Books by Giacinto Libertini
Istituto di Studi Atellani, 2011
Volume sesto dei Regii Neapolitani Archivi Monumenta, testi originali e traduzione in italiano
Istituto di Studi Atellani, 2011
Volume quinto dei Regii Neapolitani Archivi Monumenta, testi originali e traduzione in italiano
Istituto di Studi Atellani, 2011
Volume quarto dei Regii Neapolitani Archivi Monumenta, testi originali e traduzione in italiano
Istituto di Studi Atellani, 2011
Volume terzo dei Regii Neapolitani Archivi Monumenta, testi originali e traduzione in italiano
Istituto di Studi Atellani, 2011
Volume secondo dei Regii Neapolitani Archivi Monumenta, testi originali e traduzione in italiano
Istituto di Studi Atellani, 2011
Volume primo dei Regii Neapolitani Archivi Monumenta, testi originali e traduzione in italiano
Istituto di Studi Atellani, 2011
Volume introduttivo dei Regii Neapolitani Archivi Monumenta, testi originali e traduzione in ital... more Volume introduttivo dei Regii Neapolitani Archivi Monumenta, testi originali e traduzione in italiano
Nono Volume Terza Edizione Testimonianze per la memoria storica di Caivano raccolte da Ludovico M... more Nono Volume Terza Edizione Testimonianze per la memoria storica di Caivano raccolte da Ludovico Migliaccio e Collaboratori 2019 a cura di Giacinto Libertini ISTITUTO DI STUDI ATELLANI COLLANA NOVISSIMAE EDITIONES -------55 -------Volume Nono Terza Edizione Testimonianze per la memoria storica di Caivano raccolte da Ludovico Migliaccio e Collaboratori (2019) a cura di Giacinto Libertini Collaboratori (elencati in ordine alfabetico del cognome e poi del nome) 9 Accanto a Arnaldo De Lisio e Vincenzo Luigi Torelli, va registrata la presenza nella realizzazione del restante apparato decorativo della chiesa, di altri valenti e noti artisti dell'epoca, oltre a Roberto Carignani, Luigi Taglialatela, Raffaele Iodice e R. Cajati. Giuseppe Vitalis -Prima che venisse scoperta la firma sul dipinto, la sua Pala del Rosario fu attribuita a Luca Giordano. Angelo Mozzillo -(Afragola, 1736dopo il 1806) ha affrescato varie chiese e oltre ad Afragola e a Caivano si trovano sue opere in varie chiese di Napoli, San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, Ad esempio, nel XVI secolo, ma anche nel XVIII secolo, Aversa aveva più di trenta casali, fra cui Casolla Valenzano e Pascarola, attuali frazioni di Caivano, ma anche centri come Giugliano, S. Antimo, Cardito, Fratta piccola (Frattaminore), Vico di Pantano (Villa Literno), Qualiano, etc. Anche Napoli aveva una trentina di casali, fra cui Afragola, Arzano, Frattamaggiore, Casoria,
Nei principi di luglio 1861 è comparsa una cometa la quale avea una coda oltremodo lunga rivolta ... more Nei principi di luglio 1861 è comparsa una cometa la quale avea una coda oltremodo lunga rivolta al mezzodi, essa sembrava involta in un fascio di raggi, che ne formavano la detta coda e comperve le prime sere verso due ore di notte, percorrendo il cerchio da mezzodi a settentrione, e tramontava in direzione di Faicchio, poscia usciva più per tempo, e s'impiccioliva sera per sera si che dopo una ventina di giorni si rese invisibile. Il brigantaggio in questo tempo tra giugno e luglio è cresciuto a dismisura per tutte le montagne, e specialmente su quelle di Valle, di Cancello e di Cerreto, ed i briganti operano in nome dell'ex Re Francesco II. Intanto perché non vi è forza sufficiente per sperderli, fanno quel che vonno, ed in molti paesi si sono slanciati a Posti di Guardia Nazionale, e si hanno prese le armi. Quello poi che è accaduto ai paesi Pontelandolfo e Casalduni è degno di registrarsi nella storia . Verso i 7 o 8 di agosto 1861 i briganti al n° di circa 50 si portarono a Pontelandolfo, donde era fuggito il Sindaco D. Lorenzo Melchiorre, e qualche altro liberale, perché minacciati dai detti briganti, ed uniti col popolaccio proclamano Francesco II°, assalgono la casa dell'Esattore, lo ammazzano, lo saccheggiano, el fuoco