Books by Matteo Aimini
Quaderni TUT
vede una configurazione scientifica multidisciplinare composta da: prof. Mosè Ricci responsabile ... more vede una configurazione scientifica multidisciplinare composta da: prof. Mosè Ricci responsabile scientifico principal investigator; prof. Marco Tubino, coordinamento tavolo PRG (da luglio 2018); prof. Pino Scaglione referente per i processi di comunicazione (2017); prof. Bruno Zanon esperto di tecniche urbanistiche e metodi partecipativi (dal 2017); prof. Davide Geneletti esperto di servizi ecosistemici e valutazioni ambientali (dal 2017); prof.ssa Sara Favargiotti esperta di aspetti paesaggistici e nature-based solutions (dal 2017); prof. Matteo Aimini esperto di aspetti paesaggistici e di progettazione urbana (dal 2019); phd Chiara Cortinovis ricercatrice sui temi dei servizi ecosistemici (2018-2019); phd Giulia Garbarini ricercatrice sui temi dei paesaggi "smart" ed energetici (2018); Silvia Mannocci dottoranda di ricerca sulle prospettive per una città resiliente e del metabolismo urbano (dal 2017); Francesca Marzetti dottoranda di ricerca su strategie e tattiche per un piano adattivo (dal 2017); Anna Codemo dottoranda di ricerca sui temi dell'adattamento delle città ai cambiamenti climatici (dal 2019).
Fuoco Amico, 2014
L'impronta dell'architettura nella ricostruzione della città
Trước những tác động chưa từng có trong lịch sử, liệu chúng ta có thể dự báo về một sự chuyển biế... more Trước những tác động chưa từng có trong lịch sử, liệu chúng ta có thể dự báo về một sự chuyển biến của Việt Nam trong tương lai 100 năm" Noam Chomsky, "Tìm hiểu về quyền lực" Tôi xin chân thành cảm ơn sự đóng góp to lớn của Viện Quy Hoạch Đô Thị Quốc Gia (Italia) trong việc phổ biến cuốn sách này. Tôi xin chân thành cảm ơn sự đóng góp từ Trường đào tạo Tiến Sĩ Kiến trúc cảnh quan do Viện trưởng Sincère Zagari điều hành. Tôi xin chân thành cảm ơn dự án Scambio Asia Link, do giám đốc Maurizio Vogliazzo điều hành. Chính dự án này đã tạo dựng những bước đi đầu tiên giúp tôi có thể xây dựng cuốn sách của mình từ năm 2006. Tôi xin chân thành cảm ơn sự giúp đỡ và hỗ trợ của ông Trần Trọng Hạnh, chủ nhiệm khoa Kiến trúc, Đại học Kiến trúc Hà Nội; của ông Đỗ Hậu, Viện trưởng Viện đô thị Việt Nam. Tôi xin chân thành cảm ơn sự giúp đỡ và hỗ trợ về mặt tài liệu và học thuật từ các giảng viên Đại học Kiến trúc Hà Nội, đặc biệt là ông Đỗ Bình Minh và Đinh Văn Bình. Xin cảm ơn:
Questo studio indaga le condizioni di salute di una parte del territorio
pedemontano veneto, spec... more Questo studio indaga le condizioni di salute di una parte del territorio
pedemontano veneto, specialmente un quadrante campione
che si estende dal Montello fino alle porte di Treviso. In questa
area di soli 22 km quadrati si ha la possibilità di intercettare un
fragile e ricco campionario inerente la città–paesaggio che si articola
tra i lasciti del vecchio ciclo economico e i futuri, ma incerti,
assetti di un infrastruttura in letargo quale la Pedemontana Veneta.
Fornire strumenti utili per leggere nuovamente un territorio,
simulare armature ambientali, ri–disegnare possibili scenari
per i tessuti produttivi dismessi, tracciare nuove geografie del
costruito coerenti con il quadro legislativo locale, rappresentano
alcune delle riflessioni condotte da una parte del Laboratorio
IUAV, con il supporto della Fondazione Fabbri. Nell’intento di fornire
apparati e visioni utili a innescare processi di ri–significazione
da condividere con gli abitanti, gli operatori pubblici e privati,
anche in vista dei riassetti amministrativi che comporteranno la
nascita e la gestione della “Città Metropolitana”.
Landscape and Urban design by Matteo Aimini
2020
Cities and their liminal territories represent excellent case studies and inexhaustible tests ben... more Cities and their liminal territories represent excellent case studies and inexhaustible tests benches, since they require constant adaptation and revision; they are contexts where it is possible to experiment new approaches and possible paradigm shifts, towards less disturbing and more profitable scenarios from an architectural, urban and environmental point of view. In this sense, the task of the Trento Urban Transformations
Research Unit (TUT) to revise the perspectives of Trento’s Urban Plan, is
trying, in consultation with public and private actors, to record and propose alternative scenarios towards a more resilient perspective appropriate to the challenges of contemporariness.
«Architettura del Paesaggio», 40-41, 2021
This condition of crisis of the Bio-Antrophonic sound model of cities, caused by the pandemic, ha... more This condition of crisis of the Bio-Antrophonic sound model of cities, caused by the pandemic, has led an ancient silence to prevail, which immediately brought us back to an industrial pre-revolution dimension almost two and a half centuries ago. This condition of crisis regarding the Bio-Antrophonic sound model of cities, caused by the pandemic, has led an ancient silence to prevail, which immediately brought us back to an industrial pre-revolution dimension almost two and a half centuries ago. Perhaps in the more rural areas, being more ecologically preserved, this type of phenomenon was less noticed, but in the cities that had strong relations, for geographical connotation or for the management of the built, with natural environments, it was more evident and with a strong media impact.
