Evide On
Evide On
Evide On
di Corrado Malanga
I CHING
I Ching un sistema divinatorio cinese estremamente antico.
I Ching fu introdotto in Europa da Gottfried Wilhelm von Leibniz nella sua pubblicazione
del 1697 Novissima sinica (Ultime notizie dalla Cina). Leibniz vide in quel simbolismo
(linea spezzata=0; linea unita=1) un perfetto esempio di numerazione binaria come
illustr nel suo saggio del 1705, Spiegazione dell'aritmetica binaria. Il sistema
numerico posizionale in base 2 o notazione binaria, verr poi, come noto, riscoperto
nel XIX secolo, da George Boole .
Chi abbia inventato questo sistema divinatorio detto delle mutazioni o del
cambiamento, credeva che i principi dell'Yi Jing avessero avuto origine dal
leggendario eroe Fu Hsi ( F X ). Questa tradizione lo vede come uno dei primi
sovrani della Cina (date tradizionali a.C.), a cui sarebbero stati rivelati i trigrammi (
b ga), in maniera soprannaturale. A partire dal tempo di Y il grande ( Y ), i
trigrammi erano stati sviluppati in esagrammi ( lu sh s ga), che erano stati
registrati nella scrittura Lian Shan ( Lin Sh n, detta anche Lia Shan Yi). Lian
Shan, che in cinese significa "montagne continue", comincia con l'attuale esagramma
n.52 ( gn), che rappresenta due montagne una sopra l'altra e che si ritiene sia
all'origine del nome stesso della scrittura.
Come quasi tutti ormai sanno, I Ching sarebbero il primo esempio di codice binario del
mondo, descritto con l'aiuto di linee spezzate ed intere in successione. La linea
spezzata e quella intera, rappresentano i due valori della dualit e la sequenza delle
due linee descrivono la realt virtuale. La linea Yin spezzata e Yang intera, formano
Trigrammi
qin
Cielo
k
n
Terra
zhn
Tuono
k n
Acqua
gn
Monte
xn
Vento
l
Fuoco
du
Lago
Va inoltre sottolineato come questi trigrammi siano stati associati a colori fondamentali
ed a posizioni spaziali.
Per quanto riguarda l'attribuzione dei colori ad i trigrammi facile notare come diversi
autori abbiano, arbitrariamente e senza nessuna regola apparente, abbinato colori e
trigrammi, come si pu notare dalla semplice analisi di queste due immagini che
riportiamo qui di seguito
I colori hanno una loro corrispondenza con i numeri binari ma anche I Ching sono un
sistema binario ed possibile notare facilmente come il trattino intero sia comparabile
al valore 1, mentre la linea spezzata sia collegabile al valore 0 (zero).
Come abbiamo evidenziato nei lavori precedenti, il cubo dei colori pu essere costruito
mettendo i colori fondamentali al centro di ciascuna faccia del cubo. In questo contesto,
i colori nero e bianco si sovrappongono per finire al centro del cubo dei colori. Questo
tipo di rappresentazione risulterebbe perfettamente sovrapponibile alla struttura cubica
dell'Evideon.
Si pu cos facilmente notare che, all'interno della visione evideonica, i tratti interi e
spezzati dei Trigrammi, mimano perfettamente interruttori on-off dei corrispondenti
vettori colore. In questa ottica i Trigrammi possiedono 3 linee che numeriamo dall'alto
verso il basso con numeri 1, 2, 3. Il vettore rappresentato dalla linea 1 corrisponder al
Una volta che la geometria evideonica stata agganciata alla geometria cinese de I
Ching, possiamo meglio comprendere tutti gli altri tentativi che gli scienziati hanno
effettuato nel collegare la macchina divinatoria cinese con molti aspetti della scienza
moderna, legati irrimediabilmente ad aspetti della dualit apparente.
I Ching come immagine del DNA.
I Ching sono una espressione della dualit apparente dell'universo e come tali
rappresentano un modello descrittivo del tutto. Essendo che il nostro universo ha
caratteristiche frattaliche, all'interno del modello dell'oracolo cinese, esisterebbe la
descrizione del tutto poich una fondamentale espressione del tutto il duale.
Dunque si pu notare come il modello a base di 64 esagrammi sia in grado di
descrivere perfettamente il meccanismo con il quale il DNA umano costruisce la
sequenza di amminoacidi essenziali alla vita dell'uomo. La biologia utilizza un modello
semplice dove le 4 basi azotate, di cui 2 puriniche e 2 pirimidiniche, sono le
responsabili della scelta dell'amminoacido da aggiungere alla catena di polipeptidi
durante la sua costruzione. Per avere l'istruzione che sceglie nel pool di 21
amminoacidi, quello corretto, necessario esaminare una tripletta di basi azotate poste
in sequenza tra loro lungo la catena di RNA che deriva dal DNA corrispondente. La
combinazioni delle triplette decide quale amminoacido va aggiunto alla catena di
polipeptide in crescita. Alcuni ricercatori hanno brillantemente correlato le combinazioni
di digrammi, per la formazione degli esagrammi, con gli amminoacidi
scelti. Come mostrato nella mappa dei digrammi, ad ogni digramma (che rappresenta
una base azotata) possiamo accoppiare altre 4 basi azotate ed alle 4 combinazioni
ottenute possiamo accoppiare altre 4 basi azotate con i corrispondenti simbolismi per i
digrammi.
In un grafico pi semplice possiamo vedere come la corrispondenza tra il
funzionamento dell'DNA e la relazione con i sessantaquattro esagrammi cinesi sia
perfetta, tenendo anche conto delle istruzioni insite nel sistema binario per iniziare e
terminare la catena del polipeptide che l'RNA sta sequenziando. Le lettere A, C, G ed
U rappresentano le iniziali delle quattro basi che sono Adenina, Guanina, Citosina ed
Uracile, all'interno dell'RNA, che corrispondono ad Adenina, Citosina, Guanina e
Timina nel DNA di partenza. Anche nel caso della struttura del DNA le basi si
accoppiano solamente 2 a 2, legando le 2 parti (sinistra e destra) della catena, in modo
univoco.
L'Adenina lega solo con la Timina e la Citosina solo con la Guanina a causa della
perfetta interazione determinata da legami a ponte di idrogeno.
E' importante notare come i tipi di interazione tra le basi azotate siano esclusivamente
di 2 nature: in un caso, l'ossigeno di una base interagisce con il protone di un gruppo
N-H della corrispondente base, posta di fronte oppure un paio di atomi di azoto (N)
delle 2 basi che si fronteggiano, si scambiano il protone (H).
Questo aspetto, ancora una volta, rivela una forma di dualismo, una doppia possibilit,
un duale di fondo che si esprime, ne I Ching, con la possibilit di avere doppiette di
linee o intere o spezzate.
In altre parole, all'interno del DNA e dell'RNA ci sono di base le istruzioni del duale, ma
siccome il duale una espressione della struttura evideonica ecco che dentro il DNA
esiste l'Evideon.
Per rendere ancora pi chiaro questo concetto necessario costruire una struttura del
DNA utilizzando la simmetria del fotone e dell'anti fotone.
Fotoni e DNA.
Siccome abbiamo correlato i colori alla struttura dei trigrammi e siccome i colori sono
una espressione dei fotoni possiamo correlare simmetricamente il disegno del
trigramma a quello del fotone colorato.
simmetria e dove tutti gli oggetti virtuali che conosciamo sono legati, nella loro struttura
pi intima, alle stesse regole.
Nella struttura del DNA disegnata con le strutture fotoniche si potr notare come gli
assi della energia dei singoli fotoni di sinistra, siano capovolti rispetto agli stessi
corrispondenti di destra mimando la stessa simmetria che esiste nel DNA. Le due semi
eliche infatti sono simmetricamente opposte essendo una ascendente e l'altra
discendente oppure opposte come senso di rotazione. Questo aspetto della struttura
del DNA, mette in evidenza come la struttura duale delle 2 semi eliche, in realt non lo
sia affatto ma sia la rappresentazione di uno stesso oggetto proposto una volta al
dritto ed una volta al rovescio.
Ancora una volta la stessa informazione contenuta nell'Evideon di partenza, sotto
forma di Fotone ed Anti-fotone viene ad essere ricalcata dalla struttura interna
dell'oracolo cinese da una linea spezzata ed una unita, cos come da una semi elica
discendente o ascendente dell'acido desossiribonucleico.
Il mito della dualit e la biologia umana.
Nel mito, la rappresentazione del DNA, altro non sarebbe che il doppio serpente della
Kundalini, il Caduceo degli antichi Egizi, dove un serpente maschio ed un serpente
femmina, si attorcigliano attorno ad un unico fulcro che rappresenta l'albero della Vita
Eterna.
Ora sappiamo che il Caduceo altro non se non la inconsapevole visione dell'albero
della vita dove, i 2 serpenti, rappresentano una sequenza di basi puriniche e
pirimidiniche ovvero una serie di informazioni capaci di essere traslitterate dagli
esagrammi de I Ching e dunque essere descritte come strutture fotoniche di opportuna
simmetria.
Nel Triade Color Test (TCT), la simulazione mentale archetipico, simbolico, ideica che
serve per rappresentare, all'interno di una camera mentale, Anima, Mente e Spirito
come 3 sfere di opportuno colore, possiamo simbolicamente descrivere la sfera blu di
anima, rossa di spirito e verde di mente, con i trigrammi opportuni corrispondenti ai
Si potr notare da questa ricostruzione che gli assi dell'energia del primo componente
si sovrappongono a specchio con i corrispondenti colori opposti del secondo
componente, mimando, tra l'altro, la stessa simmetria che esiste nei 2 rami del DNA,
dove, se quello di destra caratterizzato dall'avere i colori magenta in alto e verde in
basso, l'altro lato li vedr all'opposto.
punto numero 2, come esperienza della divisione, per comprenderne il contrario. Il mito
continua con la terza parte, che viene rappresentata dal mito dell'Ermafrodito. Ermes
ed Afrodite cio la Coscienza Unita e separata da Zeus nel simbolo del maschile e del
femminile, quali perenni archetipi immortali. Essi hanno un figlio a cui daranno il nome
di Ermafrodito. Ermafrodito si trova nudo, a fare il bagno in uno stagno, quando una
Ninfa lo vede e se ne innamora immediatamente. La ninfa entra nell'acqua dello stagno
e si avvinghia al corpo di Ermafrodito che, attonito, non sa cosa fare e quasi cerca di
scuotersela di dosso. La Ninfa chiede aiuto agli Dei e, poich innamorata di
Ermafrodito, vuole fondersi a lui per sempre. Il miracolo accade ed Ermafrodito diviene
la fusione di 2 cose differenti. Ora l'essere maschio e femmina esce dallo stagno e si
sente differente. Egli sa che tutti coloro che si bagneranno in quello stagno, cio
useranno la Mente (archetipo della acqua) nel modo corretto, potranno unificare la loro
parte maschile con quella femminile. Mentre l'Androgino un maschio femmina del
tutto inconsapevole di esserlo, l'Ermafrodito sa di essere sia maschio che femmina e
diviene il rappresentante dell'Uomo Nuovo, cio colui che ha unito nel suo TCT interno
si anima, che mente, che spirito, in un unico essere che conosce il duale e lo sa
amministrare. Questo essere pur essendo maschio e femmina assieme, decide se
esserlo o se essere solo una parte di s.