appiccano alla casa, e così praticano a qualche altra casa di liberali ancora, senza aver alcuna resistenza. Nel di seguente vi accorre un drappello di soldati piemontesi da Benevento di circa 40 persone, e vengono massacrati dai briganti uniti al ceto basso che li coadiuvava, e questo stesso si è operato in Casalduni. A questi tremendi fatti di saccheggio, eccidi, ed incendi il Governo finalmente si è scosso, ed oggi 13 agosto 1861 all'improvviso sono arrivati in questo comune di Solopaca da Napoli 350 bersaglieri di Vittorio Emmanuele comandati da un maggiore per andare a distruggere quei due paesi che hanno dato mano ai briganti, ed in pari tempo perseguitare i briganti. Detti bersaglieri han detto, cioè il capo, che altri mille soldati sono anche colà diretti per la volta di Benevento, ed altri per la direzione di Cerreto. Questi 350 che stavano qui son partiti a due ore di giorno per S. Lupo donde movevano domani 14 stante per Pontelandolfo. Oggi 14 agosto 1861 qualcheduno fuggito da Casalduni reca che i soldati arrivati da Benevento a Casalduni vi ha posto fuoco, e così han fatto gli altri soldati a Pontelandolfo; la gente di quei paesi fugge chi può trasportando seco quello che può di meglio. Oggi 15 detto appena mattino i predetti 350 bersaglieri sono stati di ritorno da Casalduni dicendo di aver saccheggiato ed incendiato detto paese la mattina innanzi per aver dato mano ai briganti, ed altrettanto aver fatto gli altri soldati a Pontelandolfo. Intanto pubblicamente nel Cortile di questo Palazzo Ducale detti soldati si posero a vendere gli oggetti presi nel saccheggio, come posate di argento, anelli d'oro, due braccialetti anche d'oro, fazzoletti, e financo (cosa che ha fatto orrore) fin anco, dico, un piede di argento di sfera sacramentale, rappresentante due angeli intorno ad un moro. Altri oggetti li avevano venduti a S. Lupo. Con questo sacco e fuoco forse si colpì lo scopo? non affatto, i briganti si rifuggirono alle montagne sani e salvi, e le case ne pagarono la pena, ma tra queste case forse soffrirono più le case dei liberali, ed innocenti, che le altre. Intanto, non ostante questi esempi, i briganti sono cresciuti di numero, e non si sentono che ricatti e furti giornalmente. Oggi 1 7bre 1861 sono comparsi la mattina sei briganti ben armati sulla vetta del nostro monte detto Palommella, i quali la sera antecedente avevano sequestrate le vacche di D. Luigi Tancredi di qui, custodite da suo figlio sulla montagna Madonna del Roseto, avendo tirato anche delle fucilate al detto figlio di Tancredi, ma senza colpirlo, poi han mandato a chiedere danaro, e vitto al Tancredi colla minaccia di uccidergli le vacche, se non adempiva la richiesta. Durante dunque il detto giorno 17bre si vedevano sulla detta cima della Palommella passeggiare detti briganti a occhio nudo da tutti di questo paese, e siccome correva voce che il numero dei briganti era grande, essendosene veduti altri in altri punti ancora, come per i piani e sulle vette dei monti soprastante il comune di Frasso, dove stavano per ispiare le mosse della Forza nazionale, cosi la Forza mentre era spettatrice di tutto ciò non si è potuta muovere affatto, quindi si sono trattenuti in quei punti i briganti pacificamente, e forse beffandosi di noi sino a circa le ore 16 del giorno 23,e poi si sono allontanati, avendo, siccome si dice, forse ricevuto qualche cosa dal nominato Tancredi. 