Appunti CHIMICA FISICA
Appunti CHIMICA FISICA
Appunti CHIMICA FISICA
La chimica fisica studia i principi fisici che stanno alla base delle trasformazioni chimiche. Nello
studio della chimica fisica ci si pu approcciare in due modi,microscopico e macroscopico. A livello
microscopico si studia la materia partendo dai nuclei,gli elettroni,gli atomi e le molecole. A livello
macroscopico,si tratta la materia a livello termo meccanico e fenomenologico. La termodinamica
statistica il ponte tra il macroscopico e il microscopico.
TERMODINAMICA
La termodinamica si basa sullosservazione dei fenomeni sperimentali. Si parte da un modello della
realt fisica e un numero di postulati detti: Principi della termodinamica.
IL MODELLO TERMODINAMICO
Il sistema la parte di universo oggetto di osservazione;tutto ci che al di fuori del sistema sotto
osservazione detto AMBIENTE. Un sistema separato dallambiente dalle sue pareti,che possono
essere pareti fisiche oppure un limite immaginario che noi poniamo per delimitare il sistema sotto
osservazione. Tutte le interazioni tra il sistema e lambiente avvengono attraverso le pareti. Un
sistema si definisce aperto quando pu scambiare con lambiente materia ed energia sottoforma
di calore o di lavoro. Un sistema si definisce chiuso quando non in grado di scambiare materia
con lambiente ma pu scambiare energia,sottoforma di calore o di lavoro. Un sistema si definisce
isolato quando non in grado di scambiare n materia n energia.
SISTEMA APERTO
Un sistema aperto delimitato da pareti permeabili,che consentono il passaggio di ogni specie
chimica,e diatermiche che consentono lo scambio di energia sottoforma di calore o di lavoro.
SISTEMA CHIUSO
Un sistema chiuso delimitato da pareti impermeabili,che non consentono i passaggio di alcuna
specie chimica,e diatermiche e/o mobili,che consentono lo scambio di energia sottoforma di
calore o di lavoro.
SISTEMA ISOLATO
Un sistema isolato delimitato da pareti impermeabili e adiabatiche e/o rigide,che non
consentono lo scambio n di calore n di lavoro.
VARIABILI DI STATO
Le variabili di stato sono le propriet usate per descrivere un sistema. Le variabili di stato possono
essere:
Si definisce uno stato termodinamico di un sistema termodinamico linsieme dei valori assunti dai
parametri macroscopici che lo caratterizzano,come la pressione,il volume,lentropia,la
temperatura e cos via. Uno stato termodinamico in equilibrio se i parametri che lo definiscono
sono indipendenti dal tempo.
Per una sostanza pura in fase omogenea bastano una propriet estensiva e 2 propriet intensive
per definire lo stato del sistema.
Per una miscela,bisogna definire tante propriet intensive quante sono le componenti della
miscela meno 1.
UNITA DI MISURA
Lunghezza
Massa
Tempo
Corrente elettrica
Temperatura
Quantit di materia
Forza
Pressione
Energia
Potenza
l
m
t
i
T
Mole
F
P
E
Q
Metro
Chilogrammo
Secondo
Ampere
Kelvin
Mole
Newton
Pascal
Joule
Watt
Per volume si intende una misura dello spazio che il campione occupa (m3)
Per massa si intende la quantit di materia che un campione contiene (Kg)
m
Kg
s
A
K
mol
N (kgms-2)
Pa (Nm-2)
J
W (Js-1)
Per mole si intende una sostanza che contiene un numero di particelle elementari pari al numero
di atomi contenuti in 12 g esatti dellisotopo 12 del carbonio (mol).
LA PRESSIONE
Per pressione si intende la forza che insiste sullunit di superficie.
La misurazione della pressione atmosferica con il barometro a mercurio
mercurio)
1
13,59 10
0,760 9,8
101325
101325
torr == 101325
133,32 Pa
11 atm
Pa
1 bar = 100000 Pa o 100 KPa
1 torr = 133,32 Pa
EQUILIBRIO MECCANICO
PRESSIONE
Alta Pressione
Bassa pressione
In un sistema diviso in due compartimenti la parete mobile che li divide tende a spostarsi verso il
compartimento con pressione pi bassa.
P1
P2
Pa,va
Pb,vb
Le due pareti esterne sono adiabatiche e mobili,mentre quella interna diatermica e fissa. I due
sistemi si influenzano tra di loro termo dinamicamente e la temperatura una propriet che
hanno in comune due corpi che sono in equilibrio termico.
3. Il principio di Avogadro
LA LEGGE DI BOYLE
A temperatura costante,il volume di una determinata quantit di gas varia in modo inversamente
proporzionale alla pressione. ( $ )*%+)
,
$,
1
$
1
%, $ )*%-
PRINCIPIO DI AVOGADRO
A pressione e temperatura costanti,volumi uguali di gas diversi contengono lo stesso numero di
molecole. Se si raddoppiano le molecole,mantenendo la pressione e la temperatura costanti,il
volume raddoppia.
VOLUME MOLARE
Per volume molare,si intende il volume di una mole di una qualsiasi sostanza che pari a 6,022
1023 molecole.
$
$
%
123
123
4
123
4
LEGGE DI DALTON
La pressione esercitata da una miscela di gas,a comportamento perfetto, la somma delle
pressioni che i singoli gas che costituiscono la miscela eserciterebbero se occupassero da soli il
volume dato.
Il contributo di ciascun gas alla pressione totale prende il nome di pressione parziale.
5
%5 & '
$
6
%6 & '
$
5 7 6
5 85
5
85 1
19
:;:<=>
% & ' %5
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? 5
$
%
$
GAS REALI
Le molecole di un gas reale sono immerse in un campo di
forze. Lenergia potenziale pu essere definita come il
lavoro necessario per portare due molecole a distanza
infinita ed 0 quando le due molecole sono a distanza
infinita.
