Calcolo Carichi Solaio
Calcolo Carichi Solaio
Calcolo Carichi Solaio
Renato Giannini
Predimensionamento dei solai La Normativa Italiana e pi precisamente il D.M. del 09/01/1996 paragrafo 7, regola il progetto dei solai in cemento armato prevedendo, sostanzialemente tre categorie diverse: Solai a getto pieno Solai misti in c.a. e c.a.p. con elementi di alleggerimento Solai con elementi prefabbricati in c.a. e c.a.p. Per quanto riguarda la nostra esercitazione, bisogna progettare un solaio appartenente alla seconda categoria e cio un solaio misto in cemento armato con elementi di alleggerimento in laterizio.
Dato uno schema strutturale come quello rappresentato in figura necessario procedere con il predimensionamento del solaio in base alla luce pi grande. Sezione trasversale schematica di un generico solaio misto in latero-cemento.
5.00
6.00
La normativa (D.M. 09/01/96, par.7) fornisce precise indicazioni sul suo predimensionamento
Con s = 4 cm, H deve essere sempre un numero pari arrotondato per eccesso. Per quanto riguarda la larghezza del travetto possiamo assumere che b0 = 12 cm b0 = 10 cm se se Lmax > 6.00 m Lmax < 6.00 m
6.00 1.80 5.00 4.00
Se si pone bp = 40 cm, si ottiene: i = 50 52 cm 15s = 60 cm Nel caso specifico, si pone b0 = 10 cm i = 50 cm b0 = 10 cm > 50 cm / 8 = 6.25 cm
5.00
Con s = 4 cm, H deve essere sempre un numero pari arrotondato per eccesso. Per quanto riguarda la larghezza del travetto possiamo assumere che b0 = 12 cm b0 = 10 cm se se Lmax > 6.00 m Lmax < 6.00 m
armatura superiore soletta collaborante pignatta armatura inferiore travetto bo bp i bo s h H
Se si pone bp = 40 cm, si ottiene: i = 50 52 cm 15s = 60 cm Nel caso specifico, si pone b0 = 10 cm i = 50 cm b0 = 10 cm > 50 cm / 8 = 6.25 cm
B
4.00
massetto
4 cm 4 cm 16 cm 20 cm
Dimensioni H = 20 cm s = 4 cm i = 50 cm bo = 10 cm
10 cm
40 cm 50 cm 100 cm
10 cm
intonaco
10 cm
40 cm 50 cm 100 cm
10 cm
intonaco
Analisi dei carichi permanenti del solaio interpiano: valori caratteristici relativi ad una fascia di solaio larga 1 metro
h (m) L (m) P (kN/mc) P (kN/mq) P (kN/m)
Materiale Travetti (cemento armato) Soletta (cemento armato) Pignatte (laterizio) Massetto (malta bastarda) Pavimento (ceramica) Intonaco Tramezzi TOTALE
10 cm
40 cm 50 cm 100 cm
10 cm
intonaco
Analisi dei carichi permanenti del solaio interpiano balcone: valori caratteristici relativi ad una fascia di solaio larga 1 m.