65 E' incredibile il timore che sentiamo per questi briganti, perché essendo di un grosso numero, e non essendovi forza idonea per fugarli, potrebbero discendere financo in questo comune. Stanotte 21 7bre 1861 è stato arrestato Gabriele Forgione (1820-1861) fu Bernardo, che si teneva come capo di una comitiva di ladri, nostro paesano, a cui si attribuivano vari furti, e ricatti di persone si del nostro paese, che di questi contorni: l'arresto si è eseguito dalla Guardia Nazionale di qui in casa di un parente del Gabriele; la mattina poi mentre il Gabriele stava in carcere è sopraggiunta in Solopaca la forza Piemontese, la quale circola appunto per la distruzione dei briganti, ed informata del di lui arresto ne ha ordinata la fucilazione immediata, quindi cavatolo di prigione lo hanno fucilato all'imboccatura del vico Tazzi. La morte del detto Forgione non è stata compianta da nessuno perché se ne è creduto meritevole per i tanti misfatti che avea commessi, e si era reso cosi orribile, che tutti i proprietari temevano di essere sequestrati, se fossero usciti fuori il paese, quindi ognuno non usciva fuori l'abitato per timore. Stamane 23 settembre si è incominciata la ristaurazione della strada principale di Solopaca. Il Governo ha dato a tal uopo un buono di 200 ducati, e se ne debbono avere di più, forse 500 ducati. La commissione incaricata a tale opera è formata dei Signori D. di D. Gennaro. Stamattina 25 corrente sono arrivati otto soldati italiani provenienti dal Cerreto col loro Uffiziale a cognome Giuseman e due carabinieri i quali accompagnati da una ventina di Guardia Nazionale di Solopaca sono partiti all'una p. alla volta di Vitolano per procedere a degli arresti in quel comune. Oggi una p. 26 son tornati tutti spaventati, dopo giunti là, dove si scende a Vitolano ……………………….. un orda di molti assassini, i quali ……………………….. sebbene senza alcun frutto, poiché …………………………….. i briganti sulla vetta opposta d ………………………….. precisamente sulla montagna di S. Mennato. Stamane poi, temendo la forza di essere appostata dai detti briganti se avesser battuta la stessa strada di ieri, son calati per Paupisi, e passato il fiume a Ponte sen venivano placidamente a Solopaca. Ma giunti sotto la ripa di Formicola due individui Alessandro e Giovanni Tancredi si erano separati dalla Compagnia e attraversavano la pianura sottoposta alla strada, che costeggia la ripa, quando si son accorti che erano fatto bersaglio alle fucilate dei Piemontesi di Benevento, che stavano sulla ripa. Questi non si erano accorti, che la nostra forza passava per sotto, quindi credevano che quei due fossero stati briganti. Ma l'Uffiziale militare, che era colla nostra forza, per farsi conoscere sguainata la spada ha incominciato a gridare Viva Vittorio Emmanuele, Viva l'Italia, e cosi gli altri Piemontesi, che erano da sopra accortisi dell'errore hanno ristati dal sparare. Grazie a Dio che in tutti e due i rincontri ……………………… alcuno dei nostri è restato ferito. Hanno arrestato in ……………………. un brigante, ed un soldato borbonico, che i piemontesi hanno condotto a Cerreto. Oggi venerdì 15 novembre 18 briganti circa hanno passato il ponte di ferro calando dalla Sala, e di la defilando per la strada nuova sono giunti alla Masseria di Giuseppe Fuschini, dove hanno catturato lui ed il figliuolo, che stavano lavorando. Li hanno ligati, e passato il fiume, li hanno condotti sotto S. Maria delle Grotte, e precisamente a Ciesco Sommana, dove hanno lasciato il padre per andare a prendere il denaro, ed hanno ritenuto il figlio. Il padre è venuto oggi 16 a Solopaca in casa dei suoi parenti tutto addolorato e rovinato sì per il pericolo della vita, e la perdita del denaro, che per il disagio di stanotte e ieri. Dapoichè ieri nel passare il fiume per le mani che, che portava ligate, cadde in esso e si bagnò tutto. Stanotte per giunta è stato a cielo scoverto coll'acqua, che cadeva dal cielo a secchioni. Varie son le voci intorno alla somma di denaro, che il povero padre ha dovuto mandare a quelli scellerati lassù per avere il figlio, ma secondo ciò che hanno detto i suoi parenti, gli ha mandato 18 piastre, cosa invero da far ridere, pensando, come ad uomini, che dico così rapaci e feroci, la cui sete l'oro del mondo non potrebbe estinguere, si mandano 18 piastre, tanto più ora che sono giunti a 40 di numero, come si è saputo. Si le ha vedute perciò tornare indietro. Si è avveduto quindi che la non è cosa da unità, ne da
fascio 596, fascicolo 1 (Caivano, 1565) foll. 1-12v.
