determinata e manifestata per le proprietà o le forze meccaniche, fisiche, animali e intellettual... more determinata e manifestata per le proprietà o le forze meccaniche, fisiche, animali e intellettuali, che le sono inerenti -che questa materia non ha niente di comune con la vile materia degli idealisti. Quest'ultima, prodotto della loro falsa astrazione, è effettivamente una cosa stupida, inanimata, immobile, incapace di dar vita al più piccolo risultato, un caput mortuum, una brutta immagine opposta alla immagine bella chiamata Dio.
Il diritto di controllare il proprio apprendimento. Articolo originale: http://www.naturalchild.o... more Il diritto di controllare il proprio apprendimento. Articolo originale: http://www.naturalchild.org/guest/john_holt3.html Traduzione pubblicata da https://istruzionefamiliare.wordpress.com/2014/05/25/il-diritto-di-apprendere-liberamente-di-john-holt/ I ragazzi dovrebbero avere il diritto di regolare e gestire il loro apprendimento; vale a dire, decidere cosa imparare, quando, dove, come, quanto, con quali tempi e aiuto. Per essere ancora più precisi, vorrei che gli fosse riconosciuto il diritto di decidere se, quando, quanto e da chi ricevere insegnamento, il diritto di decidere se questo avverrà a scuola, e in tal caso, di scegliere la scuola e i tempi di frequenza. Nessun diritto umano, tranne il diritto alla vita stessa, è più fondamentale. La libertà di imparare è parte della libertà di pensiero di una persona, è ancora più essenziale della libertà di parola. Togliere a qualcuno il diritto di decidere ciò di cui essere curioso, vuol dire distruggerne la libertà di pensiero. Significa imporgli di pensare a ciò che interessa e sta a cuore ad altri, piuttosto che a lui. Potremmo chiamarlo diritto alla curiosità, il diritto di fare le domande che riteniamo importanti. Come adulti, ci sembra naturale il fatto di avere diritto a decidere cosa ci interessa o meno, cosa approfondire e cosa tralasciare. Questo diritto lo diamo per scontato, non possiamo immaginare che possa esserci tolto. Eppure, per quanto ne sappia, non è mai stata scritta una legge in proposito. Neppure chi ha scritto la nostra Costituzione ne ha fatto menzione. Pensavano che fosse sufficiente garantire ai cittadini libertà di parola e libertà di diffondere le proprie idee secondo volontà e possibilità. Non avevano pensato che un governo arrivasse a essere tanto tirannico da cercare di controllare la mente di una persona, ciò che pensa e che sa. L'idea sarebbe venuta più tardi, sotto le benevole spoglie dell'istruzione universale obbligatoria. Attualmente il diritto di imparare liberamente è in pericolo. Inserendo nel sistema legislativo la nozione estremamente autoritaria secondo cui qualcuno deve e può decidere per l'istruzione di tutti i giovani, potendo fare, per di più, qualunque cosa appaia necessaria per costringerli (al momento, anche prescrivere farmaci), stiamo scivolando lungo una china molto ripida e pericolosa. Pretendere che un bambino vada a scuola per circa sei ore al giorno, 180 giorni all'anno, per circa dieci anni, sia che impari qualcosa oppure no, sia che sappia già o che potrebbe imparare meglio o più velocemente altrove, è una tale grossolana violazione delle libertà civili che pochi adulti potrebbero tollerarla. Ma il bambino che si ribella è trattato come un criminale. Il diritto che invoco per i ragazzi vorrei difenderlo per tutti noi, ed è il diritto di decidere
Nella storia delle idee l'anarchismo, inteso come dottrina sociale e politica, ha due diverse ori... more Nella storia delle idee l'anarchismo, inteso come dottrina sociale e politica, ha due diverse origini. Può essere visto come l'estremizzazione del liberalismo o come il fine ultimo del socialismo. In entrambi i casi sono gli stessi problemi che si pongono all'anarchico che voglia diffondere le sue idee: esse sono così divergenti dalle assunzioni politiche ordinarie e le soluzioni che propone così remote, con un tale gap tra ciò che è e ciò che secondo gli anarchici dovrebbe essere, che il pubblico cui gli anarchici si rivolgono non prende sul serio il loro messaggio.
