Leopardi e La Matematica
Leopardi e La Matematica
Leopardi e La Matematica
Giacomo Leopardi:
ilgenio, la matematica, la poesia
di Emilio Ambrisi 0>
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(') Sandro Modeo: La Scienza nel pensiero di Leopardi in LE SCIENZE n.357, maggio
1998: "egli imputa alla scienza lo staccarsi, attraverso ilpi,ediwn dell'esperienza, dal
l'alveo della natura, ma anche vero che tale critica si rivolge soprattutto a quelle disci
pline costitutivamente volte a descrivere ed esplicare la sola dimensione quantitativa
dell'esperienza stessa. I n particolare Leopardi si riferisce alle matematiche, che per
esattezza, secchezza, precisione, definizione, ciecoscrizione e per i l loro esclusivo
ricorso alla notizia positiva delle cose, al calcolo, alla misura - per la loro carica di
astrazione, diremmo noi oggi - sembrano appunto incapaci di rispondere alle sollecita
zioni profonde della filosofia."
(') Casa Leopardi, Giacomo e la Scienza, itinerario illustrato della mostra.
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L'Intelligenza Artificiale
Un tema molto pi ampio e attualissimo al quale la lettura di
Leopardi accosta e motiva fortemente quello della Intelligenza
Artificiale; lo si verifica ad esempio leggendo l' operetta Elogio
degli Uccelli i quali "sono....naturalmente le pi Liete creature del
mondo". Gli uccelli, Leopardi li invidia e vorrebbe per un poco
di tempo, essere convertito in uccello, per provare conten tezza e
letizia della loro vita; una cosa, per, gli uccelli non hanno, non
hanno i l sorriso. Questo un ''privilegio" dell'uomo un carattere
"proprio e particolare " come lo la ragione tanto che forse non
aveva completamente torto chi pens che l'uomo potes se essere
definito animale intellettivo o razionale ma anche ani male
risibile. "Cosa certamente mirabile questa, che nell'uomo, il
quale infra tutte le creature la pi travagliata e misera, si trovi
la facolt del riso, aliena da ogni altro animale. M irabile ancora
si l'uso che noi facciamo di questa facolt: poich si veggono
molti in qualche fierissimo accidente, altri in grande tri
stezza d'animo, altri che quasi non serbano alcuno amore alla
vita, certissimi della vanit di ogni bene umano, presso che inca
paci di ogni gioia, e privi di ogni speranza; nondimeno ridere".
La natura di questo autentico atto di potenza e i suoi intimi
principi e modi "appena si potrebbero definire e spiegare; se non
se forse dicendo che il riso specie di pazzia non durabile, opure
di vaneggiamento e delirio". Non diversa la stima per i l sorriso
espressa da Marvin Minsky, l'autorevole esperto di I.A., che con
ferisce al riso l' intrattabilit formale e meccanica in una gradua
zione delle operazioni elementari compiute dall'uomo i l riso si
pone alla sommit, quale vetta irraggiungibile: mai avremo com
puter o robot che sappiano sorridere.
Il ragionamento che si potrebbe fare questo: le operazioni
matematiche sono generalmente ritenute difficili, fatte per pochi
eppure sono le prime, da Pascal in poi, che le macchine hanno
"imparato" ad eseguire. Dunque " i l calcolo facile, viene regola
to da poche centinaia di passaggi che.. semplice riprodurre in un
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