Vi fu anche un caduto omonimo, soldato semplice, caduto nel 1916: "RUSSO FRANCESCO DI ANTONIO Sol... more Vi fu anche un caduto omonimo, soldato semplice, caduto nel 1916: "RUSSO FRANCESCO DI ANTONIO Soldato 130° reggimento fanteria, nato il 4 dicembre 1887 a Caivano, distretto militare di Aversa, morto il 30 settembre 1916 sul monte Zebio per ferite riportate in combattimento." (dagli elenchi ufficiali dei caduti nella Grande Guerra; http://www.cadutigrandeguerra.it) Nel 1951 si svolse una cerimonia in memoria di Francesco Russo a cui fu dedicata la piazza che reca il suo nome. Nella foto in primo piano il sindaco dott. Michele Lanna che svolse il suo mandato dall'1/2/1948 al 15/7/1949 e dal 16/9/1950 al 7/6/1952 (foto fornita da Pino Natale).
figlio di Re Carlo II, aveva sposato nel 1297, Violante, figlia dei defunti regnanti di Sicilia, ... more figlio di Re Carlo II, aveva sposato nel 1297, Violante, figlia dei defunti regnanti di Sicilia, Pietro III d'Aragona, già Re d'Aragona e Costanza di Svevia. Dalla coppia nacquero Carlo e Luigi, che entrambi premoriranno al padre. Alla morte di Violante, avvenuta nel 1302, Roberto sposò Sancha, figlia di Giacomo, Re di Maiorca.
Secondo Volume Terza Edizione Testimonianze per la memoria storica di Caivano raccolte da Ludovic... more Secondo Volume Terza Edizione Testimonianze per la memoria storica di Caivano raccolte da Ludovico Migliaccio e Collaboratori 2019 a cura di Giacinto Libertini ISTITUTO DI STUDI ATELLANI 2 COLLANA NOVISSIMAE EDITIONES -------44 -------Volume Secondo Terza Edizione Testimonianze per la memoria storica di Caivano raccolte da Ludovico Migliaccio e Collaboratori (2019) a cura di Giacinto Libertini Collaboratori (elencati in ordine alfabetico del cognome e poi del nome)
ISBN 978-88-906486-6-3, 2019
The study of ancient Roman land surveyors and the Roman system of property boundaries was carried... more The study of ancient Roman land surveyors and the Roman system of property boundaries was carried out in the nineteenth century mainly by German scholars. One of them was Karl Lachmann who published Gromatici Veteres (The Ancient Land Surveyors) [Lachmann 1848], a compilation of texts that address aspects of ancient surveying which are fundamental to Civil Engineering as we know it today.
Most of the original texts, as published by Lachmann and with some corrections proposed by Thulin [Thulin 1913], was published together with the English translation by Campbell [Campbell 2000]. A complete re-proposal of Lachmann’s text with the Italian translation was recently proposed by Giacinto Libertini [Libertini 2018].
An important part of this collection of texts, the Liber Coloniarum (The Book of the Colonies), together with a rich cartography illustrating the modern persistences of the ancient agrarian boundaries, was subsequently published by the same author [G. Libertini, Liber Coloniarum - Libro delle Colonie, Istituto di Studi Atellani, Frattamaggiore (Italy), 2018].
In order to allow an understanding of this text for a wider audience, it was necessary to have an English translation, which is offered in this work.
The Introduction provides a fascinating description of the ancient Roman surveying and setting of boundary signals. The author has also applied Google Earth® and a special software to many of the Roman settlements in the Lazio and Campania regions to define the property grids (centuriationes and strigationes) that are in Italy from Rome to Nocera Superiore (near Salerno).
As with the title of this book, many of the technical descriptions presented here are left in the original Latin. The reader is directed to the Glossary for the meaning of the Latin terms used.
Wayne Lorenz, P.E.
Wright Paleohydrological Institute
Wright Water Engineers, Inc.
Il testo integrale dei Gromatici Veteres, così come trascritto da Lachmann nel 1848, con qualche ... more Il testo integrale dei Gromatici Veteres, così come trascritto da Lachmann nel 1848, con qualche piccola modifica o integrazione fra l’altro stimolate dalle successive edizioni parziali del testo, è già stato riportato in un’altra mia opera (Gromatici veteres / Gli antichi agrimensori, 2018) unitamente alla traduzione in italiano e a opportuni commenti, schemi e illustrazioni. Il presente lavoro non è una riedizione di tale opera ma solo l’approfondimento di una sua importante parte. Per le moltissime cose che qui non sono inutilmente ripetute si consiglia espressamente di consultare l’edizione integrale.
