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Oltre l'orizzonte: L'inganno delle passioni
Oltre l'orizzonte: L'inganno delle passioni
Oltre l'orizzonte: L'inganno delle passioni
E-book126 pagine58 minuti

Oltre l'orizzonte: L'inganno delle passioni

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Info su questo ebook

Sono molte le grandi opportunità che la vita a volte regala, possono essere diverse, ma per vari motivi non siamo sempre pronti a farci accogliere, vuoi per la giovane età, vuoi per paura, vuoi per comode abitudini, oppure per mancanza di spirito di sopportazione e di sacrificio... com’è successo a me tra i quindici e i diciannove anni quando avevo e potevo cambiare il mio giovane cammino!
Ma quando sei nel fiore della vita pensi di non appassire mai, pensi di poter possedere e manovrare la gioventù a tuo piacimento ma la crudeltà del tempo fa il suo percorso! Ogni tanto a tradimento il tarlo mi viene a trovare e mi sussurra: “Hai rinunciato alle tue grandi passioni, la recitazione e il ballo, sei felice ora!?” Penso di sì.
LinguaItaliano
Data di uscita9 lug 2024
ISBN9791223054079
Oltre l'orizzonte: L'inganno delle passioni

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    Anteprima del libro

    Oltre l'orizzonte - Elena Livieri Lidia

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    Lidia Elena Livieri

    Oltre l’orizzonte

    L’inganno delle passioni

    Proprietà letteraria riservata

    2024 © Piazza Editore

    via Chiesa, 6 - 31057 Silea (TV)

    Tel. 0422.1781409

    www.piazzaeditore.it - [email protected]

    e-mail dell’autore: [email protected]

    ISBN 978-88-6341-320-5

    Questo libro lo dedico a me stessa, a tutti i testardi, ambiziosi, leali, coraggiosi, forti e sensibili che hanno detto no ai tanti sporchi compromessi, ai facili guadagni, ad ambigue situazioni in nome di una parola bellissima, macchiata di sangue…

    LIBERTÀ.

    Prefazione

    Nessuno insegna la vita, bisogna consumarla per capirla.Ciò nonostante qualcosa da tenere a mente c’è.

    Le passioni sono un lusso. Si devono prendere precauzioni per non bruciarsi, per non vaporizzarsi senza di loro, almeno per me, la vita è come una notte eterna, senza di loro non si vibra, non si vola, non si sogna, non si ama, bisogna essere forti ed un po’ egoisti per salvarsi!

    Bisogna credere in se stessi nonostante gli sgambetti del destino, andare avanti nonostante i tanti treni persi, non crollare se non siamo riusciti in un ideale percorso o se non abbiamo concretizzato il nostro bellissimo sogno.

    Se ci amiamo, se lo vogliamo, se ci ascoltiamo, ci saranno altri desideri, altri sogni, altri traguardi per realizzarsi, per camminare a testa alta e dirsi ogni tanto di nascosto:

    - Ce l’ho fatta grazie a me stessa!

    Tutto può succedere all’ultimo minuto.

    Oltre l’orizzonte

    Non si chiede di venire al mondo… si nasce per errore, per ignoranza, per ricatto, io sono nata per amore! Ma anche per il più nobile dei sentimenti ci può essere dolore e sofferenza. Io alla nascita avevo già seri dubbi sul vivere o sparire per sempre! Aspettai quasi dieci mesi per farmi vedere!

    Era un giorno freddo e triste di novembre, non era l’ideale per venire al mondo, e la romantica e pittoresca riviera del Brenta non sembrava più così bella quando dissero che ero quasi morta insieme alla mia mamma!

    Ma chi mi ha dato la vita riprese a respirare mentre per me tutta nera e inerte era quasi finita… Io però non ero d’accordo per niente! Un vagito, uno strillo, un sussulto e il mondo m’ascoltò.

    Quanta forza, quanta grinta doveva avere quel corpicino per tornare a vivere dopo essere stato quasi morto!

    Era nata quella che in futuro avrebbero chiamato guerriera, romantica aggiungo io!

    Che tenerezza quel visino imbronciato, con quegl’occhi già verdi e severi pieni di lacrime che scrutavano chi voleva rubarle l’anima, come ancora oggi certi popoli primitivi credono. Non volevo mettermi in posa, non volevo vestirmi, non volevo smettere di giocare con la mia bambolina, e così mi portarono a forza davanti al fotografo e giocando a fare la mamma mi calmai, mentre il flash mi colpì fermando per sempre il tempo ai miei primi 4 anni di vita!

    La situazione cambiò radicalmente man mano che crescevo, che stranezza compì il tempo, giocavo a far la diva, a mettermi in mostra sorridendo un po’ civettuola… dov’era andata quella bimba? Ero vanitosa, narcisista, ambiziosa. A 13 anni presi una sonora cotta per un perfetto sconosciuto, lo vedevo solo a metà. Abitava nella palazzina di fronte alla mia.

    Quando le nostre mamme si scambiavano qualche saluto, la parola ritorno arrivava veloce come una freccia dritta nelle mie orecchie! Correvo nella mia segreta postazione dietro la tenda della finestra nel lungo corridoio di casa e rimanevo lì a fissare la casa davanti finchè lui non compariva immerso nei suoi pensieri, ignaro dei miei e della mia esistenza!

    Ammiravo il suo volto, dai lineamenti perfetti, dal taglio dei capelli corti e neri, ed ero affascinata dalla divisa che portava. A volte lo vedevo tutto intero nella sua terrazza, quando usciva, non sapevo che divisa fosse…da militare, da ufficiale, da marinaio o da carcerato, so che ci misi un bel po’ a dimenticarlo, e il trasloco fece il resto.

    Ero la lolita che piaceva tanto a certi tipi di uomini, e questo mi spaventò e turbò molto ascoltando e percependo situazioni pericolosamente indecenti!

    Avevo solo 15 anni e capii, senza ombra di dubbio, che il lupo aveva molti volti e un guardaroba molto assortito! Non mi fidai di facili successi, ne fui schifata e delusa, finchè un giorno mentre giocavo in spiaggia un giornalista inviato speciale di una famosa rivista femminile mi notò… e mi scelsero come fotomodella!

    Il consenso dei miei genitori fu negato: soldi, successo e viaggi rimasero chiusi nel mio segreto cassetto. Delusione e rabbia cominciavano a farsi strada, insieme a pensieri contraddittori. Non avevo sogni di gloria, sentivo dentro la voglia di recitare, ballare, cantare, non volevo apparire volevo fare, dare, imparare. Avevo una bella e intonata voce e andai a scuola di canto. Qualcuno mandò la cassetta alla mitica e famosa RCA, e mi convocarono per un provino, che non feci mai: ero minorenne e nessuno m’accompagnò! Erano diverse allora le mamme, non spingevano le figlie al successo a tutti i costi e con tutti i compromessi da accettare, senza se e senza ma!

    Non so perchè ma l’amicizia per me aveva un valore assoluto, era come un bisogno, era come la

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