio L'adorazione delli tre re magi
al bambino Ges (RV 645, perduto). Sempre nel 1722 il
compositore veneziano si rec a Roma, dove era stato in-
vitato da papa Benedetto XIII a suonare per lui. Nel 1725
torn a Venezia, dove nello stesso anno produsse quattro
lavori teatrali.
Questo anche il periodo in cui egli scrisse Le quat- Caricatura di Vivaldi
tro stagioni, quattro concerti per violino che rappresen- di Pier Leone Ghezzi (1723),
tano le scene della natura in musica; probabilmente l'idea recante la scritta:
di comporre questi concerti gli venne mentre stava nelle Il Prete Rosso Compositore di Musica che fece L'opera a
campagne attorno Mantova e furono una rivoluzione nella Capranica del 1723[21]
concezione musicale: in essi Vivaldi rappresenta lo scor- Biblioteca Apostolica Vaticana
rere dei ruscelli, il canto degli uccelli, il latrato dei cani,
il ronzio delle zanzare, il pianto dei pastori, la tempesta,
i danzatori ubriachi, le notti silenziose, le feste di caccia All'apice della sua carriera, Vivaldi ricevette numero-
(sia dal punto di vista del cacciatore che della preda), il se commissioni dalle famiglie nobiliari e reali d'Europa.
paesaggio ghiacciato, i bambini che slittano sul ghiaccio La serenata La Gloria, Imeneo (RV 687) fu scritta per
6 1 BIOGRAFIA

il matrimonio di Luigi XV. L'Opus 9, La cetra, fu de-


dicata all'imperatore Carlo VI. Vivaldi ebbe occasione
d'incontrare l'imperatore in persona nel 1728, quando
questi si rec a Trieste per supervisionare la costruzione
di un nuovo porto. Carlo ammir cos tanto la musica del
Prete Rosso, che, come egli stesso ebbe poi modo di rife-
rire, si intrattenne pi a lungo con il compositore in questa
occasione, che non con i suoi ministri nell'arco di due an-
ni. A Vivaldi egli confer il titolo di cavaliere, attribu una
medaglia d'oro e avanz un invit a corte a Vienna. Dal
canto suo il musicista present all'imperatore una presun-
ta copia del manoscritto de La cetra. Sennonch, questa
raccolta di concerti quasi completamente dierente da
quella pubblicata con lo stesso titolo, come Opus 9: pro-
babilmente un ritardo di stampa aveva costretto Vivaldi a
confezionare alla meglio una collazione improvvisata di
concerti.
Nel 1730, accompagnato da suo padre, viaggi a Vienna
e a Praga, dove fu rappresentata, tra le altre, la sua opera
Farnace (RV 711). Alcuni altri lavori di questo periodo
segnarono il suo incontro con due dei maggiori librettisti
italiani dell'epoca: L'Olimpiade e Catone in Utica furono
scritte su libretto del gi aermato Pietro Metastasio, che
era divenuto nel 1730 poeta cesareo alla corte di Vienna,
mentre il libretto della Griselda costituiva un adattamen-
to, da parte della giovine speranza Carlo Goldoni, di un
vecchio libretto del predecessore di Metastasio, Apostolo
Zeno.
La vita di Vivaldi, come quella di molti compositori Carlo VI d'Asburgo
del suo tempo, si concluse infelicemente tra non indif-
ferenti traversie di ordine economico ed umano. Le sue
composizioni non venivano pi particolarmente apprez- gimento dei preti negli aari dello spettacolo.[23] Ci ,
zate a Venezia: i rapidi cambiamenti dei gusti musicali almeno, quanto emerge da una lettera inviata da Vivaldi
e l'aermazione dell'opera napoletana lo avevano messo al suo protettore ferrarese, marchese Guido Bentivoglio,
fuori moda, e lui, in tutta risposta, decise di trasferirsi a per cercare il suo appoggio nel tentativo di ottenere la re-
Vienna, dove era stato invitato da Carlo VI e dove spera- voca dell'interdizione vescovile. In essa Vivaldi esponeva
va forse di occupare qualche posizione uciale a corte. le ragioni di salute per le quali non ociava pi da tan-
inoltre alquanto probabile che Vivaldi avesse in mente di tissimi anni il servizio divino, e proclamava la perfetta
mettere in scena alcune sue opere al Krntnertortheater. correttezza dei suoi rapporti con le dame che lo accom-
Per nanziare il suo trasferimento Vivaldi non esit a pagnavano, tutte di specchiate, e comprovabili, devozio-
svendere un considerevole numero di manoscritti. A con- ne ed onest.[24] Malgrado tutti i suoi sforzi Vivaldi non
correre alla sua determinazione di trasferirsi nella capita- riusc per ad ottenere alcunch e, al di l degli ingen-
le asburgica, e di lasciare quindi per sempre l'Italia, era ti danni economici, ci fu da lui considerato un aronto
intervenuto, nel 1737, uno spiacevole episodio che aveva tale da spingerlo a chiudere denitivamente con l'Italia.
segnato profondamente l'animo del musicista. Alla vigi-
lia dell'inizio della stagione d'opera a Ferrara, con la qua- Disgraziatamente, poco dopo il suo arrivo a Vienna,
le Vivaldi sperava di rifarsi dalle dicolt incontrate in nell'ottobre del 1740, Carlo VI mor. Ne segu una guerra
patria, egli era stato convocato dal nunzio apostolico a di dimensioni europee, la Guerra di successione austriaca
Venezia che gli aveva noticato la proibizione di recarsi che costrinse la glia, la futura imperatrice Maria Tere-
nella citt emiliana, decisa nei suoi confronti dal cardi- sa d'Austria, a fuggire in Ungheria. Questo tragico colpo
nale arcivescovo della stessa, Tommaso Ruo.[22] Tale della sorte, oltre ad aver portato all'immediata chiusura
decisione, catastroca a fronte dello stato d'avanzamento di tutti i teatri viennesi sino all'anno successivo, lasci
del progetto e degli impegni nanziari gi assunti da Vi- il compositore senza protezione imperiale e senza fonti
valdi, era motivata dal fatto che il Prete Rosso non diceva di reddito. Cionondimeno, a Vivaldi, forse perch trop-
messa ed aveva l'abitudine di accompagnarsi con la Gir po malato o troppo povero, non rest altro che rimanere
ed altre donne, oltre che dall'avversione in via di prin- a Vienna, svendendo, per tirare avanti, altri suoi mano-
cipio da parte dell'arcivescovo nei confronti del coinvol- scritti, nch, nella notte tra il 27 e il 28 luglio 1741,
egli mor di infezione intestinale (o forse anche a causa
7

di quell'asma bronchiale di cui soriva n dalla nascita) Jacques Rousseau nel 1775 fece un riarrangiamento per
nell'appartamento attato presso la vedova Maria Agate auto della Primavera.
Wahlerin. La casa, che era strategicamente adiacente al
Krntnertortheater ed era conosciuta anche come Satleri-
sch Haus, fu distrutta nel XIX secolo, cos come il teatro
stesso, e al suo posto fu edicato l'Hotel Sacher. Il 28 lu-
glio Vivaldi fu sepolto in una fossa comune al Spitaller
Gottsacker di Vienna.[25] Il luogo della sepoltura si trova
a anco della Karlskirche, nell'area occupata da un isti-
tuto tecnico. Targhe in sua memoria sono posizionate in
entrambi i luoghi, come anche sono presenti una Vival-
di star nella Musikmeile viennese, un monumento nella
Rooseveltsplatz ed un memoriale nella Karlsplatz.
All'inizio egualmente sfortunata, anche la sua musica cad-
de nell'oscurit, dove rimase n quasi alla met del XX
secolo, quando la gura di Vivaldi tornata a stagliarsi
prepotentemente nel panorama della storia della musica
europea.

