Books by Giovanni Battista Demarta
"Oggi si può osservare un impegno politico dei filosofi in quattro diversi ruoli sociali. Ai ruol... more "Oggi si può osservare un impegno politico dei filosofi in quattro diversi ruoli sociali. Ai ruoli noti del consigliere politico e dell'intellettuale si con-trappongono i ruoli meno usuali del moderatore tra filosofia e politica e del filosofo che prende parte temporaneamente all'attività politica. Oltre a Julian Nida-Rümelin, oggi non conosco nessun altro filosofo - e a maggior ragione nessun filosofo della sua statura - che, accanto alla sua professione accademica, eserciti con successo tutti e quattro i ruoli inclini alla politica."
Jürgen Habermas
Se l'invocazione di un'economia "umana" attraversa spesso come un concetto vago lo spazio svuotato di una politica senza progettualità, questo trattato ne espone i fondamenti con un linguaggio accessibile e con il proposito di riportare la possibile risposta della filosofia al centro della discussione pubblica, non solo cercando un vivo confronto con tutti gli attori economici, ma coinvolgendo senza barriere specialistiche lettrici e lettori come cittadini di una comunità dissolta.
Preceduto da un notevole successo in Germania, nella sua versatilità il libro decreta, contro l'ortodossia dominante nella scienza economica, la sconfitta definitiva dell'homo oeconomicus, l'ottimizzatore protagonista di un sistema economico autodistruttivo se non sottoposto a misure umane di contenimento, difende nel dibattito etico attuale il nucleo normativo della modernità tramite una modernizzazione integrativa delle virtù antiche, reclama sul piano politico un nuovo dialogo transnazionale sui lineamenti di un modello sociale europeo marginalizzato, introduce con un approccio interdisciplinare al vasto dibattito degli ultimi anni sulla connessione spezzata tra etica ed economia. Il volume consente di accostarsi al pensiero di uno dei filosofi tedeschi più influenti grazie al primo saggio critico in lingua italiana di Giovanni Battista Demarta.
Nida-Rümelin mostra le ragioni per cui, anche in una prospettiva cosmopolita e universalista, i c... more Nida-Rümelin mostra le ragioni per cui, anche in una prospettiva cosmopolita e universalista, i confini debbano essere difesi e le politiche sulle migrazioni richiedano una maggiore giustizia globale insieme a un’appropriata regolazione dei flussi migratori. Né il nazionalismo né l’apertura indiscriminata delle frontiere sono politiche sociali ragionevoli per orientarci verso un mondo meno ingiusto. Le argomentazioni di Nida-Rümelin costringono a uscire dagli schemi e a riflettere su una visione più concreta della giustizia globale. Con la prosa asciutta e tagliente di un efficace resoconto giornalistico, Julian Nida-Rümelin accompagna il lettore al di fuori della crisi di orientamento alimentata dalle narrazioni dominanti, fornendo con semplicità espositiva gli strumenti minimi per costruire un proprio giudizio etico e politico sulla questione migratoria.
Questo libro getta un ponte tra riflessione filosofica, cinema, letteratura, scienze naturali e t... more Questo libro getta un ponte tra riflessione filosofica, cinema, letteratura, scienze naturali e tecnologie informatiche. Con una prosa appassionata gli au-tori argomentano a favore di quello che definiscono “umanesimo digitale”: un’alternativa all’imperante ideologia della Silicon Valley. Una posizione attenta alle esigenze della tecnica e a quelle degli uomini, che si distingue dalle visioni apocalittiche, perché confida nella ragione umana, e da quelle tecno-entusiastiche, perché riconosce i limiti della tecnologia digitale.
Un libro che fa riflettere, che usa le immagini visionarie dei film con cui abbiamo sognato il futuro per aprire scenari di pensiero assolutamente inattesi. Ne scaturisce un originale quadro che lega fantascienza, scienza, natura umana e filosofia.
Roberto Cingolani, direttore scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, autore de L'altra specie. Otto domande su noi e loro
In questo libro scritto in modo semplice e chiaro e di lettura molto piacevole, Julian Nida-Rümelin e Nathalie Weidenfeld mettono in discussione alcune pretese esorbitanti dell'Intelligenza Artificiale - per esempio, che sia possibile una replica artificiale della mente umana - e ridimensionano alcune angosce, negando ad esempio che la rivoluzione digitale abbia già avuto effetti devastanti sull'occupazione e sia destinata ad averne di peggiori nel prossimo futuro.
