Le Parole Per Crescere Tuo Figlio - Estratto
Le Parole Per Crescere Tuo Figlio - Estratto
Le Parole Per Crescere Tuo Figlio - Estratto
PER CRESCERE
TUO FIGLIO
IL FUTURO DI CHI AMI IN CI CHE DICI ADESSO
Alessio Roberti
La parola per met di colui che parla, per met di colui che lascolta.
Michel Eyquem de Montaigne
INDICE
Prefazione di Maria Rita Parsi Prefazione di Luigi De Maio Introduzione PRIMA PARTE: La forza del linguaggio Come crescere figli felici grazie al potere positivo delle parole Capitolo 1 I giudizi degli altri: aiuta tuo iglio a farli pesare meno Capitolo 2 Il carburante della crescita: come aumentare lautostima in tuo iglio Capitolo 3 Le emozioni: come esprimerle e farle esprimere per donare consapevolezza e serenit Capitolo 4 Dire, fare, ascoltare: larte di essere genitori
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Capitolo 5 I 10 princpi guida della comunicazione in famiglia SECONDA PARTE: Intelligenza Linguistica Come migliorare il rapporto tra te e tuo figlio grazie alluso consapevole del linguaggio Capitolo 6 Come cambia il linguaggio di tuo iglio Capitolo 7 Le parole giuste per farti ascoltare Capitolo 8 Parlare con amore: usa lintelligenza linguistica per aiutare tuo iglio a crescere TERZA PARTE: Figli nella Rete Comunicare con bambini e adolescenti nellera di Internet Capitolo 9 Il telefonino: tuo iglio non lo usa per telefonare Capitolo 10 Una foto con il cellulare pu compromettere la serenit di tuo iglio
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INDICE
Capitolo 11 I bulli della Rete fanno paura Capitolo 12 Facebook e gli altri social network: una questione anche di identit Capitolo 13 Separare le informazioni dalle bufale: leggere e imparare ai tempi di Internet Capitolo 14 Sexting: un gioco che pu diventare pericoloso QUARTA PARTE: Genitori sereni crescono figli felici Come migliorare lautostima e la fiducia nelle persone adulte Capitolo 15 Le sette abitudini e i sette nemici dellautostima Conclusione Ringraziamenti LAutore Bibliogra ia Risorse in Rete
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Alessio Roberti, sociologo specializzato in comunicazione, ha fatto delle parole una missione, quella, cio, di insegnare a utilizzare il linguaggio in modo consapevole ed ef icace, per capire e farci capire da chi ci ascolta. Come padre, poi, ha scritto un manuale che si propone di formare i genitori a diventare linguisticamente intelligenti con i loro igli, attraverso lesposizione chiara, diretta e semplice di esperienze comuni a molti di loro. Le parole per crescere tuo figlio, nellintento di illustrare alcuni percorsi affettivi ed educativi del rapporto quotidiano tra genitori e igli, indaga tutti i canali della prassi comunicativa verbale, non verbale e paraverbale a dimostrazione del fatto che non solo sulle parole, ma anche sul sorriso, sulla postura, sullo sguardo, sui gesti, sul tono della voce si deve e si pu lavorare per la riuscita di uneducazione sentimentale consapevole e radicante. Il libro, mentre suggerisce, una dopo laltra, preziose regole linguistiche per comunicare al meglio con i bambini, invita i genitori a sperimentarle da subito, attraverso alcuni esercizi pratici. Cos, laddove, di fronte ai giudizi negativi degli altri, sproniamo nostro iglio a chiedersi: E tu cosa ne pensi? Tu come la vedi? Sei daccordo con loro?, e laddove, ormai adolescente, gli domandiamo: A che ora sei tornato ieri sera?, ma lo facciamo, per, con il tono neutro della voce, la postura distesa e lo sguardo vigile; prima, sotto la guida attenta e competente dellautore,
