Storia Contemporanea - Lessons
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Il Cancelliere di Guglielmo I era Otto Von Bismarck, un esponente del ceto Junker(aristocrazia
terriera e militare prussiana) con idee molto conservatrici, egli cap che era di fondamentale
importanza migliorare le relazioni internazionali e fu uno dei primi a scoprire le potenzialit dei
mezzi di comunicazione di massa. Nel 1862 in un discorso di real politik afferm che il momento
dei processi parlamentari era finito e che sarebbe stato necessario l'uso delle armi e della potenza
prussiana per unificarsi. Infatti aument le spese belliche del suo stato e strinse accordi in chiave
anti-austriaca con Napoleone III e lo Zar di Russia.
Ci vollero 3 guerre prima di completare il processo di unificazione, la prima fu quella del 1864
contro la Danimarca per due ducati sotto l'influenza austriaca ( lo Schleswig e l'Holstein), fu una
guerra lampo che vide trionfare i prussiani.
La seconda guerra venne combattuta proprio contro gli austriaci, Bismark prima di procedere alla
guerra vera e propria cre una fitta rete di alleanze, assicurandosi cosi la neutralit di Francia e
Russia e l'alleanza di 3 mesi con l'Italia, la quale aveva interessi territoriali sui territori irredenti.
L'Austria era attaccata da 2 fronti, la superiorit militare e le divisioni interne la portarono alla
battaglia decisiva a Sadowa, che persero. L'Italia perse le battaglie di Lizza e Custoza, ma tramite
un gioco di scambi con la Francia riusci ugualmente ad ottenere il Veneto. Con la pace di Praga
nacque la confederazione germanica del nord, con imperatore Guglielmo I e con l'Austria lasciata
fuori.
L'ultima guerra contrappose la Prussia alla Francia stessa, Napoleone III temeva fortemente
un'unificazione tedesca a causa di un vuoto di successione, la Spagna avrebbe potuto rischiare di
finire sotto la guida di Leopoldo di Hoenzoller e i francesi si sarebbero ritrovati in una morsa
tedesca. Napoleone minaccia Leopoldo di Hoenzoller che ritira la candidatura, ma Bismark che
voleva fortemente la guerra modifica il Dispaccio di Ems e scatena la reazione dell'opinione
pubblica francese. Napoleone III costretto a dichiarare guerra, la battaglia decisiva a Sedan dove
i tedeschi guidati da Von Molke sconfiggono le truppe francesi.
Nasce cosi il Secondo Reich tedesco nel 1871, nello stesso anno diventano tedesche anche l'Alsazia
e la Lorena e durante il trattato di pace Franco-Tedesco nasce la pratica di dare carico delle
riparazioni di guerra agli sconfitti.
ReichStag(bassa) Bundesrat(alta)
SPD socialisti 1875 (Per Bismarck antisistema
Zentrum cattolici 1871 (Per Bismack antisistema)
Presidente della Repubblica diviene MacMahon, un generale conservatore che introduce la leva
obbligatoria, nel contempo si avvia la costruzione della Basilica del Sacro Cuore a Montmartre.
Lourdes.
Il parlamento francese era diviso in due camere, la camera Bassa(eletta) e la camera Alta(eletta e
nominata), le camere riunite eleggono il Presidente della Repubblica, il quale ha il potere di
sciogliere la camera Bassa.
Venne introdotto lo scrutinio di Arrondissement, dando cosi pi importanza alle campagne, a
vantaggio dei conservatori. Ma nonostante le precauzioni dei conservatori a trionfare nelle elezioni
del 1876 sono i Repubblicani, e 3 anni dopo MacMahon costretto a dimettersi.
I repubblicani erano divisi tra Union Republicaine -> Gambett e Gauche Republicaine -> Ferry e
Grevy.
I conservatori a loro volta in Destra di Governo-> MacMahon e Destra Monarchica (bonapartisti,
cattolici e nazionalisti).
Dalla repubblica dei duchi si passa alla repubblica dei repubblicani. I Repubblicani nazionalizzano
la loro cultura, la marsigliese diventa inno nazionale, il 14 luglio diventa festa della Repubblica e in
occasione del centenario dell'indipendenza americana, viene donata la Statua della Libert.
I poteri maggiori erano nelle mani del parlamento, l'Union di Gambett e la Gauche di Ferry si
uniscono emarginando sia le destre sia il movimento socialista. Vengono definiti Opportunisti in
quanto per governare il cambiamento sceglievano il giusto mezzo.
Viene inoltre estesa la libert per le associazioni sindacali, ampliate le autonomie locali, introdotte
leggi a favore della laicit, introduzione del divorzio, esclusione della chiesa dall'educazione
scolastica. Ferry viene nominato ministro dell'istruzione e promuove riforme per la scuola gratuita e
obbligatoria, in quanto la scuola unisce nella cultura e crea cittadini.
C' si una stabilizzazione culturale, ma a questa non fa seguito una stabilizzazione politica, infatti si
susseguono crisi interne. La prima la Crisi Boulanger, un comandante di corpo d'armata
Repubblicano(uno dei pochi) viene nominato ministro della guerra, ma dimostra un forte
revanchismo anti-tedesco e porta a diversi scontri armati alla frontiera l'esercito. Allontanato dal
ruolo di ministro diviene l'idolo dei conservatori.
Nel 1887 anche Grevy, attuale presidente costretto a dimettersi per lo scandalo delle decorazioni.
Ma la crisi pi grossa si registra con l'Affaire Dreyfus
La Francia aveva istituito un servizio di spionaggio come tanti altri stati europei, Swarz Coppen il
capo del servizio spionistico tedesco in Francia, ed infiltrato nell'ambasciata tedesca a Parigi.
Madame Bastian donna delle pulizie dell'ambasciata invece una spia Francese. Madame Bastian
ritrova una lettera in un cestino che annuncia l'arrivo di documenti segreti sullo stato francese,
all'ambasciata tedesca. Il traditore secondo quanto si leggeva nella lettera era un capitano del corpo
d'artiglieria legato allo stato maggiore francese, Viene individuato come colpevole Dreyfus, un
capitano d'Artiglieria ebreo proveniente dall'Alsazia.
Clemancau, leader radicale afferma che mandare Dreyfus in Guyana in prigionia troppo poco,
nessuno in quel periodo prende le difese di Dreyfus. Il nuovo capo del servizio spionistico, Piquart
viene a sapere di un'altra lettera inviata da Swarz Coppen a Estherazy, un altro capitano d'artiglieria,
Piquart si rivolge al comandante dell'esercito francese ma viene inviato per punizione in Tunisia.
Allora si rivolge al vice presidente del senato e cosi entra in gioco anche la Politica e viene istituito
un processo contro Estherazy, il quale per viene assolto. Nel 1898 Emile Zola pubblica il J'Accuse
sul giornale l'Aurore, l'opinione pubblica e la stampa si dividono tra Dreyfusardi e AntiDreyfusardi
Dreyfusardi : l'Aurore, la Petite Republique e le Droit de l'Homme
Antidreyfusardi: la Croix e l'Intransigeant!.
Zola viene citato a giudizio per diffamazione dal ministro della guerra, e condannato a un anno di
reclusione ma la pena non venne mai comminata. Il processo viene Mediatizzato. Gli intellettuali
scendono in campo, risolvere le questioni con la ragione e non con le armi era il loro obiettivo.
Creano petizioni e leghe come quella per i diritti dell'uomo e del cittadino. Anche gli
antidreyfusardi creano leghe. Estherazy fugge in Belgio, il governo si coalizza a centrosinistra per
difendersi dai nazionalisti.
Questo caso ebbe molte conseguenze politiche sul breve e sul lungo periodo
1865-1886
Due figure politiche dominano questo periodo. Uno W. Gladstone, leader dei liberali e l'altro era
B. Disraeli leader dei conservatori.
Gladstone era entrato in parlamento all'inizio degli anni '30 ad appena 23 anni e ci rimarr fino al
1895. Era un leader molto carismatico. Comprende molto rapidamente l'urgente necessit di inserire
le masse all'interno del gioco politico inglese.
Libero commercio,
poco interventismo statale,
pochi dazi doganali,
riduzione del peso fiscale,
apertura ai ceti popolari
Al governo dal 1868- al 1874
Riforme:
Estensione sistema istruzione pubblica
Ridimensionamento chiesa anglicana dal sistema di istruzione inglese
Riforma pubblica amministrazione ( si entra solo attraverso concorsi e non attraverso
compravendita dei titoli)
Abolizione del voto palese (il proprietario terriero in principio vedeva cosa votavano i suoi
lavoratori, con l'abolizione del voto palese si indebolisce la classe dell'aristocrazia agraria)
Disraeli
Era un 'dandy' , in politica dagli anni '50 , era di famiglia ebraica.
Deferenza
Era convinto di aprire la politica ai ceti popolari, per stabilizzare il sistema, convinto della
deferenza del popolo inglese verso la Corona. Secondo Disraeli non sarebbe successo come nel
resto dell'Europa dove i ceti popolari avevano fatto 'irruzione'.
1867 Grande Riforma elettorale
Disraeli realizza la riforma elettorale ( prendendo una precedente proposta di Gladstone), ampia
l'elettorato e lo estende ai lavoratori urbani compresa la middle-class. Prendere atto del ruolo che
l'industria ha preso nella societ britannica e cercare di non far nascere ideologie di tipo socialista
sul suolo britannico. Secondo Disraeli le masse operaie avevano sentimenti conservatori, ma l'anno
successivo 1868 vincono i liberali e arriva al governo Gladstone.
Sviluppo dei partiti nel contesto britannico
Sviluppo della vita politica locale
1. I partiti nascono come strutture per la creazione di riforme a livello locale
2. municipalizzazione della rete idrica
3. rete elettrica comunale e non gestita da privati
4. istituzione di una rete di biblioteche civiche
5. Il primo politico che comprende la necessit di una struttura partitica Chamberlain
(sindaco di Birmingham).
Nascita di una rete di quotidiani politici
1. Lo sviluppo della stanza consente la possibilit di lanciare campagne politiche nazionali
Polarizzazione dello scontro Disraeli-Gladstone
prima, Disraeli prende una bandiera del partito Liberale realizzando riforme politiche in campo
assistenziale, adotta leggi sulla salute pubblica degli operai e introduce una norma a favore
dell'edilizia popolare. Il Conservatorismo diventa Popolare, punta a rafforzare il ruolo
dell'Inghilterra nel mondo ma contemporaneamente non abbandona le classi popolari, si preoccupa
di includerle nel progetto politico britannico. Nel 1880 Disraeli perde le elezioni, a causa di
problemi di politica estera. Gladstone accusa di disinteresse Disraeli per quanto riguarda le
questioni balcaniche, quelle popolazioni che cercavano di liberarsi dal giogo Ottomano.
Bulgarian Horrors, le atrocit commesse dall'Impero Ottomano contro i Bulgari, la stampa diffonde
scene atroci e individua in Disraeli il colpevole di questo disinteresse.
Nel 1880 Torna al potere Gladstone
Imperialismo temperato ( intervento in Egitto, 1882)
Riforme politiche ( legge elettorale, 1884)
Questione Irlandese ( progetto di Home Rule)
Maggiore attenzione al contesto europeo, solidariet rispetto alle varie cause di nazionalit che
sorgevano in Europa. Con la riforma del 1884 il voto viene esteso ai lavoratori agricoli e ai
minatori. I minatori fino ad ora avevano avuto solamente una rappresentanza sindacale, in questo
frangente trovano una rappresentanza politica e dopo qualche anno nasce il Labour.
L'aspetto pi importante che contraddistingue il governo Liberale la questione Irlandese. L'Irlanda
era una regione particolarmente povera del Regno Unito, era una regione a grande maggioranza
cattolica ( rispetto ai protestanti dell'Inghilterra), era una regione che fondava la propria economia
sull'agricoltura, era un'agricoltura povera, arretrata, i grandi proprietari terrieri erano Inglesi. La
carestia degli anni 70 colpisce il mondo agricolo irlandese, questo provoca un aumento delle
tensioni che si manifesteranno tanto sul piano parlamentare, quanto sul piano insurrezionale con il
gruppo segreto dei Feniani che inizia a compiere atti terroristici contro i simboli del potere. Il
partito Liberale pensa di riuscire a gestire la situazione reprimendo e cercando di accogliere le
richieste della rappresentanza parlamentare irlandese. Gladstone propone un Land Act e promuove
la Home Rule, un decentramento amministrativo dell'Irlanda concedendole autonomie.
Gladstone si trova contro l'opposizione dei conservatori e contro una parte del partito Liberale
( Chamberlain), che esce dal partito e si unisce all'opposizione. Il progetto di Home Rule cade,
Gladstone non ha pi la maggioranza, ventennio di potere dei conservatori .
1886-1905 Ventennio conservatore
Riforme sociali
Espansionismo imperiale ( guerra anglo-boera)
Protezionismo doganale
Misure contro gli infortuni sul lavoro, estesa e potenziata l'istruzione elementare e media pubblica.
Nel 1870 circa un decimo del continente Africano era colonizzato, alla vigilia della Prima Guerra
Mondiale 9/10 erano soggetti a dominazione coloniale. Gli interessi Inglesi si concentravano nel
Sud Africa, in SudAfrica c'erano stati coloni Olandesi, chiamati Boeri. E' una guerra atipica, vede
porsi due popoli occidentali fuori dal continente ed alimentata pi dai coloni stessi che dalla
madrepatrica. Kipling, ' Il fardello dell'uomo bianco' . I Boeri avevano fondato due colonie Orange
e Transvaal. L'Inghilterra aveva fondato la Colonia del Capo. Le terre erano ricche di metalli
preziosi e di diamanti. Nelle due repubbliche dell'Orange e del Transvaal si praticava un sistema di
semi-schiavit degli indigeni. I Boeri erano cristiani di fede calvinista e gli Inglesi anglicani.
Nella logica calvinista la ricchezza alla base della volont divina. I neri sottosviluppati erano la
riprova che Dio li aveva abbandonati. I Boeri non ritenevano che i neri dovessero disporre di alcun
diritto, una delle ragioni per cui in Sud Africa si affermer l'Apartheid.
Gli Inglesi scoprono la presenza dei diamanti sotto il suolo Boero, mentre i Boeri temono una
migrazione inglese in Sud Africa. I Boeri ritardano i tempi della concessione della cittadinanza,
questo era un fatto ritenuto inaccettabile dagli inglesi. La guerra scoppia nel 1899 ed una guerra
molto sanguinosa, dura 3 anni. I Boeri si conquisteranno la simpatia di gran parte dell'opinione
pubblica europea. L'Inghilterra riesce a vincere la guerra e da li a poco nascer l'unione SudAfricana, da un lato si suddividono le ricchezze presenti nel sottosuolo e dall'altro il mantenimento
del regime di segregazione nera. Nella madrepatria nel frattempo i Conservatori tentano di avviare
una politica protezionista, che veniva a minare uno dei principi cardine dell'Impero, che era il libero
scambio e che provocher la caduta del governo.
1906-1916 Decennio Liberale
Asquith leader liberale tenta di imprimere in questo scorcio di nuovo secolo una svolta sociale
molto marcata, il partito liberale si vedeva minacciato a sinistra dall'emergere del partito Labourista.
Capisce che necessario agire sul fronte delle riforme sociali.
People Budget
Una legge finanziaria che introduce la progressivit fiscale anche in Gran Bretagna, faceva cio
pagare ai redditi pi alti il costo delle riforme fiscali.
Estendere i diritti per le classi pi povere senza toccare il principio del libero scambio sul
quale erano caduti i conservatori. I conservatori avevano tentato di introdurre dei dazi
doganali per finanziare con i soldi guadagnati le riforme, i Liberali tassano i redditi pi alti,
soprattutto la grande propriet terriera. Camera dei Lords e Conservatori sono contrari alla
riforma. La Camera dei Lords pone il veto, la legge perci bloccata. Scontro istituzionale.
Il Re decide di sciogliere le camere. Si terranno due elezioni che daranno maggioranza ai
liberali. Il segnale politico va nel senso dell'approvazione del People Budget, la Camera dei
Lords vuole riporre il veto, ma il Re minaccia di nominare un numero di Lords liberali tale
da alterare gli equilibri. Anche i vescovi dicono ai Lords di cedere, il People Budget diventa
legge. Viene fatto approvare il Parlament Act del 1911, in base al quale la Camera dei Lords
non avrebbe mai pi potuto mettere il veto su leggi di carattere finanziario e soprattutto la
Camera dei Lords poteva al massimo in tutte le altre materie esprimere 2 veti, alla 3
approvazione dei Comuni il decreto diventava legge. L'Efficent Part ha molto pi peso della
Dignified Part. Il sovrano Giorgio V.
L'ITALIA DAL 1861 AL 1911
Al momento dell'unificazione il paese ancora profondamente arretrato, arretrato culturalmente
(alta tasso di analfabetismo 78%), arretrato economicamente (paese agricolo di una agricoltura
arretrata 70% agricoltori).
Le condizioni della vita di campagna erano molto povere (malattie come la pellagra), il paese era
molto diviso, non vi era una rete di comunicazioni in grado di collegare le varie parti che si erano
unite nel 1861, la rete ferroviaria ad esempio era quasi del tutto concentrata nel lombardo-veneto e
non c'era uno scambio ne economico ne di viaggi tra le varie parti della nazione
Lettera di Farini a Cavour (leggerla su internet).
Cavour muore nel giugno del 1861 e lascia il nuovo stato privo di una guida
La classe dirigente vicina a Cavour era la Destra storica, ( i deputati si dividevano regionalmente
Farini-Minghetti in Em-Rom).
I punti caratterizzanti della Destra storica erano:
Il consolidamento delle libert civili degli italiani in un contesto di accentramento
amministrativo, voleva centralizzare e omogeneizzare uno stato cosi variegato e diviso,
liberismo economico
la laicit dello stato
Sinistra storica, era divisa anch'essa, non tanto per appartenenze regionali quanto piuttosto per
eredit politiche, c'era una corrente Sabauda ( l'esponente era Agostino de Pretis) e c'erano gli eredi
dei Garibaldini ( i massimi esponenti erano Crispi e Cairoli)
i principi ai quali si affidava la sinistra storica:
Suffragio universale
Decentramento amministrativo
La laicit dello stato
Questi due schieramenti non erano rappresentativi di tutto il paese, c'era una grande divisione tra il
paese 'reale' e paese 'legale', la legge elettorale del Regno d'Italia era stata ereditata dal Regno
Sabaudo e si trattava di una legge decisamente restrittiva in termini di accesso al voto, potevano
votare solo gli uomini maggiorenni (25anni) che sapessero leggere e scrivere e che pagassero 40lire
di tasse annue. Solo il 2% della popolazione aveva diritto al voto.
Destra Storica 1861-1876
Leggi unificatrici (1865), fatte approvare da Ricasoli, preso un modello Napoleonico con
una legislazione uniforme in tutto il territorio nazionale e su una rigida gerarchia di
funzionari dipendenti dal centro, il prefetto era il rappresentante del governo in ogni
provincia. Il grande problema che si poneva era quello del Mezzogiorno. A partire dall'unit
si erano propagati fenomeni di Brigantaggio. Il malessere delle classi contadine si rivers
dagli antichi borboni al nuovo stato unitario. Questo malessere si tradusse con lo sviluppo e
il proliferare di grandi bande armate che nelle campagne si davano a razzie, briganti, ex
galeotti, ex militari del regno borbonico e contadini indigenti
Viene mandato l'Esercito nel Mezzogiorno e nel giro di 2/3 anni il brigantaggio viene
progressivamente debellato
Per dare credito alla politica dell'accentramento viene estesa la rete ferroviaria, collega tutte
le principali citt italiane comprese quelle del mezzogiorno, mentre vengono riaffermati i
principi liberisti in ambito economico(dazi doganali molto bassi)
L'elemento di maggiore discredito della Destra storica fu la tassazione, i costi per le
infrastrutture e per le politiche della destra vengono presi con tasse (dirette e indirette, tassa
sui sali e sui tabacchi, ma viene introdotta una nuova tassa, quella sul macinato, introdotta
dal ministro delle finanze Sella nel 1868 e che colpisce la macinazione dei cereali). Grandi
proprietari, ceti medi e ceti bassi protestano, ma anche i nuovi industriali.
Nel 1866 viene annesso il Veneto
Questa politica ha un insuccesso sociale, ma ha successo economico, pareggio di bilancio
(1875)
Mancava solo Roma, c'erano due visioni contrastanti, la prima visione era quella della
Destra storica, e cio quella di raggiungere la conquista di Roma e del Lazio attraverso vie
diplomatiche ( vedi Veneto), la seconda via era quella difesa dalla corrente pi democratica
della sinistra storica e che era la via movimentista e cio una nuova insurrezione che
portasse alla conquista militare di Roma(Garibaldi si fa portavoce di questa seconda strada e
per 2 volte tenta di avviarsi all'occupazione di Roma ma sia nel '62 sia nel 67 fallisce). Resta
sul piatto della bilancia la via della diplomazia e i governi della Destra storica tentano di
indurre con le buone il Papa a cedere il potere temporale su Roma ricordandogli il motto di
Cavour ( libera chiesa, libero stato). Il Papa non cede, ma la sconfitta di Napoleone III a
Sedan fa venire meno gli accordi tra il Regno d'Italia e la Francia, l'esercito circonda la
capitale, il Papa intima la resa nel tentativo di scatenare un caso diplomatico e unire le
grande potenze cattoliche in una crociata contro il Regno d'Italia, le truppe dello stato
italiano per penetrano nella citt aprendo a cannonate Porta Pia. 1870.
Pochi giorni dopo un plebiscito ratifica a grande maggioranza l'annessione di Roma e del
Lazio al Regno d'Italia. Per cercare di ammorbidire l'ostilit pontificia i governi della
sinistra storica unilateralmente stipulano la legge delle Guarentigie(garanzie), viene stabilita
la possibilit di disporre di guardie armate, la possibilit di essere ricevuto all'estero con tutti
gli onori di un capo di stato, l'extra-territorialit dello Stato della Chiesa che ha un regime
giuridico a parte e soprattutto viene concessa la possibilit di avere sedi diplomatiche in
tutto il mondo. L'ostilit di Pio IX permane e nel 1874 pronuncia il No Expedit, secondo lui
non era opportuno il coinvolgimento dei cattolici, che dai censimenti dell'epoca erano il
99% della popolazione italiana, nella vita politica dello stato italiano. Il Regno sempre pi
fragile, ora delegittimato anche davanti alle masse cattoliche.
in particolare nei confronti del nascente movimento socialista. Crispi ne era ossessionato,
non appena vedeva una sommossa in qualche angolo d'Italia sospettava il coinvolgimento
dei 'rossi' . Nel 1893 di fronte ad una serie di moti che si diffondono soprattuto in Sicilia
( fasci siciliani), Crispi utilizza brutalmente la forza pubblica per reprimerli facendo decine
di morti. Poi prende a pretesto questi moti per approvare una serie di leggi antisocialisteno
( sulla scia di Bismark). L'ultimo tassello relativo alla politica coloniale, anche Crispi
voleva conquistarsi il suo 'posto al sole'. La spedizione in Eritrea e in Etiopia si risolve in
una sconfitta clamorosa, ad Adua nel 1896 sterminando il corpo di spedizione
italiano.Questo fu uno smacco sia per Crispi sia per l'Italia.
La caduta di Crispi segna la fine dell'esperienza governativa della sinistra storica in italia.
Con la caduta della sinistra storica, in Italia si verifica una crisi politica, molto simile a
quella francese e inglese. E' una crisi differente come modalit ma la portata e gli esiti della
crisi saranno molto simili a quelli che avevamo visto in Francia ed in Inghilterra. Si era
assistito ad un tentativo di svolta in senso conservatore che per non aveva funzionato ed il
sistema si era rigenerato su basi progressiste liberali. Il Re Umberto I affida il govenro a un
conservatore di ferro, il marchese di Rudin, un marchese nominato primo ministro che si
propone esclusivamente un obiettivo, quello di conservare l'ordine sociale di fronte
all'emergere della minaccia cattolica e di quella socialista. Il suo obiettivo viene mesos a
dura prova, con la nascita di moti di protesta legati all'aumento del prezzo del pane.
L'aumento del pane era stato caratterizzato dalla legge sui dazi doganali introdotta dalla
sinistra storica e dalla guerra Ispano-Americana a Cuba in seguito alla quale gli Stati Uniti
avevano bloccato le esportazioni di cereali. Bench si trattasse di moti e sommosse legati
alla fame ( moti dello stomaco) , Rudin ossessionato dalla minaccia della sovversione
adotta una tattica repressiva indiscriminata, emblema di questa repressione sar la citt di
Milano dove ai primi di Maggio, il generale Beccaris fa cannoneggiare la folla che stava
protestando, ci saranno 100 morti e 500 feriti. La crisi seguita al massacro di Milano porta
alla successione di Pelloux ( un altro generale) che adotta provvedimenti di tipo repressivo e
liberticida ( limita libert di espressione, opinione, riunione ecc). Di fronte a questa svolta
repressiva, la sinistra storica tenta di adottare in parlamento una tattica dell'ostruzionismo
( ritardare la presa di decisioni). In un contesto parlamentare ancora molto frastagliato in cui
non cerano appartenenze politiche stabili, una tattica come quella dell'ostruzionismo rendeva
difficile raggiungere provvedimenti amministrativi. Umberto I decide di sciogliere la camera
dei deputati. Nel 1900 Pelloux viene fatto dimettere, si va alle elezioni e il risultato un
arretramento della maggioranza governativa conservatrice ed un inserimento di deputati
appartenenti alla galassia socialista. La svolta repressiva non poteva avere successo e
nomina alla presidenza del consiglio un primo ministro di profilo moderato-riformista,
Saracco. Umberto I non solo deve accettare la svolta liberale, ma il 29 Luglio del 1900.
L'anarchico italo-americano Gaetano Bresci, torna in Italia per vendicare i moti di Milano e
uccide il Re. Il nuovo sovrano Vittorio Emanuele III. Tra il 1901 e il 1903 la svolta liberale
vede nel governo Zanardelli-Giolitti la sua applicazione concreta. Giolitti viene nominato
ministro degli interni, e sar la personalit che caratterizzer la politica italiana fino alla
prima guerra mondiale. Zanardelli aveva gi legato il suo nome al codice nel quale veniva
abolita la pena di morte. Giolitti era un riformista, aveva criticato la svolta repressiva
dicendo che lo stato non doveva intervenire nei conflitti sociali ma doveva rimanere
neutrale. Lo Stato non deve intervenire se ci sono scioperi nel servizio privato, ha invece
diritto di intervenire quando avvengono nel settore pubblico. Vengono approvate norme
contro il lavoro minorile, in difesa della manodopera femminile. La seconda riforma
significativa fu volta ad introdurre assicurazioni per i lavoratori, assicurazioni che erano sia
volontarie ( pensioni di vecchiaia) , sia obbligatorie (infortuni sul lavoro). Fu infine
introdotta una riforma sulla municipalizzazione dei servizi essenziali ( acqua, energia
elettrica, gas, trasporti ecc). Giolitti dal 1903 diventa presidente del Consiglio (fino al 1914)
e in questa prima fase di governo lo ricordiamo per tre provvedimenti principali. Il primo
provvedimento riguarda le leggi speciali per il mezzogiorno (1904), non basta proclamare a
livello amministrativo che l'Italia una e centralizzata ma bisogna dare le condizioni
economiche al paese per uniformarsi, le leggi speciali stabiliscono fondi per modernizzare il
settore agricolo delle regioni meridionali e per fornire una serie di agevolazioni fiscali e
creditizie agli imprenditori che intendano aprire attivit nel meridione d'Italia. Il secondo
grande provvedimento approvato da Giolitti (1905) riguarda la statizzazione delle ferrovie.
L'ultimo aspetto l'avvio dell'espansionismo coloniale italiano in Libia.
fare? '. Gli strumenti per realizzare la rivoluzione erano essenzialmente 2 secondo Lenin: un partito
ipercentralizzato di militanti professionisti, la seconda arma sulla quale si sarebbe dovuto fondare la
rivoluzione era la propaganda. Nelle campagne che meno erano toccate da questi fenomeni e
dall'attecchimento del partito socialdemocratico russo si stavano comunque diffondendo ideologie
rivoluzionarie, il partito che stava conquistando successi era il partito rivoluzionario che al pari del
partito socialdemocratico difendeva teorie insurrezionali, e proprio tra il 1900 e il 1903 in Russia
cominciano a diffondersi moti di rivolta non coordinati ma diffusi in varie aree del paese. La
scintilla che nazionalizza la protesta che covava sotto la cenere, la guerra Russo-Giapponese.
La guerra russo-giapponese (1904-1905) una guerra molto sanguinosa(mezzo milione di morti),
una guerra per il controllo della regione cinese della Manciuria, la Cina in questi anni era una terra
di penetrazione coloniale (rivolta dei Boxer ecc). Questa guerra marcher profondamente
l'immaginario europeo. Una potenza extra-europea sconfigge l'Impero Russo in una Guerra frontale,
ma soprattutto l'opinione pubblica europea rimase colpita dall'abnegazione e dal senso di sacrificio
con cui i due eserciti si immolarono per la patria. I Giapponesi per finanziare le migliorie e il
rafforzamento della flotta chiesero uno sforzo ai cittadini che acconsentirono entusiasticamente.
L'ammiraglio Noji vide morire nella battaglia di Port Arthur i due suoi figli che aveva mandato a
combattere in prima linea. L'opinione pubblica europea vide che aldil dei confini europei
esistevano nazioni avanzate industrialmente e militarmente e soprattutto esistessero nazioni nelle
quali il culto della patria era particolarmente sentito e si fondeva con il culto della religione.
(Scintoismo giapponese). La guerra Russo-Giapponese provoca una vera crisi del contesto Russo, in
una nazione agricola il fatto che i soldati dovessero stare per mesi che poi diventarono anni lontani
dai campi lontani dalle loro terre provocava un aggravamento delle condizioni delle campagne
russe, il fatto che arrivassero notizie dal fronte sempre meno confortanti inclinava l'autorit e
l'autorevolezza dello Zar ( Nicola II). Nel Gennaio del 1905 andiamo incontro alla Domenica di
Sangue, un corteo di 150.000 persone si avvia verso la residenza dello Zar nel tentativo di portare al
sovrano una petizione, nella quale si chiedevano maggiori libert politiche e soprattutto si
chiedevano provvedimenti per attenuare la condizione di miseria che l'arretratezza delle campagne
sommata allo stato di guerra aveva prodotto nelle campagne. Il corteo fu accolto a cannonate, pi di
100 morti e 2000 feriti, da questo massacro sorsero rivolte spontanee in varie aree del paese ( a
partire da San Pietroburgo e Mosca). Avviene uno stato di Semi-anarchia, il potere centrale non
riesce ad avere il controllo sulla nazione. La repressione di questi moti non riesce ad avere ragione
degli insorti, l'esercito era occupato nella guerra giapponese e le forze dello Zar erano molte ridotte.
Nascono in questo contesto i Soviet. I soviet sono consigli di fabbrica perch sorsero nelle aree
industriali e nelle principali industrie del paese e che prendevano il controllo delle aziende e delle
industrie e praticavano l'autogoverno operaio, gli ordini non venivano dall'alto ma giungevano dal
basso a maggioranza dei delegati. L'esempio che era preso a modello dai Soviet era quello della
Comune di Parigi . Il Soviet pi importante di Russia che inizia a estendere la propria influenza su
tutto il territorio nazionale quello di San Pietroburgo. Lo Zar sembra sul punto di cedere, annuncia
la concessione ( Manifesto di Ottobre) di una carta costituzionale e annuncia l'imminente istituzione
di un'assemblea parlamentare sulla falsariga di quelle che esistevano gi in Europa, la Duma.
Favorito dalla fine della guerra Russo-Giapponese e dal ritorno delle truppe in patria lo Zar da vita
ad una repressione di questi movimenti e dei Soviet e opta invece per una restaurazione degli
equilibri precedenti alla rivoluzione del 1905. Noi vediamo che in questo momento sulla scena
politica russa i movimenti di opposizione allo Zarismo si dividono da una parte ci sono le correnti
borghesi liberaldemocratiche di stampo pi occidentale che danno credito all'apertura dello Zar e
credono che effettivamente si possa giungere ad una liberalizzazione dell'impero attraverso la
concessione del Manifesto di Ottobre e della creazione della Duma. Sull'altro fronte ci sono i
rivoluzionari e nella parte pi estrema i Bolscevichi che ritengono lo Zar screditato e non ritengono
possibile una trasformazione parlamentare. Tra il 1906 e il 1907 gli sviluppi che seguiranno daranno
ragione alle correnti rivoluzionarie e finiranno sostanzialmente per accreditare la posizione dei
bolscevichi all'interno del movimento rivoluzionario russo.
Per istituire l'assemblea parlamentare si dovevano tenere elezioni, e lo Zar( Nicola II) che ha dato
l'incarico di primo ministro a Stolypin. Stolypin scioglie a due riprese la Duma perch risultava di
equilibri politici a lui sgraditi. La coppia Nicola II-Stolypin modifica la legge elettorale in senso
classista ( il voto di un grande proprietario valeva 500 volte quello di un operaio) e la terza Duma
che viene eletta nel 1907 va finalmente bene sia allo Zar che a Stolypin. Questa riforma elettorale
conferisce ulteriormente credito al partito Bolscevico. Marx ed Engels avevano teorizzato la
persistenza di una lotta di classe che poteva essere superata solamente da una rivoluzione, il fatto
che Nicola II adotti questa legge classista da ulteriore credito alla propaganda bolscevica.
Lo Zar era soprannominato in Russia 'Piccolo Padre', a volte severo a volte amorevole ma sempre
garante della protezione dei cittadini, era la carica dello Zar e non la figura dello Zar. La rivoluzione
del 1905 rompe l'immagine paternalistica sulla quale si era fondata la figura dello Zar e di Nicola II.
Nelle campagne si succedevano una sorta di miti e di voci collettivi che affermavano l'esistenza di
Veri Zar e Falsi Zar. Il nuovo Zar doveva essere Lenin.
IMPERO OTTOMANO
Impero multietnico, basava la sua economia sulle prede di guerra sul pagamento di tributi. I due
corpi principali della struttura militare erano i giannizzeri e gli Spahi. Nel 1876 venne concessa una
costituzione di stampo liberale. La nazione della Sublime Porta era retta da un sultano che
nominava il gran visir. Nel corso dell'800 l'Impero Ottomano della Sublime Porta perde moltissimi
dei suoi stati ( Serbia,Montenegro,Bosnia,Erzegovina,Tunisia,Egitto,Libia).
Nasce un movimento di protesta, i Giovani Turchi che nel 1908 cominciarono una rivolta, ma una
volta giunti al potere non riuscirono a risolvere i problemi di natura economica ne quelli culturali (il
loro forte nazionalismo li port ad aumentare il malcontento delle minoranze non turche).
USA
Se gli Stati Uniti da ex colonia riuscirono ad affermarsi come potenza mondiale fu anche merito
delle immense risorse del territorio. Soprattutto le grandi praterie e i grandi lotti di terra. La
conquista del West. La quale per ebbe anche i lati negativi come l'indebitamento dei coloni con le
banche, le occupazioni abusive e le violazioni perpetrate ai nativi.