Essa fu stimolata dallo studio delle persistenze delle antiche delimitazioni agrarie (limitationes) che risultavano più o meno evidenti in molte zone d’Italia e altrove. L’approfondimento di tali persistenze, che è oggetto di indagine da molto tempo, negli ultimi anni era stato argomento esclusivo o principale di alcuni studi svolti solo da me o in collaborazione con altri stimolati principalmente da una importante opera di Chouquer e collaboratori del 1987. Un riferimento fondamentale per questi studi è la raccolta altomedievale di testi antichi conosciuta come Gromatici Veteres o anche come Corpus Agrimensorum Romanorum, e questa era la mia motivazione principale per le fatiche affrontate per una sua riedizione integrale tradotta e commentata.
In tale pubblicazione le due parti di essa comunemente chiamate Liber Coloniarum furono arricchite con una serie di illustrazioni a colori in cui a immagini topografiche della condizione odierna ottenute mediante Google Earth® erano stati sovrapposti i tracciati ipotetici dei limiti (limites) delle limitationes e le presumibili corrispondenze fra tali linee e elementi moderni quali vie e confini. Inoltre tali carte erano integrate con i tracciati presumibili delle strade e delle cinte murarie dell’epoca nonché degli acquedotti e di altri elementi desunti da precedenti lavori di altri, dai miei precedenti lavori già citati, e da ulteriori osservazioni personali.
La ricchezza di informazioni di tali immagini, l’importanza delle loro implicazioni per lo studio dell’influenza delle epoche antiche sulla realtà odierna e, sia consentita questa valutazione, la loro bellezza mi hanno indotto a credere che un loro ampliamento e approfondimento fosse utile e necessario.
Di conseguenza questo lavoro riporta solo le due sezioni dei Gromatici Veteres comunemente note come Liber Colonarium unitamente alla loro traduzione e a un ampliato corredo di figure relative alle persistenze delle antiche delimitazioni agrarie.
In alcuni casi tali immagini sono integrate con figure tratte dal lavoro di Chouquer e collaboratori laddove vi sono importanti differenze nell’interpretazione dello schema di una limitatio.
Altresì per le moltissime differenze nell’interpretazione delle singole persistenze, un confronto dettagliato risulterebbe molto difficoltoso o impossibile, in particolare perché gli schemi di Chouquer e collaboratori non sono sovrapposti all’immagine del territorio interessato e quindi una precisa localizzazione delle persistenze, o addirittura dell’intera limitatio, non sempre è fattibile o sicura.
Talks by Giacinto Libertini
Oral presentation SIBE Congress 2019, 2019
Phenoptosis is defined as the death of an individual caused by its own actions (direct phenoptosi... more Phenoptosis is defined as the death of an individual caused by its own actions (direct phenoptosis) or by actions of close relatives (indirect phenoptosis), and is a heterogeneous group of adaptive phenomena determined, regulated or influenced by genes favoured by natural selection. Phenoptotic phenomena: (i) can be direct/indirect, rapid/slow, obligatory/optional; (ii) are largely widespread in the living world (both among prokaryotes and among unicellular and multicellular eukaryotes); and (iii) are the main factors that determine the life tables of most species. Aging, defined as age-related increasing mortality in the wild, can be interpreted as a form of slow phenoptosis and is characteristic of a minority of species. Our species manifests multiple forms of optional, direct or indirect, phenoptosis (elimination of foetuses before birth due to at least three types of reasons; infanticide due to at least eight types of documented reasons; sacrifice or endangerment of one’s life in particular circumstances) and a single form of obligatory phenoptosis (aging).
As phenoptosis is certainly damaging for the individual, it cannot be explained in terms of individual selection (the Spencerian and then Darwinian “survival of the fittest”) and can only be interpreted in terms of supra-individual selection (kin selection, and various possible forms of group selection). Phenoptotic phenomena both for their number and variety of manifestations and for their enormous impact on fundamental aspects of the characteristics of living beings, cannot be considered as a set of unusual biological curiosities but represent a fundamental key to interpret the living world. In fact, it is possible to say that to understand in evolutionary terms the manifestations of life, it is essential to understand death at the same time.
