Giulianova Calcio 1924

società calcistica italiana con sede nella città di Giulianova (TE)

Il Real Giulianova Società Sportiva Dilettantistica a r.l. (meglio noto come Real Giulianova, Giulianova o Giglie dai tifosi giuliesi), è una società calcistica italiana con sede nella città di Giulianova.

Real Giulianova SSD
Calcio
Giglie, Giuliesi, Giallorossi, Lupi
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali giallo-rosso
SimboliCavaliere
Dati societari
CittàGiulianova
NazioneItalia (bandiera) Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie D
Fondazione1924
Rifondazione2012
Rifondazione2016
PresidenteItalia (bandiera) Luciano Bartolini
AllenatoreItalia (bandiera) Nico Stallone
StadioRubens Fadini
(4 347 posti)
Sito webcalciogiulianova.com
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

La società è stata rifondata nel 2016 con la nuova denominazione, e si pone come continuità sportiva dello storico Giulianova Calcio. I suoi colori sociali sono il giallo e il rosso, e disputa le partite casalinghe allo Stadio Rubens Fadini, impianto capace di ospitare sino a 4.347 spettatori.[1]

Vanta una lunga e costante tradizione calcistica, avendo partecipato a 43 stagioni di calcio professionistico, di cui 25 di terza serie, tra le quali spiccano il 2º posto del 1972-1973 e gli spareggi play-off per la Serie B 1996-1997 e 1998-1999. Nel 1994 fu finalista dello scudetto dilettanti contro la Pro Vercelli (3-2;0-1). Il Giulianova, per la sua storia calcistica, è tra i club inclusi nel ranking nazionale di tradizione sportiva.

Nel palmares figurano, a livello nazionale, un campionato di Serie C2 (1979-1980) e due di Serie D (1970-1971, 1993-1994). Le altre promozioni sono state ottenute a seguito della vittoria dei play-off di Serie C2/Lega Pro Seconda Divisione (1995-1996, 2008-2009).

Degno di nota è il settore giovanile dei lupi[2] giallorossi, che può fregiarsi di 10 titoli nazionali e ha lanciato decine di calciatori in massima serie.

Nella stagione 2018-2019 milita in Serie D, quarto livello del campionato italiano di calcio.

Storia

Le origini: la prima Serie C

Alfonso Migliori e l'avv. Italo Foschi.

L'arrivo del gioco del calcio nella città di Giulianova avvenne nel 1920, con la nascita di una compagine primordiale.[3][4] Tale formazione ebbe un'attività a carattere episodico, fra cui spicca la partecipazione al torneo provinciale patrocinato dalla FIGC: il primo incontro conosciuto porta la data del 3 settembre 1922 (Nereto-Giulianova 2-1).[3][5]

La costituzione del vero e proprio Giulianova Calcio, con la denominazione originaria di Società Sportiva Giuliese,[6] si verificò il 7 dicembre 1924.[7] I fondatori furono Alfonso Migliori, futuro sindaco della città e figlio di una ricca famiglia locale, e l'avvocato Italo Foschi, grande appassionato di calcio che nel 1927 contribuì anche alla nascita dell'A.S. Roma e della quale fu primo presidente.[8]

Le partite si disputavano al Campo della Fiera a Giulianova Alta, che non era un vero e proprio campo sportivo, ma uno spiazzo dove si svolgeva il mercato dei bovini, e che il sabato veniva ripulito prima di disputare la partita. Non esisteva una dirigenza vera e propria, il presidente si occupava solo dell'organizzazione, mentre alle spese dei palloni, delle divise e delle scarpe provvedevano i giocatori. Questi ultimi inoltre, avendo ognuno la propria attività lavorativa, si allenavano la mattina alle prime luci dell'alba.[9]

La squadra, che indossa una divisa biancoazzurra o azzurra (il giallorosso sarà adottato dalla Castrum nel 1936 ),[10] dopo aver disputato per i primi anni solo partite amichevoli, inizia a partecipare ai vari campionati regionali e interregionali, salendo volta in volta di livello: prima la Terza Divisione come "Società Sportiva Pro Italia",[11] poi la vittoria in Seconda Divisione nel 1934-1935 come "Federazione Sportiva Giuliese" e il passaggio in Prima Divisione. Formazione schierata dalla F.S. Giuliese nell'incontro con la S.S. Gran Sasso Teramo del 10 febbraio 1935 (4-0): Marchesi, Sponcichetti, Di Teodoro II, Barlafante, Guarnieri, Ciurli, Di Teodoro I, Setti, Di Teodoro III, Lucidi, Granata. Decisivi per il primo posto saranno il successo ottenuto dai giuliesi a Chieti per 5-1,[12] e quello interno dei teatini sul Teramo per 7-2.[13]

Nella stagione 1936-1937 i giallorossi sfiorano la promozione in terza serie, i giuliesi chiudono il campionato al 2º posto distaccati di un solo punto dal Popoli,[14] ma nel 1938-1939, come "Società Polisportiva Castrum", approdano per la prima volta in Serie C. I giallorossi vincono il girone e il titolo marchigiano di Prima Divisione su Portocivitanova, Anconitana e l'A.C. Dalmazia[15] di Zara, inoltre partecipano nel 1937-1938 e 1938-1939 alla Coppa Italia Centrale, e nel 1939-1940 alla Coppa Italia Nazionale. Fondamentale per la promozione risulterà la vittoria casalinga sul Portocivitanova[16] del 15 gennaio 1939 (1-0), con il raggiungimento della prima posizione in classifica, oltre all'1-1 di Zara del 2 aprile 1939.[17][18] Paolini è il cannoniere dei giuliesi con 24 reti, seguito da Morselli con 17 gol e Di Teodoro II con 6. Formazione della Castrum: De Simone, Sponcichetti, Pipponzi, Bolzati, Ciurli, Di Teodoro I, Di Teodoro II, Morselli, Paolini, Piccioni, Granata. Allenatore Dario Compiani.[19]

Con l'arrivo in Serie C avviene anche il cambio nominale in "A.S. Giulianova". I giallorossi debuttano in terza serie il 24 settembre 1939,[20] superando il Terranova Olbia per 4-2, e chiudono il loro primo campionato a livello nazionale al 15º posto.

Alla ripresa delle attività dopo la seconda guerra mondiale nel 1945-1946, il Giulianova riparte nuovamente dalla Serie C sostituendo la U.S. Portocivitanovese.[21] I giallorossi terminano il girone d'andata al 2º posto[22] dietro il Perugia, poi promosso in Serie B, anche la stagione 1946-1947 è positiva, con il 3º posto finale.

Il dopoguerra: i fatti di Fermo e l'esperienza della Freccia d'Oro

 
Una formazione della Freccia D'Oro, anno 1949.

Nel 1947-1948 si chiude la prima avventura del Giulianova in Serie C. In un incontro con la Fermana (4 gennaio 1948) vi è un'invasione di campo dei sostenitori giallorossi,[23] e dopo una sconfitta casalinga ad opera dell'Avezzano (14 marzo 1948) avvengono altri gravi incidenti, con il pubblico giuliese che aggredisce e percuote l'arbitro. Il Giulianova si ritira e scompare dalla scena calcistica nazionale.[24]

Il 6 ottobre 1948[25][26] nasce così una nuova società, finanziata da Vincenzo Di Felice e chiamata "Freccia d'Oro", che disputa il campionato di Prima Divisione. Il nome è legato al camion, messo a disposizione dal presidente Francesco Falini per trasportare la squadra, detto appunto "La freccia".[27] Ricordiamo alcuni giocatori che resero possibile la rinascita del calcio a Giulianova, dopo la guerra mondiale. Giustino Di Giandomenico, infaticabile mediano, Cassiani, Della Penna, i gemelli Romolo e Remo Aloisi, Canzanese e tanti altri. Le reti delle porte furono fatte da pescatori del luogo mentre la divisa ufficiale fu tessuta dalle monache. Lo stemma posto sulle maglie era rappresentato da una freccia rinchiusa in un cerchio, con accanto una medaglietta recante l'immagine della Madonna e fissata da una spilla.[28]

La "Freccia d'Oro" vince il campionato nella stagione 1950-1951, perdendo però le finali promozione. La formazione base: Di Donato, Di Giandomenico, Cassiani, Falini, Di Felice, Aloisi II, Compiani, Di Donato, Marzi, Aloisi I, Piccioni. I giuliesi vincono il proprio girone con 37 punti, cinque in più del Termoli, poi promosso dopo le finali.[29]

L'anno successivo tornerà la denominazione in "Società Polisportiva Giulianova".

Gli anni cinquanta e sessanta: le promozioni in IV Serie e in Serie D

Nel 1951-1952, col terzo posto finale, i giuliesi vengono ammessi nel campionato regionale di Promozione, mentre nella stagione 1953-1954, il Giulianova dell'allenatore Valeriano Ottino, al termine di un'entusiasmante lotta con il Lanciano, viene promosso in IV Serie.

 
Il derby dell'11 aprile 1954.

I giallorossi terminano il campionato segnando ben 100 reti (media 3,33 a gara). Magheri, Olivieri e Ottino ne formano l'attacco, insieme realizzano la bellezza di 80 gol, di cui 42 registrate da Magheri,[30] 21 da Olivieri e 17 da Ottino. Nella memoria l'infuocato derby di Lanciano del 9 maggio 1954, terz'ultima di campionato e con violenti incidenti tra le opposte tifoserie, così come la doppia vittoria sul Teramo, 2-1 al Comunale il 13 dicembre 1953 con rete decisiva di Ottino al 90', 5-1 al Fadini l'11 aprile 1954. A 180' dal termine le due compagini sono ancora appaiate al comando con 46 punti, ma la sconfitta dei frentani col Termoli determina il via libera ai giuliesi per il passaggio al quarto livello. La formazione titolare: Di Gennaro, Gerardini II, Michelassi, Gerardini I, Ferrari, Palma, Olivieri, Ghinazzi, Magheri, Vallese, Ottino (nella veste di allenatore-giocatore).[31]

Nel 1955-1956 il Giulianova si classifica al 5º posto, dopo che aveva chiuso il girone d'andata al comando insieme al Pescara con 23 punti (superato al Fadini per 3-2),[32] ma nella stagione 1958-1959 la mancata vittoria casalinga contro il Portocivitanova (0-0; 3 maggio 1959), costringe i giallorossi alla retrocessione.[33]

Nel campionato 1960-1961 il Giulianova del presidente Emidio Ciafardoni viene nuovamente promosso in Serie D, decisivo lo spareggio giocato all'Adriatico di Pescara il 21 maggio 1961 contro la Torrese e vinto 3-0 con doppietta di Giorgini e rete di Montebello. La partita di Pescara si era resa necessaria perché entrambe le compagini avevano ottenuto il successo nel proprio incontro casalingo di finale, il Giulianova 3-1 al Fadini e la Torrese 1-0 al Montecatini. La differenza reti all'epoca non era presa in considerazione.[34][35] I giuliesi erano arrivati allo spareggio vincendo il proprio girone, dove avevano conquistato 38 dei 44 punti a disposizione.

