Gruppo del Sorapiss

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Il Gruppo del Sorapiss[1] (o, più semplicemente, Sorapíss o Sorapís, originariamente Sorapisc in ladino[2]) è uno dei principali gruppi delle Dolomiti Ampezzane in provincia di Belluno. Il massiccio del Sorapiss è compreso nei territori di Cortina d'Ampezzo, San Vito di Cadore e Auronzo di Cadore. Ha la forma di una U, aperta verso la valle dell'Ansiei (nordest).

Gruppo del Sorapiss
Il Dito di Dio del Sorapiss con ai piedi il laghetto del Sorapiss.
ContinenteEuropa
StatiItalia (bandiera) Italia
Catena principaleAlpi
Cima più elevataPunta Sorapiss (3 205 m s.l.m.)

Toponimo

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Il termine pisc (da "piscé", urinare) è molto diffuso nella toponomastica dell'area ladina per indicare cascate e cascatelle. Il toponimo si riferiva in origine al lago, indicandone la posizione sovrastante una cascata[3]. Simmetricamente, il tratto inferiore del ruscello prende infatti il nome di Sopisc (cioè sotto la cascata).

 
Il laghetto del Sorapis, nei pressi del rifugio Alfonso Vandelli.
 
Vista del Lago Sorapiss dal torrente che lo alimenta, il 2 agosto 2013.
 
Forcella Ciadin del Loudo- sentiero N° 223.
 
Veduta del Gruppo del Sorapiss dal lago di Misurina.

La prima ascensione della cima fu compiuta dall'alpinista austriaco Paul Grohmann nel 1864. Il 27 agosto 1929 fu compiuta da Emilio Comici e G. Fabian, sulla vetta della seconda Sorella, la prima ascensione dolomitica italiana del VI grado. All'alba del 1º ottobre 2013 a un'altezza di 3150 m si è staccata una frana larga circa 300 metri e alta 400 metri dalla croda Marcora[4][5], vetta secondaria posta circa 500 m a sudovest della cima principale.

La leggenda

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Ripresa anche da una famosa canzone di Claudio Baglioni, la leggenda narra di Misurina, una piccola bambina capricciosa e dispettosa che vive tenuta letteralmente nel palmo della mano del suo gigantesco padre: il re Sorapiss che, per esaudire l'ennesimo desiderio della piccola ed ottenere per lei lo specchio magico dalla Regina del Monte Cristallo, viene tramutato in montagna. Durante gli ultimi attimi della trasformazione questi vede la piccola precipitare e le sue lacrime sgorgando come fiumi formano il lago sotto il quale va a giacere per sempre la piccola con lo specchio magico: il lago di Misurina.

Caratteristiche

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È costituito da un massiccio centrale comprendente la Punta Sorapiss (3205 m), la Fopa di Mattia ( 3 155 m), la Croda Marcora (3154 m) e le Tre Sorelle (3005 m), dal quale si staccano due lunghi contrafforti verso nordest e un terzo centrale più breve. Celebre è la veduta della montagna dal lago di Misurina (Auronzo di Cadore), da dove il Sorapìss appare come un anfiteatro di roccia che va a specchiarsi nelle limpide acque del lago. Il gruppo è attraversato dall'Alta via n. 3 e dall'Alta via n. 4.

Classificazione

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Il lago del Sorapiss e l'anfiteatro di cime che lo avvolge.

La SOIUSA lo vede come un gruppo con la seguente classificazione:

Suddivisione

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La SOIUSA lo suddivide in tre sottogruppi:[6]

  • Diramazione della Punta Nera (a)
  • Bastione del Sorapiss (b)
  • Contrafforte del Banco (c)

Principali rifugi

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I principali rifugi alpini presenti nel gruppo sono:

Sono gestiti dal CAI di Venezia.

Esistono inoltre alcuni bivacchi fissi: lo Slataper e il Comici che offrono appoggio agli alpinisti in alta quota.

Vie ferrate

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Tre importanti vie ferrate attraversano il gruppo:

Area protetta

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Il Sorapiss fa parte dell'area protetta “Antelao, Marmarole, Sorapis”, sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale.

  1. ^ In italiano si riscontrano entrambe le pronunce "Soràpiss" e "Sorapìss", ma l'originale ladino è "Sòra-pìsc", ovvero "sopra la cascata".
  2. ^ Ra jaza e el lago de Sorapisc, su lausc.it. URL consultato il 2 ottobre 2021.
  3. ^ un pò di storia, su rifugiovandelli.it. URL consultato il 2 novembre 2022.
  4. ^ Dolomiti ampezzane: crolla enorme parete di roccia sul Sorapis Archiviato il 4 ottobre 2013 in Internet Archive. su Altoadige
  5. ^ Redazione Online, Frana sulle montagne sopra Cortina, su Corriere della Sera, 1º ottobre 2013. URL consultato il 2 novembre 2022.
  6. ^ Tra parentesi viene riportato il codice SOIUSA dei tre sottogruppi.

Bibliografia

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  • Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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