Diego Marconi, ordinario di Filosofia del linguaggio, Università di Torino, autore de Il mestiere di pensare
Il libro Umanesimo digitale ha soprattutto un merito: quello di ricordarci che la filosofia, che definisco come l'arte di porre le domande giuste, non è affatto una disciplina vintage. La "scuola di Atene" si candida anzi ad essere la camera di compensazione ideale tra la nuova esuberante cultura delle macchine (che sembra poter esplodere) e il solco della storia dell'umanità (che appare incline a una nuova ondata di deresponsabilizzante vittimismo collettivo). Per gli autori la sfida del XXI secolo non è la tecnologia, ma l'etica. E hanno ragione. PS: dovremmo aggiungere purtroppo, perché l'etica non la possiamo modulare come una tecnologia qualunque. E non la possiamo spegnere come uno smartphone.
Massimo Sideri, editorialista Corriere della Sera, responsabile editoriale Corriere Innovazione.
Negli ultimi anni gli appelli per un “nuovo umanesimo'’ si sono moltiplicati. II mondo politico h... more Negli ultimi anni gli appelli per un “nuovo umanesimo'’ si sono moltiplicati. II mondo politico ha fatto ricorso a questa formula di riscatto, utilizzandola tuttavia spesso come un mero slogan, dai contenuti sfuggenti e dalla scarsa forza persuasiva. Questo nuovo saggio di Nida-Rümelin aspira a catturare l ’attenzione di coloro ai quali non siano sfuggiti tali appelli, individuando gli elementi basilari di un'articolata proposta teorica, filosofica e politica che si pone l'ambizioso obiettivo di sviluppare una migliore comprensione dell’essere umano e di procedere nelladelinizione e nellarealizzazione di una forma di vita e di una societä coerenti con esso. Esistono varie forme di umanesimo. che prevedono diversi modi di pensare e di agire: varianti religiose e antireligiose, orientate alla scienza o critiche nei suoi confronti, inclini o avverse alla tecnica, ottimistiche o pessimistiche. Esse hanno tuttavia un nucleo in comune: per gli umanisti l'essere umano non si risolve nella biologia, ma ha una marcata connotazione etica, è quindi un essere normativo. lnoltre, gli umanisti di ogni specie confidano nella forza delle buone ragioni, presupposto comune di ogni pensiero e di ogni prassi che possano essere definiti umanistici. Appartiene infine al nucleo irrinunciabile dell'umanesimo la convinzione che a ogni individuo, in quanto essere umano, spetti una sua dignità, a prescindere dal modo in cui tale convinzione viene filosoficamente fondata.
A partire da questi elementi basilari Nida-Rümelin conduce il lettore lungo
un affascinante percorsodi esplorazione delle possibili risposte che l'umanesimo è in grado di fomire a una serie di questioni teoriche, etiche e politiche, alcune da sempre presenti nel dibattito filosofico occidentale, altre determinatesi a seguito delle mutate condizioni economiche e sociali degli ultimi decenni. II confronto serrato con altre posizioni teoriche aiuterà a precisare in modo più netto e preciso i contomi di questa nuova forma di umanesimo.
With this unorthodox introduction to the newest posthumanistic debate, such a by-product of the F... more With this unorthodox introduction to the newest posthumanistic debate, such a by-product of the French Theory receives a quite different welcome on her symbolic return to Europe after the triumphal tour in the US. Rather than to further extend a certain substitution in the name of the Post-Hegelian thought, the left unresolved dispute on humanism becomes here the leitmotif to measure the symmetry between the pseudo-radicalisation of a critique of reason on the French side and the neutralisation of this critique on the German side. ›Posthumanism‹ ceases here to be the buzzword of a old-born discourse to become a stimulus for a view from the inside in the inertia state of German philosophy, that with her classicistic turn around the legacy of German Idealism are falling a century behind itself. This critique of critical posthumanism announces the prolegomena to a deneutralisa-tion of the potential from the 1920s, that the Francophile vitalism levels out forcefully in order to reaffirm naively the Parisian Milieu from the 1960s as the philosophical capital of the twentieth century.
