Federico Marangoni
Federico Marangoni (Bologna, 23-06-1981)
Teacher, writer, public lecturer and historical consultant for several museums, reenactment associations and artisans on medieval and renaissance history of costume, military equipment and historical fencing.
Since 2003 he has been searching and studying historical documents and treatises about the evolution of fencing and clothing ranging from XIII to XVII centruy, and up to now he has published six volumes about history of fashion in Italy of that period for the publisher “Il Cerchio”.
Since 2015 he has been teaching courses concerning medieval and renaissancce history at University Primo Levi in Bologna, and he has also been National Supervisor for the Italian Association of Culture and Sport for the Historical Fencing and Reenactment Sectors. He also collaborates with Festival del Medioevo in Gubbio and Festa Internazionale della Storia, organized by University of Bologna.
He has directed for the two years the National Civil Service project “Digital Library of Historical Costume” in Florence, dedicated to collecting and ordinating historical sources about fashion in Italy from XIII to XVII century.
He participated in 2019 to the annual Texas Medieval Association TEMA Conference in San Marcos, Texas, with a paper on medieval military camps.
Teacher, writer, public lecturer and historical consultant for several museums, reenactment associations and artisans on medieval and renaissance history of costume, military equipment and historical fencing.
Since 2003 he has been searching and studying historical documents and treatises about the evolution of fencing and clothing ranging from XIII to XVII centruy, and up to now he has published six volumes about history of fashion in Italy of that period for the publisher “Il Cerchio”.
Since 2015 he has been teaching courses concerning medieval and renaissancce history at University Primo Levi in Bologna, and he has also been National Supervisor for the Italian Association of Culture and Sport for the Historical Fencing and Reenactment Sectors. He also collaborates with Festival del Medioevo in Gubbio and Festa Internazionale della Storia, organized by University of Bologna.
He has directed for the two years the National Civil Service project “Digital Library of Historical Costume” in Florence, dedicated to collecting and ordinating historical sources about fashion in Italy from XIII to XVII century.
He participated in 2019 to the annual Texas Medieval Association TEMA Conference in San Marcos, Texas, with a paper on medieval military camps.
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Papers by Federico Marangoni
Una delle poche sepolture illustri non ancora indagate con strumenti moderni, è quella di Re Enzo di Sardegna, figlio dell’imperatore Federico II Hohenstaufen, dal 1272 conservata nella chiesa di San Domenico a Bologna. Questo studio vuole innanzitutto analizzare le vicissitudini che l’hanno caratterizzata in termini di movimentazione e contenuto. Attraverso, poi, l’analisi delle cronache e dei documenti disponibili, in parte ancora inediti, è stato possibile ricondurre le descrizioni delle esequie probabilmente a documenti, ora perduti, coevi alla morte di Enzo, e desumere, quindi, la presenza di oggetti già noti in altre sepolture indagate recentemente.
King Enzo’s of Sardinia, son of the Emperor Frederick II Hohenstaufen, is one of the fewest distinguished burials not yet investigated with modern tools. It is placed inside San Domenico Church in Bologna since 1272. This paper firstly aims to analyze its history in terms of movements and content. Then, results from the analysis of the available chronicles and documents, allow to connect the 13th century sources now probably lost to later descriptions and therefore to objects and finds already known from other burials recently studied.
Books by Federico Marangoni
Abbiamo cercato di offrire uno spaccato realistico di un mondo variegato con tutte le sue problematiche e le sue contraddizioni. D'altra parte, eravamo consapevoli della necessità di dover accendere un riflettore su un vuoto, che nel nostro paese appare ancora oggi molto evidente: la mancanza di un dialogo fecondo tra il mondo accademico che studia e divulga la storia grazie alle pubblicazioni scientifiche e alle riviste specializzate e i tanti appassionati che lavorano per far rivivere la storia e le tradizioni dei loro territori: usi, riti e costumi che sono espressione di un passato straordinario e che rappresentano un grande patrimonio "immateriale" da conservare e difendere.
Tutti gli interpellati riconoscono l'importanza cruciale della formazione, dell'insegnamento e della trasmissione corretta delle conoscenze.
Il tempo della festa consente uno sguardo più meditato e consapevole sul mondo che ci circonda. Perchè studiare il passato equivale a capire anche le motivazioni dell'altro, che è il nostro vicino ma anche quel lontano antenato, che certo oggi appare molto diverso da noi, ma che ha attraversato i nostri stessi luoghi provando forse emozioni simili a quelle che cerchiamo di rivivere: studiare la storia ci porta a conoscere davvero il significato profondo di cosa voglia dire vivere insieme agli altri e a decifrare meglio la complessità delle relazioni che creiamo con le altre persone. Buona lettura
Una delle poche sepolture illustri non ancora indagate con strumenti moderni, è quella di Re Enzo di Sardegna, figlio dell’imperatore Federico II Hohenstaufen, dal 1272 conservata nella chiesa di San Domenico a Bologna. Questo studio vuole innanzitutto analizzare le vicissitudini che l’hanno caratterizzata in termini di movimentazione e contenuto. Attraverso, poi, l’analisi delle cronache e dei documenti disponibili, in parte ancora inediti, è stato possibile ricondurre le descrizioni delle esequie probabilmente a documenti, ora perduti, coevi alla morte di Enzo, e desumere, quindi, la presenza di oggetti già noti in altre sepolture indagate recentemente.
King Enzo’s of Sardinia, son of the Emperor Frederick II Hohenstaufen, is one of the fewest distinguished burials not yet investigated with modern tools. It is placed inside San Domenico Church in Bologna since 1272. This paper firstly aims to analyze its history in terms of movements and content. Then, results from the analysis of the available chronicles and documents, allow to connect the 13th century sources now probably lost to later descriptions and therefore to objects and finds already known from other burials recently studied.
Abbiamo cercato di offrire uno spaccato realistico di un mondo variegato con tutte le sue problematiche e le sue contraddizioni. D'altra parte, eravamo consapevoli della necessità di dover accendere un riflettore su un vuoto, che nel nostro paese appare ancora oggi molto evidente: la mancanza di un dialogo fecondo tra il mondo accademico che studia e divulga la storia grazie alle pubblicazioni scientifiche e alle riviste specializzate e i tanti appassionati che lavorano per far rivivere la storia e le tradizioni dei loro territori: usi, riti e costumi che sono espressione di un passato straordinario e che rappresentano un grande patrimonio "immateriale" da conservare e difendere.
Tutti gli interpellati riconoscono l'importanza cruciale della formazione, dell'insegnamento e della trasmissione corretta delle conoscenze.
Il tempo della festa consente uno sguardo più meditato e consapevole sul mondo che ci circonda. Perchè studiare il passato equivale a capire anche le motivazioni dell'altro, che è il nostro vicino ma anche quel lontano antenato, che certo oggi appare molto diverso da noi, ma che ha attraversato i nostri stessi luoghi provando forse emozioni simili a quelle che cerchiamo di rivivere: studiare la storia ci porta a conoscere davvero il significato profondo di cosa voglia dire vivere insieme agli altri e a decifrare meglio la complessità delle relazioni che creiamo con le altre persone. Buona lettura