2 La musica di Vivaldi

Innovando dal profondo la musica dell'epoca, Vivaldi


diede pi evidenza alla struttura formale e ritmica del
concerto, cercando ripetutamente contrasti armonici e in-
ventando temi e melodie inconsuete. Il suo talento con-
sisteva nel comporre una musica non accademica, chiara Johann Sebastian Bach: il modello di Vivaldi stato determinante
ed espressiva, tale da poter essere apprezzata dal grande per l'evoluzione del suo stile
pubblico e non solo da una minoranza di specialisti. Vi-
valdi fu favorevolmente oggetto d'interesse della critica Fu invece attaccato duramente dagli inglesi: ad esempio
tedesca sua contemporanea. Tra i tedeschi si ricordano Charles Avison sosteneva che la sua musica era adatta a
in particolare, Johann Adam Hiller, Ernst Ludwig Ger- far divertire i fanciulli. Nonostante questo, in vita la sua
ber e il autista e compositore Johann Joachim Quantz. musica strumentale ebbe successo in tutta Europa e fu
Costui rifer di aver ascoltato alcuni concerti (probabil- oggetto di numerose ristampe sia francesi che inglesi.
mente de L'estro armonico) del Prete Rosso a Pirna nel
In Italia, nonostante avesse fortemente inuenzato e rin-
1714 e lui stesso li den un nuovo genere di pezzi mu-
sicali dai magnici ritornelli (questo fu uno dei maggiori novato la musica strumentale dell'epoca, fu praticamente
ignorato dagli studiosi coevi e i suoi lavori teatrali dopo
riconoscimenti a Vivaldi da parte di personalit coeve).
La sua musica ebbe infatti un notevole inusso sullo stile la sua morte caddero nell'oblio pi totale; questo a cau-
sa della moda in voga nell'Italia del Settecento, dove si
di diversi compositori sia austriaci che tedeschi. Tra que-
sti il pi noto fu il celebre Johann Sebastian Bach, il quale esigevano sempre nuovi autori e nuove musiche.
fu grandemente inuenzato dalla forma del concerto vi- Vivaldi considerato uno dei maestri della scuola barocca
valdiano: egli interiorizz a tal punto alcuni concerti vi- italiana, basata sui forti contrasti sonori e sulle armonie
valdiani da volerli trascrivere per clavicembalo solista o semplici e suggestive.
per uno o pi clavicembali e orchestra, tra questi il famo- Praticamente dimenticato durante le stagioni del
so Concerto per quattro violini, archi e clavicembalo op. Classicismo e del Romanticismo, incontr il gusto dei
3 n. 10 (RV 580). Fino a poco tempo fa si credeva che musicisti del primo Novecento. Dopo la riscoperta della
fosse stato Vivaldi a trascrivere per violino alcune opere sua opera nel secondo dopoguerra (grazie anche alla
di Bach. Solo recentemente stato dimostrato che il tra- nascita di enti come l'Istituto Italiano Antonio Vivaldi
scrittore fu invece Bach il quale, a dire il vero, non si li- dediti allo studio e alla diusione della musica vivaldia-
mit alla pura trascrizione, ma arricch sistematicamente na), Vivaldi divenne uno dei compositori pi amati e
la trama vivaldiana dal punto di vista contrappuntistico. ascoltati del Barocco, anche se non tutti i musicisti del
Fu apprezzato anche dall'ambiente musicale francese, nel XX secolo mostrarono tuttavia lo stesso entusiasmo: Igor
quale spiccano l'organista Michel Corrette e Pierre Gavi- Stravinskij, ad esempio, disse provocatoriamente che
nis. La sua notoriet in Francia continu per un certo Vivaldi avrebbe scritto per cinquecento volte lo stesso
periodo anche dopo la morte: si ricorda infatti che Jean- concerto.
8 4 RENAISSANCE VIVALDIANA: IL FONDO FO-GIORDANO

fusione l'esistenza di diversi cataloghi delle sue opere,


del tutto discordanti fra loro per ci che riguarda la nu-
merazione e la cronologia delle opere, fra i quali, solo di
recente il Catalogo Ryom (contraddistinto dalla sigla RV)
sembra aver raggiunto lo status di riferimento universa-
le. Non tuttavia raro imbattersi tuttora in pubblicazioni
musicali che fanno riferimento ad una catalogazione di-
versa. Il corpus delle composizioni vivaldiane consta di
circa 600 fra concerti e sonate, quasi 300 dei quali per
uno o pi violini, 30 circa per violoncello, 39 per fagotto,
25 per auto e 25 per oboe, no a toccare strumenti come
il liuto, il mandolino ed altri strumenti molto raramente
utilizzati in funzione concertistica, all'epoca.
Alle composizioni strumentali, si aanca una notevole
produzione di musica sacra, che consta di poco meno di
un centinaio di composizioni; notevole anche la produ-
zione di musica vocale, comprendente oltre cento cantate
ed arie. Inne la sua attivit di operista stata recente-
mente riscoperta. Essa si compone di circa 45 titoli, di
molti dei quali si perduta la parte musicale.