Jackson fu il primo presidente dell'Ovest e che non aveva partecipato alla Rivoluzione(contro gli
inglesi), aument l'accesso al voto, ma si sentirono le prime tensioni tra Stati del sud e governo
federale. Nord e Sud divisi dal regime di schiavit, dall'economia ( a Nord industrie capitalistiche al
sud Cotone e Tabacco).
1845 Guerra tra Stati Uniti e Messico. Destino Manifesto degli Stati Uniti, ovvero si attribuiva a gli
Stati Uniti un destino palese e autoevidente di colonizzare l'intero continente americano per portarvi
la democrazia, la civilt cristiana e il proprio ordine sociale e culturale (Dottrina Monroe ).
Nel 1850 si decide che il Texas deve rimanere schiavista, la California no. Per gli altri stati
sarebbero state effettuate le elezioni. Nel 1854 nasce il Partito Repubblicano, legato alla borghesia
industriale del nord e alla tradizione federalista. Il partito assunse un profilo chiaramente
antischiavista e ottenne in breve la maggioranza nel nord del paese. L'altro grande partito, quello
democratico, che aveva dominato la scena politica fino a quel momento, era diviso tra una
componente nordista e una sudista e , dal punto di vista elettorale, raccoglieva consensi sia tra gli
agricoltori e gli artigiani delle regioni del nord e dell'ovest sia fra i grandi proprietari terrieri del
sud. Alle elezioni presidenziali del 1860 il Partito Democratico presentandosi diviso con duce
candidati, uno al nord e uno al sd, fu sconfitto dal candidato repubblicano Abramo Lincoln.
Lincoln era convinto che la schiavit fosse un male morale, sociale e politico che non si doveva
espandere. La Carolina del Sud proclam immediatamente la propria secessione dall'Unione, nel
febbraio 1861 nacque la Confederazione degli stati del sud sotto la presidenza di Davis. Cominci
la Guerra Civile. I sudisti erano guidati dal Generale Lee e nei primi 2 anni di guerra ottennero
molto trionfi, ma nel 1863 furono fermati a Gettynsbug. Nel 1865 i Sudisti si arresero e nello stesso
anno Lincoln mor assassinato da un sudista. Il Sud sia a causa delle piantagioni distrutte dalla
guerra, sia a causa dell'abolizione della schiavit andarono in crisi economica e cominciarono a
covare forti risentimenti sia verso gli stati del nord sia verso i neri. I quali non si integrarono, i
bianchi pi radicali del sud diedero vita al Ku Klux Klan. Seguendo la dottrina Monroe gli Stati
Uniti intervennero a sostegno dei Repubblicani Messicani nel 1867 per contrastare la Francia
intenta a creare uno stato satellite in Messico. Un'altro intervento della dottrina Monroe fu la rivolta
anti-coloniale scoppiata a Cuba nel 1898, l'affondamento della corazzata Maine nel porto dell'Avana
porto gli Stati Uniti a dichiarare guerra alla Spagna. Sconfitta degli spagnoli in pochi mesi.
GIAPPONE
Il Giappone era rimasto impermeabile alle influenze straniere ma nel 1854 gli Stati Uniti lo
costrinsero ad aprirsei agli scambi con dei ''trattati ineguali'' . Il Giappone aveva ancora una struttura
politico economica di stampo feudale dove tutto il potere era detenuto da una nobilt terriera ( i
daimyo) che lo esercitavano attraverso la suprema autorit politica e militare dello shogun ed
avevano al loro servizio una nobilt minore di guerrieri, i Samurai. Nel 1868 gli eserciti dei
maggiori Daymo occuparono Kyoto e proclamarono la restaurazione e la caduta dello shogunato in
nome dell'imperatore Meiji . La capitale divenne Tokyo ed inizio una nuova epoca di governo
illuminato nel 1872 riforma scolastica e obbligo di istruzione. Questa rapida modernizzazione unita
all'apertura verso l'estero non snatur le tradizioni culturali e religiose pi profonde del paese. Lo
scintoismo, la religione pi diffusa tra la popolazione che venerava l'imperatore come discendente
degli dei riprese vigore negli anni della restaurazione Meiji. Ne 1889 venne concessa la
Costituzione, fu una rivoluzione dall'alto in quanto la rapida modernizzazione economica e politica
si realizz senza il coinvolgimento diretto o indiretto degli strati inferiori della societ e senza
compromettere il potere dei ceti privilegiati ne l'ordine gerarchico tradizionale.
Il Giappone si sforz anche di affermare la propria egemonia nelle regioni dell'Asia orientale
sottoposte prevalentemente all'influenza cinese, dalla competizione con la Cina per il controllo sulla
Corea ne scaturi il conflitto sino-giapponese del 1894 che si concluse con la vittoria del Giappone.
Questa guerra apr la strada alla penetrazione europea nei territori dell'Impero Celeste. Soprattutto
da parte della Russia. L'attrito tra Giappone e Russia per il controllo delle regioni nordorientali della
Cina esplose nel 1904, il Giappone attacc la flotta russa e cinse d'assedio Port Arthur, la guerra si
concluse un anno dopo con la vittoria del Giappone.
AFRICA
Anche per l'Africa l'Ottocento fu un secolo di cambiamenti politici economici e sociali assai
rilevanti. Tali mutamenti furono prodotti in parte dal progressivo esaurimento della tratta degli
schiavi. In questa fase si moltiplicarono gli scambi interni ed esterni che univano le societ africane
tra loro e con il mercato mondiale anche se spesso questo comport l'intensificazione di forme di
schiavit interna. Dal punto di vista politico, il panorama delle formazioni statuali africane prima
dell'intervento delle potenze europee era caratterizzato da una notevole variet di strutture e
tipologie istituzionali, da regni a citt-stato, da imperi a comunit e clan, non c'era un collante
politico che teneva insieme le societ africane eccezion fatta per l'africa sahariana controllate da
potentati locali e da regni musulmani dove un importante elemento di coesione era dato dalla
religione islamica. La data simbolo dell'inizio alla corsa alla spartizione del continente africano fu il
1884 quando per dirimere le contese suscitate fra i paesi europei dall'occupazione belga del Congo
fu indetta da Bismarck una conferenza internazionale a Berlino. L'Africa del Nord nel 1912 era
completamente sotto il dominio europeo ( Francia, Gran Bretagna, Italia, Portogallo). I maggiori
interessi inglesi si rivolsero comunque verso l'Africa australe. La GB che aveva gi strappato alla
popolazione bianca locale dei boeri il Sud Africa ( Vedi gli stati del Transvaal e dell'Orange)
conobbe un rinnovato interesse per la regione quando vennero scoperti importanti giacimenti di
diamanti. Nel 1899 il presidente del Transvaal, Kruger dichiar guerra alla Gran Bretagna e
all'inizio i boeri ebbero la meglio ma nel 1902 la vittoria finale fu inglese. Inizi inoltre un regime
di segregazione razziale che dur fino al 1948, seguito poi dall'aparheid. Il sudan dopo la rivolta dei
dervisci le tensioni aumentarono per il contemporaneo desiderio espansionistico di Francia e Gran
Bretagna. Alla vigilia della prima guerra mondiale di tutto il continente avevano mantenuto
l'indipendenza solamente il Regno di Etiopia e la Repubblica di Liberia sottoposta di fatto per
all'egemonia statunitense.
FINE SECOLO
Negli anni di fine secolo la matrice classica del nazionalismo assunse infatti una connotazione
antidemocratica, venata di tratti sia difensivi che offensivi dove l'antico ideale di fratellanza venne
sostituito dal principio di esclusione del diverso. Autoritarismo, apologia della guerra, politica di
potenza e difesa della razza furono le leve utilizzate per combattere il nemico.
In questi anni in tutti i principali paesi europei, economie protezionistiche che hanno come effetto
quello di aumentare le tensioni tra vari contesti che si ritengono sempre piu autosufficenti.
Assistiamo a nazioni egoiste che fanno dell'ideologia nazionale il proprio punto di forza:
Nazionalismo Integrale. (C.Maurras-> La France d'Abord)
La conseguenza di questo clima fu un entusiasmo crescente nei confronti della guerra. A inizio '900
viviamo in un contesto che da pi di 30 anni in Europa non ha pi visto conflitti, le varie opinioni
pubbliche nazionali a partire dai giovani cominciano a vedere nella guerra una sorta di fattore di
purificazione che avrebbe permesso alla propria nazione di prevalere sulle altre.
Tra il 1890 e il 1900 le spese militari raddoppiano, lo stesso faranno tra il 1900 e il 1910,
raddoppiando nuovamente. La guerra non era uno strumento utilizzato in chiave propagandistica
soltanto dai politici ma era un sentire comune diffuso che toccava anche gli intellettuali e le correnti
poetiche ( futurismo, manifesto di Marinetti ).
Movimenti di stampo socialista che fondavano la propria ideologia sull'internazionalismo
proletario, sul finire del '900 abbandonano l'internazionalismo e si scoprono nazionalisti. Tutti i
partiti socialisti votano i crediti di guerra e approvano nei vari parlamenti nazionali l'ingresso nella
Grande Guerra. Il nazionalismo era permeato nei tessuti sociali. Uno dei quotidiani che erano nati
in Inghilterra, il Daily Mail come slogan aveva ''La nostra politica patriottica, la nostra fede
l'Impero Britannico''. Sono gli anni della guerra AngoBoera, che porta l'Inghilterra al trionfo
militare sul campo ma dall'altro lato produce gravi conseguenze identitarie, Ing. Che si riteneva la
principale potenza economica e militare del pianeta si va ad impelagare in una guerra con dei
contadini in Africa. Comincia cio a sentire il segno di un declino, nasce il movimento dello
Scoutismo per rinforzare lo spirito e il corpo dei giovani britannici. In Germania siamo nel pieno
della Welpolitik, la Germania vive un ritorno dell'idea di potenza che Bismarck fino al 1890 aveva
declinato essenzialmente entro i confini tedeschi, per ricostruire lo stato. Mentre sosteneva la
necessit di un equilibrio Europeo. In Italia cominciano a sentirsi i primi sentimenti di frustrazione
nel vedere le altre nazioni europee conquistare territori oltremare. Cominciano in molti ad emigrare
verso l'America. L'emigrazione dai nostri confini alla base del nazionalismo, perch lasciare le
nostre terre?perch non estendere i confini dell'Italia? E' in questo contesto che ha un grande
successo Corradini ( Associazione Nazionalistica Italiana) che teorizza il superamento della lotta di
classe interna, ma esistono nazioni capitalistiche(Francia e Inghilterra) e nazioni proletarie, l'Italia
una nazione proletaria e deve ribellarsi a questo stato di sottomissione dalle altre potenze europee.
L'Italia attacca la Libia e complice l'indebolimento dell'Impero Ottomano (1908 Rivolta Giovani
Turchi). Nel 1912 la occupazione della Libia cosa fatta. Leader in quell'epoca era Giolitti, ma gli
equilibri parlamentari e politici vengono via via sgretolandosi in maniera molto rapida, cominciano
ad emergere il partito socialista e quello cattolico. Nel 1912 Giolitti ha realizzato una riforma
elettorale ch estende il diritto di voto a tutti gli italiani uomini, potevano votare i maggiorenni (+21)
che sapessero leggere e scrivere, potevano votare gli analfabeti (+30) e poteva votare chiunque
avesse prestato servizio militare . Questo emergere di cattolici e socialisti nel 1913 porta al primo
ingresso dei cattolici nella dinamica elettorale del nostro paese durante le elezioni politiche. Il conte
Gentiloni (presidente dell'Unione cattolica elettorale italiana), a livello locale cercava di parlare a
nome dei cattolici. Gentiloni firma il 'Patto Gentiloni' , questo accordo consisteva nel mobilitare le
masse cattoliche in favore dei candidati che si fossero impegnati a difendere alcuni principi molto
gradite alla chiesa e all'elettorato cattolico: opposizione al divorzio, difesa dell'insegnamento
privato e il riconoscimento delle organizzazioni sindacali cattoliche. I cattolici ancora non hanno un
partito a loro disposizione ma hanno la capacit di organizzare le proprie masse. Un'altra corrente
particolarmente visibile e capace di mobilitare persone quella socialista. I socialisti sono al loro
interno profondamente divisi, l'elemento di divisione nazionalismo o non militarismo. In una
manifestazione antimilitarista del 1914, la corrente non interventista socialista si scontra con la
polizia muoiono tre manifestanti, ad Ancona ed in Romagna si vive in una sorta di stato di semi
insurrezione permanente. Il direttore dell'Avanti, Benito Mussolini scriver un articolo infuocato
ABBASSO LA GUERRA, prendendo le distanze dalle nazioni che si erano avvicinate a grandi
passi alla guerra. In Francia dove pure c'era un dibattito come in Italia tra interventisti e non
interventissti. Jauresse il leader dei socialisti viene ucciso il 31 luglio del 1914 e il partito si unisce
al cordoglio, gli vengono tributati funerali di stato ai quali partecipano anche i leader dell'estrema
destra, ormai siamo giunti ad un momento di scontro e viene proclamata l'Union Sacr. L'unione dei
francesi davanti alla guerra ormai imminente. Lo stesso avviene in Inghilterra dove a sancire
l'ingresso in guerra sono i Liberali, i labouristi, la costola pi a sinistra della scena politica inglese
approvano la scesa in campoi della GB. In Germania l'SPD votano il 4 agosto del 1914 i crediti di
guerra. In Italia socialisti sono divisi e si comportano in maniera ambigua ( Ne aderire Ne sabotare).
L'Italia entra nel 1915 in guerra con le nemiche di sempre ( Francia e GB).
In Italia i padri del nazionalismo furono Rocco,Papini e Corradini.
Missione Civilizzatrice delle potenze occidentali. Francia si sentiva nazione eletta.
In tutta Europa si aveva la tendenza a cercare di razionalizzare l'azione dello stato e del governo al
fine di garantire il massimo possibile di parit nelle condizioni di partenza a tutti gli individui e
dunque libert, eguaglianza e benessere dell'intera societ
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Con l'uscita di scena di Bismarck nel 1890 entr in crisi il suo disegno di equilibrio europeo fondato
sull'isolamento diplomatico della Francia e sul ruolo egemone della Germania. L'Imperatore
Guglielmo II infatti cambi rotta rispetto alla strategia di Bismarck e abbandonato l'obiettivo della
tutela dell'equilibrio, intraprese una politica estera imperialistica e aggressiva. L'espansione della
flotta suscit tensioni con la Gran Bretagna. In questa spirale di contrapposizioni nazionalistiche
dove ciascuno Stato ambiva a svolgere una politica di potenza apertamente imperiale si inser la
crisi degli imperi multietnici in particolare quello ottomano e quello austroungarico. Nel 1908 fu
proprio l'impero asburgico approfittando della crisi che aveva colpito la Sublime Porta con la
rivoluzione dei Giovani Turchi ad annettersi definitivamente la Bosnia-Erzegovina. Crebbero le
tensioni nei balcani. La Serbia (sospinta dalla Russia) voleva ergersi a guida del nazionalismo slavo.
Nel 1911 l'Italia mosse guerra alla Sublime Porta per annettersi Tripolitania e Cirenaica(che
vinse).Nel 1912 Bulgaria, Grecia e Montenegro uniti nella Lega balcanica attaccarono gli ottomani
approfittando dello sbandamento seguito alla guerra contro l'Italia e li sconfissero in pochi mesi. La
Bulgaria non soddisfatta degli esiti del trattato di pace attacc nella seconda guerra balcanica Grecia
e Serbia. L'impero Ottomano era quasi del tutto estromesso dai Balcani.
TRIPLICE ALLEANZA ( 1882)
Germania-Impero AustroUngarico-Italia
TRIPLICE INTESA (1894Duplice, 1908GranBretagna)
Francia-Russia-GranBretagna
(film Gioioso natale(in francese))
Nel 1914 un nazionalista serbo uccise a Sarajevo l'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono
dell'impero asburgico. L'Austria il 23 luglio invi alla Serbia un durissimo ultimatum che prevedeva
tra l'altro la presenza di funzionari austriaci nelle indagini sull'attentato di Sarajevo, la Serbia
rispose con la mobilitazione dell'esercito. L'Austria dichiar guerra, ma a causa del sistema di
alleanze la Russia intervenne a difesa della Serbia, la Germania dichiar guerra alla Russia e alla
Francia (attraversando il Belgio, piano Schliffen), anche la Gran Bretagna ( a difesa del territorio
Belga) intervenne nel conflitto dichiarando guerra alla Germania. L'Italia legata da un'alleanza
difensiva in un primo momento non intervenne. Si divise l'opinione pubblica tra interventisti e non
interventisti. Tra gli interventisti italiani c'erano: i nazionalisti, le associazioni
irredentiste(trentino,alto Adige, Friuli), Mussolini che per questo fu espulso dal partito socialista.
Anche il Re Vittorio Emanuele III era favorevole all'intervento.
Nel 1915 patto di Londra con Inghilterra Francia e Russia. L'Italia entra in guerra.
Dopo l'invasione del Belgio le truppe tedesche guidate da Von Moltke arrivarono rapidamente in
Francia, ma i francesi fermarono l'avanzata tedesca sulla Marna. Fallita l'ipotesi di una guerra
lampo, lo scontro si trasform in una guerra di trincea e di posizione. La Gran Bretagna cercava di
bloccare il traffico di rifornimenti diretto in Germania. I sottomarini tedeschi quindi per non
soccombere in carestia cominciarono ad affondare le navi in transito ma nel 1915 un sommergibile
tedesco U-BOOT affond il transatlantico inglese Lusitania, che ospitava anche passeggeri
americani.
In Italia le truppe guidate da Cadorna non ottennero alcun successo e gli austriaci riuscirono nel
1916 a sferrare un potente attacco contro le linee italiane, contro l'ex alleato passato al nemico.
La Russia colpita al suo interno dalla rivoluzione Bolscevica nel 1917 fu costretta a siglare il
trattato di Brest-Litovsk nel 1918. Ma nel frattempo entrarono in guerra gli Stati Uniti del
presidente Wilson e alcuni stati dell'America centrale e meridionale. Nello stesso anno l'Italia
veniva pesantemente sconfitta a Caporetto. Con la vittoria di Vittorio Veneto le truppe italiane
riuscirono a sfondare le difese austriache. La guerra fini nel 1918.
La guerra segner 15 milioni di morti dovuti al conflitto altri 15 saranno uccisi da epidemie e
malattie(spagnola) e soprattutto la Prima Guerra Mondiale sar ribattezzata guerra 'totale' in primo
luogo per l'estensione geografica che il conflitto aveva comportato. I due schieramenti erano da un
lato gli Imperi Centrali( Germania e Aut-Hung) cui si uniranno a guerra in corso l'Impero Ottomano
Marzo 1917: fine della dinastia Romanov ( lo zar abdica, Anastasia muore) ->Esercito russo
allo sbando
Come era gi avvenuto nel 1905, il popolo russo scende in piazza anche nel 1917. I soldati chiamati
a riportare l'ordine non obbediscono allo Zar, fraternizzano e si uniscono alla folla di manifestanti e
sanciscono l'abdicazione di Nicola II Romanov. E' la fine della dinastia Romanov e da un punto di
vista militare sostanzialmente sancisce la fine del comando militare russo e per cui l'esercito russo
va allo sbando. Sar a partire dal marzo del '17 fino a concludersi con il trattato di B-L che l'esercito
rimarr senza comando. Poche settimane dopo la fine della dinastia Romanov, il 6 aprile del 1917,
gli Stati Uniti modificano gli equilibri del conflitto, entrano in guerra (polemiche interne negli
USA, Lusitania1915,nel '17 ripresa della guerra sottomarina degli U-Boot). Il periodo tra il marzo e
l'autunno del '17 il periodo pi difficile per le forze dell'Intesa. Russia allo sbando e Usa ancora
non intervenuti. Il terzo episodio la pubblicazione di una nota da parte del pontefice Benedetto
XV, il Papa rivendica una posizione di neutralit tra le potenze belligeranti e propone l'ipotesi di una
pace senza vinti e senza vincitori e senza spostamenti di confini. Questa nota ebbe un'accoglienza
molto poco positiva su entrambi i fronti un po' perch rievocava parole d'ordine tipiche dei
socialisti, un po' perch paesi che erano impegnati da 3 anni in un conflitto che aveva comportato
milioni di morti non poteva spiegare alle opinioni pubbliche nazionali che era stato tutto inutile.
L'ultimo aspetto relativo alla rivoluzione russa, tra febbraio e novembre c' un periodo di
interregno molto movimentato. Nell'ottobre del 1917 i bolscevichi vanno al potere in Russia, Lenin
il loro capo e dichiara immediatamente di essere favorevole ad una pace senza annessioni e senza
indennit, la Russia stipula un armistizio con la Germania (B-L) e l'esito di questo armistizio sar
che i russi accettano pur di uscire dalla guerra condizioni molto dure imposte dai tedeschi, la Russia
perde un quarto dei suoi possedimenti europei. Nel tempo tra l'armistizio e la pace, gli USA per
bocca di Wilson(Democratico) hanno pubblicato quelli che definiscono i 14 punti. In un discorso al
senato americano ribadisce che gli Stati Uniti sono entrati nella guerra non per avere vantaggi
territoriali, non per conquistare qualche paese ma sostanzialmente per difendere i principi di libert
e stabilire un nuovo ordine internazionale che si fondi sul principio dell'autodeterminazione dei
popoli. Concedere alle varie nazionalit di autogovernarsi, autodisciplinarsi.
Libert di navigazione
La societ delle Nazioni avrebbe dovuto garantire il rispetto dei trattati di pace, la conferenza postbellico la conferenza di Versaille. A partire dal gennaio del 1919 e sostanzialmente ha un grosso e
difficile compito di risistemazione internazionale. Alla conferenza di Versaille partecipano i paesi
vincitori: Wilson(USA), Clemanceau(FRA), Lloyd George (ENG), Vittorio Emanuele Orlando e
Sonnino(ITA). Da un lato a Versaille c'era l'impostazione democratica sostenuta da Wilson, dall'altra
c'era l'idea di una pace punitiva sostenuta da Clemanceau che voleva sanzionare i tedeschi per aver
scatenato il conflitto. Il trattato di pace principale riguarda la Germania.
DIKTAT
Amputazioni territoriali( Alsazia e Lorena, regioni orientali cedute alla Polonia, le Colonie
vengono redistribuite tra Fra e GB)
La delegazione italiana a Versaille non adotta una linea chiara, in virt del Patto di Londra, i
territori di confine con l'Austria vengono ceduti mentre la Dalmazia e l'Istria erano contesi anche
dalla Jugoslavia. La delegazione italiana rivendica anche la citt di Fiume secondo il principio di
autodeterminazione. Wilson non era legato dal Patto di Londra, l'Italia voleva sia Fiume sia Istria e
Dalmazia. Gli italiani abbandonano la conferenza di pace, rientrano in Italia , ma devono tornare un
mese dopo a Versaille perch dagli invitati non era arrivata nessuna comunicazione. Wilson
pubblica una lettera aperta agli italiani per spiegare come la loro delegazione si stesse comportando
in maniera poco coerente. In questo frangente coloro che il mese prima erano stati accolti come
trionfatori saranno invece visti dall'opinione pubblica nazionale come degli incapaci che avevano
tradito il sacrificio di vite umane e di sangue versato dagli italiani nelle trincee,(D'Annunzio,
vittoria mutilata). Si sottolineava come la classe politica italiana non fosse all'altezza del popolo
italiano. Questo senso di sfiducia verso la classe politica sar uno degli elementi cardine sul quale
far presa il fascismo. A fronte di una classe politica italiana incapace di recuperare i frutti della
vittoria vediamo nel settembre del 1919 D'Annunzio che insieme a volontari e a reparti dell'esercito
(Arditi, assaltatori di trincee nemiche) occupa militarmente Fiume (sar un caso internazionale), il
governo italiano sar incapace di risolvere in breve tempo questa questione internazionale.
La Societ delle Nazioni doveva essere il grande organismo che avrebbe tutelato l'aspetto
postbellico ma perder immediatamente il proprio sponsor (Usa), il senato americano rifiuta di
ratificare l'adesione americana alla societ delle nazioni, nel marzo del 1920 la proposta del
presidente Wilson di far partecipare gli USA alla societ delle nazioni viene bocciata. Le elezioni
successive vengono vinte dai Repubblicani che propendono per una politica isolazionista, l'Europa
un continente di nazioni in lotta tra di loro, meglio che gli americani non si immischino nelle
faccende europee. L'isolazionismo sar il tratto caratterizzante della politica estera americana sino
alla seconda guerra mondiale. Il fallimento della societ delle nazioni legato alla mancata
adesione degli americani.
Crisi sociale
Novit militari
Propaganda
Il mondo come l'avevamo conosciuto prima dell'esperienza della guerra mondiale sar diverso,
soprattutto per coloro che erano partiti a combattere ( 65 milioni di uomini, che torneranno a casa
dal fronte profondamente cambiati). Trovarsi per 4 anni fianco a fianco nella trincea con gente
proveniente da altre regioni,altri paesi,altre abitudini altri usi e costumi(impatto sociale molto
elevato). Lo scambio di informazioni produsse richieste al rientro in patria. Ai reduci dal conflitto
sembr di tornare in un contesto totalmente diverso da quello che avevano abbandonato, i loro
impieghi erano stati occupati dalle donne e dai giovani, questo in societ fortemente gerarchizzate e
che avevano una forte impronta di tipo paternalistico produsse degli sconvolgimenti, alle donne e ai
giovani che avevano portato avanti le famiglie e le attivit lavorative nei 4/5 anni di guerra non
andava bene che l'uomo che tornava a casa dettasse legge come aveva fatto fino alla sua partenza.
Questo fu un grave elemento di spaesamento, inoltre c'era il fenomeno degli invalidi, quello dei
mutilati ecc. Non c'erano solo mutilazioni fisiche, c'erano anche mutilazioni psicologiche. La
seconda causa di ricovero coatto dei reduci era l'impazzimento, la psichiatria, molti vennero
internati in reparti psichiatrici perch erano stati debilitati dal punto di vista psichico. Erano i
cosidetti 'scemi di guerra', e come emblema di una scarsa tolleranza delle societ che uscivano dalla
guerra di accettare questa gente che arrivava debilitata psicologicamente nacqua il detto: 'scemo di
guerra in tempo di pace' , il reietto della societ. Le trasformazioni e le crisi sono anche di carattere
eocnomico, le principali trasformazioni riguardano il ruolo dello Stato, tutte le economie nazionali
dei paesi belligeranti vengono piegate alle esigenze belliche, questo comporta che lo stato
diventasse l'attore principale in ambito economico, era lo stato che faceva le commesse alle imprese
dicendo cosa dovevano produrre, come dovevano difersificare la loro produzione ed evidente che
questo produsse una trasformazione rispetto all'economia prebellica( economia liberale e liberista e
del non-interventismo ). Nel contesto della guerra lo Stato diventa il principale attore economico, le
industrie automobilistiche vengono piegate allo sforzo di guerra (autoblindati,camion per l'esercito),
questo produsse una trasformazione che fu di tipo economico e una trasformazione ideologica, cio
il conflitto mondiale port al culto dello Stato, lo Stato che nei vari sistemi pre-bellici era sempre
stato uno stato non molto invasivo in ambito economico e sociale, durante la guerra acquisisce una
rilevanza ed un'estensione del suo ambito di azione sino ad allora sconosciuta. Questo
l'anticamera della nascita dei fenomeni totalitari, l'estremizzazione dello statalismo
(economico,sociale e politico). Noi passiamo dal Liberismo tramite l'esperienza della guerra ad
un'economia statalizzata. Si inizi a parlare in francia (Etatalization de le pense) di come anche a
livello ideologico stesse nascendo un culto a livello dello stato, ci si affidava allo stato in maniera
cieca, l'emblema dell'accentramento sicuramente nell'esperienza Russa e sovietica in cui
sostanzialmente lo stato non occupa capillarmente solo la politica ma anche la societ,l'economia,
collettivizza le campagne e le industrie. In Russia lo stato vuole dettare legge anche sulla morale
( varo del proibizionismo sulle bevande alcoliche), questo ebbe un impatto sociale ed ideologico
evidente. Questa estensione delle prerogative dello stato si estese in molte democrazie a partire
dagli Stati Uniti (anni 20 e 30 proibizionismo). Lo Stato vieta l'alchol perch pretende di avere
un'influenza sui comportamenti morali dei suoi cittadini. Ci furono anche novit in ambito militare,
infatti si partiva da un contesto di grande evoluzione scientifico tecnologica e questa viene applicata
alle tecniche militari: armi chimiche( i primi ad utilizzarle furono gli italiani in Libia ed Etiopica),
carro armato, l'aereo. La prima guerra mondiale la prima guerra moderna, i ritrovati tecnologici
caratterizzeranno tutti i conflitti del '900. Si assiste anche ad una militarizzazione della societ, tutta
la societ interessata dallo sforzo bellico. In Germania le operazioni militari non vengono
condotte dalla classe politica ma dagli alti militari, in Francia Clemanceau non fa affidamento al
parlamento, lo stesso Lloyd George, viene sospesa la politica. In guerra non c' spazio per la
democrazia, non ci si pu confrontare, non c' tempo per dialogare, bisogna decidere e combattere,
e questo impone un'organizzazione verticale e non orizzontale della societ. Per combattere una
guerra che era estesa a tutta la societ bisognava mobilitare questa societ, cio convincere non solo
i soldati al fronte ma anche l'opinione pubblica, dello sforzo bellico. Clemanceau dir che ormai la
guerra diventata qualcosa di troppo serio per essere lasciata solo nelle mani dei militari. I nuovi
attori che parteciperanno nel conflitto saranno i pubblicitari, i comunicatori, artisti, scrittori.
(Propaganda: termine ecclesiastico nato nel 1622, Papa Gregorio 15, congregazione per la
propaganda della fede, il concetto centrale quello di essere rivolta verso l'esterno).
La guerra propagandistica principale durante la prima guerra mondiale quella che combattono i
tedeschi e gli inglesi per conquistarsi l'appoggio degli americani. Conquistarsi l'appoggio degli
americani sarebbe stato l'elemento decisivo del conflitto. I due paesi adottano due tattiche differenti,
i tedeschi tentano una tattica di propaganda frontale, attraverso le ambasciate, gli istituti di cultura
ecc. Cercano di convincere frontalmente gli americani ad unirsi a loro. Gli inglesi adotteranno
un'altra tattica, che si riveler vincente. Gli inglesi conoscevano meglio gli americani e sapevano
che una potenza giovane, in espansione come erano gli USA non avrebbero accettato di farsi
imporre con la forza la propria partecipazione al conflitto, per convincerli bisognava usare la
persuasione. Gli inglesi crearono un edificio segreto, la Wellington House, dove pone uffici del
ministero per la propaganda, ma che era un ministero nascosto, un ministero del cui soltanto alcuni
esponenti del governo e i leader del partito liberale, conoscevano l'esistenza. Erano uffici segreti nei
quali si studiavano tecniche per condizionale le classi dirigenti e l'opinione pubblica statunitense,
senza far trasparire l'obiettivo finale. La direzione e la gestione di questa Wellington House venne
affidata a uomini di lettere, intellettuali, scrittori, che conoscevano bene le tecniche per coinvolgere
l'opinione pubblica. Rudiar Kipling (Libro della Giungla, Il fardello dell'uomo bianco) e Sir A.
Conan Doyle. Questo ufficio mette in campo una serie di strategie per screditare la Germania agli
occhi degli statunitensi e convincerli ad entrare in campo al suo fianco, la prima e pi clamorosa
operazione fu il cosiddetto ' affare della moneta' . I tedeschi si erano giustificati per l'affondamento
del Lusitania affermando che quel cargo trasportava materiale bellico, ovviamente gli americani
erano gi parecchio indisposti a ragione dell'affondamento, nel 1916 in un concorso artistico tenuto
in Germania, Goetze pubblica una moneta che raffigura l'affondamento del Lusitania. La Wellington
House viene in possesso di questa moneta, lo cede agli organi di informazione americani e scatena
una campagna antitedesca negli USA. Le fotografie indignano l'america, gli inglesi capiscono la
possibilit di 'marciarci sopra' e stampano un volantino (German Naval Victory), in cui spiega come
tutta l'opinione pubblica tedesca stesse festeggiando l'affondamento del Lusitania, cosa non vera.
Questa fu una riuscitissima campagna di stampa che tra il 1916 e il 1917 contribu a spostare gran
parte dell'opinione pubblica americana sul fronte degli inglesi. Gli inglesi in questo momento erano
in difficolt con l'opinione pubblica americana, gli irlandesi insorgono nel 1916 contro i britannici,
scoppia la guerra civile, e l'opinione pubblica americana simpatizza per la causa irlandese
indipendentista contro gli inglesi. Gli inglesi riusciranno a modificare l'opinione pubblica americana
(Rapporto Brais, un rapporto fasullo che raccontava di presunte atrocit dei tedeschi sulle donne
belga, per mostrare la bestialit delle truppe tedesche. Telegramma Zimmerman, gli inglesi mettono
cattiva luce i tedeschi per l'ennesima volta.) Altra tattica fu quella di screditare i leader che
guidavano la protesta in Irlanda. Stillando falsi rapporti ( anche su Roger Casamen) sulle preferenze
sessuali dei leader irlandesi. La macchina del fango. Lo Zio Sam(Uncle Sam U.S)-Le conseguenze
di questo utilizzo spregiudicato sono 4:
Esasperazione nazionalismi
Isolazionismo USA
La propaganda verr alla fine della guerra giudicata inopportuna dai regimi democratici e verr
utilizzata nel corso degli anni 20 e 30 dai regimi totalitari. Ci fu un'esasperazione dei nazionalismi,
durante il primo conflitto mondiale, erano state fatte promesse alle varie nazionalit di conquiste
territoriali in caso di adesione alla causa bellica. L'esempio pi calzante la Gran Bretagna, che nel
1915 promette ai popoli arabi la creazione di un grande stato arabo in palestina, nei casi avessero
sostenuto il loro sforzo bellico, due anni dopo nel 1917 la Gran Bretagna, promette agli ebrei la
creazione di uno stato ebraico in Palestina, nella stessa terra promessa ai popoli arabi. Il terzo
aspetto legato all'atteggiamento degli Stati Uniti, dopo la prima guerra mondiale, gli Usa avviano
una serie di indagini per vedere cosa effettivamente li avesse spinti ad entrare nel conflitto, queste
indagini portano alla conoscenza della Wellington House, capiscono di essere stati strumentalizzati
ed ingannati, questo come conseguenza ebbe quella di convincere la classe dirigente americana e
l'opinione pubblica americana in senso neutralista. Dagli anni 20 del '900 gli americani non
ambiscono ad agire da gendarme della democrazia, emblema di questo sar l amancata ratifica della
societ delle nazioni. L'ultimo aspetto che forse quello dalle conseguenze meno immediate, ma
importanti relativo all'alterazione, alla difficile distinzione del rapporto tra realt e finzione.
Sostanzialmente il fatto di comprendere di essere stati per 3/4 anni riempiti di notizie in molti casi
infondate, false, non verificate, convince le varie opinioni pubbliche nazionali, ad essere molto pi
diffidenti verso le notizie e le informazioni dei mezzi di comunicazione di massa. Un esempio
quello relativo alla Shoah, le notizie relative allo sterminio degli ebrei, fu oggetto per larga parte del
conflitto di una sostanziale diffidenza. Saranno soltanto le telecamere, grazie ai soldati sovietici a
confermare la veridicit dei fatti.