4A
123
4AB
23
$C
D
E
17
7
7F
&'
$C $C
AB
AB H
AB
AB H
rimane trascurabile.
Essendo B < 0 Z decresce fino ad arrivare a pressioni maggiori e quindi il volume molare
decresce rendendo significativo anche il rapporto
AB H
VARIBILI CRITICHE
Temperatura critica (Tc): Temperatura massima alla quale un gas pu essere liquefatto.
Anche la temperatura al di sopra della quale il liquido non pu esistere.
Pressione critica (Pc): Pressione richiesta per liquefare il gas alla temperatura critica.
Volume critico (Vc): Volume occupato da una determinata quantit di gas alla pressione e
temperatura critica.
Al punto critico il liquido e il gas hanno la stessa densit,quindi scompare la superficie di
separazione fra le due fasi che diventano indistinguibili.
A1
La presenza delle interazioni attrattive fra le molecole ha leffetto di ridurre la pressione che un
gas in grado di esercitare. La pressione legata agli urti delle molecole sulle pareti del recipiente.
In un gas reale,ripsetto ad uno ideale,a parit di temperatura una parte dellenergia posseduta dal
sistema deve essere utilizzata per vincere le forze di attrazione. Le molecole di un gas si muovono
pi lentamente e diminuiscono il numero degli urti e lenergia di ciascun urto. La riduzione della
pressione risulta direttamente proporzionale al quadrato della concentrazione molare.
%&'
%
UV W
$ U %J
$
&'
&'
U V
W ? 7 V
W
$UX
$
$
$UX
$ U YX 7
&'
X
Z$ 7 $ U
0
Lavoro
Calore
Energia
LAVORO
Si compie lavoro ogni qualvolta possibile sfruttare un processo per far variare laltezza di un peso
in qualche punto dellambiente.
Se il peso si solleva rispetto allambiente si dice che il lavoro stato compiuto dal sistema.
Se laltezza del peso diminuisce allora il lavoro stato compiuto sul sistema.
Per convenzione si considera positivo il lavoro effettuato sul sistema e negativo il lavoro
effettuato dal sistema.
ENERGIA
Lenergia la capacit del sistema di compiere lavoro
Quando un sistema compie lavoro verso lesterno consuma energia perch nello stato
finale la sua capacit di compiere lavoro ne risulta diminuita.
Se siamo noi a compiere lavoro sul sistema allora aumenta la sua capacit di compiere
lavoro e quindi ne risulta aumentata la sua energia.
CALORE
Il calore una forma di energia che si trasferisce dal sistema allambiente o viceversa per effetto di
una differenza di temperatura.
Quando fra il sistema ed il suo ambiente sussiste una differenza di temperatura ed i due
enti si trovano a contatto termico tra loro lenergia subisce una variazione.
Quando lenergia di un sistema muta per effetto di una differenza di temperatura diciamo
che si verificato un flusso di calore.
Per convenzione si considera positivo il calore assorbito dal sistema e negativo quando
ceduto dal sistema.
Il calore e il lavoro vengono considerati positivi quando contribuiscono a far aumentare lenergia
interna del sistema.
IL LAVORO
Il lavoro prodotto di una forza per uno spostamento
[ ]
^ a (_` ]
_b
F(x) la forza che si oppone allo spostamento ed positiva se agisce nella stessa direzione in cui x
positivo
Esempio
e
^ ce b d(e` 0 ce b
0
ce b 0
f
(0 U 0g `
Se m = 2 kg e h = 1 m
W = 2 kg 9,8 m s-2 1 m = 19,6 m2 Kg s-2 = 19,6 J
LAVORO DI ESPANSIONE
Il lavoro di espansione quello che viene effettuato da un sistema che si espande contro una
pressione esterna.
Il lavoro risulta negativo perch fatto dal sistema. Tanto pi elevta la pressione esterna
tanto maggiore il valore assoluto del lavoro di espansione effettuato.
Il lavoro massimo di espensione si ottiene quando la pressione esterna inferiore solo di
un infinitesimo,dP,della pressione interna del gas.
Poich dP pu essere considerata trascurabile rispetto alla pressione possiamo dire che il
lavoro massimo si ottiene quando la pressione esterna uguaglia la pressione interna;Pint =
Pext e il sistema in equilibrio meccanico.
Quando un sistema si trova in equilibrio meccanico,variazioni infinitesime di pressione
causano mutamenti in direzioni opposte. Diciamo che uno stato di equilibrio reversibile.
Per calcolare lintegrale usiamo per Pint il valore ricavato dalla legge dei gas perfetti e il lavoro
massimo,a temperatura costante,sar dato da
^a
Al
A>
Al
$n
%&'
$
$ U% & ' a
U% & ' .%
$
$o
A> $
>
%&'
% & ' $n o
; $o
;
n
o
$o n
>
CALORE
Il calore una forma di energia che si trasferisce dal sistema allambiente,o viceversa,per effetto di
una differenza di temperatura.
La grandezza del coefficiente C dipende dalla dimensione e dalla natura del sistema sotto
osservazione ed esso prende il nome di capacit termica. Se consideriamo la capacit termica del
nostro sistema si in grado di misurare lenergia che esso ha acquistato sotto forma di calore
misurando lincremento di temperatura.
3H
3H
3b
dU = dq + dw
Poich nei sistemi termodinamici che considereremo il lavoro quasi sempre un lavoro massimo
dU = dq + PdV
Una funzione di stato una propriet del sistema che dipende solo dallo stato in considerazione e
non dalla natura del processo attraverso il quale il sistema arrivato allo stato finale.