Con il successo in campionato i giallorossi disputano le finali per lo Scudetto Dilettanti, venendo eliminati nella terza fase dalla Paolana (1-3; 1-0). In precedenza avevano superato la Libertas Invicta di Potenza (2-2; 4-1) e gli umbri del Bastia (0-2; 5-0). Il titolo viene vinto dal Borgomanero.

Negli anni sessanta la stagione migliore in Serie D è la 1963-1964, chiusa al 4º posto con 40 punti, a sei lunghezze dalla capolista Ternana, mentre nel torneo 1962-1963 i giuliesi avevano mantenuto la categoria battendo ad Ascoli, in un drammatico spareggio salvezza il Teramo (2-0),[36][37] qui rimangono, cercando di potenziare soprattutto il settore giovanile, fino al campionato 1970-1971. Da ricordare che nel 1967 i giallorossi, superando a Roma il Pordenone, conquistano con la Juniores il loro primo titolo, mentre nel 1965 gli Allievi erano stati eliminati in semifinale dalla Juventus.[38]

Gli anni settanta: la Serie C e la sfida con la SPAL per la Serie B

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La rosa del Giulianova nella stagione 1972-1973.

Nel 1970-1971 il Giulianova, sotto la presidenza del duo Tiberio Orsini-Pierino Stacchiotti, e guidato in campo dall'allenatore-giocatore Adelmo Capelli, si rende partecipe di un grande torneo, vincendo 20 partite su 34 e perdendone 6.[39] Tuttavia per la promozione si deve aspettare l'ultima giornata, quando la compagine giuliese, in un Rubens Fadini gremito da 8000 spettatori,[40] vince lo scontro diretto contro il Bellaria (2-1, gol di Capelli al 4', pareggio di Bean per il Bellaria al 37', Conte al 52'), fino ad allora al comando con un punto di vantaggio sui giallorossi.[41] È il 23 maggio 1971, il Giulianova è in Serie C.[42]

Un campionato esaltante, di cui rammentiamo la vittoria sul favorito Riccione (2-1) in un incontro giocato sotto una forte nevicata nel febbraio 1971,[43] l'organizzazione del primo treno speciale del club per la trasferta di Rovigo,[44] le 1500 bandierine distribuite in mattinata per la gara con la Civitanovese (4-1),[45] e lo 0-0 di Porto San Giorgio contro la Sangiorgese alla penultima giornata, punteggio che permise al Bellaria, vittorioso sul Pesaro, di presentarsi al Fadini per l'ultima di campionato col vantaggio di un punto.[46] Sempre in questa stagione vengono trasmesse le prime telecronache delle partite dei giallorossi, spesso riprese da posti di fortuna, e proiettate il giorno successivo l'incontro, in uno stipato cinema locale.[47]

 
Giulianova-Spal, del dicembre 1972.

Protagonisti in assoluto sono Roberto Ciccotelli con i suoi 19 gol, Adelmo Capelli "mago" dei calci di punizione, Sergio Conte, autore del gol decisivo nell'ultima giornata, e il più giovane della compagine, l'appena diciottenne Renato Curi, proveniente dalle giovanili.[48] La formazione titolare: Maurini, Erbaggi, Janni; Curi, Agostinelli, De Falco; Conte, Angelo Tancredi, Capriotti, Capelli, Ciccotelli.

Nel 1971-1972, il Giulianova (con Capelli passato definitivamente dal campo alla panchina) disputa finalmente la Serie C dopo più di vent'anni, riuscendo, con un 16º posto finale, a raggiungere l'obiettivo del mantenimento della categoria. La formazione titolare: Ciappi, Falcomer, Giorgini; Mambrin, Agostinelli, Caucci; Conte, Curi, Gambin, Vernisi, Ciccotelli.

Negli anni successivi, col Giulianova in Serie C, oltre a Curi cominciano a mettersi in evidenza diversi giocatori interessanti sfornati dal settore giovanile: il terzino Giuseppe Lelj (poi alla Fiorentina), il futuro allenatore dei giuliesi Francesco Giorgini, la mezzapunta Gabriele Alessandrini, il centrocampista Roberto Vernisi, Pasquale Iachini (poi in serie A tra Sampdoria e Roma) e Franco Tancredi, futuro portiere nell'anno del secondo scudetto della Roma e che in seguito raggiungerà anche la Nazionale.[49]

 
Franco Tancredi, il tecnico Giovan Battista Fabbri, Renato Curi e Gabriele Alessandrini in allenamento nel 1972. Con Gibì in panchina, il Giulianova sfiorò la Serie B nel 1973.

Nella stagione 1972-1973 il Giulianova, allenato dal mai dimenticato Giovan Battista Fabbri,[50][51][52] è protagonista di un avvincente testa a testa con la SPAL[53] di Franco Pezzato (22 reti);[54] quest'ultima otterrà la promozione in Serie B solo all'ultima giornata vincendo a Olbia, mentre i giuliesi usciranno sconfitti da Empoli. I giallorossi sono inoltre semifinalisti nella prima edizione della Coppa Italia Semiprofessionisti, dove vengono eliminati dall'Avellino (1-1; 0-1). Tra i protagonisti ci sono il portiere Gianni Candussi, che rimarrà insuperato per 977 minuti[55] (dalla 28ª alla 37ª giornata), i bomber Ciccotelli e Giuseppe Santonico (14 gol), e ancora il giovane Curi. Nel girone di ritorno i giuliesi rimasero imbattuti per 16 turni, prendendo nel contesto una rete (1-1 con la Massese). La formazione titolare: Candussi, Carloni, Giorgini; Bertuccioli, Agostinelli, Caucci; Vernisi, Curi, Santonico, Alessandrini, Ciccotelli.

Di questo campionato ricordiamo l'esodo di Modena del 26 novembre 1972 (0-0), con l'organizzazione del treno speciale giallorosso,[56][57] la doppia vittoria con la Sambenedettese, 3-0 al Rubens Fadini il 19 novembre 1972 con tripletta di Santonico[58] e 2-0 al Ballarin il 15 aprile 1973 con doppietta di Alessandrini,[59] e l'immagine di uno stadio sempre pieno dove i giallorossi, in 19 incontri, subiranno due sole reti (Ravenna e Viareggio).[60] Una stagione indimenticabile, ancora oggi nella memoria calcistica dei giuliesi, e ricordata dallo stesso Gibì Fabbri nel novantesimo anniversario della nascita ufficiale del club:

«Altro che Vicenza, è il Giulianova la squadra che ha fatto parlare di se in Italia per il suo gioco.»

 
Istante di un Parma-Giulianova alla fine degli anni '70.

Nel 1973-1974 i giallorossi chiudono il torneo al 9º posto, ma nel girone d'andata tengono testa alla Sambenedettese, battuta 1-0 (Polesello al 2') l'11 novembre 1973 in un Rubens Fadini stracolmo in ogni settore,[62] con circa 9000 presenze di cui oltre 8300 paganti (record assoluto).[63][64] Intanto si mette in luce un altro talento locale, il centravanti Alfredo Canzanese.

Il Giulianova continua la sua serie di campionati positivi: nell'annata 1974-1975, con Tancredi tra i pali e grazie agli 11 gol della punta Oriano Grop (l'anno dopo al Bologna in Serie A), i giallorossi guidati da Gianni Corelli disputano un altro ottimo campionato chiudendo al 4º posto a pari merito con la Sangiovannese.

Nelle successive stagioni 1975-1976 e 1976-1977, il Giulianova conferma quanto ben fatto precedentemente, classificandosi nuovamente 4º prima, e al 7º posto poi. In panchina c'è il friulano Sergio Manente, ex-terzino sinistro della Juventus.

Dopo cinque campionati consecutivi caratterizzati da buoni piazzamenti, nel 1977-1978 il club (alla cui guida tecnica nel frattempo è tornato Adelmo Capelli, con minor fortuna) chiude al 14º posto e retrocede nella neonata Serie C2. In questo torneo il Fadini viene squalificato tre turni per degli incidenti avvenuti durante l'incontro col Pisa del 12 febbraio 1978, causa una rete annullata ai giuliesi.[65]

Gli anni ottanta: la promozione in Serie C1 e il decennio in Serie C2

 
Formazione del Giulianova 1987-1988, fra i titolari: Iaconi, Marco Giampaolo (al centro, in piedi) e Federico Giampaolo (al centro, accosciato)

La permanenza nella serie minore è breve, nel campionato 1979-1980,[66] il Giulianova dell'allenatore Corelli (anche in questo caso un ritorno) e del presidente Scibilia, si classifica al 1º posto nel girone C, vincendo il duello per la promozione con il Francavilla e la Civitanovese, e ottenendo quindi l'accesso alla categoria superiore. I giallorossi chiudono la stagione vincendo 20 partite su 34, con 8 vittorie consecutive iniziali e perdendo solo tre volte. Il Giulianova supera nell'ordine: Civitanovese (2-0), Civitavecchia (2-0), Osimana (3-1), Lanciano (2-0), Latina (3-1), Vis Pesaro (2-0), Formia (1-0), Francavilla (1-0).[67][68] Il 25 maggio 1980, battendo in casa la L.V.P.A. Frascati per 5-0, il Giulianova raggiunge la promozione matematica in Serie C1. Un torneo condotto sempre al vertice, dove spiccano, oltre alle otto vittorie consecutive, il 2-2 esterno con la Civitanovese (reti di Ciccotelli al 12', Ilari al 32' e Villa al 63' per la Civitanovese, Lepidi al 68'),[69] in uno splendido incontro giocato il 3 febbraio 1980 dinanzi a 6000 spettatori,[70] il 2-0 casalingo contro l'Avezzano (Ciccotelli, Savoldi),[71] e il 3-1 con L'Aquila (Ciccotelli, Angelozzi, Palazzese).[72]

 
Una formazione del Giulianova, scesa in campo nel 1989

Tra i principali artefici della stagione ci sono Gianluigi "Titti" Savoldi, Guido Angelozzi, Roberto Ciccotelli (11 gol) e Salvatore Amato (15 gol).[42] La formazione titolare: Tuccella, Tortorici, Giorgini; Bellagamba, Triboletti, Angelozzi; Palazzese, Amato, Traini, Savoldi, Ciccotelli.

Il Giulianova rimane in C1 per due stagioni, 1980-1981[73] e 1981-1982, quando chiude il torneo al 16º posto e retrocede di nuovo in C2, dove vi resterà per 10 campionati consecutivi, fino al 1991-1992.

