Real WORLD
Alto, occhi azzurri e capelli biondi corti. A prima vista Rasmus Myrup sembra un ragazzo immagine per il suo Paese, la Danimarca. E avrebbe potuto esserlo, se il suo percorso artistico non si fosse concentrato sulla mitologizzazione di uno dei più grandi preconcetti della società moderna. Al di là del suo sorriso aperto, l’artista sfida di continuo il principio secondo cui l’ordine naturale si basa sulla riproduzione biologica eterosessuale. Nato a Copenhagen e ora diviso tra la capitale danese e Parigi, ha elaborato una pratica simile a un manifesto eco sessuale che crede nella natura non come una terrena madre riproduttiva, ma interpretandola piuttosto come un’orgia queer. È un interesse che deriva in parte dalla sua infanzia, confessa l’artista. «Quando sei piccolo ti spiegano la natura nel senso della riproduzione, come il seme che diventa fiore», spiega Myrup, «ma in quanto gay, sentivo il
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