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Books by Giacinto Libertini
Most of the original texts, as published by Lachmann and with some corrections proposed by Thulin [Thulin 1913], was published together with the English translation by Campbell [Campbell 2000]. A complete re-proposal of Lachmann’s text with the Italian translation was recently proposed by Giacinto Libertini [Libertini 2018].
An important part of this collection of texts, the Liber Coloniarum (The Book of the Colonies), together with a rich cartography illustrating the modern persistences of the ancient agrarian boundaries, was subsequently published by the same author [G. Libertini, Liber Coloniarum - Libro delle Colonie, Istituto di Studi Atellani, Frattamaggiore (Italy), 2018].
In order to allow an understanding of this text for a wider audience, it was necessary to have an English translation, which is offered in this work.
The Introduction provides a fascinating description of the ancient Roman surveying and setting of boundary signals. The author has also applied Google Earth® and a special software to many of the Roman settlements in the Lazio and Campania regions to define the property grids (centuriationes and strigationes) that are in Italy from Rome to Nocera Superiore (near Salerno).
As with the title of this book, many of the technical descriptions presented here are left in the original Latin. The reader is directed to the Glossary for the meaning of the Latin terms used.
Wayne Lorenz, P.E.
Wright Paleohydrological Institute
Wright Water Engineers, Inc.
Essa fu stimolata dallo studio delle persistenze delle antiche delimitazioni agrarie (limitationes) che risultavano più o meno evidenti in molte zone d’Italia e altrove. L’approfondimento di tali persistenze, che è oggetto di indagine da molto tempo, negli ultimi anni era stato argomento esclusivo o principale di alcuni studi svolti solo da me o in collaborazione con altri stimolati principalmente da una importante opera di Chouquer e collaboratori del 1987. Un riferimento fondamentale per questi studi è la raccolta altomedievale di testi antichi conosciuta come Gromatici Veteres o anche come Corpus Agrimensorum Romanorum, e questa era la mia motivazione principale per le fatiche affrontate per una sua riedizione integrale tradotta e commentata.
In tale pubblicazione le due parti di essa comunemente chiamate Liber Coloniarum furono arricchite con una serie di illustrazioni a colori in cui a immagini topografiche della condizione odierna ottenute mediante Google Earth® erano stati sovrapposti i tracciati ipotetici dei limiti (limites) delle limitationes e le presumibili corrispondenze fra tali linee e elementi moderni quali vie e confini. Inoltre tali carte erano integrate con i tracciati presumibili delle strade e delle cinte murarie dell’epoca nonché degli acquedotti e di altri elementi desunti da precedenti lavori di altri, dai miei precedenti lavori già citati, e da ulteriori osservazioni personali.
La ricchezza di informazioni di tali immagini, l’importanza delle loro implicazioni per lo studio dell’influenza delle epoche antiche sulla realtà odierna e, sia consentita questa valutazione, la loro bellezza mi hanno indotto a credere che un loro ampliamento e approfondimento fosse utile e necessario.
Di conseguenza questo lavoro riporta solo le due sezioni dei Gromatici Veteres comunemente note come Liber Colonarium unitamente alla loro traduzione e a un ampliato corredo di figure relative alle persistenze delle antiche delimitazioni agrarie.
In alcuni casi tali immagini sono integrate con figure tratte dal lavoro di Chouquer e collaboratori laddove vi sono importanti differenze nell’interpretazione dello schema di una limitatio.
Altresì per le moltissime differenze nell’interpretazione delle singole persistenze, un confronto dettagliato risulterebbe molto difficoltoso o impossibile, in particolare perché gli schemi di Chouquer e collaboratori non sono sovrapposti all’immagine del territorio interessato e quindi una precisa localizzazione delle persistenze, o addirittura dell’intera limitatio, non sempre è fattibile o sicura.
Talks by Giacinto Libertini
As phenoptosis is certainly damaging for the individual, it cannot be explained in terms of individual selection (the Spencerian and then Darwinian “survival of the fittest”) and can only be interpreted in terms of supra-individual selection (kin selection, and various possible forms of group selection). Phenoptotic phenomena both for their number and variety of manifestations and for their enormous impact on fundamental aspects of the characteristics of living beings, cannot be considered as a set of unusual biological curiosities but represent a fundamental key to interpret the living world. In fact, it is possible to say that to understand in evolutionary terms the manifestations of life, it is essential to understand death at the same time.