E' lecito chiedersi quale sia la rappresentazione scientifica di questo mito. Questa
rappresentazione contenuta, a nostro parere, nella evoluzione biologica dell'essere
umano. Per capirci di pi, dobbiamo dare uno sguardo ai nostri cromosomi ed
osservarli attentamente
pi un archetipo che contiene le istruzioni per tutti gli archetipi (L'archetipo degli
archetipi).Per esempio, nel campo della biologia ci sono 21 amminoacidi ed un DNA
che contiene le istruzioni per tutto il pool degli amminoacidi. Nel mito esistono 22
lettere dell'alfabeto ebraico dove l'aleph la rappresentazione del Tutto. Le lettere
dell'alfabeto ebraico sono gi state storicamente messe in correlazione mitologica con
gli amminoacidi da differenti ricercatori tra cui anche noi, in tempi passati. Le lettere
dell'alfabeto ebraico hanno un corrispettivo nei tarocchi egizi, dove le ventuno lame
principali si completano con la lama del Matto, che rappresenta l'archetipo degli
archetipi, e cos via. Cosi' i cromosomi che sono fatti di DNA dovrebbero portare dentro
di loro, questa informazione e sostanzialmente essere 22. Invece esiste la 23 esima
coppia che pu essere XX o XY e che determina il sesso nell'uomo. La biologia sa che
ai primordi della vita su questo pianeta l'essere umano che viveva qui era
fondamentalmente asessuato. Non esisteva dunque il 23 esimo cromosoma.
Il mito contiene, dentro di s le indicazioni per comprendere come questo cromosoma
si sia formato.
La scienza ufficiale non ha la pi pallida idea n sul come n sul quando nasce la
coppia di cromosomi X ed Y, come si pu facilmente verificare da una rapida ricerca. Il
mito, che peraltro non sbaglia mai, se non nel caso in cui noi lo si interpreti con poca
consapevolezza, ci pu aiutare a risolvere il problema.
Mettere in termini scientifici il mito non difficile. Il cromosoma X ed Y, una volta erano
un solo cromosoma che si diviso in 2. Uno dei ventidue cromosomi primordiali
probabilmente, possedeva i cromatidi molto lunghi, rispetto al centro di congiunzione
(centromero) tra la coppia di cromosomi ed, attraverso un noto processo che realmente
pu accadere, i due cromatidi hanno formato un altro centro di congiunzione
(centromero).
Nel tentativo successivo di produrre il processo di doppio crossing over (altro processo
conosciuto), dove parti del cromatide si stacca per attaccarsi su un altro cromosoma, il
cromosoma cos ottenuto si probabilmente spaccato in 2 parti, come evidenziato
nello schema tridimensionale seguente, partendo da sinistra ed andando verso destra
dello schema.
Nascono cos i 2 sessi dell'essere umano che, attraverso una serie di passaggi
biochimici realmente esistenti, produrranno la dualit finale. Il maschile ed il femminile,
ognuno con dentro di s, le stesse comuni origini, faranno separatamente esperienza
nella virtualit. Recenti studi di fisica quantistica, applicata a modelli biologici, mettono
in risalto come l'esistenza di 2 cromosomi, come l'X e l'Y, sono la dimostrazione della
dualit dell'Universo Virtuale. Cos come il DNA sia una espressione complessa della
geometria evideonica, cos i cromosomi, che sono filamenti di DNA, utilizzeranno le
stesse regole geometriche. L'evidenza che sostanzialmente esiste una sola geometria
nell'universo appare chiara nell'osservare sistemi biologici complessi.
(M. Martin, Bernoulli, 761-777, 5(5), 1999).
Nel mondo della fisica atomica, come nella biologia o nella astrofisica, la dualit
evideonica viene rappresentata da modelli facilmente assimilabili a quelli da noi
prodotti nei nostri articoli, per mettere in evidenza la geometria della struttura della
materia. http://spaceandhistory.blogspot.it/2012/07/statistical-indifference.html
La struttura degli elementi della tabella periodica viene dipinta in modo totalmente
nuovo da alcuni ricercatori, disegnando in pratica gli elementi, come se fossero degli
Evideon frattalici in grado di mettere in evidenza non solo la struttura esterna degli
elettroni ma anche quella del nucleo di tali elementi.
http://www.circlon.com/.
Ma sar proprio dalla Tabella periodica degli elementi che dovremo ripartire per
approfondire la nostra analisi sulla simmetria evideonica.
Molti chimici infatti, negli anni passati hanno tentato di descrivere in modo pi efficiente
le propriet degli elementi chimici, disponendoli con criteri differenti, come possibile
notare da alcuni pochi esempi qui riportati.
Le ipotesi pi strampalate sono state messe al vaglio dei chimici ma rimaneva sempre
il problema della simmetria del disegno preso in s.
Inoltre, gli elementi definiti Lantanidi e gli Attinidi, sembravano uscire dal piano della
tabella originaria, costituendo una specie di bubbone asimmetrico
In realt, tentare di sistemare gli elementi su un piano spaziale non corretto perch
essi vivono in un piano spazio-temporale; estruso sull'asse delle energie. In altre
parole, i tentativi di simmetrizzare nello spazio elementi che esistono anche sull'asse
delle energie e soprattutto sull'asse del tempo; erano pressoch complessi, a meno di
non pensare che la tabella, cos come la conosciamo, fosse una proiezione su un
piano spaziale, di qualcosa che esisteva nell'universo evideonico polidimensionale.
In questo contesto gli elementi sarebbero stati caratterizzati da una posizione spaziale,
una temporale ed una energetica nel dominio evideonico, cio sarebbero stati
formalmente posti su una superficie conica, come strisce orizzontali, una sopra all'altra
che avrebbero dovuto rappresentare la quantizzazione delle energie, che competono
ad ogni elemento, in base al valore del numero quantico principale n.
Nel piano, questa disposizione, prenderebbe la forma disegnata sulla destra di chi
osserva e potrebbe essere vista come una disposizione conica in 3 dimensioni o, al
massimo, a triangolo in 2 dimensioni.
In verit esiste gi qualcuno che, del tutto inconsapevolmente, ha cercato di porre i
diversi elementi della tabella in quella, simmetricamente corretta, posizione.
E come al solito la prima storica tabella degli elementi che ricalca questa struttura,
risale ad una visione alchemica, interiore della virtualit.
In questa pi recente visione, si nota come si cerchi di disporre gli elementi chimici a
ventaglio, facendo in modo di sostituire le colonne e le righe della disposizione
originale di Mendelejev con una disposizione radiale. Inconsapevolmente come se
l'autore di questa tabella sentisse il bisogno di trasformare delle coordinate cartesiane
in coordinate polari per uno spazio in cui immettere i diversi elementi.
Altri autori sentono il bisogno di spiralizzare in 3 dimensioni, la posizione degli elementi
chimici ponendoli su una spirale che, guarda caso, avrebbe un passo legato alla
sezione aurea.
Si arriver alla fine a proporre una visione conica della tabella periodica degli elementi
ma tenendo presente che essi non copriranno tutta la superficie del cono ma
lasceranno uno spicchio stranamente vuoto.
Del tutto inconsapevolmente ci stiamo avvicinando alla corretta e del tutto simmetrica
visualizzazione della tabella periodica
Come prevede l'Evideon infatti, gli elementi, come del resto la virtualit intera, sono
posti su una superficie conica che definita solo per quanto riguarda l'ottante della
nostra esistenza. Ne risulta che gli elementi si pongono su questa superficie non
coprendo tutto il cono poich una parte di esso nel dominio di un altro ottante. Mano
a mano che il cono si allarga, la sua circonferenza diviene pi ampia facendo posto
anche ai Lantanidi ed agli attinidi che cos trovano una simmetrica collocazione. Ed alla
fine il risultato finale che mostriamo qui di seguito la cos detta tabella evideonica
degli elementi chimici che noi vediamo trasposta in 2 dimensioni, come un triangolo,
ma, in realt, mostra la posizione dei diversi elementi, distinti non solo per valori di
energia e spazialit ma anche per temporalit. La tabella assume per caso una
simmetria planare poich lo spazio ed il tempo sono egualmente distribuiti nell'universo
evideonico (Velocit della luce in unit naturali eguale ad 1: N.d.A.)
Intanto il numero totale degli elementi chimici previsti con questa disposizione
esattamente 128, come peraltro gi previsto all'interno di un nostro precedente lavoro
(Evideon 3). Sul numero totale degli elementi possibili nel nostro universo esiste
tutt'oggi un dibattito irrisolto. Alcuni autori ritengono che il numero degli elementi chimici
non possa superare il numero di 137 (Limite previsto da Dirak) dove altri suppongono
che esista una isola di stabilit che porterebbe il numero probabile degli elementi a ben
173.
Gli elementi previsti dalla nostra disposizione sono 128. Ne sono stati scoperti ed
accertati 116 e forse 117 (elemento ancora non completamente accettato dalla
comunit scientifica). Comunque, se la simmetria ha ragione di esistere e di regolare
l'intero universo presumibile che gli elementi chimici non potranno essere pi di 128 .
In questo contesto, sarebbe possibile paragonare ogni elemento chimico ad un colore
o ad un eptagramma del I Ching.
Infatti volendo assegnare ad ogni elemento chimico un eptagramma cio un simbolo
con 7 e non 6 righe, tra intere e spezzate, scopriremmo che esistono 128 possibilit,
non una di pi. Le 7 linee del I Ching rappresenterebbero i 7 livelli energetici dell'atomo
di Bohor.
Simmetria identica nelle rappresentazioni della virtualit.
I vari modelli rappresentazionali della Programmazione Neuro Linguistica (PNL)
vengono cos ad essere ridotti ad una sola semplice matrice, identica per tutte le cose.
Analizziamo il modello de I Ching, quello della tabella periodica degli elementi, quello
della struttura degli oggetti biologici e quella della struttura subatomica. In queste
immagini che seguono, troveremo i tentativi di uniformare la visione di questi diversi
mondi.
Tutti questi modelli hanno di base la stessa struttura, costruita sul duale. Al centro
dello spazio descrittivo del tutto, esistono sempre 2 oggetti, che possono essere il Litio
e l'Idrogeno per quanto riguarda la tabella periodica degli elementi, l'Yin e Yang per il I
Ching o il trattino intero e quello spezzato, oppure il cromosoma X e l'Y per la biologia,
o le doppie interazioni a legami a ponte idrogeno, tra le 4 basi azotate del DNA, e cos
via.
Ma nel caso dei principali componenti subatomici, la fisica atomica, mette al centro un
solo elemento: il bosone di Higgs.
Dunque per la fisica la particella base, cardine da cui nasce tutto l'universo una sola,
In questi numeri, e soprattutto nelle cifre che il compongono, c' la descrizione di tutto
l'universo e, per scoprirlo, basta avere la pazienza di giocare con essi, tenendo
presente che tutto deve essere geometricamente simmetrico.
Lo spazio dei Suoni Pi Greco e Sezione Aurea.
Osserviamo i numeri che rappresentano lo Spazio dei suoni e cominciamo a fare il
rapporto tra i 2 numeri che rappresentano gli estremi dei 3 assi cartesiani che
rappresentano lo spazio, il tempo e l'energia potenziale e ci accorgiamo di una
eclatante simmetria numerica.
11247.48/355.67=31.6233
3556.72/112.47=31.6238
1124.76/35.57=31.6210
Si noter subito che, in modo del tutto inatteso, i valori dei rapporti dei numeri posti agli
estremi degli assi, sempre straordinariamente lo stesso a meno di piccole differenze,
che dipendono solamente dalla approssimazione matematica delle ultime cifre, ma che
in realt non esistono.
Inoltre, i valori al quadrato di ogni numero, pur essendo numeri differenti, possiedono
all'interno di s, sempre le stesse cifre.
35.572=1265.2249
355.672=126501.1489
3554.742=12636176.4676
112.472=12649.5009
1124.742=1265040.0676
11247.482=126505806.3504
Tutto ci significa che le cifre che compongono il numero sono pi significative del
numero stesso e che questi numeri rappresentano gruppi di cifre che rappresentano a
loro volta gruppi di vettori che, ovviamente, essendo l'universo evideonico un frattale, si
ripeteranno all'infinito, sia che io guardi il mio Universo evideonico da destra, da sinistra
dall'alto o dal basso.
I numeri grandi ed i numeri piccoli saranno perci costituiti dalle stesse cifre perch un
mattone grande sar costruito da tanti mattoni eguali al mattone grande ma pi piccoli.