RUSSIAN REVOLUTION
Siamo nel 1917, la Russia si trova nel pieno del conflitto mondiale, e proprio in Russia avr luogo
uno degli eventi rivoluzionari pi inattesi e sconvolgenti che la storia moderna avesse mai
conosciuto, la Rivoluzione Russa stata definita Total Revolution e Complete Revolution.
Sconvolgimento politico
Riposizionamento internazionale
Essenzialmente sono tre i fattori dominanti, il primo il fatto che si tratta di una rivoluzione che
sconvolge l'ordine politico esistente, si passa cio da un Ancien Regime, ad un nuovo sistema
politico fondato su altre regole, su altri partiti ecc. Il secondo aspetto che contraddistingue la
Rivoluzione Russa la radicale trasformazione dell'assetto socio-economico. Le strutture sociali e
produttive, non solo vengono riorientate ma vengono costruite su un nuovo assetto, nel caso russo si
passa ad un assetto collettivistico e statalizzato della produzione industriale e agricolo. L'ultimo
aspetto il riposizionamento a livello internazionale geopolitico. Emblema di questo il fatto che la
Russia non solo abbandona la propria alleanza a fianco dei paesi dell'Intesa, ma esce
unilateralmente dal conflitto attraverso l'armistizio e la pace separata con la Germania e nel giro di
poco pi di un anno si trover a combattere contro le potenze che fino a poco prima erano al suo
fianco nel primo conflitto mondiale. Altri esempi di Rivoluzione completa e totale sono la
Rivoluzione Francese e quella Cinese del 1949.
La rivoluzione ha per alcuni versi una scintilla a Febbraio (calendario russo), ed la prima
rivoluzione del 1917, la grande rivoluzione sar quella di Ottobre. Nel Febbraio del 1917 durante il
conflitto mondiale, la Russia particolarmente sofferente per questo conflitto, le masse operaie e
contadine protestano per chiedere allo Zar maggiori diritti e un miglioramento delle loro condizioni
socioeconomiche, questa volta l'esercito ha una reazione differente ( rispetto al 1905) non
cannoneggia la folla ma solidarizza con i manifestanti e si uniscono ai dimostranti, il regime zarista
implode, lo Zar costretto alle dimissioni, verr rinchiuso in una zona orientale della Russia e nel
Febbraio del 1917 va al potere un principe, il principe L'vov a capo di un governo di larga
coalizione.
I partiti in Russia
Cadetti ( liberal-moderati)
Menscevichi ( social-democratici)
Bolscevichi
Le forze politiche principali sono 4, i cadetti erano lo schieramento maggioritario all'interno della
Duma e avevano una posizione politica conservatrice liberal-moderata, il loro leader era il principe
L'vov. Da un lato i Menscevichi che si rifacevano alla socialdemocrazia tedesca, l'ultimo partito
all'interno della Duma erano i socialrivoluzionari che si rivolgevano alla massa dei contadini. I
contadini erano la ragione sociale dei Socialrivoluzionari, i quali per erano una formazione molto
variegata al loro interno. In Russia il capo dei radicali si chiamava Kerenskij, sar nominato nel
maggio del 1917 ministro della guerra. L'ultima formazione politica, che per non accetta di
partecipare al governo L'vov, quella dei bolscevichi, i quali rifiutano di entrare in questo governo
perch le parole d'ordine del governo erano da un lato occidentalizzazione e liberalizzazione. L'altra
parola d'ordine del governo erano la persecuzione dello sforzo bellico. I bolscevichi non sono
d'accordo e in particolare il loro capo Lenin. Lenin capisce invece che la situazione che viveva
allora la Russia era la situazione ideale per realizzare la rivoluzione. Il governo che si instaura, un
governo che non controlla tutto il paese, ampie parti del paese sono in uno stato di semiinsurrezione. Vengono creati i Soviet ( organismi di autogoverno operaio) in varie regioni del paese,
da Febbraio a Ottobre la Russia vive in uno stato di semi insurrezione, in ampi territori russi
vengono proclamate repubbliche indipendenti.
Secondo lo storico Edward Carr: la rivoluzione aveva messo in moto un
movimento di massa animato da entusiasmi enormi e visioni utopistiche; che non
sapeva che farsene dei principi occidentali di democrazia parlamentare e di governo
costituzionale, proclamati dal governo provvisorio; i Soviet locali spuntarono
dovunque in Russia: i comitati operai rivendicavano unautorit esclusiva nella loro sfera, i
contadini si impadronivano delle terre e se le dividevano. Su tutto incombeva
un forte desiderio di pace.
Nell'aprile del 1917, Lenin pubblica le Tesi di Aprile, Lenin rientra in Russia sospinto dai tedeschi,
ed elabora queste tesi utilizzando la dottrina marxista, affermando che non vero che la rivoluzione
sarebbe avvenuta soltanto nei paesi industrializzati, ma che la Russia in quanto anello debole del
sistema capitalista forniva le condizioni migliori per operare la rivoluzione. capitalismo esasperava
questo scontro di classe e tanto pi aumentava il capitalismo tanto pi sarebbe stata vicina la
rivoluzione, si pensava che la Germania sarebbe divenuta la patria della rivoluzione. Lenin ribalta il
discorso affermando che in virtu della povert che affligge ampi settori della nazione, la Russia
nella situazione che favorisce l'esplodere di una rivoluzione. Nell'Agosto del 1917 gli equilibri
politici russi si spostano a sinistra, L'vov si dimette va al potere Kerenskij che era un
socialrivoluzionario, i bolscevichi erano gli unici ad opporsi al governo e in questo clima di
agitazione c' un tentativo di colpo di state della destra, dei sostenitori dello zarismo. Lo Zar era
stato deposto ma parte delle truppe gli erano ancora fedeli, nel settembre del 1917 Kornilov un
generale zarista tenta un colpo di stato da destra per restaurare il potere degli Zar e proseguire lo
sforzo bellico. In questo frangente i bolscevichi capiscono di non poter pi attendere, il contesto
econonico sociale era giudicato favorevole ma soprattutto attendere significava rischiare un ritorno
al potere dello zarismo. La notte del 23 ottobre (decisione di Lenin e Trockij) viene deciso il colpo
di stato, due giorni dopo milizie operaie a cui si erano uniti ampi settori dell'esercito realizzano un
colpo di stato, occupando i palazzi del potere. Il palazzo d'inverno (antica residenza dello Zar). I
due passi successivi sono un passo sul fronte istituzionale e dall'altro un passo politico, fare delle
riforme. Vengono istituiti due organismi, uno era una sorta di parlamento chiamato Congresso
Panrusso(di tutta la russia) dei Soviet , assemblea dove confluivano tutti i rappresentanti dei soviet.
La seconda istituzione il Consiglio dei commissari popolo, Lenin presiedeva questo consiglio
quasi esclusivamente di bolscevichi. Sul fronte politico il nuovo potere prende due provvedimenti
immediati, da un lato la pace con i tedeschi (B-L) e dall'altro il decreto sulla terra, cio la
distribuzione della terra ai contadini . Quest'ultimo aveva come obiettivo quello di legare a se le
masse contadine per fondare socialmente il proprio potere su una larga alleanza di operai e
contadini dal momento che a livello politico i bolscevichi erano isolati.
http://www.unipg.it/~scipol/tutor/uploads/lezione-rivoluzione-ottobre-ecc.pdf
Le altre formazioni politiche adottano una tattica di tipo attendista, loro rispondono aspettando le
elezioni. I bolscevichi hanno indetto elezioni politiche per il novembre del 1917 e le altre forze
politiche sono convinte di riuscire a riscrivere gli equilibri politici sulla base dei risultati delle urne.
Nei risuti delle urne, la maggioranza assoluta dei voti e dei seggi andranno ai socialrivoluzionari
( 58%) i bolscevichi si devono accontentare del 24.5 . Menscevichi e Cadetti si dividono il 18% (4
e 14). I bolscevichi effettuano un nuovo colpo di mano militare, non accettano il risultato delle urne
e occupano militarmente la nuova assemblea costituente, la giustificazione di Lenin sar che il
suffragio un sistema borghese e che invece i bolscevichi erano i portavoce del proletariato e che
una rivoluzione non si fa nelle urne ma si fa nelle armi. Nel novembre del 1917 ci sar un nuovo
potere, completamente isolato che ha eliminato con la forza tutti i suoi avversari e che isolato
anche a livello internazionale, inviso alle potenze occidentali per aver tradito l'esito elettorale. I
bolscevichi avevano circa 70.000 iscritti in un paese di 150 milioni di abitanti. La venuta al potere
fornir una lezione molto importante anche ai paesi occidentali, il fatto che una minoranza
fortemente coesa pu venire a capo e vincere su una maggioranza estremamente numerosa ma
molto meno omogenea e coerente. Ci saranno due vicende, una sul piano interno e una
internazionale e che metteranno a repentaglio la rivoluzione appena effettuata.
Nel 1918 accade che scoppia una guerra civile, alimentata da un lato dai bolscevichi e dall'altro gli
oppositori interni ( in gran parte sostenitori del ritorno dello Zar) appoggiati con le potenze
occidentali, Francia, Inghilterra, Stati Uniti e Giappone. Questi 4 paesi mandano truppe e armi in
Russia. Churchil, il leader conservatore durante la seconda guerra mondiale, dir che bisognava
soffocare la rivoluzione nella culla. Le potenze orientali non tollerano il tradimento dei russi
durante la guerra, ma soprattutto temono un contagio rivoluzionario, temono che le masse popolari
sull'onda dell'esempio russo diano luogo a fenomeni insurrezionali nei rispettivi paesi. Inglesi e
Francesi mandano truppe ad attaccare il paese bolscevico dal nord e dal mar nero e da est arrivano
americani e giapponesi a dar forza alle truppe ex zariste. In questo frangente i bolscevichi decidono
di giustiziare lo Zar, il quale era stato rinchiuso in una casa di campagna e nel luglio del 1918 la
famiglia reale viene giustiziata per il timore che venisse liberata e che potesse tornare a capo del
paese. Questo avr un'influenza decisiva, sar il momento in cui il potere bolscevico abbandoner la
dottrina marxista-leninista. Il momento di questa divaricazione tra le promesse bolsceviche il
momento della guerra civile, la guerra civile obbliga il potere bolscevico a chiudersi su se stesso e a
darsi un'organizzazione gerarchica e militare, tutti gli organi principali attraverso i quali il potere
comunista eserciter la propria dittatura nei 70 anni successivi vengono istituiti tra il '17 e il '19. Il
primo la polizia politica la CECA, futuro KGB. Il secondo il tribunale rivoluzionario, un
tribunale con la facolt di giudicare immediatamente chiunque si fosse reso protagonista di un
'attentato alla rivoluzione' senza la concessione di norme giuridiche, un attentato alla rivoluzione era
unconcetto molto vasto sotto il quale negli anni 30 Stalin metter tutti i suoi oppositori. Nel Luglio
del 1918 il partito Bolscevico si autoproclama unico partito legale in Russia. L'esercito viene
riorganizzato dai Bolscevichi, diventa Armata Rossa, guidata da Trockij, e ben sapendo che la
fedelt dell'esercito non un fattore scontato i Bolscevichi inseriscono una nuova figura, il
Commissario del Popolo all'interno di ogni struttura militare, un rappresentante del partito e
all'interno di ogni unit militare deve essercene uno, lui che ha il compito di diffondere la
propaganda e deve assicurarsi che non si diffondano altre ideologie politiche nell'esercito. Questa
centralizzazione del comando l'elemento decisivo grazie al quale i Rossi vincono la guerra civile.
I Bolscevichi nel 1920 hanno sconfitto le truppe occidentali e quelle filozariste.
Viene introdotto il ''comunismo di guerra'' che prevedeva la nazionalizzazione delle terre e
di tutte le industrie, l'abolizione del libero commercio e della moneta, il razionamento di
tutti i generi alimentari e di consumo, questo si rivel un fallimento e ci volle il NEP(Nuova
politica economica, del 1921 per vedere i livelli economici tornare sugli standard del 1913,
questo NEP prevedeva un rilancio dell'iniziativa contadina una reintroduzione
dell'economia di mercato nelle campagne e nella piccola industria. Si forma uno strato di
contadini benestanti : i Kulaki
Gli occidentali gia a partire dal 1919 cominciano a ritirare gli aiuti soprattutto perch il grande
principio che era stato proclamanto era quello dell'autodeterminazione dei popoli. Tra il 1920 e il
1921 c' un altro conflitto che mette a rischio il potere comunista in Russia, il conflitto russopolacco. La Polonia che era uno dei paesi ricreati artificialmente a Versaille, attacca militarmente la
Russia. Russia e Polonia non si sono mai amati troppo. La Polonia vede la Russia in un momento di
difficolt e attacca per ritornare alla grande Polonia del 1300. Noi vedremo che i polacchi prima
avanzano in territorio russo, i russi si riorganizzano e avviano una controffensiva, controffensiva
che entra in territorio polacco e minaccia profondamente non solo la Polonia ma tutti i paesi
occidentali. Temono che la Russia diffonda la rivoluzione com'era stato con le armate Napoleoniche
per la rivoluzione francese. Gli occidentali passano armi e rifornimenti ai polacchi. La guerra
finisce nel 1921 con un piccolo guadagno territoriale polacco ma con un dato cruciale per gli
equilibri politici russi, quello di identificare i bolscevichi con la causa nazionale, quelli che hanno
combattuto contro i polacchi e sono quindi legittimati a essere i rappresentanti della nazione russa. I
bolscevichi vanno al potere, sconfiggono prima la guerra civile e poi i polacchi ma hanno un grosso
problema, l'ideologia Marxista un'ideologia internazionalista. E allora come garantire il
collegamento dei movimenti operai di tutto il mondo? Creare un'organizzazione che consentiva di
collegare i vari partiti di ispirazione marxista nei vari contesti nazionali. Lenin rid vita ad
un'organizzazione spenta con la prima guerra mondiale che era l'Internazionale. L'Internazionale era
un'organizzazione che riuniva tutti i partiti di ispirazione marxista. Lenin nel 1919 capisce che deve
riesumare questa organizzazione per poter coordinare i movimenti marxisti nei vari contesti e crea
la terza internazionale, la terza internazionale creata a Mosca nel 1919.
Lenin stabilisce alcuni punti per i partiti che volevano partecipare all'internazionale.
Lenin 1920
Ispirarsi al modello bolscevico
Cambiare il nome in Partito Comunista
Espellere i riformisti
Difendere la causa della Russia sovietica
Dal 1921 ci sar una scissione dei partiti socialisti in due blocchi, da un lato restava il partito
socialista, dall'altro nasceva il partito comunista.
attorno alla sua figura, miti e riti particolari, l'altro binario invece quello dei suoi fedeli, dei
militanti bolscevichi che vedevano in Lenin un vero e proprio messia. Lenin era cio colui che
aveva tradotto la loro fede in realt. Che aveva fatto trionfare l'ideale marxista-leninista in Russia e
aveva creato un nuovo regime. I suoi militanti nonostante la personale refrattariet di Lenin ( cosa
non condivisa da Stalin), edificarono al Cremlino ( sede del capo del governo) nella stanza
precedente quella in cui Lenin incontrava i suoi ospiti politici, gli altri vertici bolscevichi ecc, nella
stanza di attesa era stato predisposto un lavandino per le abduzioni, cio un lavandino per lavarsi le
mani ed il volto prima di accedere ad incontrare il capo supremo. Questo un classico esempio
mutuato dalle religioni monoteistiche, purificarsi prima di venire in contatto con una persona sacra.
Il legame che Lenin istitu con la nazione era simbiotico c'era un rapporto diretto tra la nazione e dil
partito bolscevico ed un rapporto altrettanto diretto tra il partito bolscevico e Lenin. Il partito
bolscevico era la nazione, e Lenin era il partito bolscevico. Lenin nel suo corpo mortale secondo
l'iconografia comunista conteneva tutta la nazione Russa. Come avviene nelle religioni
monoteistiche il momento per un fedele il momento di massimo culto il martirio, il tentato
omicidio verso Lenin compiuto nel 1918 da una militante social-rivoluzionaria, che gli spara 3 colpi
all'uscita da un comizio, Lenin sopravvive e questo gesto viene interpretato come l'emblema del
capo che era disposto a sacrificare la sua vita mortale per il benessere della nazione. La colpevole
venne fucilata e con lei un centinaio di simpatizzanti socialrivoluzionari. A consacrare il mito di
Lenin il fatto che lui rifiutasse di essere accompagnato da guardie armate, come Cristo che arriva al
m artirio spontaneamente per purificare l'umanit col proprio sacrificio, Lenin si andava a
sacrificare per il benessere di tutti i proletari al mondo. Lenin morto nel 1924 venne imbalsamato il
suo corpo conservato nel mausoleo della Piazza Rossa, imbalsamato.
All'indomani della fine della prima guerra mondiale l'Italia si trova in una grave crisi economica,
dovuta tanto allo sforzo bellico quanto alla necessit di riconversione, tutti i settori industriali erano
stati piegati alle esigenze dell'esercito. Alcuni di questi settori erano stati gonfiati artificialmente, ad
esempio l'industria pesante e al termine della guerra entrano in crisi. C' anche una crisi sociale
perch gli operai tornano a casa infiammati dall'esempio sovietico, vedono che il socialismo si
realizzato e che non un'utopia, ci sono i contadini che tornano a casa con una coscenza dei propri
diritti molto accresciuta, hanno conosciuto contadini gia sindacalizzati, tornano a casa e pretendono
le stesse condizioni, ci sono poi i ceti medi, che saranno decisivi nell'avvento del fascismo, che sono
i pi preoccupati dalle conseguenze del conflitto, dall'inflazione che galoppa ad assi del 30%
all'anno. I ceti medi sono anche i pi scontenti perch il loro nazionalismo, il loro entusiasmo con
cui avevano accompagnato lo scoppio della guerra stato tradito dalla classe politica che non ha
saputo cogliere i frutti della vittoria durante i trattati di pace. C' poi una grave crisi politica, la crisi
non contraddistingue soltanto l'Italia, ma in Italia questa crisi ha un radicamento e una pervasivit
maggiore rispetto ad altri contesti soprattutto perch le istituzioni politiche rispetto all'Inghilterra,
alla Francia, erano meno radicate nel tessuto sociale, storicamente c'era stato uno scollamento tra
paese legale e paese reale, ed anche per le modalit stesse con le quali l'Italia era entrata in guerra,
cio attraverso un patto segreto, non coinvolgendo il parlamento ne l'opinione pubblica. Il fatto che
poi dopo la guerra avesse provocato morti e non avesse dato i frutti sperati, gettava ulteriore
discredito sulla classe dirigente che aveva governato fino a quel momento, era un discredito
bipartisan da destra e sinistra storica. Vedevano in questo caso rinforzare le proprie posizioni i
Socialisti e i Cattolici che erano i due partiti maggiormente radicati sul territorio ( associazioni
sindacali, leghe, parrocchie cattoliche) .Dopo la guerra questi partiti riescono a far valere un peso
maggiore sulla scena politica, essenzialmente per il fatto che la riforma elettorale 1912 ha realizzato
il suffragio universale maschile, un partito che riesce ad inquadrare le masse, a darle una coesione
ideologica ha pi abilit nel gestire la nuova situazione.
Il partito cattolico dopo la guerra rompeva con l'astensionismo proclamato dal No Expedit,
l'atteggiamento pi dialogante del pontefice favorir questo. Il movimento cattolico diventa partito
nel 1919 con il nome del PPI, fondato da un sacerdote siciliano : Don Luigi Sturzo, si tratta di un
partito che si dichiara formalmente aconfessionale, non si dichiara partito cattolico ma avr una
dipendenza stretta rispetto alle gerarchie ecclesiastiche, la Chiesa a fornire sedi organizzative,
fondi, a dare la linea politica al partito. L'altra novit a cui assistiamo nel panorama politico postguerra mondiale sono i socialisti, li avevamo gia visti prima della geurra ma in questo contesto si
danno una fisionomia definita, in questa fase i socialisti sono divisi in tre correnti, ci sono da un lato
i riformisti, il leader era Turati, quello dei massimalisti era Serrati ( riformisti->logica interna al
sistema, massimalisti->logica contro il sistema) i socialisti rivoluzionari vedono nell'esempio
sovietico la strada da percorrere, da questo nucleo nascer il PCI. Gli esponenti pi autorevoli erano
Gramsci e Togliatti. In questo contesto di novit e movimento ideologico come reazione a questo
spostamento a sinistra degli equilibri politici emerger a destra gruppi nazionalisti, una galassia di
movimenti in molti casi animati rda reduci del conflitto, ex militari e all'interno di questa galassia,
c' un movimento che si contraddistingue e che dominer la scena politica e che sono i Fasci di
Combattimento ( fondati nel 1919 a Milano da Mussolini, l'ex socialista). Manifesto di San
Sepolcro, sostanzialmente le idee politiche sono confuse, il movimento non prende posizione
sull'arco destra-sinistra, composto per la maggioranza da ex socialisti e in una prima fase rifiuta di
essere considerato di Destra, ma a fronte di una tendenza repubblicana c' anche un forte
nazionalismo. I leader dei fasci di combattimento si scagliano contro la classe dirigente liberale
accusandola della disfatta in guerra, sposano le idee dei futuristi e fanno della vioilenza il loro
strumento principale di lotta politica. Nel biennio tra il 1919 e il 1921 un biennio caratterizzato da
un elevatissimo livello di scontro e violenza politica, il primo gesto eclatante compiuto dai Fasci di
Combattimento avviene a Milano nel 1919 incendiando la sede dell'Avanti ( il quotidiano diretto
fino a poco tempo prima da Mussolini) . Il biennio 19-21 caratterizzato anche da un'elevato di
conflittualit sociale, cio da manifestazioni, scioperi, divisioni tra classi sociali che si ritengono in
competizione tra loro, la pi evidente tra operai ed imprenditori. Il tasso di inflazione elevato e
l'aumento dei costi dei generi di necessit provoca un'esasperazione delle classi popolari e porter
tra il 19 e il 20 al cosiddetto biennio rosso, si intende con questa espressione il grande attivismo e
protagonisto delle masse socialiste e sindacalizzate, questo biennio rosso coinvolge tanto le
fabbriche quanto le campagne. Nel 1918 c'erano stati 300 scioperi, l'anno successivo diventano
1660 e l'anno dopo 1800, nel 1920 c'erano quasi 2 milioni di italiani in sciopero. Nelle campagne
del centro nord ci sono agitazioni delle masse contadine che richiedono condizioni di lavoro
migliori. Questa impennata di scioperi e manifestazioni provoca quella che verr definita la Grande
Paura, ovvero il timore dei ceti abbienti ( imprenditori, proprietari terrieri) che l'Italia potesse
seguire l'esempio russo. Il timore quello di uno stato di insurrezione che faccia dell'Italia una
nuova patria del socialismo, questi timori saranno confermati dall'esito delle urne. Nel 1919 ci sono
le prime elezioni successive al conflitto mondiale. Il primo partito il PSI. Dopo le elezioni il Re
porta al potere Giolitti 1920-1921
In un momento in cui i conflitti stanno degeneranno, il sovrano vede Giolitti come figura capace di
far abbassare la temperatura dello scontro e dell'alto Vittorio Emanuele III ritiene che Giolitti sia in
grado di domare i socialisti attraverso la tattica parlamentare. Da un punto di vista internazionale il
bilancio positivo, soprattutto su due fronti, Giolitti riesce grazie ad una abilit diplomatica
superiore a chi lo aveva preceduto, a sistemare le 2 questioni in cui era arenata l'Italia. Da un lato la
risistemazione dei confini con la Jugoslavia e dall'altro la questione di Fiume. Giolitti attraverso il
trattato di Rapallo acquisisce definitivamente Trieste, Gorizia e l'Istria. Alla Jugoslavia viene ceduta
la Dalmazia eccezion fatta per la citt di Fiume. Fiume era dichiarata citt libera sottoposta al
controllo internazionale ma era sotto il controllo di D'Annunzio e degli Arditi, Giolitti minaccia di
mandare l'esercito, D'Annunzio risponde che non avrebbero mai abbandonato la citt, arriva
l'esercito la notte di Natale del 1920, D'Annunzio si da alla fuga e Fiume riconquistata e ceduta al
controllo internazionale. I problemi pi gravi per sono interni, Giolitti accolse alcune
rivendicazioni del movimento operaio e sindacale per depotenziarne la carica rivoluzionarla,
accettare alcune delle richieste del movimento socialista per non renderlo pi un movimento extrasistema. Le ragioni del fallimento del progetto politico giolittiano saranno principalmente 3:
Trasformazione della lotta politica ( declino del Parlamento, ascesa dei partiti e della piazza)
La prima ragione nella crisi e nelle difficolt che ormai incontra la galassia liberale, il quale non
ha pi ne i numeri ne la coerenza, ne la presa sociale di 20 anni prima. Non pu pi funzionare il
trasformismo. Nel contempo si consolidano e rafforzano le due ali estreme, le due forze politiche
che Giolitti tentava di emarginare ora non sono pi governabili. Il fattore principale per sar la
trasformazione delle regole del gioco politico, l'Italia dopo la prima guerra mondiale non sar pi
l'Italia di prima, la tattica di Giolitti era una tattica parlamentare, noi vediamo che la politica di
massa che caratterizza l'Italia dopo la prima guerra mondiale una politica che si conduce al di
fuori delle aule parlamentari, il parlamento non l'unica sede in cui si tratta di politica questo
perch ci sono forze politiche radicate nella societ , che hanno dato vita a veri e propri partiti e che
decidono di politica fuori dalle aule parlamentari ma nelle piazze. Nel 1920 si scatena un fenomeno
che accentuer la paura delle elit industriali, che il fenomeno della occupazione delle fabbriche.
Gli industriali sono spaventati dal fatto che molti dei loro operai abbiano abbracciato idee socialiste,
si rifiutano di rispondere agli ordini dei superiori ecc. Gli industriali effettuano la 'serrata' chiudono
le fabbriche impedendo ai lavoratori di entrare nelle aziende, a partire dal 1920 il principale
sindacato italiano, la CGL ordina attraverso il suo sindacato pi battagliero che era la FIOM
l'occupazione delle fabbriche, gli operai prendono controllo delle aziende e cominciano ad
autogestirle. Molti operai vivono questa esperienza come precursore della rivoluzione, ma Giolitti
riesce a mediare tra industriali e sindacati facendo firmare un accordo nel quale vengono accettate
tutte le rivendicazioni sindacali. Gli operai hanno vinto, hanno piegato gli imprenditori, ma da un
lato gli imprenditori si sentono umiliati per essersi piegati di fronte alla rivendicazioni sindacali e si
sentono indignati nei confronti del governo che non li ha sostenuti e che rimasto neutrale. La parte
pi movimentista, pi estrama del movimento operaio vive gli accordi del 1920 come un
tradimento, il clima era quello della rivoluzione alle porte, il fatto che tutto si chiuda come un
accordo sindacale visto come il tradimento della rivoluzione, la vittoria dei riformisti sui
massimalisti, ci troviamo di fronte ad un accordo che scontenta un po' tutti. Noi vediamo che in
questo frangente vede la luce uno dei partiti che caratterizzera in misura importante l'Italia, il Partito
Comunista Italiano. Nel gennaio del 1921 c' il congresso del partito socialista che ha il compito di
discutere i 21 punti posti da Lenin l'anno prima e discutere di come organizzarsi dopo l'occupazione
delle fabbriche, i due punti pi problematicis ono da un lato la denominazione del partito( cambiarlo
in partito comunista) dall'altro l'espulsione dei riformisti . Si va ai voti e i riformisti hanno la
maggioranza, la scissione a sinistra, vengono espulsi i massimalisti che fondano il partito
comunista italiano nel gennaio del 1921, nel giro di 3 anni abbiamo visto nascere le tre forze
politiche ca caratterizzeranno la vita politica italiana nei decenni successivi.
La presa del potere fascista
Nel novembre del 1920 l'amministrazione socialista vincente a Bologna sta per insediarsi a Palazzo
d'Accursio, un gruppo di fascisti aggredisce il corteo che stava portando il sindaco in comune, il
servizio d'ordine risponde, viene fatto fuoco e nella sparatoria muoiono alcuni sostenitori dello
stesso partito socialista. I fascisti presero ad esempio questo episodio per scatenare un'ampia
campagna di rappresaglie antisocialiste nella val padana. I fascisti erano appoggiati dagli industriali,
dai ceti medi, i proprietari terrieri. I fascisti partivano armati ed assaltavano case del popolo,
municipi e palazzi dell'amministrazione comunale. Nel giro di pochi mesi, centinaia di
amministrazioni comunali, soprattutto padane furono costrette a dimettersi perch governate da
socialisti e impedite di esercitare il loro mandato. Venivano intesi come una sorta di braccio armato
per riportare legge dove lo stato liberale non era in grado di farlo, un potere debole com'era il potere
dell'Italia giolittiana intravede nel movimento fascista quello che viene definito l'utile idiota, cio
colui che fa il lavoro sporco e che si mette da parte una volta terminato il lavoro.
Nel 1921 erano fissate le elezioni e la classe dirigente liberale propone ai fascisti un patto per
sdebitarsi del lavoro sporco che i fascisti stavano compiendo nel mantenimento dell'ordine
pubblico, i liberali propongono di creare i cosiddetti blocchi nazionali. I blocchi nazionali sono
delle liste elettorali composte dai Liberali, e appunto da fascisti, i liberali permettevano ai fascisti di
candidarsi all'interno delle loro liste. Verr sdoganato politicamente un movimento che non era
legale e che soprattutto non competeva elettoralmente attraverso metodi legali, le elezioni del 1921
furono caratterizzate da un elevato livello di violenza politica ed i fascisti si distinsero nelle attivit
illegali durante la campagna. L'esito di queste elezioni fu deludente per chi aveva promosso questi
blocchi nazionali, i Socialisti raggiunsero il 25% dei voti, il PCI prende il 5% dei voti. Il
PartitoPopolare si avvicina al 21%. I blocchi nazionali vanno meglio della galassia liberale del 1919
ma non riescono ad ottenere la maggioranza assoluta nei seggi, il dato pi importante l'ingresso di
35 deputati fascisti (tra i quali Mussolini) fanno il loro ingresso nella camera dei deputati. La
conseguenza principale saranno le dimissioni di Giolitti, il quale capisce che il suo progetto politico
oramai fallito. Alla presidenza del consiglio si susseguiranno prima Bonomi e poi Facta. Dopo
queste elezioni i fascisti continueranno a procedere su un doppio binario, da un lato il
riconoscimento nelle istituzioni, cio diventare un movimento decisivo per gli equilibri parlamentari
e dall'altro lato c' invece una strategia tutt'altro che legalitaria, una strategia insurrezionale fondata
sulla violenza, sulla militarizzazione del partito, sulla repressione degli avversari politici, il periodo
successivo alle elezioni sar il momento in cui dilagher lo squadrismo in buona parte del paese ed i
fascisti occuperanno militarmente alcune citt tra le quali Ferrara e Bologna. Bonomi non solo
tollera questi atti, ma soprattutto l'opposizione socialcomunista non riesce ad attuare una strategia
capace di fronteggiare la minaccia che si stava prospettando per il nostro paese. Socialisti e
Comunisti sono troppo impegnati a combattersi l'un l'altro, e l'emblema di questa frattura
dell'opposizione la troviamo nell'estate del 1921 quando il partito socialista si separa di nuovo, a
gennaio aveva subito una scissione a sinistra da parte dei massimalisti ed era nato il partito
comunista, pochi mesi dopo avviene una scissione a destra,e i riformisti si separano nel Partito
Socialista Unificato ( Turati). Socialisti e Comunisti tentano di avviare un dialogo con i Popolari e
gli propongono di lanciare il Grande Sciopero generale in difesa della legalit e delle libert
costituzionali. Un'idea che si riveler fallimentare, da un lato i liberali, i grandi imprenditori, i
grandi proprietari terrieri non vedono i socialisti e ai comunisti come una forza che possa portare la
normalit, dall'altro i fascisti colgono questa occasione per ergersi loro a paladini dell'ordine e della
legalit. I fascisti lanciano una campagna di occupazione di altri centri urbani, nell'estate del 1921
avviene il momento culminante dell'occupazione dei centri italiani con l'occupazione di
Milano,Genova, Ancona, l'unica citt che resiste all'offensiva degli squadristi per diversi mesi
Parma. Non grazie alle forze dell'ordine che sostenevano i fascisti, Parma era una citt con una
tradizione anarchica molto forte. (leggere 'Oltre torrente') (Storia di Italo Balbo, e della Parma).
Assicuratosi il controllo militare, il fascismo insiste sull'altro binario, quello di rassicurare i poteri
costituiti delle sue intenzioni legalitarie, volte a mantenere l'ordine e non a sovvertirlo.
Il primo punto relativo alle trattative che Mussolini instaura personalmente con i vertici del partito
liberale, Mussolini inizia a negoziare l'ingresso dei fascisti non soltanto in parlamento ma anche al
governo, c' un secondo elemento di rassicurazione che il fascismo utilizza in questo frangente, il
movimento che era nato nel 1919 come strettamente repubblicano cambia idea e diventa
filomonarchico, cerca di tranquillizzare il re. L'ultimo elemento di normalizzazione attuato dal
movimento fascista il negoziato con i vertici industriali promettendogli l'ennesimo abbandono di
casacca che come sappiamo nascono da una costola del partito Socialista promettendo loro una
politica liberale. Promette che ci sarebbero state privatizzazioni, e diminuzione della pressione
fiscale. Noi vediamo che in questo frangente, nei primi mesi del 1922 il fascismo mentre negozia
questa strategia di normalizzazione torna a perseguire la strategia insurrezionale. Prepara la Marcia
su Roma. Il movimento dei fasci di combattimento nel 1921 diventa Partito Nazionale Fascista,
Mussolini a capo di questo partito, mentre progetta la Marcia su Roma non pensa in realt alla
conquista diretta del potere, lui si immaginava che Roma sarebbe stata bloccata dall'esercito e
voleva fornire un elemento di pressione sulla classe dirigente liberale e sul governo, con l'obiettivo
di negoziare da una posizione di forza l'ingresso dei fascisti nel governo. Mussolini era tanto
convinto del fallimento, dell'impossibilit di entrare a Roma che non si unisce alla Marcia, mentre
gli squadristi marciano sulla capitale, Mussolini va a Milano temendo che il re dichiarasse lo stato
di assedio e di essere arrestato progetta la fuga in Svizzera, la Marcia su Roma parte il 27 ottobre
del 1922 ed il regime liberale croller miseramente, Facta il presidente del consiglio si dimette
Lo stato di assedio consiste nel concedere i poteri all'assetto militare. Il re si rifiuta di firmare lo
Stato di Assedio, come proposto da Facta. Il re tranquillizzato dai 3 fattori precedenti, accetta che
queste squadre entrino nella capitale, Mussolini viene convocato dal Re, torna a Roma facendo la
'voce grossa' con il sovrano e dichiara di voler essere lui a guidare l'esecutivo. Il 30 ottobre del 1922
mentre colonne di uomini armati entrano nella capitale, il Re investe Mussolini nominandolo
presidente del consiglio a capo di un governo che vede la presenza di 5 esponenti fascisti, alcuni
liberali, dei Popolari ( il re si voleva ingraziare la Chiesa). Per la prima volta nella storia delle
democrazie europee, un partito armato arriva al potere ripudiando apertamente i valori della liberal
democrazia e del sistema dentro il quale si va a collocare. In questa fase nessuno si preoccupa
particolarmente per quello che avvenuto. L'avvento al potere fascista visto dalla sinistra come
l'avvento di un qualsiasi potere borghese. Il regime fascista vivr due fasi a livello politico, la prima
fase la fase di radicamento, di presa di forza del regime che va dall'ottobre del 1922 fino al 3
gennaio del 1925 e invece la fase successiva che sar la fase dell'avvento del regime totalitario in
Italia.