C'era un muro. Non pareva importante. Era fatto di ciottoli uniti senza pretese, con un po' di ma... more C'era un muro. Non pareva importante. Era fatto di ciottoli uniti senza pretese, con un po' di malta. Gli adulti potevano guardare senza sforzo al di là del muro, e anche i bambini non avevano difficoltà di scavalcarlo. Dove incontrava la strada, invece di avere un cancello degenerava in una pura geometria, una linea, un'idea di confine. Ma l'idea era reale. E importante. Da sette generazioni non c'era nulla di più importante, al mondo, di quel muro.
“Chi, per rimanere padrone di ciò che possiede, deve contare sulla mancanza di volontà di altri, ... more “Chi, per rimanere padrone di ciò che possiede, deve contare sulla mancanza di volontà di altri, è una cosa fatta da questi altri, così come il padrone è una cosa fatta dal servo. Se venisse meno la sottomissione, il padrone cesserebbe di essere tale.”
Solo l’estrema decentralizzazione economica permetterebbe il tipo di coordinamento economico volo... more Solo l’estrema decentralizzazione economica permetterebbe il tipo di coordinamento economico volontario compatibile con gli ideali di anarchia e benessere. Oggi, naturalmente, una decentralizzazione del genere produrrebbe il caos economico, ma se possedessimo una sorgente di energia locale a buon mercato e una tecnologia avanzata di produzione su piccola scala, e se per di più avessimo la volontà di accettare un alto livello di sperpero economico, potremmo essere capaci di spezzettare l’economia americana in unità regionali e provinciali di dimensioni maneggevoli.
determinata e manifestata per le proprietà o le forze meccaniche, fisiche, animali e intellettual... more determinata e manifestata per le proprietà o le forze meccaniche, fisiche, animali e intellettuali, che le sono inerenti -che questa materia non ha niente di comune con la vile materia degli idealisti. Quest'ultima, prodotto della loro falsa astrazione, è effettivamente una cosa stupida, inanimata, immobile, incapace di dar vita al più piccolo risultato, un caput mortuum, una brutta immagine opposta alla immagine bella chiamata Dio.
Il diritto di controllare il proprio apprendimento. Articolo originale: http://www.naturalchild.o... more Il diritto di controllare il proprio apprendimento. Articolo originale: http://www.naturalchild.org/guest/john_holt3.html Traduzione pubblicata da https://istruzionefamiliare.wordpress.com/2014/05/25/il-diritto-di-apprendere-liberamente-di-john-holt/ I ragazzi dovrebbero avere il diritto di regolare e gestire il loro apprendimento; vale a dire, decidere cosa imparare, quando, dove, come, quanto, con quali tempi e aiuto. Per essere ancora più precisi, vorrei che gli fosse riconosciuto il diritto di decidere se, quando, quanto e da chi ricevere insegnamento, il diritto di decidere se questo avverrà a scuola, e in tal caso, di scegliere la scuola e i tempi di frequenza. Nessun diritto umano, tranne il diritto alla vita stessa, è più fondamentale. La libertà di imparare è parte della libertà di pensiero di una persona, è ancora più essenziale della libertà di parola. Togliere a qualcuno il diritto di decidere ciò di cui essere curioso, vuol dire distruggerne la libertà di pensiero. Significa imporgli di pensare a ciò che interessa e sta a cuore ad altri, piuttosto che a lui. Potremmo chiamarlo diritto alla curiosità, il diritto di fare le domande che riteniamo importanti. Come adulti, ci sembra naturale il fatto di avere diritto a decidere cosa ci interessa o meno, cosa approfondire e cosa tralasciare. Questo diritto lo diamo per scontato, non possiamo immaginare che possa esserci tolto. Eppure, per quanto ne