LE FUNZIONI DI STATO
Lenergia interna una funzione di stato in quanto dipende solo dallo stato del sistema. Se
definiamo lo stato di una sostanza fissando volume,temperatura e numero di moli,che la
costituiscono anche lenergia interna avr un valore definito
U = f(T,V,n)
Il lavoro e il calore non sono funzioni di stato.
a u un U uo u
o
v u 0
2. Il differenziale di una funzione di stato un differenziale esatto
u d(3,A`
u Y
u
u
Z ' 7 Y Z $
' A
$ 3
CAPACITA TERMICA
Se un corpo assorbe una quantit finita di calore Q la sua temperatura aumenta di una quantit
finita T. La capacit termica media del sistema in questo intervallo di temperatura definita
come
Ehow
t
'
La capacit termica della temperatura T il valore limite a cui tende questo rapporto quando Q e
T diventano infinitesimi.
t
t
?E
z{?g T
'
E lim
Si definisce calore specifico la capacit termica riferita allunit di massa della sostanza (J K-1 g-1).
Si definisce capacit termica molare la capacit termica riferita ad un mole di sostanza (J K-1 mol1
).
CALORE 2
Il calore una funzione di percorso in quanto la quantit di calore scambiato dipende dal modo in
il sistema ha scambiato calore. Se il sistema passa da uno stato iniziale a temperatura Ti ad uno
stato finale a temperatura Tf a volume costante,quindi senza compiere lavoro,avr scambiato una
quantit di calore diversa che se passasse dallo stato iniziale allo stato finale,attraverso un
processo a pressione costatnte perch questo caso il sistema effettua una certa quantit di lavoro
( Qv QP ). Conseguentemente si pu definire una capacit termica a volume costante ed una
capacit termica pressione costante.
EA
tA
'
E4
t4
'
EA pu essere messa in relazione con la variazione di energia interna che accompagna il processo
di riscaldamento. Infatti per una sistema a volume costante dV = 0 e dU = dQv U = Qv
EA
tA
u
? EA Y Z
'
' A
Molti espirimenti chimici sono condotti a pressione costante piuttosto che a volume costante.
Sotto queste condizioni il lavoro fatto dal sistema per effetto dellespansione diverso da 0.
[ Uh_i $ ? ^ U($
U $ `
u u U u t 7 [ ~ U ($ U $ `
t4 (u U $ ` U (u 7 $ ` U
dH = ( dq )P
dU = dP + dW
dU = dP Pext dV
dU = dQP Pext (dV)
U =QP h_i m$n U $o p
H: Entalpia
QP = Hf Hi = H = dQP
E4
t4
? E4
? E4 Y Z
'
'
' 4
t4
? E4 Y Z
' 4
'
La differnza tra CP e CV piccola per le sostanze allo stato condensato ma diventa significativa nel
caso dei gas.
CP CV = R
H = U + PV
H = U + RT
dH = dU + RdT
u
'
7&
? E4 U EA &
' '
'
u
'
Y
E4 ;
EA ;
1Z
'
'
'
dW = - Pext dV
2 105 Pa.
U = 0 ; W = - Q
CONSIDERAZIONI
Il gas si espanso e ha diminuito la sua energia sottoforma di lavoro. Energia sottoforma di calore
entra nel sistema per mantenere costante la temperatura e lenergia interna.
Espansione reversibile del gas perfetto a pressione non costante.
U = 0
Al
Al
[ U a h_i $ U a o1i $ U a
A>
A>
W=-Q
Al
$n
%&'
$
$ U% & ' a
U% & ' ln
$o
$
A> $
3l
3>
Z E4 ? E4 ' % E4 m'n U 'o p
' 4
Al
A>
%&'
$
$
Al
'
%&'
$ U% & a
$
$
A> $
W = n Cv (T2 T1)
3l
3>
%&'
'
& $
$ ?
Y Z
$
'
EA $
'n
$n
'
& 3l $
&
U a
? ln Y Z U ln
'
EA 3> $
'o
EA
$o
(& E4 U EA `
'n
$n
'n
$n
E4 U EA
E4
ln Y Z U
ln ? ln Y Z Y1 U Z ln
'o
EA
$o
'o
EA
$o
G
Ponendo VG W
'n
$n
'n
$n (`
$n (`
(1
ln Y Z U ` ln ? Y Z Y Z
? 'n 'o Y Z
'o
$o
'o
$o
$o
RELAZIONE P V
3
Partendo da V 3l W V Al W
>
(`
>
4 A
Facendo il rapporto V 4l Al W
A
V Al W
>
(`
>
? V 4l W V Al W
>
n $n o $o
$ )*%+
>
>
(`
e considerando Pf Vf = n R Tf e Pi Vi = n R Ti
3l
3>
? V 4l W YA > Z
>
(`
? V 4l W YA > Z ?
>
>
>
>
ENTALPIA
La maggior parte dei processi chimici e biochimici avvengo a pressione costante. Il calore
scambiato in questi processi corrisponde alla variazione di entalpia.
FUNZIONE ENTALPIA: H = U + PV
dH =(t`4 ? n U o t
Quando:
H A B = H A C + H C B
H? UH?
STATO FINALE
Solido
Liquido
Solido
Vapore
Liquido
Vapore
Solido
TRASFORMAZIONE
Transizione di fase
Fusione
Congelamento
Vaporizzazione
Condensazione
Sublimazione
brinamento
H
trsH
-fusH
fusH
vapH
-vapH
subH
-subH
ENTALPIA DI VAPORIZZAZIONE
La vaporizzazione di un liquido un processo che richiede la somministrazione di calore. un
precesso endotermico H > 0
Il calore che occorre fornire a pressione costante al sistema per ottenere la vaporizzazione di una
mole di sostanza rappresenta lentalpia molare di vaporizzazione di quella sostenza e si indica con
vapH.