In questo periodo, torna al vertice della società Titì Orsini, e il Giulianova sfiora per due volte la promozione alla categoria superiore: la prima nel 1983-1984, dato che lo 0-0 alla penultima giornata in casa dell'Osimana preclude ai giuliesi la promozione diretta in C1; la seconda nel 1986-1987, quando il pareggio all'ultima giornata con il Galatina permise al Francavilla di aggiudicarsi il secondo posto utile per la promozione nella categoria superiore, con i lupi giallorossi imbattuti per 22 incontri (dalla 5ª alla 26ª giornata). In queste stagioni viene lanciato il giovane Tiziano De Patre, che poi approderà in Serie A con le maglie di Atalanta e Cagliari.

Gli anni novanta: dalla crisi in C.N.D. ai play-off per la cadetteria

Nel 1991-1992 il Giulianova si trova in Serie C2, ma a causa di una crisi societaria la squadra giuliese, dopo 21 campionati consecutivi tra i professionisti, si vede retrocedere in Serie D.[74]

 
Il Fadini gremito degli anni '90

Il purgatorio tra i dilettanti dura due stagioni, nel 1993-1994 il Giulianova di mister Giorgini si piazza al 1º posto vincendo il girone G e riconquistando l'accesso tra i professionisti.[75] Fondamentali per la promozione sono l'1-1 in trasferta con l'Albanova (rete per i locali di Copasso al 9', pareggio per i giuliesi di Caruso al 53' su rigore),[76] la vittoria per 1-0 al Pinto di Caserta (De Feudis al 68') del 10 aprile 1994, e il 2-2 di Frosinone del 24 aprile 1994. La rete di Pugnitopo al 90', che agguanta il 2-2 finale, mantiene i ciociari a due punti di distanza a 180' dal termine, ipotecando il salto di categoria.[77][78] L'8 maggio 1994, ultima di campionato, i giallorossi battono al Rubens Fadini il Celano per 2-0 (reti di Minuti e Briata) dinanzi a 5000 spettatori,[79] e vengono promossi in Serie C2.[42] I giuliesi chiudono il torneo con un punto di vantaggio sull'Albanova e due sul Frosinone. Tra i protagonisti di quell'annata il trequartista "Totò" Caruso, autentico idolo dei tifosi, il centravanti Michelangelo Palladino, il goleador Pasqualino Minuti, Ugo Dragone, Riccardo Di Bari. La formazione titolare: Merletti, Ulivi, Pugnitopo; Dragone, Parisi, Briata; Di Bari, De Feudis, Caruso, Minuti, Palladino.

Nella Poule Scudetto il Giulianova viene superato in finale dalla Pro Vercelli (3-2; 0-1); in precedenza aveva eliminato il Teramo (0-1; 3-0[80]) e lo Sporting Benevento (2-1[81]; 0-0).

File:Danilo Di Vincenzo.JPG
Il compianto Danilo Di Vincenzo. Grazie anche ai suoi goal, i giallorossi tornarono in terza serie.

Dopo essersi piazzati all'ottavo posto nel primo anno di Serie C2 dopo la retrocessione in Serie D, nel 1995-1996 il Giulianova di Francesco Giorgini, al comando al termine del girone d'andata,[82] chiude il torneo al 3º posto solamente tre punti dietro la vincitrice Avezzano, conseguendo così l'accesso ai play-off insieme a Frosinone, Albanova e Viterbese. Il Giulianova supera in semifinale la Viterbese (1-2; 1-0[83]), e accede alla finale promozione in gara unica allo stadio "Zaccheria" di Foggia contro l'Albanova,[84] che aveva eliminato il Frosinone. L'incontro viene giocato giovedì 27 giugno 1996, i giuliesi ottengono la promozione in Serie C1 ai calci di rigore (3-0),[42][85][86] dopo che i tempi supplementari si erano chiusi sullo 0-0, e tornano in terza serie dopo quattordici anni.[87][88] La squadra viene festeggiata in nottata da migliaia di tifosi, sia in stazione al rientro da Foggia che allo stadio Fadini.[89][90] Autentico trascinatore della compagine è il bomber Danilo Di Vincenzo,[91][92][93] che nelle due stagioni in maglia giallorossa realizzerà ben 30 reti. Da elencare anche il 2-2 col Frosinone del 17 marzo 1996, incontro giocato in un Rubens Fadini gremito e con le immagini trasmesse nei programmi televisivi La domenica sportiva[94] e Mai dire gol.[95][96] La formazione titolare: Grilli, Parisi, Contadini; Ruffini, Chionna, Pugnitopo; Acampora, De Feudis, Di Vincenzo, Lo Pinto, Aldrovandi.

 
La finale play-off per la C1, a Foggia (1996).

Nel 1996-1997, il neopromosso Giulianova guidato ancora da Giorgini, milita nel girone B della Serie C1. Anche quest'anno la squadra giuliese si rende partecipe di un grande campionato, concluso con un 5º posto che vale l'accesso ai play-off per la Serie B,[97] dove viene eliminato in semifinale dall'Ancona (1-1; 1-2). La formazione di Ancona: Merletti, Di Liso, Pagliaccetti; Matarese, Bertoni, Savio; Pinciarelli, De Feudis, Micciola, Manari, Vadacca. L'incontro viene giocato dinanzi a 9513 paganti, con circa 4000 giuliesi.[98] A fine stagione c'è una svolta per la società giallorossa, infatti alla presidenza arriva la famiglia Quartiglia.

Nella stagione 1998-1999, il Giulianova chiude il campionato al 4º posto in classifica, e vede ottenere nuovamente l'accesso ai play-off grazie alla vittoria di Ascoli[99] nello scontro diretto dell'ultima giornata (2-0, reti di Molino e Testa). Negli spareggi viene però eliminato nuovamente in semifinale, stavolta dalla Juve Stabia (3-2; 0-2).[100] La formazione titolare era composta da Grilli, Pastore, Peccarisi; De Sanzo, Evangelisti, Parisi; Di Corcia, Ferrigno, Molino, Calcagno, Delle Vedove. Il cannoniere dei giallorossi è Luigi Molino con 11 reti. Dopo questa stagione, il Giulianova chiuderà il decennio 1990-2000 conquistando la salvezza e rimanendo in Serie C1.

Gli anni duemila: la lunga permanenza in Serie C1

Dal 2000-2001 al 2005-2006 il Giulianova milita in Serie C1, con un record di abbonati (2195) nel torneo 2000-2001,[101] e con la conquista nel 2006 del decimo titolo nazionale giovanile. Durante questi anni i giallorossi alternano campionati di alto livello (2001-2002: 6º posto finale a pari merito con il Lanciano, che però si classifica al 5º posto grazie alla vittoria per 3-2 nello scontro diretto all'ultima giornata e ottiene l'accesso ai play-off per la Serie B, in questo campionato si registra una media interna di 3047[102] paganti a gara), a tornei più discreti dove comunque centrano la salvezza, ottenuta anche due volte ai play-out, entrambi ai danni del Sora (2002-2003[103] e 2004-2005[104]). Da ricordare inoltre su tutte, la sfida contro il Napoli,[105] allo Stadio San Paolo il 6 gennaio 2005, e il Genoa, allo Stadio Marassi il 4 novembre 2005.[106]

 
La grande stagione di Antenucci, non basta a mantenere la C1.

Nella stagione 2006-2007 il Giulianova retrocede con sette giornate d'anticipo in Serie C2. La squadra, troppo giovane ed inesperta, a cui non bastano le 11 reti di Mirco Antenucci (da lì in poi 12 gol in 52 presenze in Serie A e ben 66 nelle 5 stagioni in B, per l'attaccante dal 2014 al 2016 proprietà del Leeds United), chiude il campionato all'ultimo posto con soli 12 punti, abbandonando la categoria dopo ben 11 anni consecutivi (solo la Salernitana ha fatto meglio, 12). A fine stagione la famiglia Quartiglia cede la società, che passa nelle mani di Bruno Sabatini.

La permanenza in Serie C2 dura due stagioni, infatti nell'annata 2008-2009 i giallorossi, guidati da Leonardo Bitetto, sono autori di un grande torneo che li vede costantemente nelle prime posizioni della classifica,[107] alla fine chiudono con un 3º posto che vale l'accesso ai play-off. Gli spareggi portano il Giulianova ad eliminare in semifinale il Bassano Virtus (1-1 a Bassano con reti di Improta al 24' e Jidayi al 41'; 1-0 al Fadini, rete di Improta al 95'), e ad ottenere la promozione al Rubens Fadini il 21 giugno 2009 in virtù del miglior piazzamento in classifica rispetto al Prato, il doppio confronto si era infatti concluso in parità (1-0 a Prato con 800 giuliesi presenti, rete di D'Aniello al 59';[108] 0-1 al Fadini dopo i tempi supplementari).[109][110] Insieme ai giuliesi viene promosso in Lega Pro Prima Divisione il Figline. La formazione titolare: Mancini, Ogliari, Garaffoni; Vinetot, Sosi, Pucello; D'Aniello, Croce, Lisi, D'Antoni, Improta. Fino al gennaio 2009 nei giallorossi giocherà anche Andrej Gălăbinov, poi ceduto alla Giacomense e nel 2014 attaccante della Nazionale bulgara.

Gli anni duemiladieci

Dalla Lega Pro Prima Divisione al fallimento

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De Patre, allenatore dell'ultima stagione fra i professionisti disputata dal Giulianova (2011-2012).

Il campionato di Lega Pro Prima Divisione 2009-2010 è deludente in trasferta (ben 10 sconfitte), ma tremendamente sfortunato fra le mura amiche:[111] al Fadini non passano Portogruaro, Pescara, Verona, Reggiana e Ternana (per citare cinque delle prime sei classificate al termine), 2 sole le rese (escludendo le ultime due casalinghe con la testa già ai play-out ormai aritmetici) ma soltanto 3 vittorie, e tanti, troppi pareggi a volte stretti alla compagine giuliese, che sono costati un'immediata retrocessione dopo gli spareggi con l'Andria (1-1; 1-0). Da ricordare inoltre, il rocambolesco 3-4 a Cosenza, e l'immeritata sconfitta di Verona. Nonostante l'ultimo posto infatti si mettono in mostra giocatori come Alessio Campagnacci, Kévin Vinetot, Francesco Migliore entrambi saliti di categoria l'anno successivo e Jacopo Dezi, altro ennesimo prodotto del fertile vivaio giallorosso, acquistato dal Napoli, in Serie A.

Nelle due successive stagioni il Giulianova milita in Lega Pro Seconda Divisione, terminando a metà classifica la prima e salvandosi sul campo nella seconda.

