ARTICOLI DI PAOLO CAMPIDORI by Paolo Campidori
visto ritto e vigoroso! Sei una delle poche una delle prescelte e l'hai accarezzato dolcemente! M... more visto ritto e vigoroso! Sei una delle poche una delle prescelte e l'hai accarezzato dolcemente! Ma l'albero di Jesse fu troncato alla radice ricordi brutti quelli: la morte della mamma, e l'uomo scendeva sulla luna. La mia mente cercava rifugio in altri luoghi, in altri lidi tutto sembrava perduto. Ma l'albero rifiorì, quel rametto che era spuntato dalle radici dell'albero della vita crebbe e si fortificò e tornò ad essere quello di sempre!
Ho deciso di pubblicare questo interessante articolo del Prof. Massimo Pittau, poiché vuole esser... more Ho deciso di pubblicare questo interessante articolo del Prof. Massimo Pittau, poiché vuole essere una testimonianza di come i "testi sacri" dell'etruscologia, non sempre possono, invece, essere considerati "al di sopra di ogni sospetto". Quindi ringrazio il Prof. Pittau, che ha voluto darci un riferimento preciso anche in questo settore della linguistica etrusca. PAOLO CAMPIDORI
Ritengo che sia quasi matematicamente impossibile che gli Etruschi di Poggio Colla (seguono fotog... more Ritengo che sia quasi matematicamente impossibile che gli Etruschi di Poggio Colla (seguono fotografie da me scattate oggi 21 gennaio 2018 al Museo di Dicomano) non conoscessero o non fossero 'imparentati' con gli Etruschi che abitavano le pendici di Montesenario (Firenze). Nelle foto che seguono, lasciatemi dire proprio come la penso, questo popolo, e mi riferisco in particolare alla defunta raffigurata nella stele seduta proveniente da Londa, dai suoi tratti mi sembra che appartenga più un popolo vicino alle popolazioni andine pre-pre colombiane, oppure a razze africane, piuttosto che a genti asiatiche o orientali. Escluderei, in maniera assoluta, che siano popolazioni europee. Certo ci vorrebbe un paleontologo, anzi più paleontologi (e ce ne sono di molto specializzate) per dare un parere in merito. La testa che presenta una calotta allungata, mi farebbe più pensare a etnie africane, mentre i tratti del viso più a popoli andini: Maya, Aztechi, etc. Forse qualcuno si scandalizzerà, ma anche queste sono ipotesi da prendere in considerazione. Tanaquilla è un nome tipicamente sud americano e questo nome
I dialetti e i vernacoli vanno conservati alkla stessa stregua delle opere d'arte e dei musei
Un manufatto in pietra scolpita di eccezionale importanza che potrebbe risalire al Neolitico, è ... more Un manufatto in pietra scolpita di eccezionale importanza che potrebbe risalire al Neolitico, è stato triovato da una studiosa nella Val d'Orcia in Provincia di Siena. Potrebbe far parte di un monumento dedicato ad una divinità, forse ad una dea della fertilità. Il reperto mi sembrerebbe riconducibile al periodo proto-villanoviano.
L'ETRUSCOLOGIA NON è UN DOGMA. INUTILE DIRE CHE TIZIO O CAIO HANNO LA "CHIAVE DI LETTURA2 INFALLI... more L'ETRUSCOLOGIA NON è UN DOGMA. INUTILE DIRE CHE TIZIO O CAIO HANNO LA "CHIAVE DI LETTURA2 INFALLIBILE DELLA CIVILTA' ETRUSCA. CONOSCIAMO ABBASTANZA BENE QUESTO POPOLO, MA C'E' ANCORA DA CAMMINARE MOLTO!
Nella parete sud della chiesa c'è una bellissima vetrata che ci ricorda il tema simbolico "Il Sol... more Nella parete sud della chiesa c'è una bellissima vetrata che ci ricorda il tema simbolico "Il Sole che sorge", tema tanto caro agli Etruschi, i quali individuavano nel "Dio Sole" il "Dio Nostro" (*), quello dei Cristiani e che quindi ci conferma una continuazione, senza interruzioni, fra la liturgia (NB parlo di 'Liturgia) cristiana e quella etrusco-romana. Ci sono altre bellezze artistiche importanti (oltre la 'noitevolissima' vetrata) nella chiesa di San Jacopo al Girone, Girone, chiesa dove io abito, che meritano di essere viste. Una di queste è bellissima Madonna col Bambino, forse facente parte di un trittico o pentittico (adattata e deturpata secondo gusti dei parroci e dei fedeli che cambiano nel tempo) a 'tavola' o 'pala' d'altare. Questa risulta ben restaurata, e si trova in inglobata in una cappellina attigua la chiesa dalle linee architettoniche moderne.
