Annali Meteorologici: OTTOBRE DAL 1948 AL 1982
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Anteprima del libro
Annali Meteorologici - Fiorentino Marco Lubelli
Bibliografia-Sitografia
INTRODUZIONE
La cultura meteorologica in Italia: Perché un annale
Salve amici, è del tutto evidente che il nostro paese abbia, per motivi storico culturali, preferito alla cultura scientifica quella umanistica. Si dirà: non è del tutto comprensibile a tutti la lettura e l'interpretazione di una legge scientifica, o la dimostrazione di un teorema, cosa comunque opinabile, ma non sarà questo il tema del suddetto lavoro. E' però del tutto evidente che conoscere il clima del proprio paese possa in qualche maniera non solo costituire un bagaglio imprescindibile della propria cultura generale. Ma possa essere di aiuto per amministrare al meglio, prendersi cura e proteggere il proprio territorio dalle insidie che la natura può determinare. Da questa esigenza nasce il saggio che vado qui ad iniziare, primo di una serie di annali meteorologici del nostro paese e dell' Europa intera dal 1948 ad oggi. Utile per comprendere gli eventi meteorologici più interessanti mese per mese, anno per anno. Partiremo da ottobre e partiremo con una analisi dei fatti meteorologici e climatici appunto dal 1948 ad oggi. Arricchiremo la nostra disamina con curiosità e fatti di cronaca come un qualsiasi annale che si rispetti. Per rendere più maneggevole il lavoro di analisi e studio che andiamo qui ad iniziare, ho diviso il mese di ottobre in due parti. Questo primo libro analizza gli eventi dal 1948 al 1982. La trattazione appare alquanto voluminosa, perché sono veramente tanti i fenomeni e gli eventi meteorologici da ricordare, e, certamente alcuni li avremo dimenticati. Non esitate a scriverci su [email protected] se ne conoscete altri notevoli meritevoli di una citazione in questo saggio. Questo lavoro rimarrà volutamente aperto per essere aggiornato ed arricchito. Buona lettura.
OTTOBRE 1948
Si stabilisce il primo record di caldo di una stazione WMO...Genova Sampierdarena
Anomalie termiche registrate nel mese di ottobre in Europa. Fonte NOAA-elaborazione Fiorentino Marco Lubelli.
Questo quadro si riferisce al mese di ottobre del 1948 e mostra le anomalie termiche rispetto alla media climatologica 1981-2010. Facciamo una piccola digressione che potrà poi essere utile nel proseguo di questo annuale. Fino al 2010 la media veniva calcolata secondo i parametri riferiti al quarantennio 1961-1990. Essa era una media molto più bassa rispetto a quella attuale, per cui i valori in blu, anomalie negative potrebbero essere di fatto amplificati e quelli in giallo-rosso sottodimensionati. In questo quadro, appare molto interessante notare come questo ottobre fu particolarmente caldo in Italia e balcanie molto freddo tra Gran Bretagna e Scandinavia.
Possiamo infine notare come il mese fu sostanzialmente secco su tutta la parte occidentale europea con importanti anomalie precipitative sulla Scandinavia. Risultato di un mite flusso atlantico insolitamente alto che provocò dunque alte pressioni sul Mediterraneo e perturbazioni in serie alle alte latitudini, in gergo zonalità alta
.
Anomalie delle precipitazioni registrate a ottobre del 1948. Fonte NOAA
Anomalia dei livelli di pressione in Europa nell' Ottobre del 1948. Evidentissima l'anomalia negativa sulla Scandinavia con un potente flusso atlantico alto e una alta pressione delle Azzorre in adattamento
sui paralleli.
Come anticipato nel sottotitolo del capitolo in questo ottobre viene registrato un record di caldo per una stazione WMO. Annoteremo per ogni anno i record stabiliti da tutte le stazioni WMO italiane. Nello specifico parliamo di GENOVA SAMPIERDARENA che il 2 ottobre del 1948 stabilì il record di temperatura più alta mai raggiunto ad ottobre +27,6°C e di Dobbiamo che batte il proprio record due giorni più tardi. Va detto che il record di Genova Sampierdarena copre un periodo di osservazioni molto esiguo: dal 1934 al 1955. Va comunque segnalato, e a corredo del dato presentiamo anche la temperatura a 850 Hpa di quel 2 ottobre 1948.
Geopotenziali a 850 Hpa del 2 ottobre del 1948. Classica gobba dell'anticiclone africano. Fonte NOAA.
