Dispensa 8-Edifici in Acciaio in Zona Sismica
Dispensa 8-Edifici in Acciaio in Zona Sismica
Dispensa 8-Edifici in Acciaio in Zona Sismica
Costruzioni in Acciaio
Prof. Felice Carlo PONZO
Docente di Costruzioni in acciaio e legno , Universit della Basilicata.
Concezione strutturale
Acciaio caratterizzato da un elevato rendimento meccanico (R/g);
La realizzazione di membrature molto snelle porta a problemi di
instabilit e di eccessiva deformabilit;
Grazie alla notevole duttilit lacciaio risulta essere particolarmente
idoneo nelle applicazioni progettuali che richiedono capacit di
dissipazione di energia, come le costruzioni in zona sismica;
Il sistema strutturale nasce dallassemblaggio di elementi
monodimensionali e bidimensionali prodotti in luoghi
diversi da quello di costruzione della struttura, pertanto
il grado di vincolo tra le parti componenti la struttura
risulta essere un ulteriore parametro di progetto.
La scelta dei sistemi di collegamento
rappresenta un aspetto chiave e
condiziona la scelta della tipologia del
sistema strutturale
Kobe Bridge
Classe di duttilit
- Azione sismica per i diversi Stati Limite
- Predimensionamento degli elementi strutturali
- Modellazione della struttura:
Modello 3D
5. Ponti
6. Progettazione geotecnica
7. Progettazione per azioni sismiche
8. Costruzioni esistenti
9. Collaudo statico
10. Redazione dei progetti strutturali esecutivi e delle relazioni di
calcolo
11. Materiali e Prodotti per uso strutturale
12. Riferimenti tecnici
1.
Oggetto
ft
ft / fy > 1,20
fy,max1,2fyk
esu>20%
ft
esu>20%
g Rd
COV
f y .m
f y ,m
f yk
1
c
1 2COV
gRd
S235 (Fe360) 8%
1.19
1.20
S275 (Fe430) 7%
1.16
1.15
S355 (Fe510) 6%
1.14
1.10
Acciaio
COV
S420
1.10
S460
1.10
risposta strutturale
caratterizzata da un regime di
sollecitazione
prevalentemente flessionale
negli elementi portanti;
La principale risorsa di
rigidezza e resistenza laterale
legata al regime flessionale
che si instaura nelle
membrature strutturali;
problema della deformabilit
e delleffetto p-
A V
A Vrovescia
A K
au/a1
1.0
1
f
( C KV )
1 K
1 N p Li
1 Nc H i
C
1
Np L
N c i 1 H
Classe 3: quando nella sezione le tensioni calcolate nelle fibre esterne compresse
possono raggiungere la tensione di snervamento, ma linstabilit locale impedisce lo
sviluppo del momento resistente plastico.
Classe 4: quando, per determinare la resistenza flettente, tagliante o normale,
necessario tener conto degli effetti dellinstabilit locale in fase elastica nelle parti
compresse che compongono la sezione. In tal caso nel calcolo della resistenza la
sezione geometrica effettiva pu sostituirsi con una sezione efficace.
Sezioni:
1- Duttili
2- Compatte
3- semicompatte
4- Snelle
Definizione di classe di appartenenza delle sezioni basata sul calcolo delle snellezze
delle parti compresse della sezione trasversale. Si distinguono elementi interni e
flange esterne. Tale classificazione dunque basata esclusivamente sui rapporti di
snellezza c/t dei piatti costituenti la sezione trasversale. Lanima e la flangia vengono,
inoltre, considerate indipendenti.
ac
4.2.3.1.
Classificazione
delle sezioni
7.5.3
Regole strutturali
di prog. pereelem.
strutt.
dissipativi
Tipologie
fattore
di struttura
7.5.3.1 Parti compresse e/o inflesse delle zone dissipative
Si deve garantire una duttilit locale sufficiente degli elementi che dissipano
energia in compressione e/o flessione limitando il rapporto larghezza-spessore c/t
secondo le classi di sezioni trasversali specificate nel 4.2.2.1. delle presenti
norme.
dove:
Rj,d
lp
qpb (ub yb ) lp
qpb= qpc
yb lp (b 1)
H
lp
qpc
yc lp (c 1)
qpc
lc
qpc (uc yc ) lp
lb
a travi plasticizzate
ST 1
qpc
y
a colonne plasticizzate
ST 1
qpc
y
(lc lp )
ST 4
r 37
a1
c 11 12, b 16 17
c 34 84
r piano critico
a c yb
Il comportamento strutturale dissipativo prevede che alcune parti della struttura (zone
dissipative) plasticizzino sotto le azioni sismiche di progetto. Le rimanenti parti (zone
non dissipative) devono essere conseguentemente progettate con unadeguata
sovraresistenza, in modo da resistere in campo elastico alle azioni trasmesse ad esse
durante un terremoto violento.
Flessione
Sforzo assiale
Taglio
MEd, NEd e VEd sono i valori di progetto del momento flettente, della sollecitazione assiale e del
taglio;
Mpl,Rd , Npl,Rd e Vpl,Rd sono i valori delle resistenze plastiche di progetto, flessionale, assiale e
tagliante determinate secondo criteri di cui al 4.2.4.1.2;
VEd,G la sollecitazione di taglio di progetto dovuta alle azioni non-sismiche;
VEd,M la forza di taglio dovuta allapplicazione di momenti plastici equiversi Mpl,Rd nelle sezioni in
cui attesa la formazione delle cerniere
plastiche.
VEd,M
VEd,M
In assenza di ritegni trasversali, le travi devono avere resistenza
sufficiente nei
confronti dellinstabilit flessionale e flesso-torsionale, assumendo la formazione della
cerniera plastica nella sezione pi sollecitata in condizioni sismiche.
Sforzo assiale
Flessione
Taglio
in cui
NEd,G ,MEd,G ,VEd,G sono le sollecitazioni di compressione, flessione e taglio dovute
alle azioni non sismiche;
NEd,E ,MEd,E ,VEd,E sono le sollecitazioni dovute alle azioni sismiche;
gRd il fattore di sovraresistenza;
W il minimo valore tra gli Wi = Mpl,Rd,i / MEd,i di tutte le travi in cui si attende la
formazione di cerniere plastiche, essendo MEd,i il momento flettente di progetto
della i-esima trave in condizioni sismiche e Mpl,Rd,i il corrispondente momento
plastico.
dove
gRD = 1,3 per strutture in classe CDA e 1,1 per CDB,
MC,pl,Rd il momento resistente della colonna calcolato per i livelli di sollecitazione
assiale presenti nella colonna nelle combinazioni sismiche delle azioni
Mb,pl,Rd il momento resistente delle travi che convergono nel nodo travecolonna.
gRd
Fe360 (S235) 8%
1.19
1.20
Fe430 (S275) 7%
1.16
1.15
Fe510 (S355) 6%
1.14
1.10
Acciaio
COV
S420
1.10
S460
1.10
K = Krot / Kflex
Krot : rigidezza rotaz. del collegamento
M1 M 2
t w hw f y ,c / 3
d1
d2
Per edifici con pi di due piani, la snellezza adimensionale delle diagonali deve rispettare le
seguenti condizioni:
(Pi duttili)
Ml,Rd e Vl,Rd sono, rispettivamente la resistenza flessionale e a taglio di progetto del link,
questultima calcolata assumendo come area resistente a taglio quella dellanima, a il
rapporto tra il minore ed il maggiore dei momenti flettenti attesi alle due estremit
dellelemento di connessione
tw
tf
Per NEd maggiore del 15% della resistenza plastica assiale Npl,Rd, bisogna tener
conto della riduzione della resistenza plastica a taglio Vl,Rd e flessione, Ml,Rd
Gli irrigidimenti
hanno lo scopo
di ritardare
linstabilit
locale e pertanto
devono
impegnare
lintera altezza
dellanima:
Cap 4.
Scorrimento dei collegamenti ad attrito con bulloni ad alta resistenza: nel caso
che il collegamento sia stato dimensionato a collasso per taglio dei bulloni.
dove acr il moltiplicatore dei carichi applicati che induce linstabilit globale della
struttura, FEd il valore dei carichi di progetto e Fcr il valore del carico instabilizzante
calcolato considerando la rigidezza iniziale elastica della struttura.