1925 discorso alla camera di Mussolini e avvio della dittatura a viso aperto
La prima svolta verso il regime totalitario avviene poco dopo l'insediamento in parlamento di
Mussolini, il quale minaccia subito nonostante avesse solo 5 ministri e 35 deputati, minaccia la
svolta che avrebbe compiuto qualche anno dopo, espone Discorso del Bivacco nel quale espone la
seguente tesi : io avrei potuto trasformare quest'aula fredda e grigia in un bivacco per i miei fascisti,
ho deciso di farlo per il momento ma non detto che non lo far. Prosegue il ricatto della classe
politica liberale. Il primo provvedimento l'istituzione del Gran Consiglio del Fascismo nel 1922,
un organo che si propone di fare da raccordo tra governo e parlamento, ed presieduto da
Mussolini, l'inizio della sovrapposizione alle Istituzioni italiane da parte di alcune istituzioni
imposte con la forza dal fascismo. Nel gennaio del 1923 viene creata la Milizia volontaria per la
sicurezza nazionale, nazionalizzando le sue squadre di partito. L'idea nazionale in Italia inizia a
perdere dopo la parentesi rinascimentale il suo valore di unit ed a diventare l'immagine di una
parte, il fascismo sovrappone il proprio partito politico all'idea di nazione. Il tricolore per molto
tempo sar visto come simbolo della destra e verr risdoganato nel 1982. Un ulteriore elemento che
dobbiamo ricordare la Riforma Gentile, una riforma scolastica cheha impresso la sua fisionomia al
sistema scolastico fino ai giorni nostri, l'imprinting della scuola italiana quello della riforma
Gentile, il quale voleva fare dell'educazione Classica la base per il sistema educativo italiano,
l'educazione Classica deve diventare il bacino di formazione della nuova classe dirigente, viene
reintrodotta nell'ordinamento italiano l'istruzione religiosa, la quale era stata tolta con la riforma
Coppino. Il fascismo riesce ad avere successo in questo tentativo di corteggiamento delle gerarchie
ecclesiastiche, a Benedetto XV succede un papa molto conservatore, Pio XI, il quale vuole stringere
alleanza con il partito fascista e dialogare con il partito senza l'intermediazione di una forza politica.
I popolari che erano l'organo di collegamento tra le gerarchie ecclesiastiche ed il potere vengono
delegittimati da questa strategia, nel 1923 il Pontefice impone a Don Luigi Sturzo l'abbandono del
partito, e Mussolini poco dopo congeda i popolari che facevano parte del governo. Mussolini perde
l'appoggio dei popolari ed ha bisogno in questa fase di estendere le proprie basi parlamentari. Per
farlo cambia la legge elettorale. Creare un sistema maggioritario di lista e non pi proporzionale, la
legge si chiama legge Acerbo: la lista che ottiene la maggioranza relativa con almeno il 25% dei
voti si becca in premio il 65% dei seggi. Il fascismo era convinto di essere l'unico a poter fare una
lista elettorale, con i liberali. I fascisti uniti ai liberali ottengono il 65% dei voti, le liste controllano
3/4 del parlamento italiano. Ci furono violenze, condizionamenti del voto ecc ma il dato che
importante che la maggioranza dei voti fu ottenuto sulle isole. Al Sud ci fu un tasso di violenza
minore rispetto al Nord, il fascismo in questa fase ottenne una percentuale di voti maggiore nelle
zone in cui aveva un radicamento minore. Questo dato ci conferma che il fascismo avesse
conquistato la classe dirigente liberale e le sue clientele, il fascismo a partire dalle elezioni del 1924
diventa il bacino di voti in cui confluiscono tutti gli ex sostenitori del blocco d'ordine (chi prima
votava liberale ora vota fascista), al sud dove minore era il radicamento dei partiti e piu forte e
presente era la politica dei notabili, i notabili si riconvertono al nuovo regime. Nel 1924 dopo le
elezioni assistiamo al momento di consacrazione del nuovo potere , in parlamento un deputato del
partito socialista unificato Giacomo Matteotti, denuncia i brogli e le violenze che il partito fascista
aveva attuato durante lac ampagna elettorale , dice che non sono state libere elezioni ma elezioni
conquistate con la forza, questo deputato viene rapito, si sa che a rapirlo sono state delle squadre
fasciste, questo deputato non viene piu trovato fino a quando 2 mesi dopo viene ritrovato il
cadavere. La scomparsa e la triste fine di questo deputato porta ad un moto di reazione contro ilf
ascismo, il periodo tra maggio e giugno del ventiquattro, anche gli organi di stampa non ancora
fascistizzati criticano le modalit del regime, criticano la violenza che era insita nel regime e che era
giustificata, nella fase precedente dal disordine che regnava nel paese ma ora che il biennio rosso
era concluso non era piu legittimo utilizzare la forza. Il fascismo si trova messo alle strette e la
strategia che adottano le forze di opposizione in parlamento, la strategia dell'Aventino. Si chiama
secessione dell'Aventino perch i deputati di opposizione abbandonano l'aula parlamentare, non
partecipano pi ai lavori del parlamento e in segno di protesta dicono di aver inscenato l'Aventino
( tipica protesta della plebe romana, che si ritirava sull'Aventino sul colle di Roma). Il regime
sembra sull'orlo di cadere, sono in molti a chiedere le dimissioni di Mussolini, quando invece
Mussolini accelera sulla strada della trasformazione totalitaria del paese e anziche dimettersi come
molti gli chiedevano, va in parlamento il 3 gennaio del 1925 e fa un discorso destinato a restare
celebre: '' Io assumo, io solo la responsabilita politica morale di quello che successo(delitto
Matteotti), se il fascimo un'associazione a delinquere io sono il capo di questa associazione a
delinquere''. Dal gennaio del 1925 si instaura la Dittatura a viso aperto. Il delitto Matteotti era parso
l'elemento capace di far cedere il regime fascista invece fu l'episodio che trasform il fascismo in un
regime totalitario.
Aspetti sociali
1925 : Patto di Palazzo Vidoni
1926: Leggi sindacali che impediscono lo sciopero
Aspetti politici
1925: Legge sul capo del governo
1926: Provvedimenti punitivi( tribunale speciale per la difesa dello Stato)
Aspetti comunicativi
Questa svolta politica si traduce su 3 versanti, il primo il fronte sociale: nell'ottobre del 1925 viene
siglato il Patto di Palazzo Vidoni, un patto che stabilisce che la Confindustria si impegna a
riconoscere come interlocutori e referenti nelle trattative soltanto i sindacati fascisti, la seconda
grande misura che venne presa dal punto di vista sociale e che modific l'assetto dei rapporti sociali
e lavorativi del paese, da un lato vieta lo sciopero e stabilisce che soltanto i sindacati regolarmente
riconosciuti avevano il diritto di firmare contratti nazionali collettivi di lavoro. Nel dicembre del
1925 viene approvata la legge sul capo del governo, una legge che stabiliva il rafforzamento
dell'autorit di Mussolini, non doveva pi essere chiamato Presidente del Consiglio ma diviene
Capo del Governo, imponendo una gerarchia all'interno dell'esecutivo e rende i ministri dipendenti
non pi solo dal sovrano ma anche dal capo del governo. L'ultimo provvedimento sono le leggi
Fascistissime che vengono approvate a partire dal novembre del 1926 e che chiudono
definitivamente ogni barlume di vita democratica nel nostro paese. Queste leggi stabilivano in
primo luogo la decadenza dei deputati Aventiniani, viene reintrodotta la pena di morte e per
giudicare questi reati venne istituito un nuovo organismo, il tribunale speciale, composto da ufficiali
dell'esercito. Il 1926 fu l'anno in cui incominciarono le incarcerazioni dei leader politici
dell'opposizione, il pi celebre di essi era uno dei fondatori del PCI, Antonio Gramsci, che venne
recluso a partire dal novembre del 1926, il pretesto che viene preso per attuare una politica
totalitaria il fantomatico attentato a Mussolini. (Leggere i diari di Gramsci) .
In Italia tra il 1925 e il 1928 si assiste ad una rivoluzione legale, tramite alcune leggi che
GCF proclamato organo supremo costituzionale del regime ( prepara la lista di successori
alla guida del governo, interviene nella successione al trono)
Il 1928 il momento della costituzionalizzazione del Gran Consiglio, nel 1928 vengono approvate
2 riforme, la prima la riforma della rappresentanza politica, si incarica il Gran Consiglio fascista
di creare un listone nel quale venivano decisi i deputati per ogni lista che si sarebbero insediati nel
Parlamento . Gli elettori potevano soltanto votare SI o NO. Nel settembre dello stesso anno il GCF
viene proclamato organo supremo costituzionale, i due compiti del GCF oltre alla preparazione del
listone saranno quelli di preparare una lista di successori alla guida del governo(questa lista non fu
mai preparata), l'altro compito era quello di intervenire nella successione al trono prendendosi la
responsabilit ed il diritto di avere l'ultima parola per decidere il successore di Vittorio Emanuele
III.
L'altro grande potere che era rimasto formalmente indipendente era la Chiesa ( il Re era gia stato
sottomesso), la Chiesa era un'istituzione particolarmente ingombrante per il fascismo, la
maggioranza degli italiani si proclamava cattolico e la Chiesa aveva un'organizzazione capillare sul
territorio ed era un'organizzazione che si era dimostrata maestra nel guidare le masse. Mussolini
decide di entrare a patti con la Chiesa. Tra il 1926 e il 1929 vengono stretti dei patti. I Patti
Lateranensi vengono firmati nel febbraio del 1929, firmati da Mussolini e dal segretario di stato
vaticano cardinal Gasparri. I patti Lateranensi si fondavano su 3 distinti accordi, il primo accordo
era un trattato internazionale tra due stati sovrani (stato Italiano e Vaticano). A differenza della legge
delle Guarentigie questo era un trattato bilaterale, viene creato uno stato sovrano a cui capo viene
messo il romano pontefice e che gode di una sovranit territoriale, il secondo patto una
convenzione finanziaria, in base al quale lo stato italiano concede un'indennit come risarcimento
dell'occupazione dello stato italiano sul territorio pontificio ( sono ancora in vigore!). L'ultimo
aspetto il concordato, il quale rende obbligatorio l'insegnamento della religione negli edifici
scolastici, stabilisce che i sacerdoti siano esentati dal servizio militare, equipara matrimonio civile e
matrimonio religioso , i preti che lasciano il sacerdozio non possono acquisire pubblici uffici.
I patti lateranensi
Trattato internazionale
Convenzione finanziaria
Concordato
Mussolini venne definito dal pontefice l'uomo della provvidenza, non a caso poche settimane dop oi
patit Lateranensi il fascismo indice elezioni e il Listone unico vince con il 98% dei voti.
L'inquadramento delle masse
Organizzazioni collaterali
Scuola
Le iscrizioni al PNF vengono aperte a tutti e fortemente incentivate, chi non aveva la tessera del
partito non poteva accedere a pubblici uffici, non si poteva insegnare, lavorare ecc. Nel settore
pubblico ed in settori para-statali ( ferrovie). Questo produsse una estensione del partito nella
societ, nel 1939 il PNF contava 2 milioni di iscritti, la seconda caratteristica attraverso la quale il
partito nazionale fascista si radica nella societ sono le organizzazioni collaterali, una delle
principali era la cosiddetta Opera Addizionale Dopo Lavoro, che aveva come missione quella di
inquadrare i lavoratori una volta finito l'orario nelle fabbriche, negli uffici ecc, attraverso attivit
ludiche,sport,viaggi che miravano ad inquadrare il tempo libero delle persone. L'altra grande
organizzazione collaterale sulla quale fa affidamento il Fascismo l'opera nazionale balilla. Aveva
l'opera di inquadrare le generazioni dai 12 ai 18 anni e che nell'et pi piccola erano Balilla e
crescendo diventavano Avanguardisti, istruzione di tipo fascista. I ragazzi che frequentavano
l'universit erano iscritti nella GUF, giovent universitaria fascista. Il regime fascista comprende la
necessit di utilizzare gli anni pi giovani dei ragazzi per modificarne il pensiero e far aderire
naturalmente le generazioni pi giovani al fascismo, questo era fatto attraverso molte tecniche,
partendo dal motto del fascismo: Credere, Obbedire, Combattere. La riforma Gentile aveva portato
la supremazia della classicit, ai miti dell'antica Roma ai quali il fascismo si rifaceva, questa
riforma per non aveva nulla di propriamente fascista in se. Noi vediamo che dopo la svolta del
1925-1926 la scuola viene completamente fascistizzata, ai docenti venne imposto l'obbligo di
dimostrare fedelt al fascismo. Solo 15 rifiutarono questo giuramento. Vennero fascistizzati gli
istituti. Nel 1928 venne redatto il Libro Unico, il quale santificava ed elogiava il regime stesso e
Mussolini. Le classi che venivano indottrinate in misura maggiore erano le classi elementari. I
giovani venivano preparati alla guerra, ( considerato l'unico strumento per riscattare una nazione
ferita ed umiliata dagli accordi di Versailles) e l'educazione era molto anti-femminile, alle ragazze
venivano imposte tasse doppie, suggerito l'abbandono dei percorsi di studio, veniva precluso
l'accesso ai ruoli di responsabilit nelle scuole, non potevano andare al Classico. La donna doveva
rimanere in casa a preparare giovani bambini fascisti.
Il fascismo e la stampa
Fino al 1925 il regime adott una tecnica di controllo progressivo delle testate cio mise al potere
dei giornali direttori, dal 1926 fascistizza completamente la stampa chiudendo le testate e
soprattutto creando delle istituzioni per gestire politicamente i giornali che esistevano: L'ufficio
stampa della presidenza del consiglio. Viene creato inoltre il ministero per la cultura popolare. Le
direttive date alla stampa riguardavano 2 settori, il primo era quello del culto del Duce. I fascisti
volevano radicare il potere carismatico del Duce. ( divisione di Weber, potere Carismatico,
Tradizionale, Legale-Razionale). Altro aspetto del culto della personalit erano pi che le cose
raccontate erano le cose non dette. L'Italia doveva delegittimare gli stranieri , mostrare come
all'estero le cose andassero peggio del nostro paese, vennero abolite espressioni come Bar e altre
parole, vennero abolite feste. Doveva trapelare l'idea che gli italiani fossero diversi e migliori
rispetto agli stranieri, le donne italiane soprattutto venivano esaltate per i loro valori. Una societ
che doveva apparire armoniosa non doveva nemmeno mostrare cronaca nera e fatti che minassero
alla stabilit.
Noi oggi siamo soliti confondere i termini Dittatura e Totalitarismo. Dittatura viene vista come il
contrario di democrazia, il dato importante che sino all'esperienza del fascismo con Dittatura non
si intendeva questo. La dittatura era un'appendice della democrazia, la dittatura era un'esperienza
che si rifaceva all'antica Roma nella quale di fronte alla minaccia verso lo stato veniva attribuito il
potere politico nelle mani di una sola persona. Il problema che non soll questa persona una volta
finito il pericolo si doveva mettere da parte. La questione era che anche la concessione della
dittatura era rigidamente vincolata, era un potere limitato, nel tempo ( 6 mesi) ed era limitato nelle
ragioni che potevano concedere questa dittatura, che potevano essere una Guerra Civile o una
minaccia esterna. Era un potere limitato anche attraverso le modalit attraverso le quali si accedeva
alla dittatura, la dittatura veniva concessa su parere conforme del senato da uno dei due consolo che
nominava un dittatore, emblema da questo punto di vista quello di Cincinnato, durante un assedio
Cincinnato un nobile che stava in campagna viene chiamato per guidare la citt nel liberarsi dal sua
assedio, li libera e torna all'aratro. Dittatura e totallitarismo sono due termini totalmente differenti,
da un lato c' un'esperienza politica limitata nel tempo ed avviene all'interno di un quadro di
leggi,dall'altro lato il capo incarna il potere, egli stesso potere ed egli stesso fonte del diritto,
una costituzione permanente, il suo volere diventa legge . Quali sono le caratteristiche che
accomunano questi regimi totalitari?
Discriminaizone dell'estraneo
Il potere viene concentrato in una sola sede, nel partito e nel capo carismatico. La coercizione
militare fisica e la militarizzazione del partito unico, cio tutti questi partiti nascono da esperienze
di gruppi paramilitari e che manterranno nella violenza anche tutto il percorso successivo anche
dopol'ascesa al potere. Organizzazione capillare delle masse, Sacralizzazione della politica, creare
un sistema di culti, di riti che non soltanto attribuiscono al capo caratteristiche divine, al leader
sembianze quasi di un dio ma puntano sulla generazione di un copro nazionale, soltanto se tu
aderisci al fascismo potrai ascendere ad un'entit superiore. Estraneo politico, estraneo sociale,
viene fomentata la discriminazione e la xenofobia.
GERMANIA POST-GUERRA
Il grosso nodo che si trova di fronte la Germani all'uscita dalla guerra una grave frattura tra i
vertici dell'esercito e l'SPD, il capo di stato maggiore, Hindenburg e il suo vice Luddendorf
accusano i vertici politici di aver realizzato una pugnalata nella schiena, tradendo lo sforzo bellico
dei tedeschi per il quale la Germania sarebbe risucita in teoria a vincere la guerra. Nell'esercito si
aveva la percezione che la colpa della sconfitta fosse dei politici e dell'SPD. Guglielmo II nel
novembre del 1918 viene nominato il leader dell'SPD a capo del governo, Guglielmo II si dimette,
finisce nell'autonno del 1918 l'Impero Tedesco. Per la nascita della repubblica di Weimar deve
intercorrere un anno. Le difficolt del primo governo Ebert sono 3. In Germania c' un vuoto di
potere assoluto, crollato l'impero ma deve essere ancora nominata l'assemblea costituente,
l'esercito allo sbando e non ci sono le figure istituzionali. Il secondo aspetto critico rispetto al
quale si trova a fare i conti il governo Ebert la grave delegittimazione alla quale sono sottoposti i
partiti politici, i quali sono individuati come i principali responsabili della sconfitta in guerra. In
germania si era radicato il principio del : governare al di sopra dei partiti. Lo stato di insurrezione
che esiste in varie zone della Germania, a partire da Berlino un altro enorme problema.
Difficolt del governo Ebert (1918-1919)
Vuoto di potere
Situazione semi-insurrezionale
Si assiste ad una situazione che molti osservatori paragonarono a quella russa del 1917, esistono
per alcune differenze rispetto alla situazione russa, il primo aspetto la presenza all'interno del
territorio tedesco di truppe straniere, il secondo aspetto riguarda la scarsa mobilitazione dei
contadini delle campagne. La classe dirigente era molto coesa, con stretti legami con la politica e un
radicamento sul territorio molto importante, il movimento operaio si divide in 3 costole, da un lato
l'SPD ma che vede alla sua sinistra nascere altre 2 formazioni, l'USPD ( gli indipendenti) e l'altra si
chiama Lega di Spartaco ( embrione del partito comunista tedesco) il primo gennaio del 1919
prende il nome di KPD. L'SPD controlla sia la maggioranza a livello politico, sia la maggioranza a
livello sindacale, in un momento di vuoto istituzionale l'SPD capisce che sapendo giocare bene le
proprie carte potrebbe agire da una posizione di forza per instaurare istituzioni che rispondano al
suo credo ideologico.
Ebert realizza tre compromessi per risanare la situazione, l'SPD capisce di dover arrivare ad una
conciliazione, il primo livello quello militare, l'esercito allo sbando, c' una frattura di
legittimit, l'SPD decide di non intervenire negli affari dell'esercito e c' una limitazione
dell'influenza politica nell'esercito. Il secondo punto relativo alla questione sociale, viene siglato
un accordo tra i sindacati e gli imprenditori, viene decisa una coo-gestione del mercato del lavoro,
l'SPD si impegna a far rientrare tutto quell'emergere di concili di fabbrica e a calmarli, in cambio gli
imprenditori promettono garanzie in termini di salario, occupazione e orario di lavoro. L'ultimo
compromesso di Weimar. L'SPD si impegna a non stravolgere l'assetto politico del paese e a
mantenerne la divisione Federale.
Mediazione istituzionali
Le elezioni sono fissate nel gennaio del 1919, ma a una decina di giorni dal voto la situazione
precipita, soprattutto per le fratture che dividevano il movimento operaio, in particolare, gli
Spartachisti che si sentivano esclusi dal potere ed emarginati da questi 3 compromessi che
allontanavano l'idea di una rivoluzione e facevano trionfare una logica di compromesso. Il
cancelliere Ebert attua una repressione indiscriminata sugli spartachisti che avevano tentato di
insorgere, Ebert si affida a corpi para-militari.
Zentrum
Spd e Uspd
Nazisti (Nsdap)
Comunisti (Kpd)
Le elezioni del 1919 per l'assemblea costituente diedero una schiacciante vittoria alla coalizione
formata da SPD, DDP, ZENTRUM e BVP.
Costituzione di Weimar
Struttura federale
Garantendo grande rappresentanza, ci fu un grande peso politico dei partiti a causa del sistema
proporzionale. Il governo inoltre responsabile di fronte al parlamento. Il preidente della repubblica
eletto a suffragio universale e dotato di ampi poteri: la possibilit di sciogliere il Reichstag(Camera)
e l'avere la concessione dei pieni poteri al Presidente della Repubblica in caso della minaccia allo
stato. Hitler si servir di questo.
Le difficolt di questa repubblica sono sia di ordine esterno sia di ordine esterno, il primo aspetto
relativo alle riparazioni, nella primavera del 1921 una commissione internazionale stabilisce l'entit
delle riparazioni che avrebbe dovuto pagare la Germania, 142 miliardi di marchi oro che devono
essere versati in 42 rate annuali, l'opinione pubblica non ritiene la classe politica che ha accettato
questo trattato cosi umiliante per la Germania degna di governare. Si assiste a tentativi
insurrezionali alimentati dal Kdp e dal Nsdap. Il leader dell'Nsdap un giovane di origine austriaca,
Adolf Hitler. Hitler colpevolizza gli ebrei della sua povert, e del fatto che il suo talento artistico
non fosse riconosciuto in scala internazionale. L'odio per gli Ebrei era molto diffuso nell'Austria
cattolica gia da prima della Grande Guerra. Hitler fugge per non arruolarsi nell'esercito austriaco.
Viene ricatturato ma viene giuticato non idoneo alla leva. Hitler l'anno successivo si arruola
nell'esercito tedesco. Dall'esperienza bellica lui rafforza il proprio credo ideologico che concluder
in carcere con il Mein Kampf.
Riparazioni
Nel 1923 accade che francesi e belgi prendendo a pretesto un ritardo di mancato pagamento delle
riparazioni occupano il bacino minerario della Ruhr, il governo tedesco invita la popolazione a
offrire una resistenza passiva a quelle che vengono definite truppe di occupazione. Non reagire con
la violenza ma astenersi dal lavoro, non obbedire ecc. Vennero contemporaneamente organizzati
gruppi paramilitari che sabotavano le truppe di occupazione. Le conseguenze per l'economia
tedesca furono drammatiche, l'inflazione schizz in alto. Venne chiamato alla guida del governo
Streseman, un rappresentante del Dvp che estende la coalizione di Weimar ai popolari ed ai
consevatori. Il governo Stresemann realizza la stabilizzazione economica, realizzata grazie all'aiuto
degli Stati Uniti, attraverso il piano Dawes. Viene definito un sistema di prestiti a lungo termine,
l'evaquazione delle truppe franco-belghe dalla Rurh, la possibilit di ripagare le riparazioni. Un
altro aspetto il reintegro della Germania all'interno del sistema internazionale definito da
Versailles. Gli accordi di Locarno firmati dal ministro degli esteri francese e da quello tedesco
definiscono il rispetto dei confini fissati con il trattato di Versailles. Da un lato la Germania si
impegna ad accettare la cessione dell'Alsazia e della Lorena, dall'altro a Locarno si stabiliscono i 2
supervisori per controllare che gli accordi vengano rispettati. A garanzia della Francia ci fu la Gran
Bretagna a garanzia della Germania ci fu l'Italia. Nel 1926 la Germania entra nella societ delle
nazioni (Stresemann diventa premio nobel per la pace) e da ultimo nel 1928 viene siglato il patto
Briand-Kellogg ( ministri degli esteri francese-americano) nel quale viene proclamato il rifiuto della
guerra come mezzo di soluzione delle controversie internazionali. Il governo di grande coalizione
utilizza il Potere di Emergenza, contro i tentativi di colpo di stato organizzati dall Nsdap, il
principale venne tentato nel 1923 da Hitler e Luddendorf a Monaco di Baviera. Cercano di
impadronirsi a Monaco con squadre armate. Il bacino di voti si sposta dal centro all'estrema destra.
Il tentativo di colpo di stato bloccato, i militari arrestano Hitler, il quale per far nove mesi di
carcere, durante questo periodo scriver il Mein Kampf (La mia battaglia) si fonda sulla mistica
della razza, sull'idea che sia la purezza della razza a mantenere la forza della nazione.
Stabilizzazione economica
Stato di emergenza
Ambiguit SPD
HITLER
Siamo nel febbraio del 1933 poche settimane dopo l'ascesa al potere di Hitler, al Reigstag viene
NSDAP 43%
SPD 18%
KPD 12 %
ZENTRUM 11%
DVNP 8%
Hitler voleva modificare la costituzione di Weimar, ma per modificarla era necessaria una
maggioranza dei due terzi. Le sole forze della coalizione di destra a cui si erano aggiunti i piccoli
partiti bavaresi (Bvp) non erano sufficienti. Hitler si rivolge allo Zentrum, attua sostanzialmente la
strategia che aveva attuato Mussolini ( che Hitler prende ad esempio). Hitler bypassa lo Zentrum e
tratta direttamente con le gerarchie vaticane realizzando un concordato, il fascismo lo aveva fatto
dopo sei anni e mezzo di potere , Hitler lo fa dopo un paio di mesi dal suo insediamento al governo
tedesco. Il concordato che viene stipulato tra Hitler e Pio XI avviene sotto la forma impegnativa del
trattato internazionale, in base al quale la Germania si impegna a garantire le libert e l'autonomia
alla chiesa cattolica. A partire dal 1933 inizia un rapporto stretto (non privo di tensioni) tra chiesa e
regime nazista, che non arriver mai alla rottura. Nel 1937 Pio XI in un'enciclica scritta in tedesco
condanna le ideologie pagane. Il nazismo non sar mai un regime apertamente scomunicato dalla
chiesa ( cosa avvenuta per il sistema comunista, addirittura prima della pubblicazione del
manifesto del partito comunista). Lo Zentrum capitola alla fine di fronte all'insistenza di Hitler e in
un paio di mesi tutti i partiti politici tedeschi scompaiono dalla scena pubblica. I comunisti vengono
resi illegali, gli unici che votano contro i pieni poteri a Hitler sono i social-democratici (SPD), ma
non reagiscono sul campo, non cercano dinamiche extra-parlamentari, non mobilitano la classe
operaia per le strade, attraverso scioperi, manifestazioni ecc per opporsi alle leggi di Hitler. L'SPD
sperava di poter essere considerata 'opposizione legale' all'interno del sistema. Poche settimane
dopo le elezioni, l'SPD dichiarata illegale, viene sciolta, lo stesso avverr con lo Zentrum, mentre
i nazional-popolari si autosciolgono su pressione dei nazisti, accettano di confluire all'interno del
partito nazista. A luglio Hitler proclama legalmente che il partito Nazista sia dichiarato l'unico
partito legale di Germania. E' l'avvio della sincronizzazione hitleriana. Lo stato doveva procedere
come una unit priva di divisioni, dietro il proprio capo. Il sindacato Nazista diviene l'unico legale
in Germania. Hitler realizza un forte controllo dell'esercito, un'apparato che sotto la repubblica di
Weimar aveva rivendicato la propria autonomia. Vengono licenziati i funzionari che avevano gestito
la repubblica di Weimar e mettere ai vertici persone fidate, militanti nazisti. Viene abolito il sistema
federale, cio in un regime che deve essere sincronizzato, unico, senza divisioni, vengono soppressi
gli stati. I 12 anni del regime nazista sono gli unici anni in cui la Germania ha abolito il proprio
sistema federale. L'ultimo elemento di questa sincronizzazione il cosiddetto statuto speciale per i
nazisti, esisteva un tribunale speciale nel quale venivano processati i membri del partito nazista,
esisteva per cui un sistema giudiziario parallelo per i nazisti.
Controllo sull'esercito
Nelle elezioni del novembre del 1933 l'Nsdap vede la vittoria coon il 92% dei voti.
Nel 1934 Hitler riesce a venire a capo dei 2 poli che rivendicavano una certa autonomia rispetto a
lui, il primo sono le SA, i corpi paramilitari nazisti, erano le milizie che avevano favorito nei 10
anni precedenti l'ascesa al potere di Hitler. Hitler vedeva in loro un rischio di contropotere perch
Rohm, il loro capo incarnava l'ala sinistra del partito , queste squadre armate erano ideologicamente
orientate, volevano che il nazismo organizzasse la seconda rivoluzione, la rivoluzione sociale.
Hitler nel giugno del 1934 massacra i vertici delle SA e buona parte dei suoi ufficiali, un migliaio di
persone vengono uccise in quella notte ed il giorno successivo. Hitler aveva deciso di appoggiarsi
sulle SS, la sua milizia di fedelissimi personali. Le principali conseguenze di carattere sociale sono
2 , la prima il fatto che la notte dei lunghi coltelli aliena ed allontana da Hitler parte
dell'intellettualit tedesca che lo aveva sostenuto. Il nazismo nei primi tempi era stato interpretato
come unaf orma di modernizzazione per la Germania, ma dopo la notte dei lunghi coltelli ( Rohm
viene accusato anche di omosessualit) si intende che il sistema nazista sarebbe stato un sistema
fortemente conservatore sul piano dei costumi sociali. Decapitando le SA, Hitler fa capire che non
aveva nessuna voglia di fare la seconda rivoluzione, la rivoluzione sociale, gli bastava realizzare la
prima rivoluzione (quella razziale) .La seconda forma di contropotere che Hitler nel 1934
neutralizza la vecchia destra conservatrice imperiale fondata sull'istituzione dell'esercito, il quale
rappresentante era Hindenburg (Presidente della Repubblica, succeduto a Ebert nel 1925 e che nel
1932 rivince le elezioni presidenziali contro Hitler) . Hitler prende accordi con i vertici dell'esercito
i quali gli garantiscono copertura riguardo il massacro delle SA . Hindenburg muore nel 1934.
La conquista del potere assoluto
SA(Rohm)
-> Notte dei lunghi coltelli
Hitler viene nominato nel 1934 Presidente della Repubblica, ma fonder le due cariche ( cancelliere
e Presidente della Repubblica) per creare un nuovo ruolo istituzionale (Fuhrer). Il principio di
potere che viene realizzato era quello del Fuhrer-Prinzip ( Principio del capo, esito della
sincronizzazione). Con questa espressione si intende che Hitler non soltanto capo del governo o
capo dello stato , ma diventa la fonte del diritto tedesco, i suoi voleri diventano obbligo legale per i
cittadini tedeschi. Il regime si basava sul rapporto diretto tra il Fuhrer e le masse, le uniche
istituzioni che potevano essere presenti e fare da portavoce tra il capo e il suo popolo erano solo il
partito e dall'altro come avveniva nel regime fascista , le organizzazioni collaterali, in primo luogo
le organizzazioni giovanili e le organizzazioni sindacali, cio quel fronte del lavoro. L'obiettivo di
questo rapporto tra capo e popolo mediato da queste istituzioni era quello di creare una comunit di
popolo che fosse compatta , armoniosa e disciplinata . Sotto il nazismo qualcuno era da subito
escluso da questa comunit di popolo, erano esclusi gli avversari politici e soprattutto gli Ebrei
( germi che potevano contaminare la comunit tedesca malgrado fossero meno dell' 1% della
popolazione), a Berlino c'erano 200mila ebrei . Erano dediti sostanzialmente ad attivit di tipo
commerciale, non erano presenti nella burocrazia nel sistema politico ecc. Gli ebrei erano una
minoranza all'epoca piuttosto ben inserita in Germania, contro questa minoranza venne scatenata
una campagna di denigrazione e di odio, agli ebrei venivano imputate le due principali cause di
dissoluzione della comunit di popolo tedesca: erano impurei a livello raziale ed erano
ideologicamenti al marxismo ( impuri a livello ideologico). La politica antisemita del regime
avviene in quattro tappe. La prima relativa alla discriminazione legale, nel 1935 con le leggi di
Norimberga ai cittadini Ebrei viene tolta la parit dei diritti che era stata conquistata quasi u n
secolo prima con i moti del 1948. L'emblema di questa discriminazione legale il divieto di operare
matrimoni misti. Agli ebrei erano precluse le carriere professionali pi prestigiose, vennero ristretti
progressivamente i diritti e le libert e ne nacque un'emigrazione di massa a partire dalla met degli
anni '30 . Il terzo aspetto relativo alla persecuzione aperta, ha inizio nel 1938 durante la notte dei
cristalli, l'omicidio da parte di un 17enne ebreo di un ambasciatore tedesco a Parigi. Si scatena
l'odio anti ebraico, vengono distrutti i negozi ebrei in varie parti della Germania e decine di ebrei
vengono uccisi. Ultimo atto la Soluzione Finale. La quale port allo sterminio di 6 milioni circa di
ebrei nei campi di concentramento. Si ritenevano fossero pratiche necessarie per mantenere la sanit
del popolo tedesco.
