Riassunti Derrida
Riassunti Derrida
Riassunti Derrida
Ermeneutica filosofica,
Prof. Chiurazzi
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La diffrance, in Margini
Dall'economia ristretta all'economia generale, in La scrittura e la differenza
Il fattore della verit
Donare il tempo
Spettri di Marx
Tropos, a cura di Antonelli e Chiurazzi
Nietzsche: la grande parte dell'attivit del soggetto inconscia, come rapporto di forze. Forza che
non mai presente a s stessa.
Freud: inconscio come elemento differenziale interno al soggetto. Non presenza a s. Scarto tra
principio di piacere e principio di realt sotto l'impulso all'autoconservazione.
Rapporto tra differance che trova il suo tornaconto (principio di realt) e differance come scomparsa
della presenza pura e quindi come perdita assoluta, morte. Rapporto tra economia generale ed
economia ristretta. Contro interpretazione della dialettica hegeliana: un gioco in cui chi perde
vince e in cui si vince e si perde a ogni giro. La differance ci tiene in rapporto con ci che eccede
l'alternativa tra presenza e assenza.
La differance va ad occupare lo scarto della differenza ontico-ontologica.
Gioco eracliteo dell'uno differente da s.
Heidegger, Il detto di Anassimandro: oblio dell'essere che oblia la differenza tra essere ed ente.
Presente come segno del segno, traccia della traccia, funzione in una struttura di rinvio
generalizzato. Il testo della metafisica cos compreso.
Differance rimane nome metafisico, una posta in gioco.
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4. Donare il tempo. La moneta falsa (1991)
Dono Saggio sul dono, Mauss / La moneta falsa, Baudelaire
No circolo economico di dono e contro-dono.
Fenomenologia impossibile del dono: dono qualcosa di paradossale, che si distrugge nel momento
in cui si riconosce come tale ma comunque dobbiamo riconoscere, in qualche modo.
Il tempo del re:
Esergo: Il re prende tutto il mio tempo, io dono il resto a Saint-Cyr, a cui vorrei donarlo tutto
(Mme de Maintenon, sposa di Luigi XVI, Re Sole).
Donare il tempo / donare il resto del tempo. (Lacan dell'amore: dona ci che non ha).
Il tempo non appartiene a nessuno: non lo si pu prendere e non lo si pu donare. Tempo elude la
distinzione tra prendere e donare, tra ricevere e donare.
Questione del RESTO del tempo, legata a morte del re.
Desiderio e desiderio di donare sono la stessa cosa, tautologia. Ma anche l'IMPOSSIBILE.
L'IMPOSSIBILE: (I. per Derrida: condizione di possibilit del possibile, di ogni possibile, I. sta nel
possibile, la potenza che diviene atto prende le mosse da un impossibile...)
Tempo dono economia.
Economia: valori di legge (nomos) e casa (oikos).
Nomos: legge in generale ma anche legge di distribuzione, spartizione. Dal momento in cui c'
legge c' spartizione, dal momento in cui c' nomia c' economia.
Economia: scambio, circolazione, ritorno. Al centro la figura del circolo. Ritorno al punto di
partenza, all'origine, alla casa. Struttura odisseica.
Rapporto del DONO all'economia. Dono ci che interrompe l'economia, sospende il calcolo e lo
scambio.
Dono: il donato non deve ritornare al donante, non deve essere circolare, non deve scambiarsi. Se la
figura del circolo essenziale all'economico il dono deve essere anecomico. Rapporto di estraneit
al circolo. Dono: figura stessa dell'impossibile.
Circolo tempo. Rappresentazione del tempo come circolo. Tempo come processo, movimento
nel cerchio o nella sfera.
Nota di Heidegger, di Sein und Zeit: primato conferito all'ora livellato. Determinazione hegeliana
del tempo non si discosta da quella volgare. Da Fisica di Aristotele: nyn. Rapporto tra chronos e
sphaira. Come Hegel: circolarit del tempo. portata ontologica di questa filiazione.
Per Heidegger bisogna abitare il circolo, cfr. circolo ermeneutico (interpretato interpretante).
Ovunque domina il tempo come circolo il dono impossibile. Pu esserci dono solo nell'istante
dell'effrazione del circolo e questo istante non deve appartenere al tempo. Istante paradossale che
lacera il tempo.
Dono / presente, presenza del presente.
Nella scarto tra impossibile e pensabile c' dono. Eccesso del dono rispetto all'essenza stessa.