Ritratto presunto di Antonio Vivaldi (anonimo, XVIII secolo)


conservato nel Museo internazionale e biblioteca della musica
di Bologna 4 Renaissance vivaldiana: il fondo
Fo-Giordano
Grande scalpore ha suscitato nell'ottobre 2010 il rinve-
nimento, segnalato dal The Guardian,[27] di un concerto La Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino possie-
per auto di Vivaldi negli archivi di famiglia di un no- de la pi importante collezione di partiture autografe di
bile scozzese, Lord Robert Kerr, caduto nella battaglia Vivaldi.
di Culloden nel 1746. Il manoscritto del concerto, rinve- Quando, nell'autunno 1926, il direttore del Collegio Sale-
nuto nell'Archivio Nazionale di Scozia da Andrew Wol- siano San Carlo di Borgo San Martino (Casale Monfer-
ley, ricercatore dell'Universit di Southampton e specia- rato), don Federico Emanuel, intraprese alcuni lavori di
lista di Vivaldi, porta il titolo di Il Gran Mogol ed stato manutenzione ebbe l'idea, per raccogliere i fondi neces-
composto tra la ne degli anni venti e gli inizi degli an- sari, di mettere in vendita gli antichi manoscritti musicali
ni trenta del Settecento. Si crede che esso, rappresentan- che possedeva la biblioteca del Collegio. Al ne di co-
te l'India (l'impero del Mogul), facesse parte di un quar- noscere il prezzo da proporre agli antiquari, sottopose gli
tetto di concerti nazionali, di cui facevano parte anche spartiti al musicologo e direttore della Biblioteca Nazio-
L'Inghilterra, La Francia e La Spagna (tutti perduti). Essi, nale di Torino, Luigi Torri (1863-1932), che ad que-
secondo alcuni studiosi, avrebbero costituito l'equivalente sto lavoro ad Alberto Gentili, professore di storia della
geograco de Le quattro stagioni. La prima mondiale di musica dell'universit.
questo concerto perduto del compositore ha avuto luogo,
nell'esecuzione dell'ensemble barocco inglese La Serenis- I grossi volumi della collezione contenevano quattordici
sima, nella Concert Hall di Perth (Australia) il 26 gennaio opere di Antonio Vivaldi, musicista allora poco conosciu-
2011.[28] to al grande pubblico; c'erano anche opere di altri com-
positori, in particolare di Alessandro Stradella. Interessati
a non voler disperdere una raccolta cos eccezionale, gli
esperti cercarono una soluzione per farla acquisire dal-
3 Catalogo delle opere la Biblioteca di Torino, che non disponeva del bilancio
necessario.
Il catalogo delle opere di Vivaldi particolarmente va- Una soluzione n per essere trovata da Alberto Genti-
sto e complesso. La grande fama di cui godette in tut- li: riusc a persuadere un ricco agente di cambio, Roberto
ta Europa port alla dispersione dei suoi manoscritti - Fo, ad acquisire la raccolta e di farne dono alla biblioteca
no agli angoli pi remoti del vecchio continente. Non in memoria del suo giovane glio Mauro, morto prema-
quindi raro che, in seguito al riordino delle collezioni di turamente alcuni mesi prima e il cui fondo doveva perpe-
manoscritti di una biblioteca si rintraccino composizio- tuarne il nome. Tuttavia, avendo esaminato i manoscritti
ni inedite delle quali si era persa notizia da secoli, come vivaldiani, Gentili scopr che questi facevano parte di una
accaduto recentemente a Dresda. Altro elemento di con- raccolta pi importante di cui si mise in testa di scoprire
9

la parte mancante. Le opere cedute dai salesiani erano un valdiano composto da Fritz Kreisler[29] , il quale fu fatto
lascito del marchese Marcello Durazzo (1842-1922): gra- passare dallo stesso autore come un lavoro originale del
zie all'aiuto di esperti di genealogia, sidentic nel 1930 Prete Rosso, concorse al risorgere delle fortune di Vival-
il proprietario degli altri volumi della collezione inizia- di. Questo spinse lo studioso francese Marc Pincherle ad
le, glio del fratello dell'altro proprietario, Flavio Ignazio iniziare un lavoro accademico sull'opera del compositore
(1849-1925), che abitava a Genova. Occorse tutta la pa- veneziano. La scoperta di numerosi manoscritti di Vival-
zienza e l'abilit del marchese genovese Faustino Curlo di e la loro acquisizione da parte della Biblioteca Nazio-
(1867-1935) per ottenere dal detentore che questa secon- nale Universitaria di Torino port a un rinnovato interesse
da raccolta fosse ceduta per ricostituire denitivamente per Vivaldi. La rinascita dei lavori non pubblicati di Vi-
l'insieme iniziale. valdi nel XX secolo si ebbe grazie soprattutto all'impegno
di Alfredo Casella, che nel 1939 organizz l'ormai stori-
Poich anche in questo caso la Biblioteca di Torino non
disponeva dei fondi per l'acquisto, Alberto Gentili tro- ca Settimana di Vivaldi, nella quale vennero riscoperti il
Gloria RV 589 e L'Olimpiade (RV 725). Dalla seconda
v un altro mecenate, l'industriale Filippo Giordano che
accett di comprare la raccolta e di farne dono alla Bi- guerra mondiale in poi le composizioni di Vivaldi furo-
no oggetto di un successo universale e con l'avvento del-
blioteca di Torino in ricordo del glio Renzo, morto da
poco all'et di 4 anni. I due fondi cos riuniti rimasero le esecuzioni lologiche increment ulteriormente la sua
comunque distinti, sotto il nome rispettivamente di Rac- fama. Nel 1947 l'uomo d'aari veneziano Antonio Fanna
colta Mauro Fo e Raccolta Renzo Giordano; i 27 volu- fond l'Istituto Italiano Antonio Vivaldi, con il compo-
mi di manoscritti vivaldiani (quasi tutti autogra) com- sitore Gian Francesco Malipiero come direttore artisti-
prendono 80 cantate, 42 opere sacre, 20 opere, 307 brani co, con l'intento di promuovere la musica di Vivaldi e la
strumentali e l'oratorio Juditha triumphans. pubblicazione di nuove edizioni dei suoi lavori.

Dalle ricerche eseguite risult che l'intera collezione


era appartenuta al conte Giacomo Durazzo, ambascia-
tore d'Austria a Venezia dal 1764 al 1784, ed era stata 6 Vivaldi al cinema
trasmessa per successione nell'illustre famiglia genovese.
In ambito cinematograco, Vivaldi apparso, come per-
I musicologi non poterono sfruttare rapidamente questa
sonaggio, in Rosso veneziano, un lm francese del 1989,
scoperta eccezionale poich Alberto Gentili, al quale i di-
incentrato su un episodio della vita di Carlo Goldoni,
ritti di studio e di pubblicazione erano stati espressamente
diretto da tienne Prier, dove interpretato dall'attore
riservati, era ebreo e come tale fu bloccato a causa delle
polacco Wojciech Pszoniak. Nel 2006 venne poi realiz-
leggi razziali del fascismo italiano. Fu solamente dopo la
zato un lm di produzione franco-italiana, Antonio Vi-
seconda guerra mondiale che lo studio e la pubblicazione
valdi, un prince Venise, diretto da Jean-Louis Guiller-
poterono essere condotti al loro termine.
mou ed interpretato da Stefano Dionisi, nei panni di Vi-
valdi, Michel Serrault, nel ruolo del vescovo di Venezia,
Christian Vadim, nel ruolo di Carlo Goldoni, e Michel
5 Reputazione postuma Galabru, nel ruolo del papa Benedetto XIII. Un ulteriore
pellicola incentrata sulla biograa del celebre composito-
re veneziano in preparazione, con il titolo provvisorio
Vivaldi, prodotto da Boris Damast e con Max Irons, glio
dell'attore Jeremy Irons, nelle vesti del musicista; il ca-
st vede inoltre la partecipazione di Malcolm McDowell,
Jacqueline Bisset e Grard Depardieu.