In this article I examine the possibility of Villanovian (etruscan) origins of Florenze
"La vita di Vito è un racconto", o meglio una storia d'amore fra due giovani, che finisce male. I... more "La vita di Vito è un racconto", o meglio una storia d'amore fra due giovani, che finisce male. Il racconto è tratto dal libro di Paolo Campidori "Mugello, Romagna Toscana e Altomugello"
Quello che non mi piace di questo Referendum e' la piega che esso ha preso. L'elettorato era stat... more Quello che non mi piace di questo Referendum e' la piega che esso ha preso. L'elettorato era stato chiamato ad esprimersi con un si o con un no sulla Riforma della Costituzione. Ed io su questo ero convinto per il no,e lo sono tuttora, per tutta una serie di ragioni, che ora mi è impossibile elencare. Poi c'è stata la 'svolta', e cioè: non si voterebbe più per accettare o rifiutare la
Quando io, per primo, tradussi l'etnico Rhasena (avallato poi dal Prof. Massimo Pittau), dissi ch... more Quando io, per primo, tradussi l'etnico Rhasena (avallato poi dal Prof. Massimo Pittau), dissi che Rhasena equivaleva a 'radere'. Non a caso gli uomini Etruschi, nelle loro tombe a pozzetto (villanoviani?), mettevano come segno di riconoscimento (uomo-guerriero) un rasoio a forma di falce 'lunata', insime al altre loro cose di somma importanza: la lancia, lo scudo e l'urna cineraria che conteva le loro ceneri (ma anche altri oggetti personali). Essi combattevano completamente nudi e 'rasati' per non offrire appigli al nemico. ESsi inoltre 'rasavano' le cime delle colline, alla maniera dei Caldei, che erano dei Babilonesi stranziatisi sulle montagne della Mesopotamia. Io per primo ho tradotto la parola Rhasena, usando, per le mie ricerche il Vocabolario della lingua Etrusca del Prof. Massimo Pittau. Vorrei aggiungere che io non sono un collezionista di stauette etrusche. Non so chi l'abbia tirata fuori questa 'panzana'. Io sono un appassionato, studioso di Etruscologia, e mi diletto anche nella pittura, scultura, ma soprattutto fotografia
Questa intervista fatta tempo fa da uno dei migliori sito storici, riflette bene il carattere e l... more Questa intervista fatta tempo fa da uno dei migliori sito storici, riflette bene il carattere e l'attività svolta da Paolo Campidori, quest'ultimo, definito da Massimo Pittau (glottologo) "un artista eclettico". Ed ha ragione, Paolo si sente soprattutto uno che fa del giornalismo (culturale, libero) e uno scrittore. Per quanto riguarda l'etruscologia è un appassionato e un 'autodidatta'.
Cafaggiolo, prima un 'gahafagi' una specie di fortezza longobarda, aveva una posizione strategica... more Cafaggiolo, prima un 'gahafagi' una specie di fortezza longobarda, aveva una posizione strategica, infatti esso era a guardia di uno dei pochissimi ponti che attraversavano il fiume Sieve. Da fortezza Longobarda, nel primo Rinascimento passò di Propietà alla Famiglia Medici, Signori di Firenze. Questi ne gecero una reggia per loro e le loro mogli. Ma il castello riserba molte sorprese... e anche tanti misteri...!
Dopo il periodo chiamato 'villanoviano' nel quale si assiste ad una società etrusca fatta di past... more Dopo il periodo chiamato 'villanoviano' nel quale si assiste ad una società etrusca fatta di pastori, agricoltori, fabbri, artigiani in genere, si assiste ad un improvviso "boom" economico ed ad una trasformazione quasi improvvisa di detta civiltà. Questo cambiamento 'repentino' lo dobbiamo al "petrolio di allora"?, cioè alla estrazione dei minerali di ferro, di piombo, argento, etc. delle Colline Metallifere toscane, o ad altre cose?
Gli Alberti una delle principali famiglia, il cui primo antenato fu un Alberto, di probabile orig... more Gli Alberti una delle principali famiglia, il cui primo antenato fu un Alberto, di probabile origine Longobarda, si stabilirono nel loro peregrinare nella parte orientale del Mugello, una striscia che occupava anche parte dell'Emilia. Qui gli Alberti ebbero un loro popentissimo castello, e iun altro a monte nella zona di Bruscoli. La lastra tombale, posta su una parte interna della chiesa di San Gavino nel Comune di Barberino, presenta una simbologia interessante...
Botèna, sembrerebbe avere tutti i requisiti per essere un toponimo di origine etrusca. Originaria... more Botèna, sembrerebbe avere tutti i requisiti per essere un toponimo di origine etrusca. Originariamente eBotèna era il nome del fiume che più tardi diventerà il nome della località presso l'attuale Vicchio di Mugello. Nell'Alto Medioevo Botena divenne sede di una chiesa proto-cristiana, che poi divenne pieve romanica verso il XII sec. Dell'antica Pieve rimane una piccola 'cappellina' formata da muri anrichi e finestre in stile medievale.
Mentre Roma discute Sagunto brucia. Lo stesso si potrebbe dire per le nostre opere d'arte che pre... more Mentre Roma discute Sagunto brucia. Lo stesso si potrebbe dire per le nostre opere d'arte che prendono il "volo", con destinazione ignota e senza biglietto di ritorno. Si può fare tanto per il mostro patrimonio artistico, ma la cosa più urgente e importante sarebbe quella di bloccare l'esportazione clandestina "fuori legge", ed anche con l'aiuto di funzionari e "addetti ai lavori" statali. I nostri Carabinieri (bravissimi) che si occupano del recupero del patrimonio artistico, fanno di tutto per arginare questa emorragia, ma le loro forze e i loro fondi sono esigui. E' necessario una politica, insegnata anche nelle scuole, per salvaguardare i nostri beni che ora stanno nei caveau pubblici e privati di tutto il mondo. "Salviamo il nostro patrimonio artistico e storico dall'esportazione illegale e pseudo-legale"
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