Condizioni di possibilit del dono: che qualcuno doni qualcosa a qualcun altro sono condizioni
dell'impossibilit del dono, cio questo condizioni producono l'annichilamento, la distruzione,
annullamento del dono.
Affinch ci sia dono non deve esserci reciprocit, ritorno, scambio. Annullamento ogni volta ci sia
restituzione o contro-dono (evidente se uno restituisce immediatamente la stessa cosa).
Debito, pagamento, saldo NO figure del dono.
Metafisiche e antropologie tradizionali del dono hanno sempre analizzato insieme dono e scambio,
prestito, debito, contro-dono. Derrida si separa dalla TRADIZIONE STESSA.
Dono interrompe il sistema e il simbolo.
Il donatario non deve restituire, entrare nel contratto. Non riconosca il dono. Dono non deve
apparire come presente. Non ci deve essere simbolico, il simbolo apre e costituisce l'ordine dello
scambio e del debito. No intenzionalit. Dono non deve apparire come tale.
Temporalizzazione del tempo distruzione del dono (restituzione, conservazione...)
Apparenza, fenomenicit del dono lo rendono non dono ma simulacro.
Accettazione no dono, implica conservazione, temporalizzazione.
Dono: istante / evento. Dal momento in cui stato accettato non pi dono. Il dono non esiste e non
si presenta.
1 obiezione: inconscio e oblio e non soggetto, tempo e memoria come strutturali al dono. Ma
double bind del dono: non deve nemmeno apparire. Non oblio nel senso di rimozione (che non oblia
ma sposta, e quindi conserva seppur in maniera differita). OBLIO ASSOLUTO, RADICALE (che si
accorda con esperienza della traccia come cenere).
Oblio assoluto NO non-esperienza, affinch ci sia evento qualcosa deve accadere. E' a partire dal
dono che possiamo pensare l'oblio, il suo tipo di esperienza specifica (evenemenziale). Dono come
condizione dell'oblio (oblio NELLA condizione del dono e dono NELLA condizione dell'oblio).
Cfr. Heidegger: oblio come condizione dell'essere e della verit dell'essere. Problema dell'essere
problema del tempo. (Dove H. scrive Essere D. legge Dono).
Tempo Dono Oblio
Essere (H.): non niente perch non , non l'ente, cio l'essente-presente. La metafisica ha
interpretato l'essere come essente-presente solo a partire da una certa interpretazione del tempo,
privilegio assoluto all'ora-presente.
Problema dell'essere, problema dell'evento non subordinati ma condizionati l'uno dall'altro.
H. talvolta dice che l'essere l'evento.
ES GIBT (sein, zeit): il y a l'essere / il tempo... a donne... No struttura grammaticale greco-latina
che si fonda su ente e su rapporto soggetto-predicato.
a impersonale!
Heidegger: cerca di pensare l'essere e il tempo nel loro proprio. Desiderio di accedere al proprio,
introdotto nella dimensione del donare.
Gioco manifesta l'unit delle tre dimensioni del tempo, e cio una quarta dimensione, il donare (la
dynamis).
Se donatore e donatario sono soggetti, identificabili, ci sar intenzionalit, riconoscimento... del
dono. Movimento di soggettivazione, divenire-soggetto entra nella dimensione del calcolabile. Se
c' dono non pu darsi nella dimensione di soggetti che si scambiano oggetti, cose o simboli. Luogo
del dono prima di qualsiasi rapporto col soggetto.
Comunque il titolo anche se non della narrazione non vuol dire che sia estraneo a ogni finzione.
Anch'esso fittizio, scelto, inventato. Titolo: molti simulacri che aprono il campo della moneta
falsa. Ha due referenti: 1. la moneta falsa; 2. questo testo, questa storia di moneta falsa.
La cosa, moneta falsa, non una cosa qualsiasi: un SEGNO mal titolato, senza valore, senza
significazione.
