Papers by Rubens D'Oriano
Un raro thymiaterion cnidio, con iscrizione greca, da Olbia va a sommarsi agli altri dati epigraf... more Un raro thymiaterion cnidio, con iscrizione greca, da Olbia va a sommarsi agli altri dati epigrafici e archeologici relativi a liberti imperiali connessi alla casa imperiale inizialmente tramite Atte, presenti in città per la gestione delle cospicue proprietà e attività economiche in loco facenti capo in origine alla potente liberta di Nerone. L’arrivo del thymiaterion sembra il frutto di una precisa committenza di tale ambiente, che si sarebbe servito quindi anche di questo oggetto – a Olbia molto esotico per l’enorme distanza dal luogo di produzione e per l’iscrizione greca – allo scopo di definire il proprio paesaggio del rango e del potere
Ships And Maritime Landscapes
Una delle piu stimolanti acquisizioni degli ultimi anni sull’eta preromana in Sardegna e certamen... more Una delle piu stimolanti acquisizioni degli ultimi anni sull’eta preromana in Sardegna e certamente il progressivo chiarirsi del problema delle fasi piu arcaiche della citta di Olbia. In questo ambito spicca ora, quale evidenza ricca di importanti – e per certi aspetti decisive – implicazioni, un graffito greco su una kotyle di produzione corinzia rinvenuta in quello che e ad oggi l’unico contesto archeologico non disturbato dell’intera fase arcaica della citta.
Lo stato di fatto Lo scavo e i suoi risultati Nel corso di tre campagne di scavo (agosto 1999; ma... more Lo stato di fatto Lo scavo e i suoi risultati Nel corso di tre campagne di scavo (agosto 1999; maggio-novembre 2000; marzo-dicembre 2001), finanziate dall’ANAS (€ 1.700.000) e dirette dalla Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro, è stata effettuata l’indagine archeologica dell’intero tracciato (m 380x20x4 di profondità media fino alla roccia) del tunnel che collega il porto di Olbia alle strade extraurbane (fig. 1-3). Fig. 1. Olbia. Lo scavo (nastro campito di grigio sulla destra) ri..
Layers. Archeologia Territorio Contesti, 2017
Riassunto: Attraverso una sintesi di ampio respiro e con l’esame di tutti i dati ad oggi disponib... more Riassunto: Attraverso una sintesi di ampio respiro e con l’esame di tutti i dati ad oggi disponibili, riassunti in tabelle sinottiche, sono stati analizzati i fenomeni di continuita e discontinuita cioe di rioccupazione delle torri nuragiche in un’ampia porzione della Sardegna nord-occidentale. La documentazione disponibile indica che nella prima Eta del Ferro in Sardegna si hanno abbandoni sistematici di gran parte dei siti; il fenomeno si manifesta in forme differenti a livello abitativo rispetto ai luoghi di culto. A fronte di un gran numero di abbandoni e conseguente rarefazione del tessuto insediativo in pochissimi casi si assiste ad una continuita con forme di aggregazione intorno ai siti piu importanti e appetibili, per il controllo delle risorse. Per quanto riguarda l’eta storica mancano elementi indicatori di una cesura culturale riconducibile all’eta repubblicana, ma sembrano piuttosto attestarsi fenomeni di persistenza, intesa come sopravvivenza di assetti territoriali, n...
Journal of Archaeological Science: Reports, 2020
The island of Tavolara off the coast of northeastern Sardinia, Italy was intermittently occupied ... more The island of Tavolara off the coast of northeastern Sardinia, Italy was intermittently occupied from Neolithic to modern times, and recent excavations at the site of Spalmatore di Terra have revealed the presence of Villanovan ceramics on the island dating to the 9 th century BC (according to the traditional chronology). Contacts between Etruria and Sardinia during the early Iron Age are well documented by the recovery of Nuragic vessels and metal objects in Etrurian burial contexts, but the presence of Villanovan artefacts in Sardinia is comparably rare. Indeed, discoveries from Spalamatore di Terra represent the first evidence of Villanovan ceramics in Sardinia, likely originating from Tyrrhenian Etruria. To study the provenance of the ceramics found at Spalamatore di Terra, a representative sample of these materials was chosen to be studied through a combination of petrographic and geochemical characterisation. A particular emphasis was placed on the Villanovan materials that were most abundant, but a selection of Nuragic shapes was also included. The results of these analyses are significant in that they reveal a surprisingly diverse range of ceramic fabrics that can be linked to Etruria, thus providing insight into Tavolara's place within a broader transmarine network of interaction.
ArcheoArte, Jun 27, 2012
Riassunto: Le vicende storiche della fase fenicia (metà VIII sec. a.C.-630 circa) e greca (630 ci... more Riassunto: Le vicende storiche della fase fenicia (metà VIII sec. a.C.-630 circa) e greca (630 circa-fine VI sec.) di Olbia erano state desunte fino al 2006 dai materiali archeologici fuori contesto. Si pubblica qui integralmente l'unico contesto arcaico finora rinvenuto (marzo 2006): il riempimento di una fossa sulla roccia che contiene materiale solo greco databile tra 630 circa e primi VI sec. Esso definitivamente conferma l'esistenza della fase greca di Olbia e la sua attribuzione ad un momento di espansione insediativa di Focea in Occidente più precoce di quanto finora noto, precedente di circa un trentennio la fondazione di Massalia del 600 a.C.