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impariamo che importante quello che diciamo a noi stessi e ai nostri igli e, poi, che fa la differenza anche come lo diciamo. Le parole per crescere tuo figlio vuole essere un utile e agile prontuario anche per gli insegnanti, gli educatori, gli animatori, gli adulti in genere che sono in contatto con linfanzia, la preadolescenza e ladolescenza di tanti bambini e ragazzi, spesso, per, senza avere gli strumenti, le competenze e le alleanze necessari per ascoltarli, aiutarli ed educarli. Ha ragione lo psicoanalista Massimo Recalcati quando dice che Freud ha dato ai genitori una cattiva notizia quella, cio, che il mestiere del genitore un mestiere impossibile. C anche una notizia buona, per, precisa Recalcati: I genitori migliori sono consapevoli di questa impossibilit e, aggiungo io, da essa partono per formarsi e informarsi, per poter sostenere, con amorevole competenza, il ruolo che essi esercitano, a partire dalle parole che usano con i propri igli. Professoressa Maria Rita Parsi
Psicologa e Psicoterapeuta
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Cosa si prova quando ci accorgiamo di non essere stati capiti? Per qualcuno sopraggiungono sensazioni come delusione, rabbia, sgomento, impotenza, frustrazione. Quasi mai ci assale il dubbio che forse non siamo stati in grado di spiegarci. S, spiegarsi. Come se le nostre parole fossero le vele da spiegare e lanciare al vento verso lisola misteriosa della comprensione di chi ci ascolta. Questa apertura viene vissuta da alcuni come il timore di spalancare la porta dei segreti soggettivi, dei desideri non espressi, dellintimit, delle emozioni o dei giudizi. Allora ci si aspetta che sia laltro a capire, che sia lisola a navigare verso di noi, illudendoci di cambiare sistema. Si alza il tono della voce, si assale chi ci sta di fronte con la grinta dellaggressione e alla ine si rinuncia pensando che laltro sia stupido o incapace. Quanti genitori rinunciano a parlare con i loro igli senza mai accorgersi che il loro non era un dialogo, cio uno scambio di parole, di valori, di emozioni, di intimit tra due persone, quanto piuttosto unimposizione di regole incomprensibili? Allora il com-prendere il riferimento a cui si dovrebbe far ricorso: il prendere con s laltro per guidarlo verso lapprodo sicuro della condivisione di una stessa inalit.
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Per i igli, le parole sono come i gradini di una scala e, come tali, esse devono fornire una base sicura su cui poggiare prima i piedi instabili del bambino e poi il passo sicuro delladulto. Imparare a usare le frasi giuste e opportune un percorso di scambio lungo il quale ogni genitore potr arricchirsi con la ricompensa di un sorriso e con la certezza di aver fornito ai igli le basi di una sana crescita. E questo libro pu davvero aiutarti a fare tutto questo. Dottor Luigi De Maio
Psicoterapeuta, Psichiatra e Neurologo
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introduzione
Figli si nasce, genitori si diventa. Ed stato durante questo viaggio affascinante che, come genitore, ho cercato una risposta a domande come queste: Qual il modo migliore per comunicare con mio iglio? E quello per lodarlo? O per sgridarlo? Quando combina un guaio grosso, come posso intervenire risolutamente senza distruggere la sua autostima o compromettere la nostra relazione? E quando il problema quello che gli dicono gli altri, ad esempio i compagni di scuola o gli insegnanti, come posso intervenire?