Gli effetti delle imperfezioni globali per telai sensibili agli effetti del secondo ordine
possono essere riprodotti introducendo un errore iniziale di verticalit della struttura
ed una curvatura iniziale degli elementi strutturali costituenti.
Lerrore iniziale di verticalit in un telaio pu essere trascurato quando:
HEd 0,15QEd
dove HEd la somma delle reazioni orizzontali alla base delle colonne del piano
(taglio di piano) per effetto dei carichi orizzontali e QEd il carico verticale
complessivamente agente nella parte inferiore del piano considerato (sforzi assiali
nelle colonne)..
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
Verifica a trazione
La resistenza di calcolo a trazione Nt,Rd di membrature
indebolite da fori per collegamenti bullonati o chiodati deve
essere assunta pari al minore dei valori:
a) Resistenza plastica della sezione lorda
b) Resistenza a rottura della sezione netta, Anet, in
corrispondenza dei fori per i collegamenti
Qualora si debba rispettare la gerarchia delle resistenze (in zona sismica)
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
Verifica a compressione
Non necessario detrarre larea dei fori per i collegamenti bullonati o chiodati
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
My=W fy
Mp=Wpl fy = a W fy
4.2.4 VERIFICHE
Calcolo Modulo elastico efficace Weff
4.2.4.1.3.4 Stabilit dei pannelli
Sforzi in direzione longitudinale allo stato limite ultimo
(1)
Nel calcolo degli sforzi in direzione longitudinale si raccomanda di considerare gli effetti della diffusione per
taglio di carico ("shear lag") e dell'instabilit locale attraverso l'uso di una larghezza efficace, vedere 3.5.
(2)
Si raccomanda di determinare normalmente l'area efficace Aeff assumendo una sezione trasversale soggetta
solo agli sforzi dovuti alla compressione assiale NSd. Per sezioni trasversali non simmetriche il possibile
spostamento eN del baricentro dell'area efficace Aeff rispetto al baricentro della sezione lorda (vedere
figura 2.1) induce un momento addizionale che si raccomanda venga portato in conto nella verifica della
sezione trasversale adoperando l'espressione [2.1].
(3) Si raccomanda di determinare il modulo di resistenza efficace Weff assumendo una sezione trasversale
soggetta solo agli sforzi di flessione dovuti a MSd, vedere figura 2.2.
(4) Come alternativa ai punti 2.2.2(2) e 2.2.2(3) la sezione trasversale efficace pu essere determinata per lo stato
di sforzo dovuto a NSd e MSd agenti simultaneamente. Si raccomanda di considerare gli effetti di eN come in
(2).
(5) Si raccomanda di calcolare lo sforzo in una flangia usando il modulo di resistenza elastico della sezione con
riferimento al piano medio della flangia.
(6) Il materiale delle flange di travi costituite da diversi tipi di acciaio pu avere resistenza allo snervamento yf fino
a yw a patto che: a) l'incremento degli sforzi nelle flange causato dallo snervamento dell'anima venga
portato in conto; b) yf (piuttosto che yw) venga adoperata nella determinazione dell'area efficace
dell'anima.
(7) L'incremento di deformazione dovuto allo snervamento dell'anima pu essere ignorato nelle travi ibride
secondo il punto (6).