L (m) P (kN/mc) P (kN/mq) P (kN/m)
Materiale Travetti (cemento armato) Soletta (cemento armato) Pignatte (laterizio) Massetto (malta bastarda) Pavimento (ceramica) Intonaco Impermeabilizzazione TOTALE
h (m)
0.1 x 2 1 0.4 x 2 1 1 1 1
Analisi dei carichi permanenti del solaio interpiano parapetto del balcone a sbalzo: valore caratteristico relativo al parapetto del balcone che deve essere calcolato come un carico concentrato permanente da applicare allestremit libera della mensola
L (m) S (m) P (kN/mc) P (kN/mq) P (kN)
h (m)
1 (0.03) 1 1
1 1 1 1 1
Analisi dei carichi per un solaio in c.a.: valori caratteristici dei sovraccarichi variabili
I valori caratteristici dei sovraccarichi variabili , a seconda delle diverse destinazioni duso, sono indicati sulla Circolare del 04/07/1996 n. 156, paragrafo 5.2. In tabella sono riportati i valori utili ai fini dellesercitazione Destinazione duso Civile abitazione e relativi terrazzi a livello praticabili Uffici aperti al pubblico e relativi terrazzi a livello praticabili Balconi e ballatoi Copertura praticabile (terrazza) Copertura non praticabile Qk 2.00 kN/mq 3.00 kN/mq 4.00 kN/mq A seconda della destinazione duso 0.50 kN/mq
Analisi dei carichi per un solaio in c.a.: valori caratteristici dei sovraccarichi variabili
Nel caso di copertura o di terrazza, bisogna tenere conto anche del carico neve. Esempio: Lazio (Zona II), as < 200 m qsk = 1.15 kN/mq (carico neve al suolo) Copertura piana = 0.8 qs = qsk = 0.8*1.15 = 0.92 kN/mq La Circolare del 04/07/1996 n. 156, paragrafo 5.2. afferma chiaramente che il sovraccarico dovuto alla neve non deve essere cumulato, sulle medesime superfici con gli altri sovraccarichi variabili. Di conseguenza, dato il sovraccarico variabile della copertura (praticabile o meno), e dato il sovraccarico dovuto alla neve, tra i due si scelga quello pi gravoso. Qk = max {Qvar ; qs}
4.96 kN/m 7.00 kN/m 3.89 kN/m 5.50 kN/m 3.48 kN 4.90 kN
Combinazioni di carico
Una volta completata lanalisi dei carichi, bisogna caricare la trave continua che schematizza il solaio e, di regola, individuare le condizioni per le quali si ottengono le sollecitazioni di Taglio e Momento pi gravose. I carichi, infatti, come si visto, si suddividono in PERMANENTI e VARIABILI. I permanenti, come dice stesso il nome, sono presenti sempre su tutta la struttura, mentre i variabili possono essere presenti tutti insieme o soltanto in parte. Non detto, infatti, che la condizione di carico per la quale presente tutto il carico variabile sia quella che produce le sollecitazioni pi elevate in tutte le sezioni. La normativa stessa dice che allo S.L.U. i valori caratteristici dei carichi variabili devono essere moltiplicati per un coefficiente di sicurezza q pari a 1.5 o 0 in modo da ottenere sempre la condizione pi svantaggiosa
Combinazioni di carico
q q q A l B l C 1 cdc 2 cdc 3 cdc
A ql /10.4
2
1 cdc
B
ql /16
Trave continua su due campate uguali: Alle condizioni 1 e 2 corrispondono i valori pi alti dei momenti positivi in campata, mentre alla condizione 3 corrisponde il massimo momento negativo sullappoggio. Quindi, per progettare correttamente questa trave, bisogna necessariamente prendere in considerazione tutte e tre le eventualit
A
2 cdc
B
ql /16
C ql /10.4
2
3 cdc
A ql /14.2
2
ql /8 C ql /14.2
2
Si chiama LINEA DINFLUENZA DELLA SOLLECITAZIONE IN S UN DIAGRAMMA TALE CHE LA SUA ORDINATA LETTA (in una data scala) SOTTO LE DIVERSE POSIZIONI DEL CARICO DIA IL VALORE DELLA SOLLECITAZIONE IN S PROVOCATO DAL CARICO UNITARIO MOBILE
+ S
C S
+ S
A P
MS
C P
+ MS
In figura: le linee dinfluenza del momento flettente in campata e sullappoggio e le conseguenti combinazioni per carichi distribuiti
Solaio a due campate con mensola (balcone): combinazioni di carico e diagrammi dei momenti flettenti.
1 cdc
Fd Pd2 A Q d1 Pd1 B C A B C
Combinazioni di carico
2 cdc
Fd Pd2 Q d2 Q d1 Pd1 A B C A B C
3 cdc
Fd Pd2 A B Q d1 Pd1 C A B C
Diagramma di inviluppo finale: sul quale viene eseguito il progetto delle armature a flessione Un diagramma analogo pu essere ottenuto per la sollecitazione di taglio
4 cdc
Q d2 Fd Pd2 A Q d1 Pd1 B C A B C