Va ancora una volta sottolineato che le differenze numeriche che appaiono sono legate
a 2 tipi di approssimazioni: una effettuata dal calcolatore e l'altra generata dal fatto che
noi abbiamo preso a monte, valori, per costruire lo spazio dei suoni, che andavano da
20 a 20.000 Hertz. Tali limiti sono approssimazioni di valori decisamente simili a quelli
virtuali, di cui rappresentano una approssimazione percettiva. In questo contesto i
valori ottenuti e le similitudini tra le cifre di un numero e l'altro sono impressionanti.
Ma c' di pi. Il rapporto che chiameremo n, tra il valore maggiore e quello minore dei 2
numeri posti agli estremi di un asse, si attesta sul valore di 31.623 parti.
L'inverso di tale numero (1/n) possiede, come valore, il valore di 0,031623...
In altre parole sia che io divida il valore maggiore per quello inferiore o che faccia il
contrario, otterr un numero frattalicamente descritto dalle stesse cifre o vettori. Ancora
una volta guardare l'Evideon dello Spazio dei suoni dall'alto dal basso, da destra o da
sinistra formalmente identico.
Si deve far notare come esiste un solo numero che ha queste caratteristiche ed
n=(1000)1/2 = 31.62278.
ma ne esiste anche un altro che ha caratteristiche simili ed a cui faremo riferimento in
seguito, ma che ora opportuno tener d'occhio.
(180)2/3=31.87976
Il valore dell'angolo 180 al quadrato ed estratta la radice cubica, assomiglia
stranamente molto al fatidico valore di 31.62 che rappresenta il rapporto tra i 2 valori
estremi dello stesso asse, all'interno dello Spazio dei suoni. Presto ci chiederemo
perch questo accada e che significato dare a ci, sapendo che tutti i numeri
espressi dal mondo evideonico sono sostanzialmente angoli.
Potevamo inoltre scrivere e verificare che
n/=2=137/13.5
Ci si pu facilmente rendere conto di come questa equazione possa mettere in
relazione Pi Greco (), la Sezione Aurea () e la Costante di Struttura Fine dell'universo
a (c.a. = 1/137) con una approssimazione molto allettante.
Questa formula la rappresentazione della estensione della stessa formula espressa
nel nostro precedente lavoro dal titolo Evideon 2 e tiene conto anche della grandezza
n, come un parametro che rappresenta l'ampiezza dell'universo nello spazio, nel tempo
e lungo l'asse delle energie potenziali (l'asse verticale dell'Evideon), nello Spazio dei
suoni.
Si nota sostanzialmente che il valore di sia una costante variabile, dove con
questo termine, si tende a sostenere che tale valore appaia costante solo perch il
rapporto tra altre 2 costanti variabili in un range apparentemente piccolo che consente
sia alla Sezione Aurea che alla Costante di struttura fine di oscillare. Il rapporto
numerico fra queste 2 oscillazioni, costante. Se le cose fossero veramente cos, i
valori di n, , e di a, sarebbero in stretta relazione tra loro ed il cambiamento del
valore di una di queste costanti, influenzerebbe tutte le altre, tranne , che appunto
verrebbe definita costante variabile. In parole pi semplici il famoso 3.14 varierebbe in
un range di valori abbastanza vicini al classico valore di 3,14 ma, all'interno di questo
universo non sarebbe dato di accorgercene.
Se le cose numericamente fossero cos descrivibili, l'universo evideonico metterebbe in
relazione tra loro il numero n con le principali costanti adimensionali note in fisica e
collegherebbe il Tutto al numero 13.5, che rappresenta il numero evideonico per
eccellenza (vedi Evideon 2).
Dunque se il prodotto della Sezione Aurea per Pi Greco rappresenta un angolo
radiante:
n/2=
px137,5 = 432
inoltre il valore di f/n quando f=432 e n=32 fornisce la relazione:
f/n = 13,5
Siccome il valore di 13,5 una costante fissa si pu ipotizzare che variando f varier di
conseguenza anche n. Ma cosa vorrebbe dire tutto ci?
Vorrebbe dire che esiste una relazione tra il numero 432 e Pi Greco, la Sezione Aurea,
la Costante di struttura fine ed il numero n.
In parole semplici, se l'universo fosse descritto dal rapporto tra i numeri dello Spazio
dei Suoni (coppie di valori estremi dei 3 assi divisi 2 a 2 tra loro) pari a 32, il numero
432 sarebbe un numero importante. Molti autori pi o meno new ageani, sostengono
che la musica deve essere accordata a 432 Htz ed i cospirazionisti sostengono che
tale frequenza sia stata opportunamente modificata con una accordatura a 440 Htz
perch se si ascoltasse la musica a 432 Htz, la nostra Coscienza si risveglierebbe ed i
nostri governanti non ci potrebbero pi pilotare come burattini intontiti da frequenze non
armoniche con l'universo.
Come al solito si nota come attorno ad un numero interessante, contenuto nella
struttura evideonica, si costruiscano una serie di insensatezze, con l'obiettivo di evitare
che la vera natura della virtualit sia compresa e dunque opportunamente manipolata.
Bisogna intanto ricordare che tutti i numeri evideonici sono angoli e tali angoli sono, a
monte di questa definizione, numeri puri.
Dunque originariamente il numero 432 non rappresenta una frequenza ma rappresenta
anche una frequenza, visto che in relazione ai numeri che escono dallo Spazio dei
suoni. In altri termini possibile che una ipotetica frequenza a 432 Htz costituisca una
frequenza armonica con l'Universo evideonico, se il rapporto fra certe sue costanti
fornisse il valore di n=32.
Cio, se il nostro universo fosse distorto, esso avrebbe numeri complicati che lo
descriverebbero cos come lo vediamo ma se la costante di struttura fine, espressa dal
suo valore inverso fosse 137 e non 137,03....., se la Sezione Aurea fosse 1,62 e non
f/n=13,5 = a-1/(2pf)
Dunque variando f varier anche n ma variando a varier, di conseguenza, anche f.
In una semplice tabella vediamo alcune di queste variazioni.
a-1
n
f
f
136 .0 31.649 1.6033
427.26
137 .0 31.881 1.6151
430.40
137.5 32.00
1.6210
432.00
138.0 32.113 1.6269
433.54
Da
Dn
Df
Df
2
0.464 0.0236
6.28(2p)
E' interessante notare come le oscillazioni dei diversi parametri nel caso del valore di f
e di a-1, oscillino tra valori di 2 e 2p rispettivamente. Si pu inoltre notare come se
poniamo il valore di a-1 pari al valore d 137.03 che corrisponde al valore dichiarato
attualmente dalla fisica, otteniamo un valore per la Sezione Aurea pari a 1,6155
L'universo oscillante.
Che significato hanno queste oscillazioni delle costanti quali la Sezione aurea, la
Costante di struttura fine e il valore della frequenza f, tenendo saldi Pi Greco ed il
valore della costante evideonica a 13.5?
La spiegazione sembra essere una sola:
L'universo evideonico non perfetto.
Il cono la cui base (circonferenza) rappresenta la velocit della luce in unit naturali
(Vedi Evideon ed Evideon 2), oscilla lungo l'asse delle energie mentre ruota attorno ad
esso. Questo movimento, dovuto anche al fatto che tale cono non perfettamente
verticale rispetto all'asse delle energie ma risulta lievemente inclinato, produce una
serie di vibrazioni che fanno variare le costanti universali attorno ad un valore che
sarebbe un numero semplice e non un numero
irrazionale.
Questa distorsione del cono dell'Evideon,
descritto nei precedenti lavori, produrrebbe,
con il suo movimento, una continua varianza
nell'universo evideonico, rendendolo variabile
cio VIVO:
infatti, se tutto fosse perfettamente simmetrico,
cio il cono dell'Evideon fosse perfettamente
verticale attorno all'asse della energia potenziale,
la sua rotazione, attorno a quell'asse, non
produrrebbe nessuna varianza all'interno delle
costanti universali che, non vibrando fra 2 valori
renderebbero l'universo stesso invisibile, cio sostanzialmente fermo poich
immutabile.
luce non potr mai mostrare il suo vero valore se esso veramente quello da noi
proposto (3 un numero evideonico). Si potrebbe infatti pensare che, se esistesse lo
spazio ed il tempo basterebbe far percorrere alla luce un tratto spaziale pi lungo in
modo che l'errore si possa differenziare dalla misura quando il percorso sia pi corto.
L'errore che si farebbe su un percorso lungo la lunghezza di Planck, sarebbe la met
dello stesso errore condotto su un percorso doppio; ma nel frattempo, l'errore sulla
misura del tempo procederebbe di pari passo e siccome l'asse dello spazio e del
tempo, di questo universo, sono eguali, il rapporto tra questi errori sarebbe sempre
unitario. Da un altro punto di vista siccome l'universo non locale nulla in realt si
sposta. Semmai ci sono fotoni di cui siamo coscienti che vengono accesi dalla nostra
consapevolezza. L'errore in questo contesto non locale dell'universo sarebbe dato dal
tempo di accensione dei fotoni che costruiscono la virtualit. Tale errore una costante
fissa per qualsiasi fotone ed una misura che dipende solo dal tempo di conversione
del fotone in anti fotone. Questo il tempo necessario al fotone per accendersi, il
tempo necessario all'anti fotone per divenire fotone, il tempo necessario alla
coscienza per acquisire consapevolezza della sua creazione, nel virtuale. Questo
tempo solo il tempo di Planck, che anche il tempo virtuale in cui tutto l'universo si
manifesta.
Dunque accanto alla formula generale
13,5 = [a-1]2/(2ff)
Da queste 2 espressioni, si evince che al variare della Costante di struttura fine, varia
la Sezione aurea ma, al variare della Costante di struttura fine, varia anche il valore di f
e queste variazioni concertate fanno si che il valore di Pi Greco rimanga sempre
costante.
Rock is a Clock.
Con questa frase i fisici vogliono dire che tutto l'universo materiale oscilla e questa
oscillazione rappresenterebbe un orologio, un pendolo, la cui frequenza rappresenta il
respiro della materia. (http://science.sciencemag.org/content/339/6119/554.full )
L'oscillazione delle costanti adimensionali che costituiscono il perno numerico su cui si
basa la realt virtuale, rappresenta dunque la vita dell'universo stesso ma dice anche
che tale oscillazione fra 2 punti: uno iniziale ed uno finale, che si ripetono in
continuazione.
Da un punto di vista puramente temporale tutto ci appare strettamente legato al
concetto di tempo circolare, dove dunque un evento passa da una fase iniziale ad una
fase opposta per poi tornare a quella iniziale. Se tutti gli oggetti dotati di massa, per la
fisica moderna, sono legati ad una oscillazione, legata a sua volta alla frequenza di De
Broglie, ecco che il tempo di ciascun oggetto materiale viene scandito da un ritmo
universale dove tutto ciclico e si ripete, sia nel macro che nel microcosmo, senza
interruzione.
La fisica esprime questo concetto in formule.
Partendo dalla indeterminazione di Heisenberg che dice che
DtDE = h
e sapendo che
2E = mc2
possiamo scrivere che
DtDm = 2h/c2
Questa struttura rappresenta il concetto di frequenza di Compton cio rappresenta quel
tempo che testimonia la presenza di una frequenza di oscillazione di una massa m.
La met della oscillazione, per passare da una fase A a quella opposta B sar dunque
DtDm = h/c2
In parole povere la massa non esisterebbe ma oscillerebbe tra due valori, m1-m2, in un
tempo t1-t2,
Questo concetto viene ripreso da Donatello Dolce, fisico della Universit di Urbino che
ha pubblicato numerosi lavori di fisica quantistica su prestigiosi giornali scientifici
internazionali dimostrando, senza pi ombra di dubbio scientifico, che il tempo
quantisticamente circolare.(Introduction to the Quantum Theory of Elementary Cycles
(Donatello Dolce) in (Beyond Peaceful Coexistence; The Emergence of Space, Time
and Quantum) curata da Ignazio Licata (and literature cited therein)
http://www.worldscientific.com/worldscibooks/10.1142/p1045
La percezione della indeterminazione cambia.