Papers by Giovanni Battista Demarta
Postfazione del curatore Letica strutturale delfintegritä per una teoria dell'agire cooperativo G... more Postfazione del curatore Letica strutturale delfintegritä per una teoria dell'agire cooperativo Gli uomini d 'Europa, abbandonati alle ombre, si sono distolti dal punto fisso e irraggiante. Scordano il presente per Eavvenire, la preda degli esseri per il fumo della potenza, la miseria dei sobborghi per una cittä radiosa, la giustizia quotidiana per una vana terra promessa. Disperano della libertä delle persone e vanno fantasticando di una strana libertä della specie; rifiutano la morte solitaria, e chiamano libertä una prodigiosa agonia collettiva. N oncredonop iü a c iö c h e e , a l m ondoe a llü o m o v iv o ;l 'Europa non ama piü la vita, questo e il suo segreto.
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Books by Giovanni Battista Demarta
Jürgen Habermas
Se l'invocazione di un'economia "umana" attraversa spesso come un concetto vago lo spazio svuotato di una politica senza progettualità, questo trattato ne espone i fondamenti con un linguaggio accessibile e con il proposito di riportare la possibile risposta della filosofia al centro della discussione pubblica, non solo cercando un vivo confronto con tutti gli attori economici, ma coinvolgendo senza barriere specialistiche lettrici e lettori come cittadini di una comunità dissolta.
Preceduto da un notevole successo in Germania, nella sua versatilità il libro decreta, contro l'ortodossia dominante nella scienza economica, la sconfitta definitiva dell'homo oeconomicus, l'ottimizzatore protagonista di un sistema economico autodistruttivo se non sottoposto a misure umane di contenimento, difende nel dibattito etico attuale il nucleo normativo della modernità tramite una modernizzazione integrativa delle virtù antiche, reclama sul piano politico un nuovo dialogo transnazionale sui lineamenti di un modello sociale europeo marginalizzato, introduce con un approccio interdisciplinare al vasto dibattito degli ultimi anni sulla connessione spezzata tra etica ed economia. Il volume consente di accostarsi al pensiero di uno dei filosofi tedeschi più influenti grazie al primo saggio critico in lingua italiana di Giovanni Battista Demarta.
Un libro che fa riflettere, che usa le immagini visionarie dei film con cui abbiamo sognato il futuro per aprire scenari di pensiero assolutamente inattesi. Ne scaturisce un originale quadro che lega fantascienza, scienza, natura umana e filosofia.
Roberto Cingolani, direttore scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, autore de L'altra specie. Otto domande su noi e loro
In questo libro scritto in modo semplice e chiaro e di lettura molto piacevole, Julian Nida-Rümelin e Nathalie Weidenfeld mettono in discussione alcune pretese esorbitanti dell'Intelligenza Artificiale - per esempio, che sia possibile una replica artificiale della mente umana - e ridimensionano alcune angosce, negando ad esempio che la rivoluzione digitale abbia già avuto effetti devastanti sull'occupazione e sia destinata ad averne di peggiori nel prossimo futuro.
Diego Marconi, ordinario di Filosofia del linguaggio, Università di Torino, autore de Il mestiere di pensare
Il libro Umanesimo digitale ha soprattutto un merito: quello di ricordarci che la filosofia, che definisco come l'arte di porre le domande giuste, non è affatto una disciplina vintage. La "scuola di Atene" si candida anzi ad essere la camera di compensazione ideale tra la nuova esuberante cultura delle macchine (che sembra poter esplodere) e il solco della storia dell'umanità (che appare incline a una nuova ondata di deresponsabilizzante vittimismo collettivo). Per gli autori la sfida del XXI secolo non è la tecnologia, ma l'etica. E hanno ragione. PS: dovremmo aggiungere purtroppo, perché l'etica non la possiamo modulare come una tecnologia qualunque. E non la possiamo spegnere come uno smartphone.
Massimo Sideri, editorialista Corriere della Sera, responsabile editoriale Corriere Innovazione.