Al 30 giugno 2012, data della scadenza per le iscrizioni al campionato di Seconda Divisione, la società non è in grado di iscriversi a causa di problemi finanziari.[112] Così, dopo 18 stagioni consecutive tra i pro, il calcio a Giulianova riparte con una nuova società, attraverso il cambio di denominazione dell'A.S.D. Cologna Paese,[113] società iscritta al campionato di Eccellenza, in A.S.D. Città di Giulianova 1924.[114]

Il Città di Giulianova e i numerosi cambi di società

La stagione 2012-2013, nata in seno ad ambiziose speranze di rinascita, si chiude invece con un secondo posto dietro un sorprendente Sulmona. Il notevole distacco (10 punti) dalla terza classificata, permette però ai giuliesi la partecipazione diretta alla fase nazionale dei play-off per la categoria superiore. L'andata contro l'Imolese è disastrosa (0-3), e il ritorno non basta per compiere la rimonta (1-1). L'approdo dei giallorossi in quarta serie avviene tramite ripescaggio, causa le mancate iscrizioni di numerose compagini di Serie D e Lega Pro.[115]

Nell'agosto 2013 Adriano Mattucci, imprenditore del settore edile, viene eletto nuovo presidente della società giallorossa, che viene inserita per la stagione 2013-2014 nel girone F della Serie D. Nel frattempo ebbe fine la storia anche legale della vecchia società, quando l'11 settembre 2013 arrivò la radiazione dalla FIGC per fallimento.[116] Nel giugno 2014 l'associazione sportiva dilettantistica “Giuliesi per sempre” ha registrato alla camera di commercio il logo del Giulianova calcio, acquisendone tutti i diritti in esclusiva.[117] L'associazione è nata nel novembre 2013 dopo aver acquistato tramite bando pubblico del tribunale di Teramo, il titolo sportivo, il logo, i colori, le coppe e i trofei della squadra del Giulianova calcio srl. Il Giulianova era l'unica squadra professionistica abruzzese a non aver subito ancora l'onta del fallimento.

 
Federico Del Grosso, capitano del Città di Giulianova prima e del Real Giulianova oggi

Il ritorno in Serie D del Giulianova, dopo vent'anni esatti dall'ultima trionfante partecipazione, parte con l'obiettivo di un campionato tranquillo, sempre pronti però a togliersi qualche soddisfazione. In estate viene allestita una squadra adatta a ben figurare nella competizione: ritorna in giallo-rosso il terzino Federico Del Grosso, a centrocampo vengono inseriti Antonio Maschio e Matteo Berretti (lunghe trafile in C1 per loro) e in attacco i colpi sono Vittorio Esposito e Mateus Ribeiro Dos Santos (63 gol nelle tre precedenti stagioni fra Eccellenza e Promozione abruzzese). Il girone d'andata, infatti, supera le aspettative, la squadra col passare degli incontri si raffina, si amalgama, esprime bel gioco ed al giro di boa è quarta, in piena corsa play-off e con la sicurezza dell'unica squadra capace di strappare tre punti, per di più in trasferta, all'Ancona (0-1),[118] ampiamente considerata l'ammazza campionato, visto l'organico a disposizione. Proprio all'intervallo della sfida del Del Conero, il presidente Mattucci annuncia di fronte alle telecamere di Rai Sport che il ritorno in Serie C è stimato in due stagioni. Due settimane dopo però la squadra viene notevolmente ridimensionata a causa, si dirà poi, di mancato appoggio economico promesso alla società. Fatto sta che il Città di Giulianova affronta la seconda metà della stagione senza i suoi giocatori più prolifici: Esposito (5 gol fin lì), Dos Santos (6 gol) e Berretti (4 gol). A seguire tante sconfitte, sebbene l'imbattibilità casalinga sia persa solo alla quintultima giornata (0-2 contro l'Ancona), e un tracollo esagerato che la fanno sprofondare all'undicesimo posto in graduatoria a quattro punti dalla zona play-out.

La stagione 2014-2015 si conclude al 9º posto, grazie ad un gran girone di ritorno. La salvezza, unica ambizione possibile per un Città di Giulianova in questa deriva societaria, arriva con diverse giornate d'anticipo. Questa stagione anonima verrà ricordata per il compimento dei novant'anni dello storico Giulianova Calcio,[119] festeggiati in occasione della partita contro la Vis Pesaro (1-0), caduta proprio nel giorno dell'anniversario. Di fronte al record stagionale di 2200 spettatori, hanno sfilato prima della partita alcune delle vecchie glorie della storia giuliese.[120][121]

La stagione 2015-2016 è del tutto fallimentare: il 24 aprile, a Campobasso, matura l'aritmetica retrocessione in Eccellenza (si ricordi però che storia e trofei del Giulianova Calcio sono possesso dell'associazione Giuliesi per sempre). Le sorti della squadra, giovanissima e inesperta per un campionato di quarta serie, non mutano con l'avvento del nuovo presidente Vincenzo Serraiocco, nel novembre 2015.[122] Nonostante i proclami, il mercato di gennaio non è di rinforzo, e l'avvicendamento in panchina Giorgini-Gelsi non inverte la parabola discendente. Il Città di Giulianova chiude al diciassettesimo posto e non si iscrive al campionato successivo.

La seconda rifondazione

File:Romano Tozzi Borsoi.jpeg
Romano Tozzi Borsoi, 48 reti nelle ultime due stagioni in riva all'Adriatico

L'A.S.D. Città di Giulianova 1924, sommersa dai debiti, è destinata al fallimento. Al 30 giugno 2016, l'eredità viene raccolta da una nuova società con a capo l'imprenditore Luciano Bartolini, che acquistando il titolo del Castellalto, riparte dalla Promozione con il nome di A.S.D. Real Giulianova.[123][124] All'attuale gruppo si deve il merito di avere riportato, dopo anni di caos societario, vitalità e rinnovato entusiasmo nell'ambiente e tra la tifoseria.[125][126] Il 26 marzo 2017 i giallorossi, sostenuti da oltre 800 tifosi,[127] vincono sul campo della Torrese (1-0, Di Paolo al 56') e vengono promossi in Eccellenza con 5 turni di anticipo, per il presidente Bartolini si tratta della quinta affermazione alla guida di una società di calcio.[128][129] Successivamente i giuliesi si aggiudicano anche la Coppa Italia di Promozione superando, nella finale di Pineto, lo Spoltore per 5-4 dopo i rigori (1-1 dts; Lenart al 13', Di Camillo su rigore al 60')[130][131] e la Coppa Mancini[132] (2-1), contro il Chieti F.C.Torre Alex, vincitrice dell'altro girone di Promozione abruzzese.[133][134] La formazione titolare: Abate, Del Grosso, Ferretti, Fuschi, Melis, Lenart, Di Paolo, Balducci, Tozzi Borsoi, D'Alessandro, Barlafante. Allenatore Attilio Piccioni. Romano Tozzi Borsoi realizza in campionato 31 reti, segue a quota 14 Francesco Di Paolo.

Il 19 maggio 2017 Francesco Giorgini, indiscussa bandiera giallorossa, entra ufficialmente nella società, accogliendo l'invito del presidente Luciano Bartolini e del direttore generale Mimmo Vernacotola.[135]

La stagione 2017-2018, seppur iniziata con una sconfitta casalinga, si chiude in trionfo. I giallorossi conquistano la Coppa Italia Dilettanti Abruzzo il 7 febbraio 2018, avendo la meglio del Chieti, 4-3 ai calci di rigore sul neutro di Città Sant'Angelo,[136] e vincono il campionato il successivo 15 aprile 2018, con due giornate d'anticipo, battendo al Fadini 3-0 il Montorio.[137] Il Real Giulianova termina il torneo con 16 punti di vantaggio sulla seconda, il Chieti, tornando dopo due anni in Serie D. Cannonieri della stagione: Francesco Di Paolo (19 reti), Romano Tozzi Borsoi (17), Francesco Vitelli (8).[138] La partecipazione alla Coppa Italia Dilettanti, ottenuta a seguito della vittoria nella coppa regionale, si ferma invece ai quarti di finale contro l'UniPomezia, non riuscendo al Fadini a ribaltare il passivo dell'andata (0-3;2-0). Formazione titolare: Abate, Del Grosso, Lanza, Fuschi, Borghetti, Flavioni, Di Paolo, Lenart, Tozzi Borsoi, D'Alessandro, Pagliuca. Allenatore Attilio Piccioni.

Cronistoria

  Le singole voci sono elencate nella Categoria:Stagioni dell'A.S.D. Real Giulianova.
Cronistoria del Real Giulianova Società Sportiva Dilettantistica[139][140]
  • 7 dicembre 1924 - Fondazione della Società Sportiva Giuliese con Alfonso Migliori primo presidente del neonato club ed il bianco e l'azzurro come colori sociali.[3][141]
  • 1925-1926 - La squadra non prende parte ad alcun campionato organizzato dalla F.I.G.C.[142]
  • 1926-1927 - Partecipa al girone unico della Terza Divisione Abruzzese.[143]
  • 1927-1929 - Attività amichevole a livello interregionale.[144]
  • 1929 - Il club cambia denominazione in Società Sportiva Pro Italia adottando l'azzurro come colore sociale.[145]
  • 1929-1930 - Partecipa al girone unico di Terza Divisione Marche-Abruzzi.[146][147]

Vince il titolo provinciale di Prima Categoria U.L.I.C.[152]
  • 1934 - Il sodalizio cambia la denominazione in Federazione Sportiva Giuliese.[153]
  • 1934-1935 - 1° nel girone unico del Direttorio XII Zona (Abruzzi) di Seconda Divisione. Promosso in Prima Divisione.
  • 1935-1936 - Il club non partecipa al campionato di Prima Divisione e rimane inattivo.
  • 1936 - Dopo un anno di inattività, viene costituita la Società Polisportiva Castrum con il giallo e il rosso come colori sociali.[153]
  • 1936-1937 - 2° nel girone unico del Direttorio XII Zona (Abruzzi) di Prima Divisione.
  • 1937-1938 - 5° nel girone unico del Direttorio IX Zona (Marche - Abruzzi - Dalmazia) di Prima Divisione.[154]
Primo turno di Coppa Italia Centrale.[155]
Vince il titolo di campione delle Marche di Prima Divisione.[158]
Primo turno di Coppa Italia Centrale.[155]
Qualificazioni di Coppa Italia.


  • 1950-1951 - 1º nel girone B della Prima Divisione Abruzzi. Perde le finali per la promozione.[166]
  • 1951 - Il sodalizio cambia denominazione in Società Polisportiva Giulianova.[167]
  • 1951-1952 - 3º nel girone A della Prima Divisione Abruzzo. Ammesso nella nuova Promozione regionale.
  • 1952-1953 - 4º nel girone unico della Promozione Abruzzo.
  • 1953-1954 - 1º nel girone unico della Promozione Abruzzo. Promosso in IV Serie.
  • 1954-1955 - 6º nel girone G della IV Serie.
  • 1955-1956 - 5º nel girone G della IV Serie.
  • 1956-1957 - 8º nel girone G della IV Serie. Declassato nel nuovo Campionato Interregionale - Seconda Categoria.
  • 1957-1958 - 7º nel girone G del Campionato Interregionale - Seconda Categoria.
  • 1958-1959 - 14º nel girone G del Campionato Interregionale. Retrocesso in Prima Categoria.
  • 1959-1960 - 2° nel girone A della Prima Categoria Abruzzi e Molise.