Sociale (emigrazione)
Soluzione finale
Apparato repressivo
Ripresa economica
Propaganda
Venne esteso in modo capillare il rigore dell'apparato repressivo, fondato su pi corpi, esisteva la
polizia ufficiale, esisteva la Ghestapo ( polizia politica) e soprattutto esistevano le SS. Se la
capillarit dell'apparato repressivo spiega in parte perch non sia mai emerso un dissenso verso il
regime, per comprendere invece le ragioni del consenso al regime stesso dobbiamo cercarle in altri
aspetti, il primo aspetto sul quale dobbiamo soffermarci a ripresa economica che ebbe luogo in
Germania a partire dagli anni '30, fondata su 4 fattori principali: la fine del pagamento del peso
delle riparazioni, Hitler va al potere e annuncia che la Germania non avrebbe pi pagato le
riparazioni di guerra. Questo solleva l'economia tedesca, il secondo aspetto relativo alla fine a
livello internazionale della crisi economica che si era riversata in tutta Europa. Il new-deal di
Roosvelt ha inizio nel 1932. Il terzo aspetto che motiva la ripresa economica il programma di
riarmo bellico, operato dal regime nazista in vista del conflitto, si sposa molto bene questo tema con
la politica estera aggressiva, i settori che sono incentivati maggiormente a riprendersi
economicamente sono soprattutto l'aereonautica, le acciaierie, l'industria siderurgica e quella
pesante ( acciaierie). L'ultimo aspetto il programma dei lavori pubblici che viene promosso dal
governo e che vedr come punto culminante la costruzione di una moderna rete autostradale senza
eguali in Europa. Questo interventismo pubblico in economia genera una riduzione della
disoccupazione , quando il nazismo va al potere c'erano 6milioni di disoccupati, nel 1939 alla
vigilia della guerra la disoccupazione era stata eliminata, questo un dato strutturale dell'economia
europea degli anni '30. La crisi del '29 viene recuperata grazie ad un maggiore interventismo statale,
il ruolo dello stato in economia viene accettato anche dai loro pi fermi nemici ( liberali). Altro
elemento fondamentale per ottenere il consenso la Propaganda, il sistema propagandistico si
strutturava in 5 punti, il primo relativo all'utilizzo di pi mezzi di comunicazione di massa per
rivolgersi all'opinione pubblica (ministro della propaganda: Goebbels), il secondo aspetto quello
della creazione di miti, cio la capacit di strumentalizzare da parte del regime episodi per creare
dei veri e propri martiri della religione nazista, un episodio classico quello del diplomatico ucciso
nel 1938 dal 17enne ebreo e che diede origine alla notte dei cristalli, un altro esempio quello di
Horst Wessel, un militante del partito nazista a Berlino che viene ucciso nel corso di una rissa in un
locale notturno per una prostituta da parte di un militante comunista , il partito nazista Berlinese
guidato da Goebbels seppe strumentalizzare questo evento, nascose la vera causa dell'omicidio e
nelle due settimane in cui Wessel era in ospedale prima di morire venivano pubblicati bollettini
medici sulla salute di questo giovane ferito dalla violenza comunista, e quando Wessel mor venne
organizzata una grande marcia per la capitale nella quale venivano esibiti i gagliardetti simbolo del
nazismo. Venne creato un inno per Wessel che venne creato un inno. Terzo aspetto, cerimonie e riti,
avvenivano in 2 maniere, una era la sfilata/ corteo nelle citt notturna, l'altra era una manifestazione
statica, nelle arene, negli stadi . Altro aspetto fuorono le grandi manifestazioni sportive, la
manifestazione emblematica furono le Olimpiadi del 1936 . Inoltre venne introdotto un nuovo
sistema di festivit , al pari di una nuova religione il nazismo istitui un nuovo calendario, le festivit
tradizionali vennero modificate ( internet: calendario nazista)
Cerimonie e riti
Gli aspetti di rinnovamento della politica estera tedesca furono principalmente 4, nel 1933 Hitler
ritira la delegazione tedesca dalla conferenza di Ginevra, poche settimane dopo ritira la Germania
dalla Societ delle Nazioni , Hitler fa uccidere Dollfuss, annuncia l'annessione dell'Austria. Ma
interviene Mussolini, schierando 4 divisioni sul confine austriaco e Hitler che non era ancora pronto
per la guerra e recede dai propri intenti. A Stresa, Francia, Inghilterra e Italia minacciano la
Germania di ritorsioni, in quanto la Germania nel 1935 ha reintrodotto la coscrizione obbligatoria.
UNIONE SOVIETICA
Al momento dell'ascesa al potere del partito bolscevico la situazione in Russia era molto critica. I
due primi decreti che approvano i bolscevichi erano quello sulla terra e quello sulla pace , il primo
aveva distribuito la terra ai contadini, producendo una proliferazione di piccole aziende agricole che
producevano sostanzialmente per l'autoconsumo. C'erano gravi problemi relativamente
all'approvvigionamento tanto delle citt quanto dei militari. I bolscevichi adottano il 'comunismo di
guerra' , durer 3 anni 1918/1921, in agricoltura viene sancita la collettivizzazione delle terre, venne
incoraggiata la creazione di comuni agricole controllate dallo stato che lasciava ai contadini il
necessario per il sostentamento e requisiva il resto. In campo industriale un decreto approvato nel
giugno del 1918 sancisce la nazionalizzazione di tutti i settori industriali e bancari pi importanti,
l'obiettivo del comunismo di guerra era quello di porre fine al proliferare di iniziative private e
collettivizzare la produzione in campo agricolo ed industriale. L'esito di questo comunismo di
guerra sar il crollo della produzione, tanto in agricoltura tanto in industria. Ai contadini non
conviene investire nella produzione perch tutta l'eccedenza viene requisita dalle autorit centrali, i
contadini si limitano a produrre per il loro sostentamento e basta. Contemporaneamente in ambito
industriale, questa nazionalizzazione intervenuta in un momento di gravi difficolt interne non
consente un vero e proprio decollo industriale, alla fine del comunismo di guerra, nel 1921 la
produzione industriale 1/7 del 1913 prima dello scoppio della Guerra. Il comunismo di guerra non
riesce a realizzare la riconversione, convertire l'industria pesante. Da un lato si registrano rivolte,
insurrezioni contadine, e la crisi raggiunge l'apice nella primavera-estate del 1921 quando al
dramma della guerra civile si aggiunge una grave carestia che provoca circa tre milioni di morti. Un
regime che si era ripromesso di stare dalla parte dei piu deboli. C' un cambio di strategia a partire
dal 1921, il gruppo dirigente comunista guidato da Lenin opta per una nuova strategia, viene
alnciata la Nuova Politica Economica (NEP), resister per 6 anni, questa nuova politica economica
prevedeva una liberalizzazione progressiva tanto del settore agricolo quanto del settore industriale,
nelle campagne i contadini potevano andare a vendere liberamente i propri prodotti, in molti settori
industriali (non l'industria pesante e le banche) viene dato avvio ad un programma di
privatizzazione, si apre all'iniziativa privata. Economicamente il NEP va meglio rispetto al
'comunismo di guerra' , l'economia sovietica comincia a risollevarsi ma assistiamo ad una sorta di
divaricazione dei destini tra campagna e citt. Questa liberalizzazione del mercato agricolo genera
nelle campagne una conseguenza imprevista e cio lo sviluppo di un ceto di contadini ricchi, i
cosiddetti Kulaki. Erano i contadini che riuscivano a commerciare, a vendere l'eccedenza dei loro
prodotti e a mettere da parte del denaro, contemporaneamente dalle campagne emerge un'altra
classe in fase di arricchimento, quella dei cosiddetti NEP-Man, i commercianti. Coloro che
trafficano le eccedenze agricole dalle campagne alle citt. Noi vediamo che nelle campagne inizia a
diffondersi un certo benessere e vediamo il riemergere di differenze sociali. I grandi sconfitti sono
gli operai delle fabbriche e delle citt. Non vedono un miglioramento dei loro salari complice
un'industria che fatica a riconvertirsi e vedono aumentare i prezzi delle materie prime agricole, che
non sono pi requisite dallo stato. Dal 1928 anche la NEP verr abbandonata.
In ambito politico nella URSS nel 1924 viene approvato il testo costituzionale. In questa carta
costituzionale troviamo due elementi di ambiguit, il primo relativo all'ordinamento federale ed al
decentramento. L'auspicio era quello di estendere la rivoluzione oltre i confini sovietici e creare,
come la dottrina Marxista teorizzava, un mondo socialista. Non si attua un decentramento del potere
ma l'unione sovietica sar caratterizzata da una forte dimensione centralizzatrice , si estendono
semplicemente i confini dell'ex impero zarista, Azerbajan, Armenia, Georgia, Ucraina. La prima
ambiguit tra la natura federale del testo costituzionale e una centralizzazione di fatto. La seconda
ambiguit presente nel testo costituzionale relativa a chi effettivamente detenga il potere in URSS,
la carta costituzionale sancisce che l'organo supremo del potere il congresso dei Soviet, si ha un
potere decentrato secondo la carta costituzionale, sono i vari rappresentanti dei consigli operai locali
che gestiscono i destini del pasese. L'esperienza sovietica sar quello di una nazione governata in
maniera ipercentralizzata dal partito unico PCUS. Al quale in particolare spettavano tre
competenze, il PCUS aveva il ruolo di definire la linea ideologica del governo e del paese, cio di
decidere ad esempio la trasformazione delle linee economiche, il controllo della polizia politica ,
ogni battaglione dell'esercito aveva un commisario politico del partito, l'ultima prerogativa era
quello di preparare la lista elettorale, era cio il partito che decideva quali fossero i membri del
congresso dei Soviet che dovevano entrare nella lista elettorale.
2 ambiguit:
Come gli altri regimi totalitari anche l'URSS ambisce a creare una nuova societ sovietica, i
principali tre trassi sono :
La famiglia e i rapporti tra i sessi 1)matrimonio civile 2)divorzio e aborto 3)parit tra i sessi
La scristianizzazione, i bolscevichi si sentono i nuovi rivoluzionari francesi che devono fare una
guerra contro la chiesa, e creeranno campagne di successo contro la chiesa ortodossa che si ritrover
privata di qualsiasi ingerenza negli affari pubblici. Lo scontro era motivato da due ragioni, da un
lato l'obiettivo dei bolscevichi era quello di illuminare le menti dei cittadini sovietici per farli
riscoprire comunisti e la chiesa era d'ostacolo, il secondo elemento era di natura politica, la chiesa
ortodossa era sempre stata vicina al potere imperiale dello zar, era una chiesa conservatrice. La
chiesa non poteva pi far pesare le proprie visioni in politica. Solo il matrimonio civile viene
riconosciuto dallo stato, dal 1920 viene introdotto l'aborto e del divorzio legalizzato, sono processi
che hanno un eco che si propaga nei decenni. Viene affermata la parit tra i sessi, ne tra uomo e
donna ne tra figli legittimi e illegittimi. In un paese che prevalentemente agricolo viene sancito
l'obbligo scolastico fino a 15 anni per tutti. Venga sancita la superiorit dell'istruzione tecnica su
quella di tipo umanistico. L'obiettivo era quello di istituire un legame diretto tra la scuola e il
mondo della produzione. Nel giro di pochi decenni da paese agricolo riesce ad arrivare a nello
spazio. L'ideologia doveva avere un ruolo centrale, vengono riscritti tutti i manuali scolastici.
L'ascesa politica di Stalin
Nel 1922 viene proclamato segretario generale del partito, visto che Lenin si ammala e morir nel
1924. In quel periodo si avr un grande scontro nei vertici del partito comunista, da un lato Trotzkij
che era stato insieme a Lenin il numero 2 della rivoluzione era quello che aveva deciso
l'insurrezione nel 1917, dall'altro lato Stalin che era una personalit meno brillante di Trotzkij pi
autoritaria. Il suo ruolo di segretario gli consentiva di pilotare meglio le leve del partito ( polizia
politica). Questo scontro si concentra su 2 punti, il primo riguarda la centralizzazione del partito,
cio Trotzkij denuncia il fatto che il regime comunista stia perdendo il volto. Stalin investe nel
partito per increscere la propria leadership e contare di pi nella lotta alla successione. Il secondo
motivo di scontro interno al partito, scontro di potere coperto da uno scontro ideologico, il dibattito
verteva sull'esportare o meno la rivoluzione sovietica, Trotzkij dice che giunto il momento di
esportare questa rivoluzione, parla di rivoluzione permanente, il fatto di non fermarsi all'unione
sovietica ma di proseguire oltre, Stalin invece si schiera contro questa ipotesi e lancia la parola
d'ordine del socialismo in un solo paese. Trotzkij viene espulso dall'unione sovietica e sar ucciso
nel 1940 da dei sicari in Messico mandati da Stalin. Nei tre anni successivi al 1924,sconfigge
l'opposizione di sinistra e poi quella di destra eliminando tutti i rivali del gruppo dirigente. La prima
campagna ha come oggetto la politica economica del governo, nel 1924, all'interno del gruppo
dirigente comunista ci sono alcune voci dissidentei che sostengono la necessit di abbandonare la
Nep perch tradirebbe i dogmi marxisti, i due fautori della fine della Nep erano due ex alleati di
Stalin, Zinovev e Kamenev. Stalin in questa fase per riesce a emarginare questi 2 dissidenti
bollandoli come opposizione di sinistra dicendo che volevano in realt rompere l'alleanza tra operai
e contadini che si realizzata con la Nep. Stalin aveva l'esigenza di non inimicarsi le masse
contadine, e che sotto il comunismo di guerra erano state sofferenti. Zinovev e Kamenev nel 1925
vengono espulsi dal partito e una decina di anni dopo saranno assassinati. Dopo questa campagna
Stalin ne realizza un'altra, contro Bucharin, la campagna ha l'apice tra il 1927 e il 1928, Bucharin
sar ribattezzato oppositore di destra. Gli oppositori di sinistra erano quelli che volevano mantenere
l'ideologia marxista, oppositori di destra erano quelli che sottolineavano la necessit di proseguire la
Nep anche dopo il 1928. Stalin nel 1928 decide di abbandonare la Nep perch vuole investire
sull'industrializzazione. Lancia i piani quinquennali.
I piani quinquennali
L'industrializzaizone forzata
Si ritorna al comunismo di guerra per quanto riguarda le campagne, ma questa volta con un livello
di coercizione e di organizzazione molto maggiore a 10 anni prima, l'obiettivo da un lato quello di
gestire, centralizzare la produzione agricola e dall'altro quello di spostare risorse economiche e
umane verso la citt. Si vogliono portare contadini verso le citt e trasformarli in operai. Viene
posta l'industrializzazione forzata, rinazionalizzazione di tutti i settori industriali e determinazione a
livello centrale degli obiettivi economici e produttivi da raggiungere. Il governo definiva il livello di
produzione da raggiungere nei cinque anni successivi. Il partito comunista PCUS decide che cosa
produrre, cosa produrre e quanto produrne. Economicamente si rivela un successo, ossia non
consente l'accumulazione di ricchezza privata ma soprattutto garantisce il decollo industriale di un
paese prevalentemente agricolo. Nel primo piano quinquennale la produzione aumenta del 50% ,
nel secondo piano quinquennale aumenta del 120%. Da un lato mostra come l'unione sovietica non
soffra la crisi mondiale, sia stata risparmiata dalla crisi del 1929 e dall'altro permette a Stalin di
coprirsi a livello ideologico, cio il numero degli operai nel giro di dieci anni aumenta
esponenzialmente erano meno di due milioni nel 1928 saranno 10 milioni nel 1937. La Russia
diviene patria della classe operaia. Lo sforzo produttivo accompagnato da un continuo tramite
indottrinamento ideologico tramite i media. Vengono creati i miti collettivi, Stachanov
(stacanovismo), era un minatore che secondo il mito era riuscito a estrarre una quantit di carbone
14 volte superiore a quella indicata dalle direttive del regime, questo cre una sorta di spirito, di
gara, di emulazione che veniva alimentata attraverso il conferimento di premi agli 'eroi del lavoro' ,
celebrati sulla stampa, dal cinema e dalla letteratura.
Dal 1928 Stalin si trova privo di avversari politici, rester al potere fino al 1953. Repressioni totali
del dissenso vero o presunto e mobilitazione e creazione del consenso attorno alla sua figura. La
repressione verr attuata in maniera radicale. 11 Milioni uccisi nei Gulag. A partire del 1934 la fase
repressiva conobbe l'apice, e prese di mira gli avversari politici ma anche i cosiddetti nemici sociali,
i Kulaki i contadini arricchiti e che vengono individuati come il nemico interno. Quando Stalin
decide di eliminare la Nep individua in chi aveva beneficiato della Nep il nemico da eliminare. Una
purga riguarder anche l'esercito, l'Armata Rossa. Tra il 1937 e il 1938, ventimila quadri dirigenti
saranno decapitati tra cui il capo supremo dell'esercito. L'unione Sovietica si far trovare
impreparata all'inizio della seconda guerra mondiale. Stalin per buona parte della classe operaia e
dei movimenti di sinistra fino al 1956 rimasto un leader indiscusso, questo apparato di terrore era
giustificato per 3 motivi. Mancavano informazioni su quello che avveniva in Urss, le atrocit non
vennero credute al di fuori dei confini sovietici, un secondo aspetto il pregiudizio ideologico, cio
l'idea per la quale ogni rivoluzione contempla una parte di terrore, come alla rivoluzione francese
era succeduta la parentesi del terrore, Stalin stava consolidando la rivoluzione in maniera violenta
ma giustificata. L'ultimo aspetto relativo alle preoccupazioni politiche, cio l'Unione Sovietica nel
corso degli anni 30 per le democrazie occidentali era rimasto l'unico alleato contro l'offensiva
fascista e nazista che stava impadronendosi dell'Europa, per questa ragione si chiudevano gli occhi
su quelli che potevano essere gli abusi del regime. Stalin edifica anche un culto della personalit
che non ha pari nei regimi dell'epoca, il primo un aspetto di tipo ideologico, Stalin si presenta
come il geniale continuatore dell'opera di Lenin, Stalin nonostante avesse tradito in buona parte i
principi del leninismo per consolidare il suo potere affermer invece che i suoi dogmi e le sue
politiche erano ereditate immutate da Lenin. Il secondo aspetto quello simbolico-iconografico,
tutti gli edifici pubblici aventi valenza politica, comprese le ferrovie presentavano busti, effigi di
Stalin . Stalin fece affiggere ovunque quadri nei quali si faceva raffigurare assieme ai fondatori del
marxismo. Un altro aspetto quello storico, ossia della falsificazione storica, Stalin nel 1938 fa
pubblicare una breve storia del PCUS che viene stampata in 35milioni di copie, diventa testo
obbligatorio nelle scuole e nella quale Stalin si autoesalta e teorizza una sua grande intimit con
Lenin che non era mai esistita. L'ultimo aspetto quello pi propriamente mediatico, i quotidiani
dovevano esaltare la sua figura, la radio trasmetteva in continuo i suoi discorsi. Venne anche creato
un aspetto religioso, Stalin si vuol far presentare come un messia che avrebbe guidato la nazione
sovietica.
Repressione
Ragioni della mancata presa di distanza:
-Mancanza di informazioni
-Pregiudzi ideologici
-Preoccupazioni politiche
Noi assistiamo nei 10 anni che vanno dall'ascesa del fascismo in Italia all'ascesa di Hitler in
Germania ad una proliferazione di regimi di destra nel vecchio continente, uno dei primi ad
emergere in Europa quello dell'Ungheria, ma nel giro di una decina di anni: la Spagna che nel '23
realizza un colpo militare con il generale De Rivera, poi la volta della Bulgaria, poi nel '26 la
Grecia, sempre nel '26 il Portogallo. Buona parte del vecchio continente cade in mano a regimi di
destra, l'ascesa al potere di Hitler nel '33 segna un'ulteriore accelerazione da questo punto di vista,
tutta l'europa centro orientale cade alla met degli anni '30 in mano a regimi fascisti. La reazione da
parte dell'URSS un cambio della propria politica estera, sino al 1933 la strategia sovietica
quella di isolamento sulla scena internazionale. L'URSS si era arroccata attorno al presupposto del
Socialismo in un solo paese, Stalin aveva abbandonato il presupposto dell'internazionalismo. I due
presupposti a livello internazionale che ne scaturiscono sono da un lato il rifiuto dell'ordine deciso a
Versaille, il motto di Lenin al momento della rivoluzione russa circa l'assetto post-bellico era stato:
una pace senza annessioni ne vinti, dopo il trattato di Brest-Litovsk esce dalla guerra non
riconoscendo l'assetto deciso a Versaille. L'URSS struttura il proprio posizionamento internazionale
senza distinzione tra regimi di tipo fascista e democrazie borchesi, l'URSS si sente un paese
assediato tanto dai paesi che svoltano verso il fascismo quanto dai regimi liberali ( Francia, GB). Lo
stesso ha una traduzione sul piano politico interno, nei 21 punti Lenin voleva allontanarsi dai partiti
socialisti, i partiti comunisti sul piano interno erano isolati, consideravano tutti gli altri partiti
nemici e sul piano internazionale consideravano tutte le potenze indistintamente nemiche. La svolta
avviene in seguito all'ascesa di Hitler in Germania, la politica estera Hitleriana era costituita sul
presupposto di riunificare i popoli di lingua tedesca in un unico Reich, e di annientare il
bolscevismo. L'Urss a partire dal '33 capisce che la minaccia nazista qualcosa di non equiparabile
e di pi minacciosa rispetto all'ostilit con le potenze democratiche (Francia, GB). TR il '34 e il '35
l'unione sovietica attua una svolta decisa sul piano delle relazioni internazionali e nella concezione
del proprio ruolo nell'ordine internazionale, da paese isolato, da minaccia per l'ordine costituito
diventa invece un perno della sicurezza collettiva. In che modo lo diventa? Lo diventa attraverso 3
tappe: nel '34 l'URSS entra a far parte della Societ delle Nazioni, Mosca riconosce in questo modo
l'assetto deciso da Willson a Versaille. L'anno successivo ci sono altre due decisioni, il primo il
patto Franco-Sovietico in chiave antitedesca, la seconda la Strategia dei Fronti Popolari. Questa
strategia viene decisa nell'agosto del 1935 dalla Terza Internazionale ( Comintern), durante il 7mo
congresso del Comintern, l'idea lanciata da Stalin nel congresso viene enunciata dal segretario del
partita comunista bulgaro Dimitrov ed sostanzialmente un cambio radicale di strategia, cio se
fino a quel giorno i partiti comunisti avevano teorizzato la loro separatezza rispetto al resto dello
spettro politico, rispetto agli altri partiti di sinistra, secondo i comunisti fino a quel momento gli
altri partiti dal partito socialista al partito fascista erano tutti nemici. A partire dal '35 i partiti
comunisti decidono di allearsi con le forze socialiste e le forze democratiche in chiave anti-fascista,
la strategia dei Fronti Popolari, cio fronte comune contro il fascismo. Il bilancio di questa
strategia in chiaro-scuro, sul fronte internazionale la strategia dell'URSS di avvicinarsi alle
potenze democratiche (Francia,GB) non ha successo, cio la minaccia Hitleriana non viene
cancellata , il fatto che l'URSS diventi un perno dell'ordine internazionale non stabilizza
quest'ordine internazionale che anzi tra il '35 e il '36 subisce colpi molto duri: da un lato l'invasione
italiana nel '35 all'Etiopia (l'invasione italiana all'Etiopia mostra che l'Italia non fa pi parte del
sistema di sicurezza collettiva come aveva fatto fino alla conferenza di Stresa, ma si avvicina in
maniera evidente al nazismo, l'Italia diventa l'elemento perturbatore dell'ordine internazionale),
dall'altro lato il secondo elemento che interviene a disturbare l'ordine internazionale nel '36 il fatto
che la Germania di Hitler ri-militarizzi la regione del Reno, che per le clausole di Versaille doveva
rimanere senza esercito. Questa strategia di Fronti Popolari sul piano internazionale fallisce, sul
piano interno questa strategia premiata da un certo successo, nel 1936 pochi mesi dopo il settimo
congresso del Comintern, in due paesi occidentali un Fronte di forze di sinistra che si era presentato
alle elezioni con il nome di FrontePopolare vince le elezioni. Questi due paesi sono la Spagna e la
Francia. In questi due stati, l'alleanza di comunisti, socialisti, radicali e partiti democratici minori
vince le elezioni, cosa che non accadeva sulla scena europea dalla Rivoluzione Russa quando le
forze di sinistra si erano divise. All'interno di questo contesto in cui la strategia dei fronti popolari
sembra premiare elettoralmente, succede un fatto deflagrante, la guerra civile spagnola. La guerra
civile spagnola insanguina il paese iberico per 3 anni, dal '36 al '39 ed caratterizzata soprattutto da
un elevato livello di polarizzazione ideologica, noi nella guerra civile spagnola troviamo i 2 fronti
che si combatteranno durante la seconda guerra mondiale, da un lato le forze di sinistra unite alle
forze democratiche, dall'altro il blocco fascista. La Guerra Civile spagnola ha prevalentemente
ragioni di natura interna. La Spagna un contesto politico che dagli anni '20 vive una situazione di
grave instabilit, nel 1923 c'era stato un colpo di mano militare organizzato da un generale, Primo
de Rivera e che rester al potere per 7 anni, nel giro di 2 e 3 anni la Spagna vive altri
sconvolgimenti, nel 1931 cade la monarchia e viene proclamata la repubblica, l'anno successivo c'
un altro tentativo di colpo di stato militare, nel '34 c' una grave insurrezione anarchica nelle
Asturie, nel '36 ci sono le elezioni che sembrano stabilizzare il contesto politico. Le ragioni di
questa grave instabilit sono date in primo luogo dall'arretratezza del paese, era un paese ancora
agricolo in cui il grado di arretratezza era simili alle regioni pi povere dell'europa ( sud-italia e
grecia), in Spagna il contesto politico e sociale era ancora un contesto di Ancien Regime ereditato
dall'800, in Spagna esistevano due schieramenti che non si riconoscevano legittimit reciproca, da
un lato c'era una sinistra in cui aveva un peso decisivo la componente anarchica, ed era l'unico
paese d'Europa in cui gli Anarchici negli anni '30 avevano un ruolo di primo piano. Assistiamo ad
una sinistra pi estrema che nel resto di Europa. A destra ugualmente , la destra spagnola una
destra che si rif in misura decisiva alle due istituzioni cardine del sistema di ancien regime che
sono la chiesa e l'esercito. Sono una chiesa ed un esercito particolarmente conservatori, la chiesa
ribattezzata in Spagna la Chiesa dei Ricchi, cio una chiesa che fonda il proprio peso sociale sulla
classe dell'aristocrazia terriera, dall'altro un esercito che non si riconosce nelle istituzioni
repubblicane. E' un esercito che pretende di incarnare lui la Spagna, che non risconosce alla
politica il primato sulla dimensione militare, un esercito che fa il buono ed il cattivo tempo,
l'esercito che fa il colpo di stato, l'esercito che instaura la repubblica. E' una scheggia impazzita
all'interno dell'ordinamento giuridico spagnolo. L'esito delle elezioni del 1936 portano a galla
questa polarizzazione dello spettro politico, da un lato la destra e le istituzioni in cui essa si incarna
non riconoscono legittimo l'esito del voto, dall'altro lato a sinistra le classi popolari vedono la
vittoria elettorale come il primo passo verso l'istaurazione di un nuovo regime che avrebbe
rivoluzionato l'assetto di potere del paese, nelle prime settimane successive al voto, i contadini
occupano le terre, i preti individuati come sostenitori della conservazione vengono uccisi e cacciati,
la Spagna vive in una situazione di caos generale. L'esercito si premura di riportare l'ordine in
questa situazione di caos, nel luglio del 1936 pochi mesi dopo le elezioni, un generale dell'esercito:
Francisco Franco, un Africanistas(militari di stanza nelle colonie africane, del marocco) , aveva
poco e pi di 40 anni e realizza un Pronunciamento, cio un colpo di stato. Scoppia nel luglio del
1936 un conflitto che porter la spagna ad avere cinquecentomila morti e pi di quattrocentomila
persone che abbandonarono il paese, le ragioni che portarono i nazionalisti, il fronte delle destre
guidato da Franco alla vittoria sono essenzialmente 2: L'internazionalizzazione del conflitto, cio la
guerra civile spagnola che in principio aveva ragioni puramente interne cattur immediatamente
l'attenzione internazionale e soprattutto vide il coinvolgimento diretto nel conflitto di alcuni paesi. I
paesi fascisti e nazisti ( Italia e Germania ) intervennero nel conflitto, l'Italia manda 50mila uomini,
Hitler manda meno uomini ma un armamento molto pi performante di quello italiano, in
particolare l'aviazione, sar sul suolo spagnolo che i tedeschi sperimenteranno tecniche militari di
cui si serviranno ampiamente durante la seconda guerra mondiale, come il bombardamento a
tappeto che realizzeranno poi sulla granbretagna sar sperimentato sul suolo spagnolo dalla
Luftwaffe (Guernica). Germania e Italia si schierano apertamente a sostegno del fronte guidato da
Franco, sul fronte opposto Francia e Inghilterra adottano una politica di non intervento, la scelta
della GB che in questa fase era guidata da un governo conservatore rifiuta di intervenire, non vuole
immischiarsi in una nuova guerra sul continente europeo, la GB si sente riparata dal mare e non
vuole avere un nuovo salasso di vite umane, il secondo paese dal quale ci si attendeva un intervento
era la Francia, innanzitutto era per ragioni geografiche, se anche la Spagna fosse diventata una
potenza fascista sarebbe stata accerchiata, ma la Spagna vedeva anche al governo il Fronte Popolare
cio la stessa alleanza che era al potere in Francia dopo le elezioni. Anche la Francia decide di non
intervenire, temeva di irrequietare Hitler, teme il revanchismo tedesco e soprattuto sta cautelandosi
militarmente attraverso la costruzione di una linea di confine con la Germania che ritiene
invalicabile (Linea Maginot, era una linea di fortificazioni militari, di case matte, bunker, filo
spinato ecc che copriva centinaia di km lungo il confine franco-tedesco), l'unico paese che
interviene militarmente a sostegno del Fronte Popolare Spagnolo l'URSS, la quale fornisce
armamento militare e si preoccupa di organizzare e dirigere le Brigate Internazionali ( erano gruppi
di volontari provenienti dai vari paesi, militanti dei partiti comunisti , tra i quali molti italiani che ne
approfittarono per scappare dal regime fascista: 'Oggi in Spagna , domani in Italia' . Queste Brigate
erano egemonizzate dal Partito Comunista).
Da un lato noi assistiamo ad un fronte, quello nazionalista che un fronte coeso, unito, unito
militarmente dietro la guida di Franco, ma unito anche come progetto politico, chiaro che il
sistema politico che aveva in mente Franco e il suo gruppo di potere era quello fascista, nelle zone
che via via conquistano i nazionalisti non ci sono dibattiti. Sull'altro fronte invece le divisioni sono
molto pi accese, sono divisioni che riguardano tanto la dimensione militare, cio la strategia da
opporre all'avanzata dei nazionalisti quanto il sistema politico da stabilire nelle zone che si
controllavano, in particolare la divisione alla quale assistiamo lal'interno del fronte delle sinistre
tra anarchici e comunisti. La ragione di questa divisione piuttosto semplice, gli anarchici
rivendicano l'idea di una rivoluzione immediata, la posizione comunista pi attendista pi ispirata
alla RealPolitik, cio prima di tutto combattere i fascisti e poi eventualmente in seguito compiere la
rivoluzione. Questa divisione il vero elemento per cui il fronte popolare viene sconfitto, a
Barcellona nel 1937 Comunisti e Anarchici si sparano uni contro gli altri e aprono le porte alla
vittoria di Franco. La guerra civile spagnola stata interpretata da tutti come una prova generale del
secondo conflitto mondiale per 3 ragioni: la prima che i due schieramenti che si trovano
contrapposti in Spagna sono i 2 schieramenti che ritroviamo nella seconda guerra mondiale, la
seconda il fatto che non si tratti solamente di una guerra combattuta sul piano militare ma anche di
una guerra combattuta in maniera decisiva sul fronte dell'ideologia, questo sar un aspetto che
contraddistinguer non soltanto la seconda guerra mondiale ma anche tutta la fase della guerra
fredda, l'ultimo aspetto quello delle tecniche militari che vengono applicate durante la guerra
civile spagnola, sono tecniche moderne, i bombardamenti a tappeto esercitati dagli aerei, le
rappresaglie sulla popolazione civile, i rastrellamenti ecc.
La strategia delle potenze democratiche (Francia e GB) adottano nei confronti di Hitler
l'appeasement, la GB non si voleva impegnare in un nuovo conflitto e la Francia aveva l'illusione di
tenere buono Hitler, l'unica voce che si alza contro questa strategia dell'appeasement in GB una
voce che nasce all'interno dello stesso partito conservatore che guidava il governo, si ha una
spaccatura tra la maggioranza guidata dal premier Chamberlain ed una minoranza del partito
guidata da Churchill che sostanzialmente denuncia l'atteggiamento morbido ed arrendevole
mantenuto dal proprio governo nei confronti delle pretese Hitleriane. Il 1938 il momento in cui si
capisce che l'espansionismo Hitleriano non sarebbe stato placato con delle concessioni, Hitler riesce
a realizzare l'Anschluss, annettendo l'Austria. L'emblema da questo punto di vista della
arrendevolezza europea nei confronti di Hitler avviene qualche mese dopo, nel settembre del 1938
Hitler inizia a rivendicare un'altro territorio abitato da popolazioni tedesche che sono i Sudeti, una
regione della Cecoslovacchia, in cui vivevano 3 milioni di cittadini di lingua tedesca e che Hitler
pretende di annettere al Reich, la risposta delle potenze europee quella di convocare una
conferenza a Monaco alla quale partecipano 4 paesi, Italia con Mussolini, Francia con Daladier,
Inghilterra con Chamberlain e Germania con Hitler. L'esito di questa conferenza una concessione
assoluta alle pretese di Hitler, le potenze occidentali accettano le pretese di Hitler su questa regione,
Daladier e Chamberlain tornano nei rispettivi paesi accolti come trionfatori, coloro che hanno
salvato i loro paesi dalla guerra, l'unica voce che si alzer in Inghilterra fu quella di Churchill
'Potevano scegliere tra il disonore e la guerra, hanno scelto il disonore avranno la guerra' . Le
conseguenze di Monaco sono 2, da un lato l'Urss comprende che il tentativo di stringere alleanza e
di avvicinarsi alle democrazie europee inutile, non soltanto l'URSS non viene invitata a Monaco
ma soprattutto capisce che Francia e GB non si sarebbero opposte alle pretese di Hitler e questa la
ragione profonda per la quale l'anno successivo sar proprio l'URSS a stringere il patto MolotovRibbentrop con la Germania, anticipa sul tempo le potenze occidentali accettando di stringere
alleanza con il nemico pi odiato che era la Germania, questo caus una crisi in tutti i partiti
comunisti. Il secondo punto che gli accordi di Monaco sanciscono la fine del tentativo di creare in
europa un sistema di sicurezza collettiva, non esisteva nessuna potenza che realmente volesse fare
la parte del gendarme, accollandosi anche i costi di questa sicurezza collettiva, in Europa chi faceva
la voce pi grossa l'aveva vinta, in questa fase era la Germania di Hitler.
ARMENIA
Gli armeni erano una minoranza di religione cristiana, ed erano una delle pi attive nel cercare di
contrastare il centralismo del governo turco. Gia dalla fine dell'800 gli armeni furono vittime di
numerosi massacri, ma durante la Prima Guerra Mondiale il governo ottomano intervenne
direttamente sotto gli occhi degli osservatori stranieri, mettendo in atto uno sterminio pianificato
della popolazione armena. Dal 1915 il governo della Sublime Porta avvi quello che pu essere
considerato il primo genocidio della storia, un progetto di annientamento pianificato rivolto contro
un nemico interno che si riteneva ostacolasse l'obiettivo di turchificazione dell'Impero messo in atto
dalla classe dirigente dei Giovani Turchi. Questo port allo sterminio di un milione e mezzo di
Armeni.
REPUBBLICA TURCA
Il trattato di Sevres del 1920 decret lo smembramento dell'Impero Ottomano, che divenne una
nazione circostritta alla penisola anatolica. Ma la presenza greca a Smirne e l'umiliante
ridimensionamento territoriale port i Giovani Turchi guidati da Mustafa Kemal , sull'onda di
sentimenti nazionalistici, a riaprire le ostilit ed a scacciare i greci dal suolo turco. Nel 1923
l'Assemblea nazionale turca abol il sultanato e proclam la repubblica, eleggendo a presidente
Mustaf Kemal, insignito del titolo di Ataturk ovvero 'padre dei turchi' . Il nuovo stato era
fortemente nazionalista. Abrog la norma che faceva dell'islam la religione di stato, viet alle donne
l'uso del velo e nel 1934 riconobbe loro il voto.