Questo un esempio di quanto sostenuto nei nostri articoli precedenti dove si
sottolineava come noi siamo i creatori del nostro universo. In quel contesto noi
vediamo e percepiamo il mondo come inconsapevolmente lo abbiamo creato ed esso
ci appare come noi crediamo che esso
debba essere. Nell'andare avanti della
virtuale linea del tempo, il nostro
comprendere, si modifica e, seguendo
l'entropia, che una misura della
coscienza, aumenta. Noi dunque
vedremo le cose che vedevamo prima
in una ottica differente. Il territorio non
cambia ma cambia non solo la
percezione di esso ma il significato di
una formula che un tempo voleva dire
una cosa ed oggi appare dircene una
altra. Nel caso della struttura della
formula della indeterminazione di
Heisenberg, il termine Dt o Dm sarebbe
stato preso in considerazione come una
indeterminazione mentre Compton lo esamina sotto forma di oscillazione ben
determinata. La formula non cambia ma il concetto fondamentale di consapevolezza di
essa aumenta con l'entropia dell'universo.
Non esiste nessuna indeterminazione se noi siamo consapevoli dell'universo che
stiamo creando.
La dimostrazione, ormai scientificamente provata, che il tempo nel nostro universo sia
localmente circolare ne una prova finale. Il concetto di localit e circolarit del tempo
sono 2 concetti non in disaccordo fra loro, n da un punto di vista del formalismo
matematico n dal punto di vista geometrico (simmetria). Dire infatti che viviamo su
una circonferenza isocrona che cambia in continuazione, vuol anche dire che esiste
solo un tempo, il presente.
Quando Pi Greco chiama, la Sezione Aurea risponde.
Pi Greco e la sezione aurea sono legati tra loro da diverse formule che hanno dentro di
s, le informazioni evideoniche.
In questa sezione ne vediamo alcune che sono venute alla luce elaborando, tra loro,
alcuni parametri numerici evideonici.
Una prima interessante relazione che a nostro avviso non affatto casuale data dalla
seguente formula:
Essendo
Frequenza di mente = F1
Frequenza di spirito = F2
Frequenza di anima = F3
[F1+F2+F3]/(42+32+22) = 1; [(F1)2+(F2)2+(F3)2]/(42+32+22) = P2
Il piccolo errore sul valore di P dipende dalle approssimazioni sui valori di F per le
diverse componenti. Questo ci fa comprendere come effettivamente il numero 432 un
numero evideonico (divisibile per 9) fondamentale ed fortemente legato ai 3 valori di
frequenza calcolati sia con i numeri dello spazio dei colori che con i numeri dello spazio
dei suoni ( Vedi Evideon 1 ed Evideon 2).
Un altro calcolo il seguente
[2px243/360]1/3 = 1.61868
Questa formula pu essere espressa anche in una seconda seguente modalit:
p2= [1802/3]/2f
Un commento a queste formule necessario perch esse non solo mettono in
evidenza una forte relazione tra Pi Greco e la Sezione Aurea ed i numeri evideonici ma
mettono in evidenza anche il fatto che esiste una natura di Pi Greco che la rende
sempre dipendente da un rapporto tra altre 2 cose. Queste 2 cose sono per esempio
la Sezione Aurea ed il valore di un angolo. Le oscillazioni sulla Sezione Aurea
corrispondono ad oscillazioni sul valore dell'angolo cos da rendere, da una parte, il
valore di Pi Greco costante seppur dipendente da 2 variabili (Pi Greco dunque una
costante variabile), ma ci si accorge anche che qualcosa nelle cifre dei numeri da noi
utilizzati non perfetta.
Per esempio, nella seconda formula proposta, forzare l'angolo piatto di 180 gradi ad
assumere quel valore vuol anche dire ottenere una Sezione Aurea con valore di
1,6150.
Questa seppur piccola discrepanza ci fa ricordare che, se da un lato tutti i numeri
evideonici sono angoli (ed ecco perch nelle formule che legano Pi Greco alla Sezione
Aurea spuntano i valori di 360 o 180, rispettivamente i valori per l'angolo giro e l'angolo
piatto del sistema sessagesimale), non esiste l'angolo zero (0).
Se su 360 gradi si introduce l'errore di un grado o su 180 di mezzo grado, i conti
tornano perfettamente.
Si fa inoltre notare che nella prima di queste 2 formule finali, il valore della Sezione
Aurea, vale la radice sesta di 17.987 che approssima il valore del numero evideonico
18. In altre parole dentro la radice sesta di 18 esiste l'informazione della Sezione
Aurea. Se si forza la Sezione Aurea ad assumere un valore evideonico di 1.62 (la
lunghezza del semiasse evideonico dello spazio e del tempo divengono esattamente
100x1,62.
Ecco che (1,62)6 assume il valore di 18,07.
Tale valore, se messo in relazione al valore dell'angolo piatto ci fa capire come nel
mondo evideonico manca un qualcosa (18.070-17.987).
Ci vuol dire anche che gli angoli con i loro valori numerici quantizzati frattalicamente
sono 359 e non 360, nel sistema sessagesimale.
Possiamo fare un'ultima osservazione importante sulla formula:
p2= [1802/3]/2f
Dalla osservazione della formula si evince che il valore di Pi Greco al quadrato dipende
da 3 parametri: il primo che vale che rappresenta la dualit, il numeratore che
rappresenta una doppia rotazione in 2 direzioni ortogonali, cio un volume sferico
esprimibile con l'operatore geometrico rotazione.
Fare la radice cubica di questa operazione significa ridurre ad una dimensione questo
operatore.
Al denominatore campeggia il valore di un segmento spaziale, la Sezione Aurea che
rappresenta l'operatore divergenza.
Ci troviamo di fronte ancora ad una volta a 2 operatori uno, la rotazione, che ha a che
fare con la parte temporale e l'altro la divergenza, che ha a che fare con la parte
spaziale. Essendo dunque che
p2= [X2/3]/2Y
possiamo costruire la seguente semplice tabella
X = 180 Y = 1,6150
X = 180,49Y = 1.6180
X = 180,83Y = 1.6200
X = 179.49Y = 1,6120
Dunque il valore di Pi Greco dipenderebbe da un rapporto tra un segmento che
geometricamente rappresenta un tempo ed uno analogo che rappresenta uno spazio.
Pi greco sarebbe la radice quadrata di un segmento che rappresenta l'inverso di una
velocit, in un universo in cui spazio e tempo realmente esistessero.
Per mettere in accordo 2 importanti valori, che sono 180 e il corretto valore della
Sezione Aurea, bisogna supporre dunque che il nostro universo si sia disimmetrizzato
ovvero, come supposto nelle righe precedenti, il cono, il cui perimetro di base,
rappresenta la velocit della luce in unit di massa atomica (c = 137,...) si sia inclinato
di un certo angolo, facendo in modo che la altezza di un ipotetico triangolo retto, che se
l'universo non si fosse distorto sarebbe valsa 180, ora valesse 179.50.
741/417 = 1,77697841
852/528 = 639/396 = 1,61(36)
Se l'universo fosse simmetrico anche i valori relativi all'asse del tempo (417 e 741)
dovrebbero comportarsi numericamente come le altre due coppie di valori relativi a
spazio ed energia.
Ma si pu scoprire, con una certa meraviglia, che questa eventuale distorsione ha una
sua ragione di esistere poich:
741/417 f = 1/2p
La differenza in radianti, vale un grado sessagesimale su 360 gradi.
https://it.wikipedia.org/wiki/Radiante.
Alcune interessanti relazioni
Bisogna sottolineare come nel gioco dei numeri si evince come
f/a-1 = p
che mostra ancora una volta come Pi Greco sia legato ad una formula in cui 2 variabili
siano legate tra loro in modo che Pi Greco non vari mai.
Una altra interessante relazione la seguente:
(13,5)p = 3556,7084
che mostra strettissima relazione tra Pi Greco e tutti i valori base dello spazio
evideonico dei suoni.
Lo sferoide che potrebbe rappresentare l'universo evideonico avrebbe un volume pari a
4/3[p]R1R2R3 = 13,5
In questo contesto
R3 = 1,23
che corrisponderebbe ad un asse della energia pari a 246 e non di 243 unit
L'universo evideonico ancora una volta risulta distorto ed il valore attuale del suo
volume sembra essere
4/3[p]R1R2R3 = 13,356
dove
R3 = 1,215
che corrisponde al valore di 243 effettive unit dell'asse delle energie.
Bisogna ancora osservare che:
4/3(1,215) = 1,62
che, in altre parole, vuol dire che l'asse delle energie esattamente attualmente 3/4 del
corrispondente asse dello spazio e del tempo.
Va inoltre notato che il rapporto 4/3 nella formula del volume dello sferoide lo stesso
numero che si ricava dai numeri evideonici 528/396 o 852/639, volendo significare
ancora una volta se ce ne fosse bisogno, che in questo universo, la sfera, ha un
volume che dipende dalla ampiezza dei vettori dell'Evideon. In un universo differente i
volumi sarebbero calcolati con altre evidenti formule.
Una altra interessante relazione che permette di relazionare le nostre misure in radianti
con i numeri evideonici che, seppur rappresentati come lunghezze di assi, sono in
realt, essi stessi, angoli, la seguente:
360/2p = 243/(18)1/2
da cui si evince che Pi Greco pu avere una definizione geometrica precisa nel mondo
degli angoli evideonici che possiamo scrivere come segue:
2p = (360/243)(18)1/2 =1,(48)x4,2426068711928....
Dunque, essendo che Pi Greco appare correlato con l'asse delle energie, cos come la
Sezione Aurea con il piano spazio-temporale, non ci pu sfuggire l'osservazione che in
realt la radice quadrata di 18 dovrebbe essere sostituita dalla radice quadrata di
17,9873540.... a causa della solita imperfezione del nostro universo, attraverso la
quale esso si pu manifestare nella virtualit.
Una altra interessante osservazione numerica legata alla natura di f e di n.
Questi numeri sono caratterizzati dal possedere cifre che si ritrovano intatte nel loro
inverso poich:
n = 31,62277660168379...
1/n = 0,03162277660168379...
f = 1,618033...
1/f = 0,618033....
Ci accade poich i numeri rappresentano insiemi di vettori che sono i mattoni con cui
l'universo olografico e virtuale, si manifesta sotto forma di frattale, che sempre
identico a se stesso, sia che si osservi dall'alto che dal basso, da destra che da
sinistra, dal davanti che da dietro.
Ebbene Pi Greco ha dentro di se la stessa propriet poich il suo inverso vale
1/p = 0,318309886....
che moltiplicato per 100 assume un valore che deve essere confrontato con il valore di
31,63, quale rapporto tra i valori degli estremi degli assi nello spazio dei suoni che
tende ad n, fatte salve le approssimazioni di partenza sul range utilizzato per i calcoli
dello spazio dei suoni (da 20 a 20000 Htz). Anche in questo caso sembra che
l'universo abbia la tendenza matematico numerica a far si che questo valore tenda al
numero perfetto 32. (cfr. il valore di 432/32 che mima il valore di a-1).
L'universo si sarebbe dunque distorto dandosi vita. L'universo non distorto immagine
speculare di s avrebbe dimensioni esprimibili con numeri (vettori/angoli) perfetti e non
esisterebbero numeri irrazionali.
L'universo non distorto, speculativamente parlando, avrebbe un asse delle energie
diviso in 13 parti superiori (ciascuna del valore di 864 unit per arrivare al valore del
color magenta, pari al numero 11232,00, invece che11247,48 della attuale virtualit), e
13 parti inferiori (ciascuna delle quali varrebbe 27 unit, che partirebbero dal color
verde in basso, con il numero 351,00, contro il 355,67 della attuale virtualit). In quel
contesto Pi Greco assumerebbe il valore preciso di 3,12 (numero evideonico), poich
np = 99,84 (e non 100, tenendo presente che non esiste il valore zero). In questo
universo, perfetto ma non apparente, la Sezione Aurea, avrebbe il valore di 1,62 unit
e l'inverso della Costante a, assumerebbe il valore preciso di di 136,4688.