Quando la pressione costante,alla quale si riferisce, un bar la variazione di entalpia del processo
lentalpia stadard di vaporizzazione, vapHo ( o significa standard). Lo stato standard di una sostanza
quello della sostanza pura,nello stato fisico in cui si troa alla pressione di un bar. La temperatura
va sempre specificata.
Definiamo lentalpia molare di vaporizzazione di una sostanza il calore necessario per far
vaporizzare una mole di sostanza alla pressione di un bar e alla temperatura specificata.
Tf (K)
Acqua
Argon
Benzene
Elio
273,15
83,8
278,7
3,5
fusH ( `
6,01
1,2
9,87
0,02
Teb (K)
373,15
87,3
353,3
4,22
vapH ( `
40,7
6,5
30,8
0,08
&'
Z
h_i
$ m$wh U $oo p
m$wh 22,4 .pm$oo 18 ) + /-%- )/X-.+ -~+* . k*./+ +. k~*+p
23
U = 40,7 Uh_i 4
ENTALPIA DI REAZIONE
Si definisce entalpia di reazione la variazione di entalpia che accompagna la reazione,quale essa
specificata nellequazione chimica associata.
Occorre specificare:
Lo stato standard di una sostanza costituita dalla sua forma pura considerata alla pressione di un
bar e alla temperatura specificata.
standard, b
La temperatura convenzionale a cui vengono riferiti i dati termochimici quella di 298,15 K.
E 7
? E
rH U393,5 KJ mol
E 7 ? E
rH U395,4 KJ mol
ENTALPIA DI COMBUSTIONE
Lentalpia standard di combustione lentalpia standard della reazione di ossidazione completa di
un composto organico a CO2(g) e H2O(l) ove il composto organico contenga C,H,O nonch a N2(g) se
presente N.
LEGGE DI HESS
Poich lentalpia una funzione di stato,il cambiamento di entalpia di ogni reazione chimica pu
essere espresso come la somma lagebrica delle entalpie standard delle reazioni nelle quali la
reazione complessiva pu essere formalmente divisa
ENTALPIA DI FORMAZIONE
Entalpia molare standard di formazione lentalpia di reazione standard in un processo di
formazione,cio la variazione di entalpia nel processo di sintesi di una mole di composto a partire
dai suoi elementi consierati nel loro stato standard e nel loro stato di riferimento,dove per stato di
riferimento si intende la loro forma stabile a 298,15 K.
E 7
? E
rH U393,5 KJ mol
E 7 ? E
rH U395,4 KJ mol
La variazione di entalpia associata alla reazione nella quale una mole ci carbonio allo stato di
grafite alla temperatura T e alla pressione di un bar reagisce con una mole di ossigeno alla stessa
temperatura T e alla stessa pressione di un bar per dare una mole di E
alla temperatura T e alla
pressione di un bar, lentalpia molare di formazione standard della CO2 alla temperatura T.
ESEMPI
rH U393,5 KJ mol
2`E 7 ? E
rH U395,4 KJ mol
1 2 = 0 ; E U E 0 ; E E ; E ? E
fHO = -393,5 (-395,4) = 1,9 KJ mol
Lentalpia degli elementi nel loro stato standard si assume nulla a qualunque temperatura. Noi
non possiamo misurare il valore assoluto dellentalpia ma solo delle variazioni di entalpia e allore
fissiamo uno zero arbitrario nela scala dellentalpia assegnando valore 0 allentalpia degli
elementi.
rHO la variazione di entalpia nella reazione uguale allentalpia dello stato finale meno lentalpia
dello stato iniziale:
rHO = HOprodotti - HO reagenti ; fHiO = HiO
E 7
? E
1
7
?
2
E 7 3 ? E
H U393,5 KJ mol
H U286 KJ mol
H 49 KJ mol
rH H U H
rH
H H
ESEMPIO 1
E
? 2E E(`E
2n wo wiio U n o
2 7 2 ? 7 4
n H H 7 n H U 2 H U 2 H
rH H
o
dH
H
o E~o
'
'
dT
3H
3H
o E~o ? a a o E~o '
'
3b
3b
o
3H
U
3b
o
3H
3b
o
LEGGE DI KIRCHOFF
3H 3b 7 E~ ('
U ' `
o
ESEMPI
E. ? 7 E.
431 *.
368 *.
? 7
492 *.
U ? 7
428 *.
H
C
N
O
H
436
412
388
463
348
305
360
163
157
146
U393,5 *.
2 7 ?
U E 7 2 ? E 7 2
U2(286` *.
U890,4 *.
E 7
7 2
7
U E U 2
? E
7
U E
U
E 7 2
? E
fH = -74,4 *.
Il primo principio della termodinamica introduce la funzione energia interna U che ci permette di
dire se una certa trasformazione possibile: sono permesse tutte le trasformazioni che lasciano
inalterata lenergia interna del sistema isolato.
Il secondo principio della termodinamica introduce una nuova funzione di stato,la funzione
entropia S, che ci permette di identificare,tra i cambiamenti permessi,quelli spontanei. Possiamo
mettere in relazione la funzione entropia con un aumento del disordine e quindi con una diminuita
capacit del sistema di compiere lavoro. La perdita della capacit di compiere lavoro pu essere
messa in relazione con il calore scambiato dal sistema. Un sistema compie il massimo quando le
trasformazioni che avvengono in esso sono reversibili,quindi la funzione che cerchiamo deve
essere legata al calore scambiato reversibilmente. La perdita di capacit di compiere lavoro pu
essere messo in relazione non solo con il calore scambiato dal sistema ma anche con la
temperatura alla quale stato scambiato infatti si dimostra che:
3
6
c5
inoltre
3
0
dU = dQ + dW
dU = dQ Pext dV
(dU = 0)
t = h_i $ ? t = o1i $ ? t =
%&'
$
$
n
n
n
$n
th
%&'
%&
$
= a
=a
$ = a
$ = %& a
= %& ln
'
$o
o
o '$
o $
o $
n
Al
Quindi = %& ln A
>
=
th
'
= co
n
3
= 3 c5 th = 3 co
n :
3
? = %
:
3:
w
'hJ
30800
= 87,2 *.