LA GUERRA FREDDA
Una delle prime conseguenze di rilievo della fine della seconda guerra mondiale la sconfitta del
nazifascismo, una sconfitta non soltanto militare di Germania, Italia e Giappone. La sconfitta del
nazifascismo una sconfitta di tipo ideologico, regimi che nel periodo tra le due guerre mondiali
erano andati al potere contestando l'assetto internazionale e promettendo il riscatto alle rispettive
nazioni si trovano invece nel 1945 sconfitti e umiliati al termine della seconda guerra mondiale, la
Germania viene bombardata a tappeto dagli alleati, il Giappone nell'agosto del 1945 vittima dei
bombardamenti atomici, all'Italia vengono concesse condizioni di favore soltanto per la tardiva
alleanza con gli anglo-americani. La seconda conseguenza la crisi definitiva degli equilibri
geopolitici che avevano caratterizzato i secoli precedenti, la fine in particolare della cosiddetta
Europa delle potenze, i tre paesi che avevano dominato il vecchio continente si ritrovano con 'le
ossa rotte ' alla fine della guerra. La Germania, la Francia e la Gran Bretagna. Le ultime due seppur
sedute al tavolo dei vincitori hanno subito distruzioni enormi ma soprattutto devono fare i conti con
un mondo in rapido cambiamento , ed un mondo che non riconosce pi gli equilibri geopolitici
precedenti, ci sono nazioni essenzialmente in Asia e Africa, decise a riprendere in mano il proprio
destino e a rivendicare l'indipendenza, ma c' soprattutto l'emergere ai confini del vecchio
continente di due superpotenze , che sono ormai le padrone incontrastate del nuovo assetto
internazionale, da un lato gli USA e dall'altro l'URSS. Quali sono le distinzioni tra le due
superpotenze emergenti? Ci sono tre tipi di differenze, la prima la natura stessa di questi paesi che
sono entrambi entit continentali, di dimensioni non paragonabili rispetto agli stati europei e
soprattutto sono entit multietniche dal punto di vista dell'appartenenza dei cittadini.
Ci sono anche differenze relative al territorio che occupano, sono paesi, stati, imperi dotati di risorse
naturali ed energetiche sconfinate, questa una differenza importante rispetto alle potenze europee
ottocentesche perch sostanzialmente Francia e Spagna avevano motivato il loro espansionismo con
la necessit di andare a prendersi le risorse energetiche e umane che a loro mancavano. Ora invece
siamo di fronte a due stati che hanno risorse enormi ed un potenziale industriale molto ampio ,
l'ultima grande differenza relativa alla dimensione ideologica, si tratta cio di due stati che
accompagnano l'estensione delle loro prerogative internazionali, della loro azione internazionale
con un apparato ideologico molto caro e persuasivo, un apparato ideologico confliggente, da un
lato gli USA fondano la loro ideologia sul principio di pluralismo politico, di concorrenza in ambito
economico, liberismo e da ultimo sul principio della libert individuale , il portato di questi principi
il fatto che si fonda sull'etica del successo che innanzitutto basato sul successo individuale, il
self-made-man . Sull'altro versante abbiamo un sistema, quello sovietico che si fonda su principi
profondamente diversi, centralizzazione e monismo a livello politico. Un sistema che in ambito
economico non favorisce l'iniziativa privata ma al contrario la collettivizzazione e la pianificazione
viene centralizzata dallo stato, sul piano etico c' un'etica anti-individualista, un'etica che si fonda
sulla disciplina e sul sacrificio del singolo a favore della collettivit . Siamo di fronte a due poteri
politici che si confrontano non solo sul piano territoriale e militare ma soprattutto su quello
ideologico.
Nel 1945 ci si aspettava che sarebbe nata la Guerra Fredda ( Walter Lippmann)?
La 'lezione' della guerra.
La Shoah
La bomba atomica
Il clima che si respirava nel '45 era certo quello di un polarizzarsi dei due blocchi ma era anche e
soprattutto il clima di chi guerre non ne voleva pi, si sperava in un destino di pace. Sul piano
ideologico e morale c'era un grande dissenso verso la guerra. Le ragioni per le quali si crea questo
senso di repulsione rispetto alla guerra dato da 3 fattori, la prima ragione data dal numero delle
dimensioni della guerra ( 50milioni circa) e per la tipologia della tragedia che stata vissuta, i morti
sono per la grande maggioranza morti civili, le morti erano avvenute attraverso metodi di
distruzione indiscriminata e soprattutto attraverso la frequente violazione di qualsiasi regola
umanitaria, la seconda ragione riguarda lo sterminio di 6 milioni di ebrei nei campi di
concentramento. L'ultima ragione relativa all'utilizzo da parte degli USA di un'arma quale la
bomba atomica, si dispone di un'arma i cui effetti possono portare alla distruzione dell'umanit
intera, questo genera un cambiamento profondo nella concezione stessa della guerra, da parte delle
classi dirigenti e delle opinioni pubbliche nazionali, sino ad allora le guerre si erano preparate
cercando di effettuare una corsa tecnologica agli armamenti, disporre delle armi pi potenti per
infliggere il maggior numero di perdite al nemico, ora si comprende che esiste invece un'arma che
oltre a distruggere il nemico se cadesse nelle mani del nemico pu distruggere tutti, questo impone
un controllo nell'utilizzo e nella gestione delle guerre. Questa sar una delle ragioni per le quali la
Guerra che scoppia a partire dal '45 sar chiamata Guerra Fredda, tutti e due gli schieramenti
( soprattutto dal 1949 quando anche l'URSS si dota della bomba atomica) sanno che il nemico pu
distruggerli, e per cui impone un confronto non al massimo del potenziale bellico ma su un piano
sottodimensionale. Quali sono le conseguenze di questa repulsione della guerra?
Creazione dell'Onu
concezione democratica ( Assemblea generale)
La prima conseguenza la creazione di una organizzazione internazionale che sulla falsariga della
Societ delle Nazioni che si era dimostrata fallimentare potesse garantire un equilibrio dell'assetto
internazionale. Questa organizzazione viene creata a San Francisco nel 1945 ed L'ONU. Quali
sono i due principi che stanno alla base di questa organizzazione? Ci sono due tesi che hanno fatto
da motore di questo organismo internazionale, la prima la vecchia tesi democratica ed egualitaria
di Wilson (diritto di ogni popolo a disporre di se stesso), il secondo principio fondante l'ONU
diverso, quello del Direttorio, di un gruppo di paesi pi importanti e con un peso politico
preminente rispetto agli altri al quale affidata nel concreto la gestione delle crisi internazionali. Il
teorico di questo direttorio di nazioni era il presidente americano Roosvelt, il quale muore nel
marzo del 1945, nel settembre nasce l'ONU e i principi Roosveltiani sono universalmente accettati.
Il primo principio quello Democratico ed universalistico si tradotto nell'assemblea generale delle
nazioni unite, che un'assemblea nella quale siedono i rappresentanti di tutti i paesi riconosciuti a
livello internazionale, un'assemblea che si riunisce annualmente ma le cui deliberazioni vengono
prese a maggioranza ( altro principio Wilsoniano) ma che non hanno valore vincolante. L'altro
principio si tradotto nel Consiglio di Sicurezza delle nazioni unite ( 10 membri a rotazione e 5
membri stabili) i Membri stabili sono : Usa, Russia, Francia, Inghilterra e Cina.
Si cerca di codificare e modificare il diritto internazionale soprattutto nell'ambito penale, viene
istituito un tribunale per i crimini di guerra, sar istituito un tribunale in Europa contro i crimini
nazisti (Tribunale di Norimberga), che condanner gran parte dei gerarchi nazisti vicini a Hitler, in
molti casi furono condanne a morte, in alcuni casi ( Goering) si suicidarono il giorno prima
dell'esecuzione e furono impiccati gia morti, stesso destino attese i giapponesi al di l dell'oceano
con il tribunale di Tokio, era istituita un nuovo tipo di giustizia che ambiva a disciplinare anche i
conflitti, per affermare cha anche in guerra non tutto era ammesso e chi avesse infranto determinate
regole sarebbe stato punito.
Come si viene a rompere questo clima di pacificazione internazionale?
Fino a quando fu presidente americano Roosvelt, si era convinti di poter trovare un punto di intesa
con Stalin, le relazioni internazionali infatti si basano molto spesso su relazioni personali su singoli
leader, Tra Stalin, Churchill e Roosvelt si era creato un clima di equilibrio sul piano internazionale,
la morte di Roosvelt e la successiva nomina di Truman inclina il rapporto con l'URSS. Le tre tappe
che sanciscono il logoramento di questa nuova alleanza iniziano a febbraio del 1946 quando Stalin
in un discorso a Mosca rivendica la correttezza della dottrina marxista-leninista, questo stava a
significare che i conflitti tra gli stati erano le conseguenze inevitabili delle contraddizioni del
capitalismo, erano le contraddizioni del capitalismo che portavano gli stati a combattersi.
Conseguenza di questa teoria era il fatto che l'URSS non doveva adottare il modello capitalista, ma
dovevano rimanere fedeli al modello dirigista e non potevano collaborare con le potenze
occidentali, perch si potrebbe finire invischiati in un nuovo conflitto. La seconda tappa di questo
logoramento della grande alleanza la vediamo poche settimane dopo quando Churchill che era stato
il grande padre della vittoria inglese durante la seconda guerra mondiale (e che a sorpesa aveva
perso nell'ottobre del 1945, la GranBretagna distrutta dalla guerra dai nazisti supponeva che i
Labouristi avessero pi a cuore le istanze sociali e la sicurezza di un paese appena uscito dalla
guerra ). Churchill si reca negli USA per una conferenza, ed in questa conferenza afferma che in
Europa da Stettino a Trieste ( Baltico-->Adricatico) calata una cortina di ferro, cio una linea di
divisione che attraversa, divide l'Europa in due parti tra loro ormai non pi comunicanti. Dai paesi
occupati l'armata rossa non era mai tornata indietro, continuava a controllarli militarmente.
Ultimo punto, la dottrina del Containment. Questa dottrina nasce con Truman, qualche giorno
prima del discorso di Fulton un funzionario americano dell'ambasciata presso Mosca che si
chiamava G. Kennan manda un telegramma al presidente americano in cui analizza l'assetto di
potere e le ambizioni internazionali dell'URSS. Kennan in questo rapporto afferma che nonostante
la facciata ideologica, nonostante il credo internazionalista dell'URSS, Stalin e i dirigenti sovietici
restano legati ad una logica di potenza e di espansionismo del tutto simile a quello della Russia
zarista, l'unione sovietica comunista in realt poco differente rispetto al vecchio espansionismo
imperiale dello zar, ma nasconde questo espansionismo dietro la facciata dell'ideologia comunista.
L'amministrazione Truman far il caposaldo sul quale costruisce la propria relazione di
dialogo/scontro con l'URSS. La riprova di questo la si ha in uno scenario politicamente marginale
che era quello turco, in Turchia l'URSS rivendica dei territori che le erano stati tolti dopo la I guerra
mondiale, gli USA leggono in queste rivendicazioni lo spettro di un espansionismo sovietico e
reagiscono con la forza, manderanno la flotta vicino ai confini con la Turchia e faranno retrocedere
le pretese sovietiche, questo episodio marginale l'imprinting, il modello al quale si ispireranno gli
Usa negli anni successivi.
Le conseguenze del piano Marshall
Economiche
Ideologiche
Politiche
Relazioni internazionali
Il segretario di stato americano Marshall lancia un vasto programma di aiuti economici volto alla
ricostruzione del continente europeo, il tentativo di non ricadere nello stesso errore fatto
all'indomani della prima guerra mondiale quando si era punita economicamente la Germania, viene
lanciato questo programma (ERP) ribattezzato piano Marshall e che inizialmente diretto a tutta
l'Europa. L'URSS per lo rifiuter e imporr ai paesi satelliti di fare lo stesso.
Il piano Marshall era un piano di aiuti che vengono elargiti tra il 1948 e il 1952, erano 13miliardi di
dollari, buona parte dei quali a fondo perduto e volti alla ricostruzione economica nei paesi europei,
le conseguenze principali di questo piano Marshall saranno 4. La prima conseguenza di natura
economica, l'economia dell'europa occidentale beneficia di questo enorme piano di aiuti ed attua
una ricostruzione post-bellica molto rapida, mediamente a 6 anni dalla fine del conflitto, la
produzione industriale dell'Europa occidentale ha superato del 30% quella del pre-guerra mondiale,
ci sono importanti conseguenze di tipo ideologico, la principale conseguenza di tipo ideologico
l'affermazione del modello liberal-capitalista sul suolo europeo occidentale. Al modelli liberalcapitalista di stampo americano, non a caso gli anni '50 sono gli anni che sanciscono non soltanto
l'avvio del 'mito americano' ma sanciscono anche l'avvio della: societ dei consumi , e che
rivoluzioneranno gli stili di vita dei paesi europei, rivoluzioneranno il ruolo della donna,
rivoluzioneranno anche la cultura europea, in quegli anni ci sar l'avvento della televisione ( in
Italia le trasmissioni televisive iniziano nel 1954 e tra i primi conduttori ci fu Mike Bongiorno,
italoamericano) c'erano conseguenze di tipo politico, essenzialmente il fatto che gli stati uniti
donassero questi aiuti a determinate condizioni, la pi chiara e la pi definita delle quali era
l'esclusione dei social-comunisti dai governi occidentali. Fu l'out-out che venne imposto al
presidente De Gasperi quando nel gennaio del 1947 va negli USA, Truman gli intim di fare uscire
i comunisti dal governo. Il 1947 il momento in cui i comunisti vengono fatti uscire dal governo in
tutta Europa occidentale , l'ultima conseguenza del piano Marshall relativo alle relazioni
internazionali, in cambio degli aiuti gli USA pretendono una relazione privilegiata con i paesi
europei che accettano questi piani e che si troveranno legati agli USA in tutte le sedi internazionali .
La reazione sovietica al piano Marshall una reazione di chiusura che si attua su due piani, il primo
piano quello del coordinamento di tutti i paesi dell'europa orientale, coordinamento effettuato
tramite una nuova organizzazione che deve sostituire la terza internazionale, questa organizzazione
si chiama Cominform e riunisce l'URSS e tutti i partiti comunisti del blocco orientale, l'unico paese
che non presente nel Cominform la Jugoslavia. La Jugoslavia poteva permettersi di non
sottostare alle direttive di Stalin per l'autorevolezza del leader jugoslavo Tito che era il leader che
aveva guidato la resistenza contro i nazisti nella seconda guerra mondiale e si era liberata da sola,
l'URSS aveva meno possibilit di pretendere un'ingerenza negli affari Jugoslavi. Non a caso la
Jugoslavia diventer uno dei perni del blocco dei paesi non-allineati, che non riconoscevano la
divisione dei blocchi della guerra fredda. Gli altri due paesi erano l'Egitto di Nasser e l'India di
Nehru. L'URSS inoltre effettua un controllo sempre maggiore sul blocco di propria competenza,
questo assoggettamento avviene attraverso i vari partiti comunisti locali che controllano i
meccanismi elettorali e le forze di polizia e si aggiudicano elezioni che libere non erano.
In Cecoslovacchia c'erano state libere elezioni, era un paese dalle tradizioni democratiche , un paese
in cui c'era un benessere diffuso, un'economia liberale, e le elezioni del 1946 avevano visto i
comunisti non raggiungere la maggioranza assoluta, e avevano dovuto creare un governo di
coalizione insieme alle altre forze di sinistra, i socialisti, a partire dal 1947-1948 l'URSS impone al
partito comunista Cecoslovacco di chiudere con il governo di coalizione ed emarginare gli altri
partiti, tra il febbraio ed il giugno del 1948 c' il cosiddetto colpo di stato cecoslovacco.
La prima tappa era la cacciata dei ministri non comunisti dal governo, diventa un governo
monocolore eccezion fatta per il ministro degli esteri che si chiamava Masarich (era un ministro
socialista molto apprezzato sulla scena internazionale). Qualche settimana dopo Masarich viene
gettato dalla finestra. Il presidente della Cecoslovacchia (Benesh) si dimette perch ritiene che i
comunisti siano andati troppo in la, e a partire dal 1948 abbiamo un governo monocolore comunista
che caratterizzer la Cecoslovacchia fino alla caduta del muro.
Il consolidamento dei blocchi ( 1948-1949)
La Germania dopo la fine della seconda guerra mondiale stata divisa, in 4 zone rispettivamente
sotto l'amministrazione delle 4 potenze vincitrici (USA,Fra,GB,URSS) all'interno di queste zone
Berlino era nella parte sovietica, ma era a sua volta divisa in 4 parti.
Nei primi mesi del 1947 accade che le 3 potenze occidentali decidono di integrare le loro zone,
innanzitutto a livello economico, cio creano una moneta comune che circoli in quelle tre zone,
applicano principi liberali nelle tre zone coinvolte e soprattutto estendono a queste 3 zone gli aiuti
del piano Marshall, era evidentemente una prova di forza rispetto all'URSS che si vedeva
minacciata dalla possibilit di ricostituire uno stato tedesco economicamente florido e politicamente
solido. La risposta di Stalin quella di rispondere a quella che reputava una prova di forza con
un'altra prova di forza, nel giugno del 1948 l'URSS circonda Berlino e la rende inaccessibile alle
potenze occidentali che quindi non potevano pi raggiungere le 3 zone da loro controllate. Le
soluzioni erano 2, o si andava allo scontro militare o si cercava una via diplomatica,
l'amministrazione americana trova invece una terza via e che quella del ponte aereo. Riforniscono
le tre zone attraverso un ponte aereo che poteva cosi bypassare gli sbarramenti che erano stati posti
attorno alla citt di Berlino. Questo ponte aereo chiude la partita nel maggio del 1949 e noi vediamo
che nello stesso mese di maggio gli occidentali decidono di accellerare l'unificazione delle loro tre
zone, passando dall'ambito economico a quello politico, nel maggio del 1949 nasce la Repubblica
Federale Tedesca, era lo stato che unita le 3 zone che univa le tre zone sotto dominazione
occidentale. L'URSS crea per risposta la Germania-EST, la Repubblica Democratica Tedesca.
Nascono le 2 Germanie. ( Il muro di Berlino sar costruito nel 1961)
Il 1949 anche l'anno di nascita della NATO, dell'organizzazione militare che racchiude i paesi
occidentali, i paesi dell'Europa occidentale+USA+Canada.
I due principi alla base del Patto Atlantico sono da un lato la difesa proclamata dei valori della
civilt occidentale. L'altro principio cardine il principio della democrazia. Ambedue i blocchi
avevano la pretesa di incarnare la democrazia. Da un lato una democrazia fondata
sull'individualismo (americana) dall'altro una democrazia fondata sul monismo politico e sulla
collettivizzazione (russa). Il Portogallo pur facendo parte della Nato non era una democrazia, siamo
sotto la dittatura di Salazar, una dittatura di tipo fascista e il Portogallo viene da subito fatto entrare
nella Nato. Ormai la frattura a livello globale non pi quella che si era combattuta nella seconda
guerra mondiale ( fascismi contro anti-fascismi) , nel dopoguerra invece il nuovo spettro da
combattere il comunismo quindi era lecito allearsi con paesi che si rifacevano alla dottrina
fascista.
Il 1949: l'offensiva comunista
Il profilo economico, la ricostruzione dell'economia sovietica dopo la guerra molto rapida, cinque
anni dopo la fine della seconda guerra mondiale l'URSS ha una produzione industriale che il 70%
maggiore rispetto alla vigilia del conflitto, il fattore che traina la crescita economica dell'URSS
l'industria, soprattutto quella pesante. L'economia trascura il successo individuale ma si afferma su
settori che esaltino la nazione intera, industria pesante, tecnologia, esercito.
L'intero blocco comunista in questa fase si ispira la modello sovietico, il modello dei piani
quinquiennali e delle nazionalizzazioni viene applicato tra tutti i paesi del blocco orientale, che non
a caso proprio nel 1949 attuano una sorta di comunit economica COMECON, che riuniva tutti i
paesi dell'Europa centroorientale, l'unico paese che non ne faceva parte era la Jugoslavia.
Il secondo aspetto che nel 1949 caratterizza questa avanzata comunista la Bomba atomica,
nell'agosto del 1949 l'URSS fa esplodere in Kazakistan la sua prima bomba atomica, questo fu uno
shock per il mondo occidentale, la superiorit militare e tecnologica degli Usa veniva messa in
dubbio. Il terzo aspetto che evidenzia questa avanzata su scala globale del comunismo il successo
della rivoluzione cinese. Nel 1921 in Cina viene fondato il Partito Comunista Cinese guidato da
Mao Tze Tung, nel 1926 il regime nazionalista che governa la Cina guidato da Chiang Kai Shek, il
quale stermina tutti i comunisti di Shangai, avvia una persecuzione anticomunista che obblica Mao
e gli altri comunisti cinesi alla clandestinit, tra il 1934 e il 1935 per sfuggire a queste persecuzioni i
comunisti cinesi realizzeranno la lunga marcia, 12mila Km a piedi che portano i comunisti cinesi
nel nord della Cina. Nel 1937 i giapponesi invadono la Cina, di fronte all'invasione giapponese
viene proclamato un fronte unico, nazionalisti e comunisti cinesi combattevano uniti contro i
giapponesi, contro l'invasore straniero. Questo momento segna un ribaltamento dei rapporti di forza
all'interno della Cina, da un lato i comunisti cinesi vengono identificati come una forza nazionale,
sono loro che combattono in maniera pi determinata i giapponesi, sono loro che attraverso tecniche
di guerriglia riescono a liberare molte zone del paese dal dominio giapponese. La seconda ragione
sta nel fatto che nelle zone che i comunisti cinesi riescono a liberare attuano riforme agrarie, danno
la terra ai contadini che in Cina rappresentavano il 90% della popolazione. I cinesi vengono
interpretati durante il secondo conflitto mondiale come una forza nazionale e come una forza
popolare, vicina ai ceti pi bassi della popolazione , al termine della guerra quando i giapponesi
lasciano la Cina, usciti sconfitti dalla guerra dopo le 2 bombe atomiche, il rapporto di forza interno
alla Cina profondamente mutato, il governo di Chiang Kai Shek ormai screditato, un governo
corrotto vicino soltanto alle classi pi nobili del paese ed un governo che ha permesso l'invasione
del paese, i comunisti sono invece i liberatori della Cina. La ripresa della guerracivile si risolve con
il trionfo dei comunisti cinesi che entrano a Pechino nei primi mesi del 1949 ed il 1 Ottobre
proclamano la Repubblica Popolare Cinese , la prima misura presa dalla RPC un trattato di
amicizia con l'URSS nel 1950, ne prenderanno altre di ordine interne. Gli Usa non gradiscono. Gli
Usa iniziano a sentire un progressivo accerchiamento, che si far ancora pi concreto a partire
dall'anno successivo. Nel 1950 scoppia la guerra di Corea, la guerra di Corea un conflitto con
ragioni interne ma sul quale interverranno ben presto condizionamenti di ordine internazionale. La
Corea dopo la seconda guerra mondiale era stata divisa in 2 parti, il confine era stato posto sotto il
38esimo parallelo. La parte nord era sotto l'influenza URSS e il leader era Kim-Il Sung , un regime
comunista assolutamente totalitario. La parte sud del paese era governata da un altro dittatore, per
filo-occidentale di nome Syngman Rhee. La parte nord attacca la parte sud e punta alla
riunificazione della Corea. Gli Usa sentivano lo spettro di una Corea riunificata sotto guida
comunista, ed intervengono. Formalmente gli Usa intervengono sotto bandiera dell'Onu e
respingono l'avanzata dei NordCoreani, li riportano al di l del 38esimo parallelo e puntano a
riunificare la Corea sotto guida occidentale. Russia e soprattutto Cina intervengono riportando le
truppe americane sotto il 38esimo parallelo. Truman a questo punto accetta di avviare negoziati di
pace che si concluderanno due anni dopo nel 1953 fissando il confine su quello precedente. Il dato
importante che ormai lo scontro bipolare su scala globale, non pi solo l'Europa la posta in
gioco ma qualunque area del pianeta diventa oggetto di questo scontro di potenze e ogni dinamica
interna che avviene anche nel paese pi lontano dagli USA o dagli URSS letta come scontro
ideologico da inserire nel contesto della Guerra Fredda.
La fine della Guerra di Korea.
Negli USA a partire dal 1950 si determina una psicosi da assedio, che prender il nome di
Maccartismo, dal senatore Joseph McCarthy, colui che far della crociata anticomunista il suo
cavallo di battaglia. Questa crociata consisteva nell'infiltrare agenti dei servizi segreti all'interno dei
corpi dell'amministrazione pubblica, dell'esercito ma anche del mondo della cultura, dello
spettacolo per capire chi potesse far propaganda comunista all'interno dei confini degli USA. Nel
1950 il congresso americano approva una legge, ( Internal Security Act) che prevedeva
La morte di Stalin
Nel gennaio del 1953 diventa presidente Eisenhower, siamo in un periodo di guerra fredda, chi
meglio di un generale che aveva guidato gli americani durante la seconda guerra mondiale poteva
garantire una guida autorevole al paese? Eisenhower un repubblicano, Truman era un
democratico.
Eisenhower applica la dottrina del RollBack, non bisognava solo contenere l'avanzata comunista ma
bisognava farla retrocedere, questa rester una dottrina non applicata. Gli USA non faranno
arretrare l'URSS in nessuna regione del mondo ma Eisenhower al momento della sua elezione
costruisce al propria credibilit internazionale parlando di Rollback.
Intanto in URSS Stalin muore, i funerali di Stalin sono seguiti da pi di un milione di persone, 500
moriranno nella calca per provare a vederlo. Nei vari partiti comunisti del resto del mondo, santini
di Stalin si moltiplicavano, la morte di Stalin genera un vuoto di potere. Inizialmente si sostituisce
alla guida unica di Stalin una direzione collegiale, una serie di alti dirigenti del partito garantiscono
una guida all'URSS. Da questa direzione collegiale emerge una figura, quella di Krusciov, da subito
si capisce che soffiava un'aria di novit in URSS. L'ascesa di Krusciov sul panorama sovietico
causa 3 novit,la prima che a poche settimane dalla morte di Stalin viene sancita un'amnistia per i
detenuti reclusi nei Gulag sovietici che avessero una pena inferiore a 5 anni. La stampa comunista
parla per la prima volta del culto della personalit, non attacca formalmente Stalin ma ovvio che
dietro la sua critica al culto della personalit c'era la figura che lo aveva incarnato per pi di 30
anni. L'ulitmo punto il progressivo disgelo verso la Jugoslavia, un disgelo che culmina nel 1955
con la visita di Krusiov a Belgrado. Tito era fino a quel giorno stato il grande traditore della causa
comunista e non solo in URSS, nei vari partiti comunisti del mondo gli avversari politici quando si
voleva eliminare qualcuno dal partito si diceva che era un Titoista. Chi non seguiva la linea del
segretario politico veniva bollato di Titoismo. Krusciov riconosce la validit delle vie nazionali al
comunismo. L'URSS non pi il modello unico del mondo comunista, ma sono legittime
interpretazioni del comunismo a seconda delle peculiarit nazionali. Krusciov dal 1953 inizia a
prendere distanza da Stalin. Nel febbraio del 1956 a Mosca si sta tenendo il 20 congresso del partito
comunista sovietico. La prima parte di questo congresso pubblica, cio partecipavano a questa
seduta i delegati di tutti i partiti comunisti del mondo. Krusciov davanti a questi delegati afferma
che la strategia di Stalin di scontro frontale con il blocco occidentale deve essere messa da parte. Il
secondo punto che tocca Krusiov nella seduta pubblica dichiarare che erano legittime le vie
nazionali al socialismo. La parte pi importante del congresso fu la parte segreta del congresso,
nella notte tra il 24 e il 25 febbraio, mentre i capidelegazione dei 55 partiti comunisti attendono in
albergo, Krusciov ed i rappresentanti del partito comunista sovietico si chiudono in una stanza e
resteranno fino alle 4 del mattino ad ascoltare la relazione di Krusciov. In questa relazione Krusciov
denuncia il culto della personalit edificato da Stalin e legge il testamento segreto di Lenin di cui il
partito aveva sempre negato l'esistenza, nel testamento segreto di Lenin, Stalin viene presentato
come un uomo rude, poco colto, inadatto a coprire incarichi di rilievo. Secondo aspetto della critica
la critica del centralismo democratico, la centralizzazione del partito . Krusciov prende le
distanza, critica le repressioni che Stalin aveva realizzato, soprattutto a partire dalla met degli ani
'30 , denuncia i metodi utilizzati da Stalin per far confessare responsabilit a gente che non ne
aveva, riabilita molte figure che erano state uccise sotto la leadership staliniana. Altro punto
deflagrante l'attacco al mito del 'generalissimo' a Stalin padre della vittoria durante la seconda
guerra mondiale, Krusciov sostiene che Stalin si era fatto trovare impreparato alla guerra, che Stalin
stava preparando una guerra offensiva ed stato colto di sorpresa e che questa incapacit di
prevedere gli sviluppi della guerra era stata alle basi delle atroci sofferenze del popolo sovietico.
Krusciov nel suo rapporto non denuncia le responsabilit del partito, tutte le responsabilit sono
messe nella figura di Stalin, si risparmia il partito da complicit politiche. Il rapporto viene
pubblicato quasi immediatamente, la portata di questo rapporto all'interno del mondo comunista la
demolizione del mito di Stalin. In tutti i paesi sotto l'egidia Russa era stato posto un piccolo Stalin,
un uomo messo li da Stalin, nel momento in cui viene demolita la sua figura anche i piccoli Stalin
non avevano pi legittimit e all'interno dei vari partiti comunisti dell'Europa orientale si riapre una
dialettica. In Polonia ed in Ungheria scoppiano delle rivolte, rivolte molto simili. Gli operai si
ribellano alle condizioni di lavoro, gli intellettuali chiedono una democratizzazione della vita
politica, l'URSS sceglie leader che erano stati epurati da Stalin per riportare l'ordine in questi due
paesi. In Polonia viene chiamato Gomulka, in Ungheria viene chiamato Nagy. Erano due comunisti
riformisti. In Polonia si attua una logica di compromesso, cio Gomulka accetta l'accordo che gli
posto dall'URSS di maggiore liberalizzazione in cambio della conferma della Polonia
all'appartenenza al blocco comunista. Questa soluzione non funziona in Ungheria, Nagy si fa
portare troppo avanti dagli insorti, Nagy chiede l'uscita dal blocco comunista e dall'organizzazione
militare che l'anno precedente ( 1955) era stata creata per fronteggiare la Nato, era il Patto di
Varsavia, con gli eserciti di tutti i paesi comunisti e l'Ungheria chiede di uscirne, l'Urss non pu
accettarlo e Krusciov opta per la repressione, arrivano i carriarmati a Budapest e l'Ungheria viene
riposta sotto il controllo sovietico.
TRA IL '46 E IL '48 IN ITALIA
Nelle elezioni del 2 giugno 1946 si sovrappongono 3 elementi di novit, sono le prime elezioni
libere dopo 25 anni, 9 italiani su 10 si receranno al voto, il secondo aspetto che la prima volta
che le donne accedono alle urne e c' una grande incognita riguardo a quale possa essere il loro
voto, l'ultimo aspetto il fatto che nella stessa data si concentrino due elezioni, la prima il
referendum istituzionale cio gli italiani possonos cegliere su una scheda per confermare la
monarchia oppure fare dell'Italia una repubblica, il secondo voto invece relativo alle elezioni per
l'assemblea costituente. La prima vede trionfare la Repubblica con 12 milioni e 700mila voti, circa
il 50% , la monarchia si attesta a 10 milioni, si discuter molto sul numero elevato di schede
bianche. L'Italia spaccata in due, la parte centro settentrionale ha plebiscitato la repubblica, il 66%
degli italiani ha votato per la repubblica, la parte meridionale ha appoggiato invece la monarchia.
La DC conquista il 35% di voti seguita dagli altri 2 partiti di massa, Comunisti e Socialisti.
Comunisti e Socialisti insieme hanno pi voti della Democrazia Cristiana. Da queste elezioni
escono rinforzati i 3 partiti di massa, che hanno insieme pi di 3/4 dei voti. Per scrivere la
costituzione i 3 maggiori partiti avrebbero dovuto trovare un'intesa. Tra il '46 e il '47 i tre grandi
partiti di massa governano insieme. La polarizzazione internazionale ha ripercussioni sull'ambito
A partire dal 1948 ci troviamo all'interno della prima legislatura, sono gli anni del cosiddetto
centrismo, la DC riuscita nell'obiettivo di porsi al centro del sistema politico italiano, il leader
della DC che era De Gasperi in questi anni presidente del consiglio. La DC pur avendo i numeri
non governa da sola, governa insieme ai cosiddetti partiti laici minori, cio alle forze politiche pi
piccole ma che approvano il programma moderato della DC. Questi partiti laici minori sono: Partito
Repubblicano, Partito Liberale, Partito Socialdemocratico Italiano.
Il problema della DC alla vigilia del 1948 era il fatto che quando ancora governava assieme al
partito comunista e al partito socialista, l'unit che si era venuta a creare al governo erea un'unione
antifascista. La DC doveva condividere la legittimit con il Partico Comunista e il Partito Socialista.