  • 1960-1961 - 1º nel girone A della Prima Categoria Abruzzo. Promosso in Serie D dopo aver vinto lo spareggio promozione.
Secondo turno dello Scudetto Dilettanti.
  • 1961-1962 - 12º nel girone E della Serie D.
  • 1962-1963 - 14º nel girone E della Serie D. Salvo dopo aver vinto gli spareggi a tre squadre.
  • 1963-1964 - 4º nel girone D della Serie D.
  • 1964-1965 - 10º nel girone E della Serie D.
  • 1965-1966 - 6º nel girone E della Serie D.
  • 1966-1967 - 9º nel girone E della Serie D.
Vince il primo titolo nazionale giovanile con la Juniores.

Semifinalista di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Ottavi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Ottavi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Semifinalista di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.

Fase a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.

Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Dilettanti.
Finalista dello Scudetto Dilettanti.
Fase a gironi di Coppa Italia Dilettanti.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.

Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Vince il decimo titolo nazionale giovanile, il quinto con la Berretti.
Secondo turno di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Lega Pro.
Primo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.

Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Fase a gironi di Coppa Italia Lega Pro.
  • 2012 - Il sodalizio non si iscrive al campionato successivo e riparte dal campionato di Eccellenza come Associazione Sportiva Dilettantistica Città di Giulianova 1924, attraverso il cambio di denominazione dell'A.S.D. Cologna Paese.[169]
  • 2012-2013 - 2° nel girone unico dell'Eccellenza Abruzzo. Perde i play-off nazionali ma viene ripescato in Serie D dal direttivo della Lega Nazionale Dilettanti a completamento organici.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti Abruzzo.
  • 2013 - L'A.S.D. Giuliesi per sempre acquisisce il titolo sportivo e logo del Giulianova Calcio, non esercitando alcuna attività agonistica.
  • 2013-2014 - 11° nel girone F della Serie D.
Turno preliminare di Coppa Italia Serie D.
  • 2014 - 7 dicembre. Novantennale dalla fondazione.
  • 2014-2015 - 9° nel girone F della Serie D.
Turno preliminare di Coppa Italia Serie D.
  • 2015-2016 - 17° nel girone F della Serie D. Retrocesso in Eccellenza e successivamente non iscritto per motivi economici.
Turno preliminare di Coppa Italia Serie D.
  • 2016 - Il 30 giugno, viene costituito un nuovo sodalizio denominato Associazione Sportiva Dilettantistica Real Giulianova, che si iscrive al campionato di Promozione.
  • 2016-2017 - 1° nel girone A della Promozione Abruzzo. Promosso in Eccellenza.
Vince la Coppa Italia Promozione Abruzzo.
Vince la Coppa Mancini e il titolo regionale di Promozione.
Vince la Coppa Italia Dilettanti Abruzzo.
Quarti di finale di Coppa Italia Dilettanti.
  • 2018 - 27 giugno, la società cambia ragione sociale in Real Giulianova Società Sportiva Dilettantistica a r.l.[170]
  • 2018-2019 - In Serie D.
In Coppa Italia Serie D.

Colori e simboli

Colori

Cronologia delle denominazioni
  • 1924-1929:   Società Sportiva Giuliese
  • 1929-1934:   Società Sportiva Pro Italia
  • 1934-1936:   Federazione Sportiva Giuliese
  • 1936-1939:   Società Polisportiva Castrum
  • 1939-1948:   Associazione Sportiva Giulianova
  • 1948-1951:   Freccia D'Oro
  • 1951-1979:   Società Polisportiva Giulianova
  • 1979-2012:   Giulianova Calcio
  • 2012-2016:   A.S.D. Città di Giulianova 1924
  • 2016-2018:   A.S.D. Real Giulianova
  • 2018-:   Real Giulianova S.S.D.

Escluso il periodo compreso fra il 1929 e il 1936, cioè quando la S.S. Pro Italia indossava una casacca azzurra,[171] i colori ufficiali del Giulianova Calcio sono sempre stati il giallo e il rosso,[172] in riferimento a quelli comunali dovuti alla presenza del vessillo d'Aragona nello stemma della casata degli Acquaviva (tale diritto fu concesso nel 1481 da Ferdinando I di Napoli a seguito della morte del duca Giulio Antonio I Acquaviva d'Aragona, per i suoi "onorevoli servigi" alla casata).

La maglia è tradizionalmente divisa in strisce verticali giallo-rosse, con pantaloncini e calzettoni rossi (alcune volte anche neri o bianchi o blu) con bordature gialle; ciò nonostante questa ha talvolta presentato un design scostato dal classico, per occasioni celebrative, o semplicemente per sporadiche rivisitazioni stilistiche.

La seconda maglia è generalmente bianca con una fascia gialla e una rossa, varianti in posizione (centrali, laterali) e direzione (orizzontali, verticali, oblique). Bianchi sono anche pantaloncini e calzettoni, con bordature giallo-rosse. La terza maglia è blu, con la medesima aggiunta di fasce nei colori principali del club. Allo stesso modo sono pantaloncini e calzettoni.

Simboli ufficiali

File:Scudetto Giulianova Calcio.gif
Lo storico scudetto usato fino al 2012.
 
Murales del cavaliere.

Simbolo della squadra e prima ancora della città è il cavaliere armato di spada, rappresentante il fondatore della città: Giulio Antonio I Acquaviva d'Aragona.

Stemma

Il simbolo storico del Giulianova Calcio è composto da un scudo spagnolo, partito d'oro e di rosso, caricato sul tutto da uno scudo sannitico bianco al cavaliere nero attraversante, cimato da una corona d'oro, accompagnato in capo dalle parole Giulianova Calcio e in punta dalla parola 1924.

L'attuale stemma, in uso dalla stagione successiva al fallimento societario, presenta il logo del comune, sopra uno scudo ritondato partito di giallo e di rosso.[173]

Inno

Nel 2001 viene presentato l'inno ufficiale del Giulianova, Giglie Alè, con testo e voce solista di Graziano Caprioni,[174] produzione Digital TV, arrangiamenti Registrazione Audio e Keyboards. A causa della discontinuità societaria, l'inno verrà in seguito accantonato.

Mascotte

Storicamente la mascotte del Giulianova è un lupo con la divisa giallorossa. L'accostamento è legato a Italo Foschi, che nel 1924 fondò la S.S. Giuliese insieme ad Alfonso Migliori, e nel 1927 divenne il primo presidente dell'A.S. Roma, il cui simbolo è appunto una lupa.[175][176]

Strutture

Stadio

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Rubens Fadini.
 
Il Rubens Fadini

La squadra disputa le partite interne allo Stadio Rubens Fadini. Costruito nel 1923, ha di certo rappresentato nel corso degli anni uno dei maggiori (se non il maggiore) punti di forza della compagine abruzzese, che ha sempre potuto contare su di un pubblico a ridosso del campo.

Lo stadio, dopo aver abbandonato nel dopoguerra il nome Castrum, risalente al periodo fascista, assume il nome più generico di Comunale. Fu nel 1951 che assunse la denominazione attuale di "Rubens Fadini", in ricordo di uno dei giocatori periti nella nota tragedia di Superga del 4 maggio 1949.[177] La scelta del nome avvenne casualmente, tramite un sorteggio effettuato in sede tra tutti gli atleti dell'indimenticabile Grande Torino.[178]

Negli anni settanta lo stadio fu sottoposto a lavori di ampliamento che portarono la capienza a 8000 spettatori,[179] oggi ridotta a 4347 posti a sedere.[1] Nel marzo 1999 ha ospitato l'incontro Italia-Bielorussia Under 21,[180] e nel novembre 2002 la partita Under 21 tra Italia e Turchia,[181] oltre alle amichevoli contro il Milan e la Juventus.[182] Dal marzo 2010 la curva ospiti è chiusa per motivi di sicurezza, data la sua inagibilità.[183]

Centro di allenamento

Il Giulianova svolge le sue sedute di allenamento allo stadio Fadini e al campo sportivo Castrum-Orsini.[184] Il Castrum, costruito nella metà degli anni settanta, è stato completamente ristrutturato nell'estate 2016 con erba sintetica, nuovo impianto di illuminazione, ampi spogliatoi, tribuna da 500 posti. Situato in un parco nel quartiere Annunziata, è anche utilizzato per le partite interne del settore giovanile. Dal novembre 2016 è omologato per la serie D.[185][186]

Società

Organigramma societario

Organigramma societario

Aggiornato al campionato 2018-2019.[187][188]

  •   Luciano Bartolini - Presidente
  •   Pietro Gabriele Cervellini - Presidente onorario
  •   Gaetano Grossi - Vicepresidente
  •   Nicola Tribuiani - Direttore tecnico
  •   Mark Tulli - Preparatore atletico
  •   Francesco Terrani - Preparatore portieri
  •   Giulio Ettorre - Allenatore juniores
  •   Girolamo D'Alessandro - Responsabile marketing
  •   Giordano Mariani - Segretario
  •   Andrea Rota - Medico sociale
  •   Alberto Sebastiani - Magazziniere
  •   Raffaele Granito - Custode
Cronologia degli sponsor tecnici
  • 1993-1995 Top 87
  • 1995-1998 Pienne
  • 1998-1999 Kelme
  • 1999-2004 Pienne
  • 2004-2005 Agla
  • 2005-2006 Erreà
  • 2006-2007 Umbro
  • 2007-2009 Agla
  • 2009-2010 Puma
  • 2010-2013 Givova
  • 2013-2015 Top 87
  • 2015-2016 Joma
  • 2016-2017 Givova
  • 2017-2018 Erreà
Cronologia degli sponsor ufficiali
  • 1993-1994 Gelati Gis
  • 1994-1995 LAS Mobili
  • 1995-1996 China Italy
  • 1996-2005 Tercas
  • 2005-2006 Diamondhead
  • 2006-2008 Domoclima
  • 2008-2009 Beta Costruzioni
  • 2009-2012 Bi-energy
  • 2012-2013 Betafance
  • 2013-2014 TermoMat
  • 2014-2016 Diba Metalli
  • 2016-2017 ATR Group
  • 2017-2018 LAS Mobili

Impegno nel sociale

In seguito al terremoto dell'Aquila del 2009, e per lo stesso episodio ad Amatrice nel 2016, la società e gli ultras in particolare, hanno collaborato attivamente con la raccolta di fondi, viveri e vestiario per aiutare le popolazioni colpite dal sisma.[189][190]

Settore giovanile

La società del Giulianova Calcio ha sempre adottato una politica rivolta ai giovani del proprio vivaio. Il blasonato settore giovanile giallorosso è infatti uno dei più prolifici d'Italia.[191] Di seguito sono riportati i dieci titoli nazionali conseguiti:[192]