353
th
'
3l
'n
Ek '
Ek '
'
? a
Ek a
Ek ln
'
'
'
'o
3>
% YEk ln
'n
Z
'o
ESEMPIO:Argon
Se n = 1 ; Ti = 298 K ; Tf = 373 K ; Cv = 12,48 J mol-1 K-1
'n
Z
'o
ESEMPIO: Argon
Se n = 1 ; Ti = 298 K ; Tf = 373 K ; Cp = 20,78 J mol-1 K-1
= a
o
th
'
S = SA + SB
5 = %5 & ln
6 = %6 & ln
= & Y%5 ln
$n
$5 7 $6
= %5 & ln
$o
$5
$5 7 $6
$6
$5 7 $6
$5 7 $6
7 %6 ln
Z
$5
$6
$ = %&' ? $5 =
%5 &'
%6 &'
; $6 =
&'
&'
$5 7 $6 %5 V W 7 %6 V W %5 7 %6
1
=
=
=
&'
$5
%5
85
%5 V W
= & Y%5 ln
1
1
7 %6 ln Z = U&(%5 ln 85 7 %5 ln 86 `
85
86
Si ha che nA = nT XA e nB = nT XB
= U%&(85 ln 85 7 85 ln 86 `
= U%& 8o ln 8o
RIASSUNTO S
Passaggio di stato
i =
i
'i
$n
Z
$o
= % E~ ln 3
>
= % Ek ln 3l
>
= a
o
3n
th
E~ '
= = a
'
'
3o
Cp = a + bT + cT2
Cp = a + bT + cT2
=
3n
3n
3n
X'
)'
a 7 bT 7 cT
' = a
' 7 a
' 7 a
=
'
'
3o '
3o '
3o
= ln
'n
1
7 Xm'n U 'o p 7 )m'n
U 'o
p =
'o
2
3n
3o
3n
3n
'
E~
E~ '
=a
= a
'
' = ' =
3
3
'
'
3o
3g
ESERCIZIO 1
Abbiamo un gas lo facciamo espandere e riscaldare.
1 *.
(`
$ = 20
$ = 10
? 1 *.
(`
' = 298
' = 400
S1 = 1 8,3145 ln g = 5,76
g
3n
gg
S2 = 1 Cv ln 3o 1 Ek ln
3,67
S = S1 + S2 = 9,43
ESERCIZIO 2
SOLIDIFICAZIONE DELLACQUA IN CONDIZIONI IRREVERSIBILI
1 *.
(` (T 270 K` ? 1 *.
(` (' 270 `
= % E~ ln
U
'n
273
= 1 75,3 ln
0,832
'o
270
n
6008
U
U22,07
'
273
% E~ ln
'n
270
1 37,7 ln
U0,371
273
'o
7 7 U21,35
ENTROPIA ASSOLUTA
Tutte le sostanza chimiche allo stato di cristallo perfetto allo zero assoluto hanno entalpia nulla. Lo
stato di cristallo perfetto presuppone uno stato perfettamente ordinato.
ESEMPIO
a
3n
3n
3
3n
th
E~
'
7 X' 7 )'
' a
' a
' 7 a
'
'
'
'
g '
g
3
n
'n
a
3hJ E~
oo
3n
=
hJ
'
= a
3hJ
'
' = a
3hJ
3n
7 X' 7 )'
'
'
7 X' 7 )'
'
'
= 7 7 7 7
= 5 (
, 298 ` U 5 ()-..* ~+d+*, 0 ` (dove 5 ()-..* ~+d+*, 0 ` = 0)
= 5 (
, 298 `
Le sostanze che allo zero assoluto non sono sottoforma di cristallo perfetto si dice che hanno un
entropia configurazionale.
Entropia standard molare di alcune sostanze a 298 K
SOSTANZA
Som (Jk-1mol-1)
GAS
Ammoniaca
Anidride carbonica
Azoto
Elio
Idorgeno
Neon
Ossigeno
Vapor dacqua
192,5
213,7
191,6
126,2
130,7
146,3
205,1
188,8
LIQUIDI
Acqua
Benzene
Etanolo
SOLIDI
Carbonato di calcio
Carbonato di magnesio
Cloruro di sodio
Diamante
Grafite
Ossido di calcio
Ossido di magnesio
Piombo
Rame
Saccarosio
Stagno bianco
Stagno grigio
69,9
173,3
160,7
92,9
65,7
72,1
2,4
5,7
39,8
26,9
64,8
33,2
360,2
51,6
44,1
ENTROPIA DI REAZIONE
Lentropia di reazione la differenza fra lentropia standard dei prodotti e quella dei reagenti.
2 =
4iio
U
2hwh1io
2 = o o
= o o U o o
o
o
o
ESEMPIO
7
?
P=1bar ; T=298K
1
2 = H (,
` U H (,
` U H (,
`
2
2 5Joh1ih U
2
286000
U
959 *.
'
298
DISUGUAGLIANZA DI CLAUSIUS
in un processo reversibile
3
in un processo spontaneo
In un sistema isolato
0
0 in un processo reversibile
0 in un processo spontaneo
In un sistema isolato ogni cambiamento spontaneo produce un aumento di entropia. Quando
lentropia ha aggiunto il suo valore massimo,il sistema ha raggiunto lequilibrio.