Il racconto una finzione, finzione di finzione, finzione riguardo a una finzione. Finzione di
Baudelaire che mette un racconto in bocca a un narratore fittizio (che non B.), dunque l'autore non
si assume il discorso da principio. Autore non si assume i propositi del narratore. Racconto fittizio
presentato da narratore fittizio, nella finzione firmata da Baudelaire. Racconto di una finzione, di
una moneta fittizia. Contenuto che racconta TUTTO IL TESTO. La moneta falsa: titolo del testo
fittizio. Non solo dice ecco una storia di moneta falsa, ma la storia stessa, come letteratura, finzione,
moneta falsa. Una storia di cui si potr dire tutto quel che il narratore dice della moneta falsa
(calcolo, scambi, evento...). Tutto quello che si dir nella storia della moneta falsa potr dirsi della
storia stessa. [Mise en abyme]
Prima bordura: titolo il testo stesso di cui il racconto una nota o glossa. Titolo intitola il testo o
se stesso, non ha referenza autentica, moneta falsa. Senza titolo. Moneta falsa titolo del titolo,
titolo senza titolo del titolo. Titolo il titolo del testo, moneta falsa solo perch non da il suo
titolo.
Moneta non mai falsa in quanto tale. Nel momento in cui riconosciuta come moneta falsa smette
di agire in quanto falsa.
Seconda bordura: dedica. E' moneta falsa? B. la firma come firma il resto del testo? Figura del
serpente (che si mangia la coda in circolo infinito).
Moneta falsa: tratti di un saggio sul dono in generale. Problema prendere il paradiso
economicamente (vedi Mauss). Testo senza bordo, che deborda, come il dono. Che non si pu
delimitare, altrimenti si potrebbe anche calcolarlo e misurarlo. Il dono deve debordare, oltrepassare
la linea, logica del senza che non negazione: dove c' castrazione c' razionalit del bordo, non c'
dono e non c' problematica possibile del dono.
Titolo doppio: nomina la cosa e la storia. E l'atto narrativo del racconto della storia.
Possibilit della moneta falsa / possibilit effetti di moneta falsa: stessa condizione generale, far
passare una finzione per vera. (Forse moneta falsa, essa non si da mai sicuramente).
Era la moneta falsa se questo fosse falso?
Il testo quindi forse: la moneta falsa, un pezzo di moneta falsa, una macchina per produrre eventi
(innanzitutto l'evento del testo che l) serie interminabile.
Sembra che il testo non faccia altro che giocare col suo titolo.
Letteratura credenza credito economia politica Autorit (Montaigne) moneta non
naturale ma convenzionale titolata, autorit che le da valore.
Titolo dice di essere la moneta falsa ma senza dire io sono altrimenti non ci sarebbe pi moneta
falsa possibile.
Baudelaire con Mauss: non c' problematica del dono se non a partire da una problematica della
traccia e del testo, non pu esserci problematica del dono a partire da una metafisica del presente, e
cio del segno, del significante, significato, valore. Per questo bisogna partire dai testi, da
letterature, o da testi nel senso di tracce differenziali. Non si pu pi credere di partire dalle cose
evitando i testi.
Definizione del soggetto in quanto tale, che pu essere definito solo a partire dal suo essere soggetto
di questa operazione capitale (scambio, ritorno). N la morte in s n la vita in s possono donare,
ma solo una singolare sopravvivenza.
Tabacco. Bottega da cui si parte in La moneta falsa. Il racconto procede da un RESTO (di moneta
dopo aver comprato il tabacco). Fumare: pura perdita, puro piacere.
Il tempo della donna: donna assente. Lo spleen di Parigi: cornice di un quadrato di re (cfr. Il fattore
della verit, La lettera rubata). Ubbriacatevi!: l'ebbrezza dona il tempo.
L'ora buona di La lettera rubata: simulacro processo di verit situazione narrativa
circolazione di un resto di denaro (plusvalore, superfluo di reddito). Entrambi gli inizi: situazione
apparentemente duale. Tabacco / fumo. Economia del lavoro ecceduta dal lusso.
Che cos' il tabacco? Apparentemente dispendio puro. Voce / oralit. apparenza.
La moneta falsa (II). Dono e contro-dono, la scusa e il perdono (Baudelaire e la storia della
dedica)
Tabacco, dispendio assoluto: apparenza, 1. nel registro psicoanalitico, incorporazione orale.
Domanda e godimento esercitano funzioni reali o simboliche. Funzioni essenziali all'equilibrio
psichico. Nessun dispendio gratuito, nessuna sovrabbondanza in questo registro (a meno che non sia
attribuisca al lusso una funzione economica essenziale). Il sigaro di Freud. 2. registro economico,
speculazione politico-economica su tabacco e droga. La bottega simbolo di questo commercio.