La DC riesce a diventare il centro del sistema spostando il collante dall'antifascismo all'idea di
democrazia, la DC diventa centro del sistema, a sinistra e a destra ci sono forze che non si
identificano in sistemi democratici. La DC adotta 3 misure principalmente, la prima l'adesione alla
NATO ( prezzo da pagare per ricevere gli aiuti del Piano Marshall, aderisce nel 1949 dopo una
discussione parlamentare di 52 ore), gli USA sarebbero potuti intervenire in caso di minaccia
sovietica sul suolo italiano. La seconda misura riguarda la riforma agraria del 1950, consist nel
dividere i grandi latifondi che esistevano nel meridione e nella pianura padana e distribuirli a
piccole imprese agricole. L'obiettivo politico era quello di consolidare il blocco di potere moderato
e soprattutto dei ceti contadini a sostegno della DC. L'organismo che tutelava i contadini era ( ) la
Coldiretti. All'inizio degli anni '50 ancora un milione di famiglie viveva di agricoltura. Il terzo
provvedimento che venne preso dalla DC relativo all'introduzione della Cassa per il Mezzogiorno,
un ente pubblico che si propone di promuovere lo sviluppo industriale e infrastrutturale oltre a
finanziare le aziende nel sud italia, nella regione pi sfavorita. L'obiettivo era quello di cercare di
colmare il divario regionale che esisteva in Italia dall'unit. L'esito sar un mezzo fallimento,
saranno investiti ingenti fondi in questi due progetti, ma il principale obiettivo, quello di rentere
autonomo lo sviluppo delle regioni meridionali fallir. Simbolo del fallimento sar l'emigrazione, il
fatto che nel corso degli anni 50 e 60 il fenomeno di migrazione interna accellera. Alla fine della
legislatura riemergono tensioni, la DC tramite la 'legge truffa' , introduce un sistema maggioritario
che premiava la coalizione di partiti che raggiungeva il 50%+1 dei voti avrebbe ottenuto il 65% dei
seggi. Venne ribattezzata legge truffa i partiti moderati erano gli unici che potevano stringere
alleanze perch nessuno si voleva alleare con i social-comunisti ne tantomeno qualcuno si voleva
alleare con l'MSI era una legge fatta su misura per la DC. Le elezioni del 1953 producono una
sorpresa, la coalizione democristiani-repubblicani-socialdemocratici-liberali non raggiunge il 50%
ma arriva al 49,8% dei voti e il premio di maggioranza non scatta. La DC fu il partito a perdere il
maggior numero di voti, dal 48,5% scende al 40% perdendo un quinto del suo elettorato. La DC
fall nel tentativo di centralizzare il sistema politico attraverso il sistema elettorale. De Gasperi si
dimette, dopo aver tentato di formare un governo dopo le elezioni. Tra il 1953 e il 1958 gli equilibri
politici restano bene o male immutati, non ancora chiaro dove debba andare il paese, la DC resta
al governo con gli alleati di prima ma sposta i suoi equilibri politici un po' pi a destra, se il governo
De Gasperi aveva tutelato una coesione interna al partito democristiano, a partire dal 1953 iniziano
a nascere molte correnti e sembrano prevalere le correnti di destra, i presidenti del consiglio sono
esponenti della destra democristiana ( es. Scelba). Sul soglio pontificio c'era un papa fermamente
conservatore, Pio XII. I tre provvedimenti principali della seconda legislatura:
Piano Vanoni
Ministero partecipazioni statali
Firma dei Trattati di Roma (Cee)
Il piano Vanoni il primo tentativo di dare all'Italia una programmazione economica, ben lontana
dalla pianificazione sovietica ma tentare in 2 ambiti ( reddito e occupazione) di guidare lo sviluppo.
Vanoni era il ministro del bilancio e fa questo piano organizzato su 10 anni. Non avr un grande
esito. Il secondo provvedimento la creazione del Ministero per le partecipazioni statali con la
funzione di guidare le attivit dei principali enti industriali a partecipazione pubblica, cio gestiti
dallo stato: L'IRI (istituto riconversione industriale) e ENI (Ente nazionale idrocarburi) .
L'Eni creata da Enrico Mattei, il quale ha la grande intuizione di iniziare a negoziare con i paesi
produttori di petrolio, la politica araba del nostro governo. Mattei rompe il cartello anglo-americano
che aveva l'esclusiva di negoziare i contratti con i paesi petroliferi e andare lui stesso a negoziare
con questi paesi a condizioni molto pi vantaggiose. Per i paesi arabi era pi conveniente
commerciare con l'ENI. Usa e GB non accettano l'ingerenza dell'Italia nei loro affari, Mattei morir
in circostanze strane. L'ultimo punto la firma dei trattati di Roma. Roma diventa capitale del
progetto europeo e nel 1957 viene siglata la nascita della comunit economica europea CEE.
All'interno della DC si pone il problema della successione a De Gasperi. Fanfani e Moro sono i due
leader dell'ala pi a sinistra della DC.L'idea alla base della corrente di sinistra della DC era quella di
gestire l'evoluzione sociale del nostro paese attraverso un legame pi stretto tra la politica e
l'economia, stringere rapporti pi stretti con l'industria di stato. Questa scelta ebbe conseguenze
ambigue, favor il decollo industriale del nostro paese ma favor anche quell'intreccio di legami tra
politica e affari che rapidamente degener dando vita agli episodi di corruzione che porteranno alla
fine della 'Prima Repubblica', a cavallo tra gli anni 80/90. All'interno del PSI avviene la svolta
maggiore, il PSI decide di rompere la linea Frontista all'indomani dei fatti del 1956, dopo
l'invasione sovietica in Ungheria, i socialisti decidono di rompere con i comunisti.
Il PCI passa indenne la bufera del 1956, Togliatti ribadisce l'alleanza con l'URSS si accoda alla
condanna agli eccessi dello Stalinismo e coglie l'occasione per rivendicare una via italiana al
socialismo, per rivendicare pi autonomia rispetto a Mosca da parte del PCI. I partiti di massa
aumentano i loro voti, la DC supera il 42% , il PSI recupera e sale al 14% . I tre partiti di massa
raggiungono quasi l'80% dei voti.
Elezioni del 1958: le ragioni del centro-sinistra
Politiche (esito elettorale)
Economiche
Storiche
Sociali
All'indomani delle elezioni del 1958 la classe dirigente si attende un mutamento degli equilibri
politici, che vada verso la direzione del centro-sinistra formando una alleanza tra la DC e il PSI.
L'esito delle elezioni del 1958 ha consolidato sia la DC sia il PSI, sono due partiti in ottima salute
che sommati avrebbero un'ampia maggioranza all'interno del paese e del parlamento, dal punto di
vista politico la situazione sembra favorevole, ci sono anche circostanze economiche che inducono
all'ottimismo, l'Italia sta vivendo un decennio di grande sviluppo a livello economico con tassi di
crescita in Europa secondi solo alla Germania, con tassi di crescita del 6% , a trainare lo sviluppo
l'industria manifatturiera, piccolamedia impresa, non uno sviluppo privo di squilibri, ci sono gi
dei germi di debolezza, lo sviluppo italiano nel corso degli anni 50 fino al 63 avviene innanzitutto in
ragione di un fattore, il basso costo della manodopera di lavoro italiana, questa una debolezza
perch non uno sviluppo trascinato dal settore della ricerca e della tecnologia, uno sviluppo a
basso valore aggiunto, a basso livello di ricerca, cio produciamo dei materiali che riescono a
produrre tutti ma noi riusciamo ad esportarli perch costano meno, per quando emergono altri
attori con costi della manodopera con livelli pi bassi si entra in crisi mentre Germania e USA
hanno investito su settori pi avanzati e pi difficili da raggiungere sul piano della competizione. Il
terzo elemento che sembra favorire una stagione di centro sinistra, l'avvicinamento ai 100 anni
dell'unit italiana in un momento in cui l'Italia sta acquisendo un'importanza internazionale (1957
trattati di Roma, 1960 Olimpiadi a Roma), sembra che l'unione tra cattolici e socialisti possa essere
pronta e coronare il percorso svolto dal 1861. L'ultimo aspetto riguarda gli ecquilibri sociali presenti
nel paese, siamo di fronte ad una societ in rapido mutamento e che nel giro di qualche anno viene
stravolta pi che nei 100 anni precedenti. Si trasforma la cultura e la fisionomia del paese, vediamo
che un paese agricolo diventa un paese prevalentemente industriale con fenomeni di urbanizzazione
generati che cambiano l'assetto del paese. I riferimenti culturali si modificano in maniera molto
rapida, passiamo da una cultura contadina, iper-gerarchizzata incui la figura del capo famiglia era
centrale ad una nuova cultura in cui il rispetto per l'autorit non dato scontato, in cui i giovani
iniziano a rivendicare un loro posto nella societ e da questo punto di vista la stessa DC che sta
traghettando questa fase a trovarsi in difficolt, l'avvento del consumismo e del benessere una
conseguenza diretta dell'appartenenza al blocco occidentale ma la chiesa ha storicamente radicato
valori molto diversi rispetto a quelli consumistici, il valore ad esempio della frugalit, il valore
individuale non deve essere ostentato, ma la DC non pu prendere le distanze da questo modello in
quanto legata agli USA.
Le ragioni della svolta a sinistra (1958-1960)
Avvento del pontificato di Giovanni XXIII
Congresso DC a Firenze (1959)
Crisi del governo Tambroni (1960)
Nell'autunno del 1958 viene nominato il cardinal Roncalli, come Papa di transizione, una
personalit di basso profilo per mettere d'accordo le due anime della chiesa,riformisti e
conservatori. Ma alla fine sar proprio lui a dar il via al Concilio Vaticano II.
Questo ebbe un'influenza politica, l'ala conservatrice della DC si trova scoperta, fino a quel giorno
aveva motivato il mantenimento politico conservatrice in quanto il Papa glielo richiedeva, ma
l'investitura di Giovanni XXIII fa cadere questa 'scusa'.
Il settimo congresso della DC che si tiene a Firenze nel 1959 mostra come la corrente del
Cattolicesimo Sociale riesce a imporre Aldo Moro come segretario capo del partito. Moro era
convinto della necessit di includere i socialisti nel governo per dare rappresentanza alle masse
operaie in un momento di grande sviluppo industriale, ma era convinto che bisognasse farlo con
cautela, senza strappi era il cosiddetto teorico della politica dei piccoli passi. Le correnti
conservatrici della DC tentano di anticipare la strategia di Moro, puntando ad un'alleanza con la
destra. Si appoggiano a correnti conservatrici dell'episcopato. Le correnti conservatrici della DC nel
tentativo di frenare l'evoluzione verso il centrosinistra convincono i vertici del partito e Moro in
primo luogo a dar vita ad un'esecutivo di compromesso, un governo di basso profilo . Questo
governo di basso profilo viene affidato a Tambroni, una personalit secondaria della DC . I partiti di
sinistra non votano la fiducia a questo governo, questo governo invece viene eletto con i voti
dell'MSI, dell'estrema destra. Questo porta a gravi proteste, la situazione estremamente tesa, la
decisione di Tambroni di autorizzare a Genova il congresso dell'MSI per sdebitarsi dei voti ricevuti.
A Genova ci sono giorni di grandi scontri, ex partigiani, camalli del porto di Genova e studenti
scendono in piazza e si scontrano con le forze dell'ordine. Ad accendere la folla il discorso del
Cerino tenuto da Sandro Pertini. In questo discorso invita la gente alla protesta, migliaia di genovesi
scendono in piazza, la polizia non ha pi il controllo della situazione a Genova. Il congresso viene
annullato.
Esito dei fatti di Genova
Dimissioni del governo Tambroni
Presa d'atto dell'inevitabilit del centro-sinistra
Il governo cade, la DC capisce che la situazione fuori controllo, abbandonano Tambroni e fingono
che l'esperimento Tambroni sia stato quello di un matto che non aveva radicamento all'interno del
paese. La seconda conseguenza il fatto che si comprenda come una svolta a destra non sia
possibile, lo spostamento degli equilibri politici a destra nel 1960 non era gestibile, ne dal punto di
vista politico ne dall'ordine pubblico. Restava possibile solo allearsi al centrosinistra per la DC.
Due fasi dell'unione tra DC e PSI
Centrosinistra non organico. 1962-1963
Fase in cui i socialisti sostengono il governo ma dall'esterno, votare in favore del governo ma non
Francia. La vera Francia era con me a Londra, era con me che combatteva la resistenza. Da un lato
questo permette ai francesi di sedersi al tavolo dei vincitori, dall'altro non permette ai francesi di
capire che il loro era un paese destinato al declino nell'arena internazionale.
De Gaulle alla liberazione viene nominato capo del governo ma non dispone di un proprio partito di
appartenenza, un generale, vuole cambiare il sistema francese per rafforzare l'esecutivo.
L'ambiguit data dal fatto che tutti i partiti principali presenti sulla scena politica francese che
ricalcano perfettamente i partiti italiani. Ci sono 3 partiti di massa alla liberazione: PCF, la
SFIO(socialisti), Partito Cattolico MRP. Questi 3 partiti non accettano la soluzione proposta da De
Gaulle e vogliono invece il mantenimento del parlamentarismo. I partiti temono di perdere potere.
De Gaulle nel gennaio del 1946 si dimette autonomamente dalla guida del governo pensando che i
partiti lo avrebbero richiamato immediatamente alla guida del governo, cosa che invece non avviene
e De Gaulle se ne star a casa dal 1946 al 1958. La costituzione che approvano all'uscita di scena di
De Gaulle parlamentare.
Tre crisi della decolonizzazione francese.
Indocina-> L'Indocina (Vietnam) attraversata da una guerra di liberazione nazionale contro
l'occupazione francese guidata da Ho Chi Min, il leader del partito comunista che lancia una
guerriglia contro l'occupazione francese. I francesi subiscono forti perdite in termini di
uomini e di denaro, il costo della guerra diventa ben presto insostenibile per le casse dello
stato francese ma soprattutto a sancire la fine della guerra una sconfitta traumatica per i
francesi che interviene sul campo. I francesi hanno costruito una base fortificata (Dien BienPhu) in una conca, in una posizione non strategica che verr circondata dai guerriglieri
vietnamiti che cominciano a bombardare la base sterminando i francesi. Questa sconfitta
sar molto traumatica, per il fatto che un paese che si considerava ancora una grande
potenza, viene sconfitto da un esercito di contadini comunisti. Nel maggio del 1954 la
situazione viene stabilizzata da una conferenza di pace a Ginevra, la quale decide la
divisione in 2 del Vietnam, la parte nord sotto il controllo comunista e la parte sud sotto il
controllo occidentale ( prima francese poi americano).
Suez-> L'Egitto a partire dal 1952 viene attraversato da un colpo di stato militare che
rovescia il sovrano filo-britannico e instaura una repubblica, in cui il presidente capo di
questi militari, Nasser, che cambia strategia internazionale e rompe progressivamente con gli
occidentali diventando nel giro di pochi anni l'alfiere del panarabismo, cio l'unione di tutti i
popoli arabi. Nasser chiede un finanziamento agli occidentali per la creazione della diga di
Assuan ma questo finanziamento gli viene negato e Nasser decide di nazionalizzare il canale
di Suez. Il quale era controllato da una compagnia anglo-francese. Questo ha il valore
simbolico dell'indipendenza di una nazione araba dalle ingerenze degli occidentali , inglesi e
francesi non ci stanno, danno vita ad una missione militare e mandano avanti gli Israeliani, i
nemici principali dello stato egiziano. Gli israeliani sbarcano in Egitto, prendono possesso di
punti strategici del territorio egiziano, l'operazione pare riuscita, ma la Russia minaccia
ritorsioni di tipo nucleare. Eisenhower e gli americani convincono inglesi e francesi a
tornare a casa. La crisi di Suez avr due conseguenze, la divisione del mondo in due blocchi
accettata da entrambe le superpotenze. Gli Usa ritengono l'Egitto all'interno dell'orbita
sovietica e non vogliono immischiarsi in un affare altrui. Seconda conseguenza il declino
definitivo del colonialismo europeo. GB e Francia escono umiliate da questa vicenda, a
dettare l'agenda internazionale sono le 2 superpotenze.
Crisi in NordAfrica-> Mentre Tunisia e Marocco accedono all'indipendenza in modo
indolore, per l'Algeria non sar cosi. L'Algeria non era considerata una colonia, l'Algeria era
Francia, era divisa in 3 dipartimenti , era stata conquistata nella prima met dell'800.
Vivevano li un milione circa di francesi. Il primo novembre del 1954 scoppia una rivolta in
Algeria, non appare subito chiaro di che cosa si tratti ma nel giro di pochi mesi appare
chiaro che a guidarla un movimento di liberazione nazionale, che non si accontenta di
riforme ma vuole l'indipendenza. Di qui una guerra che durer 8 anni, particolarmente
brutale e sanguinosa. Tra il 1956 e il 1957 sembra che i francesi stiano riuscendo a domare
questa insurrezione. L'insurrezione era portata avanti attraverso attentati ed era concentrata
nelle citt ( Algeri), i francesi nel giro di qualche mese riescono a reprimere usando gli stessi
metodi dei loro avversari. La Francia sembra vincere militarmente la ribellione algerina ma
la Francia fallisce tanto sul piano dell'opinione pubblica interna quanto sul piano
internazionale, la comunit internazionale non riconosce pi alla Francia il diritto di
disporre liberamente sulle sue colonie, la crisi definitiva che porta alla fine della quarta
repubblica generata da una crisi di tipo internazionale, la crisi di Sakhiet, un paese al
confine dove si sono rifugiati alcuni ribelli del fronte di liberazione nazionale algerino, era
una tattica di tutti i movimenti di guerriglia quello di compiere missioni di attacco e
nascondersi al di l della frontiera. La Francia bombarda questo villaggio che stava al di l
del confine, ci sono diverse vittime tra cui bambini, causa una crisi internazionale che viene
portata in sede ONU. Nasser alzer la voce contro la violazione della sovranit nazionale
della Tunisia. Questa crisi accellera la fine della quarta repubblica.
Crisi identitaria ( declino della grandeur)-> Ormai la Francia sulla scena internazionale non
conta pi come una volta, l'opinione pubblica ha maturato questa consapevolezza,
Discredito verso i partiti-> Le crisi continue di governo associate alle crisi internazionali in
cui si trova intrappolata la Francia convincono i francesi che il sistema parlamentare e i
partiti non siano pi in grado di risolvere la situazione, ci si deve affidare a un uomo forte
che governi al di sopra dei partiti
Frattura tra militari e classe politica e tra 'piedi neri' e madrepatria-> I militari imputano ai
politici di non saper trarre i frutti delle loro vittorie sul campo e di non averli sostenuti
abbastanza nello sforzo bellico. I 'piedi neri' d'Algeria si sentono abbandonati.
Nella primavera del 1958 avviene l'insurrezione di Algeri, questa volta a insorgere sono i francesi
d'Algeria che non rispondono pi al governo centrale di Parigi. Fondano un comitato di salute
pubblica, un governo autoproclamato da loro al cui capo viene messo il generale che aveva represso
la battaglia di Algeri il Massu, il capo dei paracadutisti che tra il 56 e il 57 aveva cancellato il
terrorismo ad Algeri. Nella primavera del 1958 la Francia un paese diviso in 2, da un lato l'ultimo
governo della quarta repubblica, governo fragile che era ancora alle prese con la crisi seguita al
bombardamento della citt tunisina, dall'altra parte in Algeria un potere insurrezionale che non
risponde pi agli ordini di Parigi, viene richiamato De Gaulle a cercare di ricucire questa situazione
di crisi e di frattura. Nel 1958 viene richiamato perch ritenuta l'unica personalit in grado di
ricomporre la Francia dalle crisi. De Gaulle in grado di rassicurare il paese dicendo che la Francia
torner a svolgere un ruolo centrale sulla scena internazionale. Con il ritorno al potere di De Gaulle
si apre la quinta repubblica. Tre emergenze della transizione.
Il bilancio francese impoverito dalle continue guerre e c' bisogno di una stabilizzazione, la
seconda questione relativa alle istituzioni, quale assetti si deve dare la nuova Francia? Il terzo
punto la risoluzione della questione algerina. Questi tre punti vengono risolti uno dopo l'altro.
Stabilizzazione economica-> Viene rivalutata la moneta, creato il Franco pesante, viene
perseguita una politica di pareggio di bilancio. La situazione economica in Francia si
recupera rapidamente e torna in una situazione di solidit
Questione istituzionale-> Vengono realizzati i lavori per la stesura della nuova carta
costituzionale, il 4 di settembre del 1958. Semi-presidenzialismo. Rafforzamento
dell'esecutivo a scapito del parlamento ( diarchia, il potere esecutivo diviso in due teste,
una quella del Presidente della Repubblica, l'altra il capo del governo ) la costituzione
francese dice che il potere esecutivo esercitato da entrambi. Il secondo dato importanet di
questa carta il rafforzamento per la prima volta della storia francese della figura del
presidente della repubblica. Il presidente della repubblica non ha pi soltanto un ruolo
formale ma ha un ruolo molto rilevante nella gestione degli affari pubblici, e sono 3 le sue
prerogative: 1) Scioglimento delle Camere 2)Indire referendum 3)Poteri eccezionali(art.16)
in caso di minaccia per la sicurezza nazionale. Il presidente della repubblica non eletto
direttamente dai cittadini, lo sar solo dal 1962.
Nel 1958 la carta costituzionale francese restava una carta molto ambigua, non era chiara la
divisione dei poteri tra Presidente della Repubblica e Primo ministro, la carta del 1958 affida la
direzione del governo al PdR e al Primo ministro. Il secondo elemento di ambiguit era di tipo
politico, che cosa fare dell'Algeria? C'erano interrogativi su quale sarebbe stata la scelta del nuovo
potere relativamente all'Algeria. Il PdR era De Gaulle, il Primo ministro era Michel Debr, il primo
ministro era un sostenitore dell'Algeria francese. De Gaulle era rimasto molto cauto riguardo
all'Algeria. L'ambiguit era il fatto che si rischiasse una crisi istituzionale quando Presidente della
Repubblica e Primo ministro avessero opinioni divergenti. Queste ambiguit si risolvono sulla base
di due fattori, il primo fattore di tipo personale, cio legato da un rapporto personale tra le due
cariche, tra De Gaulle e Debr . Debr riconosceva una superiorit a De Gaulle, era stato un suo
aiutante durante la IIGM. Quando si arrivava a momenti di conflitto, Debr fece sempre un passo
indietro, si stabilisce una prassi istituzionale che sarebbe stata ereditata dai successori.
Il secondo aspetto riguarda il mezzo televisivo, a partire dalla sua nomina stabilir la 'telecrazia' , la
sua superiorit sancita gi sul piano personale viene anche palesata di fronte alla nazione perch
De Gaulle quello autorizzato a parlare ai francesi e non il primo ministro.
De Gaulle annuncia le sue decisioni in televisione e poi le fa ratificare tramite referendum, una
dinamica accusata di essere plebiscitaria.
Il terreno privilegiato sul quale De Gaulle si muove utilizzando questa pratica quello della crisi
algerina. De Gaulle decide per l'indipendenza algerina.
Le tappe dell'indipendenza algerina
Discorso sull'autodeterminazione
Settimana delle barricate
Referendum sull'autodeterminazione
Putsch di Algeri
Accordi di Evian
Referendum sull'indipendenza alegrina
De Gaulle va in televisione affermando l'autodeterminazione dell'Algeria nel 1959. i francesi di
algeria insorgono, per una settimana nel gennaio del 1960 i francesi di Algeria non rispondono pi
alla madrepatria. De Gaulle va di nuovo in televisione, obbliga i soldati ad obbedire a lui e non ai
loro superiori, l'impatto di un capo di stato, di un generale che si rivolge ai ragazzi di leva, i
soldati non obbediscono i superiori e si chiude la settimana delle barricate. De Gaulle tramite il
referendum chiede ai francesi se erano d'accordo riguardo all'autodeterminazione algerina. I
francesi di algeria si ribellano di nuovo, ad Algeri nell'aprile del 1961 i generali dell'esercito fanno
un nuovo colpo di stato che De Gaulle risolve come aveva risolto il primo, televisione e
referendum. Gli accordi di Evian sono gli accordi segreti che sanciscono l'indipendenza algerina,
resi pubblici nel marzo del 1962, dopodich De Gaulle tramite referendum chiede ai francesi se
erano d'accordo riguardo all'indipendenza algerina. 1962 Algeria indipendente.
De Gaulle nomina primo ministro Pompidou, un suo collaboratore e allontana Debr, questo
avvicendamento sancisce che il presidente della repubblica il cardine dello stato, lui che decide
quando il primo ministro se ne debba andare, la costituzione francese non stabilisce che sia il
presidente della repubblica , De Gaulle chiede a Debr di farsi da parte e Debr accetta. Nel 1962
De Gaulle chiede ai francesi se fossero d'accordo nell'eleggere direttamente il presidente della
repubblica . Sancisce formalmente la superiorit del presidente della repubblica.
Il sogno della grandeur in politica estera
Riarmo nucleare
Indipendenza dagli Usa
Politica europea
De Gaulle risolto il principale problema interno, che era l'Algeria, si concentra sulla politica estera
ed ha un'obiettivo, quello di restituire un ruolo di primo piano alla Francia sul piano internazionale.
Vuole agire da terzo incomodo rispetto alle 2 superpotenze, si vuole smarcare dal blocco
occidentale, si smarca togliendosi dal comando militare della NATO nel 1966, e si dota di armi
atomiche. L'ulitmo aspetto di politica estera sul piano europeo, la Francia vuole diventare insieme
alla Germania, il motore dell'Europa. De Gaulle per due volte nel 1963 e 1967 mette il veto
all'ingresso di Londra nella CEE perch ritiene Londra il cavallo di troia degli americani, gli
strumenti attraverso il quale gli USA avrebbero gestito le dinamiche europee. La GranBretagna
entrer nel 1973 alla morte di De Gaulle.
SINISTRA IN ITALIA
I governi del centro-sinistra 'non organico' (1962-1963)
Nazionalizzazione dell'energia elettrica
Tassazione sui dividendi di borsa e sui profitti immobiliari
Commissione per la programmazione economica
Riforma scuola dell'obbligo
Al governo erano presenti: DC, PSD e Repubblicani. I partiti che invece contrastano il
centrosinistra sono a destra i liberali e l'MSI, a sinistra il PCI sar il principale avversario del
centrosinistra.
Viene nazionalizzata l'ENEL, l'energia elettrica viene convogliata in un'unica azienda pubblica,
esistevano alll'epoca pi di un migliaio di varie aziende divise localmente che gestivano l'energia
elettrica, a partire dal 1962 viene creata l'ENEL. Il secondo provvedimento riguardava la tassazione
sulla medioalta borghesia che investiva in borsa, per incentivare riforme di tipo sociale. Gli ultimi
due provvedimenti sono la creazione di una commisssione per la programmazione economica che
deve definire i piani di sviluppo economico del periodo successivo. E infine la riforma della scuola
media, resa obbligatoria fino ai 14 anni, soprattutto vengono aboliti gli istituti di aviamento
professionale, erano istituti appositi introdotti sotto il regime fascista e che erano destinati a coloro
che non si potevano permettere gli studi e che avrebbero abbandonato gli studi immediatamente.
Questa fase riformista che sar il coronamento del riavvicinamento tra DC e PSI finisce
rapidamente, finisce nella primavera del 1963 durante le elezioni politiche. La DC perde il 4%,
scende sotto il 40% e capisce come la svolta di centrosinistra non le abbia giovato dal punto di vista
elettorale, nonostante questo esito poco felice delle elezioni, la scelta di centrosinistra non venga
abbandonata dalla DC, appariva una scelta inevitabile. La prima una ragione politica, non ci sono
alternative al PSI per disporre di una maggioranza in parlamento, non ci si poteva alleare con il PCI
e di conseguenza l'unico alleato possibile erano i socialisti. La seconda ragione un fattore
religioso, siamo nel pontificato di Giovanni XXIII, ci sono 3 momenti che sanciscono questo
pontificato riformatore, il primo l'enciclica del 1961 'Mater et Magistra' consisteva nel revocare la
Rerum Novarum di Leone XIII, sollecita un riformismo di tipo politico e di tipo economico e
soprattutto rompe con il conservatorismo di Pio XII che aveva scomunicato i partiti marxisti. La
seconda enciclica approvata dal Papa nel 1963 ed la 'Pace In terris' dedicata ad una disciplina
pacifica delle relazioni tra gli stati e a sollecitare un dialogo tra le varie religioni una benedizione
della coesistenza pacifica sul piano internazionale da parte del pontefice, l'ultima misura l'avvio
del Concilio Vaticano Secondo. Questo concilio accoglie queste istanze di riforma e le accoglie
tanto sul piano ecclesiastico, viene abbandonato l'obbligo della messa in latino.
Oltre alle novit ecclesiastiche ci sono novit anche dal punto di vista sociale, il Consiglio Vaticano
secondo apre alle correnti pi progressiste presenti nel mondo cattolico, nei paesi occidentali come
l'Italia ci sar un'apertura ai cattolici del dissenso, i cattolici pi progressisti (sostenevano divorzio e
non si opporranno all'aborto), nei paesi dell'america latina dar il via alla teologia della liberazione,
ad una sorta di connubio tra fede cattolica e marxismo alimenter i movimenti indipendentisti.
A partire dal 1963 si creeranno i primi governi di centrosinistra Organico, cio con i Socialisti al
governo
I governi del centro-sinistra 'organico' (1963-1968) : le ragioni della paralisi riformatrice
Equilibri politici ( esito elezioni 1963)
Fine fase del boom
Manovre dei vertici militari
Evoluzione interna ai principali partiti
La DC vede che la scelta riformista non paga a livello elettorale e frena la propria azione
riformatrice. La fase del maggiore slancio abbandonata, finito il boom. Il terzo aspetto riguarda
le manovre dei vertici militari ad esempio il Piano Solo del 1964, era un piano che prevedeva un
colpo di stato che avevaveswa come suo vertice il generale De Lorenzo, generale dei carabinieri
distaccato presso i servizi segreti, il colpo di stato doveva essere guidato soltanto dal corpo dei
carabinieri. Nel 1964 era pronta una rete insurrezionale volta a scongiurare il pericolo di un
ribaltamento degli equilibri politici verso sinistra.
Tra il 1963 e il 1968 si assiste ad un'evoluzione interna dei principali partiti, la DC sempre pi
divisa all'interno, da varie correnti, e questo non favorisce un'azione coraggiosa sul piano delle
riforme. Il principale bacino di voti che la DC si occupa di preservare riguarda la Coldiretti, il
settore agricolo ecc.
Il PSI si divide nuovamente, c' una minoranza di sinistra che non accetta la divisione rispetto al
partito comunista, il centrosinistra aveva provocato una frattura delle strade tra PSI e PCI. La
minoranza di sinistra del PSI esce dal partito e fonda il PSIUP. E' un momento di travaglio nel PSI
che si divide sulla strategia di centrosinistra.
Il PCI affronta la morte del suo leader storico, Togliatti, il quale muore nell'agosto del 1964 durante
un soggiorno in URSS, lascer come suo testamento il cosiddetto Memoriale di Yalta, nel quale
riafferma la validit della via italiana al socialismo, riafferma una strategia di indipendenza da
Mosca. Il vuoto lasciato da Togliatti un vuoto di leadership molto importante, gli succede Luigi
Longo che non avr quella presa sui militanti che aveva Togliatti prima di lui.
Si assiste dunque ad una paralisi dell'azione riformista e a un grande sommovimento dei grandi
partiti, a questi due fattori si aggiunge la ripresa delle manifestazioni studentesche e operaie a
partire dal 1967. I primi a protestare furono gli studenti
I temi del movimento del 1968:
Anti-Imperialismo
Guerra in Vietnam
Societ dei consumi
Anti-autoritarismo
Universit
Famiglia/Societ
Lavoro
Il primo tema era quello dell'anti-imperialismo, le manifestazioni avevano in gran parte uno slogan
rivolto contro l'imperialismo americano e riguardava l'operazione in Vietnam, ma in Italia noi
vediamo che una critica rivolta anche contro l'invasione della Cecoslovacchia operata dall'URSS.
Il movimento del 1968 largamente connotato a sinistra ma che non inquadrato dal PCI, le due
correnti pi ampie del movimento studentesco si riconosconon nelle correnti Leniniste o Maoiste.
Si afferma che l'esempio sovietico di quel periodo aveva tradito la dottrina Leninista e che il vero
esempio da cui prendere ispirazione era quello cinese offerto da Mao Tze Tung.
All'interno dell'anti-imperialismo era presente anche una critica contro la societ dei consumi,
questo apparve paradossale agli occhi delle generazioni pi anziane, giovani nati nell'et del boom
economico che contestano quelli che ritengono degli eccessi della societ consumistica.
Il secondo grande tema bandiera del 1968 l'anti-autoritarismo, si declina innanzitutto all'interno
del mondo dell'istruzione, un anti-autoritarismo che attacca i 'baroni' dell'universit. L'altro tema
relativo all'universit la rivendicazione del libero accesso, erano state introdotte barriere
all'accesso delle universit, i giovani sostenevano il fatto che non solo gli abbienti possano accedere
ad universit molto costose ma che dovevano essere concesse borse di studio ecc.
La critica contro l'autoritarismo riguarda anche la famiglia, l'Italia aveva un'organizzazione
patriarcale, l'uomo era il capofamiglia che aveva ingerenze anche nei comportamenti di figli e
moglie. Vigeva ancora il Delitto d'onore ed il matrimonio riparatore (Franca Viola).
Ultimo aspetto della protesta rivolto contro il mondo del lavoro, principio gerarchico che vigeva
nel mondo dell'industria e questo aspetto quello che permette di sposare le rivolte studentesche a
quelle operaie, movimento studentesco e movimento operaio stringono un'insolita alleanza fino ad
arrivare all'autunno caldo che sar l'autonno del 1969 che il coronamento della stagione di
proteste, i protagonisti di questo autunno caldo sono gli operai meno qualificati, gli operai emigrati
dal sud italia nelle grandi fabbriche e che sono gli operai pi sfruttati, quelli che non dispongono di
servizi sociali, che non hanno una rete familiare che possa aiutarli nella gestione dei figli.
I Tre sindacati acquisiscono un peso decisivo all'interno delle dinamiche nel mondo del lavoro,
l'esito di questo autunno caldo sar duplice, da un lato vengono stipulati contratti di lavoro collettivi
molto vantaggiosi per gli operai, vengono introdotti aumenti salariali del 20% medio in Italia, viene
introdotto il limite di 40 ore settimanali, gran parte delle conquiste del mondo del lavoro di cui oggi
conosciamo una progressiva erosione sono state effettuate in questa fase. Il secondo risultato
dell'autunno caldo lo statuto dei lavoratori, affidato ad una commissione di saggi ed approvato in
parlamento, uno statuto che sancisce il rilievo delle 3 grandi organizzazioni sindacali, proclama ed
afferma il ruolo dei sindacati all'interno delle dinamiche lavorative e garantisce alcuni diritti ai
lavoratori, il pi importante l'articolo 18, cio l'impossibilit all'interno delle aziende che abbiano
pi di 15 dipendenti di licenziare il lavoratore senza giusta causa. Deve esserci una terza parte, un
giudice, a disciplinare il rapporto di lavoro. Il 1968 stata una fase in chiaroscuro, grandi
conseguenze sul piano sociale, il mutamento dei rapporti familiari, gerarchici e di costume della
societ. Emblema la legge del 1970 l'introduzione del divorzio in Italia, ottiene un consenso
transpartitico, PCI, socialisti e partiti laici minori. Dal punto di vista politico il cambiamento fu
inesistente, il sistema politico era bloccato, le elezioni del 1968 vedono una carta elettorale
immutata rispetto a 5 anni prima. DC +0,83% , PC 1,6% , Socialisti 1, MSI -0,66 .
LA CRISI DI CUBA
1959- E' una data importante perch tutte e due le superpotenze si trovano a dover frotneggiare
eventi che destabilizzano il rispettivo campo, per quello che riguarda gli Usa, egli si trovano a fare i
conti con una rivoluzione che riguarda uno stato, un'isola a poche decine di km che Cuba, a Cuba
nel gennaio del 1959 presente la dittatura filo-americana di Batista.