  • 1966-1967:   Campioni d'Italia "Juniores". Allo Stadio Flaminio di Roma finì 1 a 1 con il Pordenone e dopo i calci di rigore 5 a 4 per i giuliesi.
  • 1973-1974:   Campioni d'Italia "Juniores". Al "Fadini" finì 4 a 2 con l'Udinese.
  • 1974-1975:   Campioni d'Italia “Berretti”. Al "Nicoletti" di Riccione finì 1 a 1 con il Padova e dopo i calci di rigore 5 a 4 per i giuliesi.
  • 1974-1975:   Campioni d'Italia “Allievi”. Al "Benelli" di Ravenna finì 2 a 0 contro l'Almas Roma.
  • 1975-1976:   Campioni d'Italia “Allievi”. Al "Fattori" di Civitavecchia finì 4 a 1 contro l'Alessandria.
  • 1975-1976:   Campioni d'Italia “Juniores”. Allo Stadio Comunale di Levico Terme finì 2 a 1 contro il Prato.
  • 1976-1977:   Campioni d'Italia “Berretti”. All'andata finì 2-2 al "Zini" con la Cremonese, al ritorno 3-1 al Fadini.
  • 1983-1984:   Campioni d'Italia “Berretti”. All'andata finì 1-0 al Fadini, al ritorno 0-1 al "Dall'Ara" con il Bologna.
  • 1984-1985:   Campioni d'Italia “Berretti”. All'andata finì 3-1 al Fadini, al ritorno 4-2 per la SPAL al "Paolo Mazza", poi 3-1 ai rigori per i giuliesi.
  • 2005-2006:   Campioni d'Italia “Berretti”. All'andata finì 3-1 per il Cittadella al "Tombolato", al ritorno 3-0 per il Giulianova al Fadini.[193]
Altri piazzamenti

Diffusione nella cultura di massa

In ambito televisivo, la Gialappa's e il programma satirico-calcistico Mai dire gol, resero famoso l'incontro di Serie C2 Giulianova-Frosinone (2-2)[195] del 17 marzo 1996, per via di una storica e atipica radiocronaca del giornalista giuliese Francesco Marcozzi. A distanza di oltre venti anni, quel servizio è diventato un video cult dal contenuto surreale e inimitabile.[196]

Allenatori e presidenti

  Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'A.S.D. Real Giulianova.

Allenatori e presidenti del Giulianova:[139][197][198]

Allenatori
Presidenti
  • 1924-1929   Alfonso Migliori
  • 1929-1932   Attilio Quercetti
  • 1932-1939   Dati mancanti
  • 1939-1940   Giuseppe Ianetti[199]
  • 1940-1944 Attività sportiva sospesa
  • 1944-1945   Dati mancanti
  • 1945-1948   Emidio Ciafardoni
  • 1948-1949   Francesco Falini
  • 1949-1952   Luigi Granata
  • 1952-1964   Emidio Ciafardoni
  • 1964-1965   Corrado Valeri
  • 1965-1975   Tiberio Orsini
  • 1975-1978   Dante Di Giuseppe
  • 1978-1979   Corrado Valeri
  • 1979-1982   Pietro Scibilia
  • 1982-1987   Tiberio Orsini
  • 1987-1988   Carmine Elefante
  • 1988-1991   Danubio Baratiri
  • 1991-1992   Paolo Potenza
  • 1992-1994   Benito Di Gregorio
  • 1994-1995   Berardo D'Antonio
  • 1995-1997   Umberto Mastellarini
  • 1997-2007   Alessandro Quartiglia
  • 2007-2008   Bruno Sabatini
  • 2008-2012   Dario D'Agostino
  • 2012-2013   Vincenzo De Adducis
  • 2013-2014   Adriano Mattucci
  • 2014-2015   Antonio Esposito
  • 2015-2016   Vincenzo Serraiocco
  • 2016-   Luciano Bartolini

Calciatori

  Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'A.S.D. Real Giulianova.

Tra i calciatori cresciuti nel Giulianova e che in seguito sono approdati nella massima serie,[200] ci sono:

Come allenatore, Marco Giampaolo, sulle panchine di Ascoli, Cagliari, Siena, Catania, Cesena, Empoli e Sampdoria.

Come allenatore dei portieri, l'ex calciatore Franco Tancredi, con le divise di Roma, Juventus, Real Madrid ed Inghilterra. Nel 2012 rifiuta l'offerta della Russia.

Hall of Fame

Il 7 ottobre 2012 viene presentata la hall of Fame ufficiale della Roma classe 2012, composta da 11 elementi, tra cui il portiere giuliese Franco Tancredi, cresciuto nel Giulianova.[203]

Capitani

Francesco Giorgini è il capitano storico del Giulianova, quello che ha indossato la fascia per il più lungo periodo di tempo, dal 1976 al 1983.[204] Altri condottieri storici, sempre negli anni settanta, sono stati Adelmo Capelli[205] e Roberto Vernisi.

Contributo alle Nazionali

Franco Tancredi, portiere cresciuto nel Giulianova, ha disputato da titolare i giochi olimpici di Los Angeles nel 1984, e venne convocato da Enzo Bearzot per il campionato del mondo 1986 in Messico, anche se il ruolo da titolare alla fine fu assegnato a Giovanni Galli.[206] Il suo esordio in Nazionale è del 26 settembre 1984, incontro Italia-Svezia 1-0.[207] Jacopo Dezi, Federico Giampaolo e Tiziano De Patre hanno invece preso parte dell'Italia Under 21. Nel luglio 2015 Jacopo Dezi ha inoltre vinto, come capitano, le Universiadi in Corea del Sud. In finale gli azzurri di Massimo Piscedda, superarono i padroni di casa coreani per 3-0.[208]

Palmarès

Competizioni interregionali

1979-1980 (Girone C).
1970-1971 (Girone D).
1993-1994 (Girone G).

Competizioni regionali

1933-1934 (Provinciale).[209]
1934-1935 (Girone unico - Abruzzo).
1938-1939 (Girone unico - Marche).
1950-1951 (Girone B - Abruzzo).[210]
1953-1954 (Girone unico - Abruzzo).
2016-2017 (Girone A - Abruzzo).
1960-1961 (Girone A - Abruzzo).
2017-2018 (Girone unico - Abruzzo).
2016-2017 (Abruzzo).
2016-2017 (Abruzzo).
2017-2018 (Abruzzo).

Competizioni giovanili

1974-1975, 1976-1977, 1983-1984, 1984-1985, 2005-2006.
1966-1967, 1973-1974, 1975-1976.
1974-1975, 1975-1976.

Altri piazzamenti

secondo posto: 1972-1973 (Girone B).
semifinalista play-off: 1996-1997 (Girone B), 1998-1999 (Girone B).
vincitore play-off: 1995-1996 (Girone C).
vincitore play-off: 2008-2009 (Girone B)
semifinalista: 1972-1973, 1977-1978.
semifinalista: 1960-1961 (Centro-Sud).[211]
finalista: 1993-1994.

Statistiche e record

Partecipazione ai campionati

Il Giulianova ha partecipato in totale a 82 stagioni sportive,[212] prendendo parte a 64 campionati nazionali. La società ha sospeso le sue attività nel periodo 1940-1944 per cause belliche. Il massimo risultato raggiunto è il secondo posto in Serie C nel torneo 1972-1973, oltre ai play-off di Serie C1 nei campionati 1996-1997 e 1998-1999.

Campionati nazionali

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie C 11 1939-1940 1977-1978 25
Serie C1 13 1980-1981 2006-2007
Lega Pro Prima Divisione 1 2009-2010
IV Serie 5 1954-1955 1958-1959 36
Serie D 13 1961-1962 2018-2019
Serie C2 15 1978-1979 2007-2008
Lega Pro Seconda Divisione 3 2008-2009 2011-2012
Campionato Nazionale Dilettanti 2 1992-1993 1993-1994 3
Serie D 1 2013-2014

Il Giulianova ha collezionato 64 stagioni a livello nazionale.

Campionati regionali

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
I Terza Divisione 2 1926-1927 1929-1930 17
Seconda Divisione 2 1933-1934 1934-1935
Prima Divisione 7 1936-1937 1951-1952
Promozione 2 1952-1953 1953-1954
Prima Categoria 2 1959-1960 1960-1961
Eccellenza 2 2012-2013 2017-2018
II Promozione 1 2016-2017 1

Il Giulianova ha collezionato 18 stagioni a livello regionale.

Partecipazione alle coppe

Il Giulianova ha preso parte a 49 competizioni nazionali, a partire dall'esordio in Coppa Italia nel 1939-1940. Il massimo risultato raggiunto sono le semifinali in Coppa Italia Semiprofessionisti nelle stagioni 1972-1973 e 1977-1978, oltre alla finale per lo Scudetto dilettanti 1993-1994. Negli anni trenta i giuliesi hanno partecipato alla Coppa dell'Italia Centrale, torneo interregionale organizzato dalla FIGC ad imitazione della Coppa dell'Europa Centrale. In due occasioni (2016-2017 e 2017-2018), i giallorossi hanno vinto la Coppa Italia regionale di categoria.

Coppa Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa Italia 2 1939-1940 2009-2010 2
Coppa Italia Semiprofessionisti 9 1972-1973 1980-1981 38
Coppa Italia Serie C 25 1981-1982 2007-2008
Coppa Italia Lega Pro 4 2008-2009 2011-2012
Scudetto Dilettanti 2 1960-1961 1993-1994 2
Coppa Italia Dilettanti 3 1992-1993 2017-2018 3
Coppa Italia Serie D 4 2013-2014 2018-2019 4

Il Giulianova ha partecipato a 49 competizioni a livello nazionale.

Statistiche di squadra

  • È stata la squadra abruzzese con il maggior numero di partecipazioni in Lega Pro Prima Divisione/Serie C1 (14), ottava a livello nazionale.
  • Detiene il record regionale di partecipazioni consecutive in Lega Pro Prima Divisione senza ricorrere a ripescaggi e/o fallimenti pilotati (11), seconda solo alla Salernitana (12) a livello nazionale.
  • Detiene il record di vittorie consecutive in Lega Pro Seconda Divisione/Serie C2 (8), risalente alla stagione 1979-1980, insieme alla Reggina.
  • Con 5 successi, la compagine giovanile del Giulianova è la squadra ad aver vinto più volte il Campionato Nazionale Dante Berretti riservato alle squadre di Serie C, 10 in totale i titoli conquistati.
  • È stata l'ultima società calcistica professionistica abruzzese a subire il fallimento (2013).
  • La vittoria col maggiore scarto di reti è un Giulianova-Vasto del marzo 1953, campionato regionale di Promozione, 12-0 il punteggio finale.[213]

Statistiche individuali

Il recordman di una sola stagione è Silvano Magheri, con 42 reti realizzate in 30 giornate nel campionato 1953-1954,[214] seguono Romano Tozzi Borsoi (31 reti, 2016-2017) e Dante Paolini (24 reti in 21 giornate, 1938-1939).[215] Francesco Giorgini (366),[216] Silvano Magheri (94)[217] e Roberto Ciccotelli (81)[218] hanno il record di presenze e reti segnate nella storia del sodalizio, inoltre Roberto Ciccotelli ha il primato di marcature conseguite nelle stagioni di calcio professionistico con 62 reti. I dati riportati nelle tabelle partono dalla fondazione del club, e includono le sole partite di campionato.[219][220][221]

Dati aggiornati alla stagione 2017-2018.