7 La musica strumentale
Se il concerto solistico, derivato dal concerto grosso, ve-
de Giuseppe Torelli come iniziatore, tuttavia a Vivaldi
che si deve attribuire l'elaborazione di una forma che ven-
Lapide a memoria del compositore in Calle della Piet a Venezia ne utilizzata come modello no alla nascita del concerto
classico.[30] Una buona parte dei suoi concerti carat-
Vivaldi rimase sconosciuto per i suoi concerti pub- terizzata, nei due movimenti veloci, da un'alternanza di
blicati e largamente ignorato sino a dopo la rinascita tutti basati su un ritornello, che viene riproposto in varie
dell'interesse per la musica di Bach, iniziata grazie a Felix tonalit e di soli modulanti di carattere tematico libero.
Mendelssohn-Bartholdy. Perno il suo lavoro pi famo- Questa forma, che non fu invenzione vivaldiana,[1] fu uti-
so, Le quattro stagioni, non fu noto nella sua edizione ori- lizzata dal compositore veneziano con grande libert; ad
ginale. Agli inizi del XX secolo il concerto in stile vi- esempio contraendo nel corso del movimento la lunghez-
10 8 LA MUSICA VOCALE

za del ritornello mentre viene parallelamente ampliata la (Arcangelo Corelli, Tomaso Albinoni, la scuola bologne-
lunghezza dei soli, oppure ripetendo due volte il ritornello se e quella veneziana). Le sonate a tre, raccolte nell'opera
nale nella tonalit d'impianto con l'inserzione di un bre- 1 e nell'opera 5, risentono fortemente dell'inusso dei la-
ve episodio solistico che utilizza materiale musicale del vori da camera di Arcangelo Corelli, anche se vengono
primo solo.[31] Nei movimenti lenti, egli utilizza talvolta dinamizzate dalla vitalit della scrittura strumentale ve-
una forma a ritornello semplicata, altre volte una forma neziana, mentre le sonate per uno strumento, scritte per lo
monotematica bipartita attinta dalla sonata. pi per il violino, o per il violoncello, o per uno strumento
Ci sono pervenuti 329 suoi concerti per uno strumento a ato, presentano uno stile tipicamente da camera perso-
nalizzato da un particolare sviluppo della cantabilit nei
solista ed archi, 220 dei quali sono per violino, 37 per
fagotto, 27 per violoncello, 19 per oboe, 13 per auto tra- movimenti lenti e da un progressivo distacco dai modelli
di danza nell'andamento ritmico.
verso, 2 per auto diritto, 3 per autino (auto diritto so-
pranino), uno per mandolino e 7 per viola d'amore. Oltre Tra le sue sonate, vanno anche ricordate le RV 68, RV 70,
a questi, vi sono una quarantina di concerti per due stru- RV 71 e RV 77, scritte per due violini e basso ad libitum,
menti e archi, per lo pi dedicati a due strumenti uguali che probabilmente furono composte prima dei duetti per
(due violini e due oboi), ma che comprende anche il fa- due violini op. 3 di Jean-Marie Leclair[1] e sono quindi tra
moso concerto per viola d'amore e liuto, e pi di una tren- i primi e pi interessanti esempi di sonate per due violini
tina di concerti multipli, per pi di tre solisti. A questi va senza accompagnamento di basso continuo.
aggiunta una sessantina di concerti ripieni (concerti per
archi senza solista), del tutto ani alle sinfonie d'opera,
nei quali talvolta troviamo un'attenzione all'elaborazione 7.1 Raccolte a stampa
contrappuntistica lontana dall'immagine stereotipata di
un Vivaldi compositore facile e superciale.[1] Un pic- Esaminando le opere pubblicate da Vivaldi mentre era
colo numero di concerti con solista scritto per 2 orche- in vita, salta immediatamente all'occhio il fatto che vi
stre: si tratta di fatto di una divisione dell'orchestra in due una prevalenza di sonate nei primi anni della sua carrie-
gruppi separati, nel solco della tradizione della policora- ra, ed un'assoluta maggioranza di concerti nella seconda
lit sacra veneziana orita tra la ne del Cinquecento e parte della vita, quando ha ormai raggiunto uno stato di
l'inizio del Seicento. Inne, vi una ventina di concerti compositore aermato. Le ultime pubblicazioni di sona-
senza orchestra": scritti per un gruppo da due a sei stru- te, recanti il numero d'opera 13 e 14, rappresentano casi
menti accompagnati dal basso continuo, non si presen- particolari: la prima con tutta evidenza un falso di ma-
tano nella forma abituale in cui venivano trattati questi no francese, nel quale si utilizzano elementi tematici di
gruppi, cio la forma della sonata da camera o da chiesa, origine vivaldiana; la seconda, invece, una pubblicazio-
ma in quella del concerto a ritornelli.[32] ne fatta senza il controllo del compositore, come risulta
Molti concerti sono programmatici od onomatopeici: chiaro dal fatto che mancante di numero d'opera, e se-
tra questi, ad esempio, gurano le celeberrime Stagio- condo Kolneder contiene [37]
probabilmente musica compo-
ni (RV269, 315, 293, 297) che costituiscono i pri- sta molti anni addietro. Va da s che la pubblicazione
mi quattro numeri dell'opera 8, Il Gardellino (RV90, di un'opera di musica per ampio organico era assai pi
428), La Tempesta di Mare (RV98, 433, 570), Il cor- costosa di una di musica da camera, e quindi costituisca
net[t]o da posta (RV363), La Caccia (RV 362), La not- un'operazione commerciale alquanto rischiosa per un gio-
te (RV104, 501). Tuttavia, molti altri concerti portano vane compositore; ci non esclude che Vivaldi non aves-
un titolo, il quale si pu riferire allo stile musicale, co- se gi intrapreso la composizione dei suoi concerti nei
me il Concerto madrigalesco (RV129) o il Concerto al- primi anni di servizio presso l'Ospedale della Piet, co-
la rustica (RV151), all'aetto generale del brano, come me parrebbe confermare il riconoscimento alla sua attivi-
L'inquietudine (RV23) o L'amoroso (RV271), a una parti- t sancito dall'allargamento delle sue mansioni nel 1705,
[38]
colare modalit di esecuzione, come L'ottavina (RV763), dall'aumento di stipendio ottenuto nel 1708 e da va-
in cui tutti i soli vanno suonati all'ottava superiore, o il rie anit stilistiche tra le sonate per violino e cembalo
concerto senza cantin (RV243), in cui il violino solista dell'opera II (1708) e alcuni concerti dell'Estro Armonico
suona senza la corda pi alta (detta appunto cantino), (opera III, 1711).
o ancora all'esecutore a cui era destinato, come Il Carbo-
nelli (RV366) o all'occasione per cui era stato composto,
come i concerti per la solennit di S Lorenzo (RV286, 8 La musica vocale
556, 562).[33]
Sono giunte no a noi circa 90 sonate, che presentano uno 8.1 Opere
stile meno innovativo rispetto ai concerti; sia nella sona-
ta solistica (per uno strumento e basso continuo) che in Vivaldi sosteneva di aver composto 94 opere. In realt,
quella a tre (per due strumenti e basso continuo) vie- sono stati identicati meno di 50 titoli, e solo una ventina
ne utilizzato un impianto formale ed una scrittura lega- di queste opere giunta no a noi. D'altra parte, il calcolo
te ai principali modelli condivisi della musica da camera delle composizioni reso pi complesso dalla consuetu-
8.1 Opere 11

