Macroglossus minimus

specie di pipistrello

Il pipistrello dalla lingua lunga minore (Macroglossus minimus Geoffroy, 1810) è un pipistrello appartenente alla famiglia degli Pteropodidi, diffuso nella regione Indomalese e australasiana.[1][2]

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Pipistrello dalla lingua lunga minore
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineChiroptera
SottordineMegachiroptera
FamigliaPteropodidae
GenereMacroglossus
SpecieM.minimus
Nomenclatura binomiale
M.minimus
Geoffroy, 1810
Areale


     M.m.minimus


     M.m.booensis (cerchiato)


     M.m.fructivorus


     M.m.lagochilus


     M.m.meyeri


     M.m.nanus

Descrizione

modifica

Dimensioni

modifica

Pipistrello di piccole dimensioni con la lunghezza della testa e del corpo tra 65 e 78 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 40 e 45 mm, la lunghezza delle orecchie tra 13 e 16 mm e un peso fino a 20 g.[3][4]

Aspetto

modifica

La pelliccia è corta. Il colore del dorso e della testa varia dal bruno-rossastro al marrone chiaro ed è quasi sempre presente una striatura longitudinale scura che parte dal capo fino alla nuca, mentre le parti inferiori sono fulve, spesso biancastre, talvolta color crema nel sottogola e più scure sui fianchi. È presente un collare a V di tessuto ghiandolare sul petto superiore nella maggior parte degli esemplari, ma sembra più consistente nei maschi adulti. Il muso è molto lungo ed affusolato, la mandibola non si protrae oltre gli incisivi, i canini sono insolitamente sottili ed affilati. Tra le narici è presente un solco longitudinale che si estende fino al labbro superiore. Gli occhi sono grandi. Le orecchie sono lunghe, rotonde e prive di peli. Le ali sono attaccate posteriormente alla base del quarto dito del piede. È privo di coda, mentre l'uropatagio è ridotto ad una sottile membrana lungo la parte interna degli arti inferiori.

Biologia

modifica

Comportamento

modifica

Si rifugia solitariamente o in piccoli gruppi sotto grandi foglie tra le fronde delle palme e dei banani, negli alberi cavi, nei boschi di Bambù o negli edifici abbandonati. Può volare molto lentamente, compiere manovre strette e stazionare in aria, sebbene atterri su fiori e frutti prima di mangiare. Costituisce territori temporanei nelle aree stabilite dove nutrirsi, e successivamente emette vocalizzi e si sfidano tra loro con battiti d'ala violenti e aggressioni.

Alimentazione

modifica

Si nutre principalmente di nettare di fiori di specie di Mangifera, Muntingia, Musa, Rhizophora, Sonneratia, Kapok, Durian, Eugenia malaccensis, Syzygium malaccense e Palme da Cocco. In Australia si nutre di nettare di fiori di Kigelia pinnata e Agave americana, entrambe piante introdotte e impollinate dai pipistrelli nelle loro terre d'origine. È considerato un importante impollinatore.

Riproduzione

modifica

Le femmine danno alla luce un piccolo per tre volte durante l'anno dopo una gestazione di circa 4 mesi. Il periodo riproduttivo è continuo.

Distribuzione e habitat

modifica

Questa specie è diffusa in Indocina, Indonesia, Filippine, Australia, Nuova Guinea, Isole Salomone e alcune isole vicine.

Vive nelle foreste tropicali umide primarie e secondarie, nelle Savane alberate di Melaleuca, in Mangrovie, foreste paludose, piantagioni, giardini e aree urbane fino a 2.250 metri di altitudine.[1]

Tassonomia

modifica

Sono state riconosciute 6 sottospecie:

Conservazione

modifica

La IUCN Red List, considerato il vasto Areale, la popolazione numerosa e la presenza in diverse aree protette, classifica M.minimus come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

  1. ^ a b c d (EN) Francis, C., Rosell-Ambal, G., Sedlock, J., Ingle, N., McKenzie, G. & Richards, N. 2008, Macroglossus minimus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Macroglossus minimus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Flannery, 1995.
  4. ^ Bonaccorso, 1998.

Bibliografia

modifica

Altri progetti

modifica
  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi