These two volumes present the results of a group of researchers working on Late Roman coarse ware... more These two volumes present the results of a group of researchers working on Late Roman coarse wares, cooking wares and amphorae in the Mediterranean: archaeology and archaeometry (LRCW) that gathered in Alexandria in 2014 within the Centre d'Études Alexandrines. After initial encounters at Barcelona, Aix-en-Provence and Pisa, which highlighted productions of the western Mediterranean, the meeting in Thessaloniki launched an oriental approach that was continued in the Alexandrian gathering. The first volume is dedicated to discoveries and research in Portugal,
In this paper we report the preliminary results of an evaluation in the wild of a storytelling ap... more In this paper we report the preliminary results of an evaluation in the wild of a storytelling app, the Lions of Time, presenting an archeological story, based on the swipe story approach. A swipe story is a digital story that, with a simple and immediate gesture (namely the swipe) and a language based on drawings, images, words, games, sounds, movies and emotions, is able to start the young user to a new path of knowledge. We performed an evaluation in the wild the day the swipe story was launched at the 2017 Turin International Book Fair. Preliminary results are encouraging, especially regarding the children engagement in the fruition of the story and its related games.
Le vie della pietra verde Le vie della pietra verde. L industria litica levigata nella preistoria... more Le vie della pietra verde Le vie della pietra verde. L industria litica levigata nella preistoria dell Italia settentrionale, a cura di M. Venturino Gambari, Torino 1996. Ligures Celeberrimi Ligures Celeberrimi. La Liguria interna nella seconda età del Ferro, Atti del Convegno Internazionale, Mondovì 26-28 aprile 2002, a cura di M. Venturino Gambari e D. Gandolfi, Bordighera 2004. Lindhagen A. 2009 The transport amphoras Lamboglia 2 and Dressel 6A: a central Dalmatian origin?, in "JRA", 22, pp. 83-108.
Il cortile dell'Hotel Petit, situato in via San Francesco d'Assisi 21 a Torino, è stato oggetto d... more Il cortile dell'Hotel Petit, situato in via San Francesco d'Assisi 21 a Torino, è stato oggetto di indagine archeologica nel corso degli ultimi mesi dell'anno 2005 1 , costituendo una ulteriore e significativa occasione di documentazione dei depositi stratigrafici relativi ai settori intramuranei della città antica (tav. XXIX, a-b). Nel medioevo l'area era compresa nel quartiere di Porta Nuova, localizzato nel settore sud-occidentale della città tra le attuali via Garibaldi, via S. Francesco d'Assisi, via Cernaia e corso Siccardi, e l'isolato, detto di San Martiniano, prendeva il nome dalla antica chiesa situata su via S. Francesco d'Assisi, demolita nel 1896 in occasione dei lavori di apertura di via Pietro Micca. Tra Trecento e Quattrocento le case sottoposte alla cura di San Martiniano occupavano proprio gli isolati meridionali dell'attuale via San Francesco ed è interessante sottolineare come tra gli elementi significativi ricordati nelle coerenze di quest'area periferica venisse menzionata una via aput muros civitatis 2 . L'area indagata è situata infatti ancora all'interno della cinta muraria di età romana, ma sfruttata anche nel corso del medioevo, il cui tratto meridionale è stato individuato in corrispondenza del limite settentrionale delle vie Santa Teresa e Maria Vittoria 3 , che intersecano via S. Francesco d'Assisi proprio nei pressi dell'edificio oggetto dell'indagine. Anche la prossimità al cardine massimo, coincidente con l'attuale via San Tommaso, e alla porta urbica sud, situata a un solo isolato di distanza 4 , ha costituito uno spunto di interesse, trattandosi infatti di un settore urbano periferico ma ad alta percorrenza. L'intervento si localizza quindi in una zona marginale della città romana in relazione alla quale non si conoscevano ancora dati archeologici, ma dove si poteva comunque ipotizzare la presenza di aree urbanizzate a seguito dell'espansione edilizia documentata nel corso del II-III secolo in corrispondenza delle insulae a ridosso della cinta difensiva 5 . 1 Lo scavo archeologico, necessario per l'installazione di una vasca antincendio funzionale all'attività dell'albergo, è stato effettuato da chi scrive per conto della ditta Studium s.n.c, sotto la direzione scientifica della dott.ssa Luisella Pejrani Baricco (Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie).