Ri-Vista , 2023
La ricerca dal titolo Flood Risk Management Prevention, Adaptation and Resilient Strategies in Ho... more La ricerca dal titolo Flood Risk Management Prevention, Adaptation and Resilient Strategies in Ho Chi Minh city i cui esiti parziali si presentano in questo testo, è inquadrata nei Progetti di Grande Rilevanza internazionale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiana per il consolidamento dei rapporti bilaterali tra Italia e Vietnam.
La terra di sotto, 2020
I paesaggi del rifiuto sono una componente importante dei nostri territori, collocati da sempre a... more I paesaggi del rifiuto sono una componente importante dei nostri territori, collocati da sempre ai margini, sono quasi invisibili, celati, talvolta senza nome altre volte con storie ben definite e tracciate nel tempo. Per dimen-sione ed importanza questa categoria negletta ha assunto una posizione centrale ed incombente nella quotidianità di ogni abitante della Pianura Padana, ma ancora si stenta a riconoscerla come una minaccia pericolo-sa ed inquietante, nonostante sia entrata in maniera pervasiva nel nostro ambiente domestico corrompendo le città, la campagna, le infrastrutture fino a lambire le acque superficiali e profonde. I paesaggi del rifiuto sono in costante espansione ed in perenne ricerca di luoghi per sedimentare. Lo scarto come è ovvio, necessita di molto spazio e di molteplici luoghi per sfogare la propria natura. Il saggio/ricerca declina la spinosa questione del rifiuto e dello spazio che esso occupa attraverso quattro strati di lettura: il livello dei rifiuti urbani solidi, il livello degli scarti industriali tra tessuto edi-lizio e segni nel territorio, Il livello degli sversamenti nelle acque superiori e di falda ed infine il livello dello scarto nei meandri delle infrastrutture viarie.
Hanoi designs, fragments and process
Hanoi designs, fragments and process
Masterplan delle piazze e dei parchi centrali a Montebelluna
Capitolo 3 - Arcipelago
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Books by Matteo Aimini
pedemontano veneto, specialmente un quadrante campione
che si estende dal Montello fino alle porte di Treviso. In questa
area di soli 22 km quadrati si ha la possibilità di intercettare un
fragile e ricco campionario inerente la città–paesaggio che si articola
tra i lasciti del vecchio ciclo economico e i futuri, ma incerti,
assetti di un infrastruttura in letargo quale la Pedemontana Veneta.
Fornire strumenti utili per leggere nuovamente un territorio,
simulare armature ambientali, ri–disegnare possibili scenari
per i tessuti produttivi dismessi, tracciare nuove geografie del
costruito coerenti con il quadro legislativo locale, rappresentano
alcune delle riflessioni condotte da una parte del Laboratorio
IUAV, con il supporto della Fondazione Fabbri. Nell’intento di fornire
apparati e visioni utili a innescare processi di ri–significazione
da condividere con gli abitanti, gli operatori pubblici e privati,
anche in vista dei riassetti amministrativi che comporteranno la
nascita e la gestione della “Città Metropolitana”.
Landscape and Urban design by Matteo Aimini
Research Unit (TUT) to revise the perspectives of Trento’s Urban Plan, is
trying, in consultation with public and private actors, to record and propose alternative scenarios towards a more resilient perspective appropriate to the challenges of contemporariness.
pedemontano veneto, specialmente un quadrante campione
che si estende dal Montello fino alle porte di Treviso. In questa
area di soli 22 km quadrati si ha la possibilità di intercettare un
fragile e ricco campionario inerente la città–paesaggio che si articola
tra i lasciti del vecchio ciclo economico e i futuri, ma incerti,
assetti di un infrastruttura in letargo quale la Pedemontana Veneta.
Fornire strumenti utili per leggere nuovamente un territorio,
simulare armature ambientali, ri–disegnare possibili scenari
per i tessuti produttivi dismessi, tracciare nuove geografie del
costruito coerenti con il quadro legislativo locale, rappresentano
alcune delle riflessioni condotte da una parte del Laboratorio
IUAV, con il supporto della Fondazione Fabbri. Nell’intento di fornire
apparati e visioni utili a innescare processi di ri–significazione
da condividere con gli abitanti, gli operatori pubblici e privati,
anche in vista dei riassetti amministrativi che comporteranno la
nascita e la gestione della “Città Metropolitana”.
Research Unit (TUT) to revise the perspectives of Trento’s Urban Plan, is
trying, in consultation with public and private actors, to record and propose alternative scenarios towards a more resilient perspective appropriate to the challenges of contemporariness.
Studi ricerche e progetti di architettura arte e e paesaggio.
NUOVO CINEMA MAESTOSO. La proiezione a terra, riprodotta in una forma diagrammatica unificata, consegna una rappresentazione plastica di un solo aspetto di questi progetti che, riportati nella loro complessità volumetrica, avrebbero aggiunto molte altre informazioni e spunti di riflessione. Una opzione radicale che si propone di eliminare la massima parte del lavoro prodotto per limitarsi a misurarne l’ombra, la proiezione a terra, riducendo il progetto di un edificio a un semplice ragionamento sul modo di occupare un lotto urbano liberato. La riduzione all’impronta vuole mettere al centro un unico aspetto, quello della organizzazione degli spazi a terra e la collocazione del volume, indipendentemente dal suo sviluppo architettonico. La descrizione, ed eventualmente la comprensione, dell’intero progetto, è demandata a una didascalia che riassume, per sommi capi, i punti caratteristici, le particolarità, le scelte di fondo.
con la partecipazione dei gruppi di laurea
sulle aree della Pedemontana Veneta
relatore Renato Bocchi