= a
th
'
u = t U $ ? t = ~$
th =
&'
$
$
oihw = a
An
Ao
$n
&'
$ = oi = & ln
$'
$o
Il gas si sta espandendo e quindi sta assorbendo calore dallambiente che lo sta cedendo al
sistema.
twJoh1ih = U
$n
&'
&'
$ ? wJoh1ih = a
$ = U & ln
$
$'
$o
PROCESSO IRREVERSIBILE
u = t U $ ? u = t U a $
3
oi = & ln
$n
$o
Ci perch lentropia una funzione di stato,quindi dipende solo dallo stato iniziale e da quello
finale.
wJoh1ih = 0
Essendo nulla la pressione esterna sullambiente non si compie n lavoro n si scambia calore.
iiwh = oihw 7 X-+%+ = & ln
$n
0
$o
EQUAZIONE FONDAMENTALE
u = ' U $
u = th U $
=
3
? th = '
u = ' U $
2 principio di termodinamica
FUNZIONI AUSILIARIE
Dopo la funzione entalpia
= u 7 $
VOLUME COSTANTE
=
th
'
ii = oi U
3
3
TEMPERATURA COSTANTE
j = u U '
j = u U ' U '
(j` 3 = u U '
PRESSIONE COSTANTE
wJ =
th
'
= (t`4 ; (t`4 =
(t`4 = U
wJ = U
oi
'
= oi U
oi
0
'
'ii = ' U 0
U'ii = U ' 0
= u 7 $ U ' = U '
Lenergia libera di Gibbs diminuisce per un processo spontaneo e raggiunge il minimo quando la
reazione raggiunge lequilibrio a pressione e temperatura costanti
(`A,3 0 sistema isolato
FUNZIONE LAVORO
3
' = th
' to
(j` 3 u U '
Lenergia libera di Helmotz uguale al lavoro che il sistema riesce a compiere a temperatura
costante se il processo reversibile. minore del lavoro che il sistema riesce a compiere se il
processo irreversibile.
j = [ Processo reversibile
j [ Processo irreversibile
LAVORO DI ESPANSIONE
u = t U $ 7 [woeo1wh
j = u U '
= u 7 $ U '
2. = $ U '
SOLIDI E LIQUIDI
(H`
4H
Y Z = $ ? (` 3 = $ ? a
= a $
3
(b`
4b
4H
GAS
a
(H`
(b`
4H
= a $ = a
4b
4H
4b
%&'
(4 ` U (4` = %&' a
4H
4b
= %&' ln Y Z
(4
` = (4` 7 %&' ln Y Z
POTENZIALE CHIMICO
Il potenziale chimico lenergia libera di Gibbs molare di una mole di gas. Viene indicato con la
lettera .
(4
` = (4` 7 &' ln Y Z
4 = &' ln
= U ' ? = 7 ' Y
Z ? = U ' Y Z ? U = ' Y Z U ?
' 4
' 4
' 4
V W
V W
'V WU
'
? ' ? ' =
?=U
'
'
'
'
4
= Y Z ' 7 Y Z 7 Y
Z
' 4,1
3,1
% 4,3,1
7Y
Z
% 4,3,1
V1 W
>
(`
4,3,1(>`
%
(b`
% 7 Y
Z
%
4,3,1
= o
%o
o
(H`
% 7 F
(`4,3 0
m U p 0 ; % 0 ;
2. m U p% 0
m U p 0 ; % 0 ;
Si passa sempre dalla fase con potenziale chimico maggiore a quella con potenziale chimico
minore. Quando i potenziali chimici sono uguali siamo allequilibrio chimico. Il potenziale chimico
guida il flusso di materia tra le fasi.
APPLICAZIONI
F1
F2
F3
F4
F5
Variabili : 2+ (C - 1)
F:Fase
C: Componenti
Per caratterizzare un sistema termodinamico servono due variabili intensive (P,T) pi tante
variabili di composizione meno 1
SISTEMA ALLEQUILIBRIO
Equilibrio meccanico: Tutte le fasi hanno la stessa temperatura
Equilibrio meccanico: Tutte le fasi hanno la stessa pressione
Equilibrio chimico: Tutte le fasi hanno lo stesso potenziale chimico
Variabili totali = 2 + (C 1)F
Vincoli = (F 1)C
Allequilibrio chimico:
= = 7 F =
= = 7 F =
= = 7 F =
V
2
1
0
F
1
2
3
Nel punto triplo abbiamo 0 variabili poich si ha solo una fase ad
una determinata T e P. (3 fasi)
Nel punto x abbiamo una sola variabile perch una volta stabilita la
T,la P una sola e viceversa. (2 fasi)
Nel punto
abbiamo due variabili perch possono variare
liberamente sia la T che la P. (1 fase)
DIAGRAMMI DI FASE
Le curve rappresentano la zona in cui coesistono due
fasi contemporaneamente.
Nel punto 1 coesistono la fase liquida e la fase solida.
Nel punto 2 coesistono la fase liquida e la fase vapore.
EQUAZIONE DI CLAPEYRON
=
= 7
= 7
=
=
= U' 7 $
= AA= ? 3 = 3 (AA `
4
= 3 (A
`
$ =
4
3
23
4H 4
c4
23 H
4
4
= 23
H '
= c3 H 23 H ' ? ln 4H =
3
b
VU 3 7 3 W
ln
4H
4b
V U W
3b
3H
4
3
3((A= A `
$ $ allora n 0
P2,P1
V
Pt=P1 + P2
(1)
,(4 ` = 7 &' ln V4H W Potenziale chimico della specie 1 alla sua pressione di vapore
4
1+2
,(4 ` = 7 &' ln
Dalla (1) otteniamo
=
7 &' ln
Quindi
=
= 7 &' ln
= 7 &' ln
LEGGE DI RAOULT
La legge di Raoult dice che la pressione parziale,in una soluzione ideale,di un componente uguale
alla tensione di vapore,che lo stesso componente ha quando puro (cio non in
soluzione),moltiplicato per la sua frazione molare.