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In questo viaggio mi sono reso conto che abbiamo a disposizione molte ricerche di grandissimi professionisti che hanno lavorato su queste tematiche, generando veri e propri metodi da applicare con i nostri igli. Mi riferisco ai pi importanti psicologi, psicoterapeuti, sociologi, pedagogisti, pediatri e psichiatri: persone che hanno dedicato e stanno dedicando la loro vita professionale alla ricerca e alla pratica di strumenti per migliorare la comunicazione tra adulti e bambini. Come genitore, prima ancora che come sociologo specializzato in comunicazione, faccio del mio meglio per offrire a mio iglio un dialogo costruttivo e consapevole, e per dargli tutto ci che posso per aiutarlo a procedere con serenit, equilibrio e tanto amore sul suo percorso di vita. Lo faccio dialogando con lui, ascoltandolo, sostenendolo ed educandolo nelle mille occasioni di confronto quotidiane. Ogni giorno infatti mio iglio si trova ad affrontare piccoli e grandi problemi, come persona, come alunno, come amico o come iglio. E nel farlo la cosa pi importante che non si senta mai solo e inascoltato. Mia moglie e io, la nostra famiglia, gli altri adulti e gli insegnanti che gli sono vicino, abbiamo il meraviglioso e arduo compito di accompagnarlo con le nostre parole e con i nostri gesti in questo straordinario e complicato percorso.
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INTRODUZIONE
Come? Amandolo, ovviamente, e usando tutta lesperienza e il buon senso di cui disponiamo, ma anche attingendo in modo consapevole ai numerosi strumenti e metodi di comunicazione ef icace, alcuni dei quali mi sono stati davvero utilissimi per dipanare situazioni piuttosto complicate. Essere genitori non sempre facile, anzi quasi mai lo . Tutti noi sperimentiamo almeno qualche volta quel senso di solitudine e frustrazione che ci coglie quando, pur con tutto limpegno e lamore possibili, cerchiamo di aiutare i nostri igli senza ottenere risultati immediatamente apprezzabili. Tutti noi desideriamo aiutare ancor di pi e ancor meglio nostro iglio a crescere, standogli accanto nei momenti pi belli ma anche nei pi dif icili. Tutti noi vogliamo evitare il senso di colpa o inadeguatezza quando le cose non vanno come vorremmo e lunico nostro desiderio quello di offrire un aiuto e un supporto concreti e tangibili. Per tutti questi motivi ho selezionato e raccolto in questo libro quegli studi e ricerche che nella mia esperienza di genitore e insegnante di comunicazione ef icace sono risultati i pi utili.
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Si tratta dei lavori di: Alan E. Kazdin, professore ordinario di Psicologia allUniversit di Yale e direttore dello Yale Parenting Center and Child Conduct Clinic, una delle massime autorit al mondo su bambini e adolescenti con comportamenti dif icili Nathaniel Branden, psicoterapeuta e pioniere nel campo dellautostima France Frascarolo-Moutinot, psicologa e condirettrice del Centro di studi sulla famiglia di Losanna Paul Watzlawick, psicologo e ilosofo della Scuola di Palo Alto, i cui studi in comunicazione sono stati sin dallinizio alla base dei miei corsi di formazione Joseph e Caroline Messinger, psicologi e autori di libri sulla comunicazione con i bambini, tra cui il simpatico Dizionario bilingue Genitori/Figli e Figli/Genitori Asha Phillips, psicoterapeuta infantile e autrice del libro I no che aiutano a crescere Martin Seligman, padre della Psicologia positiva, che si occupa dello studio del benessere personale
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INTRODUZIONE
Albert Mehrabian, docente di Psicologia sociale allUniversit della California, Los Angeles, studioso dellimpatto del linguaggio non verbale (gesti, postura, espressioni del viso eccetera) nella comunicazione tra pi persone Dr. Phil McGraw, psicologo esperto di famiglie in crisi e divulgatore televisivo, a cui devo moltissimi dei princpi che presento in questo libro
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PRIMA PARTE
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I giudizi degli altri: aiuta tuo figlio a farli pesare meno
Era una bella giornata primaverile e dopo due settimane in giro per lItalia a tenere corsi, inalmente ero a casa: quale occasione migliore per andare a prendere mio iglio a scuola? Ed eccomi, il padre perfetto, puntuale davanti allingresso insieme a un paio di nonni, qualche tata e un gruppetto di mamme in attesa. Finalmente i bambini escono e io sono l, ad aspettare un bel sorriso e un abbraccio. Invece, ecco mio iglio che a testa bassa mi saluta e si incammina verso lauto. Appena gli chiedo cosa successo la verit mi si rivela immeditamente: Melissa [nome di fantasia] ha detto che le mie scarpe fanno schifo! Ho tirato un sospiro di sollievo perch poteva andarmi decisamente peggio e gli ho prontamente spiegato che le sue scarpe erano belle. Poi mentre guidavo ho pensato: che genio della comunicazione che sono, tutto qui quello che posso fare? Rassicurarlo sul fatto che le sue scarpe sono belle?