sappia, non è mai stata scritta una legge in proposito. Neppure chi ha scritto la nostra Costituzione ne ha fatto menzione. Pensavano che fosse sufficiente garantire ai cittadini libertà di parola e libertà di diffondere le proprie idee secondo volontà e possibilità. Non avevano pensato che un governo arrivasse a essere tanto tirannico da cercare di controllare la mente di una persona, ciò che pensa e che sa. L'idea sarebbe venuta più tardi, sotto le benevole spoglie dell'istruzione universale obbligatoria. Attualmente il diritto di imparare liberamente è in pericolo. Inserendo nel sistema legislativo la nozione estremamente autoritaria secondo cui qualcuno deve e può decidere per l'istruzione di tutti i giovani, potendo fare, per di più, qualunque cosa appaia necessaria per costringerli (al momento, anche prescrivere farmaci), stiamo scivolando lungo una china molto ripida e pericolosa. Pretendere che un bambino vada a scuola per circa sei ore al giorno, 180 giorni all'anno, per circa dieci anni, sia che impari qualcosa oppure no, sia che sappia già o che potrebbe imparare meglio o più velocemente altrove, è una tale grossolana violazione delle libertà civili che pochi adulti potrebbero tollerarla. Ma il bambino che si ribella è trattato come un criminale. Il diritto che invoco per i ragazzi vorrei difenderlo per tutti noi, ed è il diritto di decidere
Nella storia delle idee l'anarchismo, inteso come dottrina sociale e politica, ha due diverse ori... more Nella storia delle idee l'anarchismo, inteso come dottrina sociale e politica, ha due diverse origini. Può essere visto come l'estremizzazione del liberalismo o come il fine ultimo del socialismo. In entrambi i casi sono gli stessi problemi che si pongono all'anarchico che voglia diffondere le sue idee: esse sono così divergenti dalle assunzioni politiche ordinarie e le soluzioni che propone così remote, con un tale gap tra ciò che è e ciò che secondo gli anarchici dovrebbe essere, che il pubblico cui gli anarchici si rivolgono non prende sul serio il loro messaggio.
C'era un muro. Non pareva importante. Era fatto di ciottoli uniti senza pretese, con un po' di ma... more C'era un muro. Non pareva importante. Era fatto di ciottoli uniti senza pretese, con un po' di malta. Gli adulti potevano guardare senza sforzo al di là del muro, e anche i bambini non avevano difficoltà di scavalcarlo. Dove incontrava la strada, invece di avere un cancello degenerava in una pura geometria, una linea, un'idea di confine. Ma l'idea era reale. E importante. Da sette generazioni non c'era nulla di più importante, al mondo, di quel muro.
“Chi, per rimanere padrone di ciò che possiede, deve contare sulla mancanza di volontà di altri, ... more “Chi, per rimanere padrone di ciò che possiede, deve contare sulla mancanza di volontà di altri, è una cosa fatta da questi altri, così come il padrone è una cosa fatta dal servo. Se venisse meno la sottomissione, il padrone cesserebbe di essere tale.”
Solo l’estrema decentralizzazione economica permetterebbe il tipo di coordinamento economico volo... more Solo l’estrema decentralizzazione economica permetterebbe il tipo di coordinamento economico volontario compatibile con gli ideali di anarchia e benessere. Oggi, naturalmente, una decentralizzazione del genere produrrebbe il caos economico, ma se possedessimo una sorgente di energia locale a buon mercato e una tecnologia avanzata di produzione su piccola scala, e se per di più avessimo la volontà di accettare un alto livello di sperpero economico, potremmo essere capaci di spezzettare l’economia americana in unità regionali e provinciali di dimensioni maneggevoli.
Uploads
Papers by Fabio Pontil