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1.3.4 Stabilit dei pannelli
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1.3.4 Stabilit dei pannelli
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
Verifica a taglio
Per profili ad I e ad H
Per profili a C e ad U
Per profili a I e ad H caricati nel piano delle ali
Per profili a T caricati nel piano dellanima
Per profili rettangolari cavi
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
Verifica a taglio
Riduzione della resistenza al taglio in presenza di torsione
Per profili ad I e ad H
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
Verifica a torsione
Torsione
uniforme
Torsione ingobbamento
impedito
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
Verifica a torsione
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
Flessione e Taglio
Relazione non verificata
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
Sezioni ad I o ad H di classe 1 e 2
doppiamente simmetriche,
sollecitate nel piano delle ali
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
Per le sezioni di classe 3, in assenza di azioni di taglio, la verifica a presso o tensoflessione retta o biassiale condotta in termini tensionali utilizzando le verifiche
elastiche;. Per le sezioni di classe 4, le verifiche devono essere condotte con
riferimento alla resistenza elastica (verifica tensionale);
Aste compresse
INSTABILIT PIANA
Raccomandazioni
CECM ECCS
adottate dalla CNR
10011
N=Nc/Npl
l=l/lc
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
4.2.4.1.3
Aste Compresse
Coefficienti dipendenti dal tipo
sezione, acciaio e dalla snellezza
Sezioni di classe 1, 2 e 3
a = fattore di imperfezione
Sezioni di classe 4
Sezioni di classe 1, 2 e 3
Sezioni di classe 4
4.2.4 VERIFICHE
STABILITA DELLE MEMBRATURE
Dalla tabella si ricava il fattore di
imperfezione a
Snellezza dellasta
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
4.2.4.1.3
Travi inflesse
4.2.4 VERIFICHE
STABILITA DELLE MEMBRATURE
Travi inflesse
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.2 Verifiche agli stati limite di esercizio
Spostamenti verticali
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.2 Verifiche agli stati limite di esercizio
Spostamenti laterali
4.2.8 UNIONI
4.2.8.1 Unioni bullonate
I bulloni sono organi di unione costituiti da:
4.2.8 UNIONI
4.2.8.1 Unioni bullonate
GEOMETRIA DEI BULLONI
4.2.8 UNIONI
4.2.8.1 Unioni bullonate
SERRAGGIO
Stato di autotensioni prodotte dal serraggio:
- Pretrazione del bullone precompressione delle piastre
-Torsione del bullone attrito piastra bullone
La curva (1) si riferisce ad una trazione pura, mentre la curva (2) ad una
trazione + torsione.
4.2.8 UNIONI
4.2.8.1 Unioni bullonate
4.2.8 UNIONI
4.2.8.1 Unioni bullonate
Non precaricati possibilit di impiego di viti dal 4.9 al 10.9
Precaricati possibilit impiego esclusivo di viti dal 8.8 al 10.9
4.2.8 UNIONI
4.2.8.1 Unioni bullonate
Posizione dei fori
4.2.8 UNIONI
4.2.8.1 Unioni bullonate
Posizione dei fori
4.2.8 UNIONI
4.2.8.1 Unioni bullonate
Unioni con bulloni o chiodi soggetti a taglio e/o trazione
4.2.8 UNIONI
4.2.8.1 Unioni bullonate
Unioni con bulloni o chiodi soggetti a taglio e/o trazione
Verifica a rifollamento
4.2.8 UNIONI
4.2.8.1 Unioni bullonate
Unioni con bulloni o chiodi soggetti a taglio e/o trazione
4.2.8 UNIONI
4.2.8.1 Unioni bullonate
Unioni con bulloni o chiodi soggetti a taglio e/o trazione
Unioni a taglio per attrito con bulloni ad alta resistenza
Fp,C Forza di Pre-carico
Nel caso di collegamento ad attrito soggetto a trazione, la resistenza di
calcolo allo scorrimento Fs,Rd si riduce secondo la relazione seguente:
4.2.8 UNIONI
4.2.8.1 Unioni bullonate
Collegamenti con perni
La resistenza al taglio del perno pari a:
<
CRICCHE A CALDO
Nella zona fusa
Segregazione di impurezze che solidificano
a temperature pi basse dellacciaio
Rimedio preventivo:
Saldare con passate molteplici e di limitata
sezione
Altezza di gola
,t '' ,t
n , t'' , t
Criterio semplificato:
Dove Fw,Ed la forza di calcolo che sollecita il cordone dangolo per unit di lunghezza e Fw,Rd la
resistenza di calcolo del cordone dangolo per unit di lunghezza.
Unioni saldate
t //
F
F
L a 4L a
0.85 f yk
F
t //
0.70 f yk
4L a
CORDONI FRONTALI
(S235)
(S275, S355)
t
F
F
L a 2L a
Ribaltamento n
F
F
L a 2L a
Ribaltamento
t n
0.85 f d
F
0.70 f d
2L a
nmax
M= FL
3FL
M /W
ah 2
W 2ah2 / 6 ah2 / 3
t // V / 2ah
n t
2
2
//
0.85 f yk
0.70 f yk
(S235)
(S275, S355)
gC (calcestruzzo) = 1,5;
gM = 1.