Reale significato simbolico della numerologia.
Queste, che abbiamo proposto in questa sede, sono solo alcune delle molte
interrelazioni numeriche che collegano i numeri di Evideon con le principali costanti
adimensionali dell'universo attuale.
Una particolare nota deve essere espressa nei confronti del significato simbolico della
numerologia.
La numerologia una pseudoscienza che sostiene che, all'interno di ogni numero,
esista un significato simbolico pi complesso ed, il riuscire con opportune regole, a
determinarne la chiave, potrebbe rappresentare un buon sistema per comprendere
l'universo, anche in forme di previsioni spazio-temporali.
In questo contesto si comprende come la numerologia, che peraltro ha basi profonde
nella storia della umanit, rappresenti l'esigenza di leggere, nel numero, qualcosa di
pi su se stessi. Il problema nasce dalla interpretazione che il numerologo di turno
Facciamo l'esempio della velocit della luce calcolata come rapporto tra lo spazio ed il
tempo di Planck.
Nel mondo evideonico tale risultato viene fornito dal rapporto tra la Sezione Aurea e la
radice quadrata della somma dei quadrati delle cifre che compongono il numero 432.
Questi numeri sono privi di informazioni legate alle unit di misura ma nell'istante in cui
si decide che la Sezione Aurea rappresenta una lunghezza, questa decisione creativa,
decide in automatico che dal numero 432 si estrarr l'informazione temporale. Il
rapporto tra le ampiezze dei 2 numeri che vengono divisi tra loro per fornire la velocit
determinato dalla capacit percettiva del nostro cervello.
Dunque lecito pensare che esiste un rapporto tra il vedere ed il sentire nel nostro
cervello che legato alle unit di misura dello spazio e del tempo di Planck. In parole
semplici appare corretto pensare che tra il vedere e l'udire c' un rapporto percettivo
pari a quello che, nella formula della velocit, fa dire che la Sezione Aurea deve essere
moltiplicata per un fattore di 10 -33 e la dividenda radice quadrata di 29, debba essere
moltiplicata per il termine 10-44.
Sostanzialmente la nostra percezione del suono notevolmente pi ricca di
informazioni rispetto alla corrispondente informazione legata alla vista di un fattore 10 11
circa, come ci si pu attendere quando si prende visione della larghezza dello spettro
percettivo delle onde, che la nostra mente elabora.
Lo spettro del visibile va da 400 a 700 nanometri mentre l'udibile va da 20 a 20000 Htz.
Dunque non solo lo spettro audio enormemente pi ampio di quello visivo ma questi
dati vanno moltiplicati per un fattore che tenga conto del tempo di risposta
(decadimento) che per l'occhio estremamente pi lento che per l'orecchio.
Se dunque il nostro cervello percepisce del suono, la componente frequenziale che
peraltro l'inverso della lunghezza d'onda, verr messa in relazione alla idea che la
Sezione Aurea rappresenti una interpretazione della lunghezza dell'universo.
Questo accade poich l'orecchio costruito sulla base della Sezione Aurea, come
facilmente osservabile dal suo organo interno dedicato alla analisi e percezione dei
suoni.
Si scoprono cos alcune cose relative al nostro corpo che essendo costruito all'interno
dell'Evideon, ne contiene i parametri interpretativi.
Cos appena il nostro cervello decide di far assumere alla Sezione Aurea il significato
di lunghezza, contemporaneamente tutte le formule legate a quel parametro e che nel
mondo evideonico rappresentano solo proporzioni geometriche angolari, assumeranno
significati dimensionali opportuni, in grado di correlarsi automaticamente alla capacit
del nostro cervello di interpretare la virtualit come se fosse tridimensionale. E' chiaro
che a questo punto gli organi sensori del nostro corpo, che non sono nemmeno lineari
tra loro, stabiliranno differenze nella capacit percettiva di spazio, tempo ed energia e
tutto ci fornir l'illusione della Matrix.
In altre parole, si possono usare le relazioni numeriche del mondo evideonico per
verificare i valori delle misurazioni che il nostro cervello crede di evincere, in base alla
sua percezione ed in base alla percettibilit delle 3 componenti: spazio, tempo ed
energia potenziale della virtualit stessa.
In un tipico esempio noi sappiamo che
h/c = 13.5(2pf)e2/c3
h/c 137(1,60x10-19)2/2,7x1016 = 81,18x10-54
il che vuol dire che
Dm ~ 10-52/Dt
per il fotone Dt pu essere zero in un universo in cui non esiste il tempo perch esso
non locale oppure perch esso oscilla tra un +t ed un -t. In questa ottica il fotone
avrebbe massa infinita, cio, se l'universo avesse massa, il fotone sarebbe l'intero
universo. Ma se si considera che tutto accade in una sola oscillazione al di fuori del
tempo, Dt assumerebbe valore unitario e la massa del fotone a riposo, sarebbe quella
prevista dalla fisica attuale.
Attualmente la massa del fotone oscilla fra questi valori, riportati in letteratura
scientifica, partendo da una serie di presupposti sovente molto lontani tra loro (cfr.
bibliografia).
Quello che conta nella numerologia evideonica sono le cifre che compongono i numeri
e non i numeri in s. Questo vorrebbe dire che, al di la dei fattori moltiplicativi che
determinano le dimensionalit delle varie quantit misurabili (ricordiamo che le unit di
misura sarebbero solo dettate da problematiche percettive del cervello e non
sarebbero consistenti con la virtualit se non nella accezione in cui si creda che esista
qualcosa da misurare), ogni valore che la fisica misura, contiene in s, la natura dei
numeri evideonici quali rappresentanti di una geometria vettoriale, frattalica.
Forse, dunque, non a caso, le costanti dell'universo sono rappresentabili da numeri
ricavabili dall'Evideon, come mostrato in questa tabella.
Costante
Valore Evideonico
Fattore
Dimensionale
105
tp
10-44
lp
10-33
hG
10-45
mp
10-8
https://it.wikipedia.org/wiki/Unit%C3%A0_di_misura_di_Planck
p2= [1802/3]/2f
In questa formula si metteva in evidenza come al numeratore esisteva il concetto di
operazione di rotazione, legato al tempo virtuale ed al denominatore esisteva il
concetto di divergenza, legato allo spazio virtuale.
I 2 concetti geometrici sono legati in fisica ad altrettanti omonimi operatori. Dunque lo
spazio viene percepito come divergenza/convergenza, che sostanzialmente significa
allontanarsi od avvicinarsi ed legato al concetto di separazione lineare. Il tempo viene
visto come una rotazione attorno ad un centro, muovendosi su una circonferenza
isocrona che prima o poi torner ad occupare la stessa posizione iniziale (concetto di
tempo circolare). Questo aspetto della duplice realt spazio-temporale ampiamente
visibile, se se ne consapevoli, nel comportamento umano. Per esempio in psicologia
noto il concetto di pensiero circolare e pensiero lineare. I due pensieri sono
categorizzati come femminile e maschile rispettivamente. Non a caso infatti il femminile
risulta legato all'asse del tempo mentre il pensiero lineare legato al maschile ed
all'asse della visione, correlata con l'asse dello spazio.
Utilizzando questo modello si pu facilmente comprendere quella serie d differenze
comportamentali che sono state osservate tra il maschile ed il femminile della razza
umana. Molti ricercatori hanno tentato di analizzare e formalizzare questi 2 tipi di
approccio al pensiero ma con risultati piuttosto vaghi. Per esempio ora siamo in grado
di comprendere perfettamente cosa diceva Piaget quando parlava di pensiero
convergente e divergente. Per approccio convergente alla risoluzione di un problema si
identifica quel tipo di azione che prevede di arrivare ad un target finale, avendo l'idea
che esso, anche se non visibile, si trovi di fronte a se stessi. Il soggetto che tende ad
arrivare al target si muover in linea retta e se trover una difficolt sar costretto a
fermarsi, incapace di aggirare l'ostacolo.
Per esempio si studia su un libro e, pagina dopo pagina, si arriva alla fine del libro: Ma
se chi studia non comprende un concetto, non in grado di girare pagina e vedere se
magari, nella pagina successiva, tale concetto viene ripreso e spiegato meglio. Il
soggetto totalmente convergente si blocca in quel contesto senza arrivare mai al suo
obiettivo finale La rotazione nel pensiero, indicata come la tangente al pensiero
circolare. Chi pensa in modo circolare sa che il suo obiettivo posto da qualche parte
al centro di un insieme di variabili. Il soggetto nel cercare di raggiungere il target va a
destra o a sinistra, sovente in modo erratico, nel tentativo di prendere consapevolezza
del problema che prima o poi gli si presenter davanti. In realt in quel contesto, tale
tipo di approccio, segue una serie di direzioni che rappresentano le tangenti agli infiniti
punti di una circonferenza (espressi matematicamente dal concetto di derivata prima).
Anche in questo caso il soggetto non sar ma in grado di arrivare alla soluzione che
invece si otterr quando i 2 processi mentali vengono accoppiati e scambiati tra loro. Il
senso di tutto questo legato alla separazione tra emisfero destro e sinistro, quando
ognuno dei 2, non essendo coesi, cercano di prevaricarsi l'un l'altro.
La maggior parte degli esseri umani appare essere destrimane ma cosa vuol dire
essere destrimane? In realt essere destrimane vuol dire usare la destra
prevalentemente per fare certe cose che qualcuno ha detto che si devono fare con la
destra. In realt la destra legata all'attivit dell'emisfero opposto e dunque ci
troveremo a verificare che le 2 mani, risentono molto dell'idea che il proprio emisfero
corrispondente si fatto dell'universo. Cos quando si taglia con la forchetta ed il
coltello, usando contemporaneamente tutte e due le mani, ecco che la maggior parte
degli esseri umani terr la forchetta sulla sinistra e il coltello nella destra. I mancini
ovviamente fanno il contrario; ma perch la forchetta preferisce essere comandata
dall'emisfero destro, il lato femminile, il lato legato alla circolarit del tempo e la mano
destra invece segue le direttive dell'emisfero sinistro, che legato dall'aspetto maschile
ma anche all'operatore divergenza.
Perch la tendenza della simmetria universale produce l'effetto che, nello spazio, il
coltello si muove separando, andando avanti e indietro mentre la forchetta ferma
l'oggetto da tagliare, al massimo ruotandolo su se stesso.
Non potrebbe essere altrimenti. Esistono ovviamente i mancini che hanno una visione
temporale distorta ed opposta rispetto ai destri ma esiste anche una certa percentuale
di persone che, pur non essendo mancini, taglia la bistecca come un mancino.
Da quel semplice gesto si pu notare come in quel soggetto le funzioni di maschio
femmina si siano invertite. Ci accade per una vasta serie di possibilit che secondo
noi hanno comunque, come base di riferimento, un processo inconscio interno
compensativo, dove la parte maschile ha dovuto sopperire alla mancanza di attivit
della sua parte femminile.
La simmetria evideonica dunque regola tutte le funzioni dell'universo virtuale ed
dettata da problemi percettivi dell'essere umano che crea inconsapevolmente e
contemporaneamente analizza la sua creazione mettendo in atto gli stessi processi
archetipali di base (rotazione, divergenza, cambiamento di dimensione) che sono alla
base del Tutto.
Simmetria, atto finale.
Ora che abbiamo visto come la simmetria sia legata all'energia del sistema ma
soprattutto alla consapevolezza del sistema in cui siamo immersi virtualmente e di cui
noi stessi siamo i creatori, possiamo chiederci: che cosa accade quando l'universo
finisce?
Che fine fa la simmetria dell'universo e dunque anche la consapevolezza della
coscienza?