A partire da questi elementi basilari Nida-Rümelin conduce il lettore lungo
un affascinante percorsodi esplorazione delle possibili risposte che l'umanesimo è in grado di fomire a una serie di questioni teoriche, etiche e politiche, alcune da sempre presenti nel dibattito filosofico occidentale, altre determinatesi a seguito delle mutate condizioni economiche e sociali degli ultimi decenni. II confronto serrato con altre posizioni teoriche aiuterà a precisare in modo più netto e preciso i contomi di questa nuova forma di umanesimo.
Papers by Giovanni Battista Demarta
Jürgen Habermas
Se l'invocazione di un'economia "umana" attraversa spesso come un concetto vago lo spazio svuotato di una politica senza progettualità, questo trattato ne espone i fondamenti con un linguaggio accessibile e con il proposito di riportare la possibile risposta della filosofia al centro della discussione pubblica, non solo cercando un vivo confronto con tutti gli attori economici, ma coinvolgendo senza barriere specialistiche lettrici e lettori come cittadini di una comunità dissolta.
Preceduto da un notevole successo in Germania, nella sua versatilità il libro decreta, contro l'ortodossia dominante nella scienza economica, la sconfitta definitiva dell'homo oeconomicus, l'ottimizzatore protagonista di un sistema economico autodistruttivo se non sottoposto a misure umane di contenimento, difende nel dibattito etico attuale il nucleo normativo della modernità tramite una modernizzazione integrativa delle virtù antiche, reclama sul piano politico un nuovo dialogo transnazionale sui lineamenti di un modello sociale europeo marginalizzato, introduce con un approccio interdisciplinare al vasto dibattito degli ultimi anni sulla connessione spezzata tra etica ed economia. Il volume consente di accostarsi al pensiero di uno dei filosofi tedeschi più influenti grazie al primo saggio critico in lingua italiana di Giovanni Battista Demarta.
Un libro che fa riflettere, che usa le immagini visionarie dei film con cui abbiamo sognato il futuro per aprire scenari di pensiero assolutamente inattesi. Ne scaturisce un originale quadro che lega fantascienza, scienza, natura umana e filosofia.
Roberto Cingolani, direttore scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, autore de L'altra specie. Otto domande su noi e loro
In questo libro scritto in modo semplice e chiaro e di lettura molto piacevole, Julian Nida-Rümelin e Nathalie Weidenfeld mettono in discussione alcune pretese esorbitanti dell'Intelligenza Artificiale - per esempio, che sia possibile una replica artificiale della mente umana - e ridimensionano alcune angosce, negando ad esempio che la rivoluzione digitale abbia già avuto effetti devastanti sull'occupazione e sia destinata ad averne di peggiori nel prossimo futuro.
Diego Marconi, ordinario di Filosofia del linguaggio, Università di Torino, autore de Il mestiere di pensare
Il libro Umanesimo digitale ha soprattutto un merito: quello di ricordarci che la filosofia, che definisco come l'arte di porre le domande giuste, non è affatto una disciplina vintage. La "scuola di Atene" si candida anzi ad essere la camera di compensazione ideale tra la nuova esuberante cultura delle macchine (che sembra poter esplodere) e il solco della storia dell'umanità (che appare incline a una nuova ondata di deresponsabilizzante vittimismo collettivo). Per gli autori la sfida del XXI secolo non è la tecnologia, ma l'etica. E hanno ragione. PS: dovremmo aggiungere purtroppo, perché l'etica non la possiamo modulare come una tecnologia qualunque. E non la possiamo spegnere come uno smartphone.
Massimo Sideri, editorialista Corriere della Sera, responsabile editoriale Corriere Innovazione.
A partire da questi elementi basilari Nida-Rümelin conduce il lettore lungo
un affascinante percorsodi esplorazione delle possibili risposte che l'umanesimo è in grado di fomire a una serie di questioni teoriche, etiche e politiche, alcune da sempre presenti nel dibattito filosofico occidentale, altre determinatesi a seguito delle mutate condizioni economiche e sociali degli ultimi decenni. II confronto serrato con altre posizioni teoriche aiuterà a precisare in modo più netto e preciso i contomi di questa nuova forma di umanesimo.