= 8
= 7 &' ln( 8 `
= 7 &' ln(8 ` Potenziale chimico di una soluzione ideale secondo la legge di Raoult
IN GENERALE
o = o 8o
5 = 5 85 ; 6 = 6 86
5(` = 5(` 7 &' ln(85 `
3 = 5 7 6 = (5 85 ` 7 (6 86 `
Per le soluzioni reali dobbiamo introdurre un coefficiente che spiega di quanto si discosta il
comportamento della soluzione reale da quella ideale. Questo coefficiente si definisce coefficiente
di attivit,e si indica con la lettera .
5 = 5 85 5 ? 5 =
4
49
9 9
4 (eo1h hwh`
= 4 9(eo1h ohwh`
9
Il coefficiente di attivit varia al variare della composizione della soluzione. Quando il componente
tende ad avere frazione molare 1,il suo comportamento tende al comportamento ideale. Il
potenziale chimico sar:
5(` = 5(` 7 &' ln(85 5 `
LEGGE DI HENRY
Inoltre nelle soluzioni diluite il solvente si comporta idealmente secondo la legge di Raoult e i
soluti si comportano idealmente secondo la legge di Herny.
APPLICAZIONI
Fase Solido - Liquido
ABBASSAMENTO CRIOSCOPICO
= 7 &' ln(8 `
Un
(` = (`
? ln(8 ` = U
l
23
ln(8 `
1
=U
'
&
n
'
'
(b `
? ln(8 ` =
' ? ln(8 ` =
33l
Y3
n
&'
3
n
3l &'
ln(8 ` = a
`g
(b
b
Z=
3
33l
Y 3
n
1 1
U ?
&
'n '
l
2
Y 3
HZ
z{
U8 = U
n T
n
? 8
T
&
'n
&'n
1H
bH
dove
gggl
4Cb 3l H
gggl
n2 trascurabile quindi 8
~ 1H
bfff
Bb
dove %
ggg
4Cb
? 8
? T m k
k (costante crioscopica)
INNALSAMENTO EBULLIOSCOPICO
8
Sappiamo che &' ln(8 ` (` U (` e che (` U (` ,derivo
Y
ln(8 `
1
' Z ln(8 `
U
?
U
'
&
'
'
&'
Integro
a
(b `
ln(8 ` U
`g
(b
b
n 3 '
1
1
a
? ln(8` U
Y
U Z
& 3l '
&
'hJ '
33I
V3
T m
W ? 8
23
3
4Cb 3I H
ggg
? T m k
4Cb
ggg
4Cb 3I H
ggg
dove
= k (costante ebullioscopica)
PRESSIONE OSMOTICA
1: Solvente
2: Soluto bassa concentrazione
La membrana semipermeabile permette il
flusso delle molecole del solvente ma non
quello delle molecole del soluto
(` (` Flusso del solvente dal recipiente di sinistra a quello di destra
Il dislivello del liquido nel contenitore di sinistra si abbassa mentre in quello di destra si alza
facendo aumentare la pressione della colonna di liquido in destra.
V4W = $ Volume molare del liquido 1
l
c = $ c4 Jw ? = $
>
8
= 1H
1
1H
1b
Ab
23
$
$
? U8
= U
&'
&'
? % =
A
23
= 8
= 8
3 = 7
= ( 8 ` 7 (
8
` ? 3 = (1 U 8
` 7 (
8
` ?
? 3 = 7 8
( U
`
4H H
4b H (4b 4H `
4H
3 =
4H 4b
4H H (4H 4b `
LA DISTILLAZIONE
MISCELE AZEOTROPICHE
Nelle miscele azeotropiche non possibile separare tramite distillazione perch nel punto a4 la
composizione del componente A nella sua fase liquida e del componente A nella sua fase vapore
uguale quindi le operazioni di condensazione e vaporizzazione non riescono pi a separare le
sostanze. Nel punto a4:
85 = 5 : dove 85 la frazione molare della fase liquida e 5 la frazione molare della fase vapore
Definiamo grado di avanzamento della reazione,che si indica con la lettera , il rapporto tra il
numero di moli scambiate e i coefficienti stechiometrici dei singoli componenti.
=0
=1
=
1>
>
U%5 = %6 =
U5 7 6 0 ? (6 U 5 `
jD
(`4,3 = o %o 0
(`4,3 = (6 U 5 ` 0
= (6 U 5 ` 0 dove
LA COSTANTE DI EQUILIBRIO
REAZIONI GASSOSE
jD
6 = 6 7 &' ln 6
5 = 5 7 &' ln 5
6 U5 lo definiamo
= 7 &' ln
4
49
e definiamo
4
49
QUOZIENTE DI REAZIONE
Allequilibrio si ha:
4
= 7 &' ln
= 0 dove
6 e 5 sono le pressioni parziali allequilibrio e il loro
4
rapporto
4
49
= 7 &' ln h = 0
= U &' ln h
0
0
**- &+
+%-
&+
+%- **-
( *. `
50
10
5
0
5
10
50
6 x 108
57
7,5
1,0
0,13
0,02
1,7 x 10-9
Composizione della
miscela allequilibrio
Reagenti trascurabili
Dominano i prodotti
Dominano i reagenti
%o = o
(`4,3 = (U5 U X6 7 )G 7 `
(`4,3 = o o
= o o
= o o
= o o 7 &' ln o >
= o o 7 &' ln
4 4
49 < 4 I
Allequilibrio si ha:
= U&' ln h
h =
4 4
< I
49 4
G
3
=U
Y Z
3
H
H
c ln h = c3
3
23 H
23 H
' ? ln H = U
Se T2 > T1 allora 1
' 1
' e
H
b
V3 U 3 W
Se T2 < T1 allora 1
' 1
' e
7 3 2
h =
4H 4H
t=
4 H
4H 4H
m
4
p
4
H m
4
H p
= h =
CINETICA FORMALE
La cinetica si occupa dello studio della velocit delle reazioni chimiche,studiando il meccanismo di
reazione,cio la successione degli eventi elementari della reazione.