La guerriglia iniziata 3 anni prima da Fidel Castro ed i suoi compagni riesce nel suo intento e dalla
Sierra Maestra raggiunge la capitale l'Havana. La reazione USA di fronte a questo mutato assetto di
potere ai suoi confini inizialmente non troppo ostile, Castro non ha fatto nessuna manifestazione
di tipo Marxista o Comunista, Castro si era formato in collegi gesuiti era di idee democratiche, ma
all'indomani della rivoluzione nazionalizza la United Fruit Company, una multinazionale che aveva
il monopolio sulla distribuzione della frutta in tutto il continente americano. Era il simbolo del
neocolonialismo americano, si riteneva che gli stati uniti non volessero assoggettare il continente
soltanto con le armi ma lo facessero soltanto dal punto di vista economico. La reazione degli USA
di fronte a questa nazionalizzazione una presa immediata di distanza rispetto al regime di Castro,
e quest'ultimo si avvicina all'URSS. I sovietici si impegnano ad acquistare la canna da zucchero
cubana, principale prodotto d'esportazione, a prezzi molto pi alti di quelli di mercato e di
conseguenza producendo un vantaggio economico per il nuovo regime . Gli USA rispondono con
un boicottaggio dell'isola e rompono le relazioni diplomatiche con Cuba. A partire dal 1960 Cuba
diventa a tutti gli effetti uno stato socialista. Innanzitutto quasi tutto il settore industriale viene
nazionalizzato, viene istituito il partito unico, il terzo punto legato alle relazioni internazionali,
Cuba entra a far parte dell'orbita sovietica. Il regime di Castro era tanto pi non accettato dagli USA
per il fatto che si proponeva di esportare la rivoluzione. Che' Guevara fu l'emblema di esportare la
rivoluzione in tutta l'america latina. Guevara una volta vinta la sua rivoluzione a Cuba, abbandona
la 'poltrona' per andare ad esportare la rivoluzione in sud-america, ma dopo diversi anni di
guerriglia viene catturato ed ucciso nel 1967 dall'esercito Boliviano.
Il 1969 un anno molto delicato per USA e URSS. L'URSS si trova a dover fronteggiare uno
scisma molto pi pericoloso ed interno al suo stesso blocco, con la Cina.
La Cina era diventata comunista nel 1949 e a partire dalla met degli anni '50 si notano progressive
divergenze rispetto alla leadership sovietica .
Il primo motivo sono le divergenze nella strategia internazionale tra i due giganti del blocco
comunista, la principale divergenza consisteva nel fatto che l'URSS nella seconda met degli anni
'50 aveva ormai accettato l'ordine bipolare, riconosceva che esisteva un campo nel quale
rivendicava la propria autonomia ed il proprio diritto di ingerenza (Ungheria e Polonia). Esiste
un'altra potenza che non riconosce pi la leadership sovietica, la Cina. La Cina ha un atteggiamento
molto pi aggressivo all'interno delle relazioni internazionali e soprattutto pretende di porsi alla
guida dei movimenti rivoluzionari del terzo mondo. Il secondo elemento di frizione tra Mosca e
Pechino sono le differenze di natura politico-ideologica. La principale differenza il fatto che la
Cina non accetta la destabilizzazione operata in URSS a partire dal 1956. Fino a quando era in vita
Stalin, la Cina e Mao riconoscevano all'URSS di essere il fulcro del mondo comunista, riconosceva
a Stalin di essere il leader indiscusso a livello internazionale. Dopo la morte del 1953 di Stalin, Mao
si ritiene personalmente di essere il leader comunista pi importante sulla scena e non accetta
direttive da Krusciov, non riconosce in lui un leader carismatico come Stalin. Assistiamo in questo
frangente all'URSS che perde i tratti di maggiore radicalismo, di maggiore autoritarismo interno,
mentre in Cina vediamo una stretta totalitaria del regime negli anni 50/60 . L'ultimo aspetto che
motiva la rottura tra Mosca e Pechino legato alla crisi che coinvolge la Cina di Mao con la cina
nazionalista, cio Taiwan. Nel momento in cui i comunisti cinesi arrivano a Pechino, i nazionalisti
fuggono a Taiwan e ne fanno un proprio stato autonomo, fino al 1971 riconosciuto dagli USA come
unico stato cinese. La Cina ha sempre rivendicato Taiwan come proprio territorio nazionale, nel
1958 la RPC inizia a bombardare due isolotti al largo di Taiwan. A neanche 10 anni dall'avvento al
potere Mao si riteneva militarmente in grado di aggredire Taiwan. In difesa di Taiwan interviene
Heisenouer che minaccia rappresaglie nucleari contro la Cina ed i sovietici stanno dalla parte degli
americani. L'Urss riconosce che Taiwan sta dalla parte degli USA. La crisi rientra ma in questo
frangente si instaura una profonda diffidenza tra URSS e Cina, la Cina ritiene che l'URSS l'abbia
abbandonata mentre l'URSS ritiene Mao incontrollabile. Da pochi mesi dopo questa crisi di Taiwan,
Cina e Urss rompono le loro relazioni
I tre 'livelli' della rottura tra Cina e Urss
Commerciale
Politico
Militare
La prima tappa di questa rottura interviene a partire dal 1959 e riguarda la sfera commerciale, nella
fattispecie l'URSS rompe il trattato con il quale si era impegnata a vendere armi nucleari alla Cina e
soprattutto Krusciov nel 1959 interrompe anche il commercio e le relazioni economiche con
Pechino. Sul secondo livello, quello politico la rottura interviene 2 anni dopo nel 1961 quando si
stava tenendo il 22 congresso del Partito Comunista Sovietico e c' una rottura all'interno del
blocco comunista e i sovietici condannano la cosiddetta deriva albanese, condannano il partito
comunista albanese. In Albania c'era un leader che era andato al potere alla liberazione del potere,
di nome Hoxha. La caratteristica del regime albanese il fatto che Hoxha non riconosceva la
destabilizzazione, guid il paese per 40 anni ed era l'emblema di un comunismo totalitario. I Cinesi
prendono le difese di questo regime ed abbandonano il congresso. Il ministro degli esteri cinese
lascia il congresso. Ultima tappa di questa rottura quella militare, interviene nel 1964 e si
accompagna al primo esperimento nucleare realizzato dai cinesi. I cinesi mostrano di non avere pi
bisogno di un commercio militare con l'URSS. A partire dal 1964 Mao riterr che il mondo
comunista ormai superiore a quello occidentale e auspica una terza guerra mondiale. Mao
definisce l'occidente una tigre di carta, cio un animale che cerca di fare paura ma in realt
assolutamente vulnerabile. Siamo giunti ad una completa rottura delle relazioni tra Cina e Urss e
vediamo che a questa rottura interna nel blocco comunista fa da controaltare un avvicendamento
all'interno della leadership americana. Nel novembre del 1960 finito il mandato di Heisenouer viene
eletto alla Casabianca, Kennedy. Kennedy un leader del partito Democratico per cui cambia
l'orientamento politico degli USA, un leader che riesce a costruire un ampio consenso attorno alla
sua persona, un leader giovane sostenuto da un Brain Trust di collaboratori che ne curano le
relazioni pubbliche e ha l'altra particolarit di essere un cattolico, il primo cattolico che siede alla
Casabianca. Il problema degli americani era che nel caso in cui il Papa avesse dato delle direttive, il
presidente avrebbe risposto agli ordini ecclesiastici o alla popolazione americana?
La nomina di Kennedy fece grande scalpore anche per il programma per il quale venne eletto, il
tema della sua campagna era la ' nuova frontiera' una frontiera differente rispetto a quella che gli
americani avevano esplorato nell'800, la frontiera di cui parlava Kennedy era una frontiera culturale
e morale, che consisteva nell'abbattere tutti i pregiudizi e le discriminazioni che attraversavano
ancora gli USA all'epoca a partire dalla discriminazione raziale . (Caso di Rosa Park), boicottaggio
dei mezzi pubblici da parte della gente di colore, non salendo pi sugli autobus per pi di un anno
causarono un forte deficit e pieg le resistenze di chi voleva tenere distinti gli autobus in base alla
razza.
Tra il 1961 e il 1962 ci sono tre episodi che fanno lievitare la tensione tra le potenze.
Il muro di Berlino ( 1961)
Lo sbarco alla Baia dei porci (1961)
La crisi dei 'missili' (1962)
Nel Giugno del 1961 c' il primo incontro che si tiene a Vienna, tra Krusciov e Kennedy, il clima
tornato particolarmente teso, l'episodio che ha fatto crescere la tensione tra USA e URSS stato
l'abbattimento di un aereo-spia americano nel 1960 sul cielo sovietico, l'aereo-spia era U-2. Il
vertice che si tiene a Vienna non riesce a far trovare un'intesa tra i 2 leader , l'oggetto delle
discussioni era il riassetto della parte occidentale di Berlino. L'Urss voleva neutralizzare la citt ,
cio farne una citt franca che non appartenesse alla Germania occidentale, gli USA non accettano
questa richiesta, la risposta dei sovietici edificare a partire dall'agosto del 1961 un muro che
dividesse le due parti della citt per frenare la fuga .Il Muro di Berlino rappresenta il coronamento
della divisione del mondo in due blocchi e lo rappresenter per quasi 30 anni . Il secondo motivo di
tensione il tentativo americano ed il tentativo degli USA di rovesciare il regime di Castro a
Cuba. Gli USA tenta di agire attraverso un golpe realizzato dagli agenti della CIA e da esuli anticastristi, da cubani che avevano abbandonato l'isola dopo la rivoluzione di Castro. Lo sbarco prende
il nome dalla baia in cui arrivano i golpisti, la Baia dei porci a 150km dall'Havana. Ma in 3 giorni
Fidel Castro e l'esercito cubano riescono a cacciare gli americani e gli anti-castristi da Cuba. La
leadership sovietica interviene militarmente per difendere l'isola e questa reazione sar all'origine
della crisi dei missili del 1962. Gli URSS non si limitano a fornire aiuti economici ma costruiscono
basi missilistiche per minacciare gli USA, attraverso aerei-spia gli USA si accorgono della
costruzione di queste basi e minacciano rappresaglie, creano un blocco navale intorno all'isola e
minacciano rappresaglie su Cuba, uno dei momenti nel quale la Guerra Fredda and vicina a
scatenare il conflitto ma la buona volont dei due leader li spinse ad accordarsi e a chiudere la crisi
dei missili. Gli USA si impegnano a non minacciare la sovranit di Cuba, L'URSS si impegna a
smantellare le basi missilistiche che avevano iniziato a sistemare a Cuba. Ne deriv una fase di
distensione internazionale sancita da vari episodi, il primo episodio che sancisce questa nuova fase
di collaborazione il trattato di non proliferazione nucleare del 1963. Vengono banditi i test
nucleari nell'atmosfera. Il secondo e pi emblematico simbolo di questa distensione fu l'instaurarsi
di un filo diretto di comunicazione tra Mosca e Washington, fu il simbolo del fatto che la
distensione doveva essere accompagnata da un dialogo, da un contatto tra le due leadership . Questa
fase di distensione parve chiudersi in tempi molto rapidi, tra il 1963 e il 1964 i due leader, Kennedy
e Krusciov scompaiono dalla scena politica. Kennedy a Dallas nel novembre del 1963 viene ucciso.
Sul fronte sovietico nel 1964 Krusciov viene destituito per il fatto che la leadership del partito
comunista sovietico vuole un leader pi autoritario, ha ritenuto Krusciov un debole perch ha
ceduto durante la crisi dei missili. Il successore di Krusiov sar Bresnev e aprir la fase del grigiore
politico.
GOODMORNING VIETNAM
Questa guerra nel sistema delle relazioni internazionali ha rappresentato in primo luogo uno degli
strascichi pi drammatici del processo di decolonizzazione, la questione del Vietnam aveva gi
coinvolto un'altro paese occidentale, la Francia, ed il Vietnam aveva gi combattuto una guerra di
indipendenza contro i francesi, per cui il riesplodere di un conflitto. Diviene un conflitto in cui i due
blocchi si trovarono armati uno contro l'altro. Gli accordi di Ginevra del 1954 avevano diviso il
Vietnam in 2 parti, la parte settentrionale a guida comunista e il cui leader era il leader che aveva
combattuto i francesi a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, Ho Chi Min, la parte
meridionale era sotto il controllo occidentale , era anche questo un regime dittatoriale al pari della
parte settentrionale del paese e il leader che la governava si chiamava Diem, era un leader
filoamericano ed era anch'egli come Kennedy, cattolico. Il fatto che fosse cattolico lo faceva
percepire come un leader straniero, i cattolici in Vietnam sono il 7%, e la figura di Diem era per cui
invisa a gran parte della popolazione perch apparteneva ad una religione minoritaria ed oltretutto
lo si riteneva asservito agli occidentali. Scoppia una guerriglia, di stampo comunista orchestrata dai
cosiddetti Vietcong, i Vietcong erano forniti dalla Cina, in parte dall'URSS ed il Vietnam del nord
guidato da Ho Chi Min che tenta di riunificare il paese. Di fronte a questa guerriglia gli USA
decidono di intervenire, il primo presidente che invier uomini a difesa del regime di Diem
Kennedy, il quale manda 30mila consiglieri militari per stabilizzare il regime del Vietnam del Sud.
Nel giro di 3 anni tra il 1964 e il 1967 gli americani devono aumentare il loro corpo militare dai
30mila del 1964 ai quasi 500mila uomini del 1967 sotto la presidenza di Johnson.
Le ragioni della crisi USA in Vietnam
Fattori tecnico-militari
Internazionalizzazione del conflitto
Costi della guerra
Disagio morale
I partigiani Vietcong conoscono meglio il territorio, sono aiutati dalla popolazione e soprattutto
un'esercito meccanizzato e tecnologico come quello statunitense non pronto a fronteggiare una
guerriglia che lo logora nel tempo contro un'avversario che non si mostra mai apertamente come
tale. Mao disse che gli USA erano come un pesce fuor d'acqua.
Il secondo aspetto che non consente agli americani di venire a capo della guerriglia
l'internazionalizzazione del conflitto, cio il sostegno che i Vietcong hanno da parte di Cina e URSS
che nonostante le personali divergenze si ritrovano unite nel sostenere Ho Chi Min ed i Vietcong,
terzo aspetto i costi della guerra, i costi sono economici, cio il mantenimento di un contingente
militare di mezzo milione di persone a costi elevatissimi, soprattutto in un frangente in cui gli USA
stanno cercando di investire in ambito sociale, Johnson tenta di proseguire la costruzione della
'nuova frontiera' Kennedyana, creare servizi sociali, nuovi quartieri per fare uscire le persone dai
ghetti ecc. Oltre ai costi economici che fanno lievitare il deficit americano, ci sono anche costi
umani, nel conflitto in Vietnam moriranno 54mila soldati americani, una guerra che gli americani
non capivano, una guerra lontana. Gli americani prendono progressivamente le distanze dal
conflitto , il disagio morale che pervade sempre pi l'opinione pubblica statunitense, per la prima
volta gli USA sono sul banco degli imputati, non appaiono pi la nazione che esporta democrazia
nel mondo ma paiono coinvolti in un conflitto neocoloniale, l'opinione pubblica occidentale ed
europea prendono distanze dagli USA, per la prima volta anche all'interno degli USA le fratture
della guerra fredda non giustificano pi l'atteggiamento del governo, una parte crescente
dell'opinione pubblica americana non ritiene il Vietnam decisivo nello scontro bipolare. L'emblema
di questo disagio morale il sovrapporsi delle critiche al conflitto in Vietnam con il movimento di
lotta per i diritti civili,alla met degli anni '60 il movimento anti-razziale si salda con il movimento
anti-guerra in Vietnam. Mohammed Ali rifiuta di partire per la guerra dicendo : ' nessun Vietcong mi
ha mai chiamato negro ' .
Dietro a questo disagio morale c' il fondersi della critica della guerra in Vietnam e movimento per i
diritti civili. I giovani americani oltre alle manifestazioni per protesta diventano renitenti alla leva,
cio si rifiutano di partire per il fronte, il primo fu David Miller nel 1965 che scaten un movimento
di massa con centinaia di giovani americani che non partivano per il fronte. Esito di questo
movimento di protesta fu l'abolizione del servizio di leva obbligatorio negli USA, nel 1973 gli USA
abbandonarono la leva obbligatoria. Il conflitto si chiude in una serie di tappe che iniziano nel
gennaio del 1968 con l'offensiva del Tet, il Tet il capodanno Vietnamita, le forze vietcong
scatenano un'offensiva contro tutte le citt del Vietnam del Sud, dopo 4 anni di conflitto i vietcong
non sono stati indeboliti. Di fronte a questo, il presidente Johnson decide la sospensione dei
bombardamenti sul Vietnam, ed accompagna questa decisione all'impegno a non ricandidarsi alle
elezioni dello stesso anno, ammette la propria sconfitta. Il presidente successivo, Nixon avvia
negoziati di pace che portano nel gennaio del 1973 agli accordi di Parigi, si decide l'abbandono del
Vietnam del sud da parte degli americani in un Vietnam che rimaneva formalmente diviso in 2. Il
ritiro degli americani era il via libera ai vietnamiti del nord che attaccarono la parte meridionale del
paese e nel 1975 conquistarono Saigon la capitale meridionale del paese, nel 1976 il Vietnam
riunificato sotto i comunisti.
La fine della guerra in Vietnam ( 1968-1975)
L'offensiva del Tet ( gennaio 1968)
Fine dei bombardamenti ( marzo 1968)
Avvio dei negoziati di pace ( Nixon)
Accordi di pace di Parigi ( gennaio 1973)
Caduta di Saigon (aprile 1975)
LA PRIMAVERA DI PRAGA
La primavera di Praga rievoca i fatti del 1956, cio il tentativo di liberalizzare il sistema comunista
dall'interno , nella fattispecie il leader comunista riformatore Dubek , il quale vuole creare il
cosiddetto socialismo dal volto umano, cio si propone di liberalizzare il quadro politico interno e di
decentrare il paese dando maggiore autonomia alla Slovacchia. Brenev arriva con i carriarmati,
Dubek viene deposto e arrestato e la primavera di Praga viene repressa con la forza. Per spiegare
questo intervento militare Brenev adduce alla dottrina della 'sovranit limitata' che consiste nel
dire che i confini geografici sono un criterio borghese, l'unico criterio valido quello di classe, era
stata la classe operaia sovietica a correre in aiuto della classe operaia cecoslovacca.
Due regimi comunisti si combattono e il Vietnam rovescia l'altro. Vietnam sostenuto dall'URSS e
Cambogia sostenuta dalla Cina.
Ultima ragione che esemplifica la crisi americana di natura politica e si riferisce all'affare
Watergate. Fu un caso di spionaggio orchestrato dal presidente Nixon ai danni del partito
democratico, il Watergate Hotel ospitava la sede del comitato elettorale del partito democratico, nel
quale vennero scoperti degli infiltrati che traevano informazioni segretamente sul conto di
responsabili del partito democratico. Si sviluppa una grande campagna stampa alimentata dal
Washington Post che mette in luce le complicit e le coperture. Nixon si dimette nel 1974. Tra il
1976 e il 1980 alla Casabianca c' Carter.
L'interventismo sovietico negli anni '70
Nel 1971 scoppia una guerra civile nella regione orientale del Pakistan, le cause sono di
natura molteplice ( La prima di natura politica, la minoranza bengalese che era stata
separata dall'India al momento della nascita del Pakistan non si sente rappresentata dal
governo pakistano. La seconda ragione di natura 'metereologica' , ovvero una carestia
seguita ad un tifone affama questa regione che non si sente tutelata dal potere pakistano), in
uno scenario abbastanza lontano dal centro della guerra fredda che era l'Europa. Gli equilibri
internazionali si ripropongono, India e Urss sostengono la minoranza bengalese, mentre
Cina e Usa sostengono il governo centrale Pakistano. L'Urss e l'India vincono e i bengalesi
riescono a ottenere l'indipendenza e nasce il Bangladesh.
Il secondo scenario quello Africano. Il Portogallo aveva uno dei sistemi coloniali pi duri
e retogradi, al momento della liberazione di Mozambico e Angola, scoppiano guerre
intestine. In un contesto come quello degli anni '70 i conflitti intestini ai singoli paesi
rispecchiano il bipolarismo globale. In Angola si fronteggiano da un lato il Movimento
Popolare per la Liberazione dell'Angola ( di stampo comunista), dall'altro forze filo
occidentali. Da un lato l'MPLA sono sostenuti dai sovietici e dai cubani, le forze filooccidentali sono sostenute da USA e SudAfrica. La guerra si conclute con la vittoria del
movimento comunista angolano (MPLA). L'interventismo sovietico in Africa non si ferma
all'Angola, interviene tra il 1976 e il 1978 nella regione del Katanga(Zaire) ed in Etiopia
nella guerra contro la Somalia.
Ultimo scenario in cui si registra l'interventismo dell'Urss quello Afghano. Il governo
comunista minacciato dalla guerriglia islamica, combattono contro il governo filocomunista di Kabul i cosiddetti Mujaheddin alleati dei Talebani, Mosca occupa
l'Afghanistan. E' la prima volta, il 1979 che i sovietici mandano i propri carriarmati in un
paese al di fuori dell'Europa Orientale. I sovietici cercano di difendere la propria sfera di
influenza.
Gli USA non gradiscono questo interventismo sovietico . Nello stesso anno 1979 un'altro
paese che gli USA avevano reputato un alleato cade, ed l'Iran. Lo Sci di Persia fugge in
seguito al movimento rivoluzionario animato da varie correnti, il capo di questo movimento
l'ayatollah Komeni. Gli americani percepiscono il regime di Komeni come nemico ed
usciranno confermati della loro impressione con un episodio che colp molto l'opinione
pubblica internazionale e che fu l'irruzione degli studenti iraniani nell'ambasciata americana
di Tehran dove tennero in ostaggio per un anno e mezzo tutto il corpo diplomatico USA.
La conseguenza del 1979 il fatto che gli USA si sentano sempre pi minacciati, non riconoscono
maggioranza cattolico, ma per l'avvento di Giovanni Paolo II nel 1979. Giovanni Paolo II era
polacco, era da 500 anni che non c'era un Papa non italiano , chiaro il segnale che la Chiesa
manda al blocco comunista.
Solidarnosc nasce nel 1980, ha un momento di grande successo tra l'80 e l'81 ma viene reso illegale
dal governo comunista polacco guidato dal generale Jaruzelski .
L'ultimo aspetto che mostra l'involuzione del sistema sovietico legato al piano dell'immagine,
una leadership sovietica vecchia, conservatrice e che non pi in grado di muoversi con abilit sul
piano delle relazioni internazionali, emblema di questa incapacit di dialogare con l'opinione
pubblica internazionale un episodio del 1983, quando l'aviazione sovietica abbatt un aereo civile
della Corea del Sud che aveva violato lo spazio aereo sovietico. Il colpo di immagine fu enorme,
morirono quasi 300 passeggeri civili e parve evidente all'opinione pubblica internazionale come
Mosca vivesse ormai in una guerra fredda fuori dal tempo in cui anche i civili potevano essere
merce di scambio nell'equilibrio di potere.
Il dialogo tra Gorbaciov e Reagan
Vertici bilaterali ( Ginevra 1985 e Reykiavik)
Trattato INF ( 1987)
Disimpegno sovietico in Afghanistan ( 1987-1988)
Visita di Reagan a Mosca ( 1988)
Gorbaciov un leader che succede a Brezniev, un leader di compromesso, ma alla fine sar un
leader profondamente innovatore. Secondo Gorbaciov l'URSS non era pi in grado di sostenere la
competizione bipolare, Gorbaciov ritiene che abbassando la temperatura dello scontro con gli USA,
l'URSS avrebbe potuto ottenere vantaggi sul piano interno. Per portare avanti questo programma,
Gorbaciov disposto a concessioni unilaterali. La presidenza americana inizialmente molto
scettica di fronte a colui che incarnava l'impero del male, ma in un paio di anni tra i 2 leader si
instaura un rapporto di grande collaborazione.
Questo dialogo si traduce nei vertici bilaterali che tra il 1985 e il 1986 vedono protagonisti i 2
presidenti, nel primo a Ginevra non si conclude nulla dal punto di vista degli accordi. Il secondo
quello a Reykjavik pi produttivo, riguarda il solito ambito della riduzione degli armamenti, in
particolare la riduzione del 50% dei missili presenti sul suolo europeo. Questo sar oggetto anche
del secondo trattato, in cui si avvia lo smantellamento sia da parte sovietica che statunitense delle
testate balistiche presenti in Europa.
Altri due elementi sono il disimpegno sovietico in Afghanistan e la visita che il presidente
americano Reagan rende a Gorbaciov nel 1988. Reagan riconosce che ormai l'impero del male non
esiste pi, riconosce pubblicamente che Gorbaciov un partner affidabile e che l'URSS un
interlocutore riconosciuto degli USA .
La disgregazione dell'impero sovietico (1989)
Le elezioni in Polonia (Solidarnosc)
La liberalizzazione in Ungheria
La caduta del muro di Berlino
La fine della guerra fredda non avviene attraverso un accordo tra le due superpotenze, ne
tantomento avviene per un emergere internazionale di altre potenze ma avviene per il crollo di una
delle due parti. Le tappe di questo crollo sono molto ravvicinate, tra la primavera e l'autunno del
1989 e riguardano 3 paesi del blocco comunista. Prima tappa sono le elezioni in Polonia nel giugno
del 1989. Il generale polacco vuole attuare una politica di riconciliazione nazionale, si va alle urne
nel giugno del 1989 e stravince il movimento cattolico di Solidarnosc.
Per la prima volta dall'inizio della guerra fredda un paese del blocco orientale non governato dai
comunisti. Nel giro di poche settimane un'altro paese del blocco orientale si apre ad una prima
democratizzazione ed l'Ungheria. In Ungheria si avvia una liberalizzazione del sistema politico, si
consente la nascita a partiti non-comunisti una dialettica democratica riprende anche in Ungheria.
Alcuni stati apportano delle riforme, URSS, Ungheria e Polonia.
Germania Est, Cecoslovacchia, Bulgaria e Romania non volevano avere riforme. Sar proprio
l'implosione del regime comunista della Germania Est a sancire la fine della Guerra Fredda. Questo
regime cade in seguito alla liberalizzazione che aveva coinvolto l'Ungheria. L'Ungheria decide di
aprire i propri confini e questo apre alla possibilita ai cittadini del blocco orientale di arrivare in
Austria e nei paesi occidentali passando dall'Ungheria. Il muro di Berlino non serviva pi a nulla. E'
nel novembre del 1989 che la leadership della Germania Est capisce che la barriera non ha pi
ragion d'essere e a partire dal novembre parte lo smantellamento del muro di Berlino, simbolo pi
evidente della guerra fredda . L'anno successivo la Germania si riunifica sotto la guida della
germania federale di Kholl.
-----------------------------------------------------------------------La svolta degli anni Settanta
La strage di Piazza Fontana (1969)
Rivolta di Reggio Calabria
In Italia due episodi sanciscono l'inefficenza dei poteri pubblici e della classe politica, il primo di
questi due episodi l'avvio della strategia della tensione che caratterizzer l'Italia dal 1969 e che
la strage di piazza Fontana. La strage avviene il 12-12 del 1969 quando viene posta una valigia
bomba all'interno della banca nazionale del lavoro di Milano e vengono uccise 17 persone e circa
un centinaio vengono ferite. E' l'emblema dell'inefficenza dell'apparato statale. Non solo i colpevoli
non saranno mai trovati, e questo un classico di diversi episodi di terrorismo che hanno
caratterizzato la nostra storia, ma le indagini si dirigono con ostinazione verso una pista che sar poi
smentita dai fatti e che sar la pista anarchica. Nei giorni successivi a questa strage vengono
arrestati diversi esponenti dell'anarchia milanese, tra cui Pietro ValPreda e Giuseppe Tinelli.
Giuseppe Tinelli era stato arrestato a Milano e tre giorni dopo precipita dall'ufficio della questura e
muore. Sulla dinamica dell'omicidio non mai stata fatta piena luce. Colpevole di questo omicidio
venne individuato il commissario Calabresi, il quale sar ucciso da un commando di terroristi di
estrema sinistra che volevano vendicare Tinelli. Il secondo episodio che mostra la fragilit delle
istituzioni pubbliche italiane negli anni '70 la rivolta di Reggio Calabria, nel 1970 vengono
istituite le regioni, l'istituzione delle regioni era inserita nella carta costituzionale ma si attende fino
a quell'anno per vederne la nascita. A Reggio Calabria nel luglio del 1970 scoppia una rivolta
perch capoluogo di regione era stato scelto Catanzaro. La rivolta animata da ambienti di estrema
destra riconducibili all'MSI e a sindacalisti di destra (Ciccio Franco). La rivolta venne domata dopo
7 mesi nel febbraio del 1971 grazie all'intervento della forza pubblica e a concessioni fatte ai
rivoltosi, viene deciso di lasciare la sede del governo regionale a Catanzaro mentre il consiglio
regionale viene stabilito a Reggio Calabria. Ci troviamo all'avvio degli anni '70 con una situazione
ambigua, da un lato una fragilit estrema dei poteri pubblici, dall'altro una frattura interna alle forze
politiche italiane. DC e PSDI vogliono proseguire la stagione del centrosinistra. I socialisti invece si
distaccano dal centrosinistra e vogliono coinvolgere il PCI all'interno della maggioranza. La ragione
della volont di coinvolgere il PCI era dovuta al fatto che si riteneva che il PCI potesse stabilizzare
il sistema politico .
Gli anni settanta
Mobilitazione civica
Svolta del PCI
fine del centrosinistra
Il terrorismo e la solidariet nazionale
Quello degli anni '70 un decennio caratterizzato da una fortissima mobilitazione civica,l'opinione
pubblica di fronte all'inefficenza dei partiti e delle istituzioni, tenta di riappropriarsi di temi ritenuti
di interesse generale e si mobilita non pi delegando solamente ai partiti le scelte e le decisioni
principale del mancato voto di sfiducia dei comunisti a questo esperimento era l'emergenza
terroristica. In Italia alla met degli anni '70 viviamo in un contesto di lacerazione interna con il
contrapporsi di un terrorismo nero e di un terrorismo rosso , queste due tipologie di terrorismo non
sono differenti soltanto per la matrice ideologica, sono differenti anche per le modalit con cui le
azioni terroristiche sono portate avanti. Le azioni portate avanti dal terrorismo nero sono
essenzialmente bombe messe in luoghi molto frequentati e che hanno l'obiettivo di diffondere un
terrore abbastanza indiscriminate, i principali eventi riconducibili al terrorismo nero sono : Piazza
della Loggia a Brescia nel 1974, Strage dell'Italicus 1974, Strage di Bologna 2 agosto 1980 nella
quale venne posta una bomba nella sala di aspetto che caus pi di 80 morti. Su tutte queste stragi
eccezion fatta per quella di Bologna non mai stata fatta chiarezza fino in fondo. Il terrorismo rosso
era animato per la gran parte da giovani studenti universitari e aveva un obiettivo principale, quello
di risvegliare la classe operaia facendole capire che non doveva muoversi sul terreno delle conquiste
sindacali ma doveva tornare all'ideologia rivoluzionaria. La rivoluzione doveva nascere da una fase
di terrore, terrore contro avversari politici ben definiti: industriali, magistrati, forze dell'ordine,
politici. Nei primi anni tra il 1972 e 1974 sono principalmente attentati incendiari, a partire dal 1974
c' un'escalation, il primo atto fu il sequestro di un magistrato genovese ( Giudice Sossi) e graziato
in cambio della liberazione di altri terroristi di estrema sinistra, il fatto che poi questi terroristi non
vennero liberati caus due anni dopo l'uccisione del procuratore capo di Genova.
Si determina una seconda ondata di movimenti, nel 1977 nelle scuole superiori e nelle universit
nasce un secondo movimento molto pi estremista di quello del '68 e che per la prima volta
caratterizzato dal fatto che gli studenti prendono le armi in pugno. Gli obiettivi contro i quali si
scagli il movimento del '77 erano le tradizionali organizzazioni della sinistra, a livello politico
(PCI) e a livello sindacale ( CIGL), il fatto pi eclatante fu nel febbraio del 1977 quando il
segretario della CIGL ( Lama ) venne aggredito da degli studenti durante un comizio all'universit
di Roma. L'anno successivo ci sar l'episodio pi drammatico, il rapimento e l'uccisione di Aldo
Moro. Il 16 marzo del 1978 (il giorno in cui in parlamento si votava la fiducia al primo governo
Andreotti nel quale anche il PCI votava la fiducia) Aldo Moro viene fermato con la sua scorta,
vengono uccisi i 5 uomini della scorta e viene rapito dando il via ad un periodo di estrema
commossione e isteria nazionale che dur 55 giorni nelle quali le forze politiche si divisero sulla
possibilit di trattare o meno con le BR. Il governo e il PCI non volevano negoziare con le BR, non
volevano piegarsi al ricatto. A favore della trattativa erano il partito socialista e alcune correnti della
DC. Aldo Moro fu fatto ritrovare ucciso il 9 di maggio del 1978 e questo fu il momento in cui
l'emergenza terroristica parve per un verso incontenibile e per un altro rappresent il momento nel
quale ci fu una prima presa di distanza dal terrorismo da parte di ambienti che fino a quel giorno
erano stati conniventi, lo avevano tollerato e protetto. A partire dal 1978 noi vediamo un declino ed
un isolamento crescente delle BR, il cui ultimo gesto fu a Forl con l'uccisione di Roberto Ruffilli.
Questa fase di solidariet nazionale si esaurisce con lo sganciamento del PCI, che a partire dal 1979
decide di tornare convintamente all'opposizione. La fase di solidariet nazionale si conclude in
chiaroscuro, alcuni dati positivi: strategia vincente nei confronti del terrorismo e alcune riforme
( equocanone e sistema sanitario nazionale). E alcuni dati negativi: lobbizzazione->il fatto che la
politica paradossalmente in un momento in cui risulta meno credibile permea progressivamente tutti
gli ambiti della societ, non si accede a ruoli importanti senza coperture politiche (universit,
televisione, Ausl ecc). E' un fenomeno di corruzzione che a partire dalla fine degli anni '70 si
estende ed occupa tutte le parti della societ.
(Rai 1-> DC , Rai 2->Socialisti, Rai 3-> Comunisti ...poi
Rai 1->partito di maggioranza (Forza Italia, PD, PDL), Rai 2->An, Lega, ecc , Rai 3-> sinistra )
Gli anni Ottanta
Il boom della spesa pubblica
L'offensiva della criminalit organizzata
Involuzione dei partiti
A livello di governo vediamo il Pentapartito, all'interno del governo -> DC, partito socialista, partito
socialdemocratico, partito repubblicano e partito liberale.
Tre fattori indeboliscono le basi democratiche del nostro paese, il primo l'esplodere della spesa
pubblica in Italia, l'estendersi abnorme della politica in settori della societ che non le competono
implica un aumento dell'inefficienza e della spesa pubblica. Si amplia il settore pubblico, vengono
creati nuovi posti in tutti gli apparati statali. Il secondo aspetto la crescente offensiva della
criminalit organizzata, vengono a galla molte collusioni, ambiguit e vicinanze tra politica e
criminalit organizzata, la criminalit aiuta a reperire voti e progressivamente entra negli apparati
pubblici, non entra in maniera silenziosa ma a partire dagli anni '80 lo far in maniera evidente, il
caso pi noto l'omicidio del generale Dalla Chiesa a Palermo, era stato chiamato come procuratore
a Palermo per fronteggiare l'emergenza mafiosa e sar ucciso nel settembre nel 1982.
L'ultimo aspetto relativo all'involuzione dei partiti, assistiamo ad un progressivo distacco dei
partiti che non fungono pi da canale di collegamento tra le istituzioni e l'opinione pubblica ma
sono sempre pi autocentrati, ovvero sempre pi rivolti a se stessi. Conseguenza di questi fattori
sar il fenomeno della corruzione politica che sfocer in Tangentopoli. Il vuoto di potere che nasce
dalla scomparsa dei due principali partiti associato dalla delegittimazione dei partiti sar alla base
della ricerca di un uomo nuovo.