Quaternary International, 2011
Olbia Gulf, located in northeastern Sardinia, is bordered by granite, metamorphic rock, and limes... more Olbia Gulf, located in northeastern Sardinia, is bordered by granite, metamorphic rock, and limestones (Capo Figari and Tavolara Island). It has been an important merchant harbour for three thousand years. Tidal notches in limestone, considered one of the best sea level markers, are present between 5.1 and 8.6 m a.s.l. A fossil beach deposit on Tavolara Island is of Tyrrhenian age (MIS 5.5, 125 ka). Between 1999 and 2001, during the building of a new Olbia harbour tunnel, many shipwrecks hidden under recent fine sediments have been discovered. The archaeological excavation (380 x 20 m, to the surface of the carbonate bedrock at 4 m depth) was done by the Soprintendenza per i Beni Archeologici per le provincie di Sassari e Nuoro (Olbia branch). During the archaeological excavation campaign, thousands of ceramics, other materials which were not in situ, and 24 shipwrecks of different age and size were recovered. Eleven of these wrecks were sunk while they were still in the harbour during an attack by the Vandals in the middle of the fifth century. This attack determined the beginning of a sharp decline of Olbia, and gives a clear picture of one of the turning points of the Mediterranean cultural evolution: the end of the Roman Empire. Considering À1.4 m as the average altitude of the shipwrecks on the silty bottom of the Olbia Harbour and comparing this value with the predicted sea level curve from the Lambeck model calculated for northern Sardinia (À1 m ca. 1500 cal BP), it appears clear that the ships were at the margin of the harbour in water depth of less than 0.5 m. This confirms: a) the previous archaeological interpretation; and b) that the northern Sardinian coast was stable during the last millennia. Due to the tectonic stability of the coastal area, the evolution of the shoreline from the Bronze age (4 ka cal BP) up to 21.5 ka cal BP (LGM, last glacial maximum) is reconstructed.
Come è ben noto, le fonti letterarie (classica fra tutte PAUS. X, 17, 5) attribuiscono a Iolao la... more Come è ben noto, le fonti letterarie (classica fra tutte PAUS. X, 17, 5) attribuiscono a Iolao la fondazione di Olbia nei tempi del mito, e fin dal XIX secolo questa notizia è stata l'argomento fondamentale-nell'assenza di documentazione materiale-a favore di un' ...
Questo Quaderno è il quinto contributo a stampa dedicato alla colonia romana di Turris Libisonis ... more Questo Quaderno è il quinto contributo a stampa dedicato alla colonia romana di Turris Libisonis dal 1980 ad oggi, a cui si aggiungono i numerosi articoli singoli pubblicati su varie riviste scientifiche. Il presente lavoro si riferisce agli scavi eseguiti fra la primavera ...
Il presente contributo allo studio della viabilità nell'agro di Olbia illustra diversi tracc... more Il presente contributo allo studio della viabilità nell'agro di Olbia illustra diversi tracciati stradali sulla base di iscrizioni miliari già note e di nuove acquisizioni ancora inedite, che vengono qui articolate riferendole alle strade di pertinenza, confermando la ...
D'Oriano, Rubens (1987) L'Edificio funerario. In: Boninu, Antonietta and D'Oriano,... more D'Oriano, Rubens (1987) L'Edificio funerario. In: Boninu, Antonietta and D'Oriano, Rubens and Mastino, Attilio and Panciera, Silvio and Satta, Maria Chiara Turris Libisonis: la necropoli meridionale o di san Gavino: intervento di scavo 1979-1980; con il contributo di F. Guido e C. Tuveri. ...
Ho sottolineato in passato in più occasioni l'assenza di evidenze archeologiche di provenien... more Ho sottolineato in passato in più occasioni l'assenza di evidenze archeologiche di provenienza accertabile precedenti la metà del IV sec. a. C. nello spazio occupato dalla città antica di Olbia, giungendo perciò addirittura ad un certo scetticismo sulla stessa ...
Nel 1992 è stato effettuato uno scavo d'urgenza nell'area urbana antica, nella località... more Nel 1992 è stato effettuato uno scavo d'urgenza nell'area urbana antica, nella località nota storicamente come Su Cuguttu ed ora sita tra via acquedotto Romano e via Circonvallazione (quest'ultima da poco ribattezzata via A. Nenni). Sono state rinvenute più ...
Applied Physics A, 2013
A Roman bronze statuette from the 2nd Century BC was recovered from a nuragic sanctuary close to ... more A Roman bronze statuette from the 2nd Century BC was recovered from a nuragic sanctuary close to Florinas, in the north of Sardinia. The facial portion of the statuette is covered by a silver mask, partially gilded and attached to the bronze by tin-lead welding. The silver mask was carefully analyzed by portable energy-dispersive X-ray fluorescence (EDXRF), a nondestructive and non-invasive method. The aim of the analysis was to reconstruct the layered structure of the silver gilt mask, and to determine homogeneity and thickness of the gold, silver and lead-tin sheets. This is possible by using the internal ratio of the X-ray lines, i.e. starting from the surface, Au (Lα/Lβ), Ag (Kα/Kβ), Au-Lα/Ag-Kα and Pb (Lα/Lβ).The results were compared with those obtained with simulated X-ray spectra, obtained both experimentally and by using the Monte Carlo simulation technique. R. Cesareo () Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati,
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