Dire che l'universo finisce ha un significato fisico reale?
Ora che sappiamo che la consapevolezza una misura della coscienza possiamo
seguire l'entropia dell'universo per vedere come le variazioni di questa grandezza,
collegate alla simmetria del sistema, possano darci indicazioni sul come il Tutto andr
a finire. https://it.wikipedia.org/wiki/Entropia_residua
Ricapitolando noi sappiamo che
S = -KxlogN
dove S rappresenta il valore assoluto della Entropia, K la costante di Boltzman ed N
rappresenta il numero dei microstati del sistema.
Sappiamo inoltre che il principio di indeterminazione di Heisenberg pu essere
espresso come
DtDE = h
e che Compton reinterpreta tale concetto con la equazione
DmDt = h/c2
ma sappiamo che la temperatura T pu essere definita come la variazione di energia
del sistema in rapporto con la sua entropia, cio
DE/DS = T
essendo
DtDS = h/T
Ci possiamo ora chiedere cosa accadr quando l'universo si raffredder totalmente e
cio quando l'entropia sar al suo valore massimo cio zero?
La simmetria del sistema sar massimizzata e dunque anche la consapevolezza della
coscienza sar totale.
Ma cosa accadr della entropia di entantglement?
Per entropia di entanglement si intende il valore della entropia classica di due oggetti
entangled fra di loro, per esempio due fotoni entangled.
Nel nostro caso ci dovremmo chiedere che fine fa l'entropia di entanglement di un
fotone
e
di
un
antifotone
virtuali
entangled
fra
loro?
http://theory.fi.infn.it/cappelli/theses/viti.pdf
Sappiamo che alla temperatura di zero gradi Kelvin (lo zero assoluto) tutto si ferma e
non esiste pi energia del sistema (zero point energy) e cio sappiamo che un fotone
virtuale non osciller pi tra la forma fotonica ed anti fotonica. Sappiamo che ad ogni
fotone corrisponde la presenza di un antifotone entangled con il suo partner. Dunque
quando un fotone si ferma e non oscilla pi tra la sua forma fotonica ed anti fotonica, il
suo partner, a specchio (nota la simmetria del sistema N.d.A.) far lo stesso. Ci
troveremmo dunque ad avere, in quell'istante, tutto congelato in un fotogramma in cui
il nostro fotone sarebbe bloccato e specularmente corrispondente alla sua immagine
speculare anti fotonica anche essa bloccata.
In quell'istante l'universo termina (cio non mai esistito: t = 0) ma l'entropia (cio il
valore della consapevolezza) che valore assume?.
L'energia del sistema dovrebbe essere nulla (E = 0) ma esiste una energia a cui
corrisponder una entropia non nulla di entanglement?
In effetti i sistemi termodinamici dicono che questa entropia vale -Klog(2), poich 2
sono i microstati dei 2 sub sistemi (il fotone e l'antifotone) che descrivono il sistema
principale cio il fotone virtuale (che pu essere diviso in 2 microstati simmetrici nella
simmetria CPT).
Se da un lato sembrerebbe esistere un residuo di simmetria, che corrisponderebbe ad
un residuo di energia del sistema non nulla, che a sua volta corrisponderebbe ad un
residuo di inconsapevolezza coscenziale, d'altro canto ragionevole supporre che ci
non possa accadere poich se ci accadesse, l'universo si congelerebbe in uno stato
pre terminale e non si ritornerebbe mai al concetto di coscienza unificata di partenza.
Si romperebbe cos la simmetria temporale che prevede che il tempo sia tecnicamente
ciclico (rock is a clock) oppure che esista solo un attimo (e non 2 attimi: l'iniziale ed il
finale, che non potrebbero essere differenti tra loro).
Esiste per un solo modo di affrontare con successo questo paradosso termodinamico.
Gli esperimenti quantistici effettuati di recente, mostrano che alcuni fotoni possono
essere bloccati allo zero assoluto e dunque anche i corrispondenti antifotoni entangled
subirebbero la stessa sorte ma poi, riscaldando il sistema le 2 controparti tornerebbero
segno meno.
Come conseguenza di questa misinterpretazione, i fisici non poterono pi ammettere
che il tempo potesse tornare indietro poich, se l'entropia decresce sempre la freccia
del tempo era condannata ad andare solo in una direzione.
Con l'idea di Shrdinger, ripresa poi da Fantappi, che potesse esistere una anti
entropia, detta sintropia, le cose tenderanno a cambiare, anche se la maggior parte dei
fisici non si accorge che parlare di sintropia vuol dire inesorabilmente aprire le porte
alla esistenza degli anti fotoni, tanto osteggiati dal novanta per cento dei fisici moderni.
Dunque, una volta stabilito che l'ordine che aumenta e non il disordine ed una volta
compreso che l'ordine una misura della consapevolezza che, a sua volta una
misura indiretta della Coscienza, che essendo realt reale non pu essere misurata,
dobbiamo cercare di capire come l'entropia viene vista dalla fisica moderna.
Innanzitutto non deve stupire come esiste estrema confusione sul concetto di ordine e
disordine tanto da far scrivere, anche agli addetti ai lavori, delle colossali sciocchezze.
Per esempio nella lezione del 20/11/2002 delle ore 8.30 tenutasi all'Universit di Parma
presso
la
Facolt
di
Architettura
al
Corso
di
Fisica
Tecnica
(http://pcfarina.eng.unipr.it/DispenseFTI-02/mascia145580c.PDF), si parla di entropia e, per
avvalorare la tesi del disordine che aumenta in un sistema chiuso ed irreversibile, si fa
l'esempio di un sacchetto di bilie colorate dove tutte le rosse sono da una parte, le blu
dall'altra, le verdi dall'altra, ben ordinate. Si scuote il sacchetto ed ecco apparire il
disordine. Tutte le bilie colorate si confondono tra loro. In quel contesto viene fatto
notare come il processo spontaneo sia quello di mescolamento dei colori e si sostiene
che sarebbe impossibile ottenere spontaneamente un effetto contrario (partendo da
una situazione di colori mescolati, ottenere tutte le bilie colorate dello stesso colore che
si aggregano tra loro, dividendosi in gruppi omogeneamente colorati). Dunque secondo
questo esempio l'universo va verso il disordine e non accade il contrario.
Come spiegare al professore di quel corso che approva questa lezione tenuta dallo
studente Mascia Matteo che l'ordine viene rappresentato proprio dal mescolamento dei
colori e non dal contrario?.Il concetto di ordine infatti si rif alla simmetria ed pi
simmetrica una situazione omogenea, in cui esiste una densit colore omogenea nel
sacchetto delle bilie colorate, a paragone di gruppi di colore separati l'uno dall'altro?.
Come far capire agli esperti di fisica che il concetto di simmetria legato al concetto di
separazione, che va verso una unificazione?. Separare i vari colori tra loro come
tornare indietro in un processo anti entropico, dove la consapevolezza del sistema
diminuisce a causa della separazione fra i vari sottostati entropici delle bilie colorate?
Questo solo uno dei tanti esempi che si trova in rete e che dimostra che, anche a
livello di addetti ai lavori, sovente, si prendono delle forti cantonate che peraltro fanno
comodo alla Chiesa per evitare che l'umanit prenda consapevolezza di s,
spingendola nella direzione contraria.
Il concetto di entropia comunque appare ancora oscuro. Basti pensare al calcolo che
potremmo fare della entropia di un fotone.
In letteratura (vedi bibliografia sull'argomento riportata di seguito) si sostiene tutto ed il
contrario di tutto. Per alcuni non si pu calcolare l'entropia di un fotone perch esso,
non avendo massa, non possiede entropia. Per altri l'entropia di un fotone sarebbe
eguale ad 1, poich si potrebbe sostenere che il fotone emesso da un corpo nero
avrebbe energia pari a:
SxKxT = E
ma siccome in un corpo nero
E = KxT
non rimane che sostenere che l'entropia del fotone, in quel caso, pari ad 1.
Alcuni autori sostengono che l'entropia del singolo fotone data dalla seguente
formula:
S = Kx(1- lnfr)
dove K la costante di Boltzmann e f r la funzione di distribuzione del fotone. Da
questo approccio si evince facilmente che l'essere onda o particella prevede che il
fotone abbia valori di entropia completamente differenti (vedi Evideon 3 dello stesso
autore)
Per altri ricercatori, il valore della entropia di un singolo fotone, pari a 3.72x10 -23K-1.
Per altri autori, l'entropia di un singolo fotone non dipende dalla sua lunghezza d'onda
quindi nemmeno dalla sua energia intrinseca mentre ancora, per altri, potremmo
stabilire che l'entropia di un fotone entangled con un altro fotone , allo zero assoluto,
la met della entropia del sistema cio:
S/2 = -ln2
poich i microstati in cui un fotone si pu trovare sono 2, potendo egli stesso avere
elicit (spin: N.d.A) o +1 o -1.
Ci dobbiamo soffermare un attimo su questa ultima affermazione facendo capire il
lettore di cosa si sta parlando.
Noi sappiamo che la fisica ci dice che la temperatura definibile come la variazione di
energia tra 2 istanti di entropia differente:
DE/DS = T
espressa in gradi Kelvin dove lo zero assoluto circa -273 gradi Celsius.
Ci significa che quando la temperatura va a zero, anche l'energia del sistema va a
zero e tutto si ferma. Gi, ma l'entropia cosa far? Andr a zero, assumer un valore
limite diverso da zero o varr 1?.
In verit i fisici calcolano una cos detta entropia di entanglement che sarebbe l'entropia
corrispondente a quello stato in cui una coppia di fotoni entangled fra loro vengono
raffreddati allo zero assoluto.(www.isciencetimes.com/articles/5719/20130725/lightstopped-germany-fastest-particle-crystal.htm). Se noi prendiamo questi 2 fotoni e ne
raffreddiamo solo uno allo zero assoluto, esso si fermer! L'esperimento stato
effettivamente condotto e, dopo che la temperatura stata fatta risalire, si notato che
i due fotoni entangled non avevano perso l'entanglement fra loro. In altre parole anche
se si ferma l'universo i 2 fotoni continuano ad essere legati fra loro con un valore di
entropia pari proprio al logaritmo di 2.
Ci vorrebbe dire che se si mantiene l'entropia, si mantiene anche l'informazione legata
al significato di entropia. Ricordiamo in questa sede che parlare di entropia vuole
anche dire, da un punto di vista fisico di definire l'informazione del sistema. E
l'informazione una misura della consapevolezza.
Ma tutto questo prevede di poter sostenere che l'universo non raggiunger mai la
consapevolezza totale che corrisponde al valore di entropia assoluta eguale a zero
poich il limite sarebbe proprio il valore di -ln2.
3313.4981637 = px1020
ovvero
32.9843113.5 = px1020
il che pu essere espresso anche nel seguente modo:
13,5xlog(32.98...) = 20 + logp
In termini pi generali questa formula mima la formula della entropia S = -log W, dove
W sono il numero dei microstati, evidentemente proporzionale alla superficie che
contiene l'oggetto di cui dobbiamo misurare l'entropia.
Potremmo dunque supporre che :
S = 13,5xlog(4pf2) = log(px1020)
sostanzialmente tende a 1.
N = 6.0221415 x 1023
R = 8.3144621
Il valore di R rappresenta una costante che serve per parametrizzare la formula dei gas
ideali secondo cui PV=NRT.
Una stranezza matematica notata dai fisici, e di cui ovviamente non si sa dare alcuna
spiegazione, se non affidarla al caso, che :
N ~ 279 = 6.044629x1023
Per il mondo evideonico, tutto questo, non rappresenta un mistero poich si sa che il
numero N deve essere un numero pari, a causa della dualit della simmetria universale
ma se si cerca d ricavare N dalle costanti evideoniche si ha una sorpresa.