Record di presenze
Record di reti
 
Roberto Ciccotelli, bomber giallorosso con 81 reti.

Tifoseria

Storia

 
Lo storico C.U.G. nel loro settore: i distinti.

Sotto l'aspetto storico il Giulianova ha potuto contare costantemente su un forte seguito di pubblico, da sempre per tradizione caldo e viscerale.[226] Il tifo giuliese ha la sua roccaforte nello stadio Fadini, con la Curva Ovest e le tribune praticamente addossate al rettangolo di gioco. Nel 1979 è nato il primo gruppo organizzato, il Commando Ultrà Giulianova,[227] posto nel settore distinti. Fondato da un gruppo di giovanissimi tifosi giuliesi, col passare del tempo le adesioni di massa al gruppo aumentarono sempre di più, fino ad arrivare ad un migliaio di persone, che seguivano la squadra in ogni trasferta. È soprattutto grazie all'azione del C.U.G. se Giulianova, nel corso degli anni, si è guadagnata una più che discreta fama a livello nazionale per la qualità del suo tifo. Nel 1989 al C.U.G. si affiancano le Brigate Giallorosse, mentre negli anni novanta ci sarà un fiorire di numerosi gruppi come Reparto Neuro, Li Lip' e Torcida, che si riuniranno nel 1998 dietro lo striscione Ultras Giulianova nella Curva Ovest, costruita nel 1994. Negli anni 2000 ci sarà una nuova scissione, e a guidare la Ovest saranno i gruppi Collettivo Blasco e Pirates. Attualmente, stagione 2018-2019, i gruppi sono uniti dietro la sigla Ultras Giulianova.[228][229]

Gemellaggi e rivalità

  Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Abruzzo.

Aggiornato stagione 2018-2019.

La tifoseria giuliese non ha nessun gemellaggio, mentre buoni rapporti ci sono con i tifosi della Juve Stabia,[230] del Pescara,[231] della SPAL[232], del Bologna (gruppo Contro Tendenza Bologna)[233][234] e della Santegidiese.[235] Gemellaggi poi scioltisi si sono verificati in passato con le tifoserie del Chieti e dell'Aquila,[236] tuttavia con quest'ultima si è mantenuto un rapporto di reciproco rispetto,[237] e vecchie amicizie con Molfetta e Trani.[238]

La rivalità più accesa per i tifosi giallorossi è da sempre quella con i "cugini" del Teramo, tanto che il derby tra le due squadre è chiamato "Derby d'Abruzzo".[239] Altre rivalità, alcune storiche, sono con l'Ancona,[240] l'Ascoli,[241] l'Avezzano,[242] il Chieti,[243] la Fermana,[244] il Lanciano[245] e la Sambenedettese,[246] mentre quelle con il Frosinone,[247] la Pistoiese,[248] il Sora[249] e la Viterbese[250] risalgono agli anni novanta. Altri screzi negli anni novanta si sono verificati con le tifoserie di Casertana, Lodigiani, Palermo.[251][252]

