Riconoscimento Foreste Casentinesi
Riconoscimento Foreste Casentinesi
Riconoscimento Foreste Casentinesi
a cura del Servizio Promozione, Conservazione, Ricerca e Divulgazione della Natura del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Pier Luigi Nimis, Nevio Agostini, Marco Verdecchia, Elias Ceccarelli Foto di Andrea Moro
Trieste, 2011
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi un parco forestale: circa l84% della superficie coperta da foreste. Un mantello uniforme, denso e compatto, quasi a proteggere la natura selvaggia e incontaminata che sovrasta. Per chi si avvicina per la prima volta a questi luoghi, limpressione quella di un paesaggio monotono: lunico contrasto sembra essere dato dalla compresenza tra alberi decidui e sempreverdi, ma in realt pura apparenza. Addentrandosi nella foresta ci si accorge ben presto della sua vera natura dinamica, espressione di una ricca variet di specie con forme e colori differenti. Una grande ed importante biodiversit forestale con oltre 40 specie di alberi di cui molti annosi e vetusti, soprattutto nelle antiche Foreste Casentinesi che hanno in Campigna e Badia Prataglia i luoghi di riferimento in Romagna e Toscana. In collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita dell'Universit di Trieste, il Parco ha gi messo a disposizione in rete uno strumento per riconoscere le pi di 1300 piante vascolari presenti nel Parco. Per avvicinare il visitatore alla conoscenza e godimento di questo grande patrimonio naturale il Parco ha realizzato negli anni una Carta della Vegetazione con itinerari botanici ideati per scoprire i luoghi a maggior ricchezza floristica del suo territorio, ed un portale web Alberi che toccano il cielo dedicato ai grandi patriarchi delle foreste, a cui si pu accedere direttamente dal sito www.parcoforestecasentinesi.it. Questa guida invece, dedicata ai meno esperti e disponibile anche in versioni per palmari, iPhone ed iPad, descrive 30 tra le principali specie di alberi che possibile incontrare nel Parco e che si possono facilmente riconoscere lungo il Sentiero della Biodiversit Forestale, di cui la guida funge da supporto interattivo, un percorso all'interno della Foresta Biogenetica di Campigna ideato per consentire a chiunque di conoscere e vedere con i propri occhi questa grande ricchezza forestale.
1 larghe al massimo 4 mm
1 molto pi larghe di 5 mm
Foglie senza strie chiare di sotto. Con un unico seme 3 avvolto da una coppa carnosa rossa
Taxus baccata L.
Foglie con due strie chiare di sotto. Con numerosi 3 semi racchiusi in pigne legnose
4 Foglie opposte
4 Foglie alterne
11
5 foglioline completamente
separate tra loro)
Sambucus nigra L.
6 secco
Ali del frutto formanti un angolo ottuso con il 8 peduncolo o perpendicolari ad esso (cercate i frutti sotto l'albero!) Ali del frutto formanti un
10
Acer campestre L.
9 Foglie pi lunghe di 10 cm
Acer platanoides L.
Foglie (senza il picciolo) pi lunghe di 10 cm, con lobi molto pronunciati. 10 Fiori e frutti disposti in racemi pi lunghi che larghi
Acer pseudoplatanus L.
Foglie pi brevi di 10 cm, con lobi poco pronunciati. 10 Fiori e frutti disposti in corimbi pi larghi che lunghi
11 foglioline completamente
separate tra loro)
12
15
12 sole foglioline)
13
12 foglioline
Foglie con pi di 3
14
Foglie e legumi giovani grigio-pelosi. Legume con 13 sutura superiore acuta, non alata
Foglie e legumi giovani subglabri. Legume con 13 sutura superiore munita di un'ala di 1-2 mm
Gemme bruno-rossastre, glabre ed attaccaticce. Stili 14 5. Frutto maturo largo almeno 2 cm, giallo con macchie scure
Sorbus domestica L.
Gemme nere, pelose almeno da giovani, non 14 attaccaticce. Stili 3-4. Frutto maturo largo meno di 1 cm, rosso
15 Foglie lobate
16
19
16 Frutto carnoso
17
Quercus cerris L.
17 squame appressate
18
Faccia inferiore delle foglie - o almeno i piccioli 18 - glabri o quasi (a volte con minutissimi peli stellati)
19 in spina
20
Foglie a base nettamente cuoriforme. Frutti portati 20 da lunghi peduncoli muniti di un'ala Foglie a base non
21
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Pagina inferiore della foglia con ciuffi di peli 21 biancastri alla biforcazione dei nervi. Frutto con 5 coste longitudinali
Pagina inferiore della foglia con ciuffi di peli ferruginei alla biforcazione 21 dei nervi. Frutto subsferico, con coste indistinte
Faccia inferiore delle foglie con nervature formanti una fitta rete in 22 rilievo. Fiori unisessuali, senza petali, disposti in spighe erette. Frutto a capsula
Salix caprea L.
22 caratteristiche
23
23 dentato o dentellato
24
10
24 fortemente pelose e
bianco-grigie di sotto
25
26
26 carnoso
26 secco
27
Foglie ad apice arrotondato. Rami giovani 27 attaccaticci. Frutti disposti in infruttescenze compatte simili a piccole pigne
Foglie ad apice acuto. Rami giovani non 27 attaccaticci. Frutti di aspetto diverso
28
11
28 fortemente asimmetrica
28 simmetrica
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Carpinus betulus L.
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costituente fondamentale dell'alleanza Tilio-Acerion, una particolare associazione di grande valore conservazionistico, a prevalenza di acero montano, olmo montano, acero riccio, acero opalo, frassino e tiglio nostrano. Localizzata nelle zone di forra e nei valloni incassati, costituisce un habitat di interesse comunitario ed tutelata da direttive comunitarie.
Grandi Patriarchi nel Parco Sono vari gli esemplari di notevoli dimensioni ammirabili all'interno del Parco, specie nelle zone meno accessibili, in quanto in passato, la specie, data la qualit del suo legno veniva raramente risparmiata al taglio. Da segnalare in particolare, anche per l'aspetto paesaggistico, un esemplare radicato all'interno del santuario della Verna, a ridosso del sentiero che dal piazzale scende al Sasso Spicco.
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