Posie 1. Antologia di poesie sul tabacco. La poesia non va in fumo. (cfr. Bataille). 3. registro della
riappropriazione di un eccesso in rapporto al sistema del bisogno naturale e dell'equivalenza
circolare. Passaggio al simbolico non sospende momento economico. Tabacco come simbolo del
simbolico, dell'impegno della fede giurata di un patto. Il tabacco simbolizza il simbolico. Non resta
nulla di naturale del tabacco ma resta molto di simbolico. Annientamento dei resti: patto, offerta,
sacrificio. Tabacco: scena del desiderio al di l del bisogno. Serres Mauss: tabacco nella scena del
clan dei serpenti. Alleanza, contratto tra uomini (umanit e mascolinit).
La moneta falsa: contratto, alleanza tra narratore e il suo amico. Centro della storia: tra mendicante
e colui che dona moneta falsa, scena di dono e di perdono. Dono che non dona niente e perdono che
alla fine viene rifiutato. Doppio annullamento. Doppio circolo. Amicizia: carica libidica tra
narratore e amico, il tabacco ne da il via.
Ipotesi di Derrida: ci che sospettato e condannato non l'atto di donare moneta falsa al
mendicante ma il tradimento del narratore da parte del suo amico. Imperdonabile per colui che dice
io.
Ellissi vs cerchio: al narratore e non al mendicante che l'amico ha mancato di donare.
Gli occhi dei poveri, Baudelaire. Eterosessualit apparente / omosessualit apparente. Amore / odio.
Evento / dono: non c' dono senza la venuta di un evento. Non c' evento senza la sorpresa di un
dono. Evento: le parole dell'amico era la moneta falsa. Evento non solo quel che accade ma
meditazione sull'evento, speculazione all'infinito. Il narratore specula su una speculazione, evento di
un dono che potrebbe essere effetto di speculazione in senso capitalista e che genera altri eventi
speculativi. L'evento stato prodotto nella vita del narratore, ha intaccato una relazione. Ci che
accade, attraverso ci che succede, accade al narratore e alla sua relazione d'amicizia. Narratore:
non donando al povero non mi ha donato. L'amico fa la verit e produce un effetto sul narratore.
Al centro di questa circolazione, economia, sta una confessione, senza pentimento e senza perdono.
Centralit del racconto, non dei fatti: evento racconto e richiesta di racconto, solo cos c' dono. E
il dono o fenomeno di dono sono essenziali affinch ci sia racconto o storia. Evento, come dono,
devono restare imprevedibili. Alea. Evento / dono: incondizionatezza. Devono lacere la trama,
rompere il continuum, perturbare l'ordine della causalit, in un istante. Principi del disordine,
principi senza principio. Dono effetto di niente ma ci sono effetti di dono.
Intenzionalit / intenzione ci dovono essere ma sono rischiose per evenemenzialit donatrice.
Tyche.
Rapporti tra finzione in generale finzione letteraria capitalismo (moneta falsa che produce
eventi, speculazione...)
Condizione sociale, come Dupin.
Fortuna natura. Physis dono. Denaro.
Mendicante pharmakos.
Accoppiamo i poveri!, elemosina (economia regolativa, simbolica, il dono ubbidisce a principio
regolatore).
Nel racconto tutti i posti possono e devono scambiarsi (povero indifeso ma fa paura, accusa).
Era la moneta falsa? 1. confessione, speranza di un perdono; 2. sovrappi di trionfo; 3. Le due
ipotesi non si escludono, si accumulano. Anche la risposta dell'amico pu essere moneta falsa.
L'amico si sottratto al circolo di violenza e ha donato moneta vera senza volere gratificazioni.
Oppure la peggiore violenza.
Lettera rubata / Moneta falsa: la circolazione non pu avviarsi e proseguire senza fine se non a
condizione di un'espropriazione o di un'ex-appropriazione che impedisce ci che sembra
permettere, il ritorno a s e la chiusura del circolo.
Moneta falsa: fa leggera ci che rester eternamente illeggibile, indecifrabile. Struttura del segreto.
Ci che si dice della letteratura si pu dire anche della moneta.
Dare ragione.
Aristotele: crematistica ed economia. Crematistica: acquisizione di beni mediante scambio e
circolazione, non ha limiti, speculazione. Economia: gestione della legge della casa. Chrema: segno
monetario, occasione, evento.
Dono fuori dalla natura, dalla purezza originaria, manche dal suo opposto, l'artefatto.
Narratore: posto della natura?
Non c' natura, solo effetti di natura, naturalizzazione o denaturamento.
Icaro.