L'analisi dei commerci e delle produzioni di età romana imperiale nell' area orientale del Piemon... more L'analisi dei commerci e delle produzioni di età romana imperiale nell' area orientale del Piemonte è stata avviata a partire dallo studio sistematico dei materiali provenienti dai cantieri urbani di Vercelli e Novara. Sono stati finora presi in considerazione nove cantieri di Vercelli (via Giovenone/via della Motta, Seminario Arcivescovile, Banca Popolare di Novara, C.so Libertà 115, Collegio Dal Pozzo, Palazzo della Provincia, Ex Cinema Corso, C.so Prestinari e via Aravecchia) ed i due più importanti scavi per estensione effettuati a Novara (via Ravizza e Archivio di Stato). Ad essi si aggiungono i dati derivati da una preliminare valutazione dei materiali da strati di scarichi a ridosso di un tratto delle mura meridionali di Novaria (via Passalacqua-ex Croce Rossa e via AzarioY (tavv. XXX e XXXI).
La colonia di Eporedia fu dedotta nel 101/100 a.c. come avamposto militare e strategico sulla riv... more La colonia di Eporedia fu dedotta nel 101/100 a.c. come avamposto militare e strategico sulla riva sinistra della Dora Baltea nel luogo in cui il fiume conclude il percorso alpino e si apre verso la pianura, proseguendo poi il suo corso verso sud est sino alla confluenza nel Po. Sul fondo vallivo della Dora Baltea si colloca l'itinerario terrestre obbligato per i valichi del Piccolo e Gran S. Bernardo. Fino alla fondazione di Augusta Praetoria Salassorum (Aosta), nel 25 a.c., Eporedia conservò un preminente ruolo militare; durante l'età augustea e giulio-claudia si affermò progressivamente come nodo commerciale privilegiato per il convogliamento e la ridistribuzione di materie prime e prodotti finiti tra pianura padana e arco alpino, su entrambi i versanti delle Alpi Graie e Pennine. Non è un caso che proprio ai decenni compresi tra l'inizio del principato augusteo e il regno di Tiberio risalgano le prime tracce sicure di produzioni artigianali locali, documentate soprattutto da suppellettili ceramiche a vernice nera, in terra sigillata e a pareti sottili, rivolte non esclusivamente al consumo locale!.
La schedatura dei reperti è riportata integralmente nel CD allegato al volume e consultabile on-l... more La schedatura dei reperti è riportata integralmente nel CD allegato al volume e consultabile on-line all'indirizzo: www.linelab.eu/aubc/dnc Fotografie: Impaginazione delle illustrazioni e redazione grafica: Susanna Salines e Marina Giaretti, con la collaborazione di Elisa Chiotto, Fabio Coi e Carlotta Nichele
Lo studio che intendiamo presentare in questa sede si sofferma sulle anfore di produzione orienta... more Lo studio che intendiamo presentare in questa sede si sofferma sulle anfore di produzione orientale rinvenute in quattro diversi contesti, pressoché inediti, all'estremo sud e all'estremo nord dell'Adriatico occidentale ( : due a Brindisi, via S. Chiara e Atrio Cattedrale, 1 uno a S. Foca (Le) ed uno a Trieste, dai recenti scavi di via Crosada nel cuore della Cittavecchia. Ci soffermeremo in particolare sulle forme più signifi cative a livello quantitativo e su alcune forme particolari.