R = 13.5/1.62 = 8.333333
Moltiplicando la nostra costante K, che assume il seguente valore:
K = 8.33333333/6.096577x1023 = 1.366887x10-23
per il valore della entropia pura 0.9879 otteniamo, per S:
S = 0.9879x1.3668877x10-23 = 13.50x10-22
Ancora una volta si ricava un numero evideonico che esprime l'unit di quantizzazione
del mondo evideonico.
Avremmo dunque un universo fatto da un fotone che rappresenta la forma del Tutto,
che sarebbe uno sferoide schiacciato ai poli, la cui entropia tende ad 1 e sarebbe 1 se
fosse perfetto. Invece la sua entropia, in termini numerici, ha valore di 13.5 se si
aggiungono le unit di misura.
Il significato evideonico della costante di Boltzmann
Il numero di Avogadro N, rappresenta un numero frattalico di unit frattaliche,
contenute in una unit di spaziotempo. Questo numero, se analizzato attraverso
l'analisi dei suoi componenti, acquisisce un significato fisico preciso e lo fa acquisire
anche alla costante di Boltzmann che diviene una entit precisa. Infatti essendo che:
N = 2(2^7)/1.62
dove 2 rappresenta la virtualit duale, 2^n, con n che va da zero a 7, rappresenta il
numero di coscienze che esistono nei 7 livelli energetici dell'universo e dove 2^7
rappresenta il numero di coscienze primarie in cui si divisa la Coscienza Unitaria e
che popolano il settimo livello. In questo contesto 2^7/1.62 rappresentano il numero di
coscienze primarie nel nostro livello esistenziale per unit di spaziotempo. Dunque
22^7/1.62 diviene il numero di coscienze massimo, contenute nel nostro livello
energetico per unit volumetriche di spazio-tempo.
Moltiplicare N per la Sezione Aurea, vuol dire, trovare il numero totale di coscienze nel
nostro livello universale (il settimo).Se dividiamo il valore di 13.5 che rappresenta
l'energia totale evideonica sotto forma di valore di entropia totale per questo numero,
troviamo l'energia di una singola coscienza ed infine, moltiplicare il risultato per il
logaritmo dell'area sottesa da questa coscienza, significa calcolare l'entropia totale
della singola coscienza che ovviamente dipende dal suo stato di onda (superficie
infinita: S = - infinito) o particella (superficie unitaria, S = 0)
DG = DC = 1.62
DA = 1.125
operando gli opportuni conti si ha che
GC = 2.2910
poich il triangolo GDC ha una altezza di 1.9840
ed il triangolo GAC ha una altezza di 2.2808.
Ne consegue che l'area del triangolo GAC pari a 2.6126, pari a 1.61637 2.
Questo numero appare in accordo con il quadrato della lunghezza di Planck che
appare essere 2.61227 (lp = G/c3) moltiplicato per una costante che dipende dalle
unit di misura utilizzate.
Ma ci accorgiamo anche che, in questo contesto, l'area totale del tetraedro un
numero significativo ed evideonico pari a:
2.6126 x 8 = 20,9008
Siccome l'universo virtuale era dapprima piano e poi stato estruso virtualmente ed
olograficamente sull'asse delle energie (l'asse verticale), calcoliamo l'area di base del
quadrato GFEC che risulter essere:
(1.62)2x2 = 5.2488
che moltiplicato per 4 vale:
5.2488x2p = 32.979
Tutto ci, in radianti, significa che l'universo dall'inizio della sua esistenza (universo
piatto), alla creazione dell'asse delle energie (con conseguente formazione di un primo
sferoide), ha compiuto un giro di 360 gradi di unit evideoniche. (ricordo che tutti i
numeri evideonici sono angoli e che 2p = S1log2(128/f).).
Entropia ed esistenza di Dio
La religione e la scienza nascono dal mito della magia dove il mago era l'unione tra le 2
cose. Poi la politica ha deciso che il mago era troppo potente ed ha di fatto diviso i suoi
poteri in 2 sotto branche: la religione e la scienza appunto.
Oggi gli scienziati non si ricordano pi di essere stati i preti dell'antichit e cos anche
vice versa. Tracce di questi pensieri si ritrovano sovente come colonne portanti del
pensiero scientifico odierno, dove lo scienziato moderno, se da un lato tende a
sostenere che la fisica non ha bisogno di Dio, d'altro canto sostiene che la religione
contiene i dogmi della scienza. Lo scienziato moderno, d'altro canto, si ritiene in dovere
di avallare le sue idee con l'appoggio dei testi sacri e dunque, quando scopre qualcosa,
si sente in dovere di dimostrare che la sua scoperta stata fatta per volere divino. Cos
nascono quelle stupidaggini che fanno credere al mondo accademico che esista una
particella di Dio chiamata bosone di Higgs, che peraltro noi sosteniamo non esistere a
consapevolezza, cio il DS, quale misura indiretta della Coscienza (S), ecco che esso
sar l'unico parametro che cambier dall'inizio alla fine. In altre parole all'inizio avremo
una Coscienza ad entropia nulla che, attraverso la creazione della virtualit, produrr
un incremento locale di entropia, che si annuller con l'anti entropia dell'anti universo,
fatto di anti fotoni.
Alla fine del percorso la consapevolezza (DS) sar massima (cio S avr raggiunto il
valore di zero a partire da meno infinito, per questo semi universo) e l'inizio e la fine
saranno nuovamente sovrapponibili. La confusione pu nascere dal fatto che l'universo
non sicuramente un sistema definibile aperto ma, se consideriamo solo il nostro semi
universo esso appare chiuso, cio scambia energia con l'altro semi universo fatto di
antifotoni ma non scambia materia. I 2 semi universi uniti, determinano un sistema
definibile non chiuso ma isolato. Tale sistema non scambia nulla e ci vuol dire che
l'entropia S (S lo ricordiamo, la Coscienza), iniziale e finale, cos come l'energia
iniziale e finale, si conserveranno. Nei 2 semi universi solo la consapevolezza
cambier irreversibilmente verso il massimo valore.
La differenza fra i 2 percorsi (chiuso o isolato) data semplicemente dal considerare
la Coscienza all'interno o all'esterno dell'universo virtuale ma, sapendo che il dentro ed
il fuori non esistono, questa diventa una questione irrilevante.
Dunque non esiste altra possibile conclusione che questa:
La Coscienza l'Entropia: essa si manifesta attraverso la sua variazione, che ne
misura la Consapevolezza, il cui aspetto esteriore ci appare come misura
virtualmente assoluta attraverso l'analisi della Simmetria del sistema.
Se tutto ci corretto esiste una sola possibilit di sapere tutto questo.
La risposta a questa possibilit che:
NOI siamo la Coscienza poich, essendo contemporaneamente all'interno ed
all'esterno della creazione, cio essendo contemporaneamente reali e virtuali,
possiamo conoscere questa risposta; se cos non fosse, non avremmo
nemmeno la possibilit di porci la domanda.
Le due parti speculari della Coscienza si cominciano a dividere. Esse non possono
separarsi per ragioni entropiche. Al massimo potrebbero rimanere vincolate per un solo
punto della loro circonferenza, continuando a rappresentare entropicamente 2 sistemi
chiusi che costituiscono un unico sistema isolato. Quello che in realt i numeri
evideonici suggeriscono che i 2 cerchi, rimangano in parte sovrapposti (spindle
torus), creando un avvallamento al centro che corrisponderebbe ad un accorciamento
di fatto del corrispondente asse della energia, che non sarebbe pi lungo 162x2 unit
evideoniche (il che rappresenta un multiplo della Sezione Aurea, corretta per un
universo perfettamente simmetrico) ma farebbe raggiungere all'asse delle energie il
valore di 121,5x2 unit evideoniche.
Dunque, se le cose stessero in questa guisa, la separazione delle 2 parti della
Coscienza, avrebbe di fatto creato l'accorciamento dell'asse delle energie.
Ci possiamo chiedere, da un punto di vista geometrico, se possiamo utilizzare questa
visione delle cose, per calcolare, ancora una volta l'entropia del sistema.
E' facile dimostrare che se in una equazione di un cerchio chiediamo al valore Y di
diventare pari a 1.125 (sottomultiplo del valore della lunghezza del semiasse delle
energie in Evideon =243/2), ecco che il valore di X diviene pari a 1.162929..., quando il
raggio di questo cerchio pari a 1.618033....
X2 + Y2 = (1.618033)2
se Y = 1.125 allora X = 1.162929
Dunque da questa prima osservazione si nota come imponendo all'asse delle energie il
valore di 243 unit, diviene evidente che le 2 sfere della coscienza si devono
La superficie di questo toroide, rappresenter una misura del numero dei microstati che
saranno proporzionali, alla misura della entropia del sistema.
L'area di superficie di un toroide data dalla seguente formula
A = 4p2Rr
dove R la distanza dal centro del toroide al centro di una circonferenza di raggio r.
Ci si accorge immediatamente che, sostituendo alle variabili R, r, p, differenti valori
che, (utilizzando i logaritmi in base 2, che sono decisamente utili nel contesto della
descrizione matematica di un universo binario e duale), otteniamo una interessante
relazione numerica:
4p2Rr = 22p
ma sapendo che:
22p = Slog2[N]
Dunque la differenza fra questi 2 valori di microstati, rappresenta non solo una
relazione stretta tra Pi Greco e la Sezione Aurea ma da anche una indicazione precisa
di quanto tempo sia passato dall'inizio della Virtualit e quanto ancora rimanga per
1,2177
1,2192
1,2027
1,2000
1,41
3,1250
3,1415
3,1415
3,125
3,1200
3,1500
A = 22p
32,805*
77,880
77,880
76,109
75,558
79,01234
128/f -22p
46,207*
1,132
1,132
2,903
3,454
0,0000
r=f
1,6200
1,6200*
1,618033
1,6200
1,61(9)
1,41
Toro
spindle
Sferoide
iniziale
Toro horn
situazione
finale
Note
A = 4pf2
sferoide
iniziale
Teorica
Attuale
attuale situazione
situazione
In questa tabella si pu notare come la situazione attuale veda ancora mancare 1,132
unit evideoniche al raggiungimento della situazione finale con un valore di R che
mima il valore del semiasse delle energie (1,2192 contro 1,2150 teorico,
corrispondente a 243 unit evideoniche dello spazio dei colori). Si nota altres che
all'inizio l'entropia aumentata velocemente raggiungendo rapidamente il valore di
circa la met dell'intero contenuto entropico (colonna 1) per poi salire rapidamente a
circa il doppio del valore iniziale (colonna 4), attestandosi sul valore finale di 79,01
unit evideoniche (colonna 6). Questo valore di entropia in realt dato dalla somma
della entropia meno l'anti entropia, cio dalla somma di fotoni ed antifotoni, in valore
assoluto, essendo calcolata sul numero formale di Evideon, presenti all'inizio della
creazione. Mentre i fotoni e gli antifotoni sono caratterizzati dall'avere un segno
entropico od un verso, i progenitori evideonici sono potenzialmente senza verso ma
vengono calcolati solo come numero di potenziali oggetti che daranno origine a fotoni
ed antifotoni.