Y
Pavimento in linoleum
Massetto
Soletta collaborante
Rete elettrosaldata
Lamiera grecata
Solaio tipo
20.65 kg/m2
133.50 kg/m2
48.75 kg/m2
63.00 kg/m2
30.00 kg/m2
20.00 kg/m2
150.00 kg/m2
carico totale
Freccia elastica
q
freccia
5 q l4
f
384 E I
200.00 kg/m2
666.00 kg/m2
SOLAIO A 5 CAMPATE
SOLAIO A 5 CAMPATE
SOLAIO A 5 CAMPATE
campata 1-3-5
-1749.11
-2109.24
-1749.11
-2109.24
1
1
appoggio 2
appoggio 2
-2109.24
-2109.24
campata 1
2
1653.00
1653.00
-1749.11
-1749.11
-1749.11
3
978.14
32
21
-2109.24
1175.0243
978.14
1175.02
978.14
1653.00
-2109.24
-1749.11
5
978.14
54
978.14
1175.02
65
1653.00
978.14
1653.00
SOLAIO A 2 CAMPATE
SOLAIO A 2 CAMPATE
SOLAIO A 2 CAMPATE
campata 2-4
-2375.22
campata 2
-2375.22
1
1
appoggio 3
-2375.22
2
1533.9621
1533.96
3
32
1533.96
1533.96
1533.96
3
1533.96
appoggio 4
def.
tensione
+
max
appoggio 5
MOMENTO RESISTENTE
fy
2750
fd
2392kg / cm 2
1.15 1.15
cu 110kg / cm 2
def.
tensione
max
T
C
- DM 04/02/08
EN 1991-1-1: 2002 Eurocode 1: Actions on Structures Part 1-1: General actionsDensities, self-weight, imposed loads for buildings;
EN 1992-1-1: 2003 Eurocode 2: Design of concrete structures Part 1-1: General
rules end rules for buildings;
EN 1993-1-1: 2003 Eurocode 3: Design of Steel structures Part 1-1: General rules
and rules for buildings;
2)
Numero di piani pari a 5, con altezza interpiano di 3,50m, ad eccezione del primo
interpiano di 4,00m;
3)
4)
5)
Nel progetto sono state impiegate tre classi di acciaio ( S235, S275, S355)
sfruttando, cos, la quarta dimensione delle costruzioni metalliche
SLE
- resistenza a flessione;
- resistenza al taglio
- deformabilit
Verifiche a maturazione
avvenuta
- resistenza a flessione;
- resistenza allo scorrimento;
- resistenza al punzonamento ed al taglio
- deformabilit
- fessurazione
- Verifica di resistenza: per tale verifica si deve tener conto dei seguenti
carichi agenti sulla lamiera:
1) carico permanente dovuto al peso proprio del calcestruzzo e della lamiera;
2) sovraccarichi variabili in fase di costruzione, inclusi eventuali accumuli
locali di calcestruzzo.
M pl , Rd
W pl f y
g mo
-Dove:
Vc,Rd la resistenza plastica a taglio della sezione, che si pu calcolare in accordo con lEC3
mediante la formula seguente:
V pl , Rd
f y / g Mo
Av
3
Av A 2bt f t w 2r t f
Area resistente a taglio per profili laminati ad I ed H con carico parallelo allanima della trave
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
4.2.4.1.3
Travi inflesse
Mb,Rd il valore di progetto del momento flettente resistente nei confronti dellinstabilit
flesso torsionale (svergolamento), esso si esprime come segue:
gM1: coeff. parziale di sicurezza
aLT: fattore di imperfezioni
4.2.4 VERIFICHE
4.2.4.1
4.2.4.1.3
Aste Compresse
Coefficienti dipendenti dal tipo
sezione, acciaio e dalla snellezza
Sezioni di classe 1, 2 e 3
a = fattore di imperfezione
Sezioni di classe 4
Sezioni di classe 1, 2 e 3
Sezioni di classe 4
TIPOLOGIE DI COLLEGAMENTO
Collegamento trave secondaria trave principale
Le travi secondarie sono collegate a quelle principali tramite squadrette angolari bullonate.