These two volumes present the results of a group of researchers working on Late Roman coarse ware... more These two volumes present the results of a group of researchers working on Late Roman coarse wares, cooking wares and amphorae in the Mediterranean: archaeology and archaeometry (LRCW) that gathered in Alexandria in 2014 within the Centre d'Études Alexandrines. After initial encounters at Barcelona, Aix-en-Provence and Pisa, which highlighted productions of the western Mediterranean, the meeting in Thessaloniki launched an oriental approach that was continued in the Alexandrian gathering. The first volume is dedicated to discoveries and research in Portugal,
In this paper we report the preliminary results of an evaluation in the wild of a storytelling ap... more In this paper we report the preliminary results of an evaluation in the wild of a storytelling app, the Lions of Time, presenting an archeological story, based on the swipe story approach. A swipe story is a digital story that, with a simple and immediate gesture (namely the swipe) and a language based on drawings, images, words, games, sounds, movies and emotions, is able to start the young user to a new path of knowledge. We performed an evaluation in the wild the day the swipe story was launched at the 2017 Turin International Book Fair. Preliminary results are encouraging, especially regarding the children engagement in the fruition of the story and its related games.
Le vie della pietra verde Le vie della pietra verde. L industria litica levigata nella preistoria... more Le vie della pietra verde Le vie della pietra verde. L industria litica levigata nella preistoria dell Italia settentrionale, a cura di M. Venturino Gambari, Torino 1996. Ligures Celeberrimi Ligures Celeberrimi. La Liguria interna nella seconda età del Ferro, Atti del Convegno Internazionale, Mondovì 26-28 aprile 2002, a cura di M. Venturino Gambari e D. Gandolfi, Bordighera 2004. Lindhagen A. 2009 The transport amphoras Lamboglia 2 and Dressel 6A: a central Dalmatian origin?, in "JRA", 22, pp. 83-108.
Il cortile dell'Hotel Petit, situato in via San Francesco d'Assisi 21 a Torino, è stato oggetto d... more Il cortile dell'Hotel Petit, situato in via San Francesco d'Assisi 21 a Torino, è stato oggetto di indagine archeologica nel corso degli ultimi mesi dell'anno 2005 1 , costituendo una ulteriore e significativa occasione di documentazione dei depositi stratigrafici relativi ai settori intramuranei della città antica (tav. XXIX, a-b). Nel medioevo l'area era compresa nel quartiere di Porta Nuova, localizzato nel settore sud-occidentale della città tra le attuali via Garibaldi, via S. Francesco d'Assisi, via Cernaia e corso Siccardi, e l'isolato, detto di San Martiniano, prendeva il nome dalla antica chiesa situata su via S. Francesco d'Assisi, demolita nel 1896 in occasione dei lavori di apertura di via Pietro Micca. Tra Trecento e Quattrocento le case sottoposte alla cura di San Martiniano occupavano proprio gli isolati meridionali dell'attuale via San Francesco ed è interessante sottolineare come tra gli elementi significativi ricordati nelle coerenze di quest'area periferica venisse menzionata una via aput muros civitatis 2 . L'area indagata è situata infatti ancora all'interno della cinta muraria di età romana, ma sfruttata anche nel corso del medioevo, il cui tratto meridionale è stato individuato in corrispondenza del limite settentrionale delle vie Santa Teresa e Maria Vittoria 3 , che intersecano via S. Francesco d'Assisi proprio nei pressi dell'edificio oggetto dell'indagine. Anche la prossimità al cardine massimo, coincidente con l'attuale via San Tommaso, e alla porta urbica sud, situata a un solo isolato di distanza 4 , ha costituito uno spunto di interesse, trattandosi infatti di un settore urbano periferico ma ad alta percorrenza. L'intervento si localizza quindi in una zona marginale della città romana in relazione alla quale non si conoscevano ancora dati archeologici, ma dove si poteva comunque ipotizzare la presenza di aree urbanizzate a seguito dell'espansione edilizia documentata nel corso del II-III secolo in corrispondenza delle insulae a ridosso della cinta difensiva 5 . 1 Lo scavo archeologico, necessario per l'installazione di una vasca antincendio funzionale all'attività dell'albergo, è stato effettuato da chi scrive per conto della ditta Studium s.n.c, sotto la direzione scientifica della dott.ssa Luisella Pejrani Baricco (Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie).