Il numero degli Evideon iniziali dunque costante nel tempo e nello spazio ma si
distingue in Evideon totali ed Evideon divisi in fotoni ed antifotoni e la differenza fra
queste 2 quantit la misura entropica del tempo o meglio della consapevolezza
raggiunta dalla Coscienza. L'entropia calcolata come il logaritmo in base duale del
numero di Avogadro N, preso come numero di microstati (J. B. Bekenstein, Quantum black holes
as atoms, (http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download;jsessionid=44D394FD7C2EAB3ADF89A302845A4A3D?
doi=10.1.1.338.6647&rep=rep1&type=pdf ), mostra come tale valore sia in stretta relazione al
numero teorico di fotoni virtuali, calcolati per l'intero universo. Questo numero viene
calcolato come 1080 il cui logaritmo in base 10, vale 80. Utilizzando i logaritmi in base 2
per descrivere il mondo evideonico otteniamo che il logaritmo di 2 79 assume il valore di
79. Secondo questa Genesi della formazione della Virtualit, a partire dalla Realt
(Coscienza Primordiale), si deve tener conto che l'entropia S del sistema non pu
cambiare e deve rimanere nulla. All'inizio la sfera bianca, riportata nella prossima
immagine, che rappresenta la Coscienza ancora non separata, formalmente la
somma di 2 superfici sferiche, una con valori di entropia positiva e l'altra con valori
identici ma con segno opposto. Appena si ha il disassamento delle 2 parti della
Coscienza, immaginabili come 2 sfere, si crea uno sfasamento tra i fotoni ed i
corrispettivi antifotoni entangled che, mentre si formano dai corrispondenti Evideon
X2 + Y2 = 1.6180332
imponendo ad X il valore di 1.2192 si ottiene per Y un valore di 1,0637, il cui doppio
rappresenta la lunghezza dell'asse Evideonico delle energie pari a 2,127 che, rispetto
al valore teorico di 2,43, calcolato per lo spazio dei colori, ci fa comprendere come
siamo oltre all'istante in cui quell'asse aveva quel valore. Il modello evideonico dunque
si discosta da quello attuale e ci produce alcune discrepanze nei calcoli delle costanti
universali.
Per mantenere lo stesso valore della entropia, che non pu superare in valore assoluto
di 79,01 unit fotoniche, mano a mano che le 2 coscienze si separano, le sfere che le
rappresentano, devono mutare, modificando la lunghezza degli assi dello spaziotempo, che dal valore evideonico puro di 1.62 per un universo primordiale non distorto,
arrivano a mostrare, come valore intrinseco, quello da noi accettato per la Sezione
Aurea, il cui valore corrente 1,618033.....
Ma tutto ci non basta e se p non modifica il suo valore, dal valore puro di 3.12 a quello
accettato dalla matematica moderna di 3.1415, il valore dell'entropia S, dei semi
universi virtuali non riesce a rimanere costante....
Queste sono le ragioni entropico geometriche del perch il toroide che il nostro
universo ci appare evideonicamente formato da sfere che si riducono di dimensione nel
separarsi
In pratica per ricapitolare, le fasi dello sviluppo della virtualit sono le seguenti:
Una Coscienza Virtuale che sta per formarsi con valore di p di 3,12 ed una
Sezione Aurea pari al valore puro di 1.62.; tutti e 3 gli assi risultano eguali ma la
Coscienza Integrata del tutto invisibile e noi non potremo mai controllare che i
valori da noi suggeriti per p e f siano effettivamente corretti. In questo contesto
si fa notare come il valore di p costituito dal numero 3.12 (numero evideonico
composto dai 3 primi vettori 1, 2, 3).
Inoltre, mentre i valori dei vettori dello spazio dei colori, per lo spazio ed il
tempo, sono quelli assegnati in precedenza, i valori dei vettori assegnati al color
verde e magenta sono rispettivamente 639 e 963 la cui differenza data da 324
unit evideoniche, rendendo de facto questa differenza identica a quella
ottenibile per l'asse del tempo e della energia.
Il secondo step prevede che p divenga pari a 3,125 ed f cominci a calare
rispetto al valore di 1.62 di una quantit piccola ma consistente tanto da fare in
modo che i calcoli che collegano p a f possano mostrare un piccolo errore.
L'universo non pi uno sferoide ma un vero e proprio toroide nella situazione
attuale, dove p e f assumono i valori correnti accettati dalla matematica.
Si pu supporre una ulteriore fase in cui il toroide diventa un Horn Torus (vedi
figure precedenti) con un valore di p pari a 3.15 unit evideoniche, un valore di f
possedeva anche una memoria aliena attiva (MAA). In una ipnosi, si riusc ad utilizzare
con successo un ordine post ipnotico che avrebbe dovuto vietare al soggetto di essere
ulteriormente ripreso, a meno che il rapitore non avesse concesso delle informazioni
sul perch di queste adduzioni. L'ordine post ipnotico funzion alla perfezione e
durante il successivo tentativo di adduzione il nostro addotto fece resistenza chiedendo
all'alieno di spiegare le motivazioni della adduzione. In quel contesto, nella
ricostruzione ipnotica, si comprese come il Biondo a 5 dita non riusc a vincere la
resistenza del nostro addotto, ma nell'andarsene attraverso il muro della camera da
letto, dove dormiva l'addotto, l'alieno si gir verso il ragazzo e disse qualcosa del tipo:
devi guardare nel Toro se vuoi avere una spiegazione.
Non siamo mai riusciti a capire cosa volesse dire l'alieno ma forse ora si potrebbe
supporre che quella frase fosse diretta a descrivere la geometria dell'Universo.
In altre occasioni, l'interferenza dell'alieno Biondo a 6 dita, tendeva a descrivere
l'universo come fatto di 2 parti dove quella dove lui stava, si sarebbe chiusa di l a
poco, causando la eliminazione della vita in quella parte dell'Universo.
Ora il modello del toroide ci da una
spiegazione di quella frase rimasta
fino ad oggi incompresa. Il toroide
infatti ha una parte centrale data
dalla sovrapposizione dei volumi
delle 2 sfere iniziali. La parte
centrale del toroide, mano a mano
che esso evolve, si restringe fino a
scomparire. Da un punto di vista di
simmetria possiamo notare come,
se assegniamo per convenzione i
segni pi (+) e meno (-) alle zone di
opportuna simmetria, ci accorgiamo
che mentre i segni opposti
caratterizzano le 2 parti di un
ipotetico specchio verticale posto a
met del toroide, la parte centrale di
esso, che la sovrapposizione tra i
2 segni, non possiede polarit. In
altre parole, in questa zona, fotoni
ed antifotoni si sovrappongono
perfettamente (Evideon non ancora
separati) non permettendo alla materia di esistere o meglio di manifestarsi.
In alternativa, all'esterno di questa zona, i segni - e +, sono del
tutto convenzionali. Chi vive nella zona a sinistra del toroide,
percepir chi vive a specchio, dalla parte opposta, (con simmetria
dell'asse delle energie opposta alla sua); ma tutto ci
puramente convenzionale. In realt non esiste in questo universo
nessun punto di discontinuit. Infatti i fotoni che, per
convenzione, possiamo indicare con un segno +, e che sono
caratterizzati da un orientamento dell'asse delle energie
totalmente verticale, esistono accanto a fotoni che sulla loro
destra hanno, per esempio, il loro asse delle energie lievemente
inclinato a destra, mentre sulla sinistra, lievemente inclinato a sinistra. Man a mano che
ci si allontana dalla posizione iniziale, qualunque essa sia, e si percorra un arco di
180 gradi, ci troveremo ad avere un fotone che possiede l'asse delle energie
totalmente opposto al fotone del punto di partenza. In altre parole la materia e
l'antimateria, in questa zona dell'universo sono tali semplicemente perch sono
specularmente poste attorno al centro del toroide ma non esiste discontinuit e
soprattutto non si pu pi assegnare, se non per convenzione, il nome di materia e di
antimateria a nessun fotone virtuale.
Analogamente non esiste discontinuit tra la zona centrale e quella esterna se non per
il fatto che, all'interno della zona centrale non pu esistere materia. La zona centrale
del toro caratterizzata da Evideon che ancora non si sono separati e mima la
radiazione di Hawking, predetta per l'evaporazione dei buchi neri. Del resto la struttura
del buco nero rotante di Kerr mima perfettamente la struttura del toro che caratterizza
l'universo stesso. Il buco nero altro non sarebbe che l'ennesima manifestazione del
toroide iniziale, che frattalicamente si ripete in tutte le cose dell'universo, dagli orbitali
atomici agli stessi buchi neri, alle galassie, al corpo umano.
Conclusioni.
Riteniamo di aver ampiamente dimostrato, negli ultimi nostri scritti, come
sostanzialmente la possibilit di misurare la consapevolezza umana sia legata a diversi
parametri che sono, a loro volta, sottostanti a regole di simmetria.
Va sottolineato dunque come la simmetria sia legata alla energia del sistema,
attraverso la consapevolezza di s.
Una misura di consapevolezza, che rifletter il grado di comprensione della coscienza,
sar dunque data dalla simmetria del sistema.
Pi una azione aumenter la simmetria nello spazio, tempo ed energia, e pi fornir
consapevolezza. I parametri fondamentali della simmetria dell'universo evideonico
sono 3 semplici numeri che sono: la Sezione Aurea, Pi Greco e il valore dell'angolo
piatto, poich l'universo si manifesta nella sua virtualit con le operazioni di divergenza
e rotazione: Si pu dunque immaginare che esso si sia creato emettendo l'unica cosa
che realmente esiste, i fotoni e gli antifotoni, derivanti da genitori evideonici, in tutte le
direzioni evideoniche, dove, a seconda dell'angolo di emissione, si creata materia,
spazio, tempo, energia o le rispettive anti manifestazioni.
E tutto questo in accordo con l'interpretazione finale delle formule della fisica
moderna, dove invece, una interpretazione non coscenziale, produrr inevitabilmente
visioni distorte (con contenuti entropici pi bassi) della virtualit finale. In parole povere,
le formule, sono sempre corrette sostanzialmente o quasi corrette spaziotemporalmente, ma a farne la differenza, nel tentativo di impiegarle, per descrivere
l'universo, la loro interpretazione coscenziale.
Bibliografia di approfondimento
La percezione sensoriale
http://elite.polito.it/files/courses/01OQM/slide2014/21-Percezione.pdf
http://paduaresearch.cab.unipd.it/5030/1/Hume_e_il_problema_della_percezione.pdf
https://scegli.wordpress.com/2011/10/22/la-mente-umana-%E2%80%93-il-senso-delludito-e-ilsenso-del-tempo/
http://salute24.ilsole24ore.com/articles/3612-cervello-vs-computer-luomo-vede-le-immagini-in100-millisecondi
Coscienza e simmetria
http://plato.stanford.edu/entries/qt-consciousness/
http://www.scaruffi.com/nature/phy49.html
http://www.uniamsterdam.nl/D.J.Bierman/PUBS/2008/Bierman
%20PA2008_revised.doc
http://www.williamjames.com/Theory/PHYSICS.htm
Entropia di entanglement
http://ricercatesi.tesionline.it/tesi.jsp?idt=927
http://arxiv.org/abs/cond-mat/0311647
http://daily.wired.it/news/scienza/2013/07/26/quando-luce-ferma-imprigionatacristallo-573462.html
https://www.researchgate.net/publication/8464403_Entanglement_Energetics_at_Zero_Tempera
ture
Universo Toroidale
http://www.kricio.com/strutture-toroidali.html
http://www.altrogiornale.org/anu-e-luniverso-toroidale/
https://it.wikipedia.org/wiki/Universo
https://www.youtube.com/watch?v=NXD23jVOMEc
https://en.wikipedia.org/wiki/Three-torus_model_of_the_universe
http://www.harmonicresolution.com/Toroidal%20Space.htm
http://mathematica.stackexchange.com/questions/32378/is-there-somethinglike-densityplot3d-to-visualize-atomic-orbitals
Nota:
Pu essere interessante notare come il mondo evideonico legato alle proporzioni tra l'asse delle
energie e l'asse dello spazio o del tempo (che ricordiamo sono sempre eguali).
In particolare questi assi nello sferoide appena nato sono in proporzione tra loro come il 3 sta al quattro.
Questo motivo fa credere che il volume di una sfera sia eguale a 4/3(pR 3.). Ma sono ben altre le relazioni
numeriche che mostrano questa proporzione. Ne ricordiamo qui alcune, ottenute imponendo alla
Sezione Aurea il valore di 1,62 ed a Pi Greco il valore di 3,125.
2x13,5x4/3 = Rx4.32 con R la nostra approssimazione per la costante dei gas
[2pf]2 = 136,6875 = a-1
2px4/2 = R = 8.(3) = costante dei gas
2fx4/3 = 4,32
= 396/528 = 639/852 = 243/324
2x13,5x4/3 = 36 sottomultiplo dell'angolo piatto