Dobbiaco 1226 m s.l.m. (Provincia di Bolzano)- 4ottobre 1948: +24,4°C
Vedremo con le carte qui di seguito allegate come questo record, ancora imbattuto non fu frutto solamente della rimonta di tipo subtropicale sull'Italia ma anche di una particolare configurazione dei venti in quota che probabilmente attivarono un fenomeno di compressione adiabatica noto come Foen.
Anticiclone africano che agisce su tutta l'Italia avanzando un suo lembo fin sullo Alto-Adige. Fonte NOAA
Le temperature a 850 Hpa alle ore 12,00 sullo Alto-Adige sono comprese tra i +10 e i +12°C insufficienti a dare da soli la temperatura registrata. Fonte NOAA.
Vento forte in quota da ovest-nord-ovest. Non possiamo dunque escludere che in quella circostanza ci fosse un forte effetto foen sull'Alto-Adige. Fonte NOAA.
OTTOBRE 1949
L'alluvione del Sannio
Anomalie termiche registrate nell'ottobre del 1949 in Europa. Fonte NOAA elaborata da Fiorentino marco Lubelli.
Come si può vedere dall'immagine allegata, l'Europa faceva registrare durante questo periodo anomalie termiche di tutto rispetto con un cuore molto caldo proprio sull'Austria. Vediamo di capirne le motivazioni meteoclimatiche. Con le carte a seguire.
Analisi dei geopotenziali registrati nel nord emisfero durante l'ottobre del 1949. Fonte NOAA-elaborazione Fiorentino Marco Lubelli.
Evidente il Vp compatto in zona polare ed il conseguente stiramento delle correnti in quota nella direttrice est ovest. Qui di seguito le conseguenze in Europa. Con altissimi geopotenziali ed alte pressioni incontrastate sull'est europeo. Evidente però una flessione dei geopotenziali abbastanza cospicua proprio sull'Italia centromeridionale. Essa sarà determinante per quello che andremo a vedere in seguito.
Analisi dei geopotenziali in Europa. Fonte NOAA-elaborazione Fiorentino Marco Lubelli.
All'inizio di quell'ottobre infatti l'Irpinia fu colpita da una importante alluvione che ora cercheremo di spiegare dal punto di vista meteorologico.
Questa mappa si riferisce al 2 di ottobre quando una repentina rimonta dell'alta pressione delle Azzorre imprigiona nel comparto italiano una goccia fredda atlantica che attiva una risalita di umide correnti meridionali proprio in direzione dell' Italia meridionale. E' la genesi dell'alluvione. Fonte NOAA rielaborazione Fiorentino Marco Lubelli.
Questa mappa indica le anomalie nei venti meridionali a 1000mb. Evidente il nucleo che dalla Sicilia risale sulla campania dove sbattendo sui monti irpini genera le notevoli precipitazioni che porteranno al disastro. Ritroveremo una situazione simile durante l'alluvione di Sarno e Quindici del 1998.
Anomalie dei tassi di precipitazione in Europa. Da notarsi il picco relativo proprio sul Sannio. Fonte NOAA-elaborazione Fiorentino Marco Lubelli.
Qualche numero: il 2 ottobre del 1949 il fiume Calore ruppe gli argini, travolse l'antico ponte Vanvitelli e inondò con un mare di fango e di detriti il quartiere ferrovia di Benevento. I morti furono venti, i senza tetto 2000, i danni ammontanti a tre miliardi di lire...
OTTOBRE 1950
Il gelo nella sua coda...
L'ottobre 1950 in Europa fu contraddistinto da una prima parte dominata da un flusso di correnti mediamente occidentali che ne delinearono un andamento termico al di sopra del normale. come si può evincere dalle mappe che mettiamo a corredo.
Anomalie nei geopotenziali a 500 Hpa, vediamo un minimo di -50 m sull'Islanda ed un massimo di +40 m sulla Francia.
Mappa delle anomalie dei geopotenziali al livello del mare, evidente la grande anomalia negativa sull'Islanda, dove l'omonimo anticiclone definì le sorti dell'intero scorcio di quell'ottobre. Fonte NOAA-rielaborazione Fiorentino Marco Lubelli
Mappa dei livelli di pressione nei primi venti giorni di quell'ottobre 1950. L'Italia sotto una rassicurante cellula di alta pressione e in alto a sinistra la Depressione dell'Islanda a dettare le leggi del tempo europeo. Fonte NOAA. Rielaborazione Fiorentino Marco Lubelli
Mappa delle anomalie termiche dei primi venti giorni del mese di ottobre 1950. Marcatissime anomalie positive in Scandinavia, oltre 3,5°C oltre la media e in buona parte dell'Europa mediterranea. Come vedremo, questa pax meteorologica, durerà poco.
Dopo questa prima parte contraddistinta dunque