VELOCITA DI REAZIONE
j7D ?E
5
i
k5 = k6 = U
6
i
k5 = k6 = kG =
G
i
Per capire quale di queste velocit scegliere per lo studio della velocit di reazione scelgo la
velocit pi comoda da studiare sperimentalmente.
j 7 2D ? 3E
k5 = U
5
i
; k6 = U
6
i
= U2
5
i
; kG =
6
i
=
G
i
= k5 = 3
5
i
G
i
IN GENERALE
k=
>
G>
i
Reazioni complesse
A+BC
A+BC
ABC
REAZIONI SEMPLICI
k5 = U
5
i
= j19 D1
5
i
= j19 D1
Se nA = nB = 0
k5 = U
5
i
= jg Dg ? U
5
i
= ? j = U intergro
c5; j = U cig
? j U j = U
? j = j U
5
A + 2B 3C
k5 = U
5
i
= j19 D1
Se nA = 1 e nB = 0
k5 = U
5
5 5
5
c5;
i
= j Dg ? U
5
i
= j ? U
5
5
= intergro
lnj U lnj = ln 5; = U
? 5; = + i ? j = j + i
5
ORDINE DI REAZIONE
ORDINE 0
U
ORIDINE 1
ORIDINE 2
5
i
5
i
5
i
j = j U
j = j + i
= j
j =
= j
5i
REAZIONE DI ORDINE 2
5 5
U 5H =
integro U c5 5H =
cig ? 5 U 5 =
?
5
? 5 =
7 5 ? j =
b
i
9
? j =
b9:
9
j =
j
1 7 j
TEMPO DI DIMEZZAMENTO
Il tempo di dimezzamento il tempo necessario alla reazione affinch la concentrazione di A
diventi la met di quella iniziale.
REAZIONE DI ORDINE 1
lnj = lnj U
ln
j
= U
j
:Tempo di dimezzamento
j =
j
2
j
1
ln 2
ln 2
? ln
?
j
2
Nelle reazioni di 1 ordine il tempo dimezzamento non dipende dalla concentrazione di A.
ESEMPIO
Se k = 0,023 min-1
ln 2 0,693
30 -%
0,023
Vale a dire che dopo 30 minuti la concentrazione di A si dimezzata rispetto a quella iniziale,ed a
intervalli regolari di 30 minuti la concentrazione di A si dimezza.
0
[A]
t
[A]
30
E cos via
ORDINE 0
ORDINE 1
ORDINE 2
=
=
60
90
120
j
16
= 5
Come possiamo notare nelle reazioni di ordine 0 e 2 il tempo di dimezzamento dipende dalla
concentrazione iniziale di A.
DETERMINARE LA CONCENTRAZIONE DI C
A+BC
U
(A e B sono di ordine 1)
E
j
=
jD ?
=
jD
[A] = [A] x
[B] = [B] x
[C] = x
]
]
= (j U ]`(D U ]`
?
=
(j U ]`(D U ]`
Integro
i
]
a
=
a
_g (j U ]`(D U ]`
ig
_
LO PSEUDORDINE DI A
A+BC
k=U
j
=
j19 D1
j
j
=
j19 D1 ? U
=
j19 D1
Quindi
U
j
=
j19
LO PSUDORDINE DI B
A+BC
k=U
D
=
j19 D1
D
D
=
j19 D1 ? U
=
j19 D1
Quindi
U
D
=
D1
=
D 1
[B] = 95[A]
=
D
1
o =
Do 1 ? ln
o = ln
7 %6 lnDo
Il coefficiente angolar della retta =nB
D
=
j U
D
]
=
(j U ]` U
]
(1`
Allequilibrio si ha:
]
= 0 /-%-
(j U ]` U
] = 0
(1` U (2` ?
(2`
]
=
(j U ]` U
mj U ]h p U
] 7
]h
]
=
j U
] U
j 7
]h U
] 7
]h
]
=
m]h U ]p 7
m]h U ]p
]
= (
7
` m]h U ]p
]
m]h U ]p
]
= ( 7 `
m]h U ]p
-%+
*
i
= (
7
` a
_
ig
]h
m]h U ]p
ln
]h
m]h U ]p
= ( 7 `
]
=
mj U ]h p U
m]h p = 0 ?
mj U ]h p =
m]h p
Dh
]h
=
?
=
?
h =
j U ]h
jh
ln = ln j U
5
&'
= j + 23
9
ESEMPIO
Sia nota k alla temperatura di 298K;determinare k alla temperatura di 310K
ln
= ln j U
5 1
Y
Z
& 298
ln g = ln j U
5 1
Y
Z
& 310
(1`
(2`
MECCANISMI DI REAZIONE
5 1
1
Y
U
Z
& 310 298
7 D
? 2X
k=
1 D
=
D
2
D 7
? D 7 D
k =
D
7 D
? D 7 D
k =
D
D 7 ?
7 D
2D ? D
k =
D
k =
A D
%-0-*
Propagazione
Propagazione
Ritardo
Fine
2 7
? 2
k=
1
=
2
1` 2 ?
b
2`
2
H
3` 7 ? 2
k =
=
k
= U
k = U
k=
=
=
=
U
U
Ipotizzo che
sia nello stato stazionario cio che la sua concentrazione sia molto
bassa e costante;ci comporta che tutto
che si forma si decompone.
= 0 ++%* )*%+
H
k =
7 ? 2
1
=
2
=
7
?
=
7
1
=
7
2
Ipotizzo che la reazione di decomposizione dell
(2) sia pi veloce di quella di
formazione con l
(3).
= ~~+%+
/-%-
1
=
2