L'analisi dei commerci e delle produzioni di età romana imperiale nell' area orientale del Piemon... more L'analisi dei commerci e delle produzioni di età romana imperiale nell' area orientale del Piemonte è stata avviata a partire dallo studio sistematico dei materiali provenienti dai cantieri urbani di Vercelli e Novara. Sono stati finora presi in considerazione nove cantieri di Vercelli (via Giovenone/via della Motta, Seminario Arcivescovile, Banca Popolare di Novara, C.so Libertà 115, Collegio Dal Pozzo, Palazzo della Provincia, Ex Cinema Corso, C.so Prestinari e via Aravecchia) ed i due più importanti scavi per estensione effettuati a Novara (via Ravizza e Archivio di Stato). Ad essi si aggiungono i dati derivati da una preliminare valutazione dei materiali da strati di scarichi a ridosso di un tratto delle mura meridionali di Novaria (via Passalacqua-ex Croce Rossa e via AzarioY (tavv. XXX e XXXI).
La colonia di Eporedia fu dedotta nel 101/100 a.c. come avamposto militare e strategico sulla riv... more La colonia di Eporedia fu dedotta nel 101/100 a.c. come avamposto militare e strategico sulla riva sinistra della Dora Baltea nel luogo in cui il fiume conclude il percorso alpino e si apre verso la pianura, proseguendo poi il suo corso verso sud est sino alla confluenza nel Po. Sul fondo vallivo della Dora Baltea si colloca l'itinerario terrestre obbligato per i valichi del Piccolo e Gran S. Bernardo. Fino alla fondazione di Augusta Praetoria Salassorum (Aosta), nel 25 a.c., Eporedia conservò un preminente ruolo militare; durante l'età augustea e giulio-claudia si affermò progressivamente come nodo commerciale privilegiato per il convogliamento e la ridistribuzione di materie prime e prodotti finiti tra pianura padana e arco alpino, su entrambi i versanti delle Alpi Graie e Pennine. Non è un caso che proprio ai decenni compresi tra l'inizio del principato augusteo e il regno di Tiberio risalgano le prime tracce sicure di produzioni artigianali locali, documentate soprattutto da suppellettili ceramiche a vernice nera, in terra sigillata e a pareti sottili, rivolte non esclusivamente al consumo locale!.
La schedatura dei reperti è riportata integralmente nel CD allegato al volume e consultabile on-l... more La schedatura dei reperti è riportata integralmente nel CD allegato al volume e consultabile on-line all'indirizzo: www.linelab.eu/aubc/dnc Fotografie: Impaginazione delle illustrazioni e redazione grafica: Susanna Salines e Marina Giaretti, con la collaborazione di Elisa Chiotto, Fabio Coi e Carlotta Nichele
Lo studio che intendiamo presentare in questa sede si sofferma sulle anfore di produzione orienta... more Lo studio che intendiamo presentare in questa sede si sofferma sulle anfore di produzione orientale rinvenute in quattro diversi contesti, pressoché inediti, all'estremo sud e all'estremo nord dell'Adriatico occidentale ( : due a Brindisi, via S. Chiara e Atrio Cattedrale, 1 uno a S. Foca (Le) ed uno a Trieste, dai recenti scavi di via Crosada nel cuore della Cittavecchia. Ci soffermeremo in particolare sulle forme più signifi cative a livello quantitativo e su alcune forme particolari.
VIII numero della rivista "Archeomafie", Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie pu... more VIII numero della rivista "Archeomafie", Rivista dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie pubblicata in collaborazione con Liberarcheologia e con il Centro per gli Studi Criminologici. Testata registrata presso il Tribunale di Napoli n.10 del 21/02/2007. “Archeomafie” è inserita nell’elenco delle Riviste Scientifiche dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes (Delibera ANVUR n. 17 del 20/02/2013 ai sensi del DM 76/2012). ISSN: 2036-4539.
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Papers by Elena Quiri