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E se domani il problema fosse che qualcuno gli dice che il suo naso fa schifo? E se pi avanti il giudizio degli altri potesse ferirlo su questioni molto pi importanti? Allora ho pensato a quello che ho studiato e insegnato negli ultimi ventanni e mi sono reso conto che anche in questo caso, per aiutare i nostri igli a crescere, possiamo contare sulla forza delle nostre parole. Infatti, grazie alle parole possiamo insegnare ai nostri bambini e ragazzi ad avere quello che durante i corsi chiamo un sistema personale di giudizio, basato sui propri valori e gusti, piuttosto che su quelli degli altri. Quindi, se di fronte a mio iglio che si appena sentito offeso dalle parole di unaltra persona, mi limito a dire: Per me le tue scarpe sono belle, sono stato poco utile. Ma se a questa frase aggiungo una domanda, allora forse mi danno il Nobel per la comunicazione. La domanda da un milione di dollari : E TU cosa ne pensi? Quindi se gli dico: Per me le tue scarpe sono belle. E TU cosa ne pensi?, quello che faccio aiutarlo a porsi un interrogativo molto importante. Perch questa domanda cos importante? Perch i bambini e i ragazzi sono molto in luenzati dal giudizio dei loro coetanei e degli adulti.
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Gli esperti ci dicono che il modo in cui gli altri li vedono, spesso diventa il modo in cui loro vedranno se stessi. E quindi che i giudizi che gli altri esprimono su di loro, in buona o mala fede, possono portare i nostri figli a un basso livello di autostima. Questo perch la iducia che i nostri igli nutrono in se stessi spesso legata a doppio ilo al giudizio di altre persone, su cui di fatto non hanno nessun controllo. Come possiamo allora, in quanto genitori, aiutare nostro figlio a creare e mantenere una solida autostima? I nostri nonni ci risponderebbero: aiutandoli a ragionare con la propria testa. Okay. E come, praticamente? La risposta : dando maggior valore alle loro opinioni e ai loro punti di vista. Pi gli insegniamo, sin da piccoli, a ragionare con la loro testa, pi eviteranno di farsi condizionare dagli altri. E nel farlo il linguaggio viene in nostro aiuto. Il mio consiglio quello di usare spesso queste domande: E tu cosa ne pensi? Tu come la vedi? Sei daccordo? E poi questa domanda importantissima: Cosa importante per te?
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Con queste domande puoi insegnare a tuo figlio a ragionare con la sua testa e quindi a dipendere meno dallopinione degli altri.
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Sono le parole che scegli di usare a determinare pi di ogni altra cosa la tua efficacia di genitore, contribuendo a formare la persona che tuo iglio sar, la percezione che avr di se stesso, il livello della sua autostima, lamore e la iducia che nutrir per s e per gli altri. Quindi, nella vita di tutti i giorni e in particolare nei momenti che per lui sono emotivamente rilevanti, le tue parole sono pi che importanti, sono preziose.
Puoi trovare una lista di articoli e risorse per approfondire gli argomenti trattati in questo libro, pormi le tue domande e condividere le tue esperienze con altre persone interessate allutilizzo di una comunicazione efcace con i gli nel sito Internet www.alessioroberti.it
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