dine dell'epoca di riprendere vecchie opere cambiandone Armida al campo d'Egitto (RV 699-A), libretto:
il titolo e di comporre dei pasticci, comprendenti musica Giovanni Palazzi, Venezia 1718
di vari autori, sia scritta per l'occasione che adattata da
opere precedenti. Scanderbeg (RV 732), libretto: Antonio Salvi,
Firenze 1718
Inoltre, non sempre le parti dell'opera o del pasticcio veni-
vano adattate coerentemente al libretto o alla logica della Armida al campo d'Egitto (RV 699-B), libretto:
trama; d'altro canto, il pubblico non veniva a teatro tanto Giovanni Palazzi, Mantova 1718
per ascoltare una storia, ma piuttosto per le prodezze vo-
Teuzzone (RV 736), libretto: Apostolo Zeno,
cali dei castrati o delle prime donne, sulle cui esigenze
Mantova 1719
le opere erano di fatto strutturate, come testimonia il gi
citato Teatro alla moda di Benedetto Marcello. Artabano, re de' Parti (RV 701/706-C), libretto:
Di Vivaldi ci giungono, parziali o complete, 21 opere, tut- Antonio Marchi, Vicenza 1719
ti drammi per musica, le quali dal punto di vista dramma- Tito Manlio (RV 738), libretto: Matteo Noris,
tico seguono i tipici canoni dell'opera seria dell'epoca. La Mantova 1719
musica tuttavia vitale e ricca di inventiva. Inoltre non
raro trovare in alcuni pasticci della tarda maturit del Tito Manlio (RV 778), libretto: Matteo Noris, Roma
Prete Rosso arie di altri compositori contemporanei, co- 1720
me Leonardo Leo, Geminiano Giacomelli, Johann Adolf
Hasse e Giovanni Battista Pergolesi. Per i pasticci allesti- La Candace, o siano Li veri amici (RV 704), libretto:
ti da altri compositori con arie di Vivaldi, consultare la Francesco Silvani e Domenico Lalli, Mantova 1720
sezione degli Anhang relativa. Filippo, re di Macedonia (RV 715), libretto: Dome-
nico Lalli, Venezia 1720
Creso tolto alle amme (RV Anh. 138), Venezia 1705
La Silvia (RV 734), libretto: Enrico Bissari, Milano
Ottone in villa (RV 729-A), libretto: Domenico Lalli, 1721
Vicenza 1713
Ercole su'l Termodonte (RV 710), libretto: Giacomo
Orlando furioso (RV Anh. 84), libretto: Grazio Francesco Bussani, Roma 1723
Braccioli; musica: Giovanni Alberto Ristori; ope- La virt trionfante dell'amore, e dell'odio, overo Il
ra allestita dall'Impresa Vivaldi e ripetutamente Tigrane (RV 740), libretto: Francesco Silvani, Roma
modicata da Antonio Vivaldi, Venezia 1713 1724
Orlando nto pazzo (RV 727), libretto: Grazio Giustino (RV 717), libretto: conte Nicol Beregan
Braccioli, Venezia 1714 (1683), rimaneggiato da Pietro Pariati (1711) per
Tomaso Albinoni, e con ulteriori profonde modi-
Orlando furioso (RV 819), libretto: Grazio Braccio-
che (forse di Antonio Maria Lucchini), Roma,
li; contenente anche musiche tratte dall'opera omo-
1724
nima di Ristori del 1713 (RV Anh. 84), Venezia
1714 L'Artabano (RV 706-D), libretto: Alessandro Mar-
chi, Mantova 1725
Nerone fatto Cesare (RV 724), libretto: Matteo Noris,
Venezia 1715 L'inganno trionfante in amore (RV 721) (pasticcio),
libretto di Matteo Noris, ritoccato da G. M. Rug-
La costanza trionfante degl'amori e degl'odii (RV gieri, musicista e uomo di lettere dilettante, Venezia
706-A), libretto: Antonio Marchi, Venezia 1716 1725
Arsilda, regina di Ponto (RV 700), libretto: Domeni- Venezia (nascente?) (RV Anh. 139) musica di Anto-
co Lalli, Venezia 1716 nio Vivaldi, preparata per il 1726 al Sant'Angelo,
ma poi non allestita. Probabile ripresa nel 1731 a
L'incoronazione di Dario (RV 719), libretto: Adriano Venezia, luogo ignoto.
Morselli, Venezia 1717
Cunegonda (RV 707) (verosimilmente pasticcio),
Tieteberga (RV 737), libretto: Antonio Maria Luc- libretto: Agostin Piovene, Venezia 1726
chini, Venezia 1717
La fede tradita e vendicata (RV 712), libretto:
Il vinto trionfante del vincitore (RV Anh. 58), libretto: Francesco Silvani, Venezia 1726
Antonio Marchi, Venezia 1717
La tirannia gastigata (RV Anh. 55) (pasticcio, con un-
Artabano, re de' Parti (RV 701/706-B), libretto: dici arie di Vivaldi), libretto di Francesco Silvani,
Antonio Marchi, Venezia 1718 Praga 1726
12 8 LA MUSICA VOCALE

Dorilla in Tempe (RV 709-A), libretto: Antonio La Dorilla (RV 709-D), libretto: Antonio Maria Luc-
Maria Lucchini, Venezia 1726 chini, unica partitura conservata (Torino) delle varie
versioni della Dorilla in Tempe (si basa sull'edizione
Ipermestra (RV 722), libretto: Antonio Salvi, Firenze veneziana del 1734, con aggiunte e cancellazioni)
1727
L'Olimpiade (RV 725), libretto: Pietro Metastasio,
Farnace (RV 711-A), libretto: Antonio Maria Luc- Venezia 1734
chini, Venezia 1727
Il Bajazet (Tamerlano) (RV 703), libretto: Agostin
Farnace (RV 711-B), libretto: Antonio Maria Luc- Piovene, Verona 1735
chini, Venezia 1727
L'Adelaide (RV 695), libretto: Antonio Salvi, Verona
Siroe, re di Persia (RV 735-A), libretto: Pietro 1735
Metastasio, Reggio nell'Emilia 1727
Griselda (RV 718), libretto: Apostolo Zeno e Carlo
Orlando (RV 728), libretto: Grazio Braccioli, Vene-
Goldoni, Venezia 1735
zia 1727
Aristide (RV Anh. 89), libretto: Carlo Goldoni,
Rosilena ed Oronta (RV 730), libretto: Giovanni
Venezia 1735
Palazzi, Venezia 1728
Ginevra, principessa di Scozia (RV 716), libretto:
L'Atenaide (RV 702-A), libretto: Apostolo Zeno,
Antonio Salvi, Firenze 1736
Firenze 1728