Most of the original texts, as published by Lachmann and with some corrections proposed by Thulin [Thulin 1913], was published together with the English translation by Campbell [Campbell 2000]. A complete re-proposal of Lachmann’s text with the Italian translation was recently proposed by Giacinto Libertini [Libertini 2018].
An important part of this collection of texts, the Liber Coloniarum (The Book of the Colonies), together with a rich cartography illustrating the modern persistences of the ancient agrarian boundaries, was subsequently published by the same author [G. Libertini, Liber Coloniarum - Libro delle Colonie, Istituto di Studi Atellani, Frattamaggiore (Italy), 2018].
In order to allow an understanding of this text for a wider audience, it was necessary to have an English translation, which is offered in this work.
The Introduction provides a fascinating description of the ancient Roman surveying and setting of boundary signals. The author has also applied Google Earth® and a special software to many of the Roman settlements in the Lazio and Campania regions to define the property grids (centuriationes and strigationes) that are in Italy from Rome to Nocera Superiore (near Salerno).
As with the title of this book, many of the technical descriptions presented here are left in the original Latin. The reader is directed to the Glossary for the meaning of the Latin terms used.
Wayne Lorenz, P.E.
Wright Paleohydrological Institute
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Essa fu stimolata dallo studio delle persistenze delle antiche delimitazioni agrarie (limitationes) che risultavano più o meno evidenti in molte zone d’Italia e altrove. L’approfondimento di tali persistenze, che è oggetto di indagine da molto tempo, negli ultimi anni era stato argomento esclusivo o principale di alcuni studi svolti solo da me o in collaborazione con altri stimolati principalmente da una importante opera di Chouquer e collaboratori del 1987. Un riferimento fondamentale per questi studi è la raccolta altomedievale di testi antichi conosciuta come Gromatici Veteres o anche come Corpus Agrimensorum Romanorum, e questa era la mia motivazione principale per le fatiche affrontate per una sua riedizione integrale tradotta e commentata.
In tale pubblicazione le due parti di essa comunemente chiamate Liber Coloniarum furono arricchite con una serie di illustrazioni a colori in cui a immagini topografiche della condizione odierna ottenute mediante Google Earth® erano stati sovrapposti i tracciati ipotetici dei limiti (limites) delle limitationes e le presumibili corrispondenze fra tali linee e elementi moderni quali vie e confini. Inoltre tali carte erano integrate con i tracciati presumibili delle strade e delle cinte murarie dell’epoca nonché degli acquedotti e di altri elementi desunti da precedenti lavori di altri, dai miei precedenti lavori già citati, e da ulteriori osservazioni personali.
La ricchezza di informazioni di tali immagini, l’importanza delle loro implicazioni per lo studio dell’influenza delle epoche antiche sulla realtà odierna e, sia consentita questa valutazione, la loro bellezza mi hanno indotto a credere che un loro ampliamento e approfondimento fosse utile e necessario.
Di conseguenza questo lavoro riporta solo le due sezioni dei Gromatici Veteres comunemente note come Liber Colonarium unitamente alla loro traduzione e a un ampliato corredo di figure relative alle persistenze delle antiche delimitazioni agrarie.
In alcuni casi tali immagini sono integrate con figure tratte dal lavoro di Chouquer e collaboratori laddove vi sono importanti differenze nell’interpretazione dello schema di una limitatio.
Altresì per le moltissime differenze nell’interpretazione delle singole persistenze, un confronto dettagliato risulterebbe molto difficoltoso o impossibile, in particolare perché gli schemi di Chouquer e collaboratori non sono sovrapposti all’immagine del territorio interessato e quindi una precisa localizzazione delle persistenze, o addirittura dell’intera limitatio, non sempre è fattibile o sicura.
As phenoptosis is certainly damaging for the individual, it cannot be explained in terms of individual selection (the Spencerian and then Darwinian “survival of the fittest”) and can only be interpreted in terms of supra-individual selection (kin selection, and various possible forms of group selection). Phenoptotic phenomena both for their number and variety of manifestations and for their enormous impact on fundamental aspects of the characteristics of living beings, cannot be considered as a set of unusual biological curiosities but represent a fundamental key to interpret the living world. In fact, it is possible to say that to understand in evolutionary terms the manifestations of life, it is essential to understand death at the same time.