Note

  1. ^ a b Almanacco illustrato del Calcio 2010 - Edizioni Panini Modena, 69° volume, pag. 271.
  2. ^ I giuliesi sono chiamati anche giallorossi o lupi giallorossi. Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 3.
  3. ^ a b c Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 7.
  4. ^ Foto del Giulianova nel 1920, giulianovacalcio.blogspot.it
  5. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 25.
  6. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 7-8-9.
  7. ^ Il Centro del 22 novembre 2014, pag. 20.
  8. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 7-8.
  9. ^ Maurizio Franchi, Op. cit., pag. 7.
  10. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 8-10-25.
  11. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 25-26.
  12. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 32.
  13. ^ La stagione 1934-1935 vista da Chieti, tifochieti.com, 3 ottobre 2011
  14. ^ Il Popoli otterrà la promozione in serie C nonostante la sconfitta di Giulianova del 14 marzo 1937 per 5-0. Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 33.
  15. ^ L'Ac Dalmazia di Zara e cenni sulla stagione 1938-1939, kramarsic.com, 14 febbraio 2009
  16. ^ Dopolavoro Aziendale Cecchetti era l'esatta denominazione del Portocivitanova, cambiata nel 1940 in Associazione Sportiva Cluana.
  17. ^ Il Dalmazia era reduce da sette successi nelle ultime otto gare. All'andata l'incontro venne registrato 2-0 per la Castrum, causa l'aggressione dello zaratino Detoni verso l'arbitro. Il gioco del calcio a Zara a dispense scritto da Igor Kramarsich.
  18. ^ La trasferta di Zara, con partenza in piroscafo da Ancona, costò alla società giuliese una spesa compresa tra le 50 e le 100 lire a persona. Una somma davvero considerevole per l'epoca. Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 35.
  19. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 38-40.
  20. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 43.
  21. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 49.
  22. ^ Stagione 1945-1946, tifochieti.com, 3 ottobre 2011
  23. ^ Il calcio a Giulianova dalle origini al 1960 - I fatti di Fermo e l'esperienza della "Freccia d'Oro", giulianova.it, 4 maggio 2004 Archiviato il 5 febbraio 2013 in Internet Archive.
  24. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 53-54-55.
  25. ^ Maurizio Franchi, Op. cit., pag. 8.
  26. ^ Nell'immediato dopoguerra vengono costituite numerose compagini minori, tra tutte ricordiamo La Rondinella e La Stazione. Maurizio Franchi, Op. cit., pag. 123.
  27. ^ Conte, De Berardinis, Galantini. Op. cit., pag. 14.
  28. ^ Conte, De Berardinis, Galantini. Op. cit., pag. 14-15.
  29. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 58-59.
  30. ^ Viaggio nel mondo della scuola calcio da Silvano Magheri ad oggi, gazzettaregionale.it, 30 luglio 2014
  31. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 16-17-18-69-70.
  32. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 71-72.
  33. ^ Conte, Be Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 81.
  34. ^ Maurizio Franchi, Op. cit., pag. 12.
  35. ^ Storia della Torrese dalle origini al 2011, torresecalcio.it, 2011 Archiviato il 17 febbraio 2015 in Internet Archive.
  36. ^ Salvo dopo spareggi contro Molfetta e Teramo.
  37. ^ Gli spareggi del Giulianova dal 1960-1961 al 2002-2003, gelocal.it, 27 maggio 2005
  38. ^ Maurizio Franchi, Op. cit., pag. 13-14.
  39. ^ Classifica girone d'andata (prime posizioni): Bellaria 23, Giulianova 21, Rovigo 21, Riccione (una partita in meno) 21, Alma Juve Fano 20. Maurizio Franchi Op. cit. pag. 53.
  40. ^ Per questa sfida i quotidiani locali dell'epoca riportano una presenza di 7-8.000 spettatori. La capienza del Fadini viene ampliata nel settore distinti e con il montaggio provvisorio di una curva est. Il Tempo-Abruzzo di lunedì 24 maggio 1971, servizio incontro Giulianova-Bellaria 2-1.
  41. ^ Maurizio Franchi, Op. cit. pag. 64-65-66.
  42. ^ a b c d 1971-1996:La storia dei trionfi, giulianovailbelvedere.it
  43. ^ Maurizio Franchi, Op. cit. pag. 54-55.
  44. ^ Maurizio Franchi, Op. cit. pag. 50-51.
  45. ^ Maurizio Franchi, Op. cit. pag. 50.
  46. ^ Maurizio Franchi, Op. cit. pag. 60.
  47. ^ 1971: D'Antonio e le sue telecronache, giulianovailbelvedere.it, 26 ottobre 2015
  48. ^ L'amarcord di Conte col Bellaria, iltempo.it, 1º settembre 2007 Archiviato il 12 luglio 2015 in Internet Archive.
  49. ^ Maurizio Franchi, Op. cit. pag. 16-17.
  50. ^ Il grande Giulianova di Gibì, giulianovailbelvedere.it, 4 giugno 2015
  51. ^ Giovan Battista Fabbri: 50 campionati story, polesinesport.it, 29 maggio 2015
  52. ^ Fabbri: Gibì a gogò, altervista.org, marzo 1980
  53. ^ A Giulianova la Spal iniziò la cavalcata, ilrestodelcarlino.it, 31 marzo 2008
  54. ^ Spal: stagione 1972-1973, ilrestodelcarlino.it, 16 marzo 2011
  55. ^ Portieri imbattuti in Serie C, gelocal.it, 30 settembre 2014
  56. ^ A Giulianova il cuore nel pallone, certastampa.it, 5 agosto 2014
  57. ^ Classifica girone d'andata (prime posizioni): Modena 26, Lucchese 25, Giulianova 22, Livorno 22, Spal 22, Viareggio 22, Sambenedettese 21. La Gazzetta dello Sport del 29 gennaio 1973.
  58. ^ I precedenti al Fadini, rivieraoggi.it, 29 aprile 2006
  59. ^ La vittoria al Ballarin del 1973 e precedenti con la Sambenedettese, giulianovailbelvedere.it, 13 settembre 2014
  60. ^ Nella stagione 1972-1973 i giuliesi totalizzano il minor numero di reti interne subite (2) in un campionato di Serie C dal 1952. notiziedicalcio.jimdo.com, 2018.
  61. ^ Giuliesi per sempre: con Fabbri una manifestazione memorabile, viveregiulianova.it, 19 aprile 2014
  62. ^ Maurizio Franchi, 1971-1996 - 25 anni di vittorie, Giulianova, Digiprint Group, 2004, pag.132.
  63. ^ La Gazzetta dello Sport di lunedì 12 novembre 1973, servizio incontro Giulianova-Sambenedettese 1-0.
  64. ^ Storia, curiosità e immagini di Giulianova-Samb del 1973 e 1980, sambenedettesecalcio.it, 5 marzo 2016
  65. ^ La Gazzetta dello Sport di lunedì 13 febbraio 1978, servizio incontro Giulianova-Pisa 0-0.
  66. ^ Nel 1979 viene fondato il primo gruppo di tifo organizzato, il C.U.G.-Commando Ultrà Giulianova.
  67. ^ Le otto vittorie consecutive iniziali costituiscono il record per un campionato di Serie C2/Lega Pro Seconda Divisione, eguagliato dalla Reggina nella stagione 1983-1984. repubblica.it del 27 ottobre 1997; giulianovailbelvedere.it del 20 gennaio 2013.
  68. ^ Classifica girone d'andata (prime posizioni): Giulianova 26, Francavilla 23, Civitanovese 22, Avezzano 22, Lanciano 20, Osimana 19. Maurizio Franchi Op. cit. pag. 89.
  69. ^ Corriere dello Sport del 4 febbraio 1980.
  70. ^ Maurizio Franchi, Op. cit. pag. 89-90.
  71. ^ Maurizio Franchi, Op. cit. pag. 92.
  72. ^ Maurizio Franchi, Op. cit. pag. 93.
  73. ^ Guido Angelozzi racconta Samb-Giulianova della stagione 1980-1981, ilquotidiano.it, 1º marzo 2004
  74. ^ Nella stagione 1992-1993 il Giulianova schiera l'albanese Amanto Shllaku, centrocampista del 1971, probabilmente il primo giocatore non italiano nella storia del club. Freeforumzone.com del 1 maggio 2011.
  75. ^ Classifica girone d'andata (prime posizioni): Giulianova 25, Frosinone 22, Casertana 22, Albanova 21, Gabbiano Napoli 21, Ferentino 19. Il Centro del 3 gennaio 1994.
  76. ^ Al 58' viene annullata dall'arbitro Dondaroni di Finale Emilia una rete all'Albanova segnata da Matarese, ciò porta a numerosi incidenti che si protraggono soprattutto dopo la gara. In seguito il campo campano viene squalificato per 5 giornate. Il Centro del 9 novembre 1993.
  77. ^ Maurizio Franchi, Op. cit. pag. 148-149.
  78. ^ I marcatori: Pesacane (F) al 12', Minuti (G) al 35', Russo (F) al 61', Pugnitopo (G) al 90'. Espulso: Di Bari (G) al 40'. Spettatori: 7200, con circa 1000 giuliesi. Arbitro: Ayroldi di Molfetta. Il Corriere dello Sport del 25 aprile 1994, servizio Frosinone-Giulianova 2-2.
  79. ^ Il Centro del 9 maggio 1994, servizio Giulianova-Celano 2-0.
  80. ^ Marcatori: 22' Minuti, 25' Caruso, 90' Minuti. Il Centro del 23 maggio 1994, servizio Giulianova-Teramo.
  81. ^ Marcatori: 36' Briata, 37' Rossi (B) su rigore, 83' Caruso. Il Centro del 30 maggio 1994, servizio Giulianova-Benevento.
  82. ^ Classifica girone d'andata (prime posizioni): Giulianova 36, Frosinone 35, Avezzano 32, Albanova 26, Viterbese 25, Catania 25, Castrovillari 25, Matera 25, Bisceglie 25. Il Centro dell'8 gennaio 1996.
  83. ^ La rete decisiva viene segnata da Ruffini all'83'. Il Centro di lunedì 17 giugno 1996.
  84. ^ La storica Albanova, altervista.org
  85. ^ I rigori sono realizzati da Di Vincenzo, De Feudis, Rosone. Il Centro di venerdì 28 giugno 1996.
  86. ^ Giulianova terzo in campionato e promosso in C1 nel 1995-96, giulianovailbelvedere.it, 17 maggio 2009
  87. ^ La formazione schierata da Francesco Giorgini nella finale di Foggia contro l'Albanova: Grilli, Parisi, Contadini (112' Rosone); Ruffini, Chionna, Pugnitopo; Acampora (91' Campanile), De Feudis, Di Vincenzo, Lo Pinto, Aldrovandi (87' D'Incecco). Il Centro del 28 giugno 1996.
  88. ^ Maurizio Franchi, Op. cit. pag. 183-184-185.
  89. ^ Viene realizzato un video, Alba giallorossa, che racconta la stagione 1995-1996 dei giuliesi. Streaming World TV, 8 marzo 2017.
  90. ^ Maurizio Franchi, Op. cit. pag. 189.
  91. ^ Nell'aprile 1998 viene disputato il Memorial Danilo Di Vincenzo in omaggio al giocatore romano. Il Giulianova lo vince superando L'Aquila (1-0) e Castel di Sangro (1-0). Il Centro del 19 aprile 1998.
  92. ^ Diciotto anni senza Biondi e Di Vincenzo, ilcentro.gelocal.it, 10 dicembre 2014
  93. ^ Prima dell'incontro al Fadini del 18 dicembre 2016, la curva Ovest ha ricordato con una coreografia il bomber Danilo Di Vincenzo a 20 anni dalla scomparsa. Il Centro del 19 dicembre 2016, pag. 42.
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  98. ^ Le reti sono realizzate da Tentoni (A) al 16' su rigore, Vadacca (G) al 66', Briaschi (A) all'82'. Rigore fallito da Micciola (G) al 18', espulsi Pagliaccetti (G) al 55' e Trinchera (G) al 90'. All'andata del 1º giugno al Fadini le reti vennero realizzate da Pellegrini (A) al 3' e Manari (G) all'81'. Espulsi Grilli (G) al 45' e Gabriele (A) al 90'. Spettatori al Fadini 5.200, paganti 4.817, incasso record di lire 121.225.000 (euro 62.607,48). In entrambe le gare ci furono incidenti tra le opposte tifoserie. La Gazzetta dello Sport di lunedì 2 e 9 giugno 1997, servizio incontro Ancona-Giulianova di Gennaro Bozza.
  99. ^ In Serie C, il precedente successo dei giuliesi ad Ascoli, è stato ottenuto nella stagione 1996-1997. Il 29 settembre 1996, quinta di andata, i giallorossi vincono al Del Duca 2-0 con le reti di Micciola e Pianciarelli al 6' e 12' del primo tempo. La Gazzetta dello Sport del 30 settembre 1996, servizio Ascoli-Giulianova di Danilo Dionisi.
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  122. ^ Serraiocco nuovo presidente, cityrumors.it, 22 novembre 2015
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  126. ^ Il Real Giulianova s'illumina d'immenso sotto i riflettori del Fadini, giulianovailbelvedere.it, 15 marzo 2017
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  128. ^ Il Real Giulianova batte la Torrese e vola in Eccellenza, giulianovailbelvedere.it, 27 marzo 2017
  129. ^ Il Giulianova chiude il campionato a 86 punti e 10 vittorie consecutive, viene promosso insieme alla Torrese.
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  141. ^ I documenti dell'epoca la ritraggono prevalentemente in casacca bianca e azzurra a strisce verticali. Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 8-26-27.
  142. ^ Non ammesso al primo campionato abruzzese, iniziato nell'aprile 1925, per la mancanza di un campo da gioco regolamentare. Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 8.
  143. ^ Nel 1926 la Giuliese partecipa al campionato regionale di Terza divisione. Si ricordano le partite col Castrum Silvi (0-5) e l'Ursus di Castellammare Adriatico (8-1). Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 25.
  144. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 25-26-27.
  145. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 9-25.
  146. ^ Il 26 dicembre 1929 viene giocato il primo incontro ufficiale contro il Teramo. Al Comunale la partita termina 1-1, rete di Baffoni al 5' e pareggio ospite con Coppola al 77'. In questa gara i giuliesi indossano una casacca azzurra, mentre i teramani una divisa giallorossa. Numerosi gli incidenti tra le opposte tifoserie. Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 25-26-27.
  147. ^ La classifica ufficiale pubblicata dall'Annuario Italiano del Giuoco del Calcio 1930 (3° volume) la riporta senza posizione e senza punti in classifica.
  148. ^ Non iscritto per la mancanza di un campo da gioco regolamentare. L'attuale Fadini viene omologato solo nel 1932, dopo lavori di ampliamento. Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 8-9-10.
  149. ^ In queste stagioni la Pro Italia disputa incontri amichevoli, si rammentano quelli contro Nereto (2-2), Ascoli (1-3), Sangiorgese (6-0), Silvi (1-1), Gran Sasso Teramo (3-0). Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 25-27.
  150. ^ Il campionato inizia il 5 marzo 1933 ed è riconosciuto dalla F.I.G.C., i giuliesi lo disputano indossando una casacca nera. Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 10-28.
  151. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 29.
  152. ^ Al torneo partecipano 11 squadre divise in due gironi. Alle finali vengono ammesse le prime due classificate di ciascun girone, e vi prendono parte Pro Italia Giulianova, Santegidiese, Notaresco, Rosetana. Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 31.
  153. ^ a b Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 10.
  154. ^ Campionato organizzato dal Direttorio IX Zona, avente sede ad Ancona e competente per la regione Marche.
  155. ^ a b Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 35.
  156. ^ La Castrum è l'unica compagine abruzzese ammessa nel direttorio marchigiano, oltre ai dalmati dello Zara.
  157. ^ Nell'estate 1938 i giuliesi ottengono la prima vittoria in trasferta a Teramo, 1-0 con rete di Morselli al 74'. Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 38.
  158. ^ Direttorio IX Zona, competente per la regione Marche.
  159. ^ La G.I.L. vi partecipa in una selezione provinciale composta da nove giocatori della Castrum, oltre all'allenatore Compiani. Perde la finale di Roma contro il Brescia del 25 giugno 1939, Stadio dei Marmi, 1-3. In precedenza aveva eliminato: Pescara, Campobasso, Bologna, Perugina, Salerno. Cesare Marcello Conte, Walter De Berardinis, Sandro Galantini (a cura di), Il calcio a Giulianova dalle origini al 1960, Pescara, Paolo de Siena editore, 2004, pag. 41-42.
  160. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 13.
  161. ^ Il gioco del calcio è fermo per motivi bellici, tuttavia una compagine del posto, la Stella Rossa, lo tiene vivo organizzando alcune amichevoli contro località limitrofe. Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 13.
  162. ^ Iniziato il 24 dicembre 1944, viene vinto dal Pescara sul Chieti. La squadra giuliese fu costretta a ritirarsi, come anche quelle di Popoli, Sulmona e Teramo. Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 47-48.
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  209. ^ Viene messa in palio, dagli organizzatori, la Coppa Dino Danesi. Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 28.
  210. ^ Vince il campionato ma non supera la fase finale per la Promozione interregionale. Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 59.
  211. ^ Dal 1958 al 1962 lo scudetto dilettanti viene assegnato tra la squadre vincitrici del rispettivo campionato regionale di Prima categoria. I giallorossi vengono eliminati dalla Paolana, in precedenza avevano superato la Libertas Invicta Potenza e gli umbri del Bastia. L'edizione 1961 viene vinta dal Borgomanero. Riportiamo le altre compagini vittoriose: Civitavecchiese (1958), Cascina (1959), Ponziana (1960), Nocerina (1962).
  212. ^ Inclusa la competizione in corso.
  213. ^ Conte, De Berardinis, Galantini, Op. cit., pag. 64.
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Bibliografia

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Voci correlate

Collegamenti esterni