Farnace (RV 711-C), libretto: Antonio Maria Luc- La bottega da caf (RV Anh. 43), libretto: Carlo
chini, Praga 1730 Goldoni, Venezia 1736

Argippo (RV 697), libretto: Domenico Lalli, Praga Il giorno felice (RV Anh. 92), libretto: Scipione
1730 Maei, Vienna 1737 (revisione de La da ninfa)

L'Atenaide (RV 702-B), libretto: Apostolo Zeno, Farnace (RV 711-F), libretto: Antonio Maria Luc-
Firenze 1731/1732 chini, Treviso 1737

Farnace (RV 711-D), libretto: Antonio Maria Luc- Catone in Utica (RV 705), libretto: Pietro Metastasio,
chini, Pavia 1731 Verona 1737

Alvilda, regina de' Goti (RV Anh. 88), libretto: L'oracolo in Messenia (RV 726), libretto: Apostolo
Apostolo Zeno, Praga 1731 Zeno, Venezia 1737

Dorilla in Tempe (RV 709-B), libretto: Antonio Ma- Rosmira (fedele) (RV 731), libretto: Silvio Stampi-
ria Lucchini, con sostanziali modicazioni rispetto glia, Venezia 1738
alla versione originale del 1726, Praga 1732
Armida al campo d'Egitto (RV 699-D), libretto:
Farnace (RV 711-E), libretto: Antonio Maria Luc- Giovanni Palazzi, Venezia 1738
chini, Mantova 1732
Farnace (RV 711-G), libretto: Antonio Maria Luc-
Semiramide (RV 733), libretto: Francesco Silvani, chini, Ferrara 1738
Mantova 1732
Siroe, re di Persia (RV 735-B), libretto: Pietro
La da ninfa (RV 714), libretto: Scipione Maei, Metastasio, Ancona 1738
Verona 1732
Siroe, re di Persia (RV 735-C), libretto: Pietro
Argippo (RV Anh. 137), libretto: Domenico Lalli, Metastasio, Ferrara 1739
Praga 1733. Ritrovato recentemente a Praga.
Feraspe (RV 713), libretto: Francesco Silvani,
Motezuma (RV 723), libretto: Girolamo Alvise Venezia 1739
Giusti, Venezia 1733
Ernelinda (RV Anh. 45) probabilmente pasticcio
Dorilla in Tempe (RV 709-C) (pasticcio, con due arie composto di arie, oltrech di Vivaldi, di Gasparini
di Hasse, due di Giacomelli, una di Leo e tre di e Galuppi, segnatamente da La fede tradita e
compositori non identicati), libretto: Antonio Ma- vendicata, Venezia 1750
ria Lucchini, con sostanziali modicazioni rispetto
alla versione originale, Venezia 1734 Medea e Giasone (RV 749.21)
13

8.2 Cantate e serenate soprattutto osservare nei suoi mottetti per voce solista,
descritti da Denis Arnold come concerti per voce, che
Vivaldi compose le sue cantate basandosi principalmente presentano parti di pure esibizioni vocali.
sulla maniera napoletana tipica dei compositori succes-
Vivaldi compose inoltre otto mottetti di introduzione,
sivi ad Alessandro Scarlatti e Benedetto Marcello: sono
i quali dovevano servire come premessa ai lavori in lar-
costituite da una serie di due o pi arie da capo che si
ga scala (Gloria, Dixit Dominus, Miserere); questo sot-
alternano con recitativi. Lo scenario costituito invaria-
togenere fu scarsamente utilizzato da altri compositori.
bilmente dai temi dell'Arcadia: pastori in preda ai tor-
Un'altra particolarit che contraddistingue la musica sa-
menti dell'amore e da ninfe incostanti (gli attributi sono
cra del Prete Rosso la frequente assegnazione della parte
reversibili) dei cui cuori vulnerabili Cupido fa strage.[50]
melodica al violino nei movimenti corali, lasciando quin-
Sono state trovate di Vivaldi: di il coro cantare in omofonia di sottofondo (ad es. nel
movimento iniziale e nale del Credo RV 591). In que-
22 cantate per soprano e basso continuo; sto modo Vivaldi anticip le messe sinfoniche della ge-
nerazione di Haydn. Anche le inuenze del concerto non
8 per contralto e basso continuo; esitano a manifestarsi. Basti notare il Beatus vir RV 598,
il quale presenta un ampio intervallo di 420 battute nella
5 per soprano e accompagnamento strumentale;
forma del ritornello. Tra i suoi lavori sacri pi noti si ri-
4 per contralto e accompagnamento strumentale. cordano il Gloria RV 589, i Magnicat RV 610 e RV 611,
lo Stabat Mater RV 621 e l'oratorio Juditha triumphans.
Paragonabile alla cantata nel fatto che generalmente non
dava luogo ad un'azione scenica, la serenata era un'opera
di dimensioni pi importanti, con un'ouverture orchestra- 9 Inuenza culturale
le, arie solistiche, recitativi e talvolta perno dei cori.
Molte sono andate perdute e ne rimangono solamente Delle vicissitudini della riscoperta della musica vivaldia-
tre: la Serenata a tre RV 690, la serenata nuziale Gloria e na e della creazione dei fondi Fo e Giordano si occupa il
Himeneo RV 687 e soprattutto La Sena festeggiante RV romanzo L'aare Vivaldi (2015) di Federico Maria Sar-
693, commissionata a Vivaldi nel 1726 da Jean-Vincent delli, musicista e direttore d'orchestra nonch esperto del
Languet, conte di Cergy e ambasciatore della Francia musicista veneziano.
presso la Serenissima, per un'occasione su cui ancora
non si fatto luce; forse per le cerimonie d'insediamento A Vivaldi intitolato il cratere Vivaldi su Mercurio[53] .
dell'ambasciatore stesso, forse per la visita a Venezia
del cardinale Pietro Ottoboni, protettore uciale degli
interessi della Francia presso la Santa Sede.[51] 10 Note
[1] Peter Ryom et al.
8.3 Musica sacra
[2] In alcune occasioni Vivaldi si rifer esplicitamente
La musica sacra di Vivaldi fu poco conosciuta fuori all'Italia: nella dedica al conte Venceslao Morzin de Il ci-
dall'Italia e, come tutti i suoi lavori, dopo la sua morte mento dell'armonia e dell'inventione si denisce Maestro
cadde nell'oblio e man mano torn completamente in au- di Musica in Italia mentre la dedica dell'opera L'Adelaide
ge a partire dalla ne degli anni trenta del XX secolo. Ci al podest Antonio Grimani riporta:
sono pervenute circa cinquanta opere di musica sacra di
genere dierente: parti della Messa tridentina e loro in- [3] Dizionario Biograco degli Italiani
troduzione su testo libero (Kyrie, Gloria, Credo), salmi,
[4] Tutti i documenti nora conosciuti (atti, stampe, mano-
inni, antifone, mottetti. L'impegno del Prete Rosso nel
scritti) e la critica vivaldiana sono stati recensiti nell'opera
repertorio sacro ebbe un carattere sostanzialmente occa- curata da Michael Talbot, Vivaldi. Fonti e letteratura
sionale, poich il musicista non ebbe n commissioni n critica, citata nella bibliograa
ricopr mai stabilmente l'incarico prestigioso di maestro
in San Marco.[52] La sua produzione appartiene al cosid- [5] Gianfranco Formichetti, Venezia e il prete col violino.
detto stile moderno (ossia concertato, tipico della musica Vita di Antonio Vivaldi, Milano, Bompiani, 2006, ISBN
veneziana, che si contrappone al severo stile antico della 978-88-452-5640-0. Dal 2009 si svolgono annualmente
musica di Palestrina), anche se molti movimenti dei suoi a Pomarico delle manifestazioni celebrative dedicate a
lavori rimangono comunque legati allo stile osservato. Si Vivaldi]|
attengono alla produzione concertata anche i suoi lavori
[6] M. Talbot, EDT, p. 41
a cappella, come il Lauda Jerusalem a 4 voci e il Cre-
didi a 5 voci, dove gli strumenti man mano si staccano [7] Robson Gonalves, Uma Breve Viagem pela Histria da
dai gruppi del coro. Questo repertorio fu inoltre sogget- pera Barroca, Joinville (BRA), Clube de Autores, 2011,
to alle inuenze operistiche dell'epoca. Questo lo si pu p. 95.
14 10 NOTE