TIPOLOGIE DI COLLEGAMENTO
COLLEGAMENTO TRAVE - COLONNA
Esso realizzato mediante limpiego di squadrette angolari bullonate. Si evidenzia
limportanza di avere un collegamento sufficientemente approfondito su tutta laltezza
dellanima della trave, in modo da vincolare adeguatamente la trave stessa contro la
rotazione torsionale della sua sezione di estremit.
TIPOLOGIE DI COLLEGAMENTO
COLLEGAMENTO COLONNA - COLONNA
Le colonne soggette ai soli carichi gravitazionali lavorano in regime prevalente di sforzo
normale. Il collegamento tra i tronchi di colonna appartenenti allo stesso allineamento verticale
di pilastri pu essere realizzato con un giunto flangiato, con bulloni progettati a taglio. E
comunque opportuno garantire una resistenza flessionale minima, per tenere conto di momenti
secondari dovuti alleccentricit degli scarichi delle travi e per dare stabilit in fase di
costruzione.
TIPOLOGIE DI COLLEGAMENTO
COLLEGAMENTO COLONNA - FONDAZIONE
Analogamente al collegamento colonna colonna, la piastra di base soggetta
prevalentemente a sforzo normale, per cui le dimensioni in pianta devono essere tali da
trasferire una pressione di contatto sul calcestruzzo inferiore a quella massima consentita
in compressione.
T1 C1H
3
4
Tale formula valida per edifici di altezza H<40m; nel caso di edifici con controventi
concentrici il coefficiente C1 si assume uguale a 0,05.
Per soddisfare tale requisito, lo stato di sforzo nelle travi e nelle colonne, cosi come
determinato dal modello elastico (B) sottoposto alle forze sismiche di progetto, deve
essere opportunamente amplificato di un fattore a , per tener conto della risposta
inelastica della struttura.
La resistenza assiale delle colonne e delle travi deve soddisfare la seguente relazione:
N Rd N Sd N Sd ,G aN Sd , E
NEd,i lo sforzo normale sollecitante li-esima diagonale
senza considerare il contributo dei carichi verticali;
NRd,i lo sforzo normale resistente funzione del momento agente;
AZIONE SISMICA
Coordinate geografiche del sito
AZIONE SISMICA
AZIONE SISMICA
Amplificazione stratigrafica
Amplificazione topografica
AZIONE SISMICA
ZONA SISMICA E SPETTRO DI PROGETTO
SLV: sostituire con 1/q nella formula dello spettro elastico
FATTORE DI STRUTTURA
q = KR . qo
KR associato al grado di
regolarit strutturale in
altezza 1.0 (oppure 0.8)
AZIONE SISMICA
FORZE STATICHE EQUIVALENTI
AZIONE SISMICA
FORZE STATICHE EQUIVALENTI
AZIONE SISMICA
FORZE STATICHE EQUIVALENTI
N ala, Sd
N anima, Sd
Aala
N Pl ,max
Asezione
Aanima
N Pl ,max
Asezione
Per la verifica del collegamento le sollecitazioni agenti sono state ripartite affidando ai
bulloni danima dello sforzo normale della colonna e lazione tagliante, mentre ai bulloni
dala gli sforzi derivanti dal momento flettente.