[8] Si sa d'altronde che egli fu in seguito un incondizionato [16] Glixton e White, Creso tolto a le amme..., saggio cit.
sostenitore della musica italiana, come testimoniato dalla
sua famosa Lettre sur la musique franaise [17] Vio, saggio cit.. L'ipotesi di una rappresentazione nel
1715, impedita dal non fede di uno dei censori per la ma-
[9] Dal 1743 al 1744 fu segretario dell'ambasciatore francese teria del libretto, avanzata da Remo Giazotto, non trova
a Venezia riscontro nei documenti nora noti: cfr. Eleanor Selfridge-
Field, A new chronology of Venetian opera and related
[10] Una musica a mio giudizio superiore a quella delle ope-
genres, 1660-1760, Stanford, Stanford University Press,
re, e che non ha pari n in Italia, n nel resto del mondo,
2007. ISBN 978-0-8047-4437-9
quella delle scuole. Le scuole sono delle opere di cari-
t istituite per educare le giovinette prive di beni, a cui la [18] Secondo Remo Giazotto, la famiglia Marcello, proprieta-
repubblica fornisce la dote sia per il matrimonio o per la ria del Teatro Sant'Angelo, aveva intrapreso senza succes-
clausura. La musica il primo tra i talenti che vengono col- so una lunga battaglia legale con la direzione dello stes-
tivati in queste giovani. Tutte le domeniche nella chiesa di so per la restituzione del palcoscenico. In realt molti al-
queste quattro scuole, durante i vespri, si danno mottetti a tri studiosi hanno smentito questa ipotesi: i conitti era-
grande coro e grande orchestra, composti e diretti dai pi no interni alla famiglia Marcello, pi che tra gli stessi
grandi maestri d'Italia, eseguiti attraverso tribune grigliate ed Antonio Vivaldi in persona, e soprattutto non riguar-
da ragazze la pi vecchia delle quali non ha vent'anni. Io davano il Teatro Sant'Angelo unicamente. Oltretutto, nel
non riesco ad immaginare nulla di cos voluttuoso, di cos 1722 Alessandro Marcello raccomandava Vivaldi presso
toccante come questa musica: la ricchezza dell'arte, il gu- la principessa Maria Livia Spinola Borghese (sono con-
sto squisito dei canti, la bellezza delle voci, la perfezione servate la lettera autografa di Marcello e una successiva
dell'esecuzione, tutto in questi concerti concorre a produr- di Vivaldi): era stato gi placato il contenzioso, o non era
re un'impressione che non certamente di buon costume, mai iniziato? - cfr. Fabrizio Della Seta, Documenti inediti
ma di cui sono certo che nessun cuore d'uomo sia al ri- su Vivaldi a Roma in Bianconi e Morelli (a cura di), op.
paro. N Carrio n io mancammo mai a questi vespri ai cit.
Mendicanti (cio al collegio dove aveva lavorato il padre
del nostro compositore) e non siamo i soli. La chiesa era [19] oltre all'ignoranza e all'approssimazione dei compositori
ogni volta piena di intenditori; perno gli attori dell'Opera e dei librettisti, il pamphlet stigmatizza il narcisismo e la
venivano a formarsi al vero gusto del canto su questi ec- scarsa professionalit dei cantanti, l'ingerenza delle madri
cellenti modelli. Ci che mi disturbava di pi erano quelle e dei protettori delle cantanti, e cos via.
maledette griglie, che non lasciavano passare che dei suoni
e mi nascondevano gli angeli di bellezza di cui essi erano [20] Michael Talbot, Vivaldi, Torino, EDT, 1978, p.63-64
degni.
[21] L'opera a cui si fa riferimento l'Ercole su'l Termodonte
[11] Ossia otto nuove opere durante la stagione 1704-1705
[22] Strohm, The operas..., II, p. 625.
[12] Federico Maria Sardelli, introduzione critica a: Antonio
Vivaldi, Sonate a violino e basso per il cembalo - opera [23] Strohm, The operas..., II, pp. 625-626.
seconda, facsimile, Firenze S.P.E.S., 2000, capitolo 1.:
Datazione [24] Salvatore Caruselli (a cura di), Grande enciclopedia della
[13] Il pi antico procedimento per riprodurre la musica ai musica lirica, Roma, Longanesi & C. Periodici, IV, voce
tempi di Vivaldi, e nel complesso anche il meno soddisfa- Vivaldi, Antonio, p. 1251
cente, era quello della stampa a caratteri mobili. Questo
[25] la supposizione secondo la quale il giovane Franz Joseph
metodo, oltre che laborioso (a causa della complessit e
Haydn avrebbe cantato nel coro durante la sepoltura di
della variet della notazione musicale rispetto alla scrittura
Vivaldi stata provata come falsa
normale) comportava notevoli dicolt tecniche. Il per-
fetto allineamento verticale dei simboli era per esempio [26] C. Goldoni, Mmoires
molto dicile da ottenere, e anche il posizionamento di
alcuni simboli spesso risultava poco pi che approssima- [27] Vivaldi ute concerto discovered, theguardian.com, 7
tivo (...) Possedeva, inoltre, un altro serio inconveniente. ottobre 2010. URL consultato il 14 marzo 2014.
La tiratura doveva essere calcolata in modo molto preci-
so, perch, una volta stampate cinquanta o cento copie, i [28] La Serenissima Review, theguardian.com, 27 gennaio
caratteri venivano scomposti e resi cos disponibili per un 2011. URL consultato il 14 marzo 2014.
nuovo utilizzo (...) Per contro, la musica incisa su lastre
di rame poteva essere riprodotta all'innito in qualsiasi ti- [29] Concerto per violino e strumento a tastiera (RV Anh. 62)
ratura se le lastre venivano conservate con cura e ritocca-
te quando il ripetuto utilizzo cominciava a deteriorarle [30] Kolneder, 1978, pp. 77 e 89
(Michael Talbot, Servitore di pi padroni, in Vivaldi - La
stravaganza op. 4 (CD) - Speciale Amadeus, De Agostini [31] Walter Kolneder, op. cit., pp. 89-95
e Rizzoli periodici, 1997 - booklet, p. 46)
[32] Noriko Ohmura, Concerti senza Orchestra
[14] G. Orlo: Essai sur l'histoire de la musique en Italie, vol.
II, pp. 288-91 (Parigi, 1822) [33] Walter Kolneder, op. cit., p. 133 segg.

[15] Stefani, pp. 21-22. [34] M. Talbot, EDT, pag. 120


11.1 Opere 15

[35] Il pastor do, sonates pour la musette, viele, te, haut- Lorenzo Bianconi e Giovanni Morelli (a cura di),
bois, violon avec la basse contine. Secondo studi recenti, Antonio Vivaldi, Teatro musicale, cultura e socie-
l'opera non attribuibile a Vivaldi, ma un centone di bra- t (voll. 2), Firenze, Leo S. Olschki editore, 1982.
ni vivaldiani rielaborati in forma di movimenti di sonata, ISBN 88-222-3090-6
probabilmente ad opera di Nicolas Chdeville
Gianfranco Formichetti, Venezia e il prete col vio-
[36] M. Talbot, EDT, pag. 132
lino. Vita di Antonio Vivaldi, Milano, Bompiani,
[37] W. Kolneder, op. cit., p. 26 2006. ISBN 88-452-5640-5
[38] W. Kolneder, op. cit., p. 66 Remo Giazotto (catalogo delle opere a cura di Ago-
[39] Suonate da camera a tre, due violini e violone o cembalo stino Girard, discograa a cura di Luigi Bellingardi),
Antonio Vivaldi, Torino, ERI, 1973.
[40] Sonate a violino e basso per il cembalo
(FR) Carlo Goldoni, Mmoires de M. Goldoni, pour
[41] 1 per quattro violini, 3 per quattro violini e violoncello,
servir l'histoire de sa vie, et celle de son thatre, (3
2 per due violini, 2 per due violini e violoncello, 4 per
volumi), Parigi, Veuve Duchesne, 1787 (accessibili
violino, archi e basso continuo
online in books.google: Tomo primo e Tomo terzo -
[42] 1 per due violini e violoncello, 4 per due violini, 7 per Edizioni storiche in italiano pure accessibili online
violino in books.google: Tomo primo, Venezia, Zatta, 1788,
Volume secondo, Firenze, Barbra, 1861, e Tomo
[43] Seconda parte dell'op. 2
III, Lucca, Bertini, 1811)
[44] 2 per oboe e 10 per violino, archi e basso continuo Con-
certi cinque stromenti, tre violini, alto viola e basso Walter Kolneder, Vivaldi, Milano, Rusconi, 1978
continuo... uno con oboe (prima ed.: 1965). ISBN 88-18-70060-X
[45] 10 per violino e 2 per oboe o violino, archi e basso Gian Francesco Malipiero, Antonio Vivaldi, il Prete
continuo Rosso, Milano, Ricordi, 1958
[46] 11 per violino e 1 per due violini, archi e basso continuo
Benedetto Marcello (stampato anonimamente), Il
[47] 5 per violino e 1 per oboe, archi e basso continuo teatro alla moda - o sia - Metodo Sicuro, e faci-
le per ben comporre, & esequire l'Opere Italiane in
[48] 5 per violino e 1 per archi e basso continuo Sei concerti
Musica all'uso moderno - Nel quale - Si danno Av-
a violino principale, violino primo e secondo, alto viola,
vertimenti utili, e necessarij Poeti, Compositori di
organo e violoncello
Musica, Musici dell'uno e dell'altro sesso, Impresarj,
[49] Secondo la musicologia meno aggiornata, queste sonate Suonatori, Ingegneri e Pittori di Scena, Parti bue,
potrebbero essere catalogate come Opera XIV, ma la pub- Sarti, Paggi, Comparse, Suggeritori, Copisti, Protet-
blicazione non riporta alcun numero di Opus e di conse- tori e Madri di Virtuose & altre Persone appartenen-
guenza i maggiori studiosi vivaldiani (Peter Ryom, Mi- ti al Teatro, Venezia, Stampato ne Borghi di Beli-
chael Talbot, Walter Kolneder tra gli altri) hanno optato sania per Aldiviva Licante all'Insegna dell'Orso in
per non assegnare alcun numero alla raccolta.
Peata, 1720 (ristampa in epoca moderna: Il teatro
[50] M. Talbot, EDT, pp. 168 e 169 alla moda - 1720, Milano, Il Polilo, 2006. ISBN
978-88-7050-332-6)
[51] (EN) Michel Talbot, The serenata and Vivaldi, testo in-
troduttivo del CD Antonio Vivaldi, La Seine en Fte, Col- (FR) Marc Pincherle, Vivaldi et la musique instru-
lot, Krolyi, Mac Leod, Le Parlement de Musique, Martin mentale, Parigi, Floury, 1948
Gester, CD Accord 206172, 1997

[52] Anelide Nascimbene, Vita e opere di Antonio Vivaldi ne I


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secondo volume: ISBN 3-87252-098-9

12 Voci correlate

Composizioni di Antonio Vivaldi

Discograa di Antonio Vivaldi

Anna Gir

Johann Sebastian Bach

Ospedale della Piet

Musica barocca
18 15 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE

15 Fonti per testo e immagini; autori; licenze


15.1 Testo
Antonio Vivaldi Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Vivaldi?oldid=85582066 Contributori: Iron Bishop, Frieda, Twice25, Sno-
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