Per il calcolo del collegamento si deve considerare la combinazione dello scarico indotto
dai carichi verticali NSd,G sommato alla massima azione plastica trasmissibile dalla
diagonale tesa, cui corrispondono due componenti, una di trazione ed una di taglio;
- DM 04/02/08
EN 1991-1-1: 2002 Eurocode 1: Actions on Structures Part 1-1: General actionsDensities, self-weight, imposed loads for buildings;
EN 1992-1-1: 2003 Eurocode 2: Designe of concrete structures Part 1-1: General
rules end rules for buildings;
EN 1993-1-1: 2003 Eurocode 3: Designe of Steel structures Part 1-1: General rules
and rules for buildings;
2)
Numero di piani pari a 7, con altezza di primo interpiano pari a 3,75m, e le restanti parti a
3,50m;
3)
4)
ESEMPIO 1
ESEMPIO 2
AZIONE SISMICA
ZONA SISMICA E SPETTRO DI PROGETTO
SLV: sostituire con 1/q nella formula dello spettro elastico
FATTORE DI STRUTTURA
q = KR . qo
AZIONE SISMICA
- DM 04/02/08
EN 1991-1-1: 2002 Eurocode 1: Actions on Structures Part 1-1: General actionsDensities, self-weight, imposed loads for buildings;
EN 1992-1-1: 2003 Eurocode 2: Designe of concrete structures Part 1-1: General
rules end rules for buildings;
EN 1993-1-1: 2003 Eurocode 3: Designe of Steel structures Part 1-1: General rules
and rules for buildings;
2)
Numero di piani pari a 9, con altezza di primo interpiano pari a 4,00m, e le restanti parti a
3,50m;
3)
4)
MODELLAZIONE STRUTTURALE
La risposta sismica delle strutture con controventi eccentrici governata dai link, che sono i
tronchi di trave che connettono due diagonali di controvento al generico piano.
- Link corto: la plasticizzazione sar prevalentemente a taglio, con inizio nella mezzeria del
link ;
- Link lungo: la plasticizzazione si verifica per flessione delle sue sezioni di estremit.
Allo stato attuale delle conoscenze, lo schema strutturale di link in adiacenza alle colonne,
fortemente sconsigliato. Questo perch le sollecitazioni flessionali nelle sezioni di
collegamento dei link alle colonne, comportano quasi sempre il collasso del collegamento e
di conseguenza una limitata duttilit della struttura.
q = KR . qo
Resistenza a flessione
Resistenza a taglio
tw
tf
Esempio intelaiati
NORMATIVE DI RIFERIMENTO
Le verifiche strutturali sono condotte in accordo alle prescrizioni dellOrdinanza e
della normativa Europea rappresentata dai seguenti Eurocodici:
- OPCM 3431/05
- DM 04/02/08
EN 1991-1-1: 2002 Eurocode 1: Actions on Structures Part 1-1: General actionsDensities, self-weight, imposed loads for buildings;
EN 1992-1-1: 2003 Eurocode 2: Designe of concrete structures Part 1-1: General
rules end rules for buildings;
EN 1993-1-1: 2003 Eurocode 3: Designe of Steel structures Part 1-1: General rules
and rules for buildings;
2)
Numero di piani pari a 6, con altezza di primo interpiano pari a 4,00m, e le restanti parti a
3,50m;
3)
4)
Lossatura portante un telaio spaziale di acciaio, che costituisce il sistema strutturale resistente
sia ai carichi verticali sia al sisma agente nelle due direzioni X e Y ;
MODELLAZIONE STRUTTURALE
Nel modello di calcolo della struttura, tutti i collegamenti trave colonna sono schematizzati
come nodi rigidi, mentre il collegamento colonna fondazione concepito come vincolo
cerniera.
Essendo il telaio spaziale, ogni elemento chiamato a dare il suo contributo specifico
allassorbimento dellazione contemporanea del sisma nelle due direzioni principali del
piano.
Le travi principali del telaio devono essere proporzionate in funzione del momento flettente e
del taglio indotti dai carichi verticali e dalle forze sismiche orizzontali.
Si evidenzia che nel caso in esame, per le verifiche di stabilit flesso torsionale delle travi,
i controventi orizzontali realizzano dei ritegni torsionali nelle sezioni di mezzeria, con
conseguente riduzione della lunghezza di libera inflessione da considerare nei calcoli. Ci ha
reso in tal modo trascurabili le verifiche di stabilit flesso torsionale delle travi del telaio.
Le colonne sono realizzate con sezione a croce Austriaca, che presenta lindubbio vantaggio
di avere la stessa rigidezza flessionale nei due piani principali.
Tale collegamento progettato a completo ripristino di resistenza. Esso deve essere in grado
di trasmettere un momento flettente pari alla massima resistenza flessionale plastica della
sezione della trave e lo sforzo di taglio corrispondente, nonch uno sforzo normale pari
almeno alla resistenza plastica dellanima.
Il progetto delle strutture sismoresistenti a telaio fortemente condizionato dalla verifica allo
stato limite di danno.